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Autore: Fast    18/02/2015    9 recensioni
Sai di cosa hai bisogno, Kagome? Di pane caldo, miele e una spruzzata di cannella! Ti rimette al mondo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I really feel

that I'm losing my best friend

I can't believe this could be

the end.”

No Dubt

 

-Ka-chan... Ka-chan, sei pronta?-

 

Alzo gli occhi su Sango, che mi guarda apprensiva sulla porta di casa.

 

-Si Sango. Eccomi-

 

Lenta, lentissima, afferro la borsa e vado dietro alla mia migliore amica, che continua ad osservarmi preoccupata.

 

E ci credo.

 

Da quel giorno, quando Koga è rientrato prepotentemente nella mia vita, sto malissimo.

 

Hina è agitatissima, io mangio poco, dormo male ed ho sempre mal di testa.

 

E poi lui.

 

Lui mi manca.

 

Così tanto che credo di impazzire...

 

 

-Koga...ma che cosa...- bisbiglio confusa, mentre Inuyasha al mio fianco mi avvicina a se, sotto lo sguardo incupito di Koga, che subito però si riprende e mi si avvicina sorridente.

-Ciao amore. Io... io non so da che parte iniziare-

-Potresti iniziare spiegando per quale motivo non ti sei fatto vivo in tutti questi mesi-

Annuisce -Hai ragione, tesoro mio. Avevo paura-

Faccio tanto d'occhi

-Avevi paura?-

Prego che la mia voce non faccia trapelare troppo il disgusto.

Come se non si fosse minimamente accorto di ciò che ha detto, sorride mestamente e si avvicina a me.

Sento Inuyasha aumentare la presa su di me.

Solo in quel momento Koga sembra prenderlo seriamente in considerazione.

-Inuyasha..-

-Koga-

-Sembra che tu ti sia occupato molto di Kagome in questi mesi-

-Così pare. In mancanza di altro, ho pensato che avere un uomo al suo fianco non potesse che esserle d'aiuto-

Koga lo guarda, uno sguardo così canzonatorio che potrebbe farmi incazzare oltre ogni limite -Bene. Hai svolto perfettamente il tuo compito da amico. Ma adesso che è tornato il vero padre del bambino, puoi anche liberarti da questo peso-

Sento i muscoli del suo braccio tendersi, mentre gli occhi gli si incupiscono -Vero. Se non fosse per il piccolo particolare che per me non sono un peso. Non lo sono mai state. Fin dal primo giorno-

Mi volto ad osservarlo.

Ha lo sguatrdo serio e deciso mentre lo dice.

Poi Koga mi afferra improvvisamente la mano.

Non posso fare a meno di paragonarla a quella di Inuyasha.

La mano di Koga è fine, un po' fredda.

Quella di Inuyasha è grande, forte, caldissima.

-Ti prego, amore mio, cerca di perdonarmi. Sono pronto a prendermi le mie responsabilità. Il bambino non ha colpe, sono io che sono stato stupido. Mi sei mancata terribilmente in questi mesi. Credimi, mi prenderei a schiaffi per quello che ho fatto, ma ti prego, concedimi di riparare ai miei errori-

Mi sembra serio mentre lo dice.

Improvvisamente, prendendomi alla sprovvista, mi afferra per le spalle e mi bacia.

Non posso fare a meno di ritrarmi, e devo fare uno sforzo sovrumano per non passare una mano sulla bocca per togliere ogni traccia di quello sgradito contatto.

Dio, che brutta sensazione...

Osservo Koga guardarmi stranito, mentre sento chiaramente che Inuyasha si sta trattenendo dal saltargli addosso.

Mi afferra la mano, e la stringe forte neanche la volesse spezzare.

Vedo Koga focalizzarsi sull'unione delle nostre dita, per poi incupirsi.

-C'è qualcosa che devo sapere?-

Sbuffo infastidita -Niente di quello che credi-

-Ti supplico Kagome. Torniamo insieme-

Spalanco gli occhi -Credi seriamente a quello che dici?! Kami Koga, avrei potuto essere presa in ostaggio dagli alieni in questi mesi, per quanto ti sei interessato!-

-Kagome, te l'ho detto! Mi hai spaventato a morte!-

-Ho capito, ho capito... e poi...- prendo fiato, sapendo che quello che sto per dire non piacerà per nulla ad Inuyasha -per quanto riguarda la bambina...-

-Oh! È una femmina? La chiameremo come mia madre, Fujiko!-

Lo fulmino con gli occhi -La bimba ha già un nome, ed è Hina!-

Con la coda dell'occhio vedo Inuyasha sorridermi, mentre Koga impallidisce, forse per il tono troppo duro che ho usato.

