Libri > Il diario del vampiro
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Autore: wale83    02/03/2015    3 recensioni
Bonnie scopre che l'unica persona di cui si è sempre fidata non ha fatto altro che mentirle, si sente tradita, delusa e sola. L'unica cosa che può fare è ricominciare una nuova vita contando solo su di se, non vuole altro che restare sola, non si fida più e come darle torto? Ma sarà così facile restare ai margini senza essere coinvolta da nuovi amici e soprattutto da un certo ragazzo moro? Poco ma sicuro lei non ne vuole sapere niente.. per una volta Damon non avrà il suo uccellino servito su un piatto d'argento!! Tutti umani
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo VII

 

POV B

 

Quasi non ricordo come ho fatto a rientrare a casa: un attimo prima ero nell'appartamento di Damon e un attimo dopo mi sono ritrovata nel mio salotto..
Mi sento in un limbo.. non riesco a formulare un solo pensiero coerente e non so se è più colpa del dopo-sbornia o di Damon..
Cerchiamo di essere un minimo razionali. Ok, posso farcela.
Prima di tutto ho bisogno di una doccia, poi di tanto tanto caffè, oddio.. dovrò telefonare a Caroline e poi mi dovrò preparare psicologicamente al chiarimento con lui.. aiuto.. non sopravviverò a questa giornta! Datti una calmata Bonnie! Abbiamo detto una cosa alla volta! Giusto.
Il getto continuo dell'acqua calda riesce a farmi finalmente rilassare un po', sento i muscoli distendersi. Senza volerlo ripenso alla scorsa notte.. almeno all'inizio mi sono divertita, per una volta ho evitato di essere una patetica asociale, mi è quasi sembrato di essere tornata quella di una volta! Di certo ho scoperto quanto sia dannoso bere soprattutto, se come me, non si è abituati e a stomaco vuoto per giunta.. è la ricetta del perfetto disastro!
Non ho ricordi precisi, più che altro flaschback continui: Jake che mi riempie il bicchiere, Jake che balla con me, Jake che non riesco ad allontanare e Damon..
Quando l'ho visto credevo fosse un'allucinazione dovuta alla sbronza. Ho avuto la certezza che fosse davvero reale quando ha iniziato a urlarmi contro, diamine almeno nei miei sogni sarebbe dovuto essere dolce e sorridente, no?
Un'altra cosa che ho imparato è di evitare di farlo arrabbiare per davvero.. non la smetteva più di urlare e farmi la predica! Caspita era davvero preoccupato per me.. proprio lui che non si preoccupa mai per nessuno al di fuori di sé era preoccupato per me! A modo suo è stato persino dolce.. mi ha difesa, mi ha portato a casa sua, mi ha preparato il caffè e qualcosa da mangiare per riempirmi lo stomaco, si è assicurato che stessi bene..
È assurdo ma appena me lo sono ritrovata affianco mi sono sentita al sicuro.
Per non parlare di cosa ho provato fra le sue braccia, le sue carezze.. dio il ricordo delle sue mani.. e i suoi baci.. le sue labbra, avrei potuto continuare fino a restare senza respiro..
Non volevo altro che sentirlo vicino a me, sentire i suoi baci, sentire che mi voleva quanto io volevo lui, non avrei mai potuto trovare la forza o la volontà per allontanarlo.. se non si fosse fermato lui io non ce l'avrei mai fatta!
Potrei dare la colpa all'alcool, dire che non ero in me, che non sapevo cosa stavo facendo.. ma sarebbero solo menzogne! Non è un comportamento da me ma la realtà è che, nonostante tutto, non rimpiango niente, se tornassi indietro lo rifarei, non avevo il minimo timore, era semplicemente giusto.. certo finché lui non ha messo fine a tutto.. dopo mi sono sentita solo in imbarazzo per essermi gettata addosso a lui come una delle solite oche che gli girano intorno! Come ho potuto pensare che mi volesse in quel senso! Che vergogna!
