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Autore: Gillywater    13/02/2005    8 recensioni
Draco Malfoy è stato attaccato da un Mangiamorte e si trova ricoverato al San Mungo, in gravissime condizioni!
Narcissa Malfoy ha scritto una lettera per lui, raccontando...
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Te Ne Stai Andando

 

 

Quella gelida mattina del 13 febbraio,  Narcissa stava correndo lungo le corsie dell’ospedale San Mungo, l’ospedale dove venivano ricoverati i maghi, per ogni tipo di problema.

Arrivata alla stanza dodici si fermò e aprì la porta lentamente, per non fare rumore.

Subito lo vide, disteso sul letto candido, con la carnagione pallida e gli occhi color ghiaccio chiusi.
 

“Mio figlio, il ritratto della perfezione!” pensò tra sé.

 

Non sapeva nemmeno lei come ci era finito, era venuta a conoscenza del fatto che aveva lottato contro un uomo molto più corpulento di lui, che con un Avada Kedavra lo aveva paralizzato.

La cosa strana era che lui non era morto sul colpo, aveva solo perso conoscenza.

Nessun motivo preciso, nessuna rivendicazione, no! Un attacco scagliato solo per il gusto di fare soffrire! 

Gli si avvicinò, si accomodò accanto a lui e prese la sua mano: le sue mani!

Così fredde, affusolate, scheletriche e delicate, così simili alle sue e che lei aveva sempre amato tanto.

 
-Ciao Draco, come stai- domandò al giovane.
 

La speranza che lui si risvegliasse e le rispondesse andò subito vanificata: il suo corpo era fermo e rigido come quello di una statua.
 

-Beh sai- continuò lei –ti ho scritto una lettera e ora te la leggerò, poi voglio che tu mi dica se ti è piaciuta perché ci ho messo un’intera giornata a trovare le parole da dirti- concluse lei.

Si schiarì poi la voce e iniziò:

 

-Caro Draco, spero che tu stia meglio e

che riesca a sentirmi mentre ti dico queste poche parole.

Bello schifo di inizio tu penserai,

mentre con quel tuo modo di fare sempre imperioso mi ascolti.

La cosa semplice che ti voglio dire è che mi manchi!

Mi manchi, mi manchi, mi manchi da morire.

Ho perso te e tuo padre nel giro di tre giorni e ora mi ritrovo sola, senza nessuno.

Le infermiere mi dicono che ti sveglierai presto,

ma infondo ai loro occhi leggo la menzogna,

la stessa che vedevo in quelli di tuo padre

quando mi diceva che mi amava!

 

Mi mancheranno i tuo sorrisi,

che nascondevano sempre qualcosa di misterioso e malvagio;

mi mancheranno le tue mani,

così perfette, come te;

mi mancheranno i tuoi occhi,

freddi e bellissimi, con i quali ottenevi sempre quello che volevi;

mi mancherà il tuo carattere,

ribelle, libero e a volte anche arrogante,

perché no!

Non è una lettera in cui cerco di esporti

solo i lati migliori di te,

ma sono parole scritte da una madre che,

con il cuore in mano,

sta guardando suo figlio morire e si sente così impotente….

Perché nemmeno i soldi,

nemmeno il più bel vestito esistente,

nemmeno il marito più rispettato del  Mondo Magico,

riusciranno a coprire il vuoto che provo qui dentro,

in me, nel mio cuore.

Io ti osservo nella tua divina perfezione

e mi accorgo che, per salvarti,

io non posso fare niente

se non pregare un Dio,

che spero abbia compassione

per una madre innamorata di suo figlio. 

 

Sai a cosa stavo pensando ieri sera?

Probabilmente no,

ma io ora te lo confesso comunque…

La vita è ingiusta:

ti da tanto e poi ti toglie

il doppio di quello che ti ha regalato!

Come è successo a me:

ho avuto una vita bellissima, ricca di sfarzo;

un marito che,

anche se non mi amava,

mi ha sempre dato tutto e soddisfatto

ogni mio capriccio:

e infine ho avuto un figlio magnifico,

che nel momento della verità è stato leale a se stesso,

ha saputo quel che voleva e l’ha ottenuto

anche a costo do morire!

Sono fiera di avere un figlio come te Draco,

lo sono sempre stata e lo sarò per sempre!

Perché, come ha detto un grande mago:

sono le nostre azioni che fanno di noi quello che siamo!

 

Addio Draco,

ti voglio bene

                                 

                                                              mamma-

 

 

Alzò gli occhi dalla pergamena e fisso il volto del figlio: non sapeva perché, ma aveva assunto un’espressione sorridente, i suoi lineamenti e la sua bocca perfetta sorridevano.

Forse l’aveva volute ringraziare.

 

Improvvisamente, però, alcuni macchinari intorno a lui iniziarono a segnalare il battito del cuore sempre più calante.

La donna non ce la fece più: stacco quel filo sottile, ma potente che legava Draco a quegli aggeggi e aspettò…

La mano del giovane ben presto perse la sua forza e cadde inerme sulle candide lenzuola di lino.

La donna si alzò, diede un bacio sulla fronte del figlio,  posando dolcemente la lettera tralle sue mani.

Dopodiché si avviò verso la porta; ma prima di uscire si voltò un’ultima volta verso quel letto maledetto e disse: -Addio amore!- per poi sparire tralla folla di persone che quella mattina accorrevano in ospedale.

 

Fine

********

Ragazzi io dedico la ff a tutti voi che leggete e davvero:
ho proprio bisogno di sentirmi felice,
mi farebbe piacere se voi recensiste.

Grazie a tutti!

ale69

  
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