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Autore: _Akimi    23/02/2015    2 recensioni
[SCANDAL]Rina Suzuki è la batterista della famosa girl-band giapponese SCANDAL. Tutto sembra andare bene: i fans le adorano e tra di loro sembra scorrere un'armonia davvero speciale.
Nonostante questo, Rina si sente afflitta sempre di più da un segreto che mantiene nascosto da ormai molti anni, ma adesso è giunto il momento di non aver paura delle conseguenze e di affrontare la realtà.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Tomomi si era sdraiata comodamente sul letto del loro appartamento ad Osaka. Una casa piccola, condivisa da 4 ragazze, ma dentro a quelle mura si erano ormai insediati un mare di ricordi.

Rina aveva appeso nel piccolo salotto il suo diploma, Mami aveva riempito la sua camera dei suoi amati videogiochi e Haruna, beh, Haruna aveva una collezione di poster da far rabbrividire chiunque.
Quella ormai era la loro casa, ma nonostante quel clima familiare, Tomomi in quel momento odiava vedere come tutti quei ricordi le fluttuavano in testa.Ne aveva fatti di errori, ma raramente se ne pentiva. Pensava sempre che la vita era una sola, sbagliare alle volte non faceva male, ma non le era mai capitato di errare in quel modo, facendo male ad una delle persone a cui voleva più bene.

Fissava ancora il soffitto della stanza in silenzio, sentendo a malapena il volume della tv nella camera accanto. Probabilmente Mami si era messa a vedere qualche anime e chissà se era in compagnia di Rina. Aveva notato come, in quel periodo, le due erano spesso insieme e altrettanto spesso si scambiavano occhiate strane, come se si volessero dire qualcosa che solo loro potevano comprendere.
Non che ci faceva molto caso negli ultimi giorni, aveva ben altro a cui pensare, però le piaceva vedere come tra le due ci fosse così tanta armonia. Un'armonia che a poco a poco scemava invece tra lei e Haruna. Infondo sapeva che la vocalist non aveva tutti i torti ad ignorarla, ad odiarla, ma la stessa Tomomi si stava odiando. Si odiava per essersi permessa di fare qualcosa del genere ed era certa che, per quella volta, non sarebbe bastato un semplice scherzo o un sorriso per sistemare le cose.

Haruna era stata fin troppo paziente con lei.

Quando erano rientrate ad Osaka, dopo un po' di giorni da quella notte, ogni volta che i loro sguardi si incontravano, Haruna si mordeva nervosamente il labbro e alle volte arrossiva, sentendosi chiaramente in imbarazzo. Non era da lei mostrare così le sue emozioni, in genere era Haruna quella che chiudeva un occhio davanti ai litigi, davanti alla rabbia improvvisa delle altre. Si lamentava raramente, ma se lo faceva, beh, allora a quel punto non sembrava nemmeno lei.

Perchè non potevano riappacificarsi? O meglio, come avrebbe potuto farsi perdonare?

Ci pensava ormai da diversi giorni, ma non riusciva a trovare una risposta che la soddisfacesse. Non riusciva ad ammettere di avere paura, paura di aver rovinato il rapporto che c'era tra di loro.

Sospirò e sospirò di nuovo. Socchiuse lentamente gli occhi e fu sicura di essersi addormentata perchè, dopo un paio di ore, il Sole non filtrava più dalla finestra della stanza, ma aveva lasciato spazio ad una grande Luna piena. Una delle più belle che Tomomi avesse mai visto, le ricordava tutte le nottate che lei e Haruna avevano passato insieme a suonare, a scrivere testi. Ovviamente non c'erano solo due, anche la compagnia di Mami e Rina era importante. Tutte e tre erano importanti per lei e no, non voleva perdere tutto per un fraintendimento.

Proprio mentre cercava di rimettere a posto i pensieri in testa, qualcuno bussò alla porta per poi entrare lentamente nella stanza.

La camera era buia e per pochi attimi Tomomi non vide altro che un'ombra esile avvicinarsi al suo letto. Un passo e poi un altro ancora.Infine la vide, la luce opaca della Luna le illuminò il volto mostrando alla bassista il sorriso di Haruna.

Non sembrava più arrabbiata con lei, anche se si leggeva nei suoi occhi quanto fosse imbarazzata. Tomomi poteva capirla, essere assalita in quel modo da una sua amica non doveva essere considerata un'azione normale. Quello però che a Tomomi dava fastidio era come, da quel giorno, non ne aveva per nulla parlato. Lei non aveva il coraggio di tirare fuori l'argomento, ma nemmeno Haruna da parte sua sembrava disposta a discuterne ancora.

-Tomomi, Mami e Rina hanno detto di voler uscire, tu cosa vuoi fare?-

Era strano per una come lei dire di no, ma in tutta sincerità non le andava per nulla di stare fuori. Non che non trovasse qualcosa da fare una volta in giro per locali, ma per quella sera preferiva starsene lì tranquilla e sopratutto sola.

