Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
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Autore: marthiachan    15/12/2008    1 recensioni
Ryo si sveglia accanto a Kaori dopo essersi ubriacato e non ricorda cosa sia successo. L'atteggiamento distaccato di lei gli fa pensare di aver commesso qualche sciocchezza. Occuparsi di un caso insolito per lui, lo aiuterà a riflettere sui suoi sentimenti per Kaori e forse lo spingerà a darsi una mossa!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
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Ryo le ha detto che la ama e Kaori non potrebbe essere più felice. Ma dopo tanti anni è difficile eliminare le sue insicurezze..




Kaori si svegliò felice anche se non ricordava il perchè. Quando poi si rese conto di essere tra le braccia di Ryo, ricordò la strana serata precedente e quello che era successo nel buio della notte. Lui le aveva detto di amarla e l'aveva baciata dolcemente.. Per un attimo però, fu assalita dai dubbi. Era successo davvero? Non l'aveva sognato? Era troppo bello per essere vero, doveva essere un sogno..
Si voltò per guardare Ryo in faccia e lo trovò già sveglio, non sembrava aver dormito molto quella notte. Forse lei lo aveva in qualche modo disturbato, impedendogli di prendere sonno?
“Buongiorno Kaori-chan..” le disse lui sorridendo.
“Buongiorno.. Ma non hai dormito? Hai una faccia..” chiese preoccupata.
“Beh, non tanto.. Sai com'è.. Qualcosa mi ha tenuto sveglio..” rispose lui con un sorriso imbarazzato.
“Di che parli?”
“Sai il mio “amico” non voleva dormire e allora non ha fatto dormire neanche me..”
Kaori avvampò notando l'erezione di Ryo e cominciò a balbettare.
“Ma.. Come.. Io.. Cosa..”
“Calma, calma.. Ci sono abituato.” la tranquillizzò lui stringendola maggiormente a sé. “Dopotutto sono anni che mi trattengo dal saltarti addosso..” dicendo così si avvicinò a lei e la baciò con passione. Lei ricambiò quel bacio che aveva sognato per tanto tempo ed era felice di rendersi conto che quella era la realtà. Se lui la desiderava, lei non si sarebbe opposta perchè anche lei lo voleva tanto da star male.
“Ora calmiamoci o potrei davvero abusare di te..” disse lui staccandosi da lei.
“Cosa? Ma io pensavo..”
“Amore, ti assicuro che non è facile per me tenerti a distanza, ma non dobbiamo correre. Tu non sei pronta, te lo leggo negli occhi. Non riesci nemmeno a guardarmi senza arrossire. Voglio che prima ti abitui a me e a noi. Quando arriverà il momento faremo l'amore e allora non ti lascerò più uscire da questo letto per dei giorni, te lo assicuro!!”
Kaori aveva ascoltato questa dichiarazione sorpresa. Ryo voleva andarci piano?? Avrebbe dovuto essere lei a mettersi tali problemi. Invece, lui si preoccupava per lei e voleva che prima di tutto si sentisse a suo agio con lui, nonostante gli costasse aspettare. Questa per lei fu la più grande prova d'amore che potesse farle. Si avvicinò a lui e lo baciò.
“Grazie per essere così premuroso..”
“Grazie a te per essermi stata accanto per tutti questi anni dandomi la possibilità di capire i miei errori..” ricambiò lui baciandole i capelli e aspirandone il profumo. “Ora è meglio se mi stai lontana per un po' o non rispondo più di me..”
Kaori si alzò per recarsi in cucina a preparare la colazione e qualche secondo dopo Ryo si diresse al bagno. Sentendo azionarsi la doccia, sorrise pensando che era stata lei a costringerlo a fare una doccia fredda!
Preparò un abbondante colazione con tutto ciò che Ryo preferiva. Caffè caldo, uova, bacon, croissant alla crema.. Svuotò praticamente il frigorifero per preparare un banchetto all'uomo che amava.  Quando lui entrò in cucina sembrava più rilassato e sorrideva.
“Wow.. Questa colazione è degna di un Re!” esclamò abbracciandola e dandole un bacio sul collo.
“Non è esatto. E' una colazione degna dell'uomo che amo..” replicò lei  felice.
Fecero colazione continuando a sorridere scambiandosi qualche bacio di tanto in tanto.
Una volta sazi, rassettarono la cucina insieme.
