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Autore: Justice Gundam    11/03/2015    3 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars
Una fanfiction crossover (Digimon Frontier & Savers) scritta da: Justice Gundam
 
 
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Capitolo 46 - La lotta dei Leggendari Guerrieri
 
"Maledizione, questa davvero non me l'aspettavo..." mormorò Aldamon, cercando di mettersi davanti agli inaspettati Bio-Ibridi che erano apparsi loro davanti al posto di Kaede e del generale Akameshi. Già sarebbe stato difficile affrontarli se non ci fossero stati particolari complicazioni, ma c'era anche il fatto che uno dei loro aggressori era Kaede Suzushiro, e che non era in sè. Il Leggendario Guerriero del Fuoco era pronto a scommettere che era vittima di qualcuno dei perversi esperimenti di Kurata, e che aveva subito il lavaggio del cervello. Non c'era altra plausibile spiegazione. E adesso dovevano stare attenti a sconfiggerla senza farle del male, mentre almeno, con i Bio-Ibridi che Masaru e i suoi compagni avevano incontrato, non c'era questo svantaggio. "Hmph... ma non crederete certo che ci faremo impressionare così, vero? Adesso che siamo evoluti, i tuoi soldatini di piombo non possono farci più niente, Akameshi! Siamo solo noi e te!"
 
"Hah! Lo dite come se per voi questo fosse un vantaggio!" si vantò Rinkmon, che sembrava pattinare in tondo sul terreno roccioso come se fosse la cosa più semplice del mondo. I ragazzi avevano l'impressione che quel Bio-Ibrido non stesse facendo altro che giocare con la sua preda prima di finirla, giusto per far capire loro la sua superiorità e godersi fino in fondo la loro disperazione. "Io e Mothmon siamo più che sufficienti per distruggervi tutti. Anzi, oserei dire che basterei io da solo! Mothmon è soltanto uno scudo che mi sono portato dietro per maggiore sicurezza. Spiacente che siate arrivati così vicino alla vostra meta, ed eravate anche così ben organizzati, anche se non so come abbiate fatto. Evidentemente c'è ancora qualche Digimon da queste parti che è disposto a contare su di voi. Ma questo non cambierà niente. La vostra pista finisce qui."
 
"Ne sei davvero sicuro? Io non ci conterei!" esclamò Zephyrmon. "Hurricane Gale!"
 
Con un deciso movimento rotatorio delle braccia, la Digimon simile ad un'arpia creò un potente vortice e lo scagliò contro Rinkmon... che però non sembrò nemmeno cambiare espressione e, con un unico movimento della gamba, scattò di lato ed evitò il proiettile di vento, che proseguì la sua corsa e andò a schiantarsi contro un muro ancora in piedi! Una violenta esplosione fece a pezzi il muro, scagliando pezzi di roccia e polvere dappertutto, ma Rinkmon era completamente illeso, ed era riuscito ad evitare quell'attacco con sprezzante facilità! 
 
"TU chiami questo un attacco, bambina? Permettimi di mostrarti invece come fa sferrato un colpo." disse Rinkmon, cominciando a muoversi sul terreno roccioso con movimenti rapidi, scattanti ed imprevedibili. Ogni volta che si muoveva, il Digimon Bio-Ibrido lasciava dietro di sè delle immagini residue, che rendevano anvora più difficile seguire i suoi movimenti... non che ci fosse tempo per farlo, visto che un istante dopo, Rinkmon si scagliò all'attacco, volteggiando su sè stesso come una trottola e sfoderando le lame taglienti che ornavano le sue braccia!
 
"Spinning Cutter!" esclamò Rinkmon, scagliandosi contro Zephyrmon e Beowolfmon, e travolgendoli con un impatto formidabile! I due Digimon Ibridi vennero sollevati in aria dalla potenza del colpo, e scagliati a terra violentemente, mentre Rinkmon atterrava elegantemente dietro di loro, le braccia aperte in posizione d'attacco, sotto gli occhi increduli degli altri Leggendari Guerrieri!
 
"Accidenti, che velocità... non sono riuscito a stargli dietro!" esclamò Aldamon.
 
MetalKabuterimon guardò di scatto in direzione del secondo Bio-Ibrido. "Aldamon, stai attento!" esclamò, vedendo che Mothmon stava cominciando a prendere la mira verso di loro! Gli occhi della Digimon falena si illuminarono di rosso, e un istante dopo, dalla mitragliatrice a canne rotanti fissata sulla sua coda provenne una raffica di piombo fitta come grandine!
 
"Morphon Gatling!" esclamò Mothmon con voce atona, mentre bombardava Aldamon, MetalKabuterimon e KorIkkakumon di proiettili, costringendoli a disperdersi rapidamente per non essere colpiti... e facendo in modo che si esponessero all'attacco di Rinkmon! Il Digimon simile ad un pattinatore scattò verso Aldamon e lo colpì con un tremendo calcio circolare che lo scagliò addosso ad un muro, facendolo crollare per metà! 
 
"Aldamon!" esclamò Zephyrmon, alzandosi un po' a fatica.
 
Aldamon si alzò in piedi, soltanto per ritrovarsi di nuovo faccia a faccia con Rinkmon, che ancora una volta agì prima che lo A-Spirit del Fuoco potesse tentare di difendersi. Un pugno raggiunse Aldamon a metà tra il petto e lo stomaco, facendolo piegare in due con un grido strozzato.
 
"Quanto sei debole. Sei sicuro di essere davvero uno dei Leggendari Guerrieri che hanno sconfitto il potente Lucemon? Hah! Dev'essere stato proprio un miracolo!" disse Rinkmon, restando in piedi sopra il Leggendario Guerriero inginocchiato a terra ed ansimante. "Bah, inutile tirarla tanto per le lunghe. Ora ti elimino, e con te se ne va una potenziale minaccia all'umanità."
 
"Non credo proprio che lo farai!" esclamò la voce di Beowolfmon. "Cleansing Light!"
 
