Altri dovuti ringraziamenti a te che mi stai leggendo, e magari ti sentiai ispirato anche per lasciare un commentino.
Last, but not least: ho pubblicato la famosa ff per il contest, rigorosamente RoyAi. E se vi aggrada fate un giro: Equilibrio. A giorni i risultati. Spero almeno nella medaglia di cartone!
P.S. riferimenti e dialoghi dal cap 89.
076. Watching over you
Vegliare su di te
“Oh, misty eye of the mountain below
Keep careful watch of my brother's souls
And should the sky be filled with fire and smoke
Keep watching over Durin's sons
If this is to end in fire
Then we should all burn together
Watch the flames climb high into the night
Calling out father oh stand by and we will
Watch the flames burn auburn on
The mountain side high”, I see fire, Ed Sheeran
«Potete fare fuoco su tutti tranne che sul
colonnello Mustang».
Cinque persone in fuga a Central . Quattro soldati
addestrati e con l'ordine di non morire. Tre spari che rimbombano in quel luogo
angusto e abbandonato. Due schieramenti opposti. Un solo primordiale istinto:
sopravvivere.
E la situazione si capovolge. Dal nulla spuntano
altre persone che non vestono l'uniforme blu di Amestris, ma certamente in
passato vi erano stati sepolti. Ora sono rinati dalle ceneri che li avevano
arsi fino in fondo, fino al cuore della coscienza.
«Con quel "tranne che sul colonnello
Mustang" intendi dire che spareresti sulla signora Bradley? Eh?». Charlie
parla con freddezza, puntando una pistola alla nuca di un soldato di Amestris
che stava per eseguire quell'insensato ordine. Gli alti ordini stanno andando
nel panico.
«Vorrei proprio saperlo anch'io, ma adesso ne
farei a meno». Roy Mustang non ha fatto una piega. La risoluzione è benzina che
attizza e brucia la sua volontà di cambiare il paese, la sua consapevolezza che
quel giorno è già storia e lui con i suoi uomini la sta scrivendo, vergando con
sangue e sudore, e speranza. Soprattutto speranza.
I suoi uomini non riescono a mantenere la sua
glaciale compostezza, perciò Breda, con il cuore in gola -perché se l'è vista
davvero brutta- stizzito dice «Sono forse impazzititi? Avevate voglia di
uccidere un gruppo di ribelli e la moglie del vostro boss?». Perché la gente è
così stupida? No, non la gente; i soldati. L'accademia militare non aiuta, ti
abitua solo a eseguire ordini, in automatico, senza porti banali e fondamentali
domande.
La signora Bradley, accucciata a terra e tremante,
trova il coraggio nella sua profonda essenza di parlare. «Io... o mio marito...
siamo stati abbandonati dal nostro stesso paese? Oppure... sono stata io ad
essere abbandonata dal mio stesso marito?». Entrambi gli scenari risuonano di
violenta e implacabile fatalità.
Il colonnello si accuccia di fronte a lei per
confortarla, non la tocca però, perché sente che potrebbe infrangersi, diventare
polvere. E la polvere vola via, basta un alito di vento. Cosa se ne fa lui di
un pugno di polvere? «Non lo so. Non lo so, ma noi la proteggeremo con tutte le
nostre forze. In questo modo, quando tutto sarà finito, potremo dimostrare che
non eravamo dalla parte sbagliata».
«Ne arrivano altri! Presto!». Non c'è più tempo.
Bisogna andarsene. Subito.
Charlie guarda i suoi commilitoni e con lo stesso
tono distaccato di prima si rivolge ai soldati di Central. «Vi ho salvato dalla
morte. Se fossimo stati dei soldati di Briggs, sareste già morti».
«Cosa?».
Bang! Il proiettile trapassa la coscia e atterra
vischioso di sangue sul pavimento ricoperto di polvere. Una formalità, come
pagare le tasse. Charlie non guarda nemmeno il corpo che si contorce dell'uomo
cui ha sparato. Ha altro per la testa ora. «Colonnello. Ha già detto alla
signora Bradley della scomparsa del Comandante Supremo?».
«No. Se svenisse renderebbe lo spostamento più
difficile».
Uscire
dall'edificio e raggiungere il posto in cui arriveranno i rifornimenti: questa
è l'esigenza principale. Dovranno farsi strada tra squadre mandate con l'ordine
di eliminare il nemico -un modo elegante per dire "ammazzateli
tutti!"- ma non c'è nulla da temere: "l'eroe di Ishbar"è con
loro, e si è portato con sé il suo "Occhio di Falco". Sono i poveri
soldati là fuori a doversi preoccupare perché non c'è nessuno di straordinario
che copre loro le spalle.
«Stanno arrivando in massa», un vecchio
commilitone di Ishbar, compagno di Charlie, con uno specchio controlla la
situazione ai piedi delle scale, «è davvero popolare, colonnello».
«Bene, attirane più che puoi. Credo che tra non
molto faranno la loro mossa».
Segue una fragorosa esplosione. Non è la prima,
non sarà l'ultima. Il suono ha un non so che di atavico. Respinge indietro con
forza ai giorni della guerra civile, dove tutto era sabbia per miglia e miglia,
dove il sole tramontava sempre troppo tardi e sorgeva sempre troppo presto.
Si sono conosciuti lì, avvolti nelle loro uniformi
blu impolverate. Sconosciuti che diventano fratelli nel giro di poche ore,
poche miglia. Il sangue non c'entra nulla, a meno che non sia quello dei
nemici, che deve scorrere come fiume in piena.
Ishbar non abbandonerà mai nessuno di loro, è come
una malattia cronica che continua martellante a renderti faticose le cose
semplici di ogni giorno. C'è e devi imparare a conviverci. Punto e basta. Ma
ogni tanto, in giorni come questo, la ferita diventa purulenta, insopportabile
e i ricordi sono più forti e inevitabili della gravità. Le strade di Central
sono quelle dei distretti Isbharan. L'aria di trepidazione è quella secca e tagliente del deserto. L'umorismo da
quattro soldi è quello disperato del soldato in battaglia.
Ishbar. Central. Punti su una carta geografica.
L'essenza non cambia. O forse sì. Ora c'è l'esperienza, c'è la consapevolezza,
c'è la fiducia. Non conosci solo il nome di chi ti guarda le spalle; conosci l'uomo.
Il gruppetto di ribelli può stare tranquillo: l'eroe di Ishbar e l'Occhio di
Falco vegliano su di loro.
Ma Roy e Riza vegliano soprattutto l'uno
sull'altro. Sono sempre nel campo visivo l'uno dell'altro. Si cercano e si
trovano, non rischiano di perdersi. Se alla fine del giorno le cose non saranno
andate come pianificato tutti sanno -ma nessuno ha il coraggio di dirlo a voce
alta- che ci saranno due cadaveri in più, due spiriti che bruciano della stessa
fiamma.