Note dell’autore: Avrei
scritto molto prima questa long, ma tra una cosa e l’altra mi ritrovo il 1°
Marzo (finalmente è arrivato) a postare questa, non so come sia venuta. Ho
voluto raccontare dei piccoli missing moments delle varie scene CS all’interno
della prima parte di stagione (se sarò abbastanza ispirata forse farò anche
della seconda), spero siano buone storie e che vi piacciono.
Buona
lettura
Beta: shippergirl
Disclaimer: OUAT e
tutti i suoi personaggi non sono di mia proprietà (altrimenti sarebbe stato un
prodotto HBO), tutti i diritti sono dei legittimi proprietari, il mio è solo un
divertimento
Little moments of our
life
Capitolo 1
And if this is love?
Sorseggiava la sua cioccolata calda e sfogliava le pagine
del libro di Henry, ripercorrendo ciò che era successo nelle ultime ore, quando
sorrise divertita per l’assurdità' della situazione: era effettivamente una
principessa, mai una descrizione del genere potesse essere più sbagliata.
Ripensò al viaggio fatto con Killian e sorrise … non
sapeva quando nella sua mente aveva smesso di essere Hook…era semplicemente era
successo.
Forse quando lui le aveva confessato il suo segreto per
permetterle di riavere Neal, forse quando lo aveva baciato…sicuramente
per lei qualcosa era cambiato, nel momento in cui era tornato indietro con il
fagiolo, gettando via la sua maschera da pirata egoista e crudele. A
Neverland,aveva avuto modo di vedere l'uomo dal cuore spezzato che aveva
intravisto solo una volta alla menzione di Milah. Quella volta, in lui,aveva visto
un dolore fin troppo familiare per lei…la strana e
improvvisa connessione che si era stabilita tra loro, era così naturale che
l’aveva terrorizzata, e non poteva permetterselo, per questo lo respingeva
sempre.
Girò un’altra pagina e si soffermò nel vedere l'immagine
sua e di Killian durante il ballo e sorrise a quel ricordo: era stato bello,
lui era stato perfetto, e non solo durante il ballo;l'aveva supportata e
guidata attraverso il loro viaggio e, stranamente, lei lo aveva lasciato fare.Con un gesto impulsivo accarezzò il disegno…era inutile nascondere i suoi sentimenti verso di
lui, soprattutto dopo quello che lui aveva fatto per lei, ciò a cui aveva
rinunciato per tornare da lei, per fare la cosa giusta. Nonostante il bacio che
avevano condiviso, di cui lei non era affatto pentita, ma in fondo al suo cuore
si diffondeva sempre di più una forte paura. La loro vita a Storybrooke era
pericolosa: c'era sempre qualche disgustoso cattivo dietro l'angolo, e lui non
si tirava mai indietro quando si trattava di lottare, era coraggioso e troppo
impulsivo, Zelena aveva già usato i suoi sentimenti contro di lei, era stato un
momento così spaventoso, vederlo inerme a terra senza vita…l’aveva
terrorizzata, e l’aveva spinta a voler scappare anche di più a New York. Sapeva
che, qualunque cattivo fosse arrivato, avrebbe nuovamente usato questa cosa
contro di loro, e lei non voleva più provare quel vuoto.
Sbuffò cercando di fare chiarezza nei suoi pensieri, nei
suoi sentimenti, doveva sperare che lui avesse capito, che avrebbe continuato
ad aspettarla ancora un po’…non era pentita di quel
bacio, ma aveva bisogno di tempo cercare di non farsi sopraffare da quella
paura.
Dal loro viaggio a Neverland si era inconsciamente
affidata a lui e alla sua presenza, e ora la terrorizzava l'idea di perdere
quella presenza costante, non voleva perdere lui, le era entrato troppo sotto
la pelle per potersi permettersi di stare senza lui, ed era una cosa che
odiava, perché da quando Neal l'aveva lasciata, non aveva permesso a
nessun'altro di avere questo potere sul suo cuore.Sospirò
lentamente:si sentiva così combattuta, voleva davvero lasciarsi andare a lui,
farsi amare nuovamente, perché sapeva che con lui poteva nuovamente essere
felice, ma non ci riusciva.
Sentì qualcuno alzarsi dalla camera dei suoi genitori e
poco dopo David si avvicinò a lei, con gli occhi assonati.
“Emma, che ci fai ancora sveglia?” chiese, avvicinandosi
al lavello per un bicchiere d’acqua.
"Non riuscivo a prendere sonno” disse chinandoil capo, mentre il padre si appoggiava al mobile e
la guardava.
“Tranquilla, vedrai che Regina non farà nulla
d’insensato” la rassicurò dolcemente.
“Ha fatto tanta strada per Henry, non rovinerà tutto
adesso” aggiunse avvicinandosi.
“Lo so” disse piano, senza alzare lo sguardo.
“Beh forse non è quello che ti tormenta" disse
l’uomo. Emma lo guardò e vide che stava guardando l’immagine sua e di Killian
sul libro…arrossì, sentendosi un adolescente beccata
dal padre a fantasticare sul compagno di classe.“Ti va di dirmi cosa è successo
tra te e Uncino?” chiese,sedendosi accanto alla figlia.
“Non è successo nulla” rispose subito, imbarazzata,
chiudendo di colpo il libro.
“Emma, potevi anche avere un altro nome lì, ma vi ho
visto” le disse lui con scetticismo.
“Ok, forse è successo qualcosa, ma tu sei l’ultima
persona con cui ne parlerei” continuò lei, arrossendo: detestava sentirsi così
impacciata. David sospirò.
"Emma, capisco che quello che ha fatto ti ha ferito,
ma credo che si sia meritato la tua fiducia" disse,con calma, suo padre.
Emma corrugò la fronte, confusa.
"Io mi fido di lui" disse subito, sulla
difensiva. "Più di quanto non abbia fatto in anni" disse senza alzare
lo sguardo dal libro.
"Emma, ascolta, Henry sta bene, starà bene e Regina
supererà tutto questo, puoi prenderti il tuo momento" disse con calma il
padre ricevendo, in risposta, un dolce sorriso da parte della figlia.
"Da quando fai il tifo per Uncino?" chiese, un
po’ divertita dallo strano rapporto che si stava instaurando tra i due.
"Io faccio il tifo per te" puntualizzò lui.
"E poi si è meritato un po’ di credito da parte mia:
mi ha salvato la vita su Neverland e ti ha riportato a casa per due volte"
continuò a spiegare; lei sorrise ancora più divertita. "Non farti scappare
la possibilità di essere felice" le disse ancora,posandole un piccolo
bacio sulla fronte.
David stava per tornarsene a letto ma si fermò,
voltandosi ancora.
"Ah giusto per essere chiaro" inizio con calma.
"Se ti fa soffrire, potrà dire addio alla sua altro mano" minacciò
con calma, per poi sorriderle e andare via.
Emma sospirò,ripensando alle parole che il padre le aveva
detto una volta tornati da Neverland. Chiuse gli occhi e decise di mettere da
parte tutti quei pensieri e andarsene a letto:con calma
avrebbe capito come fare.
Fine