Diversi scompartimenti nell'armatura dello A-Spirit della Luce si spalancarono, e il potente Digimon ibrido scagliò una raffica di missili al suo avversario, accompagnati da un laser bianco, tutti puntati contro Rinkmon! Il Bio-Ibrido scansò facilmente il laser... ma ebbe qualche difficoltà con i missili, che stavano piovendo su di lui coprendo una vasta area, in modo da togliergli il più possibile il vantaggio della velocità. Con un'imprecazione soffocata, Rinkmon cominciò ad allontanarsi, dando ad Aldamon il tempo di mettersi in piedi e contrattaccare!
 
"Grazie, Beowolfmon! Ed ora tocca a me... Atomic Inferno!"
 
Aldamon puntò le Rudri Tarpana montate sui suoi avambracci contro il nemico e lanciò una fittissima raffica di missili fiammeggianti, costringendo Rinkmon ad una rapida ritirata e sommergendolo dietro una raffica di esplosioni che scossero ciò che restava delle mura! Questa volta, Rinkmon non riuscì a contrattaccare... ma Aldamon e Beowolfmon sapevano fin troppo bene che era soltanto una soluzione temporanea, e che ben presto, il loro avversario sarebbe tornato alla carica.
 
Il Guerriero del Fuoco si voltò verso i B-Spirit del Vento, del Fulmine e del Ghiaccio, che stavano cercando in qualche modo, e senza eccessivo successo, di tenere a bada Mothmon - il Digimon simile ad una falena li stava costringendo ad un folle e frenetico zigzag per evitare le raffiche che sparava dalla sua mitragliatrice. "Presto, ragazzi! Staccatevi da noi e raggiungete i sotterranei! Dovete ottenere i vostri A-Spirit, se vogliamo riuscire a proteggere il Mondo Digitale! Non preoccupatevi per noi... riusciremo a tenere a bada questi due il tempo necessario!"
 
"A... Aspetta un momento, Aldamon!" esclamò KorIkkakumon, tentando un attacco Frozen Arrowhead a Mothmon e vedendolo schivare come niente fosse dall'agilissima Digimon falena. "Siete... siete sicuri di potercela fare? Non possiamo rischiare le vostre vite così, alla leggera!"
 
"Fidati, KorIkkakumon! E comunque non abbiamo altra scelta!" esclamò Beowolfmon. "Presto, prima che quella specie di pupazzo sui pattini torni alla carica!"
 
Lo sguardo acuto del Digimon Ibrido colse un movimento dietro il muro di fiamme creato dallo Atomic Inferno di Aldamon, e capì che Rinkmon si era già ripreso, prima che chiunque potesse prevedere, e stava per attaccare nuovamente! BeoWolfmon anticipò la sua mossa e sparò un raggio laser contro il punto in cui il nemico stava per apparire, costringendo un sorpreso Rinkmon a scansarsi lateralmente! Irritato, il Digimon Bio-Ibrido scattò in avanti, attraversando le fiamme prima che BeoWolfmon potesse attaccare di nuovo... ma lo A-Spirit della Luce se l'era aspettato, e anticipò la mossa scattando a sua volta verso di lui e placcandolo abilmente, trascinandolo a terra per poi colpirlo con un pugno in faccia! Tirò indietro il braccio e cercò di colpire ancoa, ma Rinkmon riuscì ad afferrare al volo il pugno di BeoWolfmon e strattonarlo, in modo da costringerlo a togliersi da lui. Si rialzò rapidamente e si accinse a scagliarsi all'attacco contro i B-Spirit... ma con suo grande disappunto, i Digiprescelti non erano più lì, e al loro posto c'era Aldamon che stava cercando il combattimento ravvicinato con Mothmon.
 
"Cos...?" esclamò Rinkmon, irritato. "Maledizione, sembra che i vostri compagni fossero un po' più svelti di pensiero di quanto credessi. Bah, poco male. In ogni caso, non riuscirete a resistere abbastanza contro di me. Anche se i vostri amichetti otterranno la loro evoluzione successiva, sarà comunque troppo tardi!"   
 
Aldamon si mise in guarda, aprendo le sue magnifiche ali mentre cercava un punto in cui la velocità abbagliante di Rinkmon non gli fosse utile. Era un campo di battaglia abbastanza aperto, ma c'erano dei punti in cui poteva mettersi abbastanza al sicuro... "E' quello che vedremo, Akameshi! Ci hai colto di sorpresa, questo lo ammetto, ma non crederai certo che noi siamo così scriteriati da farlo di nuovo, vero?" esclamò. BeoWolfmon, non essendo il tipo che amava le chiacchiere, si limitò a piazzarsi a fianco del suo compagno, brandendo abilmente la sua spada.
 
"Hah! Non importa quanto siate preparati, non riuscirete a reggere abbastanza a lungo!" si vantò Rinkmon, rimettendosi in guardia e sfoderando le affilate lame zigzaganti che aveva sugli avambracci. "Forza, fatevi pure avanti! Non sarete certo voi a fermarci, visto che già con i vostri amici avevate problemi!"
 
"D-distruggere i L-Leggendari... Guerrieri..." balbettò Mothmon con una vocetta acuta e al tempo stesso atona e priva di emozioni, che non fece altro che convincere ancora di più Aldamon e BeoWolfmon che, in effetti, aveva subito il lavaggio del cervello.
 
BeoWolfmon fece un piccolo passo in avanti, mettendosi in guardia e tenendo la spada con due mani davanti a sè. "Spero che tu sappia quello che stiamo facendo, Aldamon." affermò. "Stiamo affrontando due avversari del tutto sconosciuti... e sappiamo già che i loro compagni hanno messo in ginocchio Masaru e gli altri."
 
"Lo so... ma almeno, possiamo guadagnare abbastanza tempo da permettere ad Izumi-chan, Tomoki-chan e Junpei-kun di ritornare con i loro A-Spirits." affermò il Digimon Ibrido del Fuoco. "Tu concentrati su Mothmon e cerca di metterla fuori combattiment senza farle del male. Io distrarrò Rinkmon... e cercherò di tenerlo occupato il più possibile."
 