-va bene, amore...-sussurra.

-Dicevo... non ti impedirò certo di far parte della sua vita-

-Certo, amore mio! E anche noi ci ameremo come prima! Non abbiamo mai smesso di amarci, non è vero? Io lo so che mi hai pensato in questi mesi, come io ho pensato a te, mia splendida ragazza dagli occhi blu. E da oggi mi prenderò cura di te ed Hina, amore mio...-

-ma certo. Adesso è comodo tornare e credere che si possa cancellare tutto,no?-

Ha un tono sprezzante, Inuyasha.

E come dargli torto.

-Sentimi bene tu, mezzodemone, non credere che tra me e lei possa essere finita-

-Il mezzodemone qui presente mi è stato vicino come non mai, in questi mesi, ed è stato vicino anche a tua figlia, quindi ti pregherei di portare rispetto- sbotto infastidita.

-Certo. Scusami, scusatemi tutti e due. È solo che pensavo che tra voi ci fosse qualcosa-

-Non c'è un ben niente tra noi, Koga, solo una fortissima amicizia-

Sento Inuyasha irrigidirsi al mio fianco, mentre Koga sorride.

-Certo, ma certo amore mio. Il nostro amore è così forte e così potente che nulla potrà scioglierlo. E adesso, se tu vuoi, vorrei parlarti in privato Kagome-

Inuyasha mi osserva, silenzioso...

Speranzoso?

Sospiro -Va bene. Dopotutto credo sia doveroso-

Sento Inuyasha stringere spasmodicamente la mia mano prima di lasciarla andare

-Ho capito. Tolgo il disturbo-

 

E il disturbo, se così si può definire, lo ha tolto davvero.

Il giorno dopo ha tolto tutte le sue cose, restando impassibile mentre Koga diceva che adesso era compito suo occuparsi di noi.

Mi chiama a malapena una volta al giorno per sentire come sta la bimba, e a lavoro ci frequentiamo il meno possibile, mi evita.

E non posso non pensare alla conversazione che abbiamo avuto qualche giorno fa...

 

-Inuyasha, c'è qualche problema?-

-No, non credo. Che problema ci dovrebbe essere?- replica non staccando mai gli occhi dai fogli che ha davanti.

Mi appoggio con la mano alla scrivania.

-Non so. Da quando è tornato Koga mi eviti-

-Non ti evito Kagome, ma visto la piega che stanno prendendo gli eventi la mia presenza credo risulterebbe troppo ingombrante. In fondo ha ragione, non sono io il padre di Hina-

Ha un tono talmente impersonale, così diverso da quello dolce degli ultimi mesi

-Ma che stai dicendo? Ti sei occupato di noi per così tanto tempo!- replico con veemenza.

-Già. Ma adesso che tu hai deciso di dare una seconda chance a Koga non può proseguire tutto come prima. Io ti sono stato vicino nel tuo quotidiano perchè non c'era lui a seguirti, ma adesso che ha deciso di prendersi le sue responsabilità io posso tornare alla mia vita di sempre-

Mi sento morire.

-Mi stai dicendo che per te sono stata davvero un peso?- bisbiglio.

Lo osservo irrigidirsi un attimo -No. Assolutamente. Ma adessod è meglio che ogni tessera si incastri per bene nel puzzle. Lui è il tuo uomo. Io sono solo un amico-

 

 

Un amico.

Solo un amico.

E quel bacio allora...

Non ha significato davvero niente per lui?

Mentre io mi sento terribilmente vuota senza la sua presenza, per lui sono stata soltanto la sua occasione per fare della beneficienza?

 

-Allora kagome, sei pronta per questa cena?-

 

La voce di Sango mi riscuote dai miei pensieri

 

-Si, Sango. Credo che per il bene della bimba un incontro riappacificatore tutti insieme sia necessario-

 

Riappacificatore.

 

Kami, che mese di fuoco che è stato...

 

Sota ed il nonno non sono stati davvero entusiasti del ritorno di Koga, e nonostante in privato lo trattino di tutti i nomi, in sua presenza si limitano ad ignorarlo, perchè è èpur sempre il padre della loro nipotina.

