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Autore: Jo The Strange    16/03/2015    2 recensioni
Davide è un ragazzo con un grave problema al cuore: da tempo oramai è in ospedale, aspettando di guarire, ma i dolori, le angosce e i problemi sono sempre tanti... ma Davide ha un angelo che lo protegge: Cleo la sua ragazza. Insieme a lei e ai suoi nuovi amici, i Braccialetti Rossi, riuscirà a trovare la vera felicità anche in un ospedale? Per Davide le sorprese sono dietro l'angolo...
Spero di avervi incuriositi!!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Davide, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~Buongiorno a tutti! Eccoci qui, alla fine di quest’avventura: ringrazio di cuore tutti coloro che hanno seguito, recensito e messo tra i preferiti. Spero che vi piaccia questo “Gran Finale”. Buona lettura!


10 anni dopo...
Cleo sistemò le valigie in camera sua poi uscì per dirigersi al cimitero: camminava a passo lento, perché voleva godersi il panorama di quella terra in cui aveva vissuto da piccola... Erano passati ormai 10 anni da quando era partita alla volta dell'America ma finalmente era tornata... E con diploma e laurea.
Si guardò intorno: non era cambiato nulla. Gli alberi del viale che costeggiava il cimitero erano sempre quelli, alti e con le foglie sempreverdi, le casette della città erano rimaste sempre una attaccata all'altra, come a schiera. Forse tutto era rimasto uguale alla sua partenza, eccetto una cosa: sua madre ora non c'era più... Se ne era andata quando frequentava l'ultimo anno di liceo, per un incidente sul lavoro.
La povera Cleo aveva subito un altro duro colpo... E neppure quella volta era stato facile tornare a sorridere...
Andava a trovarla quasi tutti i giorni, ma quel giorno non era lì per lei... Era l'anniversario della morte di Davide e sarebbe andata a trovarlo sulla tomba insieme ai braccialetti rossi.... Chissà quanto erano cambiati in quei 10 anni che non li vedeva...
Poi la sua mente ritornò a Davide: se fosse stato lì avrebbe avuto 25 anni, proprio come Cleo: la ragazza se lo immaginò più alto e muscoloso, sempre con i suoi ricci sbarazzini, gli occhi luminosi e un sorriso smagliante.
Si avviò lungo il vialetto di ghiaia che conduceva alla tomba di Davide e una volta giunta nelle vicinanze si guardò intorno, ma non c'era nessuna traccia dei Braccialetti....
"Magari verranno più tardi..." pensò Cleo.
Si accovacciò sulle gambe fissando la tomba: -Ciao amore... Ne è passato di tempo vero? Non sai quanto mi sei mancato in questi ultimi anni. Porto sempre con me la tua maglietta, sai? E il braccialetto rosso.  A proposito, tra poco dovrebbero arrivare anche loro. Spero che in questi anni in cui ero via, loro siano venuti a trovarti qualche volta...-  La ragazza parlava come se avesse Davide davanti agli occhi.
Cleo aspettò ancora per un'oretta, ma i braccialetti rossi ancora non si facevano vedere... Che se ne fossero dimenticati?
Cleo si guardò intorno e notò che c'era una nuova tomba a fianco a quella di Davide: era lucida, quindi doveva essere lì da poco...
Ci gettò un occhiata rapida, ma che le bastò farle raggelare il sangue: sopra la data di nascita e di morte vi era inciso il nome di Leo, a fianco si una foto che lo ritraeva sorridente ancora con i capelli...
-Oh mio Dio... - Cleo aveva le lacrime agli occhi: ora anche lui se ne era andato.
Poco lontano vide il custode del cimitero, che ormai erano anni che lavorava li, così la ragazza decise di andare a chiedere qualche informazione riguardo alla morte di Leo.
-Mi scusi! Signor custode... Potrei chiederle un'informazione? - disse cercando di attirare la sua attenzione.