BeoWolfmon annuì. "E va bene. Speriamo solo che funzioni." disse, per poi guardare in direzione della Digimon simile ad una falena, che si stava avvicinando minacciosamente. Rinkmon, invece, non sembrò per niente preoccupato, forse pensando che sarebbe stato in grado di sbarazzarsi di Aldamon senza alcuna difficoltà. Il Guerriero del Fuoco cominciò ad avanzare verso di lui, e delle fiamme cremisi si accesero sul palmo della sua mano destra, mentre lo A-Spirit del Fuoco si preparava a sostenere quello che si preanunciava come uno scontro davvero difficile...
 
 
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"Da questa parte, amici! Fate presto, prima che quei due Bio-Ibridi ci seguano!" esclamò KorIkkakumon, mentre lui, Zephyrmon e MetalKabuterimon si infilavano nella galleria che si estendeva sotto le rovine, cercado di far perdere le proprie tracce in tempo. In un attimo, i B-Spirit del Vento e del Fulmine raggiunsero il loro compagno, e MetalKabuterimon si guardò indietro per un secondo, augurando buona fortuna ai loro compagni, prima di sparare un proiettile elettrificato contro il soffitto della galleria, in modo da farlo crollare ed ostruire il passaggio ai nemici. Poi, senza preoccuparsi più di tanto della semioscurità del luogo, i tre B-Spirit si affrettarono lungo il corridoio, cercando di raggiungerne la fine il prima possibile, e sperando che avrebbero davvero avuto la possibilità di fare una differenza. I rumori della battaglia che provenivano da sopra di loro facevano capire quanto fosse diventato violento lo scontro, e un tremore improvviso, come una breve scossa di terremoto, indicò loro che uno dei contendenti era stato scagliato a terra con violenza inaudita! I tre amici sperarono che non si trattasse di uno dei loro compagni, mentre cercavano di affrettarsi ancora di più... ormai si riusciva a vedere una luce in fondo al tunnel, e si riuscivano a vedere un po' meglio i dettagli della galleria nella quale stavano correndo... Forse c'era ancora una speranza...
 
"Ci siamo! Presto, amici, tutti là dentro!" esclamò Zephyrmon, piegando leggermente le ali contro il corpo  nel mondo in cui si infilò sotto l'arcata. LO spettacolo che attendeva i tre B-Spirit al di là della porta fu qualcosa di suggestivo, per dire poco: si trovarono all'improvviso in piedi su una grande piattaforma di roccia sospesa nel vuoto, sullo sfondo di un grande cielo blu intenso nel quale brillava una sorta di aurora boreale bianca ed argentata, che aumentava ulteriormente la sensazione che in quel posto fosse all'opera qualcosa di magico! Non avevano mai visto questo luogo, la prima volta che erano finiti nel Mondo Digitale... e la sorpresa di vederlo - anche se ormai erano abituati ad avvenimenti bizzarri - fu tale che per qualche secondo nessuno disse niente, almeno finchè una voce calda ed accogliente, che i ragazzi riconobbero subito come quella di Ophanimon, non diede loro il benvenuto.
 
"E COSI'... IL MOMENTO E' ARRIVATO. IL MOMENTO IN CUI I LEGGENDARI GUERRIERI RECLAMERANNO IL POTERE E LA GLORIA CHE DA TEMPO HANNO PERDUTO." disse la donna angelica, o meglio la sua voce senza corpo. Già, perchè guardandosi attorno, Zephyrmon, MetalKabuterimon e KorIkkakumon si resero conto che non c'era la benchè minima traccia di Ophanimon. Il cielo stava cambiando sfumatura, passando a diverse gradazioni di azzurro, come se la volta celeste stesse parlando al posto di Ophanimon. 
 
"C-cosa? E... e questa voce chi è?" si chiese MetalKabuterimon, spaesato. "Assomiglia un po' ad Ophanimon, ma è diversa, almeno per certi versi."
 
"E poi... Lady Ophanimon non ha ancora recuperato il suo potere. L'abbiamo vista, assieme a MagnAngemon e ad Antylamon." affermò Zephyrmon. "Immagino che... tutto questo faccia parte della prova che dobbiamo superare per poter controllare i nostri A-Spirits..."
 
"CORRETTO, GIOVANE GUERRIERA DEL VENTO." affermò la voce senza corpo. "I TRE GRANDI ANGELI SAPEVANO CHE UN GIORNO QUESTO MOMENTO SAREBBE POTUTO VENIRE, E CHE PER TENERE TESTA AD UNA MINACCIA CHE AVREBBE POTUTO DISTRUGGERE IL MONDO DIGITALE E TUTTI COLORO CHE VIVEVANO IN ESSO... I LEGGENDARI GUERRIERI AVREBBERO DOVUTO TROVARE IL MODO DI ESPRIMERE TUTTO IL LORO POTENZIALE. VI CHIEDO DUNQUE, GIOVANI EROI... SIETE DISPOSTI A TENTARE QUESTA IMPRESA DA CUI DIPENDERANNO LE VITE DI INNUMEREVOLI INNOCENTI, E IL FUTURO DI ENTRAMBI I MONDI?"
 
"Non credo ci sia davvero bisogno di chiederlo." affermò KorIkkakumon, prendendo un bel respiro e cercando di prepararsi mentalmente a tutto quello che sarebbe potuto accadere. Stavano davvero facendo un salto nel buio, ma non c'era la possibilità di sottrarsi. "Speriamo solo... che Takuya-kun e Kouji-kun riescano a resistere fino al momento in cui torneremo!"
 
"Ce la faranno, stai tranquillo!" replicò MetalKabuterimon. "E va bene... allora noi siamo pronti! Cominciamo pure!"
 
"Qualunque sia questa prova a cui dobbiamo sottoporci... prima la cominciamo e prima finiamo!" continuò Zephyrmon.
 
