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Autore: Curly_crush    07/03/2015    3 recensioni
Non capita spesso di sentirsi giusti per qualcuno. E a volte, oltretutto, può succedere con la persona e nel momento sbagliati. Harry, Bailey e Zayn dovranno fare i conti con questa realtà non appena se ne accorgeranno.
Attenzione! Questa storia è costruita attorno alla one shot "Mistakes of a night" che trovate nella mia pagina, ne narra gli avvenimenti precedenti e successivi, quindi se volete passare siete le benvenute!
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Right place, wrong time





EYES OPEN

Aveva provato a lasciarsi andare, Bailey, aveva tentato con tutte le sue forze, ma non ci era riuscita, a chiudere fuori i pensieri, per focalizzarsi solo su Zayn. L’aveva baciato, più o meno, sicura che avrebbe così capito cosa le stava passando per la testa in quegli ultimi giorni di tour. Dopo la conversazione con Louis, non era riuscita a scacciare il dubbio che l’amico potesse piacerle, aveva persino tentato di allontanarsi da lui, per non impazzire, quel pensiero la torturava quasi. Sembrava aver funzionato, per un certo tempo, poi era arrivato il momento dell’ultimo concerto, e tutte le sue difese erano crollate. Aveva sentito il bisogno di rimanere da sola con lui, di eliminare le barriere che si era creata, e riprendere il normale rapporto con Zayn e, sì, fare qualcosa per chiarire finalmente tutti quei dubbi. Era stato bello passare del tempo con lui in quel giardino, si era sentita se stessa, libera da ogni dilemma, ma, non  appena le sue labbra avevano sfiorato quelle di Zayn tutto l’aveva assalita di nuovo. Si era concentrata solo su di lui, proiettando il viso dell’amico nella sua mente, ma tutto ciò che era riuscita a provare baciandolo era stato un divorante senso di colpa nei confronti di Harry.
Non passione, non desiderio, non amore. Solo colpa. Zayn non aveva reagito, non se n’era approfittato, quindi lei poteva benissimo essersi inventata tutto. Eppure la sua immobilità diceva molto di più. Bailey aveva sentito il calore sulle guance del ragazzo mentre gli accarezzava il viso, e il cuore pulsare più forte sulle vene del collo, come si era accorta della stretta delle mani di lui sui suoi fianchi. Incapace di eliminare l’ansia per focalizzare altri sentimenti, si era allontanata, senza sapere come giustificarsi. Quando poi però, nel momento in cui aveva deciso di tornare in camera, Zayn l’aveva presa alla sprovvista baciandola lui questa volta, con decisione, le sensazioni che Bailey aveva provato erano di tutt’altra natura. Qualcosa era scattato in lei, qualcosa che non aveva sentito prima, ma che l’improvvisazione di Zayn aveva permesso di liberare nel suo cuore. Non l’aveva programmato, non ci avrebbe mai creduto se gliel’avessero raccontato, non le sembrava possibile, ma, oltre all’amore per Harry, provava qualcosa anche per Zayn, il suo migliore amico. E la soluzione più sicura era stata quindi scappare da tale consapevolezza, sperando di seminarla, in qualche modo.
 

