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Autore: Mew_vale    24/02/2015    7 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 29.
 
 
 
Marcella
Mi rendo conto che è stato ingiusto nascondere a Mariabeatrice, Daniele e Patrizia (con cui all’epoca parlavo ancora) la verità sul concepimento del loro nipote. In un certo senso è stato un bene che mia sorella abbia incontrato Mario e sollevato la questione, altrimenti non avrei mai vuotato il sacco!
“A cosa pensi? Non stai ascoltando una sola parola del film!”
Mi rimprovera mia sorella. Il suddetto film è un polpettone che narra la storia della donna che detiene in guinness world record per il maggior numero d’interventi di chirurgia plastica!
“Sì invece. Ho capito che il record in questione non lo detieni tu sorellina!”
“Marcella, sei impossibile!”
“E’ assurdo pensare che esista una donna che si sia fatta operare più volte di te! Non c’era un film più normale da vedere tipo una bella commedia?”
“Mi dici a cosa pensi con tanta intensità?”
Mi domanda. I miei tentativi di sviare il discorso sono inutili!
“Pensavo a Mario, alla verità sul concepimento di Alex. Non vorrei mai che tu avessi messo la pulce nell’orecchio a Mario e che si presentasse alla mia porta o mi telefonasse!”
“Ma chi? Mario Calderon?! Anche con un esame del DNA scapperebbe dalla verità! Non è il tipo che va in cerca di certe responsabilità, non rinuncerebbe mai alla sua vita da vecchio maniaco spensierato!”
Asserisce Mariabeatrice, quando sentiamo il cellulare squillare. E’ un numero che non ho registrato in rubrica! Mia sorella mi chiede chi è.
“Non lo so, non posseggo questo numero! Mariabeatrice non puoi avermi tirato tanta sfortuna!”
“Fa vedere… Ma io conosco questo numero! E’ quello di nostro fratello!”
Mi rivela, lasciandomi di stucco. Daniele?! Non sento mio fratello dal 1518 per via di tutte le cose che è stato capace di fare verso la sua famiglia, verso i miei nipoti! Anzi, che sono stati capaci di fare! Ripensando alle rivelazioni che mi ha riferito Mariabeatrice su di lui, su come si sta impegnando per assomigliare a un marito e a un padre, decido di rispondere dopo attimi di esitazione. Al dì la dell’apparecchio non sento niente…. Mi alzo e inizio a passeggiare per la stanza.
“Ciao.”
Esordisco. Avverto una sua leggera risata.
“Ciao Marcella, scusa l’ora.”
“Non stavo dormendo. Stavo guardando un… documentario sulla chirurgia plastica lo definirei!”
“Immagino sia stata una brillante idea di Mariabeatrice.”
“Come hai fatto a indovinare? Fa accapponare la pelle!”
Anche se non ci sentiamo da molto e molto tempo, sembra non sia passato neanche un giorno da come mi esce naturale chiacchierare con lui. Daniele ed io siamo fratello e sorella e questo nessuna azione lo può cancellare! Siamo troppo vecchi per lasciarci trasportare dai rancori e rischiare di morire senza esserci riabbracciati, senza che io abbia conosciuto personalmente David che ricordo neonato, Giulio, Michael e Giulia e senza che loro conoscano Alex da adulto.
“Come vanno le cose Marcella?”
“Vanno piuttosto bene. Mio marito e mio figlio attualmente si trovano a Los Angeles quindi nostra sorella mi tiene compagnia.”
“Alex… L’ultima volta che l’ho visto era piccolissimo.”
“Io potrei dire la stessa cosa di David. Sarà un uomo ormai!”
“E’ un uomo che non ha preso nulla da me se non l’aspetto fisico, se ti può consolare. Così come Michael… Lo stesso non posso dirlo di Giulio, ma è solo colpa mia. Mentre Giulia è la fotocopia di Patrizia.”
Oh Dio, un’altra Patrizia Fernandez a questo mondo!
“L’importante è che stiano bene in salute, Daniele.”
“Giulio ha avuto un grave incidente stradale. Esattamente una settimana fa quest’ora guidava ubriaco!”
“Mariabeatrice me l’ha raccontato, ma non mi ha spiegato per quale motivo ha compiuto una tale sciocchezza come mettersi al volante ubriaco.”
“Lui è David si sono litigati Camilla Mendoza. Lei e David hanno una relazione!”
E’ destino insomma che i Valencia e i Mendoza s’imparentino!
“Ci sono così tante cose da raccontare Marcella…”
Prosegue Daniele. Il mio viso si riga di lacrime solo nel sentire la sua voce! Ci sono tante cose di cui parlare, tanti argomenti seri che nessuno dei due ha il coraggio di affrontare, ma infondo non se ne può parlare per telefono!
“Lo so Daniele. Mi ha fatto piacere la tua telefonata.”
Prima che lui possa rispondere, avverto la voce di Patrizia impastata dal sonno che borbotta qualcosa del tipo << con chi stai parlando? >>. Daniele fa il mio nome e immagino il viso stupido di Patrizia!
“Vuoi salutare Patrizia?”
Mi domanda mio fratello. Patrizia, la mia migliore amica! Quando mi ha annunciato la sua gravidanza e che il padre era Daniele ho stentato a crederle considerando i suoi precedenti. Quando è cominciata la loro relazione e hanno annunciato le nozze, o matrimonio riparatore che dir si voglia, Patrizia ed io eravamo inseparabili! Entrambe euforiche per lo stato di maternità e passavamo da un negozio all’altro, credo che abbiamo speso più soldi in quei nove mesi che in tutta la nostra vita! Daniele inizialmente non era entusiasta di diventare padre, da Patrizia per di più, e sono rimasta sorpresa dalla sua iniziativa di non sottrarsi ai suoi obblighi. Mi sono detta che doveva provare qualcosa per lei se le ha proposto di sposarla anziché un appartamento lussuoso in quartiere esclusivo nel mondo e un vitalizio mensile! Quando si sono innamorati io, Patrizia, Daniele e Mariabeatrice eravamo una famiglia unita ed eravamo inseparabili. Fino a che non è iniziato lo sfacelo con la depressione di Patrizia: io ho provato a starle accanto come potevo, ma avevo anch’io un figlio piccolissimo di cui occuparmi. Tra i tanti impegni che avevo, dovevo puntualmente far visita a Daniele a casa o in ufficio per rimproverarlo del suo menefreghismo! Credo che una volta nato David Daniele si sia sentito spaventato e impreparato e come tanti padri codardi ha cercato di fuggire. Quando sono venuta a conoscenza di ciò che avevano fatto, ho su fatto armi e bagagli e mi sono trasferita a Miami. A nulla sono servite le implorazioni di Mariabeatrice per trattenermi a Bogotà. Chissà com’è mia nipote Roberta!
“Va bene Daniele, passamela.”
Pochi istanti dopo avverto la voce di Patrizia, che non è cambiata per niente.
“Marcella! Che bello sentirti!”
“Ciao Patrizia. Perdonami se sei stata svegliata.”
“Non preoccuparti Marce! E’ così bello sentire la tua voce, non posso crederci!”
Avverto che si sta commovendo quando la sua voce si fa strozzata, questo fa piangere anche a me. Mariabeatrice è dietro di me e mi posa il mento su una spalla, abbracciandomi. Il telefono passa nuovamente a Daniele.
“Marcella… Patrizia si è un po’ commossa.”
“Ho sentito. E’ stato bello anche per me sentire le vostre voci! Adesso vi lascio dormire così ci corichiamo anche noi.”
“CIAO DANIELE! CIAO PATTY!”
Strilla mia sorella, bucandomi un timpano!
“Ricambia i saluti di Mariabeatrice. Se hai voglia possiamo risentirci?”
“Sì Daniele, buonanotte.”
“Altrettanto. Ciao Marcella.”
Sì, ho voglia di riallacciare i rapporti con loro! Mi mancano, voglio conoscere i miei nipoti e che loro conoscano me, Alex e Russell!
“Hai fatto bene a rispondere Marcella.”
“Lo so sorellina. Credo che abbiano pagato abbastanza, almeno da parte mia.”
“Brava. Io vado a letto, riposa bene!”
“Buonanotte Bea, a  domani.”
Dopo aver salutato mia sorella la quale si dirige su per le scale, mi risiedo sul divano. Con le maniche penzolanti del pigiama mi asciugo le lacrime che bagnano le mie guance. Ho bisogno di sentire la voce di mio marito prima di coricarmi, sarà felice di sapere che ho fatto prevalere il mio senso della famiglia! Sento il suo cellulare squillare squillare e squillare… Controllo ora e mi rendo conto che a Los Angeles sono le nove e non credo sia a letto a quest’ora!
 
