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Autore: Vals_90    17/03/2015    2 recensioni
- Sebbene sapevo che fosse sbagliato non riuscivo a smettere di guardarla
- Non appena la sua mano si strinse alla mia fu come se una scossa mi percorresse tutto il corpo. Mi voltai a guardarlo e quando incrociai i suoi occhi castani quella sensazione mi colpì ancora. Cosa cavolo era?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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26.
 
3 ANNI DOPO
 
RACHEL
 
Entrai nell’enorme atrio del grattacielo e, mentre mostravo un cartellino ad un omuncolo grassoccio seduto accanto all’ingresso, mi sistemai la giacca.
<< Signorina McEnroy, buongiorno >> l’uomo si raddrizzò sulla sedia e mi sorrise. Ricambiai e ripresi il cartellino che il tizio mi stava porgendo << Il signor Van Dien la sta aspettando >> annuii e mi avviai verso l’ascensore.
Una volta dentro ripresi a respirare.
Dio mio, non ero mai stata così agitata in tutta la mia vita.
Mi ero appena laureata in legge e quello era il mio primo colloquio di lavoro.
Inspirai.
Dovevo calmarmi. Per forza.
Il signor Van Dien era uno dei più famosi avvocati e veniva chiamato Lo Squalo. Dall’inizio della sua carriera non aveva ancora perso un solo caso, era tenace e in aula dicevano fosse aggressivo e pronto a divorare l’avversario. E adesso lui voleva incontrarmi, voleva me nel suo team.
La suoneria del mio cellulare indicò che mi era arrivato un messaggio, lo presi e lessi – In bocca al lupo amore mio – sorrisi e digitai rapidamente la risposta. Chiusi gli occhi e inspirai nuovamente, dovevo assolutamente mantenere la calma. Se quell’uomo avesse fiutato la mia agitazione, molto probabilmente avrei potuto sognarmi di ottenere quel posto. Non potevo permettermi di fallire.
Arrivata al quindicesimo piano, dove Lo Squalo aveva l’ufficio, mi raddrizzai e aspettai che le porte dell’ascensore si spalancassero. Una volta aperte una bellissima ragazza bionda mi venne incontro << Tu devi essere Rachel >> le labbra rosse si allargarono in un sorriso e io annuii, ricambiando timidamente << Seguimi >>
Non potei fare a meno di squadrarla da capo a piedi. Era di una bellezza incredibile, i lunghi capelli le ricadevano in boccoli perfetti sulla schiena e il corpo snello era fasciato da un aderentissimo abito nero molto elegante. Provai una certa invidia nei suoi confronti, era davvero perfetta.
<< Eccoci qui >> appoggiò la mano con le unghie laccate di rosso alla maniglia della porta e pian piano la abbassò << Accomodati, il signor Van Dien arriverà tra un momento >> la ringraziai ed entrai.
Dieci minuti più tardi, sentii la porta aprirsi alle mie spalle.
Mi voltai e sorrisi, salutando cordialmente.
Quell’uomo aveva davvero un fascino incredibile.
<< Signorina McEnroy, è un piacere per me averla qui >> andò verso la scrivania e prima di sedersi si sbottonò la giacca << Ho deciso che non farò molti giri di parole, voglio essere sincero con lei >> lo guardai e aspettai che continuasse << I suoi professori mi hanno parlato benissimo di lei, mi hanno detto che è sveglia intelligente e in gamba. Inoltre in lei vedono un eccellente futuro avvocato >> mi studiò per un secondo e io non potei fare a meno di sorridere e soprattutto di gongolare. Non avrei mai pensato che i miei professori avessero potuto dire quello di me, anche perché a differenza di altri miei compagni durante le lezioni preferivo non mettermi in mostra limitandomi ad ascoltare, prendere appunti e rispondere solamente qualche volta alle domande poste in aula << La voglio nella mia squadra >> disse poi, interrompendo i miei pensieri << Le piacerebbe? >>
<< Se mi piacerebbe? Certo che sì! >> esclamai, forse con un po’ troppo entusiasmo.
Mi morsi il labbro e abbassai lo sguardo. Ero leggermente arrossita.
Lui rise << Mi piace questo entusiasmo >> annuì << Solitamente quando faccio colloqui a dei neo laureati, questi si limitano a guardarmi terrorizzati >> rise, con gusto. E capii che alla fine quell’uomo non doveva essere poi così tanto rigido come sembrava << Vorrei che iniziasse la settimana prossima >>
Lo guardai sgranando leggermente gli occhi << La settimana prossima? >>