Il rientro a Londra non era stato come sperava. Si aspettava il solito confortante caos, in cui nessuno badava a lei, così da potersi confondere tra le migliaia di persone che ogni giorno sfrecciavano, a piedi o con qualsiasi altro mezzo, per le strade della città. Era stata quasi sollevata, ad un certo punto, di terminare la sua parte nel tour dei ragazzi, non tanto per la compagnia, che adorava, quanto per la stanchezza psicologica degli ultimi giorni, che in realtà si trascinava dietro da molto più tempo, più precisamente dalla litigata con Harry a proposito delle voci su lei e Zayn. Pensava che allontanandosi dai ritmi del tour e da tutto ciò che da esso era derivato, sarebbe riuscita a riprendere in mano la sua vita ed i suoi principi, magari finendo anche per rendersi conto che le ultime rivelazioni che aveva avuto non erano altro che un abbaglio causato dallo stress che aveva sopportato per settimane.
Le sue convinzioni sulla sicurezza che pensava Londra le avrebbe dato, però, vennero attaccate e fatte vacillare molto presto, a partire dal primo giorno in cui riprese il lavoro alla  sede di Cosmopolitan.
“Eccola qui, la nostra superstar!” La accolse Lucas, vedendola entrare nello studio.
Bailey alzò gli occhi al cielo, sperando di essersi inventata tutto, che quello fosse un incubo da cui si sarebbe presto svegliata. Invece, l’abbraccio in cui il suo responsabile la strinse fu fin troppo reale, quasi da soffocamento.
“Ciao Lucas, mi sei mancato – Lo salutò allora, per poi aggiungere, con una risata – I tuoi stritolamenti un po’ meno”
“Come stai, bellezza? – Domandò l’uomo, allontanandosi un po’ per ammirarla e farle fare una giravolta – Sei una meraviglia”
“Grazie, sempre troppo buono – Rispose lei, quasi arrossendo – Tutto bene, comunque. Qui, come procede?”
“Oh, bene, anche se ci mancava il pezzo forte”
“Cioè?” Chiese Bailey ingenuamente.
“Beh, da quando sono uscite quelle foto di te e Zayn e la gente ha saputo che lavoravi qui, abbiamo avuto una valanga di richieste” Spiegò Lucas, evidentemente fiero.
Fosse stato per Bailey, si sarebbe sotterrata in quel preciso momento, ancora più in fondo rispetto a quando aveva scoperto che il suo lavoro era ormai di dominio pubblico.
 