Ryo non le stava mai lontano, sembrava cercare sempre una scusa per toccarle la mano, il braccio o il viso. A un certo punto la attirò a sé e la bacio con passione. Kaori si sentì come se le fossero spuntate le ali.. Non si era mai sentita così felice.
“Kaory-chan, mi fai impazzire, lo sai?” le sussurrò all'orecchio. “Ma dobbiamo sbrigarci, la nostra cliente ci aspetta..” disse scostandosi da lei.
“Già, è vero..” ricordò in quel momento. “Sei sicuro di volere che venga anche io? In fondo di questo caso ti sei occupato da solo..”
“Non chiederlo nemmeno. La cliente si è rivolta a City Hunter, quindi devi esserci anche tu. Sono sicuro che troverai che Kioko è una persona adorabile. E poi non dimenticare che non ho nessuna intenzione di separarmi da te..” disse stringendola nuovamente a sé.
“D'accordo.. Allora vado a prepararmi.”
“Prima baciami.” le ordinò lui con dolcezza.
Kaori si alzò sulle punte e gli diede un delicato bacio sulle labbra.
“Ora posso andare?”chiese maliziosa.
“Certo tesoro, ma non metterci troppo tempo!” le ricordò sciogliendola dall'abbraccio.
Kaori corse in camera sua a farsi bella per il suo Ryo ma, dato che dovevano lavorare, cercò di non esagerare. Indossò dei pantaloni elasticizzati neri da infilare in degli scarponcini scamosciati. Poi indosso un lungo e morbido maglione azzurro a collo alto. Anche il maglione era elasticizzato, quindi faceva risaltare le sue delicate forme, ma lei lo aveva scelto pensando proprio il contrario. Credeva che con quel maglione addosso Ryo sarebbe stato meno distratto da lei. Quando però lo raggiunse, lo vide sbiancare.
“Qualcosa non va?” chiese innocentemente.
“No, è solo che.. Sei davvero fantastica e.. Sexy da morire!” rispose lui con la bava alla bocca.
“Ma che dici?” domandò lei senza capire cosa ci fosse di sexy nel modo in cui era vestita. “E' solo un maglione..”
“Addosso a te però, “ disse lui abbracciandola. “è molto eccitante..”
“Non dire sciocchezze, andiamo..” replicò lei sciogliendosi dall'abbraccio e dirigendosi fuori casa.
Durante il viaggio in auto lui le teneva la mano ogni volta che gli era possibile e lei cominciava ad abituarsi a quel contatto. Non arrossiva più come prima e riusciva controllare il tremolio alle gambe.
Arrivati al parco lui la aiutò a scendere dall'auto e la prese per mano dirigendosi verso il lago.
In una panchina di fronte al lago, Kaori vide una donna anziana lanciare briciole alle anatre. Il suo sguardo era triste e sembrava aspettare qualcosa.
“E' lei vero?” chiese sapendo già la risposta.
Ryo non le rispose, ma le sorrise solamente. Arrivati di fronte alla vecchietta la videro alzare il viso e sorridere.
“Signor Saeba! Non pensavo di rivederla così presto!”
“Buongiorno Kioko. Ti presento Kaori, la mia socia e compagna.” disse lui con naturalezza.
Kaori trasalì alla parola “compagna”, non si aspettava che lui la presentasse così.
“Buongiorno Kioko. Ryo mi ha parlato molto di lei..”
“Oh, cara ragazza, sei davvero molto bella, sai? Io da giovane ero come te.. Sei molto fortunata ad avere un bell'uomo come Ryo per compagno. Si vede che vi amate molto..” la donna si interruppe rattristandosi. “Una fortuna che io non ho mai avuto.. Avete qualche notizia del mio Hideyoshi?”
Ryo e Kaori si sedettero accanto a Kioko e Ryo iniziò a narrarle cosa aveva scoperto.
“Hideyoshi è vivo, abita in una casa di riposo qui a Tokyo.”
“E la sua famiglia?”
“Non ha famiglia. Non si è mai sposato.”
La donna abbassò lo sguardo e le lacrime le inondarono gli occhi.
“E' rimasto solo? Per tutto questo tempo?” domandò. “Non avrei dovuto andarmene..”
“Tu non potevi fare altrimenti..” la consolò Kaori. “E sono sicura che non rimpiangi del tutto la vita che hai avuto. Ryo mi ha detto che hai due figli..”
