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Autore: Greenthumb    01/03/2015    1 recensioni
Per quanto nord potessi essere, i miei stracci logori non mi procuravano alcun riparo. Faceva freddo, avevo freddo…ma cosa ci facevo qui?
Aprii gli occhi
“Ehi, finalmente ti sei svegliata!” mi disse un giovane con una divisa blu. Lo guardai senza emettere fiato, più che altro mi chiesi perché fosse legato…poi mi resi conto che le mie mani e quelle dei miei compagni di viaggio, 3 in totale, avevano subito la stessa sorte del simpatico chiaccherone. Ero allibita. Ero imprigionata. Ero stata vittima di un enorme malinteso. Ero nella merda.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Dopotutto, domani è un altro giorno.

“Ma porco Talos ma dove cazzarola mi trovo!?” Urlai a pieni polmoni dispersa tra le montagne poco lontane da Whiterun.
“Perfetto!” continuai ad urlare come un ossessa “Sono l unica avventuriera con un senso dell’ orientamento pari a quelle di uno Skeever ubriaco!” sbraiatai furiosa.
E poi quella pelliccetta dei manto della tempesta non mi riparava molto, non vedevo l ora di essere alla Giumenta Bardata a gustarmi un po’ di idromele vicino al fuoco.
Mentre parlavo tra me e me , cosa consueta oramai , sentii delle voci da una torre diroccata a poche decine di metri da me.
Erano banditi, alquanto sordi visto che con le mie urla stavo per tirare giù l’intera montagna, forse le tecniche di combattimento che avevo appreso da autodidatta stando due anni in solitudine da perfetta eremita avrebbero dato i loro frutti.
Incoccai la freccia nell’ arco e furtivamente mi nascosi dietro un’enorme roccia. Vedevo chiaramente due banditi, uno era sicuramente un Redguard con quella carnagione scura, l’altro era un enorme Orco. Deglutii, inspirai a fondo e trattenendo il respiro lasciai andare la freccia contro la sua meta, la testa del Redguard.
Finì al suolo in un secondo, il problema ora…era l enorme Orco che , incazzato , voleva la mia testa.
Tirai fuori l’ascia che sottrassi al vecchio Gunjar, e fulminea gliela piantai nel collo ancora prima che lui potesse contrattaccare.
Ebbi poco tempo per gioire, poiché l arciere che mi teneva sotto tiro mi aveva appena trapassato la spalla.
Santo Talos, il dolore era lancinante.
“P…porca putt..” dissi stringendo i denti e rubando la spada d’acciaio al Reduguard corsi su per la torre sperando che l’arciere fosse l ultimo da mandare nell’Oblivion.
E per mia fortuna così fu, incoccai di nuovo una freccia e sparandola vicino alla Bretone che mi aveva trafitto poco prima ,riucii a distrarla, mentre balzai sopra di lei piantandole la spada nel cuore.
Tornando sui miei passi mi accorsi che il Redguard portava un armatura completa di ferro. Pesante? Sì . Utile? Ancora di più.
Depredando cadaveri e torre di oro, pozioni di salute e armatura ,lessi meglio la cartina e mi incamminai verso Whiterun, sperando di arrivare il prima possibile.
Dopo circa 5 ore di cammino su una strada in discesa e ripida, finalmente intravisi Dragonsreach, ero vicina.

Arrivata a Whiterun un soldato mi si parò davanti. “ALT!” gridò, “Whiterun è chiusa per l’allarme draghi”
Stanca e facilmente irritabile quale ero feci un respiro profondo e risposi “Mi mandano da Riverwood, devo vedere lo jarl.”
“Va bene entra, ma non fare casino, o ti sbatto nelle segrete di Dragonsreach” disse chiudendo la nostra conversazione.
Che uomo simpatico.

Era parecchio che non entravo in una città, così piena di gente, di vita…quasi rimasi affascinata da un mondo che non sapeva neanche di mancarmi.

“Quell’ascia non mi sembra tanto affilata” disse una voce alle mie spalle.
“E tu chi saresti per rompermi le palle?” Dissi scocciata.
“Bella testa calda…mi piaci.” Disse lei facendomi l ‘occhiolino “Mi chiamo Aela, tu chi saresti? Sei un volto nuovo qui in città, e a giudicare dall’armatura direi che sei una guerriera proprio come me,magari una pivellina giusto?”
Onestamente non capii neanche di cosa stesse parlando, i miei occhi erano incantati sulla sua figura…sulle sue forme…Era la più bella Nord  che avessi mai visto.
“…Ehi ci sei?” mi disse lei spazientita “Mi vuoi dire il tuo nome o è un segreto?”
“K…Khayla”  balbettai. Io? Balbettare? Ma che diamine mi stava succedendo?
“Beh se vuoi qualche brivido dato dal combattimento, vieni a trovarmi a Jorrvaskr…ci conto”e sorridendo se ne andò, lasciandomi imbambolata.
“Si è fatto tardi” pensai “Meglio andare a bere un po’ di idromele al caldo in una locanda”
La Giumenta Bardata nella piazza del mercato mi sembrò perfetta per annegare i miei pensieri in una sbronza. Pensieri che si riferivano solo a lei…Aela. Non riuscivo a levarmela dalla mente.
No, avevo troppe cose da fare. I draghi erano la priorità.
…No niente, la bellissima guerriera Nord non se ne andava dalla mia mente.
Forse era meglio coricarsi, dopotutto, domani è un altro giorno.
   
 
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