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Autore: Chichi Zaoldyeck    12/03/2015    1 recensioni
Gon decide di iscriversi a Facebook per trovare qualcuno con cui scambiare due parole, la sua ultima storia d'amore è stata molto deludente e grazie ai suoi amici Kurapika e Leorio ha ritrovato la forza di andare avanti e di ricominciare... Non sa che troverà molto di più! Buona lettura! QUESTA STORIA È VECCHIA, L'AVEVO FINITA NEL 2016, L'ULTIMO CAPITOLO L'AVEVO ELIMINATO PER SBAGLIO E HO DOVUTO RIMETTERLO :"")
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Kurapika, Leorio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Uno spiraglio di luce si infiltrò nella finestra di una piccola casetta alla fine della via, prendendo in pieno gli occhi del giovane Gon che sobbalzò prendendo in pieno Killua che stava ancora dormendo. Come se non bastasse in quel preciso istante suonarono anche alla porta.

- Hey mi hai fatto male! - disse Killua svegliandosi malamente.
- Oddio scusa Killua... aspetta... cosa... ci fai... sul mio divano...? - 
- Non ti ricordi? Ci siamo addormentati qui ieri sera - disse Killua con una faccia leggermente maliziosa da far capire al piccolo Gon di quello che avevano fatto ieri.
- Ah già!... scusa ma vado a vedere chi è. - disse Gon dirigendosi verso la porta piuttosto frettolosamente, cosa che Killua notò subito.

Era imbarazzatissimo, non si era più ritrovato a dormire abbracciato a qualcuno che non fosse Hisoka, però sapeva di aver fatto un brutto gesto allontanandosi così bruscamente da Killua, infatti appena mandò via gli scocciatori alla porta gli spiegò tutto. Mise la mano sulla maniglia ma si mosse da sola.

- GOOOOON PERCHE' NON RISPONDI? - urlò Leorio entrando bruscamente.
- Leorio, ti pare questo il modo di entrare in casa di altra gente? Guarda, Gon stava venendo a prenderti e l'hai praticamente schiacciato sotto la porta. - disse con la sua solita calma Kurapika.

Spostarono la porta e tirarono su il povero Gon con un enorme bernoccolo in testa. Killua rimase sul divano a vedere tutta la scena, un po' scocciato per quella irruenza in casa di Gon, va bene che erano i suoi migliori amici però non si entra così, un po' per come il moretto l'aveva lasciato freddamente sul divano.

- C-c- iao ragazzi, Leorio grazie per il bernoccolo - disse Gon fulminandolo con lo sguardo.
- Oh, ma hai ospiti? abbiamo forse disturbato? - chiese Kurapika con un filo di rossore in volto. 
- Ragazzi questo è Killua! - disse indicandolo.
- Piacere! - dissero i due porgendogli la mano dicendo i loro nomi.
- Piacere mio! - disse Killua abbozzando un sorriso.

I due amici si sentirono un po' a disagio, vedevano che i due non si guardavano nemmeno e decisero di andarsene, si sarebbero fatti raccontare da Gon quella sera a cena, si erano organizzati da inizio settimana di andare a mangiare fuori, non lo facevano più da tanto e volevano sapere cosa era successo il giorno prima, temevano che Killua avesse fatto qualcosa di male al loro amico.

- Bhe vediamo che stai bene, ci vediamo stasera allora! puntuale mi raccomando! ciao Killua ci si vede. - disse Kurapika trascinando via Leorio senza dargli tempo di dire qualsiasi cosa, gli avrebbe spiegato strada facendo.

- Si può sapere perché mi hai respinto così stamattina? - disse Killua senza troppi giri di parole.
- Killua, io... mi dispiace, non volevo scattare così. - disse Gon con la testa bassa.
- Che cosa ti frena a provare di nuovo questo tipo di emozioni? -
- Nulla, solo che nei gesti che faccio, ogni tanto mi torna in mente la mia storia precedente... -
- Se tu vuoi, io posso aiutarti a metterla da una parte in modo che tu non possa più pensarci, non dico dimenticarla perché è impossibile. -
- Davvero lo faresti? Non so se è il caso che ti immischi, nel senso che è una cosa che dovrei superare da solo. -
- Non mi importa, voglio aiutarti, te l'ho detto no che voglio fare le cose serie con te? Allora se vogliamo cominciare devo capire cosa ti frena e debellarlo dalla tua mente. - disse Killua avvicinandosi a lui e prendendolo fra le sue braccia.