Erano passati neanche due giorni dalla sua uscita con Zayn, e la tensione tra lei ed Harry era, se non alle stelle, poco più sotto, sarebbe bastata una minima scintilla per far scoppiare una nuova discussione. Come quella di quel giorno, per l’appunto. Bailey stava scegliendo con Harry l’abbigliamento per il concerto di quella sera, l’ultimo australiano, quando Liam era entrato all’improvviso nel camerino con gli occhi attaccati allo schermo del cellulare.
“Senti, ma dircelo che fai anche i servizi in biancheria intima no, eh? – Aveva esclamato, per poi rendersi conto della presenza di Harry e borbottare – Oh, ciao Harry, ci sei anche tu”
“Già. Ciao Liam. Di cosa stai parlando?” Aveva chiesto Harry, fulminandolo con lo sguardo.
“No, niente, ci sono… Niente” Aveva balbettato Liam, rinunciando poi a spiegare cosa l’avesse sorpreso così tanto.
“Liam, che c’è?” Aveva chiesto quindi Bailey, più delicatamente.
Lui, senza dire niente, le aveva passato il cellulare, permettendole di capire a cosa si stesse riferendo quand’era entrato nel camerino di prova. Bailey scambiò uno sguardo con lui e poi con Harry prima di dare la sua attenzione allo schermo, scoprendovi decine di foto provenienti dai suoi servizi fotografici. Aveva spalancato gli occhi, per poi iniziare a scorrere la pagina e trovare sempre più elementi che già conosceva, sotto lo sguardo attento dei due ragazzi, muti.
“Come… Come hanno fatto a scoprire tutte queste cose?” Domandò Bailey, spaventata.
“Come fanno con qualsiasi ragazza venga vista in nostra compagnia – Disse Liam, arreso – Lascia loro qualche ora e trovano anche il tuo gruppo sanguigno”
 “Credo di aver capito la situazione, ma se qualcuno me la spiega esplicitamente sarebbe più gradita come cosa” Intervenne Harry, rimasto zitto con le braccia al petto fino a quel momento.
“Sanno tutto di me, Harry. Nome, cognome, dove lavoro, cosa faccio – Spiegò Bailey, passandosi una mano sulla fronte – E’ incredibile!”
“Forse con te è stato più semplice però – Rifletté Liam – Voglio dire, fai la modella, qualcuno si sarà accorto di averti già vista da qualche parte, e da lì è stato un gioco da ragazzi”
“Fantastico”
Bailey aveva sbuffato, cercando di visualizzare le conseguenze che tutte quelle novità avrebbero portato, poi i suoi occhi avevano trovato Harry, che aveva l’aria sperduta quasi quanto lei, lo sguardo fisso nel vuoto. Scambiò un’occhiata rapida con Liam, che alzò le spalle come per scusarsi per non sapere cosa fare con l’amico. Allora Bailey gli si era avvicinata, e gli aveva posato una mano sul fianco.
“Prima o poi sarebbe dovuto succedere, abbiamo risolto un problema almeno” Dichiarò Harry in tono piatto, senza guardare la ragazza.
“Ragazzi, ci vediamo dopo, io… Vi lascio soli” Aveva borbottato Liam, forse comprendendo che non era il caso di rimanere lì con loro, per poi uscire senza aspettare una risposta.
“Harry, io non volevo che succedesse tutto questo, non sono uscita per attirare l’attenzione su di me” Aveva provato a spiegare Bailey, bloccandosi poi ad un cenno di indifferenza del ragazzo.
“Lo so, e non credo abbia senso che stiamo qui a discuterne ancora tanto – Replicò Harry, guardandola appena – Conosco le tue ragioni, tu conosci le mie, punto”
“E io non voglio litigare ancora di sicuro, ma-”
“Allora siamo d’accordo – Aveva concluso lui, senza lasciarla finire – Chi ti mando per le prove?”
“Niall” Era l’unica cosa era riuscita dire, la reazione ferma di Harry l’aveva lasciata completamente senza parole.
Aveva guardato Harry uscire dal camerino senza aggiungere altro, rimanendo immobile fino a che non l’aveva raggiunta Niall e aveva quindi dovuto riprendere coscienza delle sue azioni. Il biondo si era accorto più volte della sua distrazione e le aveva chiesto se qualcosa non andasse, ma Bailey aveva sempre liquidato il discorso con una battuta sulla sua testa vuota, quando invece aveva la mente talmente piena di pensieri e preoccupazioni che da non riuscire a concentrarsi su ciò che aveva davanti.
 