 

E la mamma, da dolce e ottima madre qual'è, benchè non sia contenta di come stanno volgendo i fatti, fa buon viso a cattivo gioco.

 

-Capisco per cosa lo fai, tesoro. Vuoi tentare di ricreare un rapporto civile per il bene della piccola, lo comprendo-

 

Sango e Miroku sono stati ben chiari nel disapprovare qualsiasi tipo di approccio con Koga.

 

-Ka-chan, capisco perchè lo stai facendo. Vuoi che abbia comunque un rapporto con Hina. Ma lui vuole anche te, te ne rendi conto?-

 

Certo che me ne rendo conto, e non credo di volerne sapere niente.

Purtroppo però, anche Inuyasha sembra credere che io abbia intenzione di instaurare un nuovo rapporto di coppia con Koga.

 

-Fai come credi. La vita è tua, ed io non posso interferire. Ma non credo ti renderà felice-

-Inuyasha, lo faccio per Hina-

-Come credi-

 

Sospiro.

La cena di stasera vuol essere un tentativo per creare un rapporto sereno tra tutti noi.

Freddo, certo, ma sereno.

Non voglio che mia figlia nasca in un clima ostile.

Le persone per me più importanti devono instaurare un rapporto almeno decente con il padre che ha finalmente capito di volerla.

 

Con mio grande sollievo, Inuyasha ha accettato di partecipare.

 

-Se ci tieni così tanto-

 

Mi stringo nel pullover nero mentre con Sango e Miroku ci avviamo verso il ristorante che ho prenotato per la cena.

Nonostante l'inverno sia decisamente lontano, le serate sono fredde.

 

Sento la mano di Moroku appoggiarsi sulla mia spalla

 

-Coraggio, Kagome. Noi siamo tuoi amici, e ti vogliamo bene come una sorella. Cercheremo in ogni modo di rispettare le tue scelte e di capirle-

 

Sorrido a fatica, rincuorata dagli occhi luminosi di Miroku.

 

-Esatto, Kagome. Benchè tu sappia perfettamente cosa penso, ti appoggerò in ogni cosa, e ti starò accanto. Daltr'onde, non è questo quello che fanno gli amici?-

 

Già, gli amici.

Chissà se anche Inuyasha la pensa così.

 

Appena entrati nel locale, vedo subito Koga che si alza sorridente.

Indossa una camicia nera ed un paio di jeans chiari.

-Eccoti finalmente, amore. Non capisco perchè sei voluta venire con Sango e Miroku, ti sarei passato volentieri io a prendere- esclama facendomi spazio vicino a lui.

-Avevo da sbrigare delle faccende- replico sbrigativa.

Col cavolo che è vero.

È solo che tollero a malapena la sua presenza in spazi ristretti.

-Dunque, manca Inuyasha?-

-No, sono qui. Scusate il ritardo-

Sobbalzo, sentendo quella voce profonda, e come di consueto Hina si fa sentire tirandomi un calcio.

Mi alzo in piedi, e il respiro va via mentre i nostri occhi si incrociano.

Ha un maglione blu mare ed un paio di jeans scurissimi che gli sottolineano magnificamente la figura, gli occhi d'oro esaltati dal colore del maglione.

Istintivamente, gli poso una mano sul braccio.

-Ciao, Inuyasha-

Si irrigidisce appena, e velocemente prende posto a sedere, interrompendo il contatto.

 

Magnifico.

Non sopporta neanche che lo tocchi.

Lo osservo salutare Sango e Miroku, sorridere gentile alla cameriera che prende le ordinazioni...

Ed ignorarmi come se non fossi qui.

 

-Inuyasha, è un piacere averti qui. Spero che le nostre divergenze si siano appianate-

Sobbalzo, sentendo la voce di Koga.

Inuyasha posa i gomiti sul tavolo.

-Ovvio. Io non c'entro nulla nel vostro ménage familiare. Solo voi potete decidere, io mi limito ad assecondare-

Mentre Koga annuisce compiaciuto, io non posso fare a meno di inorridire.

Kami, che tono freddo e inespressivo che ha usato.

Come se invece della donna che ha avuto accanto per mesi stesse parlando di una conoscente.

 

-Dimmi, koga. Cosa hai fatto negli ultimi tempi?- interviene Sango, cercando di smorzare un po' i toni.