"LA RISPOSTA VENIVA DA SE'." disse la voce femminile senza corpo, con un tono che sembrava voler esprimere la sua soddisfazione per la decisione dei tre ragazzi. "MOLTO BENE... VENITE DUNQUE, E DIMOSTRATE DI AVERE ANCORA TUTTE LE QUALITA' E LA FORZA CHE VI HANNO RESO DEGNI DI AVERE CON VOI GLI SPIRITI DEI LEGGENDARI GUERRIERI!"
 
Si sentì un cupo rumore, come di risucchio... e un attimo dopo, nella volta celeste immacolata davanti a loro si aprì una sorta di enorme varco, una galleria che proseguiva verso il buio e l'ignoto, attorniata da strane pareti decorata con complesse rune di luce verde, gialla e viola. Con un cenno, Zephyrmon spronò i suoi compagni a seguirla verso la prova che li attendeva... e i tre Leggendari Guerrieri si incamminarono assieme, scomparendo in lontananza...
 
 
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Nello stesso momento, in un'altra parte di DigiWorld, un altro gruppo di ragazzi si stava allenando, sotto il vigile occhio di BanchouLeomon, anche loro cercando come potevano di diventare più forti per poter affrontare la disumana minaccia che pendeva su entrambi i mondi. Anche se, effettivamente, come primi tentativi non potevano dire che stesse andando molto bene... BanchouLeomon non era esattamente un insegnante che usava le buone maniere.
 
"Bene. Vedo che ci siete tutti." disse il gigantesco uomo-leone, guardando con attenzione i cinque umani davanti a lui. Masaru, Tohma, Yoshino, Chika ed Ikuto erano in piedi davanti al loro "maestro", e non attendevano altro che lui desse le spiegazioni del caso... ma, come avrebbero presto scoperto, non si sarebbe trattato di qualcosa di semplice ed immediato. "Ascoltatemi bene. Se non riuscirete a comprendere quello che sto per insegnarvi, e non riuscirete ad impadronirvi del vostro Full Burst, per voi e i vostri Digimon non ci sarà futuro."
 
La dichiarazione di BanchouLeomon fu accolta con un'esclamazione di incredulità da parte del gruppo della DATS... ma come era prevedibile, l'impulsivo Masaru prese quell'affermazione come una provocazione e si mise in guardia. "Hah, e piantala! Se continui a startene lì in bella posa sparando cazzate, sei tu quello che non avrà un futuro! Perchè non mi dimostri quanto vali, invece?"
 
"Aspetta, fratellino..." cercò di richiamarlo Chika... ma senza alcun risultato. Il ragazzo si era già scagliato impulsivamente contro BanchouLeomon, il pugno sinistro alzato e pronto a colpire! Non ci fu molto che Chika potè fare, se non mettersi una mano sulla fronte e scuotere la testa. "Sigh... ma perchè doveva toccare proprio a me un fratellino così fesso?"
 
BanchouLeomon non mostrò alcuna reazione davanti all'attacco di Masaru, e restò ad attenderlo a braccia conserte, per poi schivare il pugno del ragazzo con facilità quasi sprezzante, lasciando Masaru ad annaspare in aria! Da combattente esperto che era, Masaru si rimise rapidamente in guardia... ma il Digimon simile ad un leone non mostrò la benchè minima intenzione di prendere sul serio la sfida.
 
"Non sarò io il vostro avversario." affermò. Alzando un braccio, BanchouLeomon schioccò seccamente le dita artigliate... e subito, cinque manichini da allenamento che erano stati riposti ordinatamente in un angolo del dojo presero vita e si alzarono in piedi, circondati da una mistica luce azzurrina! Come guidate da un burattinaio invisibile, le cinque figure si misero in guardia, piazzandosi davanti agli stupiti agenti della DATS! "Per completare il vostro addestramento, questa è la sfida che vi impongo. Dovete distruggere completamente questi pupazzi da allenamento. Se ci riuscirete, vi si spalancherà davanti un nuovo mondo, un mondo quale non avete mai immaginato prima d'ora!"
 
"Cosa? Ma stai dando i numeri?" esclamò Masaru, incredulo e infuriato. "Non puoi chiedere a Chika di mettersi a fare a botte con questi cosi! Finchè siamo io e il signorino qui presente, posso garantire per tutti e due... ma non coinvolgerai Chika in questa assurdità!"
 
"Masaru Daimon, la tua testardaggine mi sorprende, anche se immagino che me la sarei dovuta aspettare." affermò BanchouLeomon. "Non è ovvio? Siete già coinvolti, tutti quanti."
 
"Noi non siamo venuti qui per queste assurdità, quindi scordatelo!" esclamò Yoshino. Anche lei, come Chika, non aveva nessuna esperienza in fatto di autodifesa. "Siamo venuti qui solo per imparare come controllare completamente il nostro Full Burst e fare in modo che i nostri Digimon possano raggiungere il livello Mega. Senza di quello, non possiamo sconfiggere i Bio-Ibridi di Kurata, e non possiamo proteggere il Mondo Digitale! Quello che vuoi farci fare è inutile!"
 
BanchouLeomon restò in silenzio, imperturbabile, per un istante prima di rispondere. "Sbagli. Disperare è inutile. Proprio perchè siamo tutti coinvolti, e la situazione è già contro di noi, non è il tempo nè il luogo per le mezze misure."
 
"Ma... ma questo è assurdo! Non ce la potremo mai fare a distruggere quelle... quelle... cose!" esclamò Chika, cercando di non farsi prendere dal panico, senza risultati troppo apprezzabili. "Il futuro del Mondo Digitale è in gioco! Come puoi pensare a farci allenare così quando Kurata e i suoi uomini avanzano... e Gallantmon conquista un territorio dopo l'altro?"
 
"Noi non potere aspettare! Noi dovere fermare Kurata... e vendicare Mercurimon-sama!" esclamò Ikuto.
 
"Sono d'accordo. Qui stiamo solo perdendo tempo prezioso. Troveremo un altro modo per far digievolvere i nostri compagni. Con il vostro permesso." affermò Tohma, voltando le spalle a BanchouLeomon e facendo per afferrare la maniglia della porta scorrevole d'uscita. Ma una scarica elettrica scaturì all'improvviso dalla maniglia, colpendogli la mano e facendola intorpidire per un attimo, e il biondo agente della DATS ritirò il braccio con un lieve mormorio di disappunto. "Ugh... ma che cosa? Un... campo di forza?"
 