Un abbraccio lungo e intenso, dove Gon poté sentire un calore che non aveva mai sentito, conosceva da poco quel ragazzo e già riuscivano a capirsi a vicenda, non gli era mai successo con nessun altro a parte i suoi amici, però sentiva che quella non era amicizia, sentiva che c'era qualcosa di più, alzò le braccia e strinse fortissimo Killua, come se volesse dirgli di non lasciarlo andare via, sperava davvero che le parole di Killua riguardo alla relazione seria fossero vere. I due si staccarono dall'abbraccio per via dei loro stomaci che cominciavano a brontolare e non poco, avevano ormai saltato da un pezzo l'ora della colazione e si prepararono un pranzo veloce, poi Killua tornò a casa sua e Gon si mise a fare qualche compito, poi si sarebbe preparato per la cena con gli amici dove ovviamente gli faranno un interrogatorio estenuante, ma gli piaceva quando si preoccupavano così per lui, loro erano la sua famiglia, come lui era la loro, Kurapika perse il suo villaggio a causa di quei furfanti della Brigata, Leorio si staccò dalla famiglia per cercare ricchezze, ma dopo la morte del suo amico decise di fare il dottore, e Gon sua madre non l'aveva mai vista e di suo padre sa solo la grande fama di hunter e tiene con se una sua foto, consapevole che prima o poi riuscirà a trovarlo. Fece qualche compito di matematica e italiano e poi si mise a scegliere i vestiti e a prepararsi, non era tanto in vena e non riusciva a concentrarsi, stava pensando a Killua e a quello che è successo ieri sera, gli venne un brivido di piacere e un sorriso sulle labbra, distolse la mente da quei pensieri e finì di prepararsi velocemente prima che arrivasse in ritardo e Leorio scatenò la sua furia omicida. Prese le chiavi di casa e fece per chiudere e incamminarsi verso il cancelletto di casa, lo chiuse e si fermò un attimo a guardare una figura su un tetto: era proprio Killua che stava litigando con un membro della famiglia.

- BASTA! LA VITA E' LA MIA E DECIDO IO! - strillò Killua salendo sul tetto della casa.
- Killua caro, non fare così, mi devi dire con chi ti frequenti e dove vai in giro la notte. - disse una donna con un cappello e un paio di strani occhiali.
- NO! TU NON DEVI SAPERE OGNI MINIMA COSA CHE FACCIO E SOPRATTUTTO CON CHI MI VEDO, POI VA A FINIRE SEMPRE MALE! - 
- Oh Killua, e se fossero persone cattive? Se ti facessero soffrire? -
- GLI UNICI CHE MI FANNO SOFFRIRE SIETE VOI CON QUESTO CONTINUO PEDINAMENTO E OSSESSIONE! BASTA VI PREGO NON NE POSSO PIU', ORA VATTENE VOGLIO STARE DA SOLO. - disse Killua rivolgendo alla madre uno sguardo che fece venire i brividi, così la madre non disse nulla e se ne andò. 

Gon era rimasto li a vedere tutta la scena, ora capiva perché quella sera Killua aveva insistito così tanto per andare a casa sua, non per approfittarsi di lui, ma per scappare dalla sua famiglia. Una famiglia che da quel che aveva capito non amava Killua, lo imprigionavano con la loro possessività, pensò che non doveva essere affatto facile vivere in una situazione così, voleva correre da lui per abbracciarlo e farlo sentire protetto, ma stava ritardando alla cena con i suoi amici, si sentiva in trappola anche lui ora, poi quella frase che ha detto Killua gli rimase impressa nella mente " Soprattutto con chi mi vedo, poi va a finire sempre male?" cosa intendeva con male? Che gli altri lo facessero soffrire lasciandolo da solo per colpa della sua famiglia o era la sua famiglia che faceva del male alle persone che non gli andavano a genio? Gon era sempre più in ritardo e non sapeva che fare, era tentato di andare da Killua ma così facendo alla cena non ci sarebbe mai andato, gli venne l'idea di portare Killua con se ma i suoi amici volevano sapere com'era andata la serata precedente e soprattutto perché Killua fosse ancora a casa sua il giorno dopo, così prese la decisione di andare alla cena ma con una fitta al cuore, dopotutto era un suo amico anche se da poco ma gli dispiaceva comunque. Chiuse il cancelletto con la chiave e corse a prendere l'autobus, nel frattempo Killua si era accorto di una lacrima che rigò il volto di Gon prima che lui andasse via, pensava "perché non è venuto qui? ha visto come sto e non è venuto a consolarmi" ma poi ci pensò bene e disse tra se e se " Vabbè, in fin dei conti non stiamo ancora insieme, e poi stasera doveva andare a quella cena con quei due. Al suo ritorno gli farò una sorpresa, non ho intenzione di tornare a casa stasera." Così prese il suo 3ds e giocò a Monster Hunter aspettando il ritorno di Gon. (Nda io adoro monster hunter *-* con tutti quei draghi e dinosauri cioè è bellissimoo! ok basta xD)

   
 
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