“Sì e li adoro, ma non ho mai avuto un uomo accanto che mi amasse.. Mio marito non era mai presente quando stava bene e poi la malattia se l'è portato via.  Continuo a chiedermi se con Hideyoshi sarei stata più felice. Anche se lui non mi avesse mai amato, io sarei stata contenta anche solo di stargli accanto e lui non sarebbe mai stato solo. Mi sarei sempre occupata di lui..”
Kaori incrociò gli occhi di Ryo che la stavano fissando. Kioko non sapeva che Hideyoshi l'amava, altrimenti non se ne sarebbe mai andata. Era il caso di dirglielo e farla soffire? Sapeva che Ryo pensava la stessa cosa e si chiese come avrebbero risolto.
“Ascoltami dolce Kioko, “inizio a parlare lo sweeper. “Hideyoshi è stato molto freddo con te per un motivo preciso. Non immaginava che le cose sarebbero andate così.. Lui voleva solo proteggerti ed evitare che tu soffrissi. Non si rendeva conto che era lui l'unico che ti faceva soffrire. Lui ti amava, ma sapeva di non poterti offrire la vita che meritavi..”
“Lui.. Mi amava?” chiese stupefatta la donna.
“E ti amo ancora..” disse una voce maschile alle loro spalle.
Un uomo anziano era in piedi davanti a loro. Nonostante l'età, era ancora possibile riconoscere i bei tratti del suo viso e il suo corpo si era mantenuto in forma nonostante l'incedere del tempo.
“Hideyoshi?”disse Kioko alzandosi e camminando verso di lui. Si avvicinò a lui tanto da poterlo toccare, ma non lo fece. Rimase a guardarlo immobile con solo le lacrime che le rigavano il viso. Gli occhi dell'uomo erano gonfi di pianto mentre la guardava con dolcezza. Improvvisamente l'uomo si inchinò di fronte a lei.
“Perdonami amor mio, perdonami.. E' stata tutta colpa mia..” la implorò.
“Ti sbagli,” disse lei inchinandosi anch'essa a terra di fronte a lui. “La colpa è solo mia, non dovevo andarmene..”
“Ma io ti ho spinto a farlo..”
“Avrei dovuto restarti accanto..”
Kaori si commosse, sentiva le lacrime salirle al viso. Ryo si alzò e la prese per mano guidandola lontano da quella scena.
“Lasciamoli un po' soli..” disse passandole un braccio intorno alla vita.
Non potendo più frenare le lacrime, Kaori le asciugò cercando di non farsi notare dal suo socio. Non voleva che lui le dicesse di nuovo che era troppo emotiva e che doveva cambiare per fare quel lavoro..
“Che fai? Piangi?” le chiese lui.
“No, è che..” cercò di giustificarsi lei.
“Non te ne devi vergognare.” la rassicurò lui stringendola a sé.
“Davvero? Pensavo che sul lavoro fosse sintomo di debolezza, o almeno che tu la vedessi così..”
Ryo le prese il viso fra le mani e le baciò le guance rigate dalle lacrime e poi gli occhi, come a volerle asciugare con i suoi baci.
“So bene che sei sensibile. Hai un gran cuore e non riesci a restare fredda e distaccata in certe occasioni, ma non è un problema per me. Anzi, è uno dei motivi per cui ti amo.. Per me è molto difficile aprirmi e mi rendo conto che in certe occasioni se non ci fossi stata tu, non avrei saputo come cavarmela. Quindi se senti il bisogno di piangere, io non te lo impedirò. L'importante è che tu non pianga perchè stai soffrendo.. Non voglio più farti piangere per la mia stupidità.”
Kaori si strinse a lui e si lasciò coccolare dalle sue forti braccia. Non avrebbe voluto lasciarlo mai..
Fu lui a staccarsi da lei qualche minuto dopo.
“Amore, non vorrei che mi prendessero per un maniaco..” si giustificò. “Se stai così stretta a me, non riesco a controllarmi..”
Lei si staccò da lui sorridendo e si accontentò di prenderlo a braccetto. Alzò lo sguardo verso Kioko e Hideyoshi e li vide seduti in una panchina che parlavano. Lui le teneva affettuosamente la mano e si guardavano con immenso amore.
“Sono davvero carini insieme..” commentò. “Sai, non mi aspettavo che accettassi un caso del genere.. Cosa è successo? Ti sei commosso?” indagò.
