Film > Biancaneve
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Autore: EchelonDeathbat    09/03/2015    1 recensioni
(Crossover con Avenged Sevenfold)
Dal testo "-S-sei un nanetto!- esclamò tutta contenta.
-Bhe, adesso cosa c'è da essere allegre?!- domandò Johnny infastidito.
-Oh come sono contenta! Sei un simpatico nanetto!- rise la bambina.
-“Simpatico nanetto”?! Sarò pure un nano, ma non sono simpatico proprio per niente! E poi cosa vorresti insinuare? Noi nani siamo creature pericolose!- esclamò lui offeso."
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Biancaneve
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3: Uccidila e portami il suo cuore!

 

Dopo aver camminato per un po', Johnny e Biancaneve si trovarono di fronte ad una graziosa casetta nascosta nella buia foresta.

Il nano aprì la porta ed entrarono.

-Oh, ma che graziosa casetta!- esclamò la bambina curiosando un po' in giro.

Anche se graziosa, Biancaneve scoprì subito che quella era la casa più disordinata che lei avesse mai visto.

C'erano tantissimi piatti sporchi sul tavolo della cucina e c'erano vestiti stropicciati ovunque. La polvere regnava sovrana.

-Accidenti, Brontolo da quanto tempo non ordini casa?- domandò la principessa.

-Non l'ho mai fatto, ragazzina-. Ripose tranquillamente lui.

-Cosa?! Non hai mai pulito casa?!- esclamò Biancaneve.

-Bhe, che c'è di strano? Sono un uomo a parte tutto, non ho certo tempo di pulire casa, io!- borbottò.

-Capisco...- sospirò la bambina pensierosa.

-Su, su! Ora a letto! Io sono stanco e domani devo alzarmi all'alba per tornare a lavorare, e tu devi andare via!- esclamò Johnny spingendo la principessa su per le scale che portavano al piano superiore.

Aprì una porta che portava ad una piccola camera da letto. C'era un piccolo lettino con un comodino sul lato destro.

-Ecco, stanotte dormirai qui! Ti sveglio domani mattina!- dicendo così si chiuse la porta alle spalle e lasciò sola la piccola.

Non era certo la sua enorme camera alla reggia, ma a Biancaneve piaceva quella piccola cameretta, perché era molto semplice e sobria.

Si mise a letto, ma non riuscì ad addormentarsi, continuava a vedere il volto di Grimilde che voleva pugnalarla. E pensare che un tempo erano anche in buoni rapporti, quando ancora il re era ancora vivo.

Quando suo marito morì, Grimilde divenne una persona diversa: se prima era gentile e solare, ora era scontrosa con tutti ed era diventata superficiale, e cosa più crudele era che odiava Biancaneve. La bambina sapeva che era da tempo che non era più ben voluta dalla regina, aveva sentito parlare anche lei di quella strana profezia, ma non ci aveva dato molta importanza. Che Grimilde avesse creduto davvero alla profezia? No, si rifiutava di pensarlo. Ma allora perché adesso la voleva morta?

Biancaneve non sapeva cosa pensare.

Per tre anni Biancaneve visse praticamente da sola, non avendo nessun amico con cui giocare. Ma adesso aveva conosciuto Johnny, era un po' brusco è vero, ma era anche buono, glielo si leggeva negli occhi marrone scuro, quasi nero.

Cominciò a piovere e dopo poco tempo iniziarono ad arrivare i primi lampi e tuoni. Biancaneve aveva paura d'entrambi. Di solito quando era spaventata per queste cose prendeva il suo orsetto Pisolo e se lo stringeva forte a sé. Ma purtroppo adesso Pisolo non era lì con lei.

Così scese dal letto tutta tremante e cercò la camera dove dormiva il suo nuovo amico.

Quando la trovò non esitò ad entrare. Guardò per un po' Johnny dormire e sorrise pensando che assomigliava proprio ad un bambino. Ma all'improvviso comparve un altro lampo e, terrorizzata, la bambina andò sotto le coperte senza pensarci troppo su.

-Che...che cosa ci fai qui, mocciosetta?!- domandò il nano mezzo addormentato.

-Brontolo, ho paura dei lampi e dei tuoni!- si giustificò lei.

-Ma non mi hai detto che non hai paura di niente?!-

-Sì, ma non mi ricordavo che avevo paura di questo!- arrossì la bambina.

Johnny fece un mezzo sorrisino nel vedere la bambina preoccupata.

-E va bene, mocciosetta! Puoi dormire con me!- borbottò alla fine.

-Il mio nome non è “mocciosetta”! È Biancaneve!- disse stizzita.

-Ti avevo detto di non dir...un momento, sei Biancaneve?! La principessa?!- chiese guardandola negli occhi marroni proprio come i suoi.

-Io mi fido di te, Brontolo! So che non mi faresti mai del male!-

-Ma, Biancaneve cosa ci fai fuori dalla reggia?- domandò preoccupato.

-La regina mi vuole morta!- spiegò.

-Oh cazzo!-

-Non dire parolacce, Brontolo!-

-Hey, hey! Sarai pure la principessa ed erede al trono, ma questa è casa mia e posso parlare come voglio, siamo intesi?!-

-Sì, hai ragione, credo-.