 
 
David
Non credevo che il cielo potesse essere così a portata di mano! La sua pelle è morbida come credo lo sia una nuvola, è candida come il cielo… E’ bellissima dopo aver fatto l’amore! E’ sempre bellissima anche con i capelli disordinatamente legati, una matita tra i denti e il viso sporco di carboncino. Mi scappa un sorriso quando mi torna in mente la prima volta che l’ho rivista quando sono tornato dagli U.S.A.! Camilla dorme a pancia in giù posando il viso sul mio petto quindi mi protendo leggermente e poso un bacio sulla spalla, sulla sua pelle che profuma d’amore, di sesso, di gioia!
Quando sento il cellulare vibrare questo emette un rumore fastidioso a contatto con il legno del comodino quindi lo prendo subito in mano prima che Camilla si svegli. Riesco e posare dolcemente la sua testa sul cuscino, afferro i boxer che indosso mentre tengo il cellulare tra la spalla e l’orecchio e mi sposto in un’altra stanza per rispondere a mio fratello Michael.
“Lo sai che sono le due di notte?”
Esordisco.
“Perdonami… Non riesco a chiudere occhio, avevo bisogno di parlare con qualcuno!”
“Di che si tratta?”
“Sono stato a pranzo con mamma e le ho detto tutto.”
“Ah. E come l’ha presa?”
“L’ha prese bene, benissimo! Non come mi ero immaginato!”
“Immagino che avevi concepito con la fantasia una reazione di urla con annesso svenimento!”
“Più o meno sì. Adesso bisogna dirlo a papà… Non è troppo di buon umore di recente!”
“Anche se fosse al settimo cielo credi che non ne farà una tragedia? Svuota il sacco e stop… Non esiste un modo per indorare la pillola!”
“Sto diventando matto. Ma non è solo questo a tenermi sveglio… Io penso ancora a Cèsar!”
“E’ appena partito, dovrai avere un po’ di pazienza perché il famoso detto lontano dagli occhi lontano dal cuore faccia il suo corso!”
“Spero sia così… Non faccio che pensare lui. Questa sera sono uscito con Santiago Selvador e quando ha provato a baciarmi sono rimasto pietrificato e mi sono ritirato!”
“Sei davvero preso da Cèsar… Dovresti buttarti e scoprire se riesci a dimenticarti di lui!”
“Lo so che dovrei farlo ma sai che mi viene così difficile vivere serenamente una relazione mentre so che devo nascondermi da papà!”
“Fortunatamente non avrai questo problema ancora per molto!”
“Perdonami se ti ho svegliato.”
“Non dormivo, non preoccuparti.”
“Cos’è quel sorrisetto?”
“Come fai a dire che sorrido?”
“Lo sento dalla tua voce!”
“Niente che debba interessarti!”
Gli rispondo, con il volto tirato in un sorriso.
“Se c’è la tua ragazza che ti sta facendo cose strane mentre sei al telefono con me…”
“Sei un cretino, Camilla sta dormendo!”
“Non voglio sapere niente! Ti lascio tornare da lei, ci vediamo domani!”
“A domani!”
“Un’altra cosa… Dovremmo metterci d’accordo per i regali dei gemelli!”
“Hai ragione, non abbiamo ancora idea su cosa regalare loro. Domani cerchiamo di riunirci per decidere, va bene?”
“Perfetto. A domani brother!”
“A domani, buonanotte!”
 
 
 
Patrizia
Questa mattina Daniele si è svegliato di ottimo umore. La serata passata con Giulia e la seguente telefonata di Marcella l’hanno rimesso al mondo, dopo i giorni difficili che abbiamo passato. Anzi, tutti i giorni sono stati difficili ma questi più di altri! Anch’io mi sono svegliata di ottimo umore se non fosse che questo ottimo umore mi è stato tolto subito. Ho acceso il tablet per cercare la ricetta dei pancakes alla ciliegia, ed ecco che un articolo spopola sul web. E mio figlio non risponde al cellulare dannazione! Metto via il tablet per nascondere la cosa a Daniele il più che posso, vorrà dire che servirò il solito menu composto da pane tostato, frutta e marmellata! Daniele vestito come un damerino entra in cucina e mi posa un bacio sulla guancia.
“Non volevi preparare qualcosa di speciale per oggi?”
Mi domanda, notando i soliti prodotti in tavola. Arrivano anche Giulio e Giulia i quali salutano come sempre. A giudicare dai loro visi non si sono ancora connessi ad internet stamani! Scoppierà il finimondo quando Daniele lo scoprirà!
“La connessione non funziona.”
Invento.
“Fa vedere, provo io.”
Daniele tenta di afferrare la custodia contenente il tablet e non mi resta altra soluzione che fingere una goffa figura: con un maldestro gesto del braccio faccio sì che il succo d’arancia si rovesci sopra la custodia, tablet incluso.
“Diavolo mamma, fa attenzione!”
Mi rimprovera Giulio.
“Che disastro, sono così maldestra!”
“Mi sembri nervosa stamattina Patty, va tutto bene?”
Mi domanda Daniele.
“Faccio io mamma, cerco la ricetta tramite cellulare!”
Interviene Giulia che afferra l’apparecchio.
“NO! Ormai non farei a tempo a prepararvi i pancakes. Li preparerò domani!”
“Va bene, calmati però!”
Interviene Giulio.
“Credo sia meglio che questa mattina prendi una camomilla anziché questo. Buona giornata!”
Saluta Daniele dopo avermi strappato il caffè dalle mani e averlo bevuto in un sorso. Io mi siedo a tavola ed estraggo il tablet per controllare quanti danni ho fatto!
“Per fortuna le fanno impermeabili, contro le mamme pasticcione!”
“GIULIO! Non è la giornata ideale per le battute!”
“Con chi parlavate questa notte?”
Mi domanda Giulia, sgranocchiando i suoi muesli.
“Con vostra zia Marcella.”
Dico loro, senza prestarli troppa attenzione. Il tablet funziona ancora! Lo accendo e proseguo nella lettura dell’articolo.
“Zia Marcella? State riallacciando i rapporti?”
“Sì Giulio, ma non adesso. Ne riparliamo!”
Li rispondo, assorta nella lettura.
“Insomma che ti prende oggi?”
Mi chiede mio figlio.
“Ecco cosa mi prende!”
Dico loro, passandogli il tablet. Giulia si avvicina a suo fratello e lui posiziona l’apparecchio tra loro due. Osservo i loro bulbi oculari spostarsi da destra a sinistra, le loro espressioni si fanno sempre più stupite riga per gira, fino a raggiungere il culmine dello sgomento quando arrivano alla fine dell’articolo dove spicca la foto clou.
“Che razza di scherzo è?”
Mi domanda sgomento mio figlio. Io scuoto la testa.
“Nessuno scherzo.”
“Tu lo sapevi?!”
“Sì Giulietta.”
“Lo hai chiamato?”
Mi domanda Giulio.
“C’è sempre la segreteria. Chiamo David!”
 
 
 
Giulio
Che altro problema c’è stamattina? Mamma sembra sia stata morsa dalla tarantola! E’ nervosa, maldestra, irrequieta! Quando passa a me e a Giulia il tablet lo afferro e inizio a leggere la pagina web aperta. Parlano di mio fratello Michael e non posso credere ai miei occhi. L’articolo corredato di foto, asserisce che mio fratello è omosessuale e che ha una relazione con questo tale che spopola sui rotocalchi, Santiago Selvador. Stanno solo cenando insieme, cosa c’è di scandaloso?! Basta questo per dire che stanno insieme?
Ok, i miei pensieri crollano quando raggiungo la fine dell’articolo; La foto infondo ritrae i due mentre si baciano. E’ inequivocabile.
“Che razza di scherzo è?”
Domano a mia madre esterrefatto.
“Nessuno scherzo.”
“Tu lo sapevi?!”
“Sì Giulietta.”
“Lo hai chiamato?”
“C’è sempre la segreteria. Chiamo David!”
Non posso credere che non sapessimo una cosa simile di nostro fratello! No, c’è di sicuro una spiegazione! Magari lui e questo tale stavano solo cenando da buoni amici e il tale ha frainteso baciandolo contro la sua volontà e in seguito mio fratello l’ha respinto?
“Chi ha scritto l’articolo?”
Mi domanda mia sorella, distogliendomi dai miei pensieri. Cerco il nome di questo fantasioso giornalista e quando lo trovo, mi va il sangue alla testa. Samuel Martinelli. Fottuto bastardo!
 
