"Tutta la mia vita ho aspettato qualcuno da amare.”

 

 

Una strana sensazione di beatitudine l’aveva avvolta.

Le coperte che la ricoprivano non la esortavano per niente ad alzarsi, era completamente catturata da quel dolce tepore.

Aveva ancora gli occhi chiusi e si limitava ad ascoltare.

Non aveva voglia di aprire gli occhi.

 

Aveva paura.

Paura, di scoprire che fosse stato tutto solo un sogno….

Che lui in realtà non era mai venuto, per “salvarla”.

Per ora non voleva aprire gli occhi.

Si accoccolò ancor di più nel suo letto,come se volesse riparare la sua anima da un’altra sofferenza.

Fu una voce a svegliarla, e a riportarla alla realtà.

Una voce detestata e amata in egual modo.

 

“Vuoi alzarti pigrona? Oppure devo chiamare il signorino Shaoran??”

 

Sakura sorrise, poi aprì gli occhi... Una scena poco consola le si presentava davanti.

Suo fratello, aveva uno sguardo omicida e vicino a lui,con un vassoio pieno di squisitezze, c’era il suo Lee…

La ragazzina si strofinò gli occhi.

Guardò prima il vassoio, poi suo fratello e infine il suo Shaoran, rifece l’operazione più volte.

Poi si mise a ridere, come non faceva ormai da tempo.

 

“Vostra maestà, vuole rimanere un altro po’ sotto le coperte…e ci sta anche prendendo in giro…Uff! Ah! E domani però mia cara, torni a scuola!Ztè…!”

 

Touya sorrise maliziosamente, dopo aver esclamato questa frase. Rivolse un altro sguardo poco raccomandabile a Lee; poi con molta autorità,chiuse la porta della camera, scendendo in cucina con un’aria rassegnata.

 

Lee sorrise timidamente, sedendosi sul letto di Sakura, e porgendole il vassoio a fiori, noto ricordo di famiglia…

Kerochan sbucò dal cassetto e senza molti complimenti, assaporò il primo biscotto al cioccolato.

 

“Era ora! Avevo una fame…mhm…che deliziaa!!”

 

Sakura continuò a guardare il suo amore, divenne rossa come non mai e per istinto diede un pizzicotto a Kerochan di fianco a lei.

 

“Ahi! Ma sei impazzita??”

Sakura non rispose si limitava ad annuire con aria sognante.

 

Kerochan nel mentre,ingurgitava un altro biscotto.

“Ma tu dove hai dormito stanotte??” rivolse la domanda a Lee che era arrossito dimostrandosi il solito timido…

“Ieri sono tornato a casa,e stamattina sono venuto di nuovo qui…”

“Con questo freddo?!” Kerochan prese un altro biscotto,mentre Sakura guardava il latte fumante,nella sua tazza preferita.

 

“allora…allora…Buongiorno…” esclamò lei mentre lo sguardo di Lee prendeva vita…

 

--

 

“Meraviglioso! Bellissimo!”

 

Tomoyo esclamò quella frase, dopo aver ascoltato Sakura. Le due passeggiavano come un tempo di fianco a fianco, mentre percorrevano la strada per andare a scuola.

 

“Tra poco arriverà anche il tuo compleanno…quando hai intenzione di dichiararti?”

Sakura si fermò, limitandosi a guardare per terra.

 

“Non gli ho ancora confessato cosa provo per lui…”

Affermò quella frase indirizzata al suo cuore.

 

“Ah! Ah! Vedrai che col mio aiuto, ci riuscirai!”

La ragazza dai capelli castani, scrutò il volto di Tomoyo.

“Mh…?”

“Ho un piano…!” la ragazza dai lunghi capelli scuri aveva la faccia più normale del mondo, mentre Sakura impallidiva. Le idee di Tomoyo erano si geniali,ma di solito prevedevano anche una telecamera…

 

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Sakura sorrise fra i corridoio vuoti della scuola, poi entrò in classe dove,come d’accordo, doveva aspettare Tomoyo,”misteriosamente” scomparsa dalla sua vista appena entrate nell’edificio.