"Cavolo... peggio che mai, vuol dire che siamo proprio bloccati qua dentro!" esclamò Yoshino.
 
BanchouLeomon annuì lentamente. "E' come vi avevo detto. Ormai siamo tutti coinvolti." affermò. "Se volete salvare il Mondo Digitale... questa è la prova che dovrete superare. Finchè non riuscirete a distruggere questi manichini, non potrete uscire di qui."
 
"Io avrei un'idea migliore! Distruggo te di legnate, e ce ne andiamo tutti da qui!" replicò impulsivamente Masaru, caricando di nuovo contro BanchouLeomon che, ancora una volta, non sembrò dare eccessivo peso alla minaccia. Mentre il Digimon di livello Mega restava fermo a braccia conserte, attendendo l'attacco, uno dei manichini da allenamento animati si piazzò rapidamente davanti a lui, e il pugno destro di Masaru, che stava già solcando l'aria diretto verso il bersaglio, colpì il pupazzo alla testa con abbastanza forza da sollevarlo da terra e farlo atterrare diversi metri più in là con un gran fragore! 
 
"Hm. Niente male." commentò BanchouLeomon, con moderato ottimismo. "Il tuo pugno è senza dubbio potente, ragazzo, e non ha esitazioni. Ma c'è ancora qualcosa che va migliorato. Ancora ti lasci prendere dalla rabbia e attacci a casaccio, senza riflettere. Incanali la tua rabbia nei tuoi pugni, e questo ti aiuta a pensare lucidamente... ma, come è successo anche adesso, questa stessa rabbia ti porta ad agire in maniera inconsulta. Non è da questo che deve venire la forza del tuo pugno."
 
Il manichino animato che Masaru aveva appena atterrato si rialzò, rimettendosi in guardia come se nulla fosse successo. Immediatamente, anche gli altri manichini si rialzarono, schierandosi davanti a BanchouLeomon e formando una barriera tra lui e gli agenti della DATS. "Proseguiamo l'allenamento. Forza, ragazzi. Mostratemi quello che sapete fare." continuò l'uomo-leone.
 
Tohma sospirò, immaginando che a questo punto non ci fosse molto da fare, e scivolò nella comoda posizione di guardia in cui era abituato a mettersi quando tirava di pugilato. "Non piace neanche a me questa storia. Ma a quanto vedo non abbiamo scelta." disse rassegnato. "Ma come faranno Fujieda-san e Chika-chan? Per Ikuto-chan, immagino che il tempo trascorso a DigiWorld gli abbia insegnato a combattere, ma non si può dire lo stesso per loro due."
 
"Sarà mia premura insegnare loro a combattere. Questo è un addestramento che servirà a rafforzare voi umani, e migliorare a vostra intesa con i vostri Digimon. Quindi, non ci si può sottrarre a questa incombenza." affermò BanchouLeomon. "Forza, fatemi vedere quello che sapete fare."
 
Chika deglutì con fare incerto e provò a mettersi in guardia, semplicemente copiando quello che aveva visto fare da suo fratello quando lui si metteva a fare a pugni. "O... Okay, proviamoci... anche se sinceramente non so quanto sarò in grado di fare, non ho mai fatto a pugni in vita mia..."
 
Yoshino cercò di fare una battuta per alleviare la tensione, e si preparò a sua volta all'allenamento. "Come si suol dire, Chika-chan, c'è sempre una prima volta per tutto."
 
Ikuto non fece commenti, ma già da un po' si era messo in guardia, pur con un po' di riluttanza, il boomerang tenuto alzato e il braccio pronto a scattare...
 
 
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In una landa desolata di DigiWorld, sopra un grande canyon a strapiombo, Quetzalmon e ThunderBirdmon stavano volando in circolo, cercando tracce del passaggio dei giovani agenti della DATS, supportati da Stegomon che invece cercava sul terreno. Per loro sfortuna, tuttavia, i Bio-Ibridi non avevano avuto molta fortuna, almeno fino a questo momento. Tutte le piste che avevano battuto si erano rivelate inutili, e tutto quello che potevano fare era finire di cercare da quelle parti, e poi cambiare settore nella speranza di avere maggiore fortuna.
 
"Se volete la mia, qui stiamo solo perdendo tempo." disse infine Quetzalmon, non riuscendo a trovare nulla di utile dopo l'ennesimo volo di ricognizione. "Sono stati attenti a far perdere le loro tracce. Dobbiamo provare da un'altra parte."
 
ThunderBirdmon ringhiò irritato, posandosi su un costone di roccia, e spalancò le sue ali corazzate, dando libero sfogo alla sua rabbia! "MASARU DAIMON! Dove ti sei nascosto, codardo e vigliacco?" strepitò. "I tuoi antenati erano tutti dei codardi, dal primo all'ultimo, e tu sei il peggiore di tutti! Vieni fuori e combatti, codardo e vigliacco!"
 
"Non servirà a molto se non riesce a sentire i tuoi insulti, Kouki..." disse Stegomon, non capendo l'ossessione che il suo compagno aveva di distruggere il giovane agente della DATS. "Comunque, Quetzalmon ha ragione. Immagino che sia meglio cercare altrove. Qui non c'è proprio niente."
 
"Maledizione a quel vecchio... ci ha mandati a girare in tondo alla ricerca di quei babbei!" ringhiò ThunderBirdmon, riprendendo il volo con un singolo colpo delle sue potenti ali tonanti. "Hmph... e va bene, continuiamo a cercarli! Devo distruggere Masaru Daimon, è una questione d'onore!"
 
Quetzalmon storse il naso. "Non mi interessano queste stupidaggini. Abbiamo i nostri ordini, e dobbiamo eseguirli." affermò. "Quindi forza, sbrighiamoci a raggiungere il settore successivo."
 
Con riluttanza, ThunderBirdmon cominciò a seguire i suoi due compagni, impaziente di mettere le mani sugli agenti della DATS...
 