 
Camilla
Mi lascio svegliare dall’aroma di caffè che invade le mie narici. Mi tornando alla mente le sensazioni tattili, gli odori, i ricordi di ciò che è successo ieri sera tra me e il mio fidanzato. David è stupendo in tutto ciò che fa! In come si muove, come parla, come muove le mani e la bocca. Non è solo tenero, tremendamente geloso, bellissimo, romantico… è anche un’amante con i fiocchi! Apro debolmente gli occhi e trovo davanti a me la sua immagine sorridente.
“Buon giorno.”
Mi saluta gioioso, posando un delicato bacio sulla mia scapola sinistra.
“Buon giorno. Mi stai viziando così!”
Gli dico, osservando il vassoio pieno di leccornie alla base del letto.
“Se ti ci abituerai, vorrà dire che esaudirò il tuo desiderio di consumare la colazione a letto ogni mattina!”
“Attento perché ogni promessa è debito.”
“Approfitta di me quanto vuoi.”
Ci scambiamo il primo bacio dopo aver passato la nostra prima notte d’amore.
“Ho dormito così bene questa notte.”
“Lo so, ti ho osservato dormire fino alle due e mezzo, dormivi come l’angioletto che sei!”
“Cosa facevi sveglio fino alle due e mezzo?”
“Ero felice. Ero così felice che non riuscivo a prendere sonno!”
Mi rivela. Gli sorrido a pieno volto prima di catturare nuovamente le sue labbra.
“Poi mi ha telefonato Michael. Ha detto a nostra madre della sua omosessualità e sembra averla presa bene.”
“Sono contenta! Il grosso del problema sarà contenere la reazione di vostro padre.”
“E i commenti di Giulio e Giulia. Ma non sarà solo, avrà il mio sostegno e quello di mamma adesso!”
“Meno male. Cosa ne dici di consumare questa profumata colazione?”
 
 
David
Mi domanda ammiccando mentre addenta un acino di uva.
“L’ho preparata apposta, mia regina!”
Le rispondo, addentando la metà dell’acino che sporge dalle sue labbra per poi assaporarle ancora una volta. E’ lo squillo del mio telefono a separarci.
“E’ mia madre.”
Affermo, informando la mia fidanzata.
“Buon giorno mamma, come mai mi telefoni a quest’ora?”
“Ciao. Tuo fratello è lì con te? Sto cercando di contattarlo urgentemente ma no riesco a prendere la linea!”
“No, io mi sono fermato da Camilla.” Ammetto, con un certo imbarazzo. “Perché?”
“Non sai niente? Non hai letto l’articolo?”
“Quale articolo mamma?”
“Da stanotte è stato ritwittato un sacco di volte! Parlano dell’omosessualità di tuo fratello, c’è una foto mentre si bacia con uno!”
“Ma che cavolo stai dicendo? Dov’è il tuo PC?”
Domando alla mia fidanzata, posando una mano sulla parte bassa del cellulare. Lei m’indica che è in sala da pranzo quindi entrambi ci rechiamo nella stanza. Camilla lo accende immediatamente.
“Stiamo cercando l’articolo mamma, resta in linea.”
Non ci riesce difficile trovarlo, visto che è stato praticamente condiviso da tutte le nostre conoscenze! Non ci posso credere!
“Non ci posso credere, cazzo!”
Esclamo piuttosto incazzato. Papà non doveva saperlo così! Camilla si porta una mano alla bocca.
“Papà l’ha già letto?”
“No, sono riuscita a tenerglielo nascosto ed è uscito!”
“Per andare dove?”
Domando allarmato da ciò a cui sto pensando.
“Al Ministero immagino!”
“Mamma, lì sarà pieno di giornalisti che lo bombarderanno di domande su una faccenda di cui lui è allo scuro! Reagirà malissimo, dovevi tenerlo a casa per controllare la sua reazione!”
“Mi dispiace, non ci ho pensato!”
“Cercherò di passare da papà e casa nostra per vedere se Michael è lì, prima di andare all’Ecomoda. Tu mamma continua a chiamare Michael! Amore, avvisi tu Diego che farò tardi?”
“Non preoccuparti, corri da tuo padre.”
“Ti faccio sapere mamma!”
“Va bene amore mio. Darà di matto come minimo! Ciao!”
Conclude mamma mettendo fine alla telefonata. Camilla ed io ci scambiamo uno sguardo eloquente e preoccupato.
“Addio alla colazione tranquilla.”
Commento, prima di riportare la mia attenzione sull’articolo.
“Torna giù.”
Ordino alla mia fidanzata. Camilla scorre il cursore e la fermo quando arriva in fondo, dove leggo il nome dell’autore di questo cosiddetto capolavoro!
“Samuel Martinelli.”
“Sai chi è?”
Mi domanda Camilla.
“Non ne sono certo. Il nome non mi è nuovo!”
 
 
 
Diego
Pan carré sostato, cioccolata spalmabile, philadelphia, fragole, succo d’arancia e caffè. Direi che ci siamo, è una colazione regale perché è questo che si merita la mia piccolina! Ieri sera mi sono addormentato stringendola a me e questa mattina mi sono svegliato con il suo profumo! Mi sento un uomo fortunato e felice. Fortunato perché con la mia fedina sentimentale non dev’essere stato facile per lei fidarsi di me, e se davvero mi fosse sfuggita per partire per l’Italia con quel cretino avrei tirato molte capocciate al muro!  E invece non so come sono riuscito a trattenerla, per la prima volta nella mia vita sono corso dietro ad una donna perché ne vale la pena! Aggiungo alla tavola un tocco di charme seminando tra tazze e piattini dei petali prelevati da una delle rose che le ho regalato l’atra sera. Non penso se la prenderà! E’ tutto pronto e mi sento emozionato, sorpreso e anche un po’ spaventato da questo nuovo lato di me, non ho mai fatto nulla del genere! Torno in camera da letto e noto che sta ancora dormendo. Mi piego su di lei e le sussurro in un orecchio:
“Ehi dormigliona?”
Lei in tutta la sua bellezza si sposta mettendosi supina. La sottile veste che indossa non lascia molto spazio all’immaginazione e questa notte ho fatto uno sforzo immane per non saltarle addosso! Non ho mai passato tanto tempo senza fare avere rapporti carnali con una donna… E’ tutto così nuovo e sconvolgente nella mia vita!
“Buon giorno.”
La saluto catturando le sue labbra in un delicato bacio, quando apre gli occhi e si stiracchia.
“Buon giorno anche a te.”
“Ho una sorpresa per te, vieni.”
Tendendole le mani, l’aiuto ad alzarsi e le copro gli occhi con le mani accompagnandola in cucina. Quando le tolgo le mani dagli occhi, emette un’esclamazione di stupore.
“E’ la prima volta che lo faccio.”
Le sussurro, abbracciandola da dietro.
“Direi che sei portato allora, hai un talento naturale! E’ tutto meraviglioso!”
“Ti voglio bene piccola…”
Le sussurro nell’orecchio. Sento il mio corpo rabbrividire e il suo irrigidirsi. Quando si volta verso di me noto i suoi occhi brillare e non le do il tempo di rispondere perché lambisco le sue labbra in un tenero bacio. Quanto termina, mi abbraccia avvicinando la sua bocca al mio orecchio.
“Ti voglio bene anch’io. Più di quanto immagini.”
Queste sue parole mi strappano un sorriso. Mi sento rinato! Non la lascerei mai andare, l’abbraccio più intimamente che posso.
“Diego, mi stai stritolando.”
Mi fa notare ridendo.
“Scusami, ho tanta voglia di abbracciarti!”
“Questo è chiaro, ma non pensi che dovremmo fare colazione e vestirci? O dovrò andare in azienda in vestaglia!”
“Te lo puoi scordare, questo è uno spettacolo di cui posso godere solo io.”
Le sussurro a pochi centimetri dal suo orecchio. Poso le sue labbra sulla guancia. Quando la osservo in volto noto il rossore sulle sue guance. Adoro quando s’imbarazza!
Mentre consumiamo la colazione penso che non vorrei mai dover uscire di casa per andare in ufficio, se potessi trascorrerei tutta la giornata così!
“Dobbiamo per forza andare in ufficio?”
Mi lamento sfiorando le sue labbra con le mie.
“Il capo sei tu e puoi decidere di mandare tutti in ferie per un giorno, ma non so quanto i tuoi genitori e i Valencia saranno concordi!”
“Mmmmmm, maledetta Ecomoda!”
Affermo, stiracchiandomi per poi incrociare le mani dietro la nuca. Per un secondo avevo sconnesso il cervello ma ecco che quando l’orologio scandisce le sette in punto il mio encefalo riprende a macchinare. Fanculo, oggi contatteremo quello stramaledetto intermediario. Chiudo gli occhi.
“Qualcosa non va?”
Mi domanda Isa, posando una mano su un mio ginocchio.
“Stavo ripesando alla faccenda dell’intermediario. Vorrei tanto che quei soldi che ci servono sputassero da sotto il materasso!”
“Spero davvero che riusciate a far filare tutto liscio e che non venga mai scoperto niente…”
“Deve essere così o saremmo cacciati e pedate nel sedere!”
“Non pensare a questo. Sai cosa ti serve? Una giornata di relax! Cosa ne dici di organizzare una gita?”
“Quando? Dove?”
“Con Silvia e tuo fratello, Domenica per il vostro compleanno. Fuori città c’è un agriturismo vicino a un lago!”
“Si chiama per Lake Paradise?”
“Proprio quello!”
“Qualche volta siamo stati lì a pescare con fa nostra famiglia. Si può fare, mi farà bene passare una giornata fuori. Hai avuto un’idea meravigliosa lo sai?”
Tocco il cielo con un dito quando mi sorride! Intreccio la mia mano con la sua ringraziando ancora chi ha avuto l’accortezza di mettere sulla mia strada questo angelo che mi ha salvato da una vita infelice e triste! Potrei anche essere cacciato dall’Ecomoda ma avrò sempre lei al mio fianco. La stringo a me stritolandola ancora un po’ e non vorrei mai staccarmene ma sono costretto a farlo per leggere un messaggio di Camilla. Mi avvisa che David farà tardi in azienda per risolvere alcuni problemi di famiglia e insieme invia un link, indicando di leggere che tanto la voce si sta spargendo in fretta. Il link mi riporta ad una pagina web che leggo attentamente. Non posso crederci!
 