“Veramente credevo che Kioko fosse una ragazza. Quando ho visto che era una donna anziana volevo rifiutare, ma ho visto qualcosa nei suoi occhi..”
“Che cosa?” chiese lei incuriosita.
“Te. I suoi occhi mi ricordavano i tuoi. Non ho saputo dirle di no.. Ho accettato questo caso esclusivamente per te.”
“I miei occhi?”
“Sì. Kioko ha detto che lei era come te da giovane. Si riferiva al tuo aspetto, ma io ho notato un altra somiglianza in voi. Il vostro sguardo è lo stesso. È uno sguardo deciso e appassionato. È lo stesso sguardo che mi da forza e coraggio ogni giorno. È lo sguardo che amo..”
Kaori a quel punto non sapeva più che dire. Le sue parole così dolci l'avevano completamente spiazzata.. Gli gettò le braccia al collo e lo baciò con tutta la passione che riusciva a dimostrare. Lui la strinse a sé e la prese in braccio. Kaori sentiva i loro cuori battere all'unisono e le sembrava che fossero diventati un unica anima.
“Ryo, andiamo a casa..” lo implorò.
“Tesoro se andiamo a casa non mi controllo più.. A tenermi a freno è solo il fatto che siamo in pubblico..”
Kaori lo guardò negli occhi, senza arrossire né tremare.
“Lo so, ma io sono pronta.” disse con voce ferma. “Portami a casa.”

Ryo per un attimo credette di aver capito male, ma lo sguardo di lei era sicuro e deciso.
“Sei davvero sicura?” chiese per essere certo di avere capito bene.
“Sì.”
Non aggiunse altro. Non c'era nessun “ma”, “però” o “se”. Ryo le prese la mano e si diressero verso  Kioko e Hideyoshi. In realtà avrebbe voluto correre a casa e farla sua, ma sarebbe stato scortese non salutare i loro clienti, visto anche che era grazie a loro se si era deciso a farsi avanti con Kaori.
“Noi dobbiamo andare. Speriamo di esservi stati d'aiuto..” disse per congedarsi.
“Aspetti signor Saeba! Devo ricompensarla per il suo lavoro!” obbiettò la donna.
“No, Kioko. Lei non mi deve nulla. Anzi, dovrei essere io a ringraziarvi.”
“Ringraziarci di cosa?” chiese la donna incuriosita.
“E' una storia un po' lunga. Comunque non voglio nessun pagamento da parte sua. Le chiedo solo una cosa: dimentichi la promessa che mi ha fatto ieri.”
“Allora posso dire che è stato City Hunter ad aiutarmi?”
“Certo. Ora vi salutiamo e vi auguriamo ogni felicità possibile.” disse Ryo mentre si allontanava con Kaori per mano.
“Che carini.. “ disse Kioko. “Lui ti somiglia un po' sai?”
“E lei ha il tuo stesso sguardo dolce..” replicò l'uomo che le teneva la mano.
Ryo trascinò Kaori in macchina e partirono di corsa verso casa. Ancora non gli sembrava possibile che la sua Kaori desiderasse davvero fare l'amore con lui. Si chiese se la sua mente offuscata dal desiderio non cominciasse a fargli dei brutti scherzi.
Arrivati a casa, salirono le scale ed entrarono dentro l'appartamento con apparente calma. Ryo, però, sentiva il cuore esplodergli nel petto e il suo “amico” non voleva più aspettare. Abbracciò Kaori e cominciò a baciarle il viso e il collo. Con le mani si insinuò sotto il maglione e accarezzo la schiena nuda di lei, era liscia come seta. La sdraiò sul divano e cominciò a baciarle il ventre piatto mentre le sfilava il maglione. Creò una scia di baci dal suo ombelico al suo collo e poi la baciò nuovamente sulle labbra. La guardò negli occhi e vide in lei la stessa passione che lo stava divorando.
A quel punto la prese in braccio e si diresse in camera da letto.
“Ryo, ma che fai?” chiese lei perplessa.
“La nostra prima volta insieme deve essere perfetta, non può avvenire su un divano..” si giustificò.
Entrando in camera sua la adagiò delicatamente sul letto.
“Qui credo sia meglio.” concluse.
“Ryo, non mi importa il luogo.. “  gli spiegò lei.
“Quando ripenserai a oggi non voglio che tu abbia dei rimpianti.”
