Coccolavi le dita fra i miei capelli,
come a sfumare la cornice di quel letto,
disfatto con lenzuola di mi meraviglio.
Oh, un po’ anch’io…
Mi s’increspa sulla notte
Una luna buffa e stretta
Stretta al petto,
Morsa di miele
Si scioglie su un nodo al languido di voglia.
E ma non ti voglio,
Ebbro, scarno
Affabulatore mai sazio.
Squisito, che peccato!
Peccato al vizio,
caramella e stella filante.
Con le dita impastate tra i capelli,
Con i coltelli coccolati tra i miei seni.