 
 
Lorenzo
Stamattina mi sono svegliato accanto ad una ragazza bella, simpatica, una persona con la testa sulle spalle e che non mentirebbe mai. Insomma la donna ideale che ogni uomo amerebbe! Ogni uomo tranne me. Io non sono innamorato di lei, forse non proverò mai niente per nessuno!  La sto ingannando freddamente! La cosa che mi preoccupa di più oggi è il pranzo con sua madre. La situazione sta degenerando velocemente. Quest’oggi la mia interpretazione del fidanzato pazzo di lei dovrà essere inattaccabile perché le mamme non sono sceme! Hanno un sesto naturale per le bugie, che siano dei loro figli, mariti o fidanzati delle figlie! Un altro talento naturale di una mmama-suocera è quello di passare al microscopio i pretendenti delle figlie. Se non riesco a ingraziarmela e quella va dalla figlia a infilarle la pulce nell’orecchio sono fritto! Ed ecco che zac, Giulio Valencia potrebbe approfittare della falla!
Prima di diventare un pesce emergo dalla vasca da bagno, mi asciugo accuratamente e mi reco in cucina con solo un asciugamano legato in vita. Silvia ha preparato la colazione.
“Che spettacolo divino.”
Mi lusinga posandomi un bacio sulle labbra prima di porgermi il caffè.
“Quest’oggi l’appuntamento con mia madre è al ristorante alle 12,30!”
M’informa.
“Va bene.”
“Non mi sembri troppo entusiasta…”
“Ma no, cosa dici? Sono solamente pieno di sonno. Sono contento di conoscere tua madre, sembra molto simpatica da come l’hai descritta!”
“Direi di sì! Il nostro sembra per lo più un legame tra amiche piuttosto di uno madre-figlia… Credo sia a causa della poca differenza d’età!”
“Perché quanti anni ha tua madre?”
“39.”
Mi fermo un secondo per fare un rapido calcolo mentale. 39 meno 25 fa… 14?!
“Sì, mia madre mi ha avuto a soli 14 anni. Fanno tutti quella faccia!”
“Non è mia intenzione giudicare tua madre.”
“Lei non da peso a certi giudizi. E’ successo e non si è mai pentita di avermi tenuta! Anche se con mio padre non ha funzionato. Lui all’epoca aveva 16 anni.”
“Sono stati insieme per tanto tempo?”
“Per 10 anni, 5 di fidanzamento e 5 di matrimonio tra alti e bassi… Alla fine il rapporto è crollato…”
“Hai rapporti con tuo padre?”
“Sporadici direi, quando ci sentiamo lo fa solo per mandarmi dei soldi, e anche pochi non ci pago nemmeno l’affitto! Più uno è ricco più ha il braccino corto!”
“Di cosa si occupa?”
Domando interessato dalla sua storia. Se vuole parlare per lo meno lo fa di un argomento appassionante! In fondo è la mia fidanzata e devo informarmi sulla sua storia!
“E’ nel campo immobiliare. Invidio molto la tua famiglia, siete così uniti! E i tuoi genitori si vede che si amano molto!”
“So che la mia è un’opinione di parte, ma loro sono un modello. Come coppia, come persone e come genitori!”
Già… A mio padre non sarebbe mai venuto il coraggio, neanche sarebbe passato per l’anticamera del cervello di fidanzarsi con una donna per puri scopi materiali! Tantomeno per salvaguardare il suo posto di lavoro!
“Si vede amore mio, sei stato davvero fortunato!”
“Già, molto fortunato. Adesso vado a vestirmi perché devo scappare.”
“Lorenzo?”
“Sì?”
Le domando voltandomi.
“Non mi dai neanche un bacino prima di andartene?”
“Certo, che stupido che sono!”
Mi rimprovero con un sorriso montato che spero sia convincente. Le vado incontro e Silvia cattura le mie labbra.
“Io prenderò un taxi per tornare a casa.”
“Va bene, ci vediamo per pranzo sarò da te alle 12 in punto.”
“Bene, passa una buona giornata.”
Mi augura con un bacio. Controllando il mio cellulare, mi accorgo che Gonzalo mi ha mandato quell’indirizzo e-mail per contattare l’intermediario. Ecco un altro problema!
 
 
 
Armando
Non mi sorprenderei se sentissi le urla di Daniele Valencia e quella sgallettata di sua moglie arrivare fin qui! Con la mente ottusa e chiusa che si ritrovano, non mi sorprende se dopo aver letto quanto scritto fissassero un appuntamento da uno psichiatra o da un prete! Ne sarebbero capaci!
“Armando, non vieni a fare colazione?”
Mi domanda Betty, affacciandosi nello studio.
“Cosa fai al PC  a quest’ora presto?”
“Ho ricevuto una newsletter sul cellulare e la sto aprendo dal PC.”
“Di che si tratta?”
“Dell’arma che ammazzerà il vampiro!”
“Che stai dicendo?”
“Su questo tabloid sono state pubblicate delle foto di Michael a cena con un amico. In alcune bevono e in una si baciano!”
“Mi prendi in giro?”
Domanda mia moglie, aggirando il tavolo per osservare il monitor del PC.
“Come minimo Daniele si chiuderà in casa per il resto della vita, ottuso com’è!”
“E’ la stessa cosa che ho pensato io dottoressa mostro!”
“Ah perché se Diego o Lorenzo fossero stati gay tu non avresti fatto una tragedia greco-romana?”
“Mmmmm, può essere amore mio. Ma sai perfettamente che li avrei accettati, di sicuro Valencia ne farà una questione di vita o di morte!”
“Certo povero ragazzo… Immagino avrebbe voluto rendere pubblica la notizia a modo suo!”
“In quel caso non avrebbe dovuto baciare questo tale in un luogo pubblico.”
“Non sai neanche com’è andata Armando! E tu oggi vorresti andare in Ecomoda a parlare con Lorenzo? Ci sarà il finimondo!”
“Puoi contarci. Questo riguarda la famiglia Valencia, io vado lì per occuparmi della mia di famiglia.”
“Mm. Rispondi al cellulare e vieni a colazione. Ma il tuo amico non ha un minimo di educazione? Telefona alle dieci di sera e alle otto della mattina!”
Si lamenta mia moglie, notando il nome di Calderon scritto sul dispaly del mio cellulare.
“Pronto Mario.”
“Buon giorno tigre.”
“Sei a Miami?”
“Mm. In giornata devo occuparmi di quel problemuccio. Ma che dico problemuccio? E’ un problemone, di proporzioni extra galattiche!”
“Addirittura? Che hai combinato? A chi hai promesso il matrimonio?... Mario, ci sei?”
“Magari fosse questo!”
“Dev’essere gravissimo se desideri di essere perseguitato da una donna disillusa!”
“Magari te ne parlerò un’altra volta…”
“E allora perché hai chiamato?”
“Per sentire la tua voce ovviamete, my love!”
“Cretino! Se non ti dispiace mi reco a fare colazione!”
“Immagino che la tua signora ti stia reclamando e che stia muovendo nervosamente la gamba, gelosa marcia perché sei al telefono con me e non con lei a tavola!”
“Piantala! Non avevi un problema grave di cui occuparti?”
“Sì, ma magari prima faccio una corsetta sulla spiaggia, un bagno in piscina, una sauna e un massaggio in quest’ordine.  O forse è meglio prima il massaggio e poi la sauna?”
“E’ davvero grave il tuo problema.”
“La tua giornata invece?”
“Andare all’Ecomoda a litigare con mio figlio.”
“Ah, il caro Diego che promette le nozze e scappa, è il tuo degno erede!”
“Hai ragione, è il mio degno erede visto che ha trovato la donna per cui vale la pena mettere la testa apposto. Devo litigare con mio figlio Lorenzo! E’ lui il degno erede dell’Armando Mendoza before Betty!”
“Non mi sembra che tu abbia ascoltato i consigli dei tuoi genitori e che ti sia raddrizzato per quello!”
“Lo sai che mia moglie ha detto la stessa identica cosa?  Ma devo pur provarci e dare il buon esempio ai miei figli!”
“Permettimi una domanda tigre. Se parli così immagino che i tuoi ragazzi non sappiano niente di quello che abbiamo combinato trent’anni fa?”
“Non sanno niente Calderon, e confido che resti tutto nell’oblio! Così come non sanno nulla i figli di Daniele e quelli di Nicola. La versione ufficiosa è che io ho lasciato Marcella quando mi sono accorto di amare Betty e che a seguito di questo Marcella se ne sia andata. Mentre con te abbiamo litigato perché non ti stava simpatica Betty, il che pensandoci non è una fantasia!”
“Tutto chiaro. Sai era importante che lo sapessi per non commettere qualche passo falso! Ti lascio Armando!”
“Ciao, ci risentiamo.”
Chissà cos’avrà combinato quel cerebroleso di Mario! Non è cambiato per niente!
 
