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Autore: Panda_cookie    01/03/2015    0 recensioni
Tutte le Cassio sono rimaste deluse dalla divisione dei DBSK, e io mi, in quanto una di esse, mi sono sempre chiesta cosa si successo tra loro: si sono più rivisti? Hanno mantenuto i contatti? Allora ho deciso di inventarmi una mia versione personale. Spero che vi piaccia e spero l'appreziate per quello che è.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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~~~~Angolo della scrittrice~~~~
Ecco un altro capitolo della mia jaemin, ancora con protagonista Changmin. Spero vi piaccia e vi sorprenda, ha sorpreso addirittura me, dato che non lo rileggevo da tempo cx . Buona lettura :3

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Pov ChangMin

È tutto buio, in strada non c'è nessuno e il mio cuore inizia a battere fortissimo. Mi guardo intorno e l'unica cosa che vedo sono le foglie che scrosciano per il leggero vento serale. Finalmente! Vedo arrivare l'autobus da lontano. Sono fortunato, è l'ultimo della giornata. Però.. mi metto a pensare e... se fosse ancora in giro? Beh... al massimo ci sono Junsu e YooChun... e se stessero dormendo e andassi fino a lì a vuoto? Il mio cuore batte più forte, non so se riesco a resistere a tutto lo stress che ho in corpo, ma al solo pensiero che potrei rincontrare Jae mi sento svenire. 
So che è quello giusto, sopra il vetro anteriore c'è scritto il quartiere dove abita lui. Dopo la divisione si sono trasferiti in un appartamentino umile per tre persone. Qualche volta mi sento in colpa di vivere in una bella casa grande e spaziosa dove ci potrebbe stare una famiglia intera. In effetti noi lo eravamo... una famiglia. 
Il viaggio è durato circa 20/25 minuti e non sono passati affatto velocemente. Sono nervoso. Sto facendo una cazzata, me lo sento. L'autobus è quasi vuoto ma le uniche persone presenti sono dei vecchietti, quindi non ho paura che qualche sasaeng spunti da chissà dove. Mi appoggio al finestrino guardando fuori, ma l'autista non guida come Yunho, anzi,  guida troppo veloce per i miei gusti. 
Sballotto. Siamo arrivati finalmente e il mio cuore accelera sempre di più, credo che arrivato alla porta di casa loro mi esploderà in petto.
Potrei fare l'indovino, visto che ci ho azzeccato. Ho mille farfalle che mi rigirano per lo stomaco e sono attonito davanti all'entrata. Faccio per suonare il campanello ma il rumore di alcuni passi mi blocca; provengono dall'interno, ciò vuol dire che qualcuno è ancora sveglio nonostante siano le 11:30 di sera. Finalmente, dopo qualche attimo, mi decido e suono. Qualcuno sta venendo ad aprire la porta.

-Mi spiace non compro nulla.

-Cosa? No... io non...

-Non sapevo che voi venditori ambulanti veniste a visitarci anche a a queste ore della sera tarda.

-Ma dove sono Junsu, YooChun e JaeJoong?

-Non so di chi tu stia parlando ma, mi spiace, qua non c'è trippa per gatti tesoro. 