Incredibile ma vero, nonostante tutto mi sono addormentata serena stretta a lui.. e svegliarsi tra le sue braccia è stato davvero perfetto, il modo in cui mi stringeva a sé senza lasciarmi mai neanche mentre dormiva profondamente.. solo ricordandolo mi sento prendere dal panico, è assurdo pensare a un “noi”, giusto?
Che confusione in testa!
Non me la sento di pensarci ora, chiudo il getto d'acqua ed esco dalla doccia.
In pochi minuti mi vesto, ho bisogno di sentirmi comoda perciò indosso dei leggins e una semplice t-shirt verde che mi sta un po' larga. Con un elastico raccolgo sulla nuca i capelli ancora umidi.
Ho fame, nelle ultime diciotto ore ho mangiato solo un paio di salatini e un toast. Vado in cucina e mi preparo un semplice sandwich di pollo e mi verso una tazza dell'ennesimo caffè.
Non posso evitare oltre di telefonare a Caroline.. sul cellulare sono segnati tre suoi nuovi messaggi e due telefonate perse.. si starà dibattendo tra la curiosità e la preoccupazione!
Al secondo squillo risponde subito
< Bonnie! Come stai? Dove sei? >
< Buongiorno anche a te.. sono arrivata a casa da poco. Giuro non mi ubriacherò mai più! >
< Fammi capire sei stata finora da Damon? Spero almeno si sia calmato.. quando ti ha trascinata via ieri sera era davvero furibondo, faceva davvero paura.. >
< Beh.. ci ha messo un bel po' a calmarsi. Ha passato almeno mezz'ora ad urlare! Accidenti avresti dovuto sentirlo.. la cosa più carina che mi ha detto è stata darmi dell'irresponsabile e incosciente. Purtroppo non aveva neanche tutti i torti.. quando mi ha trovata ero ubriaca fradicia e ha dovuto letteralmente togliermi di dosso a forza Jake.. >
< Ecco questo spiega tutto! Sono sicura che è stato grazie a lui che la faccia di Jake era concia in quel modo.. direi che se lo è di certo meritato, cosa cavolo gli dice il cervello! Aspetta che mi capiti fra le mani quell'imbecille! >
< Già.. Una volta arrivati da lui ci siamo urlati in faccia per un bel po', sembravamo due pazzi svitati.. poi.. > forse è meglio non continuare..
< E poi? Cos'è che non mi stai dicendo Bonbon? > non si arrenderà finché non le dico tutto
< Mm.. diciamo che abbiamo smesso di litigare quando.. beh non so come sia successo me abbiamo iniziato a baciarci.. > il mio viso sta per andare in autocombustione!
< O MIO DIO!!! Perciò hai davvero passato la notte da lui! Era ora che faceste pace! Racconta racconta!! >
< Non c'è niente da raccontare, non è successo altro a parte qualche bacio – non serve che le descriva quanto siano stati davvero fantastici – abbiamo semplicemente dormito. Non so se abbiamo fatto pace, perché stamattina, tanto per cambiare, abbiamo discusso.. per colpa mia.. >
< Fammi indovinare.. conoscendoti hai tentato la fuga.. > come diamine fa a conoscermi così bene?!
< Uhm.. >
< Oh Bonbon.. - sospira – non posso dirti con certezza che è l'uomo giusto per te, però posso dirti senza problema che nelle ultime due settimane eri a pezzi – non è vero.. forse solo un pochino – Da quando lo conosci sei diversa, in meglio. Ieri, anche da ubriaca, appena lo hai visto accanto a te ti sei illuminata >
< C-cosa? Non vuol dire niente, lo hai detto anche te ero ubriaca > me la immagino mentre scuote la testa esasperata
< Tu e le tue fisime mentali! Pfu! Ti chiedo l'ultima cosa: quando sei con lui, sia che litighiate o vi baciate, ti senti viva? > beh tecnicamente ho difficoltà a respirare, conta? Accidenti, sa sempre come lasciarmi senza parole! Come ho già detto non riuscirò ad arrivare alla fine della giornata!