 
 
Daniele
Quando la mia auto si avvicina alla sede del Ministero, vedo che davanti al portone mi attendono dei giornalisti.
“Che cosa sta succedendo?”
Domando al mio autista.
“Non ne ho idea dottor Valencia. Cosa devo fare?”
“Accosti. Prima di scendere abbasso il finestrino e sento cosa vogliono!”
L’autista esegue i miei ordini. Appena abbasso il finestrino vi entrano un sacco di mani chi con microfoni, chi con cellulari e registratori.
“Dottor Valencia, sapeva già dell’omosessualità di suo figlio?”
“Santiago Selvador e suo figlio hanno una relazione seria?”
“Come ha reagito alla notizia?”
Mi domandano a raffica. Stop. Non capisco niente!! Che notizia? Perché uno dei miei figli dovrebbe avere una relazione con questo tipo?!
“No comment.”
Mi limito a rispondere, dando un buffetto sulla spalla del conducente per esortarlo a ripartire.
“Dove vado dottore?”
“Non lo so ancora, vada avanti intanto.”
Estraggo il cellulare dalla tasca e telefono a Patrizia la quale non ci impiega molto tempo a rispondere.
“Daniele, sei al Ministero?”
“Patrizia cosa diavolo sta succedendo? Quando sono arrivato al Ministero era pieno di giornalisti! Hanno fatto un’allusione al fatto che uno dei nostri figli avrebbe una relazione omosessuale!”
Affermo con veemenza.
“Daniele….”
“PATRIZIA ESIGO DI SAPERE COSA STA SUCCEDENDO!”
“Apri il link che ti ho inviato su whastapp.”
Dopo aver messo la chiamata in attesa, faccio ciò che mi ha consigliato e mi crolla il mondo addosso. Cha bestialità è questa? Che cazzo significa? Michael è gay?! Non può essere vero!! Ma la foto alla fine dell’articolo non lascia spazio a dubbi!
“Andiamo all’Ecomoda.”
Ordino al mio autista con un filo di voce. Sono una statua di ghiaccio.
 
 
David
Questo è il colpo di grazia che serviva alla mia famiglia. Papà non doveva scoprirlo così, doveva essere Michael al caldo della nostra casa a dirglielo! Ha atteso troppo ed è successo un gran casino! Infilo le chiavi nella toppa della porta dell’appartamento che divido con mio fratello, lo cerco in lungo e il largo ma lui non c’è. Dove diavolo si è cacciato? Riprovo a cercarlo al cellulare ma l’ennesima chiamata fallisce. Appena chiudo la chiamata ne arriva una da mia madre.
“Mamma, a casa Michael non c’è e il concierge mi ha detto che stamattina è uscito presto. Adesso passo dall’ufficio di papà!”
“Papà sta andando all’Ecomoda!”
M’informa, riferendomi della loro breve conversazione. Magari Michael sarà all’Ecomoda? E perché cazzo non si riesce e chiamarlo al cellulare?!
“Sto andando lì allora sperando che papà contenga la sua isteria!”
“Ne dubito. Vengo anch’io?”
“Sarebbe meglio mamma… Ti aspetto lì!”
Samuel Martinelli… Sono certo di conoscerlo ma non riesco a ricordarmi chi è!
 
 
 
Michael
Che notte agitata ho passato! Cascasse il mondo, oggi dirò tutta la verità a papà. Non posso attendere oltre! Sono arrivato al terzo caffè da quando mi sono svegliato tre ore fa, e sono solo le nove di mattina. Tra poco sarà qui Nataniel Hernandez per le foto di promozione, e vabbè che il trucco fa miracoli ma non voglio mettere a dura prova i makeup-artist e consumare le scorte di correttore per le mie occhiaie! Ho una strana sensazione che mi attanaglia le viscere, come se stesse per accadere qualcosa!
Mi fa male sapere che Cèsar si trova oltreoceano e che non pensa minimente a me. Dicono che le ragazze europee siano bellissime, e non mi sorprenderei se dovesse tornare fidanzato con una spagnola. Mi devo preparare al peggio!
“Credo che di quelli te ne serviranno molti per affrontare la giornata e tuo padre!”
Sento dire da Francesco il quale prende posto sullo sgabello accanto al mio.
“Non ho dormito un cazzo. Non faccio che immaginare la reazione di mio padre!”
“Di tuo padre, di tua madre, di tutto il modo….”
“Mia madre lo sa già, gliel’ho detto ieri a pranzo e l’ha presa bene. Del mondo chi se ne frega!”
“Chi se e frega però ogni uno dirà la sua, è il prezzo da pagare quando la tua faccia finisce sul blog più letto della città!”
“Di che stai parlando?”
Domando stupito.
“Non sai niente? Ha fatto il giro del web da quando è stato messo online, alle quattro di questa notte.”
“Ma cosa?”
“Questo.”
Mi risponde smanettando sul suo cellulare e passandomelo. Mi reggo al tavolino per non cadere.
“Respira, hai cambiato di colpo colore!”
Mi fa notare Francesco.
“Non ci posso credere…”
Balbetto, quasi con le lacrime agli occhi.
“Mio padre lo avrà letto!”
“E’ probabile. Dove vai?”
Mi domanda mentre schizzo fuori dalla caffetteria. Raggiungo l’amministrazione dove incontro la banda, Camilla, Roberta, Diego, Lorenzo, Giulia…. Lo sanno tutti! Mi porto una mano tra i capelli concentrando l’attenzione su mia sorella.
“Papà l’ha letto?”
“Non ne ho idea. Quindi è vero ciò che dice l’articolo?”
Annuisco e mi sento immediatamente più leggero. Adesso lo sanno proprio tutti, anche in Alaska! Camilla si allontana per rispondere al telefono e dopo pochi secondi torna da noi.
“Ok, c’è un problema. Tuo padre sta venendo qui!”
“Come? Adesso?”
Camilla annuisce. Non può fare una scenata qui e adesso! Non sarà capace di fare una cosa simile e di mettermi in imbarazzo, vero? Ho poco tempo per pensarci perché sentiamo tuonare la sua voce alle mie spalle.
“Buon giorno a tutti.”
“Buon giorno papà.”
“Vorrei scambiassimo due parole a quattr’occhi.”
Afferma, proseguendo verso la sala del consiglio. Già dalla voce sento che è incazzato nero!
“Chiamerò il fotografo per rimandare il servizio a questo pomeriggio.”
M’informa Diego, poco prima che entri in sala riunioni con mio padre.
 
 
 