-Molto bene, adesso dormiamo. Domani mi racconterai tutto!- sospirò Johnny stanchissimo cercando subito di riaddormentarsi girandosi dall'altro lato.

 

Era notte fonda e colui che da molti veniva chiamato Synyster Gates era per strada mezzo ubriaco, come sempre.

Sebbene fosse completamente fuori di sé, notò due soldati della regina che gli si avvicinarono e che lo trascinarono via con loro.

-Cos-cosa volete da meeee? Non ho fatto ni-niente alla Sua Ma-Maestà l-la regina!- continuava a borbottare.

-Sei tu l'uomo che è entrato nella Foresta Oscura e che non ha paura di essa?- domandò il generale.

Dato che l'uomo ubriaco non rispose, un altro soldato gli tirò un pugno nello stomaco facendogli vomitare tutto l'alcol che aveva bevuto.

-Sei tu Synyster Gates?!- gli gridò nell'orecchio il generale.

-Q-quel che ne resta d-di lui-. Sospirò piano e con dolore dato che quel pugno gli aveva fatto proprio male.

-Portiamolo da lei!-

-Co-cosa?! Io non ho fatto n-niente!-

-Stai zitto!- gridò un soldato tirandogli un altro pugno nello stomaco. Così iniziarono a trascinarlo verso il castello della regina.

 

Grimilde era seduta come sempre sul suo trono quando nell'enorme salone entrò Synyster Gates accompagnato dalle guardie. La regina notò subito che l'uomo puzzava di alcol e questo la innervosì.

-Lasciateci!- ordinò ai soldati.

-A c-cosa devo l'onore d'osservare la v-vostra regale magnificenza?- domandò Gates.

-Oh risparmiami gli inutili e falsi complimenti, Synyster Gates, dico bene?-

-Sì, in molti mi chiamano così! Ma come fate a sapere il nome d'un povero ubriacone come me, di grazia?!-

-Le mie spie sono dappertutto ed io so tutto di tutti grazie a loro! Ma c'è un posto in cui nessuno ha il coraggio d'andare e per questo ti ho mandato qui!-

-Cosa posso fare per voi?-

-Voglio che entri nella Foresta Oscura, ci sei già stato in passato, ho sentito!-

Nel sentire il nome di quel luogo, a Synyster si gelò il sangue nelle vene.

-Sì, ci sono già stato, ma non è stato molto piacevole-.

-Non mi interessa se per te è stato piacevole o no, a me serve sapere se hai il coraggio di rientrarci!-

In quel momento all'uomo venne in mente quando entrò nella Foresta Oscura insieme ad un suo amico, la cui voce gli rimbombava in testa.

 

Syn! Corri! Non ti voltare! Corriiiiiiiiii!”

 

Chiuse gli occhi come per scacciare quel ricordo. -E' stato tanto tempo fa-. Bisbigliò. Poi aprì di nuovo gli occhi per guardare la regina e chiederle: -Perché volete che io entri lì dentro?-

-Perché devi uccidere una persona per me. Hai già ucciso in passato, mi sembra. Per te sarà un gioco da ragazzi!-

-Chi dovrei uccidere?-

-Biancaneve!-

-Biancaneve?! La principessa?! No, mi spiace, ma non uccido i reali!-

-Se lo farai, avrai in cambio da me tutto quello che vorrai! Oro, titoli, tutto quello che vuoi!- esclamò Grimilde guardandolo negli occhi.

-C'è solo una cosa che voglio, ma nemmeno tu con tutto ciò che possiedi puoi darmela!- borbottò Synyster diventando cupo.

-Qual è il tuo più grande desiderio?- domandò la regina.

Gates abbassò gli occhi per guardare il pavimento. Dopo alcuni minuti bisbigliò piano: -Vorrei che la persona a me più cara tornasse in vita-.

Grimilde accennò un sorrisino compiaciuto ed esclamò: -Farò in modo che tu e la tua amata vi rincontriate!-

-Non era una donna! Era mio fratello!- gridò Synyster puntando i suoi occhi furiosi contro quelli della regina.

-Va bene, se tu ucciderai Biancaneve e mi porterai il suo cuore, io farò in modo che tu riveda tuo fratello! Questa è una promessa, Synyster Gates!- disse in tono solenne Grimilde per poi alzarsi dal trono.

L'uomo ci pensò a lungo. Synyster non era di per sé un uomo cattivo. Sì, è vero, aveva già ucciso in passato, ma non aveva mai trafitto il cuore d'una povera bambina innocente, per di più destinata a diventare la sua regina.

Ma lui gli mancava tanto, non ce la faceva più senza di lui, e se questo era il prezzo da pagare per riaverlo, allora sarebbe andato fino in fondo.

-Ok, mia regina. Ucciderò Biancaneve e ti porterò il suo cuore-. Borbottò per poi girarsi per andare via dal castello.

 

NdA: Perdonate se il capitolo ha qualche errore, ma non ho avuto molto tempo per sistemarlo >.< e così è entrato in scena anche Synyster, che è il primo chitarrista degli Avenged Sevenfold, ho pensato che lui sarebbe perfetto nelle parti del cacciatore. Ringrazio come al solito Venus Rottenmorgue che mi segue sempre <3. Alla prossima!!

The ring guardian

   
 
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