< Mm.. vabbè.. - attuiamo una tattica diversiva che è meglio – Non mi hai detto come è proseguita la serata. È piaciuta la festa a Tyler? >
Restiamo al telefono per un'altra mezz'ora in cui mi ha raccontato per filo e per segno tutto ciò che mi sono persa. Praticamente hanno passato tutti una grande notte che è andata avanti fino alla mattina.. poco ma sicuro ognuno, stamattina, ha a che fare con un bel mal di testa! Da quello che ho capito la festa proseguita a casa del festeggiato e fortunatamente non è scesa in ulteriori dettagli!
Una volta salutata la mia amica e riattaccato la cornetta ho pensato bene di non restare con le mani in mano, perciò mi sono messa a risistemare il disordine che da una settimana ho lasciato in camera.. c'erano vestiti abbandonati ovunque, libri e riviste sul pavimento.. un vero caos..
Almeno ho qualcosa da fare per evitare di pensare. Un minimo di normalità in mezzo a tutte queste emozioni..
Alle quattro in punto non so più cosa fare: ho pulito la camera, la cucina, sistemato il salotto. Mentre sto pensando a cosa mi può mancare suona il temuto campanello..
Non posso farcela.. potrei sempre fare finta di non essere in casa, con un po' di fortuna potrebbe crederci.. ma quando mai! Driin – Driin!! Su Bonnie è inutile
rimandare l'inevitabile.. forza e coraggio!
Prendo un respiro profondo e vado ad aprire il portone
< Alleluia! > se ne sta a braccia conserte con uno sguardo troppo serio, non ho idea di cosa gli frulli in testa, neanche voglio immaginare a ciò di cui vuole parlare, non so cosa dovermi aspettare.. Però non posso fare a meno di reagire alla sua presenza, povera me.. il cuore inizia a battere all'impazzata e non riesco a togliergli gli occhi di dosso. È tutto inutile, i miei ormoni stanno prendendo una strada davvero pericolosa.. a loro discolpa devo ammettere che non è per niente facile non restare imbambolati davanti a questo ragazzo, come al solito rasenta la perfezione con quei jeans stretti e la giacca di pelle.. ripeto: povera me..
< Entra.. > mi faccio da parte per farlo passare.
Senza la minima esitazione, come fosse casa sua, mi precede in salotto senza quasi degnarmi di uno sguardo.
Per qualche minuto restiamo in un silenzio per niente confortevole, anzi.. nessuno di noi si è messo comodo, siamo entrambi in piedi in mezzo alla stanza. Mi sento i suoi occhi che mi fissano intensamente, cerco di guardare ovunque tranne che nella sua direzione.. se inizio già a perdermi nel suo sguardo posso mettere bandiera bianca!
Questo dannato silenzio mi agita sempre di più, perché non si decide a parlare? Non si aspetterà miche che inizi io, no?
< Mm.. vuoi qualcosa da bere? Il caffè è ancora caldo > beh quando meno sono una brava padrona di casa..
< No > come non detto
Damon inizia a camminare avanti e indietro, ogni tanto si ferma e mi fissa, poi ricomincia, si ferme e passa le mani fra i capelli. È strano vederlo così, in fondo è quasi comico, mi consola sapere che non sono l'unica nervosa!
< Perché sei scappata stamattina? > lo conosco da più di un mese e mai, dico mai, l'ho visto così serio
< Damon.. era l'unica cosa che potevo fare.. lo sai anche tu.. > continuo a non guardarlo in faccia, mi sto concentrando sulle mie mani.. mai state così interessanti..
< Piantala! Guardami in faccia! Io non so un bel niente! Specie quando si parla di te!! Dannazione!! > ecco sono riuscita a farlo arrabbiare, brava me..
< Siamo diversi, troppo.. > come fa a non capirlo?