 
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Se il luogo in cui si erano trovati prima era stato incredibile, quello in cui Zephyrmon, KorIkkakumon e MetalKabuterimon si trovavano lo era quasi altrettanto. In quel momento, appena usciti dal tunnel che si era spalancato spontaneamente davanti a loro, i tre B-Spirit si trovavano davanti ad una grande bilancia, all'interno di una grande ed alta sala che dava l'impressione di un tempio, illuminata da una serie di torce appese alle pareti che sembravano non esaurirsi mai e non perdere mai la loro luminosità. Il pavimento, i muri e il grande soffitto a cupola che li circondavano sembravano fatti di pietre smeraldine, sulle quali la fioca luce delle torce creava degli effetti suggestivi... e davanti a loro, proprio di fronte alla grande bilancia che si trovava in fondo alla sala, si trovavano due Digimon umanoidi, entrambi alti più di quattro metri, dall'aspetto maestoso e mistico: sulla loro destra, si trovava un angelo ricoperto da un'armatura scintillante, quasi completamente bianca tranne che per le decorazioni dorate sui fianchi e sugli avambracci, e uno stemma a forma di croce cristiana sul pettorale. Indossava un elmo simile a quello dei crociati, bianco con delle strisce di metallo rosso che lo cingevano, e dalla sua schiena si dipartivano quattro grandi ali dall'aspetto stilizzato. Una striscia di tessuto rosso cingeva la vita del Digimon angelico, e scendeva in un drappo dello stesso colore, ornato con dei meravigliosi ricami dorati, in modo da formare una sorta di gonnellino. Tuttavia, la caratteristica più peculiare del Digimon angelico era il suo braccio destro... o meglio, la gigantesca chiave dorata che teneva nella mano destra, come se fosse stata una grande spada. Esprimeva dignità, orgoglio e potere, e i tre amici si resero conto da subito che era un Digimon completamente diverso da tutti gli altri...
 
Come del resto lo era anche l'alta figura femminile, appena un po' più bassa dell'angelo bianco, che stava sulla loro sinistra: era una donna bionda, bellissima, dalle forme generose, vestita soltanto di una tunica bianca immacolata e di un paio di stivali anch'essi bianchi, ciascuno con un paio di ali sui talloni, che terminavano in un paio di sandali, oltre che un paio di manicotti di metallo bianco sugli avambracci. In una mano, la creatura angelica teneva in mano una grossa ostrica dalla conchiglia che risplendeva di riflessi argentati, e le cui valve si aprivano e si chiudevano ritmicamente. Lunghi capelli del colore del grano maturo fluivano lungo la schiena, legati in una complessa ma elegante treccia che dava ancora maggior splendore alla Digimon divina. I suoi occhi erano celati da una lunga benda che si intrecciava con i suoi capelli, intrecciandosi attorno ad essi mentre scendevano. Una colomba bianca era posata sulla sua mano destra, e in generale, la Digimon dava un'impressione di purezza quasi angelica.
 
Zephyrmon, MetalKabuterimon e KorIkkakumon, stupiti al punto da non avere parole, si avvicinarono con prudenza ai due guardiani del tempio... che, con loro grande sorpresa, si inchinarono in segno di rispetto.
 
"BENVENUTI, LEGGENDARI GUERRIERI DEL VENTO, DEL FULMINE E DEL GHIACCIO." disse l'angelo bianco. "VOI SIETE I PRIMI, DOPO TANTO TEMPO, AD ESSERE RIUSCITI AD ENTRARE IN QUESTO SANTUARIO, UN LUOGO CHE HA VISTO LA NASCITA E L'ASCESA DI COLORO CHE HANNO GOVERNATO QUESTO MONDO DIGITALE."
 
"CI PRESENTIAMO A VOI." disse la Digimon bionda. "IO SONO VENUSMON, DEL GRUPPO DELLE DODICI DIVINITA' OLIMPIE. E LUI E' IL MIO FEDELE ATTENDENTE E GUARDIANO, CLAVISANGEMON."
 
 
ANALIZZATORE DIGIMON
 
Nome: Venusmon
Tipo: Divino
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: Healing Therapy, Love You, Peace Fantasia
 
Membro delle Dodici Divinità Olimpie, è un Digimon compassionevole il cui campo di competenza è l'amore. Proprio per questo, non è dotata di attacchi distruttivi, concentrandosi invece sul calmare le emozioni e sottrarre agli avversari il desiderio di combattere. La benda che porta sugli occhi le permette di percepire correttamente il mondo attorno a lei grazie ai suoi poteri psichici, motivo per cui nessun inganno è possibile contro di lei. 
 
 
Nome: ClavisAngemon
Tipo: Virtù
Attributo: Anti-Virus
Livello: Mega
Attacchi: The Key, Zenith Gate
 
Digimon angelico che protegge lo Zenith Gate, un passaggio dimensionale che collega tutti i mondi. La sua chiave serve come passepartout per tutti e 360 i sigilli di tale passaggio, e può essere usata soltanto da lui. Quindi, è in grado di impedire l'accesso a chiunque lui voglia, indipendentemente dal loro potere. Le sue origini sono avvolte nel più assoluto mistero.
 
 
"Ah... beh... questo è un grande onore per noi..." disse Zephyrmon, facendo un inchino alle creature del Bene che li attendevano. "Quindi... immagino che voi siate i guardiani che dovevano sottoporci alla prova per verificare se siamo degni degli Advanced Spirits, non è vero?"
 
"SE LA DECISIONE SPETTASSE UNICAMENTE A NOI, VI AVREMMO GIA' CONCESSO TALE POTERE, VISTO CHE AVETE PIU' VOLTE DIMOSTRATO LE VOSTRE CAPACITA' E LA VOSTRA RETTITUDINE." affermò Venusmon. "PER QUANTO LE DIVINITA' OLIMPIE SIANO FURIOSE PER LA MORTE DEL NOSTRO FRATELLO MERCURIMON, IO SO CHE NON E' STATA COLPA VOSTRA, E CHE AVETE FATTO TUTTO IL POSSIBILE PER SALVARLO."
 