-Già. Dicci, Koga, dov'eri mentre la donna che dici di amare più di te stesso e che porta in grembo tuo figlio veniva lasciata sola a se stessa? Dai, raccontaci!-

 

Alzo la testa di scatto, giusto in tempo per leggere un odio smisurato nello sguardo di Inuyasha.

-Mi pare di averti già spiegato, Inuyasha, che è stato un momento di smarrimento. Quale uomo che ha amato anche per un solo giorno Kagome potrebbe riuscire a dimenticarla?- risponde Koga, sfiorandomi il viso con una carezza che io prontamente scanso.

-Già. Come..- sento bisbigliare ad Inuyasha.

-E comunque amore mio, adesso eccomi qui- conclude ignaro della frase appena sussurrata dall'uomo che gli siede di fronte.

Aggrotto le sopracciglia.

Amore mio, tesoro...

Quando mai è stato così melenso nei miei confronti?

-Ho intenzione di fare ammenda. Non posso correre il rischio di separarmi nuovamente da te. Per questo, con tutti voi presenti, voglio fare un annuncio-

 

Mi guarda, gli occhi vispi, mentre io ricambio con uno sguardo smarrito.

Lo vedo trafficare con la giacca per poi tirar fuori una scatola.

Mi si stringe lo stomaco.

Kami, vi prego, fate che sia solo un incubo...

Apre di scatto la scatolina, e sullo sfondo di velluto nero fa la sua comparsa un grosso anello di smeraldi e diamanti.

Cielo, che pacchiano...

 

-Amore mio, sarebbe per me la cosa più bella di questo mondo se tu, prima della nascita della nostra bambina, accettassi di diventare a tutti gli effetti mia. Vuoi essere mia moglie?-

 

Nessuno fiata.

Io sono troppo scioccata per rispondere.

Poi, dal nulla, ecco che si scatena l'Inferno.

Neanche fosse la scena di un film, vedo una mano colpire con forza la faccia di Koga, facendolo cadere a terra.

Mi alzo di scatto, mentre la gente intorno a noi bisbiglia.

 

-Razza di stronzo egoista! Come cazzo fai a chiederle una cosa del genere?!-

 

Inuyasha.

 

Afferra per il bavero Koga, rialzandolo da terra.

Ha il naso sanguinante, mentre afferra Inuyasha per la gola spingendolo con forza verso il tavolo.

-Como oso, eh? Oso perchè lei è MIA, ed è questa la conclusione naturale di un rapporto tra due che si amano-

 

Vedo inuyasha assottigliare gli occhi, per poi volarsi verso di me, che osservo la scena imbambolata.

Questa distrazione però gli costa cara, perchè Koga gli si avventa addosso facendolo cadere a ridosso del muro, dove le nocche cozzano prendendo a sanguinare.

-Razza di bastardo..- ringhia.

 

Koga inizia a ridere, pulendosi alla meglio il sangue dalle labbra.

-Ma bene, vedo che alla fine il nocciolo della questione è sempre quello. Caro Inuyasha, non ti hanno insegnato che le cose degli altri non si devono desiderare?-

 

Come colto da una furia sovrumana, Inuyasha si avventa nuovamente su Koga, colpendolo allo stomaco, mentre la gente intorno a noi si alza concitata.

 

-Inuyasha! Cazzo Inuyasha, calmati!- sento urlare a Miroku mentre cerca di separarli.

Con gli occhi sgranati, vedo la mano di Koga spingere e graffiare il viso di Inuyasha.

Finalmente le gambe si decidono a muoversi.

Mi slancio verso le spalle del mezzodemone, abbracciandolo con tutta la mia forza.

-Inuyasha ti prego, smettila...-

La mia voce è poco più di un sussurro, che lui sente perfettamente.

Si blocca, il braccio a mezz'aria pronto a colpire.

Lo sento allentare la tensione, mentre il cuore, il mio cuore, accellera i battiti per quella vicinanza.

-Certo. Tranquilla, non te lo tocco, il tuo Koga- bisbiglia.

Si alza piano, le nocche della mano destra che sanguinano come una fontana.

-Scusami tanto se ti ho rovinato la serata. Probabilmente non sono il bravo amico che credevi-

Ha uno sguardo così triste mentre mi dice quelle cose.

-Lasciate stare tutto. Pago io il conto ed i danni. Buonaserata a tutti-

Sono incapace di dire qualsiasi cosa, mentre lo guardo andare via.

