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Autore: Jade Tisdale    16/03/2015    3 recensioni
E' già passato un anno dalla nascita di Seira e la vita sulla terra trascorre tranquilla per le principesse sirene. Un giorno però, la Regina dei Mari chiede il loro aiuto per affrontare una nuova minaccia, una forza molto più potente di Gaito e di Mikeru. Per sconfiggere il nemico, le principesse avranno bisogno dell'aiuto di un nuovo, misterioso personaggio, di cui non si sa ancora nulla. Riusciranno le sirene a cavarsela anche questa volta?
Dal 7° capitolo:
Mi stavo lentamente abbandonando quando, ad un tratto, una voce mi fece tornare in me.
«Seira, non puoi arrenderti così. Io lo so che puoi farcela.»
Aprii lentamente gli occhi e mi ritrovai in un luogo che, tutt'intorno, era bianco.
«S-Sara... Io non...»
«Tu puoi riuscirci. Puoi rialzarti e fargli vedere cosa sei in grado di fare.» Mia sorella sorrise. «Io credo in te, Seira. Non dimenticarlo mai.»
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sara, Seira, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Seira

 

Sapere che la Regina dei Mari era intrappolata nel Castello di Dakota e che io non potevo fare niente per salvarla, mi faceva sentire impotente.
Provai più e più volte a rompere quelle catene, ma sembravano indistruttibili.
«Dannazione! Se quei maledetti catturano anche le altre principesse, sarà davvero la fine...» sussurrai, in preda al panico.
«Non sarà la fine, devi credermi.»
Alzai la testa di scatto, cercando di capire da dove provenisse quella voce.
«Sara! Sara, dove sei?»
Mia sorella non rispose, ma dopo pochi secondi, le catene furono disintegrate da una luce arancione. La figura esile della ex principessa si fece sempre più nitida ai miei occhi, facendomi sorridere.
«Devi cercare la Regina dei Mari,» esordì, con guardo serio, «soltanto lei potrà dirti come uscire da questo posto.»
«No» dissi, avvicinandomi a lei. «Non posso andarmene senza prima aver sconfitto Dakota.»
«Tu, da sola, non la puoi sconfiggere» proseguì, con un tono di voce sempre più basso. «L'unica persona in grado di farlo è Malika.»
Sospirai, con fare malinconico: «Perché non mi vuoi spiegare per bene questa storia?»
«Perché non spetta a me dirtelo e comunque, non è il momento adatto. Ora va', devi trovare la nostra sovrana.»

 

Non è mica così facile trovare la Regina qui dentro: questo castello è immenso! E poi devo stare attenta a non farmi beccare... certo che Sara poteva anche darmi una mano!
Sospirai, fermandomi all'inizio di un lungo corridoio. Ormai era da un bel po' che gironzolavo per la fortezza e mi ero imbattuta in corridoi senza stanze, oppure in locali simili a celle o prigioni vuote. La Regina sembrava scomparsa.
Di certo ci avrei messo ancora un bel po' prima di trovarla, ma i miei piani furono comunque ribaltati da una nuova difficoltà.
Questa musica... è assordante...
Mi portai le mani all'altezza delle orecchie, ma, come di consueto, era tutto inutile: la canzone di Aki rimbombava costantemente nella mia testa. Nel giro di poco, inoltre, fui imprigionata nella solita sfera bianca generata dai poteri di Megumi.
«Ma guardati, giochi in casa nostra e sei ancora convinta di poter fare qualcosa!» ghignò la rosa, ridendo divertita.
«Lasciatela stare!»
Alzai di scatto la testa, con gli occhi lucidi: Lucia era lì, in piedi davanti a me, seguita dalle altre Principesse Sirene.
«Ragazze...» sussurrai, sorridendo.
La Principessa dalla Perla Rosa fece qualche passo in avanti, puntando il suo microfono verso i nemici.
«Che cosa volete fare con quelle vostre stupide canzoncine?» domandò ironicamente la ragazza dai capelli rosa.
«Diamine, ha ragione, non le faremo nemmeno il solletico!» disse Hanon a denti stretti, mentre Rina scuoteva la testa.
«Lo so, ma dobbiamo comunque provare.»
Lucia annuì, prendendo in mano la situazione e cominciando a cantare Dolce Melodia, subito seguita dalle altre. La canzone, ovviamente, non fece né caldo né freddo ai nemici, anzi, per loro fu addirittura un incentivo che gli permise di imprigionare le più deboli all'interno di altre sfere luminose, in quel caso Hanon e Nöelle. Subito dopo, anche Lucia e Rina caddero nelle grinfie della magia di Megumi ed io cominciai a preoccuparmi per la sorte di tutte loro.
Poi, quella ragazza che ci aveva già salvate in precedenza, prese a cantare alcune strofe di Assoluto Amore, quanto bastò per liberare le sirene -me compresa- dalla loro prigione e da mettere k.o. i due fratelli.
Una figura sfocata si presentò davanti ai nostri occhi: aveva due gambe magre e lunghi capelli biondi...