-No, io rimango qui.- Disse con tono pacato, non sembrando né arrabbiata né contenta per qualcosa. Haruna si limitò ad accennare con la testa per allontanarsi e uscire della stanza. Prima però, si voltò un'ultima volta verso di lei e la richiamò, attirando la sua attenzione di nuovo.

Tomomi alzò appena la testa verso l'uscita della stanza e l'ascoltò con attenzione.

-Tomo, io sono di là a vedere un film,se vuoi venire. Sto casa anche io.-

Non sembrava un qualcosa di appena calcolato, forse anche Haruna come lei non aveva intenzione di fare baldoria quella sera. Certo, questo significava che tra le due, rimaste sole, ci sarebbe stato non poco disagio. Cosa che Tomomi odiava, tuttavia non aveva intenzione di rimanere da sola lì per tutta la sera e nemmeno di lasciare in solitudine la vocalist.

Non fece in tempo a risponderle che lei se n'era già andata. Forse aveva paura che Tomomi tirasse fuori tutta quella faccenda, ma era ovvio che una volta raggiunto il salotto ne avrebbero dovuto parlare.

Quando Tomomi decise di raggiungerla, era già passata una buona mezz'ora. Si era preparata il discorso, questa volta non si sarebbe permessa di dire stupidate o altre cose non riguardanti loro due. Non avrebbe ammesso scuse nemmeno da Haruna, non le importava se si sentiva in imbarazzo nel discuterne, era ora di mettere tutto in chiaro.

La vide seduta comodamente sul divano mentre sullo schermo comparivano innumerevoli video di pubblicità di elettrodomestici,macchine,nuovi cd e quant'altro.

-BossHaru.-
La chiamò buttandosi vicino a lei con poca attenzione, era stata sdraiata per tutto il giorno, ma non le dispiaceva starsene di nuovo ferma.

-Sei un po' un gatto tu,eh?-
Parlò la vocalist sistemandosi un ciuffo di capelli chiaro dietro all'orecchio.

In quel giorno era andata dal parrucchiere, schiarendosi di nuovo. Li teneva lunghi già da un po' e a Tomomi piacevano anche così. Sembrava che qualsiasi pettinatura o abito stesse bene su Haruna, forse era solo una sua impressione, ma per lei era sul serio così.

Non lo pensava e non glielo diceva solamente per farla contenta, anzi, Tomomi era una delle ragazze più schiette che Haruna conoscesse e anche questo lato di lei le piaceva.

Già, le piaceva. Ormai iniziava a domandarsi in che modo trovasse interessante la ragazza. Dentro di sé sapeva bene quando stava per nascere qualcosa di diverso, diverso da un'amicizia si intende.

Haruna era sempre stata una ragazza sicura delle sue idee e dei suoi sentimenti, ma in quel momento, vedendo a pochi centimetri da lei Tomomi, si sentiva confusa. Confusa e imbarazzata perchè non aveva idea se fosse una buona cosa parlare di ciò che era accaduto, ma dall'altra parte, non parlarne la faceva stare male.

L'osservò di nuovo in silenzio e per pochi attimi, la bassista sembrò non curarsene.Si stiracchiò e si sistemò di nuovo sul sofà, solo dopo si voltò verso la sua parte. Non era infastidita dal suo modo di guardarla, ma era piuttosto ovvio che entrambe avevano capito che cosa dovessero fare.

Tomomi prese un respiro profondo e distolse per un attimo lo sguardo, puntandolo verso lo schermo luminoso da dove provenivano gli unici suoni sparsi successivamente in tutta la stanza.
Di che cosa aveva paura? Infondo non ci sarebbe stato nulla di male a confessare la verità.

-Haru, mi dispiace per quello che è successo, ma sinceramente, lo rifarei.-

Parlò voltandosi infine verso di lei, vedendola in poco tempo arrossire. Si era spiegata male, peccato che se ne fosse accorta troppo tardi, ma come sempre cercò di sdrammatizzare la situazione con un sorriso.

-Intendo dire, se tu lo volessi, mi pare ovvio.-
Si corresse, passandosi una mano dietro alla nuca con fare goffo.

In quel momento si sentiva davvero una sciocca, ma perlomeno era stata sincera. Questo Haruna l'aveva capito bene e, anche se dalla sua reazione non lo faceva poi dimostrare, era contenta di quello che le aveva appena detto l'altra.

Non aveva idea di come risponderle, sempre se desiderasse una risposta, ma non fece in tempo a rifletterci un minuto di più perchè Tomomi si era già avvicinata a lei, giocherellando con un ciuffo chiaro dei suoi capelli.
Perchè riusciva ad essere sempre così spontanea, sia con i gesti che con le parole?

Alle volte Haruna non riusciva proprio a capirla, ma da una parte era certa che fosse meglio così, Tomomi era un po' incomprensibile per tutti.

-Beh, hai capito che intendo?-

Parlò di nuovo la bassista, tradendosi con un tono un po' impaziente. Non voleva sembrare maleducata, ma aveva già atteso troppo ormai. Un po' era colpa sua, visto che non avevano parlato della questione giorni o settimane prima, ma per ovvio motivo.

