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Autore: Amarant    05/12/2008    5 recensioni
"Passai per caso di fronte allo specchio e rimasi sconvolto di fronte a quella visione. Avevo perso il colorito umano. Ero pallido come un cadavere se escludiamo gli occhi che luccicavano di un rosso rubino. Ciò creava un grosso contrasto con le ali che si erano ulteriormente scurite.Il volto scarno e gli arti più slanciati poi mi facevano sembrare davvero uno zombie o qualcosa di simile."
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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svolta Sentivo un fuoco dentro di me...Tutto ardeva come se fossi messo su una pira ardente. Ogni singola fibra del mio corpo bruciava eppure non c'erano fiamme intorno a me. Solo dei cadaveri e una donna vuota. Il simulacro di ciò a cui mi ero dedicato che cominciava a capire di aver giocato troppo con qualcosa fuori controllo.
-Non capisco- Disse lei mentre il suo cervello cominciava a metabolizzare quale sarebbe stato il suo destino
-Io invece capisco fin troppo bene-
-Dovresti morire...Ora stavi morendo...I tuoi poteri erano andati...tu stavi sanguinando a morte...-
-Strana la vita eh? Quante volte sarei dovuto morire? Ormai non le conto più...Eppure sono ancora quì. Tutta quella gente che è morta per causa e mano mia voleva vivere e non ha potuto. Io che non desideravo altro che smettere di soffrire invece sono ancora quì, di fronte a te che guardo la mia vita svuotata. Tutto quello in cui ho creduto è stata una messa in scena. Qualcosa da sperimentare e che ora doveva essere sigillato. Peccato...Proprio non c'è un modo per uccidermi...Ci sei andata vicina ma mi dispiace:dovrò vivere finchè il mio corpo non deciderà che è arrivata la mia ora. Invece tu...-
-I-io?-
-Si...Tu dovrai come gli altri andare in contro alla tua fine. Mi dispiace. Ti amo...Anzi amavo Claire, la donna che mi faceva sognare, quella per cui avrei dato la vita...E in un certo senso l'ho fatto. Lei purtroppo non esisteva, era solo un essere fittizio, un brava attrice che mi ha ingannato per tanto tempo. Ma ora che i giochi sono finiti è ora di andare a ritirare il premio mia cara.-
-Che significa?-
-Dai non fare la stupida...L'hai capito. Ti ucciderò...-
-No...Ti prego...-
Gli occhi le si inumidirono. Aveva lo stesso sguardo di quando sulla collina le mostrai le mie ali.
Risi...Istericamente...Avevo desiderato con tutto me stesso che Claire tornasse a vivere ed ero stato accontentato solo perchè mi venisse sbattuto in faccia che avevo gettato la mia vita al vento.
-Amore...-
Ringhiai a sentirla pronunciare quella parola
-Angelo mio...-
Continuava a rivolgersi a me in quel tono. Stavo entrando in crisi. Cominciava ad avvicinarsi...tendeva la mano verso di me...Io immobile. Arrivò a pochi centimetri da me e mi baciò.
Poi mi disse -Ti amo-
Ora mi era tutto chiaro
Le risposi -Anche io-
e la baciai...Cominciai a stringerla...Sempre più forte...Lei cominciò a entrare in panico. La mia morsa diventò più serrata. Iniziò ad urlare e a dimenarsi ma avevo fatto la mia scelta. Strinsi finchè lei non smise di muoversi. Rimasi a guardare il suo corpo inanimato con gli occhi sbarrati. Era morta ed io finalmente ero libero. Libero di morire. Spalancai la finestra e per un'ultima volta feci sparire le mie ali. Era abbastanza alto.
Mi stavo per lanciare nel vuoto ma prima che lo facessi la voce nella mia testa...
-Hai deciso?-
-Si...Non ho più...Anzi non abbiamo più ragione di esistere...-
-Già-
-Hai paura?-
-No-
-Allora andiamo...-
Saltai e andai in contro al mio ultimo volo...Senza ali...Senza le piume che mi avevano custodito ed erano state la mia maledizione...
  
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