Annuì << Se per lei va bene ovviamente, altrimenti anche quella dopo. Magari vuol prendersi qualche giorno di vacanza visto che si è laureata da poco? >> mi sorrise.
<< Vacanza? No. No va benissimo la settimana prossima >> sorrisi agitandomi leggermente sulla sedia. Stentavo a crederci. Avrei lavorato per quell’uomo!
Si alzò e venne accanto a me porgendomi la mano << Sono contento che abbia accettato >>
Mi alzai a mia volta e gli strinsi la mano << Grazie signor Van Dien >> e me ne andai.
Ero al settimo cielo.
Prima di tornare a casa però, decisi di passare da Ethan. Volevo che fosse il primo a ricevere la bella notizia. Suonai il citofono per fargli capire che avrebbe avuto ospiti e, senza aspettare risposta, oltrepassai il cancellino perennemente aperto dirigendomi a passo svelto verso la porta.
Come previsto, anche quella era aperta << Ethan? >> lo chiamai.
<< Ah sei tu! Vieni, sono in camera! >> esclamò e poco dopo sentii un tonfo seguito da un’imprecazione. Cosa diavolo stava combinando?
Quando entrai vidi che era a terra circondato da pezzi di un armadio nuovo mentre ovunque c’erano i suoi vestiti. Corrucciai lo sguardo << Che stai facendo? >> risi, non l’avevo mai visto alle prese con le faccende di casa.
<< Ho comprato un armadio più grande >> disse rialzandosi e appoggiando l’anta a terra. Sorrise << Allora, com’è andata? >>
Il mio sorriso si allargò ancora di più << Inizio la settimana prossima! >> esclamai.
Lui mi guardò, il volto illuminato << Cosa ti avevo detto io?! Che gli saresti piaciuta! >> mi prese tra le braccia e mi sollevò. Non potei fare a meno di urlare di gioia. Lo strinsi forte e gli baciai il collo. Quando mi riappoggiò a terra mi prese il volto tra le mani e mi baciò dolcemente << Non hai idea di quanto sia felice >>
Lo ringraziai.
Vi starete chiedendo e Ethan? Ha finito l’università? Ha trovato lavoro?
Risposta affermativa. Laureato qualche giorno prima di me ha accettato di diventare assistente del professore di diritto penale, la sua materia preferita.
<< Ah! >> esclamò precipitandosi verso il comodino.
<< Che c’è? >> chiesi, osservandolo curiosa.
<< Oggi è anche San Valentino no? >> mi guardò sorridendo.
Nel sentire quelle parole mi bloccai. Me ne ero completamente dimenticata!
<< Amore >> guardai la scatolina di velluto blu che teneva tra le mani << Mi era uscito di mente >> sospirai, passandomi una mano tra i capelli << Io non ti ho preso niente >>
Mi sarei presa a sberle! Non gli avevo preso nemmeno una scatola di cioccolatini.
Fece spallucce << Non importa >> si avvicinò e mi porse la scatolina << Tieni >> i suoi occhi brillavano mentre il mio cuore prese a battere più rapidamente. Titubante, la afferrai. Lo guardai ancora un attimo mentre mi rigiravo quella scatolina tra le mani sperando che l’agitazione diminuisse. Rise << Non morde, stai tranquilla >> mi accarezzò un braccio.
Annuendo la aprii e quando vidi cosa conteneva rialzai lo sguardo.
Il cuore che sembrava impazzito.
Era la chiave del suo appartamento.
Vuole che venga a vivere con lui.
Una miriade di pensieri si affollarono nella mia mente. Lo volevo? Certo e quel regalo, quella chiave, era la cosa più bella che potessi ricevere.
<< Vieni a vivere con me >> disse appoggiando la sua fronte alla mia dando voce a quello che vagava per la mia testa.
Sorrisi, circondandogli il collo con le braccia << Sì >> e lo baciai.
Non c’era altro da aggiungere.
Era arrivato il momento di iniziare a scrivere un nuovo capitolo della nostra storia.
 
The end.
 
 
 
Angolo dell’autrice
 
Ciao a tutti! :D
Siamo giunti alla fine di questa storia e io volevo ritagliarmi un piccolo spazio per poter ringraziare tutti coloro che l’hanno seguita fino alla fine perché mi sembra davvero doveroso! ^^
Grazie a chi ha commentato.
Grazie a chi l’ha aggiunta tra le preferite, tra le ricordate e tra le seguite.
Grazie a chi ha aggiunto me tra gli autori preferiti.
Grazie anche ai lettori silenziosi che non hanno commentato, ma che hanno seguito le vicende di Rachel e Ethan passo passo.
Grazie davvero di cuore perché non avrei mai e poi mai pensato di ricevere così tante visite!
Non sono solo io a ringraziarvi, lo fanno anche i personaggi perché senza di voi loro altrimenti non sarebbero stati qui!
Grazie grazie grazie!
Un bacione,
Vale.
  
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