C'era di mezzo il gruppo, prima di tutto. Se Haruna avesse trovato i suoi sentimenti inopportuni, per le Scandal la faccenda non si sarebbe svolta di certo al meglio. Mami e Rina, c'erano anche loro e di sicuro avrebbero voluto sapere tutto della storia, non sarebbe stato corretto nasconderglielo. Ovviamente questo era un po' strano, dato che la batterista e la chitarrista erano le prime a nascondere una vicenda piuttosto simile alla loro, ma questo al momento né Haruna né Tomomi ne erano a conoscenza.

-Dovresti essere più chiara quando parli,lo sai?-

Haruna le rispose a tono, non perchè fosse arrabbiata con lei, anzi, al momento era sollevata dal sapere che pure Tomomi si sentisse in imbarazzo a dirlo chiaramente. Erano state amiche per tantissimo tempo, ora qualsiasi abbraccio o altro gesto d'affetto avrebbe sicuramente preso un significato diverso, sempre se le cose sarebbero andate bene.

-Oh, la signorina Ono vuole una proposta seria, non credevo fossi così tanto romantica.-

La schernì, pizzicandole la guancia in modo affettuoso.
Beh, infondo Tomomi si era ripromessa di essere seria – cosa che alla fine non era riuscita a fare – quindi in un modo o nell'altro avrebbe sul serio dovuto affrontare l'argomento.

 

Inclinò leggermente la testa e sorrise, uno dei sorrisi più belli che Haruna avesse mai visto. Quando la sentì parlare tossì per un attimo nervosamente, incrociando le braccia come se i suoi piani fossero stati perfettamente seguiti.

-Mi piaci sul serio, anche se detto da me può sembrare strano. O meglio, detto in questo modo può sembrare decisamente strano.-

Parlò e questo bastò per fare addolcire Haruna,dato che pochi attimi dopo aveva già abbassato le braccia e sul suo viso si era dipinta un'espressione contenta.
Era bastato poco, alla fine, anche se ammettere qualcosa del genere era stato difficile per entrambe, su questo non c'erano dubbi.

 

Al momento però, quello che preoccupava più Haruna era ciò che stava per fare Tomomi per continuare la conversazione.
La bassista, infatti, si era avvicinata al suo viso e le aveva accarezzato la guancia in modo buffo, per poi lasciare che i loro nasi si sfiorassero delicatamente.

-Posso dartene uno?Meglio di quella sera.-
Parlò, stupendosi del tono serio con cui era riuscita a dirlo. Sapeva che Haruna doveva abituarsi all'idea più di lei, ma c'era tempo. Infondo non volevano andare di fretta, almeno la vocalist la pensava così, ma per un singolo bacio non sarebbe successo nulla di grave.

 

Così si sporse un po' verso di lei, facendo scontrare le loro labbra dapprima in modo molto maldestro, ma poco a poco le due si abituarono a quel contatto, inebriandosi di quell'attimo di intimità che finalmente riuscirono ad avere.

Non era la prima volta che Haruna baciava qualcuno, ma era decisamente la prima volta che si sentiva così. Aprì solo un poco gli occhi, incontrando quelli scuri dell'altra. L'aveva guardata per tutto il tempo e questo per un attimo la spiazzò, di conseguenza facendo imporporare appena le sue guance.
Anche Tomomi, da parte sua, non appena la vide aprire gli occhi, si trovò spaesata, ma era piacevole, sopratutto vedendo il modo in cui Haruna la guardava.

Durò per pochi attimi, forse, ma ad entrambe sembrarono invece dei minuti interminabili.

Non appena si allontanarono di nuovo, Haruna si sistemò i capelli con fare buffo, cosa che fece ridere di buon gusto Tomomi. Anche se il loro rapporto ora era cambiato, loro rimanevano le ragazze di sempre, le musiciste di sempre.Forse, adesso, scrivere testi sarebbe stato più facile per entrambe, anche se dall'altra parte, raccontare di storie d'amore attraverso la musica sarebbe stato anche più imbarazzante.

 

-Sai cosa mi piacerebbe?-

Parlò, all'improvviso Tomomi stringendola a sé come se fosse un morbido peluche.
Haruna si lasciò coccolare, anche se non era una di quelle ragazze che amava troppo le sdolcinerie, o almeno, non sempre.

La vocalist la guardò per un attimo, incuriosità da che cosa le avrebbe detto. Qualcosa le diceva che era una sciocchezza, come suo solito, ma le andava bene così perchè non voleva che Tomomi cambiasse solo perchè la loro amicizia non era più....beh, un'amicizia.

-Dirglielo alle altre, sarebbe divertente. Immagina la faccia che farebbe Rina.-

Disse tutto di un fiato, per nulla preoccupata di ciò che avrebbero detto le altre due.
Tomomi, in effetti, non sapeva spiegarselo, ma era certa che sia Rina che Mami sarebbero state più che favorevoli a tutta quella storia.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE MOLTO ARRANDOM: Niente, volevo dire che probabilmente il prossimo sarà l'ultimo capito, questo non significa che smetterò di scrivere sulle Scandal, ma ho l'idea di non dare il mio meglio con questa storia anche se non ho idea del perchè- Grazie per aver letto!
  
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