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Autore: luna_storta    26/02/2015    0 recensioni
La stazione di Kings Cross oltre il binario 9¾ era in fermento e l’agitazione di tutti gli studenti del primo anno era quasi palpabile. Si sentivano, oltre alle voci, i cuori dei genitori battere, per alcuni d’orgoglio e d’ansia per altri. I lacrimoni solcavano gli occhi di molte, troppe, madri. Quello era l’ordinario ed in questo senso Peter e la sua famiglia non erano l’ordinario.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Peter Minus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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1 settembre 1971, Kings Cross
 
Se c’era una famiglia purosangue a cui non importava minimamente delle altre, era la famiglia Minus. Nelle enciclopedie in cui si parlava delle famiglie purosangue loro erano sempre lì, eppure erano come isolati dal mondo, la convivenza con gli altri pareva non importargli; erano amici di tutti e di nessuno. Peter Minus non era da meno. Peter Minus poteva essere paragonato al nulla, infatti era nulla di particolare. Di lui ben poco era singolare e assolutamente nulla emergente. Era mite, a tal punto da non esser visto da nessuno. Quello non era solo Peter Minus, quella era anche tutta la sua famiglia: tutti medesimamente uguali.
Al ragazzo non importava molto in quale casa sarebbe entrato perché, in tutta sincerità, non si indentificava in nessuna delle quattro. Per tale motivo aveva espresso il suo parere in quanto ritenesse Durmstarng più adatta a sé, ma il padre l’aveva solo ritenuto un capriccio, dato per lui Hogwarts era l’unica scuola di magia pensabile per suo figlio. Per quel figlio, con i capelli marroni e corti e con gli occhi azzurro chiaro, le aspettative erano alte. Mai nella storia un Minus era divenuto famoso ma loro erano sicuri del contrario, erano convinti che il loro figliolo sarebbe presto diventato leggenda. A loro idea non si poteva diventare delle leggende stando in Tassorosso o Corvonero, perciò l’avevano spinto verso Serpeverde in cui avrebbe potuto trovare posto per la sua fama o verso Grifondoro, che avrebbe trovato in lui un valoroso combattente.
Peter non si era mai affezionato a nessuno, fattasi eccezione per una sola persona: Marlene McKinnon, per la quale provava un sentimento molto forte che per nessuno era mai riuscito a provare.
La stazione di Kings Cross oltre il binario 9¾ era in fermento e l’agitazione di tutti gli studenti del primo anno era quasi palpabile. Si sentivano, oltre alle voci, i cuori dei genitori battere, per alcuni d’orgoglio e d’ansia per altri. I lacrimoni solcavano gli occhi di molte, troppe, madri. Quello era l’ordinario e, solamente sotto solo questo punto di vista, Peter e la sua famiglia non erano l’ordinario.
Il primo settembre di ogni anno era un’occasione fantastica per molte famiglie per ritrovarsi dato che parevano non averne il tempo durante il resto dell’anno. Le famiglie purosangue si scambiavano finti sorrisi e finti complimenti; tutto pareva finto, solo una illusione. L’illusione di un giorno.
In quel giorno di grandi illusioni per tutti, i Minus non parlarono né fra di loro né con altri. Salutarono Peter quando salì sul treno con un semplice cenno del capo. 
  
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