< Ma va?! Non me ne ero accorto! - fa anche il sarcastico, simpaticone – Credi che non me lo sia ripetuto praticamente dal primo momento che ti ho vista, eh?! >
< Non centriamo niente l'uno con l'altra. Siamo sinceri.. io non ho mai cercato un ragazzo come te e di certo non ho niente in comune con le donne con cui sei abituato ad uscire >
< Tutto vero – lo so – Ma finora non ho avuto fortuna, anzi.. e potrei scommettere, da come agisci, neanche tu. Perciò potrebbe essere il momento giusto di provare qualcosa di completamente diverso, no? > mentre parla mi siedo sul divano, tengo le braccia incrociate mentre cerco di restare oggettiva.. ma non è semplice.. specie con Damon che sta sul tavolinetto da caffè davanti a me, le nostre ginocchia che si sfiorano
< Damon.. > non so da che parte cominciare, è sempre più difficile rimanere sulle mie posizioni
< Santiddio! Non siamo ancora usciti insieme per davvero e già mi sento così vicino a te che mi sembra assurdo, è normale per me averti accanto. Non puoi ingannarmi: è così anche per te! > come fa ad avere sempre e solo certezze?
Ho bisogno di alzarmi, mettere un po' di spazio fra noi. Ora sono io che cammino avanti e indietro.. perché ha il potere di scombussolarmi così tanto?
< Bonnie pensaci un attimo.. siamo stati fenomenali come finta coppia, immagina che forza della natura saremmo se facessimo sul serio > oddio.. ha fermato i miei passi mettendosi di fronte a me, le sue mani sulle mie spalle.. il colpo di grazia è il suo sorriso micidiale..
Non posso fidarmi, non posso.. non di uno come lui, è pazzia.. Però.. accidenti.. mi sta portando vicino al mio punto di rottura, mi mordo il labbro per evitare di parlare o ancora peggio di scoppiare in lacrime.. perché ha il potere di sconvolgermi tanto?
< Ti giuro che ci ho provato a starti lontano, ci ho provato con tutte le mie forze. So benissimo che tu sei assolutamente diversa dalle solite oche con cui mi sono divertito. Accidenti, racchiudi in te tutto ciò che normalmente mi terrorizza, tu non sei il tipo da una notte e via, tu sei il tipo con cui ci si impegna, che si fa conoscere alla famiglia. Dovrei stare chilometri lontano da te, ma non ci riesco! Dannazione! Ho iniziato a preoccuparmi di te dalla prima volta che ti ho visto, se non fossi stata tu, quella sera, avrei pensato solo a salvare me, fregandomene del resto! Le ultime due settimane sono state un incubo, non riuscivo a smettere di pensarti, ti ho odiato perché non riuscivo a toglierti dalla mente! Non è da me comportarmi così! Non mi è mai successo. Sarebbe sicuramente più facile se uscissi da quella porta e mi dimenticassi della tua esistenza ma non ci riesco, ci ho provato ma non riesco a cancellarti! > santo cielo che tentazione di arrendermi e buttarmi..
< A te piace l'idea di noi e basta. Tutto questo è incominciato per ingannare tuo padre ed essere lasciato in pace dalla tua famiglia, hai visto che ha funzionato e non vuoi rinunciarci. Puoi continuare ad avere ciò ma non deve essere per forza con me.. non funzionerebbe mai. In realtà tu non vuoi me >
< Non venirmi a dire cosa voglio! Io voglio te! Non so perché ma di certo non per far contenta la mia famiglia! Non ho idea di come sia potuto succedere ma mi sei entrata dentro, ti sento sottopelle.. non mi è mai successo prima di provare una cosa del genere, non lo capisco – si passa di nuovo le mani fra i capelli – Te l'ho già detto e ora te lo ripeto, c'è qualcosa che ci attrae inevitabilmente l'uno a l'altra. Diamine per metà del tempo ti bacerei e per l'altra metà ti urlerei dietro! > so che dovrei dirgli qualcosa, dirgli che si sbaglia, che è meglio se se ne va.. ma non riesco a parlare, posso solo scuotere la testa
< Smetti di scappare!! Dannazione!! credi che non mi sia accorto di come ti comporti? Di come tieni le distanze con chiunque ti si avvicini? Ti ritrai al minimo contatto. È come se avessi costruito delle barriere intorno a te. Sei del tutto rilassata solo quando sei con la tua amica bionda – come ha fatto ad accorgersene? - per il resto ti ritrai da chiunque. Ma indovina un po' di cos'altro mi sono accorto? Quelle barriere io le supero! È questo che ti spaventa tanto di me! Odi ammetterlo ma tu ti senti a tuo agio con me ogni volta che ti sono vicino, ogni volta che ti abbraccio mi stringi a tua volta.. neanche tu riesci a starmi lontana anche se ci hai provato in ogni modo! Non puoi negare che i baci di ieri non abbiamo significato qualcosa! >
< Smettila.. per favore.. > come può leggermi così facilmente?