 

Sobbalzò.

 

“…Buongiorno…” esclamò il ragazzo del suo cuore…

 

Erano soli.

La ragazza era decisa, anche dopo i vari discorsi della mattinata, quindi stringendo i pugni,si avvicinò a lui e…

E…buffamente…le parole le morirono in gola…!

Lui la guardava tra lo stupito e l’imbarazzato.

Sakura dopo aver sufficentemente strapazzato il capello tra le mani,abbasso lo sguardo e incespicando esclamò la tanto attesa frase…

“Lee io…ho bisogno di parlarti…”

Il ragazzo si avvicinò un po’ di più a lei: “Bhe!…Sono…sono…qui!”

Sakura si bloccò,fece un passo indietro forse…per recuperare un po’ di tempo e per organizzare una frase decente.

Ma le parole non arrivarono.

Fu Lee a parlare dopo un po’ di silenzio.

 

“Ho capito…e…io…aspetterò, Sakura ti aspetterò!…!”

 

La ragazzina sbarrò gli occhi, si rese conto che stava ottenendo l’effetto contrario rimanendo imbambolata e silenziosa; e quell’aula per la prima volta, non le sembrò mai così grande e vuota.

Afferrò la sua mano, e arrossì, la strinse e guardò i suoi occhi, dove desiderava perdersi.

Sentì la sua voce prendere forza e il cuore batterle furiosamente in petto.

“Lee, non sarà necessario, perché io…so già quello che ho da dirti!”

 

Il ragazzo strinse di più la mano di lei.

“ Io…”

 

La porta dell’aula si spalancò sorprendendoli e dopo essere arrossiti, lui le lasciò la mano.

 

Voltarono lo sguardo e Yamazaki ridacchiò imbarazzato.

“Oh, scusate ho interrot…”

Chidori prese per il collo il ragazzo castano e lo strapazzo, sulla porta si intravedeva anche Tomoyo con la sua teelcamera, che sospirava sconsolata.

“TI AVEVO DETTO DI NON ENTRARE!!Li hai interrotti, uffa!”

Chidori, mollò la presa,lasciando cadere Yamazaki a terra, sospirò, per poi abbassare la testa in segno di scusa.

 

“Scusalo Sakura!”

“Il mio piano è andato in fumo…” esclamò a se stessa la ragazzina dai capelli scuri.

 

Dal canto loro Sakura e Lee, li guardavano scioccati, e probabilmente oltre a chiedersi se li stavano spiando anche prima, cosa molto probabile, tremarono per la telecamera che stringeva saldamente Tomoyo.

 

La campanella suonò e Sakura amareggiata dovette prendere posto, mentre Chidori e Tomoyo le giravano attorno, facendola arrossire per le varie domande che le ponevano.

Yamazaki invece, scoppiò in una sonora risata, dopo aver individuato il viso corrucciato di Lee.

 

La giornata incominciata molto attivamente,stava per volgere al termine e malgrado le buone intenzioni, Sakura non riuscì a restare un solo minuto in compagnia di Lee.

La ragazza tentò anche più volte di dichiararsi seguendo i consigli di Naoko e Chidori, ma furono solo un grande fallimento, anche perché senza volerlo era il professore o un’ignaro Yamazaki a interromperli.

 

Era dietro di lei.

Sentiva il suo respiro, e il cuore aumentava i battiti ad ogni piccolo movimento di lui.

Sakura sospirò, non solo per le equazioni che “comparivano” sulla lavagna, ma perché si rese conto che non poteva andare avanti così.

Anche Lee pensava la stessa cosa mentre scriveva sull’enorme libro di matematica. Le risuonarono in testa le parole delle ragazza e si accorse di sorridere.

 

“ È tutto per oggi, e ricordatevi di fare i compiti!”