 

Yuma

 

Appena in tempo. pensai, rivolgendo la mia attenzione alla Principessa dalla Perla Blu, quella messa peggio.
«Stai bene?» domandai, aiutandola a mettersi in piedi. Ormai non aveva più senso nascondere la mia identità.
«S-Sì, grazie...»
Nel giro di pochi secondi, fui circondata da tutte le Principesse Sirene, Seira compresa.
La sua voce si ridusse ad un flebile sussurro. «Yuma...»
«Tu conosci questa ragazza?» domandò la sirena dai capelli verdi.
Prima che Seira potesse rispondere, la Principessa dell'Oceano Pacifico del Nord si fece avanti: «Ci hai salvate così tante volte negli ultimi mesi, senza nemmeno dirci il motivo. Chi sei? E che cosa vuoi da noi?»
Abbozzai un sorriso. «Calmati, Lucia.»
La bionda si accigliò. «Come sai il mio nome?»
«Conosco i nomi di tutte voi: Hanon, Coco, le gemelle Caren e Nöelle, Rina e dulcis in fondo, Seira» dissi, voltandomi verso i nemici che, fortunatamente, erano accasciati a terra, ancora storditi a causa della mia canzone. «Mi chiamo Yuma Shimizu e sono la sorella maggiore di Naomi e Hideo che, da quanto ho capito, voi conoscete molto bene. Forse non mi crederete, o forse vi arrabbierete con me perché non vi ho aiutate fin da subito: in questo caso, vi prego di perdonarmi, ma sono fuggita per garantire l'incolumità dei miei fratelli.»
Sospirai. Non era esattamente la cosa più facile di questo mondo ammettere i peccati commessi, così come non lo era ciò che stavo per dire.
Aki e Megumi tentarono di alzarsi, ma i loro tentativi furono vani: prima di smettere di cantare, infatti, lanciai un incantesimo a breve durata affinché non si muovessero.
«Io sono la Principessa Malika, figlia della Regina Shanti e di un comune umano. Come penso già saprete, da piccola sono stata catturata da mia zia Dakota, ma, in realtà, non sono stata rinchiusa nel ghiaccio come molti pensano. Dakota mi ha tenuta prigioniera qui dentro, è vero, ma non mi ha mai maltrattata, né tantomeno imprigionata in una cella. Mi trattò come una figlia, nella speranza che dimenticassi la mia vera natura: solo in quel caso avrebbe continuato a comportarsi da madre. Ma ciò non accadde» feci una pausa, osservando gli sguardi attenti su di me delle Principesse e dei nemici. «Io continuai a ricordare e cercai diverse volte di ribellarmi, di fuggire, ma da sola non ce l'avrei mai fatta. Nel frattempo, Aki, unico e fedele servitore di Dakota, per sicurezza, decise di portare qui i suoi fratellini, due gemelli: Megumi e Kaoru. Quello stesso anno nacque Eizo, figlia di Dakota e di un uomo che non ho mai conosciuto. Passarono alcuni anni in tranquillità, in cui mi limitai a trascorrere la mia vita in compagnia di Eizo, Kaoru e Megumi, che ormai erano diventati come dei fratelli minori per me. Erano dei bambini, delle anime pure e innocenti... per questo decisi di portarli con me, nel caso un giorno fossi riuscita a fuggire.»
Mi voltai verso i due fratelli: Megumi stava trattenendo a stento le lacrime.
«Il giorno del mio undicesimo compleanno, conobbi Sara, che si era addentrata per caso nel castello. La nascosi appena in tempo, prima che Dakota la scoprisse. Da allora mi venne a trovare tutti i giorni ed io le raccontai della mia storia. Un giorno, Sara mi incitò a fuggire, anche grazie alla magia: come ben saprete, Dakota è una strega ed io, in quegli anni, imparai numerose magie attraverso uno dei suoi libri di incantesimi. Non ricordo di preciso come è andata, so solo che volevo a tutti i costi salvare anche i bambini, perché non volevo che crescessero assieme a quella vipera: Aki, però, mi strappò dalle braccia Megumi, ma fortunatamente, io e Sara riuscimmo a salvare almeno Eizo e Kaoru. La mattina seguente, una giovane coppia di sposi ci trovò privi di sensi in riva al mare e decisero di adottarci. Dovetti utilizzare un incantesimo per rimuovere le loro pinne, visto che entrambi provenivano dall'Oceano Indiano e con un'altra magia, cambiai il colore dei capelli di Eizo da azzurri a castani. Ma con la distanza, alcuni incantesimi si sono spezzati e...»
