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Autore: ChiaDreamer    16/03/2015    0 recensioni
Benvenuti/e :) Questa è la mia prima storia. Spero che una volta giunti fino a qui, la leggiate seriamente ed attentamente. La protagonista è una ragazza insicura, un po' timida, e senza autostima. A partire dall'inizio della scuola superiore, molte cose cambieranno nella sua vita. Incontrerà tante persone nuove e ritroverà vecchi amici e amiche e da ognuno imparerà qualcosa. In qualcuno troverà delle amicizie profonde e in qualcun altro anche qualcosa di più. Ma la sua vita diventerà una vera e propria avventura. E sarà piena di avvenimenti. Buona Lettura ;)
Genere: Commedia, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chi l'avrebbe mai detto?
Eccovi, finalmente
Esclama mia madre, mentre i miei zii fanno esplodere un applauso. Veniamo baciati e riceviamo complimenti e congratulazioni da tutti.
Com’è andata?
Domanda zia Laura, incuriosita. E tutti cominciamo ad annunciare soddisfatti i rispettivi voti. Ad eccezione di Davide e Pietro, che di sono diplomati l’anno scorso. Loro si sono impegnati un po’ di meno, ottenendo un 80 e un 75, grazie alla bontà dei professori. Ammetto di averli visti studiare un paio di volte. Avrebbero meritato di meno. Pensandoci sorrido, e subito Davide lo nota. Si avvicina a me, ed approfittando della confusione generale, mi domanda sotto voce:
Cosa c’è, perché sorridi?
Scuoto la testa.
Niente, pensieri
Rispondo, assumendo un’aria soddisfatta. Non vale la pena che gli ricordi quanto gli risultava noioso studiare. È passato ormai, e l’importante adesso, e che siamo entrambi diplomati, e che davanti a noi si aprono le porte verso una nuova vita. Quella vera. Il mondo del lavoro, delle grandi responsabilità. Abbiamo raggiunto l’età adulta, dopo aver compiuto i 18 anni, ed ora non siamo più dei ragazzini, come quando ci siamo conosciuti. Pensare ora, che ci troviamo le stesse persone, cresciute ma ancora unite come e meglio di prima, mi riempie il cuore di gioia e serenità. La mia amicizia con il resto del gruppo non si è modificata nel tempo. È andata consolidandosi e rafforzandosi sempre più. Per questo mi ritrovo a scrutare con attenzione, i volti dei miei amici, e del mio ragazzo. Non riesco a rendermi conto che il tempo è passato così in fretta. Siamo persone adulte, ora. Ma dentro, conserviamo l’innocenza e i valori dei sentimenti, come l’amicizia e l’amore. Per noi, rappresentano i principi fondamentali della sopravvivenza. Senza la fiducia, però, non saremmo arrivati fino a qui. Con l’amicizia rimasta immutata, e l’amore tra me e Davide, Pietro e Simona, Luca ed Elena, Palù e Rafa, che si è solo rafforzato col tempo. Non ci siamo mai separati e spero sul serio, che come tutto ciò è sopravvissuto fino ad ora, sopravviva in futuro. È tutto bellissimo, e non vorrei mai che si rovinasse qualcosa. Con questo non voglio dire che i nostri rapporti siano immuni da problemi o incomprensioni. Il nostro pregio è però, semplicemente la forza di superarli sempre, a testa alta e più forti di prima. Siamo andati avanti in questo modo fin’ora, e tra una chiacchiera e l’altra in quell’immensa tavolata di persone a me care, conto che tutto prosegua alla stessa maniera. Ci spero con tutto il cuore. Provo una gioia incondizionata ad osservare tutte le persone a cui tengo di più, trovarsi lì riunite a festeggiare. È la prima volta che ci troviamo tutti, proprio tutti, insieme. Si respira una bella atmosfera. Spero di averne l’opportunità di nuovo, un giorno. Per ora, mi godo il momento, assaporando il profumo della serenità.