Poi, un gemito sommesso mi arriva alle orecchie.

Guardo koga che cerca di rialzarsi, il viso gonfio come un pallone.

-Bastardo. Che fottuto bastardo- sputa, un tono di voce così cattivo che credo di avergli sentito usare raramente.

Mi riscuoto da quello stato di torpore, e prendo la mia decisione.

-Sango, Miroku, per favore, pensate voi a Koga. Io devo andare da lui- esclamo.

Vedo Sango annuire, mentre Koga mi guarda basito

-Ma Kagome...-

Alzo una mano per zittirlo.

-Per favore Koga. È importante-

Senza aspettare neanche la risposta, mi precipito fuori e fermo un taxi.

Inuyasha.

Devo vederlo.

 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Chiudo la portiera del taxi e lo ascolto sgommare via, mentre osservo l'entrata della casa di Inuyasha.

È stata costruita dai suoi avi, cinquecento anni fa, ed è circondata da uno splendido giardino curato nei minimi dettagli.

Con un sospiro, faccio scattare la serratura del cancello, camminando verso l'entrata.

Mi fermo davanti alla porta.

Con un altro sospiro, suono.

Sento i passi di Inuyasha avvicinarsi sempre di più

La porta si apre, facendomi sobbalzare.

Davanti a me, Inuyasha con una maglietta a maniche corte, uno sguardo decisamente stupito nel vedermi.

-Kagome...che diavolo ci fai qui?-

Gli occhi mi cadono sulla mano sanguinante, che afferro con tutta la delicatezza possibile.

-Ti sei fatto male-.

Razza di cretina.

È qui tutto quello che sai dire?

-Guarirà presto. Noi mezzidemoni siamo coriacei, lo sai...-

Trattengo ancora la sua mano, così forte, così calda..

-Non mi hai risposto. Perchè sei qui?-

Prendo fiato.

-Volevo parlarti. Inuyasha, perchè hai reagito in quel modo?-

Stizzito, toglie la mano.

-Perchè? C'è anche bisogno di chiederlo? Quel bellimbusto torna da te dopo mesi e mesi di latitanza, spavaldo come non mai, con la pretesa di recuperare con uno schiocco di dita il vostro rapporto? Kami Kagome, è una follia!- sbraita.

 

-Inuyasha, santi kami! Mi pare di averti già spiegato perchè lo faccio!-

 

Assottiglia gli occhi.

 

-E' uno stronzo egoista ed egocentrico, oltre che un immaturo. Hai già una figlia a cui badare, non ti serve un altro poppante-

 

Mi porto le mani alla testa in un gesto diosperato.

 

-Capisco tutto, hai ragione su tutta la linea, ma è per il bene di Hina! Non posso privarla di suo padre!-

 

-Che cazzate stai sparando?! Cosa ci può essere di buono per lei se sposi quel coglione?!- sbraita in risposta

 

-Non sparo cazzate! Non so se lo sposerò, anzi non credo proprio, ma devo cercare di costruire un rapporto con lui! È il padre di Hina, non posso tagliarlo fuori!- urlo, il cuore che batte a duemila nel petto.

 

Lo sento ringhiare, mentre si passa agitato una mano trai capelli, con le nocche che continuano a sanguinare macchiandogli la maglia.

 

-E che cosa farai, sentiamo?! Farai finta di volergli ancora bene dopo tutto il male che ti ha fatto? Ti farai baciare come nulla fosse, dormirai con lui senza problemi, felice di svegliarti con lui accanto, eh? È questo quello che farai? Rispondimi dannazione!- urla con tutto il fiato che ha in gola mentre mi afferra le braccia per strattonarmi

 

Stringo forte i pugni sulla sua maglia, frustrata -Non lo so Inuyasha! Non so più niente! E tu invece... invece di capirmi, di aiutarmi in questo momento difficile, spiegami perchè ti comporti così'? Che cosa vuoi, eh? Cosa ti aspetti che faccia?!-

 

Lo vedo incupirsi, gli occhi che si fanno più scuri -Cosa voglio, dici? Bene, forse è arrivato il momento di mostrartelo...- ringhia, la voce roca e bassa, mentre mi spinge col suo corpo contro la parete per poi afferrarmi il mento con le dita.

 

-Inuyasha, smettila! Per favore, mi fai...-

 

Spalanco gli occhi. Azzera la distanza tra noi, baciandomi con una foga che non credevo possibile.