«Aspetta un attimo» mi bloccò Seira, attirando l'attenzione dei presenti su di sé. «Vorresti dire che... Naomi e Hideo sono Eizo e Kaoru!?»
Annuii lentamente, con Megumi alle mie spalle che, come previsto, scoppiò in un fiume di lacrime.
«Mi hai portato via... mio fratello...»
Mi voltai di scatto, uno sguardo triste stampato in volto. «Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto...»
«Dividere due gemelli è terribile. L'ho provato sulla mia stessa pelle» sussurrò Caren, credendo che non la sentissi.
«Volevo portarti via con me, lo sai» proseguii, rivolgendo un'occhiataccia ad Aki.
Quest'ultimo si lasciò andare ad un lungo sospiro. «Sarebbe stato meglio se fosse venuta via con te.»
Tutte le sirene si voltarono nella sua direzione, esterrefatti.
«Che diamine stai dicendo, stupido?» bofonchiò la rosa.
«Megumi, ormai non ha più senso continuare con questa stupida guerra. Dakota ci ha cresciuti come due figli, questo è vero... ma non era la vita che desideravo per te. Adesso, tutto ciò che voglio, è ricominciare: io, te e Kaoru.»
La ragazzina alzò lo sguardo verso di me, le gambe che tremavano: nello stesso momento, Seira mi rivolse una domanda.
«Sei stata tu a farmi dimenticare Assoluto Amore con uno dei tuoi incantesimi, non è così?»
«È stata una volontà di Sara» ammisi. «Poco più di un anno fa, mi imbattei per caso in Megumi e Aki: quest'ultimo mi riconobbe e da allora mi trovai costretta a scappare per proteggere Eizo e Kaoru. Sara mi chiese di farti dimenticare quella canzone per proteggerti: sapeva che, essendo la nuova Principessa dell'Oceano Indiano, sarebbero venuti a cercare te e non cantando quella canzone, magari, avrebbero capito che tu non eri Sara.»
Incrociai le braccia, mentre un brivido mi attraversò la schiena. «A proposito di Sara... come mai non è più lei la Principessa dell'Oceano Indiano? È successo qualcosa nel suo Regno?»
Le sirene si scambiarono delle occhiate confuse, ma fu Lucia l'unica a parlare.
«Sara è... morta.»
Il mio cuore cessò di battere per una frazione di secondo.
«N-Non è vero» balbettai, incredula di quello che mi era appena stato detto. «Lei non è morta... io... io l'ho vista...»
Caren si contrappose fra di noi, un'espressione serissima in viso: «Adesso non c'è tempo per questo! Quando siamo entrati nel Castello, Hideo e Naomi sono spariti dalla nostra visuale. Dobbiamo subito andare a cercarli!»
«Che cosa? Loro due sono qui?» domandai, strabuzzando gli occhi dal panico.
Le Sirene annuirono leggermente, mentre due presenze alle mie spalle mi fecero ricordare che non potevo arrendermi in quel momento.
«Io vi aiuterò» soffiò Aki, un sorriso amaro stampato in volto «ormai non mi resta altro da fare se non salvare Kaoru.»
«E tu?»
Megumi alzò di poco lo sguardo, ancora carico di rabbia e malinconia. «Io... io seguo mio fratello...» singhiozzò, gettandosi fra le sue braccia.

 

Naomi

 

«Questo posto mette i brividi» sussurrò Hideo, stringendo la presa sul mio braccio.
«Sì, però... non ha un aspetto famigliare?»
Mio fratello si accigliò. «A che cosa ti riferisci?»
Io, però, scossi la testa. «Nulla, credo di essermelo immaginata.»
Camminammo ancora per un centinaio di metri, dopodiché ci trovammo davanti ad un'enorme porta blu scuro, con degli affreschi in stile gotico.
Hideo sussultò. «Che cosa stai facendo?!»
«Voglio entrare» risposi, posando la mano sopra alla maniglia. «Questa porta mi ricorda qualcosa...»
Prima che il moro potesse in qualche modo bloccarmi, una luce bianca e accecante si presentò davanti ai nostri occhi. Furono pochi secondi interminabili, oltre la quale si presentò una grande stanza circolare e... una donna dai lunghi capelli biondi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dovevo arrivare al penultimo capitolo della storia per scegliere un titolo decente e coerente con la storia! Ci è voluto un anno buono ma ce l'ho fatta xD
Beh, ormai siamo agli sgoccioli... ancora un capitolo e la storia sarà ufficialmente conclusa! :(

   
 
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