“Ehi, ci sei ancora?” La richiamò Lucas, sventolandole una mano davanti al viso.
“Oh, sì sì, scusa – Si riscosse Bailey, guardandolo – Dicevi?”
“Vogue, Vanity Fair, Elle… Hai presente?” Riprese Lucas, senza che Bailey riuscisse comunque a collegare il discorso.
“Beh, direi. Ma che c’entra adesso?”
“Sono solo alcuni dei nomi che ci hanno chiesto di te” Spiegò Lucas, con tono ovvio.
“Stai scherzando” Disse Bailey, accennando un sorriso scettico.
“No, Bailey. Noi ovviamente abbiamo temporeggiato per lasciarti il tempo di tornare e perché devi decidere tu, ma è tutto vero” Confermò Lucas, sorridendole sincero.
“E ripetimi perché tutto questo, per favore, credo di essermi persa un passaggio” Chiese lei, sentendo l’euforia salire.
“Ti hanno vista con Zayn, ti hanno reputata degna di attenzione, si sono informati e ci hanno trovati. Così, ora ti vorrebbero almeno per un servizio” Raccontò Lucas, l’entusiasmo alle stelle, mentre quello di Bailey scemava man mano che l’uomo procedeva nella spiegazione.
“Io non sono uscita con Zayn per farmi conoscere” Commentò, secca.
“Bailey, ma mi hai sentito? Sono alcune delle testate più importanti nel nostro campo e tu ti fai di questi problemi?” Sbottò Lucas, incredulo.
“Ci devo pensare bene” Concluse lei, spostandosi a lunghi passi all’interno dello studio.
Rimasero in silenzio alcuni istanti, Bailey combattuta tra il suo sogno di sfondare nel mondo della moda, che in quel momento sembrava così vicino alla realizzazione, e il rapporto con Zayn, ma soprattutto con Harry. Conoscevano entrambi la natura del loro rapporto, ed entrambi sapevano che Bailey non li avrebbe mai usati per raggiungere i suoi obiettivi lavorativi. Stava con Harry perché era innamorata di lui e, anche se si erano conosciuti proprio grazie al suo lavoro, non avrebbe mai e poi mai pensato di servirsi di lui, non era quel tipo di persona. Zayn l’aveva conosciuto dopo, ed era nata un’amicizia speciale come non avrebbe mai immaginato. Erano relazioni sincere, le loro, ma tutti gli altri, il mondo esterno a loro, ci avrebbero creduto? O sarebbero stati pronti a puntare il dito contro Bailey? E il fatto che tutti pensassero che lei stesse con Zayn, o comunque la collegassero a lui e non a Harry, in nessun modo, non aiutava sicuramente. Già li vedeva, i titoli che la presentavano come “la nuova ragazza di Zayn Malik”. Già vedeva lo sguardo deluso e rassegnato di Harry, nella consapevolezza di non poter far niente per cambiare quella situazione. Non poteva farlo, c’erano troppe cose in ballo, troppi rischi che non era ancora pronta a correre.
 
“Dai, almeno raccontami qualcosa, è un pezzo che non ci vediamo” La esortò Lucas, in tono più delicato.
Bailey lo guardò qualche istante, accennando un sorriso e prendendo un respiro profondo per rilassarsi. Lucas non si meritava delle risposte così secche, l’aveva sempre aiutata, e lei invece di essere riconoscente stava filando dietro alle sue paure e basta, senza pensare che reagendo in quel modo avrebbe potuto offenderlo e portarlo ad allontanarsi da lei.
“Cosa ti posso dire?” Domandò allora, sedendosi tranquilla su una sedia.
“Okay, ora mi ucciderai, lo so – Borbottò l’uomo, abbassando lo sguardo, per poi rialzarlo, con cautela, e chiedere – Da quanto stai con Zayn?”
“Io non sto con Zayn!! Cosa c’è di difficile da capire? L’ha detto lui, continuo a dirlo anche io, perché non ci crede nessuno?!” Esplose Bailey, senza riuscire a mantenere la calma.
“Va bene, va bene, scusa – Si affrettò a dire Lucas – E’ che sembrate così affiatati in quelle foto, e poi lui ti guarda con un’aria talmente persa che pensavo, ecco, che fosse scoccato qualcosa tra te e lui”
Gli occhi di Bailey si chiusero per alcuni secondi, per elaborare quanto il suo responsabile aveva appena esposto. Le aveva viste anche lei quelle foto, ovviamente, ma non si era soffermata più di tanto su come Zayn guardasse lei o il contrario, non era il caso visto il putiferio che stavano creando nei suoi rapporti. Ma in quel momento, con i pensieri che le circolavano per la mente, ci ripensò, senza riuscire a focalizzare niente di preciso, per decidere quindi di lasciar perdere e tornare alla conversazione con Lucas.
“Lucas, siamo amici, okay? – Affermò, per poi sbottonarsi un po’ di più, vista l’espressione scettica dell’uomo – Va bene, migliori amici, abbiamo legato parecchio”
L’episodio del giardino giapponese le lampeggiò nella mente, prepotente, come ad ammonirla e ricordarle cosa aveva tentato di fare, ma Bailey lo ricacciò indietro, scuotendo appena la testa.
“Bailey, scusa, ma devo insistere – Continuò Lucas, aggiungendo velocemente, dopo aver visto l’occhiata assassina della ragazza – Cioè, se mi dici che siete solo amici io ti credo, ma posso mostrarti una cosa?”
Bailey alzò semplicemente le spalle, rassegnata, così Lucas le si avvicinò digitando qualcosa sul portatile che teneva tra le mani. Prima di farle vedere lo schermo, cliccò su qualcosa, poi glielo presentò davanti agli occhi.
“E tu saresti la sua migliore amica e basta, Bay?” Indagò, mentre la ragazza osservava attentamente l’immagine davanti ai suoi occhi.
Era, come immaginava, una foto della giornata ad Adelaide, un momento preso dalla visita ai delfini sul fiume Port: c’era Bailey che accarezzava il muso di uno dei cetacei, sorridendo quasi come una bambina, tanto sembrava entusiasta, e c’era Zayn, vicino a lei, che la osservava, un sorriso accennato sul volto, e un’intensità nello sguardo che Bailey aveva finora visto soltanto in un altro paio di occhi. Occhi verdi, occhi innamorati.
“Non c’è niente tra me e Zayn” Ripeté, chiudendo di botto il computer sulle sue gambe.
 