 

La frase del professore rieccheggiò nell’aula, provocando un enorme solievo mentre la campanella suonava.Era finalmente arrivata la fine della giornata scolastica.

Sakura dopo aver indossato la cartella e il suo cappotto, guardava Tomoyo, Naoko, Rika e Chidori incominciare ad andare, poi la sua migliore amica le fece un’occhiolino.

Sorrise.

Vide Lee prendere le scale che portavano alla terrazza della scuola.

Sapeva bene che quello era il posto preferito del ragazzo, e non esitò, imboccò anche lei quelle scale, sotto lo sguardo sognante di Tomoyo.

 

Aprì la porta cigolante della terrazza.

Lee le dava le spalle e guardava la città di Tokyo dalla recensione di ferro.

Sapeva ormai riconoscere quello sguardo.Stava pensando.

A chi?

A lei?

La domanda le sorse spontanea.

Un vento primaverile, scompigliò i suoi capelli che ricaddero a ciocche sulla spalla.

Lui non si era ancora accorto di lei.

E Sakura in preda a chissà quale magia, poggiò il suo capo sulla sua spalla e gli prese la mano libera.

Lui non si voltò, sapeva chi era e non fece altro che stringerle la mano.

 

“Ti amo anch’io...”

 

Sentì il ragazzo rabbrividire,mentre sullo sfondo la città di Tokyo sembrò fermarsi in quell’istante.

Gli schiamazzi delle persone e il rumore delle foglie abbandonate al vento non riuscivano a richiamare la loro attenzione.

 

Lee si ritrovò ad abbracciare una Sakura rossa in volto.

Le sue labbra sfiorarono quelle della ragazza in un bacio leggero.

 

 

“Tutta la mia vita ho aspettato qualcuno da amare…e finalmente sei  arrivata…”

 

Lei lo prese per mano e si mise a ridere, felice, finalmente.

 

Uscirono mano per la mano dalla scuola e andarono incontro ad un nuovo giorno, pieno di luce.

 

Fine quarto capitolo

 

 

 

Note della strampalata autrice

 

Ciao a tutti! Che ne dite vi è piaciuto spero tanto di sì!! Devo ammettere che non so se la continuerò, apetto un’ispirazione, nel frattempo è molto probabile che pubblicherò altre f.f. . Ma forse ormai avete capito che vado a lune e che sicuramente ci sarà un seguito! Mi scuso per gli errori di  grammatica che ci possono essere, errare è umano!

Voglio ringraziare tutti quelli che hanno letto questo racconto e per tutte le persone che hanno recensito:…

 

Super Gaia: GRAZIE! Perché sei stata la mia prima recensione, e perché mi hai saputo dare un po’ di carica per gli altri capitoli!

 

Sakura: ^_^ Grazie a te per aver letto e recensito, lo sai che mi piace molto questo nick?? Eh!

 

Usagi: Non so davvero come esprimere tutta la mia gratitudine! Sono contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere e spero che ti piaccia anche come ho interpretato i personaggi!

 

Jenny: Spero di non averti fatto aspettare troppo, mi raccomando appena leggi questo capitolo devi assolutamente scrivere le tue sensazioni! Un kiss e un thanks!

 

Luna: Ciao! Spero di aver saziato la tua curiosità! Spero che troverò altri stimoli per continuarla, perché anche a me piace molto questa fan fic, e grazie sono anche l’autrice..! :-)

 

Tj: Cosa ne pensi di quest’altro capitolo? Ciao!

 

Lullaby: Grazie anche perché sei stata l’ultima persona a recensire! Spero che ti piaccia!

 

Marina: Grazie per il tuo commento! ^_-

 

Layonel: Sono assolutamente d’accordo con te, ci sono poche fan fic su CCS! Spero di averti fatto vivere un paio di emozioni!

 

Sevy: Cosa ne pensi, mi raccomando anche il tuo giudizio è molto importante!

 

Con affetto Sara