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Autore: lickmelyca    08/03/2015    1 recensioni
Prendete una persona. Cancellatene ogni ricordo, ogni possedimento, ogni traccia della sua identità.
O, più semplicemente, la sua essenza. Otterrete una persona vuota.
[dal prologo]
Sembrava quasi una di quelle schermate che appaiono sul computer quando si decide di cestinare un file che non si desidera più. Che buffa metafora. Perché quelle finestrelle dovevano avere due opzioni? Saryuu Evan sapeva sempre quale cliccare.
“Sì.”
[dal quinto capitolo]
"Non è vero. Sono diverso. Sono strano. Sono fastidioso. Io non ho ricordi, vero? Cosa devo ricordare? [...] Mi ricordo tantissime cose… Però non lo so che cos’è un ricordo. E’ per questo che dite che non mi ricordo nulla? Ho sbagliato qualcosa? Sono cattivo? Non parlarmi più allora. Mi dici sempre che non bisogna mai parlare con le persone cattive… Hai visto che mi ricordo anche questo?”
--
Enjoy! (?)
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Gamma, Saryuu Evan - Saru, Zanark Abalonic
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo settimo_
(Un guerriero senza spada)

Il vento sulla pelle. Quante volte lo aveva provato, apprezzato, sfidato. Peccato, però, che non se lo ricordasse affatto e quindi il suo corpo, disabituato, glielo faceva trovare fastidiosissimo. L'inverno era cominciato da circa una settimana, con tutta la sua rigidità. Alcune coraggiose persone sfidavano il freddo per godersi gli ultimi giorni dell'anno, anche in un'epoca così avanzata in cui spesso la magia delle feste veniva schiacciata dal progresso.
Zanark non ne sapeva niente, ma aveva la consapevolezza che avrebbe dovuto sapere. Il non essere al corrente e il non ricordare erano diventati fardelli troppo pesanti per lui... E per Gamma, soprattutto per Gamma. Per questo il povero smemorato aveva deciso di lasciare casa e di partire alla ricerca del ragazzo cattivo che gli aveva cancellato tutto. Si era accorto troppo tardi di non aver la minima idea di dove andare, come fare, come agire... Alla fine, seppur la sua mentalità si era evoluta molto negli ultimi due giorni, rimaneva comunque simile a quella di un bambino, non soggetta a ragionamenti e grande seguace dell'istinto. Sapeva solo di dover risolvere tutto da solo, con le sue forze.
Il vento si alzò, facendolo rabbrividire. Guardando il cielo, notò delle strane goccioline bianche cadere giù e posarsi delicatamente a terra, sui veicoli, sulle case e addirittura qualcuna sul suo naso. Com'erano fredde, pensò. Dal principio, l'Avalonic ne ebbe quasi paura e rapido cercò riparo sotto un'ampia grondaia. Osservando bene lo strano fenomeno, però, lo trovò addirittura piacevole e divertente. L'unico problema restava il freddo, ma era facilmente risolvibile: una volta, Shura aveva organizzato per lui un pic-nic dentro casa, per farlo divertire anche se non poteva uscire. Gli aveva insegnato, tra le tante cose, a riempire un grosso zaino con l'indispensabile, ad esempio un telo, che in quel caso era stato sostituito da una coperta. Zanark si era portato appresso lo stesso bagaglio e la coperta era rimasta, perciò decise di riciclarla avvolgendosela attorno da capo a piedi. Ben stretto nel caldo lembo di stoffa, partì finalmente in esplorazione. Da quando le gocce bianche avevano cominciato a cadere con più vigore, dalla strada erano spariti tutti. No, anzi, qualcuno era ancora in giro. Una lontana figura era immobile in mezzo alla distesa bianca, intenta a fissare il vuoto. Incuriosito, l'ex criminale a fatica lo raggiunse e immediatamente costui si voltò, mettendosi sugli attenti per pochi secondi e poi tornando alla sua attività, non percependo alcuna minaccia. Se Zanark avesse avuto la sua memoria, avrebbe identificato subito quel ragazzino dagli insoliti capelli verdi e forse si sarebbe anche chiesto come mai uno dei suoi occhi apparisse stranamente arrossato. Ma d'altronde nemmeno lui venne riconosciuto, tanto era nascosto e imbaccuccato. Cominciò quindi una normalissima conversazione tra due perfetti sconosciuti.
“Ma tu non hai freddo?” Cominciò il maggiore “Si gela qui fuori!”
“Uh..” L'altro si voltò di nuovo, in modo più impercettibile “No, non ho freddo. Ultimamente non lo soffro più-”
“Sei tanto fortunato... Come ti chiami?”
Silenzio. Era quasi come se in un quiz gli avessero posto una domanda da un millione. Respirò in maniera affannosa, molto insicuro della sua risposta.
“Fe... Fey...” Balbettò finalmente “Almeno... Credo...”
