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Autore: Shainareth    08/12/2008    3 recensioni
[Mai HiME - anime] Raccolta di brevi e leggere shot sui vari personaggi della serie e sulle loro (dis)avventure post Carnival.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Pettegolezzi

Sanada Yukariko & Ishigami Wataru

 

 

Obbligata a crescere in ambiente cattolico sin dalla più tenera età, Yukariko non aveva conosciuto altro amore se non quello per Dio. Almeno fino a che non aveva incontrato lui. Wataru Ishigami.

Dopo il Carnival erano cambiati. Molto. E in bene, soprattutto: più sincero lui, più sicura di sé lei. Di questo Yukariko non poteva che esserne felice, perché adesso lei ed il suo innamorato erano finalmente riusciti a trovare quella pace interiore che potesse aiutarli a riflettere sugli errori del passato, dovuti alle privazioni di una vita che non le apparteneva, per l’una, e alla paura di morire, unita comunque ad una certa arroganza, per l’altro.

   «Lo sai che, quando nascerai, il tuo papà ti vorrà ancora più bene di quanto te ne vuole adesso? E dire che già te ne vuole da morire, eh.»

   Yukariko sorrise. A vederlo ora, Wataru non sembrava affatto diverso da tutti quei mariti che attendono con ansia la nascita del loro primogenito.

   Inginocchiato ai suoi piedi, l’uomo le posò le mani sul grembo arrotondato. «Senti, senti come scalcia…» commentò, tutto fiero. «Da grande sarà un calciatore?» iniziò allora a fantasticare.

   La ragazza gli passò una carezza fra i corti capelli neri. «E se fosse femmina?»

   «Allora bisognerà stare attenti a non contraddirla.»

   Rise e si mosse sotto le mani di lui per cercare una posizione più confortevole sulla poltrona su cui era seduta. «Tesoro, ascolta…»

   «Uh, ora ne ha dato uno più forte!» si rallegrava frattanto l’altro. «Sono sicuro che nascerà sano e forte, come il suo papà. E, come lui, diventerà un grande artista. Vero, piccolino?» e di nuovo assunse un’espressione poco intelligente, troppo l’entusiasmo.

   Yukariko si schiarì la voce. «Wataru…»

   «Sai come dovremmo chiamarlo?»

   «Come?» domandò, quasi rassegnata al fatto di essere ignorata.

   «Vincent.»

   «Vincent

   «Come Van Gogh.»

   Alzò gli occhi al cielo. «A questo punto, meglio dargli un nome biblico» replicò, decisa.

   Il professore avvertì un nuovo colpo provenire dal ventre della moglie. «Anzi, irrequieto com’è, dovremmo chiamarlo Michelangelo, come Caravaggio.»

   «O magari Caino, eh?» ribatté ancora la donna, contrariata. «Però, senti…» ricominciò con voce più sofferta, prendendo le mani di lui per scostarsele dal pancione.

   Wataru fraintese ed intrecciò le dita alle sue, protendendosi a baciarla con tenerezza. «Quando nascerà, io sarò l’uomo più felice del mondo.» Yukariko gli sorrise di nuovo, raddolcita. «Quindi, amore mio,» e nel dirlo lui la strinse fra le braccia, « giurami che resteremo sempre insieme.»

   «Wataru…»

   «Zitta, zitta. Non dire nulla» continuò imperterrito, abbracciandola ancora più forte. «Non roviniamo questo momento magico: sto stringendo sia te che il nostro bambino. Un abbraccio fra madre, padre e figlio. Sarebbe davvero da immortalare su tela, non pensi anche tu?»

   La donna si morse un labbro. «E non possiamo abbracciarci dopo?» supplicò quasi con le lacrime agli occhi.

   «Perché, qual è il problema?» ci rimase male Ishigami-sensei, temendo fra l’altro di avere detto qualcosa di sbagliato che avesse offeso l’amata. «Non ti piace Michelangelo? Preferisci Beato Angelico? Non è un nome adatto ad un bambino, però… Al massimo potremmo chiamarlo col suo vero nome, Guido, o tutt’al più Giovanni. Un bel nome italiano gli darà importanza, non credi anche tu?»

   «Lascia perdere il nome, adesso!» sbottò Yukariko, ormai al limite della sopportazione. «Mi stai premendo il bimbo sulla vescica!»

   «Oh, porc…!» esclamò l’uomo, lasciandola subito andare. «Mi dispiace, cara, non volevo!»

   «Va bene, va bene» lo liquidò lei, facendosi aiutare a rimettersi in piedi per poter scappare finalmente in bagno. «Una cosa è certa, però: se dovesse essere femmina e dovesse prendere da te come speri, la chiameremo Eva, visto che, come te, non ascolterà mai quello che le si dirà.»













Questo è perché ieri sera avevo detto a Hanako_chan che non avrei scritto per una settimana circa... Coerenza anzitutto!
So che magari i due personaggi non sono proprio IC, ma spero comunque che possiate soprassedere... se no, bacchettatemi pure, che ci godo! XD No, non sono masochista, è solo che almeno così potrò migliorarmi. è_é
Infine, come sempre saluto e ringrazio tutti coloro che hanno letto e commentato le mie precedenti fiction. In particolare, un grazie dal profondo del cuore alla povera NicoDevil che è stata scaraventata giù dal letto per farmi da beta, stamattina. XD
Shainareth





  
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