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Autore: Therry_1984    17/03/2015    2 recensioni
Marzo 2015, Shinjuku. Ryo (detective di polizia) e Kaori (infermiera) sono fidanzati da quasi dieci anni. Il loro rapporto andrà in crisi quando un uomo che desidera vendetta (poichè il defunto padre poliziotto di Ryo ha ucciso il proprio, rapinatore di banca, moltissimi anni prima) ha progettato un piano astuto per fare soffrire Ryo cercando di separarlo da chi ama, cioè la sua fidanzata. Il malvivente architetterà l'omicidio della fidanzata di Mick, collega infermiere di Kaori ma innamorato di lei, cercando di far ricadere la colpa su di lui. Saeko, collega poliziotta di Ryo e innamorata di lui, ne approfitterà per allontanare i due fidanzati in modo squallido ed al di fuori di ogni morale, spingendosi oltre ogni limite. Nella storia sono presenti anche Hideyuki ed Umibozu (rispettivamente gestore della struttura per anziani dove lavora Kaori e coordinatore infermieristico). Ma c'è un altro personaggio in pista che mira al cuore di Kaori: Patrick Darcy, il suo avvocato. Come andrà a finire? Buona lettura a tutti.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: City Hunter, Altro contesto
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Cap. 5 - LA DICHIARAZIONE DI MICK (Seguito Cap. 4)

31 Marzo, ore 20:30
Kaori - Mick


Fece per aiutarlo a salire ma lui la scostò con gentilezza dicendo:

- Non ti preoccupare Kaori, faccio da solo. Aiutami solo quando mi vedrai moribondo col sondino nasogastrico ed un catetere vescicale. - Le disse con una punta di ironia l'infermiere che, anche in una situazione simile, riusciva a mantenere il suo innato sarcasmo nascondendo molto bene il dolore provocato dal poliziotto irruento e geloso. Kaori fece come aveva detto e salì dalla parte del passeggero senza smettere di osservarlo preoccupata.

Mick chiuse la portiera, mise in moto e senza girarsi per guardarla ma tenendo gli occhi fissi sul volante e davanti a lui, disse:

- Lo so che sei preoccupata per me, ma fidati sto bene. Sinceramente non potrei nemmeno biasimare il tuo ragazzo, forse al suo posto avrei reagito anche io così. - E solo finito la frase, si voltò verso di lei.

- Mah, non so, è una testa calda quello lì. - Rispose perplessa.

- Eppure sei riuscita a domarlo bene in tutti questi anni o sbaglio? - Chiese lui.

- Seh, domarlo, e chi lo doma quello!? Fa sempre ciò che vuole, quando vuole e se ne frega degli altri. Prima parla il suo istinto e poi il suo cervello. Anche se tutto sommato, è una brava persona... quando si impegna... - Disse Kaori scuotendo la testa.

- Il problema però è un altro. - Asserì Kaori.

- E sarebbe? - Chiese Mick distratto.

- Come che sarebbe? Che ti serve un buon avvocato! Dopo anni con un poliziotto so bene come funzionano queste cose, sai? Sei il principale sospettato di omicidio, e per giunta della tua ragazza. Come mai non ti vedo così preoccupato o dispiaciuto, non capisco? - Chiese Kaori un po' sconcertata.

- Certo che sono dispiaciuto, che ti credi! Ma so anche di essere innocente. Non avevo nessun motivo di ucciderla, anche perchè come ti ho già detto sarebbe stata questione di settimane e la nostra relazione era già concretamente finita, dovevamo solo ammetterlo. Non avevamo ancora parlato perchè ultimamente ci vedevamo poco ma la rottura era già nell'aria. Quando manca il sentimento od uno dei due è innamorato di qualcun'altro, è chiaro che i rapporti finiscono. Ma so di avere la coscienza a posto. - Raccontò Mick mentre si immetteva nel parcheggio del pronto soccorso più vicino.

- Beh, magari sarai anche innocente ma per dimostrarlo devi avere un alibi per l'orario che il medico legale fisserà per il delitto. - Asserì Kaori, al che, quasi offeso, Mick voltò lo sguardo verso di lei con fare serio.

- Ero a casa col mio cane prima di venire al lavoro a farti una sorpresa. E non ho niente da dichiarare nè da nascondere. Finito il turno di lavoro a mezzogiorno sono rientrato a casa, mi sono preparato da mangiare, mi sono messo sul divano a guardare un film, mi sono addormentato e poi ho pensato così dal nulla di farti questa sorpresa. -

- Queste sono le cose che dovrai dire a Ryo od ad uno dei suoi quando ti interrogheranno. Se non già in pronto soccorso, immagino subito dopo. E, comunque, ti serve un avvocato. - Ripetè Kaori mentre apriva il portafoglio per cercare il biglietto da visita che un'amica di Kasumi, sorella minore della sua collega infermiera Miki e proprietaria di un bar in centro a Shinjuku chiamato Cat's Eye, le aveva dato così da diffondere a chi ne avesse bisogno quando una sua vecchia compagna di scuola, Kazue Natori, avvocato, si era recata al bar a salutarla.

- E tu hai qualche suggerimento? - Chiese Mick.

- Sì, guarda, l'ho trovato. E' un'amica della sorella di Miki. Lei ti potrà dare il supporto legale che sicuramente ti servirà. Si chiama Kazue Natori, oltre che molto brava, è anche molto bella. - Disse Kaori mentre Mick la guardava in tralice.

- Kaori, io ho già una persona nel cuore. - Scandì bene lui continuando a fissarla come per dire "Sono innamorato di te, se non te ne sei ancora accorta!?". La donna percepì il messaggio ed evitò in tutti i modi di diventare rossa come una peperona. Doveva far finta di niente perchè se lui avesse detto che era innamorato di lei, Ryo l'avrebbe preso come un valido movente per cacciarlo in prigione a vita.

"Infermiere insospettabile strangola la fidanzata con cui stava per chiudere la relazione perchè innamorato di una collega."

Si immaginava già, Kaori, i titoloni dei giornali. Non voleva assolutamente essere coinvolta, nonostante sapesse che Ryo od i suoi colleghi avrebbero fatto il quarto grado anche a lei, sicuramente l'indomani, in quanto persona vicina al presunto assassino. Doveva assolutamente tutelarsi in qualche modo, nella peggiore delle ipotesi avrebbe anche potuto essere accusata di essere complice; però credeva nell'innocenza di Mick, ci credeva davvero. Si disse che l'avrebbe accompagnato in pronto soccorso, avrebbe aspettato che avesse fatto i raggi per decidere se quel pirla del suo ragazzo gli aveva frantumato il setto nasale e poi si sarebbe recata a casa perchè era distrutta.

I due aspettavano in sala d'aspetto con un codice verde in attesa di andare in radiologia. Nel frattempo Mick aveva scritto un messaggio a sorella per informarla sui fatti.

Nel momento in cui la sorella si precipitava in pronto soccorso, Mick fu chiamato a fare i raggi e suggerì a Kaori di andare a casa poichè sua sorella sarebbe stata con lui.

Così Kaori lo salutò, anche se con una certa apprensione e molto dispiaciuta, e si recò fuori dall'edificio per chiamare un taxi che la riportasse al suo appartamento.

   
 
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