Giunge la sera, e siamo tutti davvero stanchi, ma allo stesso tempo disponibilissimi a ripetere l’esperienza mille volte. Ci troviamo tutti un po’ brilli. E vedo mia madre, per la prima volta nella sua vita, quasi ubriaca. Proprio lei, che non tocca mai l’alcol nemmeno col pensiero, essendo astemia, ora si ritrova a barcollare da una parte all’altra del salone di zia, e non riesce a concludere una frase di senso compiuto. Mi viene da ridere, ma mi rendo conto di aver anch’io bevuto qualcosa di troppo. Mi gira la testa, ma non me ne frega niente. Sono felice. Sono le 2 di notte. Accidenti, credo che ci siamo un po’ prolungati con i festeggiamenti. Ma in fondo cosa importa. Assistiamo ad una sorta di esibizione stonata da parte dei grandi di casa. Mia madre, i miei zii e i signori Reggente, si trovano al centro del salone a cantare un ‘che sarà’ dei Ricchi e Poveri. Beh, un personalizzatissimo ‘che sarà’, direi. Stanno praticamente insultando quel gruppo musicale. Poveri noi, e povere le nostre orecchie. Fingiamo entusiasmo, ma non manchiamo dal commentare, tra noi, a bassa voce. Appena se ne accorgono i grandi, però, volano gli insulti ironici e i paroloni da gente ubriaca. Comincia una vera lotta con cuscini e tutto ciò che troviamo di non fragile a nostra disposizione. Distruggiamo così, in pochi istanti, l’ordinatissimo salone di zia. E stremati, dopo circa mezz’ora, decidiamo di smetterla. Così ci salutiamo. Io, mia madre, mio fratello con Maria, e Davide, ci avviamo a destinazione Dermi. Facciamo un piccolo sforzo e ci stringiamo in una sola macchina. Accompagniamo anche Palù al suo paese e Rafa lo lasciamo davanti casa. Ci dirigiamo verso casa mia. Guida mio fratello, che nonostante abbia bevuto un po’ anche lui, è il più ragionevole di tutti. Così come Luca si è fermato a dormire da Elena, facendosi ospitare nel salone, sul divano-letto, Davide e Maria dormiranno da me. Abbiamo già preparato tutto. Fortuna che abbiamo due letti richiudibili in più. Posizioniamo Maria in camera con me, e Davide con Pasquale. Sarebbe troppo tardi per accompagnare Davide a casa. È un vero peccato che i suoi genitori non abbiano assistito ai festeggiamenti, ma si sono già impegnati ad invitarci per domani a pranzo, a casa loro. Io e Davide così non abbiamo ancora finito di festeggiare. Purtroppo i suoi, stasera avevano il turno all’ospedale. Fanno gli infermieri. Quindi gli sarebbe stato impossibile venire. Ma sono certa che recupereremo.
“Buona notte, madre”
Ridacchiamo io e mio fratello, rimboccando le coperte a mia madre, ed uscendo dalla sua camera da letto. Lei balbetta qualcosa di incomprensibile, forse troppo stanca per rispondere. È davvero carina, con le guance arrossite dallo spumante. Chiudiamo delicatamente la porta, e ci soffermiamo nel corridoio per salutarci. Io e Davide ci scambiamo un lungo bacio, così come fanno Pasquale e Maria. Subito dopo, noi ragazze nella mia camera e loro in quella di mio fratello. Io e Maria però, siamo troppo esauste per fare qualche commento, come era nostro solito. Così ci addormentiamo, dopo esserci messe in pigiama. Quanto è morbido il mio letto. È un sollievo trovarmi finalmente accarezzata dalle sue morbide lenzuola. È stata una giornata piena e stancante, ma una bellissima giornata, se faccio mente locale.
Circa un’ora dopo
Cuore mio, amore? Stai dormendo? Dai, apri gli occhi. Dovrei parlarti
Mmh
Mi lamento. Chi sarà a quest’ora, a disturbarmi? Apro gli occhi, innervosita e confusa. Pur essendo ovvio che si tratta di Davide, mi sento come se il mio cervello non ci arrivasse completamente. Sono troppo assonnata. Me lo trovo con un sorriso corrompente e l’aria soddisfatta ed allegra, davanti ai miei occhi.
Che vuoi?
Balbetto sotto voce, per non svegliare Maria. Ma ha il sonno pesante, e non so come, non si accorge di nulla.
Come cosa voglio? Non dirmi che ti disturba la mia presenza
Sussurra con tono calmo, lui.
Mmh, sì. Voglio dormire
Continuo,convinta e con voce confusa dal sonno. Ma è come se le mie parole siano state risucchiate dal vento, Davide mi scuote le spalle e sorride come un ebete senza spostarsi di un millimetro. Si trova piegato accanto al mio letto. Ha un sorriso beffardo. Vorrei schiaffeggiarlo, ma sento di non averne la forza fisica. Mi giro a pancia in giu e volto la testa in direzione opposta alla sua. Ma lui non si rassegna. Mi toglie le lenzuola da dosso ed infilando le braccia sotto la mia schiena e le mie gambe mi solleva prendendomi in braccio. Non lo sopporto. Fa così quando vuole attirare l’attenzione. Sa che non ho la forza di farmi scendere, da sola. Ed in particolare in quel momento. Mi ha appena svegliata e sono a dir poco rincoglionita dal sonno. Socchiudo gli occhi, come protesta, mentre lui si siede sul mio letto, tenendomi in braccio. Poggio la testa sul suo petto e faccio per riaddormentarmi. Mi scuote, in modo brusco.
Uffa, che c’è?
Domando, stufa.
Devo parlarti seriamente, e credo sia questo il miglior momento, amore mio
Mi risponde, con tono controllato e tranquillo. Scuoto la testa e cerco di ragionare. Mi sveglio, finalmente. Raddrizzo la schiena e rimango seduta sulle sue gambe. Con le braccia mi aggrappo alle sue spalle.