< No! Ascoltami.. lo so che spesso sono un gran bastardo, ho un caratteraccio, siamo diversi.. ma in un modo assurdo, senza la minima logica, noi due ci completiamo, non pensare di essere l'unica spaventata.. Ho tanti difetti ma non sono un bugiardo. Lo so anche io che non sarà facile ma ne varrà la pena. Non ho idea di cosa ti sia successo per essere così restia verso il mondo ma fidati di me pettirosso.. fidati.. > come fa a dire sempre le cose giuste?
< Non posso.. > non mi dà il tempo di obbiettare che mi interrompe baciandomi, un lungo e dolce bacio.. mi sciolgo letteralmente fra le sue braccia.. in questo momento non c'è nessun altro posto in cui preferirei essere se non qui stretta a lui..
Sono stanca di negare l'evidenza, quasi senza accorgermene Damon è diventato troppo importante per me e gli ultimi giorni senza di lui sono stati difficili, mi sono sentita così sola, mi è mancato.. una parte di me è ancora un po' titubante ma non posso più mentire a me stessa, non dopo averlo ascoltato, dopo che mi ha detto quanto anche lui è spaventato e scioccato da tutta questa storia, sapere che anche per lui è tutto nuovo mi ha in qualche modo tranquillizzato.. non siamo così diversi, per una volta siamo sulla stessa pagina..
< Non buttarmi fuori dalla tua vita > lo sussurra guardandomi negli occhi, per un attimo mi perdo nei suoi occhi, non potrei più trovare la forza di respingerlo.. non posso fare a meno di credergli, non posso fare a meno di darci una possibilità
< Mi fido > il sorriso con cui mi abbaglia ha cancellato ogni traccia dell'ultimo dubbio!
Non ho idea per quanto tempo abbiamo continuato a baciarci prima in piedi in mezzo alla stanza e poi seduti sul divano, alternando dolcezza e passione.. assolutamente perfetto..
Abbiamo passato il pomeriggio accoccolati sul divano guardando la televisione, chiacchierando di cose stupide e ridendo come pazzi.. adoro vederlo così spensierato.
Pensavo sarebbe stato più difficile lasciarmi andare, invece è stato fin troppo facile, per una volta, seguire il mio cuore.
Mi rendo conto che, per la prima volta nella mia vita, sono proprio dove voglio essere: fra le sue braccia. E sono felice.

 

POV D

 

Quasi non riesco a crederci.. sono qui, abbracciato a Bonnie mentre guardiamo la tv.. ce l'ho fatta.. l'ho convinta.. si fida di me..
È stata l'arringa più difficile di tutta la mia vita, ma ce l'ho fatta.. beh in fondo ottengo sempre ciò che voglio, no?
Una parte di me si sta chiedendo in cosa mi sono infilato, cosa diamine sto facendo con lei e in tutta sincerità non ne ho idea, non ho idea di come riuscire a non sputtanare tutto.. cavoli, non so neanche da che parte iniziare per essere un ragazzo decente per lei, proprio io che sono sempre una delusione per chiunque. In cosa ci siamo cacciati? Ha ragione lei quando dice che siamo diversi..
L'unica certezza che ho è che non riesco a starle lontano, quindi non vedo altra soluzione se non stare insieme.