"Già..." disse KorIkkakumon, incupendosi al ricordo di quei drammatici momenti che non erano avvenuti che poco tempo prima. Gli ultimi tempi erano stati così densi di avvenimenti, per la maggior parte infausti, che a volte ai ragazzi sembrava di perdere la cognizione del tempo. "A questo proposito... Lady Venusmon, sa anche lei di quella Digimon, Minervamon, che ha cominciato a darci la caccia, credendo che siamo stati noi ad uccidere Mercurimon?"
 
"CERTO... LA NOSTRA SORELLA PIU' PICCOLA, MINERVAMON, E' SEMPRE STATA MOLTO LEGATA A MERCURIMON, E NON E' CONOSCIUTA PER ESSERE UNA CHE RESTA TANTO A PENSARE PRIMA DI AGIRE." rispose Venusmon in tutta tranquillità. "HO PROVATO A PARLARE CON LEI PER CONVINCERLA A DESISTERE, MA LEI ERA GIA' PARTITA PER IL MONDO DIGITALE DELLA FRONTIERA. SO CHE L'AVETE GIA' INCONTRATA, E SIETE A MALAPENA RIUSCITI A RESPINGERLA."
 
"Esatto..." rispose MetalKabuterimon. "Certo che è un po' ironico, se posso dire la mia... Minervamon dovrebbe rappresentare la dea della saggezza dei miti greci, e invece è così impulsiva..."
 
"SI', ABBIAMO UNA CERTA CONOSCENZA DELLE VOSTRE MITOLOGIE E COSMOGONIE." rispose ClavisAngemon. "MA NON E' DI QUESTO CHE STIAMO PARLANDO, IN QUESTO MOMENTO. CI OCCUPEREMO NOI DI FAR RAGIONARE MINERVAMON. VOI DOVETE PENSARE ALLA PROVA CHE VI ATTENDE... E CHE COMINCERA' TRA POCO."
 
"Noi siamo pronti." ribattè MetalKabuterimon, cercando di mostrarsi più sicuro di sè di quanto in realtà non fosse. "Diteci... che cosa dobbiamo fare?"
 
"NIENT'ALTRO CHE VENIRE QUI, DA ME." rispose Venusmon, facendo loro cenno di avvicinarsi. "CON IL MIO... OCCHIO DELLA MENTE... METTERO' ALLA PROVA I VOSTRI CUORI, E FARO' IN MODO, SE NE SIETE MERITEVOLI, DI RISVEGLIARE IN VOI L'IMMENSO POTERE DELLA ADVANCED SPIRIT EVOLUTION. VENITE, LEGGENDARI GUERRIERI. NON ABBIATE PAURA. QUESTO E' IL MOMENTO CHE AVETE ATTESO."
 
"In effetti..." riflettè tra sè Zephyrmon, guardandosi una mano artigliata. Era da un po' che cominciava ad avere dubbi sulla sua capacità di essere d'aiuto al gruppo - tanto più che anche nel corso del primo viaggio a DigiWorld le sue prestazioni erano state tutt'altro che esaltanti. Questa era la sua occasione di recuperare lo svantaggio che aveva... e dimostrare che anche lei era degna del suo titolo di Leggendaria Guerriera!
 
Scacciò questo pensiero dalla mente, rimproverandosi per aver pensato ua cosa del genere quando c'era ben altro in gioco. "Noi siamo pronti quando volete." affermò, e i tre B-Spirit raggiunsero Venusmon e si inchinarono dinnanzi a lei e a ClavisAngemon. "Possiamo cominciare."
 
"MOLTO BENE." affermò Venusmon. La sua colomba svolazzò sulla sua spalla, in modo che la dea digitale fosse libera di toccare i giovani Leggendari guerrieri e mettere alla prova il loro animo. "ORA, GIOVANI EROI, SGOMBRATE I VOSTRI PENSIERI... APRITE LA VOSTRA MENTE A ME... E FATE CHE IO VEDA NEI VOSTRI CUORI..."
 
Uno alla volta, Zephyrmon, MetalKabuterimon e KorIkkakumon si piazzarono davanti a Venusmon, che stese la mano libera verso di loro. Per un attimo, Zephyrmon non sentì nulla, se non una sorta di ronzio lontano... poi, un rumore penetrante le entrò nelle orecchie, e davanti ai suoi occhi chiusi esplosero una serie di luci e colori psichedelici che la fecero barcollare per un attimo! La sua mente venne invasa in un attimo da una scarica di sensazioni piacevoli e al tempo stesso soverchianti, e la guerriera del Vento dovette reggersi al pavimento per evitare di cadere! Era talmente soverchiata dalle sensazioni che provava, che non riusciva neanche a vedere come se la stavano passando i suoi compagni... ma aveva la sensazione che per loro valesse la stessa cosa! 
 
Zephyrmon aveva già perso la cognizione del tempo. Le sue narici sentivano dei profumi di fiori che non avevano mai sentito prima, e nella sua mente risuonava una melodia ultraterrena, mentre la sua bocca si riempiva di uno strano, gradevole sapore dolciastro che aveva quasi un effetto ipnotico su di lei. Sentiva che qualcosa stava cercando di guardare dentro di lei, dentro il suo cuore, per essere sicura che le sue intenzioni fossero sincere. Non era una sensazione sgradevole, questo no... era come una fiammella che la riscaldava dall'interno, facendole provare un senso di sicurezza e tranquillità... ma era comunque qualcosa di alieno, che la faceva sentire spiazzata...
 
Zephyrmon e i suoi compagni non erano sicuri di quanto tempo fosse passato da quando Venusmon aveva cominciato a leggere nei loro cuori. Forse solo qualche secondo, forse ore... persi in quel marasma di piacevoli sensazioni che stavano soverchiando i loro sensi, era impossibile capire quanto tempo fosse passato.
 