Lucas non aveva più accennato alla loro discussione di quel giorno, e Bailey gliene era grata. Aveva già fin troppe preoccupazioni per conto suo, non c’era bisogno che ci fosse anche qualcun altro a metterle pulci strane nell’orecchio. Aveva ripensato a tutte le volte in cui lei e Zayn erano stati assieme, e alle occhiate che il ragazzo le lanciava di tanto in tanto, riconoscendo che, forse, qualcosa di più che semplicemente amichevole c’era. Ma Bailey era innamorata di Harry, le era bastato vedere quanto la consapevolezza di avere già lui le avesse impedito di baciare realmente Zayn e, anche se lui poi aveva risposto più spontaneamente, sapeva che anche l’amico non avrebbe mai fatto niente che potesse ferire Harry e mettere a rischio il futuro del loro gruppo.
Era normale, pensava Bailey, prendersi una cotta per uno come Zayn, dopo averlo conosciuto. Certo, era anche bello da non credere, ma il suo modo di essere, quel voler sempre accertarsi che lei stesse bene, trovare una soluzione a tutto, le giuste parole, i giusti gesti, era quello che attirava Bailey più di tutto. E poi, c’era il fatto che con Harry da mesi viaggiassero su alti e bassi, la solidità del primo periodo era ormai un ricordo lontano, erano sempre sottoposti a nuove sfide, quasi la vita stesse mettendo alla prova la loro relazione. Con una tale imprevedibilità era quasi banale che Bailey cercasse un punto d’appoggio fisso, sicuro, sul quale contare. Così, con una certa ironia, in mezzo al mare mosso che era la sua storia con Harry, Zayn era diventato la sua ancora di salvezza.
 