“Anche per te è difficile capire chi sei? Pensavo di essere l'unico! Posso rimanere qui con te un po'?”
“Se... Se ci tieni tanto... Tu che ci fai al gelo?”
“Sto cercando una persona... Com'è che si chiamava? Maru? No, forse Sara...?”
“Saru?” Fey alzò un sopracciglio “Perchè cerchi Saru?”
“Lo conosci? Io devo parlare con lui. E anche lottare, perché mi ha rubato tutto quel che avevo e lo devo riprendere! Però non lo so come si fa...”
Finalmente il verde si voltò completamente verso di lui, accennando un sorrisetto. Lo intrigava, quel misterioso ragazzo avvolto nella coperta. Sentiva di conoscerlo da sempre, ma al tempo stesso lo voleva conoscere di più. Tornò allora a fissare il cielo, più intensamente di prima.
“Lo sai cosa sei?” Disse infine “Un guerriero. Un guerriero coraggioso e determinato. Ma dimmi, hai mai visto un guerriero senza la sua spada? No, perché l'arma è l'anima stessa di un combattente. Eppure tu sei un'eccezione, caro mio. Anche disarmato, lotti perché hai qualcosa da difendere. Qualcosa da ricononquistare. Sei ammirevole, lo sai?”
Zanark rimase a fissarlo. Quelle particolari parole lo avevano colpito nel profondo, facendogli acquisire quella stessa sensazione di volerlo conoscere ma di conoscerlo già. Gli prese d'istinto le mani, facendolo sussultare. Poi Fey sorrise, trasmettendo sicurezza.
“Comunque sì, conosco Saru e so dov'è. Se davvero lo cerchi seguimi. Devo comunque andare da lui.”
“Davvero? Ha tolto qualcosa anche a te?”
“Ecco...” Titubò di nuovo “Non... Non lo so...”
Un'altra forte folata di vento gelido li interruppe, facendo scivolare via la coperta dal corpo del ragazzo senza memoria e rivelandone il volto. Egli rabbrividì di freddo, ma i veri brividi li provò l'altro. Rune cominciò infatti a tremare e balbettare, per poi accasciarsi rovinosamente a terra.
“Fey?!”
Per tutta risposta quest'ultimo ebbe un paio di spasmi. Il suo cervello pulsava, si sentiva schiacciato da un'indescrivibile forza che faceva crollare ogni sua certezza. Urlava, strepitava, quasi piangeva dal dolore... E tutto per aver visto in faccia il ragazzo con la coperta. Per averlo riconosciuto.
“Za... Zanark...”
“Eh? Sai il mio nome? Mi conosci allora?”
“Tu... Tu non sei Zanark.”
“Cosa dici? Ma stai bene, Fey?”
“Io non sono più Fey. Non lo sono mai stato davvero.” Lo guardò dritto in faccia. Entrambi i suoi occhi erano diventati di un vivido rosso fuoco “Io sono Zanark Avalonic.”
“Cosa stai dicendo?! Io sono Zanark!”
“No, tu sei un'impostore. Non possono esserci due Zanark.”
“Infatti! Io sono Zanark!”
“Sapevo che lo avresti detto. Ne hai le certezze? Ne hai i ricordi? Non credo proprio.” Ghignò “Io torno da Saru. Se ci tieni particolarmente a crepare, seguimi pure. Voglio vedere cosa riesci a fare senza spada, stolto guerriero.”
Fey, o quello che ne rimaneva, gli diede le spalle, sparendo pian piano nel bianco e lasciandolo sommerso da una nuova tempesta di dubbi. Era vero, lui non sapeva per certo di essere Zanark Avalonic... Possibile che Gamma gli avesse mentito un'altra volta? C'era solo una persona che poteva dirgli la verità e lui l'avrebbe scoperta ad ogni costo. Con o senza spada.


“Sei davvero ridicolo!”
Lo era. Gillis con addosso la divisa della Protocoll Omega era uno spettacolo tanto insolito quanto esilarante. Gli stava stretta e scomoda, ma non poteva farci nulla. Quella Beta, però, non faceva che ampliare il suo imbarazzo... Non avrebbe mai detto che una ragazza tanto graziosa potesse dargli così ai nervi.
“Signor Toudou, non è che potrei far uso della mia divisa, sa, quella della Giru?” Tentò “Io, ehm... Non mi trovo a mio agio con questo scemp- cioè, modello...”
“Mi dispiace, Gillis” Perfino il presidente reprimeva a stento un sorrisetto divertito “Purtroppo il regolamento impone così, visto che lavori ufficialmente per noi. Preferisci la divisa della Perfect Cascade?”
“Per carità! Cioè... No grazie, signore!”
