Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Jade Tisdale    01/03/2015    2 recensioni
E' già passato un anno dalla nascita di Seira e la vita sulla terra trascorre tranquilla per le principesse sirene. Un giorno però, la Regina dei Mari chiede il loro aiuto per affrontare una nuova minaccia, una forza molto più potente di Gaito e di Mikeru. Per sconfiggere il nemico, le principesse avranno bisogno dell'aiuto di un nuovo, misterioso personaggio, di cui non si sa ancora nulla. Riusciranno le sirene a cavarsela anche questa volta?
Dal 7° capitolo:
Mi stavo lentamente abbandonando quando, ad un tratto, una voce mi fece tornare in me.
«Seira, non puoi arrenderti così. Io lo so che puoi farcela.»
Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai in un luogo che, tutt'intorno, era bianco.
«S-Sara... Io non...»
«Tu puoi riuscirci. Puoi rialzarti e fargli vedere cosa sei in grado di fare.» Mia sorella sorrise. «Io credo in te, Seira. Non dimenticarlo mai.»
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sara, Seira, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Naomi

 

«Dopo tanti mesi, Yuma torna finalmente a casa e tu la tratti in questo modo?»
Hideo fece finta di non aver sentito e continuò a leggere il suo libro, impassibile.
«Ehi, sto parlando con te!» sbottai, alzando un po' la voce.
Il moro, a quel punto, buffò; con delicatezza, ripose il libro sul tavolino in vetro di fronte a noi. Si voltò verso di me, un'espressione indecifrabile in volto.
«Yuma non si merita il mio perdono.»
Sospirai. Convincere mio fratello sarebbe stata un'impresa più dura del previsto!
«Non ti sto chiedendo di perdonarla, solo... di tollerarla. Negli ultimi giorni Kumiko sta sempre peggio e il dottore ci ha consigliato di non farla agitare troppo. Rincontrare Yuma l'ha resa felicissima, ma se vi vede litigare, potrebbe soffrirne molto.»
Il ragazzo abbassò lo sguardo.
«Per favore, Hideo. Almeno fino a quando Kumiko non si riprenderà, potresti...»
In quel momento, però, qualcuno suonò al campanello.

 

Lucia

 

«Ehm, buonasera... mi chiamo Lucia Nanami e sto cercando Naomi.»
Davanti a me vi era un uomo alto, sulla cinquantina, coi capelli grigi e un'espressione seria in volto: dopo non molto, però, abbozzò un sorriso gentile.
«Ma certo, ve la chiamo subito, intanto accomodatevi. Siete delle sue compagne di classe?»
Prima che potessi rispondere, la ragazzina dai capelli azzurri fece la sua comparsa nel corridoio. Il maggiordomo fece un cenno col capo a Naomi, dopodiché, ci lasciò soli.
Naomi alzò un sopracciglio. «Lucia? Hanon? Che cosa ci fate voi qui?»
«Non c'è tempo per le spiegazioni! Naomi, dobbiamo andare: Aki e Megumi hanno rapito Seira!» esclamò Hanon, tirando la ragazzina per il polso.
Quest'ultima, però, si bloccò. «Che cosa!?»
Coco abbassò le spalle. «Non è tornata all'hotel questo pomeriggio. All'inizio pensavamo che si fosse dimenticata del suo turno, ma poi, le nostre perle hanno cominciato ad illuminarsi . Madame Taki ha fatto una predizione con la sua sfera e abbiamo scoperto che è stata rapita. Ci siamo così divise: le altre principesse sono andate in mare a cercare il castello di Dakota, visto che nella sfera si intravedeva una fortezza nera e macabra, mentre noi siamo venute qui per avvisarti. Se tu sei davvero Malika, c'è un potere nascosto dentro di te che potrebbe aiutarci a sconfiggere Dakota. O almeno, questo è quello che ci ha detto la Regina dei Mari.»
Solo in quel momento ci rendemmo conto che, dietro a Naomi, pochi passi più indietro, c'era Hideo. La sorella si voltò verso di lui e i due si scambiarono una lunga occhiata.
«Che cosa sta succedendo?» chiese il ragazzo, con voce tremante.
«Hideo.» esordì, la sorella. «Ti devo dire una cosa. Dobbiamo dirti una cosa.»

 

Seira

 

Una voce mi chiamava. Era una voce femminile, mai sentita.
Mi diceva: "Principessa, svegliati!"
Eppure, io non mi svegliavo. Cercavo di aprire gli occhi, ma era come se una forza più grande di me volesse impedirmelo.
Poi, ad un tratto, tutto intorno a me diventò bianco.