Chiude la porta e io rimango fermo, non riesco a muovermi dallo shock. Dove sono i miei amici? Chi era quella lì? 
Sicuramente ho sbagliato indirizzo ma, ricontrollando, è tutto giusto: quartiere, via e numero. E poi si vede che non sono un venditore porta a porta, deve essere matta. 
Mi giro dalla parte opposta della casa e inizio a correre come non mai, gridando a più non posso, fino a che perdo le mie forze. Mi accascio a terra ansimando e mi guardo in giro. So perfettamente dove sono, questo quartiere lo conosco come le mie tasche, andavo a farci passeggiate molto spesso con KyuHyun per via della numerosa flora e dei magnifici paesaggi presenti, quindi per un attimo tiro un sospiro di sollievo. Ma... ragiona Min... dove possono essersi trasferiti? Ho paura che non li rivedrò mai più se non in televisione. 
Mi alzo da quella posizione scomoda e rigirandomi più e più volte cerco una fermata degli autobus. Finalmente il mio sguardo ne incontra una e la raggiungo di corsa, frettoloso di tornare a casa. Sono deluso. Io ci tenevo veramente a rivederli e ad abbracciarli. Forse è stato meglio così, Yunho si sarebbe arrabbiato molto se fossi andato a cercarli senza avvisarlo e correndo il rischio di una punizione severa. Il mio volto è visibilmente imbronciato e appoggio i gomiti sulle ginocchia pesando la testa sui miei palmi. 
Hey... è passata mezz'ora, lo so grazie al rintocco delle campane, e il bus non è ancora arrivato... accidenti! Il pullman che ho preso per arrivare qui era l'ultimo della giornata e da queste parti gli autobus non passano dopo le 11:00. Oddio... adesso come torno a casa? Non voglio chiamare Yunho, mi imbarazzerei troppo. Ma è anche vero che non voglio dormire su una panchina come un barbone. 
Aish... che faccio? Non ho altra scelta. Prendo il cellulare dalla tasca e vedo che ha solo 7% di batteria perciò devo affrettarmi a chiamare qualcuno prima che si scarichi del tutto. Cerco in rubrica e... eccolo! Trovato! YunhoHyung ... e la batteria è gia al 6%. 

-P-pronto?

Mi risponde Yunho tutto assonnato, mi ero scordato che stesse dormendo.

-Yunho! Aiutami io...

-Che ore sono? 

-E mezzanotte... ma non è quello che...

-Ma... perchè mi chiami dal cellulare se sei di fianco a me Changmin?

-Idiota!! Non sono di fianco a te, sono....

-In bagno? Fai quello che devi fare e vieni a dormire... non farmi più certi scherzi mentre dormo ok? Notte Min...

-No! Fermo! Io.......................
bip.bip.bip.bip

Perfetto. Ha attaccato. E adesso come faccio?
Sono solo, la strada è illuminata solo da un lampione e ho paura che qualcosa possa accadermi. Chiudo gli occhi e visualizzo nella mia mente una persona di fianco a me, che guarda caso è jaejoong, per non sentirmi solo. Spero che questa situazione si risolva presto o morirò di attacco cardiaco.
È passata un'altra mezz'ora dalla telefonata a Yunho, e l'aria comincia a farsi più fredda e gelida, lasciando le mie labbra screpolate. Mi "appallottolo" su me stesso appoggiando il mento sulle mie ginocchia e guardando la strada, vuota e silenziosa. Mi era venuto in mente di fare un autostop ma poi pensandoci, non volevo attirare nessun maniaco e in più passava una macchina ogni morte di papa e ci avrei messo ore prima di trovare un passaggio. Prendo il telefono che miracolosamente non si è ancora spento e inizio a cercare numeri in rubrica che potrei chiamare. Nessuno. Persone che sono troppo lontane, potrebbero star dormendo o che non hanno quasi niente a che fare con me. Pensandoci, Kyu è il tipo che sta sveglio fino a tardi, ma oggi l'ho visto particolarmente stanco in sala prove. Ma se devo spendere la mia ultima chiamata per tirarmi fuori da questo guaio, penso che lui sia la persona giusta. Perciò, in fretta e furia, clicco il suo numero sullo schermo e inizia la chiamata.

-SI?

-Kyu! Che piacere sentirti, sono Chagmin!

-OH, CHANGMIN CIAO!... COME.....?... RAGAZZI VOLETE ABBASSARE LA MUSICA E FARE UN PO' DI SILENZIO PERFAVORE?!

-Ehm... cosa....? NO, non mi interessa, Kyu ho bisogno del tuo aiuto.

-CHE? HAI BISOGNO DEL MIO STARNUTO?

-NO! Aiuto! Devi venirmi a prendere in macchina! Sono nel posto dove andavamo a fare sempre passeggiate... te lo ricordi il quartiere?

-TE LE RICORDI LE PREGHIERE? SIWON! FORSE CHANGMIN VUOLE TE!

-No! Kyu non capisci io.... Kyu? KYU? PRONTO!? 