Daniele
“E’ vero quello che hanno scritto?”
Esordisco sperando che sia una montatura, una trovata pubblicitaria o non so che altro!
“TI HO FATTO UNA DOMANDA!”
Tuono, non udendo risposta da mio figlio.
“Papà, tel’avrei detto a breve.”
“Cosa? Cosa mi avresti detto?”
“Come sarebbe cosa? Lo hai letto l’articolo!”
Inizio a camminare per la stanza rendendomi conto che ciò cui non volevo credere in questi minuti è invece la realtà dei fatti!
“Quelle foto non sono finte papà. Però non ho una relazione con Sant…”
“NON DIRE PIU’ NIENTE! NON VOGLIO SAPERE SE HAI O NO UNA RELAZIONE CON QUEL TALE! NON M’INTERESSA SAPERE NIENTE!”
“Ora capisci perché non tel’ho detto?”
“NO, NON LO CAPISCO! E NON CAPISCO DOVE HO SBAGLIATO!”
“NON ALZARE LA VOCE PAPA’! Non sono malato e cresciuto male! Sono gay papà!”
“Ti rendi conto della figura che ho fatto con quei giornalisti? HANNO CAPITO CHIARAMENTE CHE NON SAPEVO NULLA!”
“FORSE SE FOSSI DIVERSO, SE FOSSI UN PADRE NORMALE MI SAREI CONFIDATO PRIMA CON TE, NON TI PARE?!”
“NON TI PERMETTO DI PARLARMI COSì!”
“Io ti parlo come mi pare e piace! Mi stai facendo la predica perché non sono un casanova come lo eri tu, perché non vado a letto con le donne, perché ti sto mettendo in ridicolo con la stampa, con i tuoi colleghi e con il mondo intero! BHE PAPA’, MI DISPIACE DI NON ESSERE COME GIULIO E DI NON AVER ACCETTATO COME LUI DI ESSERE MODELLATO A TUA IMMAGINE SOMIGLIANZA!”
Irato, sbatto le mani sul tavolo facendo tremare la caraffa d’acqua e il telefono su di esso.
“IO TI STO FACENDO LA PREDICA PERCHE’ AVRESTI DOVUTO DIRMELO!”
“NO PAPA’! ANCHE SE TEL’AVESSI DETTO PERSONALMENTE MI AVRESTI REDARGUITO UGUALMENTE!”
Entrambi rabbiosi, ci fissiamo negli occhi. Michael è rosso in viso e anch’io suppongo! Ha ragione, non accetto le sue tendenze sessuali! Ora come ora non lo accetto!
“Dillo papà, avanti. Lo so che stai morendo dalla voglia di dirmi che non mi accetti! Che ti vergogni di me!”
E’ l’entrata di Patrizia, Giulia, Giulio, David e Diego a interrompere una conversazione che stava degenerando.
“Ma bene, c’è tutta la famiglia a processarmi!”
“Michael, non dire così.”
Interviene mia moglie.
“Tu lo sapevi?”
Mi rivolgo a mia moglie. Silenzio.
“RISPONDI PATRIZIA!”
“Sì, me l’ha detto ieri.”
“E ovviamente sono l’ultimo a sapere le cose!”
“Neanche noi lo sapevamo.”
M’informa Giulio indicando sé e la sorella.
“E TU COSA DIVAOLO VUOI?!”
Domando a Diego che ascolta la nostra lite famigliare impalato come une bella statuina!
“Pregarvi di abbassare i toni, di là si sente tutto!”
Mi risponde insolentemente.
“Prenditi gli affari tuoi ragazzino e sparisci! Questa conversazione non ti riguarda!”
“Io sono ancora il presidente dell’azienda Daniele! Ti sto solo chiedendo di non gridare!”
Ribatte lui.
“NON HAI CAPITO?! FUORI DI QUI!”
“DANIELE VALENCIA, TI PROIBISCO DI RIVOLGERTI COSì A MIO FIGLIO!”
Tuona Armando sbucando dal nulla. Ci mancava solo lui a rompere!
“Prenditi i cavoli tuoi anche tu Armando, nessuno vi ha invitato a questa riunione!”
“Sono ancora il padrone qua dentro proprio come te Daniele! Non hai alcun diritto di venire qui a fare il buono e cattivo tempo, mio figlio ti ha solo chiesto la cortesia di non urlare come se fossi al mercato ortofrutticolo!”
“Tutte le volte in cui ti abbiamo chiesto di smettere di urlare tu non mi pare che abbia ubbidito. Fuori dai piedi tutti e due!”
“Tu non cambi mai vero Daniele? Stronzo eri e stronzo rimani! Non vedo proprio cosa ci sia di tanto tragico da scaldarsi tanto se tuo figlio è omosessuale!”
“ORA BASTA ARMANDO, FUORI DI QUI!”
Strillo, esaurendo il fiato che ho in corpo.
“DIAMOCI UNA CAMATA!”
S’intromette il mio primogenito riportando l’ordine e il silenzio.
“Diego, modereremo i toni. Armando, la ringrazio per le sue parole ma vorrei chiedervi gentilmente di lasciarci soli.”
“Vedi Daniele? Questo è il modo adeguato per invitarci a uscire!”
Conclude Armando prima di uscire dalla sala del consiglio accompagnato da suo figlio.
“Ed io che pensavo di intentare una causa contro quel Samuel Martinelli.”
Affermo, profondando su una poltrona.
“A proposito, ma chi è?”
Domanda David ai presenti. Nessuno ha una risposta da dare fin quando Giulia interviene:
“E’ un nome che non mi suona nuovo!”
“Vale anche per me!”
Spiega David.
“Chi se e frega chi è stato a scrivere cosa! Sapete, sono contento che sia uscito quell’articolo perché ero stanco! Stanco di stare nascosto e finalmente posso sfogarmi! Io sono gay papà! G-A-Y! Ed io ho provato a dirvelo! Ti ricordi quella cena quando hai annunciato la tua caricatura a presidente del consiglio? Mi hai gentilmente zittito proprio quando stavo per condividere con voi questa notizia!”
Mi fa notare mio figlio. Io mi porto una mano in fronte seduto su una delle poltrone. Non posso credere che sia vero, che sia scoppiata l’ennesima bomba in casa Valencia. Le cose vanno di male in peggio! Ci sarà mai un momento di tranquillità?
“Non sei capace di rispondere se non devi urlare e dirmi che sono un alienato, eh papà?”
“Michael…”
Mia moglie pronuncia il suo nome per esortarlo e contenere i commenti sgradevoli verso di me. Io rispondo senza guardarlo:
“Cosa vuoi che ti dica? Che è colpa mia perché non sono stato presente?”
“LO VEDI  CHE NON CAPISCI NIENTE?! PARLI DELLA MIA OMOSESSUALITA’ COME SE FOSSE UNA COLPA!”
“Michael non urlare. Papà, Michael ha ragione! Non si sta drogando…. E’ il Michael di sempre! Che adesso conosciamo meglio!”
Gli da man forte David.
“Io penso che sia colpa nostra se ha scelto di non dirci niente. Ammettiamolo, non siamo il quadretto della famiglia che si riunisce a tavola per raccontarsi com’è andata la giornata e parlare delle nostre vite.”
“Perché non dici chiaramente quello cui stai pensando, Giulia?”
Domando a mia figlia. A rispondere è Michael.
“Devo essere io a dirtelo. Non sono corso da te a dirtelo perché sei un pessimo padre. Perché avevo paura di te e sapevo già quale sarebbe stata la tua reazione. Sapevo che avresti urlato, che ne avresti fatto una tragedia e che ti saresti inorridito. Adesso veniamo alla domanda difficile. Puoi o non puoi accettarmi così? Puoi accettare che io sia gay?”
“Se vuoi una risposta ora su due piedi… No.”
Gli rispondo schiettamente. Vedo la sua immagine uscire dalla sala del consiglio senza dire una parola.
“Daniele…”
Tenta di dire mia moglie.
“Io torno al mio lavoro, ci vediamo questa sera.”
Saluto, abbandonando l’azienda. Non può chiedermi adesso su due piedi cosa ne penso, cazzo sono shoccato! E’ logico che non lo accetto adesso!
 
 
 
Michael
Una volta abbandonata la sala del consiglio furente, sconvolto, afflitto e piangente mi avvio verso l’atelier. Sono seguito da Camilla, Roberta e da Ugo.
“Michael… Mi dispiace che sia andata così!”
Afferma Camilla.
“Immagino abbiate sentito parola per parola.”
“Sarebbe stato così anche se le pareti non fossero di carta pesta. Tieni un fazzoletto.”
“Grazie Roby.”
“Abbiamo provato a chiamarti per tutta la mattina…”
“Il cellulare non prende più, dev’essersi rotto, non lo so!”
Rispondo a Camilla.
“Io ho sempre sostenuto che tuo padre fosse un orso della specie peggiore! Una specie di tiranno, di troglodita primitivo!”
“Ugo ha ragione, la sua reazione è stata esagerata!”
“Ha detto ch non accetta la mia natura.”
Ripeto. Avverto in me salire un’angoscia smisurata che sfogo con le lacrime!
“Io penso fosse troppo presto per fargli una richiesta simile…”
“Non lo difenderai Camilla! Noi tutti avevamo chiaro quale sarebbe stata la reazione di quell’orso rabbioso e urlatore, a confronto Armando è un agnellino!”
Commenta Ugo.
“Ma voi avete idea di chi sia questo Samuel Martinelli?”
Domanda Camilla.
“Anche a te il nome non è nuovo? Io per quanto mi sforzi non riesco a ricordare dove l’ho già sentito!”
“Io sono nella tua stessa condizione Roberta!”
“Non sono nemmeno riuscito a spiegare a papà che non ho una storia con Santiago. Lui sì ha provato a baciarmi ma io mi sono tirato indietro immediatamente!”
“Ovviamente questo Martinelli era nel ristorante e vi stava puntando, per essere riuscito a riprendere il momento del bacio.”
“Roberta stella, riprendere è il termine esatto!”
“Cosa vuoi dire Ugo?”
Ugo ci passa il tablet e il mondo mi crolla addosso. Quel figlio di puttanata sul suo blog ha pubblicato un video e ha pure tagliato la parte in cui respingo Santiago.
“BASTARDO!”
Strillo.
“Cosa succede?”
Domanda David sopraggiungendo con il resto della famiglia.
“Martinelli ha pubblicato il video del bacio, tagliando la parte in cui tuo fratello respinge il tipo.”
Spiega Camilla, passandogli il tablet.
“Certo, non poteva pubblicare l’articolo in cui parla di una relazione tra di voi e mettere un video in cui lo respingi!”
“Non c’è un indirizzo di questo tale cosiddetto blogger per fargli visita?”
“Per fare cosa mamma? Per mettergli le mani addosso?”
Domanda retoricamente David.
“Io la voglia cel’ho!”
Asserisco.
“Scusate, avrei un suggerimento. Non avete ancora pensato che possa essere stato quel tuo amico a dare la dritta al giornalista? Voglio dire, è una coincidenza al quanto singolare che Martinelli si trovasse lì proprio quando il tuo amico ha provato a baciarti! Sappiamo tutti che Santiago Selvador sta più sui rotocalchi che a casa sua! Io qualche domanda me la farei!”
Azzarda Giulia attirando la nostra attenzione.
“Questa volta mi vedo costretto a dare ragione alla ragazzina petulante!”
“UGO!”
Lo rimprovera mia madre per come si è rivolto a mia sorella.
“Hai un indirizzo?”
Mi domanda David. Io consegno loro il biglietto da visita della discoteca dove lavora e sopra cui sorge il suo attico.
“Vieni con me mamma?”
“E’ ovvio! Voglio proprio vederlo in faccia questo opportunista in cerca di pubblicità!”
“Vengo anch’io.”
Intervengo, bloccato da Camilla.
“No! Tu verrai a pranzo con me e Ugo! Devi distendere in nervi!”
“A pranzo in un ristorante?”
“No. Al cimitero, dal meccanico, dal dentista…. Secondo te?”
Scherza Ugo.
“Allora ci vediamo dopo, buon pranzo.”
Saluta David baciando la sua fidanzata prima di allontanarsi con nostra madre.
“Voi non venite?”
“Certo!”
Risponde Giulia accodandosi.
“Io… Per la verità avrei un impegno che non posso annullare. Mi dispiace non poter venire.”
“Pazienza Giulio, tieni accesso il cellulare!”
Lo raccomanda David.
 