 

Aprii lentamente gli occhi, trovandomi di fronte tre figure sfocate. Istintivamente, cercai di muovermi, ma non ci riuscii: solo allora mi resi conto di avere polsi e pinna bloccati con delle catene. E quando finalmente la mia vista ritornò normale, riconobbi all'istante Aki e Megumi. Davanti a loro vi era una donna bellissima, coi capelli biondi e un lungo vestito rosso, che faceva risaltare le gambe snelle.
«Finalmente ti sei svegliata, Principessa dell'Oceano Indiano.» ghignò Megumi, con un sorriso divertito.
«Tu devi essere la famosa Dakota.» dissi, con voce fioca.
La diretta interessata si avvicinò, anche lei sorridente. «Sono undici anni che aspetto questo momento...» sussurrò, più a sé stessa che a me.
«Che cosa stai dicendo? Io undici anni fa non ero neanche al mondo!»
«Taci!» sbottò la bionda, graffiandomi la guancia con le unghie della mano destra. Il graffio cominciò subito a bruciare. «Voglio sapere immediatamente dove sono Eizo e Kaoru.»
«Io non so neanche chi sono questi due!»
«Non mentire!» continuò, con gli occhi pieni di rabbia. «Se vuoi salvare la Regina dei Mari, ti conviene collaborare. Altrimenti resterete qui a marcire insieme.»
«Cosa c'entra la Regina con tutta questa storia?»
Megumi fece una risata. «Ormai è più di un anno che la Regina è nelle nostre mani! Sciocche sirene... non lo avevate capito che sono stata io a mostrarmi a voi la scorsa estate?» ironizzò, scoppiando nuovamente a ridere.
Dakota fece cenno alla ragazzina di tacere. «Che mi dici della Principessa Malika? Nemmeno lei conosci?»
Scossi la testa, arrabbiata. «Io non c'entro niente con questa storia!»

 

Coco

 

«State scherzando, non è vero?»
Naomi scosse la testa. «No, Hideo. Che tu ci creda o no è tutto vero. Noi veniamo dal mondo marino e c'è una possibilità che io sia la figlia di una regina...»
Il ragazzo, seriamente sconvolto, ci guardò in volto una ad una.
«Come fate a saperlo? A parte la questione del tempo bloccato, non avete altre prove!»
«Oh si che ne abbiamo!» esclamai. «Quando un umano conosce una sirena prima nella sua forma umana e poi quando è trasformata, quest'ultima diventa schiuma di mare all'istante. E se noi tre siamo ancora qui, beh, allora significa necessariamente che voi due provenite dal mondo marino!»
Lucia abbozzò un sorriso. «So che è difficile crederci, ma è tutto vero. Possiamo dimostrartelo se vuoi!»
«No, non ce n'è bisogno.» Il ragazzo abbassò lo sguardo, leggermente confuso. «Perciò, anche Rina, Nöelle e sua sorella Caren sono Principesse Sirene?»
Io e le altre tre annuimmo in contemporanea.
Proprio in quel momento, il maggiordomo entrò nella stanza. «Signorini Shimizu, mi dispiace disturbarvi, ma volevo avvisarvi che vostra sorella Kumiko sta molto male: ha la febbre alta, così mi sono permesso di chiamare subito un dottore. Dovrebbe essere qui a minuti.»
«Oh no...» mormorò Naomi, con fare dispiaciuto. «Mi dispiace ragazze, ma lei... lei è nostra sorella. Non possiamo lasciarla qui.»
L'uomo s'intromise ancora. «Se dovete uscire, non c'è alcun problema. Io e la signorina Yuma ci prenderemo cura della bambina e vi avvertiremo non appena ci sarà qualche problema. Vi farà bene distrarvi un po'.»
Hideo sorrise. «Grazie, Ogai. Torneremo presto!»

 

«Non credevo che sarebbe stato così facile convincerti.» scherzò Naomi, correndo di fianco al fratello.
Quest'ultimo abbozzò un sorriso. «Non ci ho capito molto da questa storia, ma una cosa è certa: Seira è in pericolo ed è la tua unica amica. Mi sento in dovere di salvarla.»
Naomi ricambiò il sorriso. «Dobbiamo fare presto, però. Kumiko ha bisogno di noi...»
Proprio in quel momento, arrivammo finalmente alla spiaggia e riuscimmo a scorgere in lontananza Rina, Caren e Nöelle.
«Hideo!» esclamò la Principessa dalla Perla Indaco, sorpresa. «Che cosa ci fai qui?»
«Non c'è tempo per le spiegazioni, ne riparleremo più tardi.» disse il moro, con tono pacato.
«C'è qualche novità?» chiese Hanon.
Caren annuì. «Abbiamo trovato il Castello di Dakota, però... è stato troppo facile, secondo me c'è sotto qualcosa. Comunque, dobbiamo per forza entrarci, facendo molta attenzione. Abbiamo appena avvertito Hippo e ha detto che ci raggiungerà a momenti.» La Principessa dell'Oceano Antartico fece una pausa. «Voi due, dalle origini marine ignote, siete mai andati al mare?»
Naomi ruotò leggermente la testa di lato. «Raramente.»
«Non siete mai stati a contatto con l'acqua a tal punto da dover trattenere il respiro?» domandò Rina, incrociando le braccia.
Hideo si grattò la nuca. «A dire il vero mai...»
Caren sospirò. «Beh, allora mi sa proprio che dovete cercare di trovare la vostra vera natura dentro di voi.»
I due fratelli si scambiarono un'occhiata. «E che cosa significa?» dissero all'unisono.
La viola sorrise. «Significa che non sappiamo se riuscirete a respirare sott'acqua. Teoricamente si, visto che venite dal mare, ma dato che non ricordate nulla, temo proprio che dovrete trovare un modo per riuscirci.»

   
 
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