“Certo che non potevamo scegliere giornata migliore!” Protestò Bailey, tentando di togliersi i capelli dal viso.
“Tesoro, lo sai com’è Londra, o la ami o la odi” La liquidò Lucas, con un sorriso esperto.
“Tanto amore” Sbuffò lei, più a se stessa che altro.
Era primavera, ormai, e chissà come, Bailey si era aspettata di vedere il sole e sentire un po’ di calore in più sulla pelle. Invece, almeno quel giorno, le sembrava che Londra fosse ripiombata nel bel mezzo dell’inverno, il vento soffiava forte, e il cielo era di un grigio tendente al nero, numerose nuvole minacciavano un acquazzone che avrebbe inzuppato tutti fino alle ossa. Manca solo la neve, pensò la ragazza, affranta, alzando gli occhi al cielo.
“Dai, su, preparati che iniziamo” La esortò Lucas, da dietro il fotografo.
Era il primo servizio da quando Bailey era tornata, e avevano scelto come location una delle zone di Londra che lei amava di più, l’area del Tower Bridge. Visto il tema e lo stile che Bailey avrebbe dovuto impersonare nelle fotografie, l’ambiente era rimasto aperto al traffico e ai passanti, così da rendere più realistica la scena. Bailey si strinse nel giubbino di jeans che doveva indossare per i primi scatti, poi sentì l’obiettivo venire premuto. Si voltò in direzione del fotografo, venendo sorpresa da un altro scatto.
“Ma che state facendo?” Domandò, incuriosita.
Di solito le venivano assegnate delle linee guida su come muoversi, che posizioni assumere davanti alla macchina fotografica, così che in quel momento si trovò a non sapere cosa fare.
“Tu continua così, muoviti come vuoi, fai ciò che ti senti, vogliamo provare una tecnica nuova” Spiegò Lucas.
“Sii il più spontanea possibile, fai come se non ci fossimo” Aggiunse il fotografo.
“Davvero?” Si accertò Bailey con un sorriso luminoso, che venne immediatamente catturato.
“Questa è fantastica, prima pagina del servizio – Decise Lucas, per poi confermare – Sì, davvero Bailey, puoi sbizzarrirti”
“Fantastico!” Esclamò, un attimo prima di dimenticare completamente di stare lavorando e lasciarsi andare a ciò che il suo istinto le suggeriva, iniziando ad avvicinarsi al parapetto del ponte per osservare il Tamigi scorrere più sotto.
 
“Bailey!”
Quasi a termine del servizio e parecchi cambi d’abbigliamento dopo, la ragazza si voltò verso Lucas, anche se capiva benissimo da sola che la voce che l’aveva chiamata per nome non poteva essere quella del suo responsabile, era troppo acuta, troppo alta, troppo femminile. Incrociò lo sguardo dell’uomo, che la guardò per poi alzare le spalle in un gesto perplesso e spostare gli occhi verso l’origine del suono. Bailey lo imitò, scoprendo un drappello di circa dieci ragazze ferme sul marciapiede giusto dietro al fotografo, che si voltò venendo sorpreso da quelle presenze, per poi spostarsi rapidamente, come per difendersi da un probabile attacco.
“Bailey, sei tu davvero?”
“Ma sì che è lei, scema!”
“Bailey Starling?”
Gli occhi della ragazza vagavano da un volto all’altro, a seconda di chi, prima o dopo, la nominava, senza riuscire a trovare un modo per evitare quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Alzò la mano timidamente per salutare, poi venne affiancata da Lucas, uno sguardo preoccupato sul volto. Non sapeva cosa fare, se andarsene o rimanere lì impalata, dire qualcosa o continuare a rimanere muta e sperare che quelle ragazze se ne andassero in fretta. Loro, peraltro, continuavano a fissarla e a parlottare tra loro, impedendole di capire quali fossero le loro intenzioni, sempre se ne avevano.
“Come stai?” Domandò una di loro ad un tratto, facendosi avanti.
“Uhm, bene, grazie – Indugiò, per poi costringersi a rilassarsi almeno un po’ – Voi?”
Un coro di “Bene, non c’è male, tutto a posto” si levò dalle ragazzine, quasi strappandole un sorriso.
“E Zayn? E’ contento di come sta andando il tour?” Sentì chiedere ad un’altra.
“Beh, mi… Mi pare di sì” Mormorò Bailey, sentendosi avvampare.
“Ma da quanto state insieme?” Chiese un’altra, più audace.
“Noi… Io e Zayn non stiamo insieme. Siamo amici, davvero” Dichiarò Bailey, alzando il tono senza volerlo.
Osservò le occhiate scettiche che alcune delle ragazze le rivolsero, e non riuscì a trattenersi dal ricambiarle quasi con tono di sfida, almeno fino a quando non intervenne Lucas, che le si parò davanti ed annunciò che il servizio era concluso e dovevano liberare l’area per evitare ingombri al traffico. Bailey abbassò lo sguardo, dandosi della stupida per aver reagito in quel modo, ma era stata presa talmente alla sprovvista che non avrebbe saputo fare di meglio. Non le era ancora mai capitato di venire riconosciuta dopo i fatti del tour, e la possibilità che da quel momento potesse succedere quando meno se l’aspettava, la spaventava parecchio.
“Bailey, abbiamo finito, davvero” La scosse Lucas, posandole una mano sulla spalla.
“Va bene, grazie Lu. Ci vediamo domani” Lo salutò Bailey, sorridendogli riconoscente.
Non sapeva quando avrebbero terminato realmente quel servizio, ma non ci sarebbe riuscita in quel momento, lo sapeva, l’unica soluzione era veramente quella di tornare a casa e rifugiarvisi, finalmente al sicuro da tutti.
 