Però tutti questi dubbi diventano insignificanti quando mi concentro su di lei fra le mie braccia, sul suo profumo di fragola che mi avvolge, i suoi capelli che mi solleticano il viso.. posso farcela, possiamo farcela..
Mi riscuoto dai miei pensieri solo quando la sento scostarsi da me per alzarsi
< Dove vai? >
< Ho fame ed è quasi ora di cena – wow le ultime ore sono passate davvero veloci – Preparo qualcosa da mangiare > l'attiro a me per un ultimo bacio a fior di labbra prima di seguirla in cucina.
La guardo muoversi rilassata mentre apre e chiude gli sportelli, cerca qualcosa nel frigorifero. Resto appoggiato allo stipite della porta, è davvero nel suo ambiente mentre cucina, si vede che sa cosa sta facendo
< Ti piacciono gli spaghetti al pesto? > intanto mette al fuoco l'acqua
< Buonissimi – diamine se mi sorride così mangerei anche della plastica – pensavo sapessi fare solo dolci >
< Quelli sono la mia specialità, ma sai com'è non posso vivere solo di cupcake! >
Abbiamo cenato continuando a ridere e scherzare. Almeno per ora questa storia della coppia non sembra andare troppo male o sbaglio? Addirittura la sto aiutando a risistemare, lei lava i piatti e io asciugo.. spero solo che nessuno lo venga mai a sapere!
Ma si sa la pace non può durare per sempre purtroppo.. era tutto assolutamente perfetto finché il telefono non ha suonato e dopo due miseri squilli è scattata la segreteria telefonica
“ Sono papà, ti ricordi ancora che ne hai uno? Rispondimi Bonnie, devo parlarti. Sono mesi ormai è ora che mi perd- ..”
Bonnie non perde tempo e in un lampo la stacca senza ascoltare oltre.
Per degli attimi infiniti mi dà le spalle, non mi risponde neanche quando la chiamo. Poi come se nulla fosse torna a sistemare i piatti, cerca di far finta di niente, peccato solo per gli occhi che non riescono a nascondere il dolore. Cerca di rimettere la sua solita maschera ma questa volta non le riesce bene.
Di certo spera che non le faccia domande, ma come posso continuare a ridere e scherzare? È già la seconda volta che assisto alla sua reazione davanti a questi messaggi.. devo assolutamente sapere cosa sta succedendo, cosa le ha fatto suo padre per farla stare così male..
< Stai bene? >
< Si > continua a sistemare, neanche mi guarda
< Cos'è successo? > questa volta non posso lasciare perdere, voglio delle risposte
< Niente > perché è così difficile per lei parlarmi? Diamine.. tutti quei discorsi sulla fiducia e poi?
< Non prendermi per scemo – la volta piano verso di me – Ogni volta che senti un suo messaggio reagisci così, ti chiudi a riccio e ti ritrovi sull'orlo delle lacrime. Parlami > si scosta di me e torna in salotto, come se neanche avessi parlato. Accende la televisione e inizia a fare zapping.. andiamo proprio bene!
< Ti va di guardare un film? > mi sta prendendo in giro? Devo ripetermi che se inizio a urlare non arrivo a niente
< No. Voglio che mi parli > mi siedo accanto a lei con le braccia incrociate, lo so che sta per crollare, ormai la conosco troppo bene. Guarda ovunque pur di non incontrare il mio sguardo, continua a cambiare canale senza fermarsi un attimo. Resisto solo un paio di minuti prima di toglierle il telecomando di mano e spengere la tv una volta per tutte
< Pettirosso.. prima mi hai detto che ti fidi di me. Dimmi cosa è successo.. non puoi continuare così. Non so cosa pensare > forse sto pressando troppo ma è più forte di me, non posso arrendermi.