Il custode era un tipo basso e tarchiato, con una barba bianca incolta. -Mi dica-
-Potrei sapere cosa è successo a quel ragazzo nella tomba là in fondo? Si chiamava Leo...-disse Cleo indicando la tomba con un dito
-Leo.... Leo.... Ah si ricordo. Era il ragazzo con il cancro. -cominciò il custode - È rimasto in quel maledetto ospedale per un sacco di tempo... Ma alla fine non ci è più uscito vivo...  Però il suo è stato uno dei funerali più pieni ai quali abbia assistito... Il suo e quelli dei suoi amici. Credo che tutto il paese vi abbia partecipato- A quel punto Cleo lo bloccò: - Cosa intende per i suoi amici???- chiese allarmata, anche se temeva di sapere la risposta....
-Leo aveva degli amici fantastici... Si erano conosciuti in ospedale circa 11 anni fa. Nel corso degli anni in paese li avevano conosciuti tutti: erano adorati da tutti. Però neanche a farlo apposta, morirono uno dopo l'altro nel giro di tre anni... Vennero seppelliti uno di fianco all'altro, vicini alla tomba di un altro loro amico che era morto tempo prima...-
Cleo non aveva parole... Solo lacrime.
-E di cosa sono morti?- chiese iniziando a singhiozzare.
-Come ti ho detto Leo è morto a causa del cancro... Ha avuto la meglio su di lui. Il suo amico Vale, quello intelligente morì circa 5 anni fa in un incidente d'auto. Un anno prima era morta Cris... Quell'anima santa di ragazza anni prima aveva conosciuto un ragazzo... Un certo Luca. Ne era completamente cotta. Poi però lui la aveva lasciata per andare con un'altra e Cris non ci aveva visto più... Era crollata nel mondo dell'alcool e una sera dopo aver esagerato non si era più svegliata...-
-Mi ricordo di Luca... Cris me ne aveva parlato prima che partissi, circa 10 anni fa...- sussurrò Cleo.
Poi il vecchio riprese: - Lo stesso anno morì anche quel mattacchione di Toni... Era in un bar una sera, quando due uomini iniziarono a litigare pesantemente: uno di loro tirò fuori un coltello ma Toni, da pacifista che era, si mise in mezzo cercando di farli smettere, beccandosi una coltellata al petto... L'ultimo ad andarsene fu Rocco, circa 4 anni fa... Aveva intrapreso il laboratorio di teatro al liceo e stava mettendo in scena uno spettacolo all'ultimo anno, ma durante l'esecuzione,  qualcosa andò storto perché una fila di riflettori si staccò,  crollando sul palco e centrando il povero ragazzo: insieme a lui morirono anche altri studenti. Il paese cadde in lutto per le morti di quei ragazzi e ancora oggi non è più lo stesso di qualche anno fa. -
Cleo non ce la faceva più: ringraziò il custode e corse verso la tomba di Davide e proprio di fianco alla sua, notò in fila altre 5 tombe.
A quel punto la ragazza sentì crescere dentro di se quell'angoscia, quella disperazione che aveva provato solo alla morte del suo ragazzo...
Si gettò a terra con le mani tra i capelli, urlando,  le lacrime che uscivano a fiumi dagli occhi inondandole le guance.
Pianse a lungo, troppo... Il suo povero cuore non resse più e ad un tratto Cleo vide solo il buio....
Per alcuni minuti non sentì più nulla, ne vide più nulla poi quando riaprì gli occhi le venne un colpo: vide se stessa a terra senza vita...
-Cosa mi succede??- si chiese preoccupata.
In lontananza vide avvicinarsi delle figure luminescenti: Cleo socchiuse gli occhi per poter distinguere meglio quelle figure che si avvicinavano...
Erano avvolti da bagliori ultra terreni, ma quando li riconobbe a Cleo venne un tuffo al cuore: erano i Braccialetti Rossi.
-Oh mio Dio... Sto sognando??- si disse Cleo vedendo avanzare le figure di Leo, Cris e gli altri.
-No Cleo, è tutto vero. E ora sei come noi...- le disse Vale con voce tranquilla.
La ragazza corrugò la fronte: -quindi vuol dire che sono.... Morta?-
-Eh gia.... Ma non è tanto male.- disse Toni avvicinandosi
-E poi Cleo, c'è una sorpresa per te...- le disse Rocco con voce furbetta.
Infatti tra gli spettri dei Braccialetti,  si fece largo un'altra figura... E quando Cleo la riconobbe non poté fare a meno di corrergli incontro.
