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Autore: ilaria8    08/03/2015    1 recensioni
[The Blacklist]
Tutto intorno sembrava fermo, immobile, quasi calmo mentre un unico suono…un unico rumore… quasi un boato distrusse quella quiete apparente. LIZZIE/RED
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
 
Credevo di aver dormito per settimane. Mi sentivo così stanca che, non appena riuscì ad aprire gli occhi, la prima cosa a cui pensai fu tornare a dormire .
Sentivo chiaramente delle voci provenire dal corridoio.
Capii subito chi erano i due interlocutori: Ressler e Red.
Erano come cane e gatto quei due…sempre pronti a punzecchiarsi con battutine sottili con il solo scopo di far innervosire l’altro.
Stavolta stavano discutendo sul prossimo blacklister da catturare.
Ressler insisteva per avere un altro nome…quel ragazzo odiava stare con le mani in mano…doveva sempre lavorare.
D’altra parte Red non sembrava andare così di fretta.
Gli rispose che fino a che non mi sarei ripresa del tutto, lui non avrebbe dato inizio a nessun’altra indagine.
D’altra parte come dargli torto! L’accordo era ancora valido…lui parlava solo con Elizabeth Keen.
Avevo talmente tante domande a cui non sapevo ancora rispondere, e l’unico che sembrava poter aiutarmi era anche l’unica persona che non voleva farmi arrivare alla verità.
Fu solo il click della serratura che mi fece tornare alla realtà.
-Buongiorno Lizzie!- sorrise non appena incrociò il mio sguardo; si sedette nell’unica sedia presente nella stanza, proprio accanto al mio letto. –Come ti senti?- chiese sfiorandomi il braccio.
Come mi sentivo? Ottima domanda. Il mal di testa ormai faceva parte della mia quotidianità quindi anche se mi infastidiva molto non mi avrebbe certo ucciso; d’altra parte il dolore all’addome era una cosa terribile.
-Potrei stare meglio Red! Le fitte di dolore al ventre non mi danno tregua.-
Lo vidi alzarsi di scatto e fiondarsi in corridoio in cerca di un medico.
Tornò dopo neanche un minuto, seguito da un’infermiera che dopo aver dato una rapida occhiata alla mia cartella, mise qualcosa nella mia flebo.
-Inizierà a fare effetto tra qualche minuto! Non la faccia stancare molto; ha bisogno di riposo!- esclamò sottovoce quasi per non farmi udire le sue parole.
-Grazie!- rispose Red che la seguì con lo sguardo fino alla porta della stanza.
Tornò lentamente sulla sedia dove stava poco prima.
-Mi hai fatto proprio spaventare Lizzie! Come ti è venuto in mente di separarti dal resto del team?-
Ecco che ci risiamo…adesso mi toccava sorbirmi la predica come se fossi una bambina in castigo.
-Red…nel mio lavoro può capitare che ti sparino…sia che sei con la squadra o no! Non sempre le cose vanno come si vorrebbe. Se un giorno dovessi morire vorrei che accadesse mentre faccio il mio dovere. Visto che non mi darai mai una risposta alle mille domande che ho, vorrei almeno essere ricordata per quello che sono diventata; al di là della mia infanzia.- risposi cercando una posizione migliore in modo da alleviare il dolore alla pancia.
Lo vidi irrigidirsi sulla sedia come se avessi toccato un nervo scoperto.
-Sai Lizzie…non avevo mai visto la questione dal tuo punto di vista…ho sempre pensato che se un giorno fosse successa una cosa del genere, sarei stato io a prendermi quella pallottola. Non avrei mai permesso che un criminale da strapazzo facesse del male all’unica persona veramente importante per me. Ma hai ragione tu…non sono in grado di rispondere alle tue domande e a quanto pare non sono neanche in grado di proteggerti visto quello che è successo!- mi guardò dritto negli occhi e potei facilmente vedere un velo di tristezza in quelle iridi verdi così profonde.
Si alzò lentamente e senza far rumore raccolse il cappotto, lasciò la stanza senza proferir parola e si richiuse la porta alle spalle lasciandomi con un senso di colpa che non avevo mai provato prima.
Non avrei mai permesso che un criminale da strapazzo facesse del male all’unica persona veramente importante per me. Ripensando a quelle parole il mio cuore perse un battito…una strana emozione prese piede dentro di me…un brivido scese lungo tutta la schiena…fremevo dalla voglia di avere quell’uomo.
  
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