Finalmente si decide a guardarmi in faccia, mi sembra di vedere le rotelle del suo cervello che lavorano per cercare di capire cosa fare, se confidarsi o no, si mordicchia il labbro inferiore indecisa
< Te l'ho già detto, mio padre non ha fatto altro che mentirmi > almeno ha iniziato a parlare
< Pensi davvero che mi basti così poco? > mi tiene in sospeso ancora un paio di minuti prima di decidersi a confidarsi una volta per tutte
< Come sai sono cresciuta a New York con mio padre. I miei genitori hanno divorziato quando avevo cinque anni. Ho sempre saputo che mia madre ci aveva abbandonato per scappare con il suo amante e iniziare una nuova vita.. - si asciuga una lacrima che le è scappata, senza pesarci le stringo la mano fra le mie - In realtà non ho avuto una brutta infanzia, anzi.. mio padre non mi ha mai fatto mancare niente, era l'unica famiglia di cui avevo bisogno.. mi diceva che eravamo una squadra, io e lui contro il mondo. Era il mio eroe, lo adoravo.. Poi ho scoperto che non mi ha raccontato altro che menzogne per tutta la vita – la sua voce addolorata mi stringe il cuore – A giugno ho ricevuto una telefonata da parte di uno studio legale, mi diceva che dovevo presentarmi il giorno dopo nei loro uffici, non potevano dirmi altro al telefono ma era molto importante la mia presenza. Mi avevano contattato perché non avevano ricevuto una mia riposta alla lettera che mi avevano spedito.. peccato che io non l'avessi mai letta, mio padre l'aveva fatta sparire. Il giorno dopo mi sono presentata all'appuntamento, ero incuriosita, non riuscivo a immaginare di cosa si potesse trattare, non so perché ma non ne avevo parlato a mio padre.. forse una sorta di sesto senso.. Ad aspettarmi allo studio c'erano due uomini.. uno era l'avvocato e l'altro Dereck, è stata la prima volta che l'ho visto. Dopo le presentazioni si è andati subito al sodo, eravamo lì per aprire il testamento di mia madre.. era morta di cancro tre settimane prima – inizia a singhiozzare, l'attiro a me per stringerla forte – La mia prima reazione è stata rabbia, mi sono alzata dicendo che non mi interessava niente, non aveva voluto avere niente a che fare con me quando era viva e ora non mi interessava niente di lei. Dereck mi si è parato davanti furibondo.. ha urlato che non sapevo di ciò che stavo parlando, che non dovevo osare parlare di mia madre così. E dio sa se aveva ragione. Mi ha aperto gli occhi, è stata la prima persona che mi ha detto la verità. Il matrimonio dei miei genitori non era felice.. mio padre non c'èra mai e la trascurava. Un paio di volte lo aveva minacciato che se ne sarebbe andata con me se le cose non fossero migliorate. E per un po' cambiavano ma poi tornava tutto come prima. Poi ha conosciuto Dereck, si sono innamorati e non ha potuto più continuare con quella farsa di matrimonio. Ha chiesto il divorzio e la mia custodia – un altro singhiozzo – Mio padre odia perdere, sia in tribunale che nella vita privata, perciò ha usato tutta la sua influenza per portarmi via da mia madre.. se non poteva avere lei avrebbe almeno tenuto me.. Per lui non è stato per niente difficile, è molto conosciuto a New York, giocava a golf con metà dei giudici e con l'altra metà a poker.. è stato un gioco da ragazzi convincere tutti che non era una buona madre, che non avrebbe saputo crescermi nel modo giusto. Ha ottenuto la piena custodia e se ne è approfittato per farla sparire dalla mia vita una volta per tutte. Io ho odiata mia madre, ho sempre creduto che mi avesse abbandonata, che non mi volesse, e invece.. Non sai il senso di colpa che ho anche ora.. tutti quegli anni passati a darle la colpa di tutto.. >
< Non è colpa tua pettirosso >