-Davide....- sussurrò con la voce rotta per l'emozione.
-Cleo... Sei tu?- gli chiese il ragazzo fissandola: dopotutto aveva ragione a fissarla in modo strano... Erano passati 11 anni da quando la aveva vista per l'ultima volta... Quella mattina in ospedale prima dell'operazione.
-Certo che sono io... Non mi riconosci?- Cleo si era dimenticata di essere cresciuta in quel lungo lasso di tempo...
-Sei cresciuta... Ma sei lo stesso bellissima.- cominciò Davide: squadrandola da capo a piedi riuscì chiaramente a riconoscere i suoi occhi verdi, così luminosi e i suoi boccoli biondi, che le ricadevano lungo il corpo fino alla vita. Poi riprese a parlare: - E avevo anche ragione a dire che saresti diventata una gran figa.-
Tutti scoppiarono in una fragorosa risata.
Poi Cleo li guardò meglio tutti e notò qualcosa di strano: - Scusate ragazzi, ma perché avete le sembianze di quando eravate piccoli? Il custode mi ha detto che siete morti da poco tempo...-
- È questo il bello dell'essere uno spettro... Puoi scegliere di avere le sembianze che avevi in un determinato periodo della tua vita. - le disse Leo
Poi Vale prese la parola: - E noi abbiamo voluto ritornare ad essere come eravamo 11 anni fa... Quando ci siamo incontrati per la prima volta-
Cleo non ci poteva credere... Quanto avrebbe voluto tornare ad essere come quando aveva 15 anni.
-E come si fa?- chiese emozionata.
-Niente... Devi solo crederci- le disse Rocco.
Allora Cleo chiuse gli occhi, fissando nella sua mente l'immagine che aveva di se da ragazzina...
Un bagliore iniziò ad avvolgerla e d'un tratto si ritrovò più piccola, esattamente com'era quando aveva 15 anni.
-Questa è la stupenda ragazza che io ho amato in vita...- disse Davide prendendola per i fianchi.
-E ora? La ami ancora quella ragazza?- chiese Cleo avvicinandosi di più a lui
-La amo più di prima e la amerò finché le stelle saranno in cielo-
Lentamente le labbra di Davide si andarono ad unire con quelle di Cleo, fondendosi in un meraviglioso bacio.
Quanto le erano mancate quelle labbra, il suo profumo così vicino, il sapore stesso di quei baci... Le era mancato Davide.
Quando si staccarono Davide indicò il cielo con un dito dicendo: - Vedi lassù? Noi ora viviamo là... Dove non fa mai freddo, ne è mai buio... Là non esiste il dolore. E là c'è anche un'altra persona... -
-La mia mamma....- sussurrò Cleo con le lacrime agli occhi.
I braccialetti annuirono poi Davide continuò: -Ti piacerebbe venire con noi?-
- Se le piaceva?? Glielo chiedeva pure?? Ovvio! - pensò Cleo
La ragazza annuì ormai in lacrime.
-Allora si parte! - disse Leo con un grande sorriso.
Davide allora strinse Cleo a se e con un grande salto si librò alto verso il cielo, seguito a ruota dagli altri.
Cleo sentì che più saliva più le sue sofferenze, le ansie e le angosce svanivano...
-Allora questo è l'inizio di una nuova avventura? -chiese Cleo guardando Davide fisso negli occhi
-La migliore che possa vivere- rispose il ragazzo con un bacio.
Ad un tratto si sentì un grido di Leo: -Ragazzi.... WATANKA!!!- alzando il braccio con al polso il braccialetto rosso.
-WATANKA!- Risposero in coro gli altri.
Gli occhi di Cleo si fissarono verso l'alto dove una luce abbagliante splendeva radiosa: e fu in quel momento che dopo anni di dolori poté dirsi finalmente felice.




Ebbene sì, i nostri amati Braccialetti hanno trovato la pace, finalmente, ognuno con un lieto fine. Questa storia la scrissi nell’estate del 2014, mentre mi trovavo a Fasano e ci tenevo davvero molto a pubblicarla. Vi ringrazio ancora immensamente!!
                                                     Jenny Burton

   
 
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