 

Automaticamente chiudo le palprebre, mentre lascio che la sua lingua si faccia spazio tra le mie labbra.

 

Un languore meraviglioso si fa strada dallo stomaco a tutto il corpo, mentre gli poso le mani sul collo e lascio che mi stringa a se, le sue dita che corrono sul mio corpo senza sosta.

 

Sospiro nella sua bocca, deliziandomi del suo buonissimo sapore, un sapore fresco e al contempo così speziato tanto da ricordarmi la cannella, mentre lascio che tutte le sensazioni degli ultimi mesi vengano lasciate libere di fluire in quel bacio.

 

Con un gemito affondo le mani nei suoi capelli, mentre lo sento mordicchiarmi le labbra, per poi lasciare una scia di baci sulla mandibola e sul collo, ed infine impossessarsi nuovamente della mia bocca che lo accoglie senza remore.

 

Lo stringo sul mio corpo, fremente, e giurerei di sentirmi morire quando con movimento troppo repentino e deciso si stacca da me.

 

-Ecco, Kagome...- sussurra ansimante, mentre mi incatena con gli occhi, di un oro così liquido e profondo da lasciarmi, se possibile, ancor più senza fiato -Ecco quello che voglio da te. Vuoi darmelo?-.

 

Senza fiato, mi lascio andare contro la parete, posandomi una mano sul petto.

Passo la lingua sulle labbra, sollevata di sentirvi ancora il suo sapore.

 

-Kagome...-

 

Allunga una mano verso di me.

 

Ho paura.

 

Ho troppa paura.

 

-Inuyasha... non è il momento- sussurro.

 

Riabbassa la mano, lento, mentre mi guarda ancora, i suoi bellissimi occhi così...

 

Tristi?

 

-Che cazzo significa che non è il momento?!-

 

Sospiro -Io...io credo che tu faccia così perchè...ecco, perchè ti sei legato a noi. Ad Hina, alla situazione, a tutto...ma non...- prendo ancora fiato -ma non credo tu voglia davvero questo. Fino ad ora non era mai successo niente, e adesso.... no, faresti un errore troppo grande Inuyasha-

 

Ed io non potrei sopportarlo.

 

Non potrei sopportare di perderlo.

 

Ringhia, forte come un mese fa quando Koga è tornato.

 

Balza verso di me, stringendomi forte a se mentre affonda il viso nei miei capelli.

Riesco a sentire il battito del suo cuore attraverso la maglia sottile.

 

Infine, bruscamente mi allontana da se.

 

Ha gli occhi freddi, taglienti come una lama.

 

-Al diavolo. Vai al diavolo Kagome. Andate al diavolo, tu e quel bastardo di Koga-

 

Reprimo a fatica un singhiozzo, mentre lo vedo guardarmi con rabbia.

 

-Inuyasha, io non voglio...-

 

-Ho capito perfettamente. E non me ne frega niente. Sei stata sufficientemente chiara. Non posso competere di certo con chi ti ha dato un figlio. Ma sappi che non basta metterli al mondo, i figli, per considerarsi padri. Che razza di idiota sono stato. Aveva ragione Kikyo- termina sprezzante.

 

Abbasso la testa, le lacrime che pungono per uscire.

 

Quanto vorrei dirgli che si sbaglia.

 

Quanto vorrei mi baciasse ancora.

 

Ma non posso, non così, non senza avere la certezza dei suoi sentimenti.

 

Perchè io non potrei sopportare di averlo per poi perderlo...

 

-Avanti, Kagome. Il tuo amato si starà chiedendo che fine hai fatto. Chissà, magari potrebbe pensare che dopo tutti questi mesi siamo diventati amanti, e che adesso magari sei troppo imepegnata a scopare con me per tornare da lui. Corri, avanti, non vorrai rischiare di essere lasciata di nuovo, no?-

 

-Io non sto con lui...- bisbiglio.

 

Io non lo amo..

 

-VATTENE!- grida.

 

A testa bassa, inizio a muovere qualche passo verso la strada.

 

La porta si chiude con un tonfo alle mie spalle.

 

Singhiozzo.

 

Mi appoggio al muro che circonda il giardino, e finalmente mi permetto di piangere.

 

Piango, perchè non posso far finta che Inuyasha non sia nulla per me.

Piango, perchè dopo questa sera niente sarà più lo stesso.

 

Piango, piango, piango...

 
  
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