< Dereck mi ha raccontato che per ogni festa o occasione speciale provava a telefonarmi ma non è mai riuscita a parlarmi, mio padre glielo impediva ogni volta, mi inviava lettere e regali ma le è sempre stato tutto rispedito al mittente. Quando ha scoperto che le restava poco da vivere ha contattato di nuovo papà ma non c'è stato verso di convincerlo. Ti rendi conto che mi ha impedito di esserle vicina persino negli ultimi momenti della sua vita? Mi ha strappato a mia madre senza pentirsene mai – che gran bastardo – e pretende che lo perdoni, non posso.. Sentendo la verità sono scoppiata in lacrime e mi sono letteralmente aggrappata a Dereck. Mi ha dato tutte le lettere che mi erano state spedite durante gli anni, finora non sono riuscita a leggerne neanche un terzo.. In più mi ha scritto altre lettere che dovrò leggere in futuro.. quando ha saputo che non mi sarebbe più potuta essere accanto ne ha scritta una per il mio diploma, per la laurea, per quando mi sposerò, per quando avrò figli.. Da quel giorno io e il mio patrigno ci siamo avvicinati molto, come sai mi ha aiutato a trasferirmi qui, praticamente ho conosciuto mia madre grazie a lui, mi racconta sempre aneddoti, episodi della loro vita insieme, ciò che le piaceva e ciò che non sopportava. È triste ma io non ho quasi il minimo ricordo di lei, Dereck è l'unico anello che mi collega a lei. Quando quella sera sono tornata a casa ho preparato le valige e ho aspettato mio padre nel suo studio. Gli ho urlato dietro tutto il dolore e il rancore che provavo, gli ho detto che non volevo avere più niente a che fare con lui, che lo odiavo, che era la goccia che faceva traboccare il vaso, che non avrei sopportato altro.. mai più.. che me ne andavo e di non cercarmi mai più >
< Cosa vuol dire? Cos'altro c'è che non mi hai detto Bonnie? > dio potrei ammazzarlo in questo momento
< Damon.. per stasera basta per favore > mi si stringe il cuore a vederla così, con gli occhi rossi dal pianto, ancora scossa dai singhiozzi. Cos'altro non mi ha detto?
La stringo forte a me, le accarezzo piano la schiena.
Con tutto quello che mi ha raccontato non c'è da stupirsi se non riesce ai fidarsi di nessuno.. diamine è un vero miracolo che sia riuscita a fidarsi di me!
< Shh piccola.. non è colpa tua. Va tutto bene ora. Ci sono io con te. Non ti farà più del male > come ha fatto un uomo del genere ad avere una figlia dolce come Bonnie?! E io che pensavo di intendermene di padri bastardi..
Resto a cullarla in silenzio per non so quanto tempo, mi decido a palare solo quando noto che sono quasi le undici
< Pettirosso, è tardi. È ora di andare a letto >
< Di già? Puoi restare con me? > nel dirlo è arrossita fino all'inverosimile.
Per niente al mondo potrei lasciarla da sola in queste condizioni.
La prendo in braccio e la porto in camera da letto.
Dopo pochi minuti siamo entrambi abbracciati sotto le coperte, la sua testa sul mio petto e il mio braccio che le stringe la vita.. non sono così idiota da pensare che possa succedere qualcosa fra noi stanotte.. la cosa patetica è che quasi non mi importa, cioè non fraintendetemi non che mi dispiacerebbe, anzi.. Però sono già felice di essere qui con lei, di riuscire a consolarla. Sono orgoglioso che si sia aperta così con me, non è stato per niente facile per lei, poco ma sicuro.
Le lascio un ultimo bacio sulla testa e chiudo gli occhi, mi addormento pensando a tutti i modi in cui potrei rovinare la vita a quell'esempio mal riuscito di genitore.


Lo so sono davvero pessima! Sto diventato una ritardataria cronica! Perdono!! Giuro farò il possibile per essere più puntuale!
Però direi che è valsa la pena aspettare questo capitolo, no? Finalmente Damon e Bonnie si sono messi insieme e abbiamo scoperto una parte della relazione fra Bonnie e suo padre..
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate!
Mi raccomando recensite! come sempre ogni suggerimento e consiglio è ben accetto! :-)
Al prossimo capitolo
Bacioni
Valentina
 

  
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