La ragazza rideva a crepapelle, facendo venire voglia all'occhialuto di tornare alla Feida piuttosto che subire tale umiliazione. Poi notò che c'era qualcuno che non rideva affatto, che anzi era serissimo. Gamma li aveva raggiunti subito, preoccupato come non mai e desideroso di ritrovare Zanark al più presto. Ai tempi della Giru, Gillis ricordava di aver spettegolato molto su di lui e che Meia lo aveva addirittura soprannominato il “dolce frocetto emancipato”. Lei aveva subito predetto che l'albino si sarebbe fidanzato con Zanark, ma nessuno dei due si immaginava quanto profondo sarebbe stato il legame che li univa. Avrebbe voluto dirgli che gli dispiaceva per ciò che era successo, ma dalle gelide occhiate che riceveva capiva che quel ragazzo non si fidava di lui e provare a convincerlo del cambiamento non sarebbe servito proprio a niente.
“Gamma” Toudou riprese la sua consueta serietà “Devi comunicarci esattamente cosa è successo prima della sparizione di Zanark.”
“Ieri abbiamo avuto una discussione, aveva scoperto di non avere la sua memoria e ci era rimasto malissimo perché non gli avevo detto nulla... Ma avevamo chiarito nel migliore dei modi, glielo assicuro! Stamattina abbiamo fatto colazione assieme come sempre... Ora che ci penso mi ha ringraziato tantissime volte... Poi sono andato a farmi la doccia e l'ho lasciato davanti alla televisione, c'era uno dei suoi cartoni preferiti, quindi mi ha detto di fare con calma così che lui potesse vederselo... Quando ho finito la tv era accesa, ma nessuno era lì a guardarla... Sono corso in camera e nel posto in cui dorme di solito c'era un pupazzetto a cui si era affezionato molto... Ho capito subito che era andato via di sua spontanea volontà, quindi ho provato a chiamare Shura e gli altri suoi amici, ma nessuno lo aveva visto... Ho paura che... Paura che...”
“Che sia andato a cercare Saru?”
Annuì, mordendosi il labbro. L'anziano scosse la testa con un sospiro, per poi alzarsi in piedi.
“Sakamaki, raduni la Perfect Cascade. Gamma e Beta, preparatevi al meglio e cercate di procurare più rinforzi possibili. Gillis, ho bisogno delle coordinate esatte della sede della Feida. Partenza tra mezzora esatta.”
“Sissignore!”
La guerra era aperta nuovamente, dopo dieci anni. E perciò ogni guerriero, come Zanark, avrebbe combattuto a spada tratta... E la loro era ben affilata.


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Salve a tutti e benvenuti a un altro capitolo di Saru Che Fa Cose Empty Man!
Innanzitutto, buona Festa della Donna
a tutte voi splendide donzelle *porge mimose* e una buona giornata anche ai bei maschietti, se ce ne sono!
Ma che bello, sono finalmente riuscita a pubblicare! Qui abbiamo l'inizio della risposta alla domanda "ma cosa è successo a Fey?????" che mi avete posto. Io non voglio essere cattiva, ma con un attimino di pazienza avreste capito. Vbb, non importa, non è questo l'importante! Sappiate che scrivere su Fey (sì, scrivo Fey con la Y, lo so che sarebbe con la I ma l'ho conosciuto così e mi ci sono affezionata) in questa fic mi piace davvero tantissimo!
Oh, ve ne siete accorti? Ho accennato degli hint sulle mie due ship che tengo segrete (sono più o meno crack) in questo capitolo, quindi propongo un giochino: se qualcuno riesce a capire quali sono
prima dell'epilogo, vincerà un piccolo premio!
Okay, bando alle ciance ora, ultime cose: ho intenzione di pubblicare una raccolta di 30 ZanGamma seguendo la challenge di Deviantart... Come ha fatto Lau, insomma, è un'idea che abbiamo da tanto tempo e che finalmente mettiamo in atto (anche se io metterò in atto più tardi perché al momento non ne ho proprio modo), quindi se vi piacciono i miei headcanon (che sono INFINITI. I N F I N I T I) e i miei scleri sulla mia suprema OTP presto troverete pane per i vostri denti! Ah, e date un'occhiata anche al lavoro di Lau se volet-- *fugge prima di fare troppo spam*
Okay, concludo facendo tantissimi auguri purtroppo in ritardo alla mia amica Luigia, che mi segue silenziosamente
e apprezza il mio lavoro... Mi fai commuovere veramente tanto, sappilo, ti voglio bene e spero che la fanfic ti piaccia (anche se torturo e torturerò Saru. Mi spiace. Niente di personale)! Infine come sempre grazie a Marina Swift che mi recensisce regolarmente e a chi legge e mi sostiene tra cui la mia prof di inglese che è profondamente inquietata da quando ha scoperto che uno dei miei pg somiglia a Riccardo III e sì, sto parlando di Kizaru
Bis Bald, meine Freunde!
Ursy
   
 
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