Okay, dimmi
Mi arrendo. Lo fisso negli occhi. Una strana luce brilla in essi. Comincio ad incuriosirmi. Chissà cosa voglia dirmi di tanto urgente per svegliarmi di notte … lo scruto, fissando i miei occhi nei suoi. Il suo sguardo è sicuro ma le sue guance sono di un rosso carico. Mi mordo il labbro, ansiosa di sentirgli pronunciare qualcosa. Finalmente parla.
Amore mio. Stiamo insieme da quattro anni e qualche mese. Ti confesso che sono stati gli anni più belli della mia vita. Sei il mio tutto, e senza di te non oso immaginare come starei. Ti amo più di quanto abbia mai amato chiunque nella mia vita. Sei la persona che riempie i miei giorni, e i miei minuti. Passerei giornate intere soltanto ad ammirarti
Si blocca. Sembra una dichiarazione in tutte le sue sfumature. Sorrido, mentre dentro di me sto per impazzire. Non mi ha mai parlato in questo modo. È così … dolce, premuroso, sincero e romantico. Ma non capisco dove voglia arrivare. Osservo i suoi movimenti, con attenzione. Lui continua a sorridermi. Mi fa sedere sul letto e si alza in piedi. Lo noto sfilare qualcosa dalla tasca dei jeans. Qualche piccolo oggetto. Ma non ho il tempo di vedere cos’è. Subito si inginocchia di fronte a me, nascondendo l’oggetto con entrambe le mani, dietro la schiena.
Amore, sei dolcissimo, e anche io ti amo. Ma alzati, cosa fai lì inginocchiato? Mi metti in imbarazzo
Sussurro, piegando le ginocchia formando un cerchio, e rimanendo seduta comoda sul mio letto. Davide fa penetrare quasi, il suo sguardo nel mio. Mi guarda in modo davvero speciale. È … insolito.
Tu sei la mia principessa. Come ho passato questi quattro anni insieme a te, giuro che ne passerei altri cento ad amarti. Mi riempi il cuore, e mi fa impazzire quando ti mordi il labbro per l’agitazione, come ora
A questa affermazione mi rendo conto di star stritolando il labbro con i denti, senza accorgermene. Sorrido, piegando lateralmente la testa. Lui prosegue nel discorso.
Mi piaci quando torturi il tuo ciuffo di capelli con le dita. Quando arrossisci facilmente. Quando non ti sai esprimere con le parole, ma riesci a farmi capire con gli occhi, ogni tua singola sensazione. Mi piaci come sei
Mi accorgo di avere le guance a fuoco, e di sentire il mio cuore battere a mille all’ora. Non capisco dove voglia arrivare con quel discorso meraviglioso e dolce, senza dubbio. Ma mi comincio a sentire emozionata. Lui smette di parlare, soltanto un attimo ed io mi giro per controllare Maria, ma non è più nel suo letto. Credo se ne sia andata per non disturbarci. Strano che io non me ne sia accorta. Devo essere proprio presa dal discorso. Comunque faccio poco caso a mia cognata. Riporto il mio sguardo su Davide, che sta aprendo una mano davanti ai miei occhi, mostrandomi una piccola scatolina blu, quadrata. Sembra la confezione di un anello … aspetto che Davide finisca il suo discorso. E lo osservo, quando riprende, dopo aver emesso un respiro profondo.
Amore, tu sei la mia principessa. Ed io, io vorrei tanto diventare per sempre il tuo principe. Lo vorresti tu?
Scuoto la testa, confusa. Mi mordo inconsapevolmente il labbro ed afferro il ciuffo dei capelli. Mi trovo a non capire ancora le sue intenzioni.
Cuore mio, sì. Ma in che senso?
Gli domando, quando Davide apre il cofanetto e scopro che contiene proprio un anello. Un bellissimo anello, credo sia di oro bianco. Lui sa che io adoro l’oro bianco. Ha un piccolo diamante luccicante. È semplice ma meraviglioso. Rimango a bocca aperta e fisso l’anello con aria davvero meravigliata.
Mi vuoi sposare?
Mi spiazza. Okay, ammetto di aver rischiato l’attacco cardiaco in quel momento. Il mio cuore sembrò impazzito. Non mi aspettavo una proposta del genere. Non ancora … e mi trovai felicissima, quando gli risposi.
Oddio, amore mio. Sì, certo che ti sposo. Anche domani ti sposo
Quasi urlo dalla gioia. È come se avessi paura di non riuscire a fargli capire che sono felice. Ma lui sembra arrivarci. Prende delicatamente l’anello e me lo infila al dito. Cinge le braccia intorno alla mia schiena e mi solleva roteando al centro della camera. Mi bacia una, due, tre, mille volte. Io stringo forte le sue spalle, e ci sorridiamo a vicenda. È il momento più bello della mia vita. Io e Davide vivremo tutta la vita insieme. Sono così felice. Sembra un sogno. Ma se lo fosse, non svegliatemi. Voglio viverlo pienamente. E così l’amore vero esiste. Chi l’avrebbe mai detto?

 
The End
_ChiaDreamer_
  
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