“Non li avrò.” lo rassicurò lei prima di baciarlo.
Ryo a quel punto era al limite del controllo. La aiutò a spogliarsi e cominciò a baciare ogni angolo di quella pelle rosea e delicata. Lei con le mani gli accarezzava la schiena sotto la sua maglietta e questo lo faceva impazzire. Si spogliò anche lui alla velocità della luce, come suo solito, e si sdraiò accanto a lei mentre continuava a baciarla e ad accarezzarla. Quando lesse negli occhi di Kaori una supplica appassionata, capì era giunto il momento. Si sdraiò su di lei e la fece sua.  Un gemito di piacere uscì dalle loro labbra e si fusero nell'antica danza dell'amore..

Un mese dopo, Ryo e Kaori passeggiavano per le strade di Shinjuku a braccetto. Ryo indossava un completo elegante, mentre Kaori vestiva alla perfezione un abito a minigonna blu notte.
“E' qui!” disse lei indicando un piccolissimo ristorante.
“Non può essere..”
“Sì, ti dico che è questo. Entriamo..” insistette la sweeper.
Aprirono la porta del locale e un campanello trillò. Era un minuscolo ristorante giapponese con solo quattro tavoli a disposizione, più il bancone.
“Buonasera e benvenuti!”disse una voce di donna a loro familiare. “Oh, siete voi!”
Kioko gli corse incontro con il suo sorriso sdentato.
“Buonasera Kioko. Come va con il ristorante?” le domandò Ryo con sorriso ammaliante.
“Abbiamo aperto solo ieri, ma non ci possiamo lamentare..” disse la vecchietta felice. “Hideyoshi, sembra essere tornato quello di un tempo!”
Guardandosi intorno videro che il piccolo ristorante aveva ben tre tavoli occupati su quattro, e due persone sedute al bancone. Effettivamente per un posto così piccolo significava essere quasi al completo!
“Siamo davvero felici per voi..” si complimentò Kaori con un sorriso.
“Dobbiamo tutto a voi se non passeremo i nostri ultimi anni soli e tristi. Venite e accomodatevi, per voi ci sarà sempre un tavolo libero qui.”
Li accompagnò all'ultimo tavolo libero su cui era presente un cartello con su scritto “Riservato”.
“I signori al bancone volevano sedersi qui, ma gli ho detto che era prenotato! “ gli disse la donna con aria complice.
“Non era il caso che ti prendessi tanto disturbo Kioko..” la ringraziò Kaori.
“Sì, invece! Vi devo tutto ragazzi..” insistette la vecchietta. “ E per quanto riguarda voi? Si avvicinano i fiori d'arancio?”
A quella domanda così esplicita, Ryo tossì nervosamente guardando il menù e lasciando Kaori imbarazzata a rispondere in maniera vaga.
“Beh, per il momento no.. “ disse con sguardo basso cercando di cambiare discorso. “E Hideyoshi come sta?”
“Benissimo! Quando può cucinare è felice come un bambino.” rispose la donna con entusiasmo.
“Kioko!” chiamò una voce maschile dalla cucina.
“Ecco che mi chiama.. Torno dopo a prendere le ordinazioni.” si congedò.
Kaori guardò il suo compagno dall'altra parte del tavolo che fingeva di leggere il menù.
“Ryo?” lo chiamò. “Kioko se n'è andata, puoi smettere di fingere..”
“Era ora.. “ esclamò lui abbassando il menù. “Che chiacchera che ha..”
“Certo che potevi anche aiutarmi! Perchè non hai detto niente? È stato imbarazzante..”
“Che cosa potevo dire??”
“Qualcosa del tipo “Presto” o “Appena sarà possibile” non ci sarebbe stato male..”
“Ma non sarebbe stato vero..”
“Che ti importa? Almeno non avrei fatto una figuraccia..”
“Lo sai che non mi piace mentire, soprattutto a Kioko..”
“Perchè no?”
“Beh, lo sai, no?”
“Non sarà ancora per quella storia che ti ricorda me?”
“Sì..”
“Ma se a me hai mentito per anni!!”
“Ma ora non lo faccio più! Non ci riesco, d'accordo?”
I due si guardarono con astio per qualche secondo.
“Comunque potevi dire almeno qualcosa..”
“Allora le dirò la verità appena torna.”
“Non deve essere per forza la verità! Puoi omettere qualcosa..”