“Harry, mi manchi” Stava sospirando al telefono, qualche giorno dopo.
“Anche tu amore mio. Ma manca poco” La rassicurò lui, dall’altro capo del telefono, e del mondo.
“Com’è andato l’ultimo concerto?” Si informò Bailey, cercando di risultare più sollevata.
Non gli aveva raccontato di quanto successo pochi giorni prima al lavoro, non ne aveva avuto il coraggio, aveva preferito tenere per sé quell’esperienza per evitare altri allontanamenti, ma la distanza fisica che separava lei ed Harry, in quel momento stava diventando insopportabile e, anche se sapeva che sarebbe tornato presto a casa, avrebbe tanto voluto averlo lì al suo fianco immediatamente.
“Benone, una carica pazzesca – Raccontò Harry, entusiasta, anche se la voce tradiva la stanchezza – Sei a casa?”
“Direi. Stavo pensando di andare a dormire, ma prima volevo sentirti” Confessò lei, lasciandosi andare ad un sorriso.
“Apri la porta un attimo, per favore” La pregò Harry, un tono strano nella voce.
Bailey scattò subito in piedi, colta da una speranza improvvisa, e si diresse verso l’entrata dell’appartamento.
“Harry, ma stai bene?” Domandò, un attimo prima di aprire la porta.
“Mai stato meglio” Disse lui, sorridendole non appena la vide davanti a sé.
Bailey staccò il telefono dall’orecchio, per lasciarlo velocemente sulla poltrona che fungeva da appendiabiti, poi si lanciò addosso al ragazzo quanto più rapidamente poteva, circondandogli il collo con le braccia ed attirandolo a sé, respirandone a fondo il profumo e rilassandosi non appena Harry iniziò a ridere piano contro il suo petto. Sentì le braccia di lui stringerle forte la vita, le labbra cercare la sua guancia.
“Ciao amore” Le sussurrò all’orecchio.
“Sei qui” Mormorò lei, ancora incredula.
Si voltò appena, incrociando lo sguardo di lui, ritrovando finalmente quel verde rassicurante che tanto le era mancato, e dimenticò tutto, paure, dubbi, incertezze, sospetti. Non era rimasto più niente, solo lei ed Harry. Lui cercò le sue labbra, ostentando una calma che non c’era, e tutto venne cancellato definitivamente.
  




Curly space
Phew, è lunghissimo questo capitolo. Spero non sia anche noioso aha. In realtà mi piace abbastanza, Bailey ha un gran casino in testa, e mi pare di essere riusicta a renderlo abbastanza decentemente :) Ci sono un sacco di pensieri e cose che succedono qui, tra rivelazioni e incontri vari u.u E poi torna Harryyyyyyyyyyyy! *-* Cioè, mi sono persa con un paragrafo, gente, UNO. Non è possibile.
Vabbé, detto questo, spero piaccia anche a voi e, sì, credo... No, non voglio fare spoiler aha :D
Grazie mille a potatoess e Blinking Liam per le recensioni, vi adoro, e a Sunset_ per aver aggiunto la storia alle preferite! :)
Un bacione a tutte e a presto :*

Curly xx 
  
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