 
Roberta
E’ pazzesco che Daniele Valencia rinneghi un figlio, anzi non lo è visto che è il marito di Patrizia Fernandez, la maestra in questo genere di cose! Per tutto il tempo che ho passato nella stessa stanza dove c’era anche lei, ho evitato accuratamente i suoi sguardi. Lei no, non ha perso un’occasione per guardarmi in cerca di una mia reazione. Per lo meno ha dimostrato un granello di umanità con Michael! Quanto mi dispiace per lui! Quando sto raggiungendo il mio ufficio, Giulio mi arriva alle spalle.
“Ti dispiace se parliamo in un posto tranquillo?”
“No, entra nel mio ufficio.”
Richiudo la porta e restiamo entrambi in piedi.
“Mi dispiace, ma vorrei chiederti di rimandare il nostro pranzo. Vorrei passare da mio padre per vedere se riesco a farlo ragionare!”
Posso sempre andare a pranzo con Cami, Ugo e Michael!
“Immagino sia meglio rimandare, oggi devi pensare alla tua famiglia.”
Che è anche la mia, biologicamente parlando!
“Ma se vuoi un consiglio, getteresti altra benzina sul fuoco parlando ora con tuo padre!”
“A qualcuno tocca questo sporco lav…”
Si blocca quando la maniglia della porta gli colpisce la schiena. Nell’ufficio entra Lorenzo e avverto un tuffo al cuore! Lorenzo sposta lo sguardo da me a Giulio, sembra piuttosto stupito e arrabbiato a giudicare dalla sua espressione.
“Non si bussa più?”
Lo redarguisce Giulio.
“Ho bussato, forse eravate così presi dalla vostra conversazione che non avete sentito.”
“Non ho sentito, perdonami Lorenzo. Ci vediamo allora Giulio.”
“Ciao Roberta. Ciao Lorenzo.”
“Ciao.”
Lo saluta lui di rimando, senza troppa enfasi.
“Bel casino eh?”
Domando, per rompere il ghiaccio che si è formato tra noi dalla festa al club.
“Già. Se non fosse reato, lo metterei al rogo Daniele Valencia! Di…. Di cosa parlavi di bello con suo figlio?”
“Niente di particolare. Sai che sa tutto della nostra parentela?”
“Mi è giunta voce. Vi state avvicinando dunque?”
“Mm. Credo di sì! Sei venuto per questo?”
“No. Io avrei bisogno di parlarti di una cosa piuttosto delicata… Magari a pranzo?”
“Oggi?”
Gli domando.
“Hai qualche impegno?”
Mi domanda, piuttosto strano. Ma che gli prende?
“Sì in effetti….”
“Ah, con Giulio?”
“No.”
Rispondo sbrigativamente.
“Potremmo fare domani?”
“Per me va bene. Ti lascio al tuo lavoro ora!”
“Devo parlare con mio padre che mi aspetta nel mio ufficio. Buon pranzo.”
“Altrettanto.”
Lo saluto, guardandolo uscire dal mio ufficio e richiudere la porta. Domani andrò a pranzo con lui!!
 
 
 
Armando
Troglodita! Se l’omicidio non fosse reato sarebbe sotto terra da un pezzo quel cretino di Daniele Valencia! Povero Michael cui è toccato avere un padre simile! Come diavolo osa venire qui a fare delle piazzate e a rivolgersi così a mio figlio, il presidente della compagnia?! 
Guardo nervosamente il mio orologio da polso domandandomi quanto ci metterà Lorenzo! La porta si apre ma entra Diego.
“Diego, cerchi Lorenzo?”
“Dovrei parlare con lui!”
“Mettiti in fila allora.”
“Aspetto qui, sono convinto che dobbiamo discutere con lui della medesima cosa!”
“Silvia.”
Diciamo in coro.
“A me ha detto che ieri lei l’ha lasciato per un altro, così lui si è accorto che prova qualcosa.”
Mio figlio mi guarda stupito.
“Lei l’ha lasciato per un altro?”
“Sì. Avrei detto anch’io che sarebbe successo il contrario! Non ci credi?”
“Se questo è vero solo Isabella saprà dirmelo, quando parlerà con la sua amica. Non escludo che Lorenzo possa provare qualcosa per lei, credo che non le avrebbe regalato dei fiori e non si sarebbe messo in ginocchio proclamando gelosia se così non fosse! Questo è per sommi capi il racconto di Silvia.”
“Fa che le mie preghiere all’altissimo siano state esaudite, e al posto di due figli imbecilli possa finalmente avere due figli normali, due nuore e dei nipotini!”
Affermo, portando le mani in alto e osservando il cielo. Diego scoppia a ridere.
 
 
 
Lorenzo
Mi ha detto una balla! Mi ha detto che non ha appuntamento con Giulio per pranzo, perché l’ha fatto? Io ho sentito con le mie orecchie che ha appuntamento con lui! Invece è stata evasiva e mi ha mentito e quando sono entrato nell’ufficio Giulio è scappato via. No, Gonzalo non può aver ragione su di lei! Ma tutto questo è quanto meno sospetto!
Entro nel mio ufficio dove so che mi aspetta un altro problema… Anzi due. Diego è seduto accanto a mio padre sul divano. Io prendo posto sulla mia poltrona.
“Ditemi tutto.”
“Lorenzo, andrò dritto al punto! Non mi sono bevuto del tutto la storia che mi hai raccontato ieri sera sul tuo cambiamento di opinione sull’iniziativa di presentarci Silvia.”
Merda, sapevo che era questo l’argomento!
“Neanche tu mi credi?”
“Ci credo. Silvia ha raccontato a Isabella dei fiori e della tua dichiarazione, credo che non lo avresti fatto se non provassi nulla per lei.”
“Diego ha ragione papà. Mi conoscete troppo bene da sapere che non ho mai riservato gesti simili a nessuna.”
“Cosa ti piace di lei che le altre non hanno?”
Mio padre è uno che va dritto al punto!
“Lei ed io ci assomigliamo, e non sta con me per ciò che posseggo ma per la mia natura spensierata e sorridente.”
Cazzo, che risposta ad effetto che ho partorito! Come mi è uscita? Sto diventando sempre più bravo ogni istante che passa!
“Mm. Spero che sia così Lorenzo, perché se scopro che stai facendo lo stronzo con una ragazza così carina, tua madre ed io ti faremmo vedere anzi provare cosa significa soffrire!”
“Non ce ne sarà bisogno.”
Lo rassicuro, un tantino preoccupato! Papà si alza e si rimette il soprabito.
“Bene. Vi lascio alle vostre cose, a presto!”
“Ciao papà.”
Salutiamo entrambi. Se fossi solo mi allenterei il nodo della cravatta ma davanti a mio fratello non voglio ammettere di essere teso!
“Ti stavo cercando poco fa… Domani mattina arriverà quel campionario. Ho parlato vie e-mail con questo tizio. Le stoffe arrivano da Citta del Messico.”
“Così potremmo esaminarlo.”
“Penserò io a parlare con Roberta… Pranzeremo insieme domani.”
“Quindi è tutto fatto. E’ tutto sotto controllo.”
Eh, come no!
“Sì fratellino, è tutto sotto controllo.”
Lo rassereno, con un falso sorriso.
 