“Per esempio la parte in cui io ti ho comprato un anello di fidanzamento che tu non hai accettato??”
Kaori lo guardò con esasperazione. Non voleva proprio passarci sopra?
“Te l'ho già spiegato. È troppo presto..”
“Non dire sciocchezze.. Presto un corno! Se solo penso a quanto mi è costato quell'anello..”
“Non ho detto di no, ho detto che devo pensarci.. Non farne un dramma.”
“Scusa se pensavo che la donna che amo e che dice di amarmi volesse anche sposarmi.”
“Io voglio sposarti, ma non ora! È così difficile da capire?”
“Sì, per me lo è!”
“Non fare il bambino.. “
“Non sto facendo il bambino.. Hai idea di cosa abbia significato per me? È un umiliazione che non puoi immaginare..”
“Non parlarmi di umiliazioni! Quello che mi hai fatto passare negli scorsi anni credi sia stata una passeggiata??”
Ryo si zittì perchè sapeva che non era il caso di addentrarsi in una conversazione come quella.
“Sei solo deluso perchè non sono caduta nelle tue braccia appena tu mi hai mostrato l'anello. Mi spiace per te, ma non sono quel tipo di donna. Non sono come le atre..”
“L'avevo capito anni fa che non sei come le altre..”
Si tennero il muso per un minuto, barricandosi dietro i loro menù. Poi Ryo lo mise giù esasperato e le prese una mano.
“Kaori-chan?”
“Sì?”rispose lei senza abbassare il menù.
“Non litighiamo, ti prego.” la implorò lui. “Lo so che sono andato troppo di corsa, ma desidero davvero sposarti. E pensavo lo desiderassi anche tu, per questo ci sono rimasto male quando hai preso tempo.”
Kaori abbassò il menù e sorrise.
“Lo so. Mi spiace se sei rimasto deluso, ma sei stato tu, un mese fa, a dirmi che avresti aspettato sinchè non sarei stata pronta. Allora non parlavi di matrimonio, lo so, ma il principio è lo stesso.”
“D'accordo. Allora cercherò di smettere di pensarci, ma non farmi aspettare troppo!”
“Va bene.. “ replicò lei avvicinandosi a lui e baciandolo sulle labbra.
“Come siete carini..” li interruppe Kioko. “Avete deciso cosa ordinare?”
“Fai decidere allo chef..” chiese Ryo con un sorriso.
“Benissimo, Hideyoshi ne sarà felice.”
Circa due ore dopo i due sweeper uscirono sazi e sorridenti dal ristorante. Ryo la circondava con un braccio con aria protettiva.
“Kaori, mi chiedevo..” la interrogò lui. “Cosa avresti fatto se io non ti avessi mai detto quello che provo per te? Te ne saresti andata come ha fatto Kioko?”
La ragazza si fermò per guardarlo in viso. Non sapeva se fosse il caso di rivelargli i suoi pensieri.
“Ci ho pensato a lungo.. Ho anche pensato che me ne sarei andata, ma poi ho capito che non sarebbe servito, perchè ne avrei sofferto troppo. Credo che sarei rimasta con te comunque. Era sempre meglio che l'alternativa..”
“Quindi avresti continuato a sopportare il mio caratteraccio e tutti i miei difetti?”
“Certo.. Tutti i tuoi difetti sono parte di quello che sei, e io ti amo così come sei.”
“Anche se sono uno stupido?” le domandò lui attirandola a sé.
“Soprattutto per questo..” rispose lei con un sorriso.
“Cosa farei senza di te!” esclamò lui sorridendo prima di baciarla con passione.

Il giorno dopo Kaori si svegliò di buon ora e diede un bacio sulla fronte al suo uomo che le dormiva accanto. Non voleva svegliarlo visto che non avevano dormito molto quella notte. Ryo era un amante instancabile e la faceva sentire amata e desiderata ogni notte... Gli lasciò un bigliettino sul cuscino che diceva:“Buongiorno amore! Io vado da Miki. La colazione è pronta sul tavolo in cucina ma se preferisci puoi venire al Cat's Eye così la facciamo insieme. A dopo. p.s. Ti amo!”
Dopo un ultimo sguardo al suo amato, uscì di casa felice. In quell'ultimo periodo le sembrava di camminare su una nuvola. Le paure, però, si erano moltiplicate. Se ora lo avesse perso avrebbe sofferto molto più di quanto avrebbe mai immaginato. Ecco perchè non aveva accettato la sua proposta di matrimonio e aveva deciso di prendersi del tempo per pensarci.