Finalmente, tutto tornò come prima, e i tre B-Spirit si ritrovarono di nuovo inginocchiati davanti alla grande bilancia, con Venusmon e ClavisAngemon davanti a loro che li guardavano soddisfatti. Un lampo di luce si sprigionò dai loro corpi... e un istante dopo, i tre Digimon ibridi si trasformarono nuovamente nelle loro forme umane, e si guardarono confusi per un istante.
 
"Ah! Ma... ma cosa..." mormorò Junpei, sentendosi pervadere da uno strano calore. "Tomoki-chan, Izumi-chan, va tutto bene? Cavolo, ragazzi, questa è stata senz'altro l'esperienza più strana che io abbia mai fatto in vita mia... non vi sentite... come dire... diversi?"
 
"Puoi dirlo forte..." affermò Izumi, dandosi un'occhiata in tutto il corpo. A prima vista, non c'era niente di diverso, ma la biondina mezza-italiana sapeva che non era così, e che in realtà qualcosa in lei era cambiato per sempre... "Lady Venusmon, questo significa che..."
 
Venusmon sorrise gentilmente e fece un cenno affermatico con la testa. "VOI VOLETE DIVENTARE PIU' FORTI... PER UNA GIUSTA CAUSA. PERCIO', HO RISVEGLIATO IN VOI IL POTENZIALE NECESSARIO PER EVOCARE LA DOUBLE SPIRIT EVOLUTION, E PASSARE ALLE VOSTRE FORME ADVANCED! USATELO BENE, MI RACCOMANDO!"
 
I tre amici si guardarono, scambiando dei gioiosi segni di intesa, e poi si voltarono tutti e tre verso Venusmon e ClavisAngemon, ringraziandoli per il loro aiuto. "Certo... certo, Lady Venusmon, potete starne sicura! Noi fermeremo Kurata e Gallantmon, e faremo in modo che a DigiWorld torni la pace!" esclamò Tomoki, stringendo un pugno davanti a sè in segno di sicurezza. La Digimon divina annuì lievemente e fece un cenno a ClavisAngemon, che alzò in aria il braccio con cui reggeva la sua grande chiave.
 
"ORA, VI RIPORTERO' DAI VOSTRI COMPAGNI, CHE ANCORA COMBATTONO PER FARVI GUADAGNARE TEMPO." affermò il Digimon angelico. "USATE I VOSTRI NUOVI POTERI PER AFFRONTARE LA MINACCIA... E PORTATE RAPIDA GIUSTIZIA AI PROFANATORI DI DIGIWORLD!"
Ancora una volta, lo stesso portale che aveva condotto i tre ragazzi fin lì si aprì... e dall'altra parte, Izumi, Tomoki e Junpei riuscirono a vedere le rovine nelle quali Takuya e Kouji erano molto probabilmente ancora impegnati a tenere a bada Akameshi e la riluttante Kaede. Ma questa volta, i tre amici erano più risoluti che mai... e con la convinzione che questa volta sarebbero stati in grado di contrastare il nemico, si diressero assieme verso il portale, girandosi un'ultima volta per ringraziare Venusmon e ClavisAngemon.
 
"Lady Venusmon... ClavisAngemon... grazie ancora!" esclamò Izumi, sorridendo radiosa. "Sapremo dimostrarvi che la vostra fiducia è ben riposta!"
 
"NE SIAMO CONVINTI, GIOVANI GUERRIERI." replicò la Digimon olimpia. "HO GUARDATO I VOSTRI CUORI... E HO VISTO CHE IN VOI C'E' PROPRIO QUELLO CHE SERVE AI VERI EROI."
 
"ORA ANDATE. UN GIORNO CI RIVEDREMO... MA PER ORA, AVETE LA VOSTRA BATTAGLIA DA COMBATTERE." continuò ClavisAngemon. "VI AUGURO LA MIGLIORE DELLE FORTUNE."
 
"Grazie ancora... e a presto!" disse Tomoki, salutando con la mano prima che lui, Izumi e Junpei entrassero nel portale...
 
 
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Agumon evitò abilmente una leggera raffica di pugni da parte di Gaomon, per poi rispondere con un rapido colpo di testa che il piccolo Digimon pugile schivò con una finta laterale. I due contendenti si separarono, interrompendo per un attimo il lro scontro di allenamento, e approfittandone per riprendere fiato e per controllare come se la stavano cavando gli altri: il più esperto Falcomon stava cercando di migliorare l'agilità e i riflessi di Raramon e Dorumon, lanciando degli shuriken che atterravano vicino a loro e li costringevano a muoversi rapidamente per evitarli. I due Digimon erano migliorati abbastanza da quando i loro partner umani erano entrati nel dojo di BanchouLeomon, e stavano già muovendosi più velocemente, ma Falcomon non pensava ancora che fosse abbastanza... era convinto che bisognasse fare di più per poter stare alla pari con i feroci Bio-Ibridi di Kurata.
 
"E' già da un po' che il signor Tohma e gli altri sono lì dentro. Spero che stia andando tutto bene." affermò il Digimon dalla pelliccia azzurra, guardando verso la porta d'ingresso, da cui provenivano suoni che lasciavano capire che là dentro si stavano allenando. "Il tempo a nostra disposizione non è infinito. Tra non molto, gli uomini di Kurata riprenderanno la caccia, se non l'hanno già fatto. E allora, soltanto la Full Burst Evolution potrà salvarci."
 
Agumon annuì lentamente, mandando i suoi auguri al suo "capo" e ai suoi compagni. "Capo... amici... so che ce la farete." affermò. "Siamo tutti con voi. In voi sono riposte le speranze di tutto il Mondo Digitale!"
 
 
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CONTINUA...
 
 
Note dell'autore: E finalmente... ecco di ritorno questa fanfiction! Nel prossimo capitolo, vedremo finalmente la Double Spirit Evolutions dei compagni di Takuya e Kouji! Saranno sufficienti a sconfiggere gli scagnozzi di Kurata e riportare Kaede alla ragione? Si accettano scommesse!
 
Aggiornerò questa storia il prima possibile, quindi siate pazienti! Tra non molto potrete leggere sia questa che il continuo di Pokemon: A World Reborn!        
  
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