Cavolo... batteria morta. Tutte a me devono capitare. 
Mi scuso per quando ho detto che kyuhyun poteva star dormendo, forse è impossibile, è un vampiro quello lì... anzi, un vampiro festaiolo.
Forse posso tornare da quella signora che credeva fossi un venditore, sentivo anche odore di cibo, io amo mangiare, e in più adesso sono tanto affamato che mi mangerei il suo frigorifero così com'è..... quell'odorino di biscotti... YAH! Riprenditi pappamolle, non puoi andare a casa di uno sconosciuto solo perchè ha del cibo e un letto comodo. 
Mi aggrappo alle fessure della panchina dove sono seduto vedendo una persona da lontano avvicinarsi a me. Si vede metà corpo, dai piedi al bacino, la restante parte è tutta oscurata. Man mano che si avvicina si schiarisce la sua immagine, fino arrivare al volto. Finalmente lo vedo e non potrebbe essere vista migliore di questa.

-JAEJOOOOONG! 

Urlo, non curandomi dell'ora tarda, e gli corro in contro abbracciandolo. 
 
-Jae, sei qui!... cosa sei venuto a fare? E...e... come sapevi che ero qui? E...

Mi interrompe posando il suo indice sulle mie labbra.

-Intanto calmati Minnie. Quello che dovrebbe farti domande qui sono io.
Cosa ci fai qui da solo? Credevo fossi tornato a casa con Yunho.

-Io... ecco...insomma...

Avevo la mente confusa e riuscivo solo a balbettare parole senza senso, figuriamoci dargli una spiegazione dettagliata della situazione. Così, prendo un respiro profondo e gli svelo la verità, tutto per filo e per segno.

-E tu hai passato tutto questo da solo? Ma Min poteva succederti qualcosa. Se delle sasaeng ti avessero seguito? Se ti avessero scoperto? E se...

Lo guardo strano. Si è fermato improvvisamente e a me iniziano a tremare le gambe dall'agitazione. Perchè non va avanti?

-Jae, tutto ok?

Ad un tratto i suoi occhi si riempiono di lacrime e una sensazione calda e piacevole percorre tutto il mio corpo, le sue braccia avvolgono il mio busto e sento il suo respiro affanoso e colmo di singhiozzi sul mio collo. Mi sta abbracciando. Lo stringo più forte che mai e scende qualche lacrima anche a me. I nostri sguardi si trovano e l'unica cosa che mi viene spontanea fare è avvicinare le mie labbra alle sue, ma lui mi precede e per un attimo riesco a sentire il suo tocco leggero. Le sue labbra che sfiorano le mie. È così bello.

-Changmim! MIN!! Vuoi alzarti? È da 10 minuti che ti chiamo.

Cosa?... sono nel mio letto. Come immaginavo, era solo un sogno. Uno stupido sogno. 

-Tremavi un po'... ti senti bene?

-Ehm... si, tranquillo.

Mi alzo velocemente dal letto e raggiungo il bagno. Mi comporto come se l'acqua portasse via la mia angoscia, ma non è così. Continuo a sfregare e a sfregare il mio viso. Mi asciugo con l'asciugamano di fianco al lavandino e mi guardo allo specchio. Respiro profondamente. Chi sono? Non mi sento più come il Changmin di una volta, il maknae tutto esuberante e felice, no, ora mi sento come se mancassero i 3/5 di me stesso.
Sento bussare alla porta. Guardo l'orologio del mio telefono e mi accorgo che è da venti muniti che sono in bagno.

-Min, tutto a posto? È da quasi mezz'ora che sei lì dentro.

Forse è perchè mi piace stare in questa stanza che a me sembra isolata dal mondo, dove si sente solo la voce dei miei pensieri, o forse è perchè non voglio guardare in faccia Yunho dopo il bacio di ieri sera, ma non voglio uscire di qui.

-Si, scusa Hyung, ora esco.

Esco dalla porta e davanti a me c'è lui che mi sorride. Non sapendo cosa fare, gli sorrido anch'io dandogli una pacca sulla spalla per poi schivarlo per andare verso l'armadio. 
Jeans blu scuro, una semplice maglietta nera e delle scarpe da ginnastica, oggi non ho per niente voglia di pensare al mio look. Ed ecco che inizia una nuova giornata, triste e malinconica, facendo finta comunque di essere felice.
  
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