 
 
Isabella
“Cosa?! Che hai fatto?!”
Domando alla mia amica al telefono, stupida dal suo racconto. Non posso credere che abbia detto una bugia tanto grossa al suo ragazzo per lasciarlo, per non ammettere i suoi reali sentimenti!
“Sì, ho finto di lasciarlo per Giulio Valencia! Come vedi la bugia ha assortito degli effetti!”
“Sì è vero ma non pensi che tra quei due possa finire male?”
“Quei due si odiano già, che problema c’è? Rossetto rosso o carne?”
Mi domanda passando da un discorso all’altro.
“Carne, non stai andando ad una festa di carnevale ma a un pranzo per presentare tua madre al tuo ragazzo e viceversa.”
“Mia madre mi ha mandato un messaggio dicendomi che ha una sorpresa per me. L’ultima volta che aveva una sorpresa mi ha presentato il suo nuovo compagno!”
“Si sarà fidanzata ancora. Magari questa volta è quello giusto!”
“Lo spero! Sono di più i suoi fidanzati degli presidenti degli Stati Uniti! Sono pronta, a breve dovrebbe arrivare Lorenzo! Sai se è già uscito?”
“Non ne ho idea, sono in bagno ora. Allora ti lascio, in bocca al lupo!”
“Crepi amica mia!”
Mi risponde tutta concitata. Mentre ripongo il cellulare in tasca sento le voci della banda venire verso il bagno.
“Lo metterei alla gogna!”
Afferma Sandra.
“Con chi cel’avete?”
Domando loro.
“Come con chi? Con quel disgraziato di Daniele Valencia!”
Mi spiega Berta.
“Se io avessi un padre simile, avrei già cambiato cognome.”
Affermo. Ok, battuta infelice visto che il mio ha fatto di peggio e porto ancora il suo cognome!
“Quel brutto disgraziato ha fatto dei figli senza la voglia di crescerli! Non tratti così un figlio per le sue tendenze sessuali se davvero gli vuoi bene!”
Si sfoga Annamaria.
“Poi quel ragazzo è così dolce e caro, ah che sfortuna che ha avuto che quel giornalista fosse li!”
“Ma quale sfortuna Mariana! Ho sentito la bionda tinta junior dire che Santiago ha invitato il blogger nel ristorante apposta per farsi riprendere! Adesso lei, la bionda finta senior e David sono andati a cantargliene quattro a quell’altro disgraziato arricchito!”
Spiega Berta.
“Ma che bella combriccola!”
Afferma il mio fidanzato, appostato con una spalla contro il muro e le braccia conserte all’entrata del bagno.
“Dottor Diego, noi… noi stavamo…”
“Non sono arrabbiato Berta, non si preoccupi. Stavo cercando la mia piccola ma vedo che mel’avete sequestrata!”
Arrossisco di botto davanti agli urletti e agli << oooh >> della banda.
“Senza offesa dottore, ma da quando si è legato a lei questa ragazza non passa un attimo con noi! Se non esce con lei passa il tempo nel suo ufficio!”
Scherza Berta. Anche Diego sorride imbarazzato.
“Mi dispiace ma dovrete aspettare un’altra occasione allora, perché le va sequestro per il pranzo!”
Afferma accompagnandomi fuori per un braccio.
“Avete mai pensato di chiedere a me cosa voglio?”
“Preferisci uscire con loro?”
Mi domanda quasi deluso.
“Stavo scherzando! Preferisco stare dove ci sei tu.”
Diego cattura le mie labbra facendomi tremare.
“Ho parlato con Silvia sai? Mi ha raccontato che ieri ha lasciato tuo fratello dicendogli che preferiva Giulio Valencia!”
Diego rimane sbigottito dalla mi rivelazione!
“Mi prendi in giro? Mio padre mi ha raccontato questa storia che gli ha riferito Lorenzo, ma non sapevo che questo tipo fosse Giulio!”
“Sembra che stia ronzando intorno a Silvia.”
“Ma pensa te. Io ho parlato con Lorenzo e se vuoi la mia opinione, credo sia davvero preso dalla tua amica!”
“Questa è una bella notizia! Stanno uscendo a pranzo insieme per conoscere la madre di Silvia. E noi dove andiamo a pranzo, dottor Mendoza?”
“Ti dispiace se ho invitato Francesco a pranzo con noi?”
“Veramente lo hai fatto?”
Gli domando sorridente, passandogli le mani attorno al collo. Lui annuisce.
“Ci raggiunge anche il vostro amico Nataniel. Ho fatto male?”
“No. Stavo solo pensano che sei perfetto.”
“Non sono perfetto. Sono perfetto con te!”
 
 
 
Marcella
Devo ammettere che per essere Gennaio, oggi è caldo perciò ho deciso di dedicarmi alla cura del giardino! Sarà che l’aver parlato con mio fratello e con mia cognata mi ha dato una botta di vita!
Mi tolgo il guanto destro per poter afferrare il cellulare. Ho parlato con Alex il quale mi ha detto che avrebbe parlato con suo padre e mi avrebbe fatto chiamare. Che fine ha fatto? Mi sto preoccupando e mi sto stancando! Mi passo il dorso della mano sulla fronte catturando una goccia di sudore quando avverto alle mie spalle la voce di Brigida.
“Signora Marcella mi scusi. C’è una vista per lei e per la signorina Mariabeatrice.”
“Una visita? E non ha detto di chi si tratta?”
“Sì signora. Si tratta del signor Mario Calderon.”
Il piccolo rastrello che reggo in mano cade rovinosamente a terra scheggiando la pietra del vialetto posteriore.
“Signora, cosa devo fare?”
Mi domanda Brigida, destandomi dal mio stato di shock.
“Lo faccia accomodare.”
Le ordino, respirando a fondo.
 
 
 
Silvia
Mia madre per questo incontro ha decido si non badare a spese! Questo ristorante è lussuoso e pazzesco, ma è impazzita?
“Spero tua madre non si aspetti che paghi io il conto.”
Commenta Lorenzo.
“Che io sappia mia madre non è così ricca!”
“Benvenuti a Le Mer Blue. Posso esservi d’aiuto?”
Ci domanda un sorridente cameriere.
“Buongiorno. Noi abbiamo un appuntamento con… Con?”
“Alma Gomez.”
Rispondo, completando la frase di Lorenzo.
“Voi dovete essere Silvia e Lorenzo?”
Lorenzo ed io ci guardiamo dubbiosi. Come fa a sapere chi siamo?
“Ci conosciamo?”
Domando.
“Accomodatevi, vi stanno aspettando.”
“Stanno? Mia madre e chi?”
Domando, senza ricevere risposta. Raggiungiamo un tavolo circolare cui oltre a mia madre siedono un uomo di mezza età e due ragazzi che avranno grossomodo la mia età. Chi è tutta sta gente? Mia madre mi viene incontro e mi abbraccia. Lorenzo saluta con un sorriso di circostanza e noto che il tipo di mezza età non stacca gli occhi di dosso a Lorenzo e lo osserva come se avesse visto un fantasma.
“Figlia mia, sei in formissima!”
“Anche tu mamma! Mamma cosa succede? Chi sono queste persone?”
“Ti avevo detto che avevo una sorpresa!”
Lo sapevo, ha un nuovo compagno!
“Mamma, lui è Lorenzo Mendoza!”
“Molto piacere signora.”
“Chiamami solo Alma, ti sembro così vecchia?”
Gli domanda sempre sorridendo.
“No, certo che no!”
“Figlia mia ti presento il mio compagno, che poi è il padrone di questo e di altri ristoranti. Michel Doinel! Michel, lei è mia figlia.”
“E’ un piacere conoscerti, tua madre mi ha parlato molto di te.”
“Piacere mio.”
Stringo la mano al tipo che sembra incantato da Lorenzo.
“Lui è Lorenzo Mendoza, il fidanzato della mia bambina!”
“Piacere signor Doinel.”
Saluta Lorenzo, stringendo le mani al tipo. Oh ma che ha? Sembra che abbia visto un fantasma!
“E’ un piacere conoscerla…. Dottor Mendoza.”
“Loro sono i figli di Michel. Théo e Grace.”
Stringo le mani anche alla ragazza biondo accesso dagli occhi azzurri e suo fratello sempre dagli occhi azzurri ma dal biondo più scuro, quasi castano.
“Ci accomodiamo?”
Propone Théo. Ma che bel pranzetto di ‘famiglia’!
 
 
 
FINE CAPITOLO 29.
 
 
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Come avete giudicato la reazione di Daniele? Come influirà su Cèsar la notizia della presunta relazione tra Michael e Santiago? Credete che sia stato quest’ultimo a inviare il blogger al ristorante? Chi è questo Samuel Martinelli che tutti hanno l’impressione di conoscere ma che nessuno ricorda? Come andrà la visita di Patrizia, Giulia e David a Santiago? Avete apprezzato l’entrata in scena di Michel? Come andrà questo pranzo? Come si evolverà l’affare con il contrabbandiere? E il confronto Marcella - Mario, come andrà? Dite che Marcella scoprirà quali sono le reali occupazioni di suo marito per cui non risponde al cellulare? Come si evolverà la situazione tra Lorenzo e Silvia? Armando e Diego scopriranno gli altarini?
Questo e altro nei prossimi capitolo! A presto!
   
 
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