“Buongiorno Miki, buongiorno Umi!” salutò entrando al Cat's Eye.
“Ciao Kaori!” le rispose con un sorriso l'amica mentre Umi si limitò a un cenno con la testa. “Ma, sbaglio o hai le occhiaie?”
“Occhiaie?” si stupì Kaori arrossendo lievemente. “Davvero?”
“Ho capito! Ryo ti fa fare gli straordinari!”
“Ma che dici Miki!” la rimproverò diventando porpora.
“Andiamo.. Hai le occhiaie, ma gli occhi ti brillano di felicità. Solo il sesso da questi risultati!”
“Io me ne vado a fare la spesa..” grugnì Umi defilandosi per l'imbarazzo. Era rosso come un peperone.
“Lascia perdere Falco.. Su, racconta!” incalzò la barista.
“Miki, ma cosa vuoi che ti dica?” cercò di svincolarsi Kaori.
“Ogni dettaglio! Sono o non sono la tua migliore amica?”
“Sì, ma sai che non riesco a parlare di queste cose..” si giustificò con lo sguardo basso la sweeper.
“Ho capito, dovrò solo immaginare..” si rassegnò l'amica. “E per il resto come va?”
“Bene, credo. Ieri siamo andati fuori a cena ma abbiamo litigato. Ancora non gli va giù quella storia della proposta..”
“Non mi stupisce. È un uomo orgoglioso deve essergli costato molto sopportare il tuo rifiuto.”
“Ma io non ho detto di no! Ho detto che mi serve tempo! È così difficile de comprendere?” chiese esasperata.
“Che ci vuoi fare gli uomini ragionano a modo loro. Se serve tempo a loro va bene, se serve a noi è assurdo..”
“E poi non vedo cosa cambierebbe, io sono felice così. Ormai siamo ufficialmente una coppia e lui non corre più dietro alle donne. Non vedo cosa cambierebbe sposandoci..” concluse seria Kaori.
“Uhmm” la guardò sospettosa la barista. “Tu non mi incanti. So bene che sogni da sempre un matrimonio con il vestito bianco ecc., quindi non raccontare storie! Qual è il vero motivo per cui vuoi tempo? Hai paura?”
Kaori sbiancò. Era così evidente?
“Sì..” ammise. “Sono terrorizzata.”
“Ma perchè cara?”chiese stupita Miki.
“E se poi lui torna come prima? Se mi lascia per correre dietro alle donne? Non voglio soffire di nuovo..”
“Tutti hanno paura” disse l'amica prendendole la mano in modo affettuoso. “Sono sicura che anche Ryo ne ha.”
“Non sopporterei che lui mi lasciasse.. Prima di accettare la sua proposta devo essere sicura dei suoi sentimenti.”
“Ti rendi conto che non potrai mai esserlo al 100%?”
“Sì, ma ora non riesco a decidere.”
“D'accordo, ma non tirare troppo la corda, potrebbe rompersi!” le disse sorridendo l'amica mentre le serviva una tazza di cioccolata con dei biscotti.
“Lo so.. Oh, grazie Miki, ma tu mi vizi!” disse vedendo la tazza che le aveva passato.
“Se non ti vizia la tua migliore amica, chi lo fa?” chiese la barista strizzandole l'occhio.
In quel momento la porta del bar si aprì ed entrò Ryo.
“Buongiorno belle signore..”  salutò galantemente sedendosi accanto a Kaori. “Buongiorno Kaori-chan.. “ le sussurrò baciandola sulle labbra.
La barista si allontanò in magazzino per lasciarli soli qualche minuto.
“Perchè non mi hai svegliato stamattina?” si lamentò Ryo.
“Dormivi così bene..”
“Solo perchè c'eri tu. Da solo non è la stessa cosa..” spiegò lui con un sorriso. “E poi mi piace che sia tu a svegliarmi, la giornata comincia meglio!”
“Allora non capiterà più..” lo rassicurò lei con un bacio.
Miki riapparve dal nulla con una tazza di caffè per Ryo e del pane tostato.
“Grazie Miki! E il tuo gigante dov'è?”
“E' uscito.. Si è imbarazzato sentendo le chiacchere tra me e Kaori..”
“Perchè? Di cosa parlavate?” chiese incuriosito.
“Di sesso..” rispose tranquillamente la barista.
Ryo sbiancò e guardò Kaori con incredulità.
“Che cosa hai raccontato amore? Almeno mi hai fatto fare bella figura??” chiese con faccia da pervertito.
“Non fare lo stupido..” lo rimproverò lei mentre un piccolo martello da 1t lo colpì per farlo stare zitto.
In quel momento la porta del bar si aprì di nuovo ed entrò Saeko.
“Buongiorno a tutti!” salutò con la sua solita voce melliflua.
“Come mai qui a quest'ora?” chiese incuriosita la barista. “Oggi non lavori?”
“A dire la verità cercavo Ryo..” disse sedendosi accanto allo sweeper. “Mi serve il tuo aiuto..”
“No!” rispose immediatamente lui.
“Ma non vuoi sapere nemmeno di cosa si tratta?”
“No! Tutte le volte che ti aiuto rischio la vita e tu non hai mai pagato..”
“Solo perchè Kaori non voleva..” replicò suadente la poliziotta.
“Saeko!” la rimproverò Kaori.
“Scherzo dai.. Questa volta verresti ben pagato e in denaro..”
“Non mi interessa lo stesso..” rifiutò fermamente lo sweeper mentre continuava a bere il suo caffè.
“Accidenti non riesco più a convincerti, eh? Magari potresti farlo tu, Kaori!”
“Non credo.. “ rispose la donna vedendo lo sguardo fermo del suo compagno. “Se Ryo è deciso non c'è niente che io possa fare per convincerlo..”
“Una cosa ci sarebbe..” replicò lui guardandola in modo strano. “Devi solo dire di sì.”
Kaori diventò porpora. Ancora con quel discorso? Ed ora addirittura di fronte a Saeko e Miki?
“Ryo, non mi sembra questo né il luogo né il momento..”
“Perchè no? Loro sono due amiche che ci vogliono bene. Anzi per te sono come sorelle.”
“Ryo, ti prego, smettila..” lo implorò.
“Dimmi di sì..” insistette lui.
“Ma di che parlano??” chiese perplessa Saeko alla barista.
“Matrimonio..” le sussurrò l'altra come risposta facendo sussultare la poliziotta dalla sorpresa.
“Ryo non insistere, ne abbiamo parlato anche ieri..”
“Sì, ma non abbiamo ancora chiarito perchè continui a prendere tempo. E non rifilarmi di nuovo la scusa che è troppo presto, perchè sappiamo entrambi che è una balla.”
Kaori lo guardò negli occhi e vi lesse un profondo dolore. Lo stava facendo soffrire, lo sapeva, ma non poteva ancora dirgli di sì.
“Non ho altre risposte da darti, mi spiace..” disse infine con sguardo basso.
Ryo poggiò la sua tazza di caffè e se ne uscì senza dire nulla. Kaori sapeva che era arrabbiato e deluso, ma non poteva dirgli di sì solo per farlo contento. Lei gli aveva promesso che gli sarebbe stata sempre accanto, perchè questo non gli bastava almeno per ora?
“Kaori?” la chiamò Miki distogliendola dai suoi pensieri. “Và da lui.”
“Ma..”
“Non fare storie.. Sappiamo tutti che prima o poi gli dirai di sì. Va da lui e spiegagli tutte le tue paure. Sono certa che capirà, anzi magari le ha anche lui. E poi digli di sì.  Potrai prendere tempo per i preparativi del matrimonio..”
“E se le mie paure si avverassero proprio mentre io sono intenta a organizzare il matrimonio che sogno da tutta la vita?”
“Sai bene che non succederà..” la tranquillizzò la barista. “Hai visto com'è Ryo? È completamente annullato, pensa solo a te. Inoltre pensa a quanto deve essergli costato trovare il coraggio e le parole per chiedertelo.”
“Sono d'accordo..” aggiunse la poliziotta. “Ryo è cambiato molto nell'ultimo mese. Non solo non fa più il maniaco, ma sembra che riesca a respirare solo quando ti è vicino. Tu non sai com'è quando non ci sei tu. Un giorno l'ho incontrato da solo ed era stravolto.. Senza di te è perso.”
“Ne siete davvero sicure?” chiese Kaori con gli occhi lucidi.
“Assolutamente.” risposero in coro le due donne.
“Allora dovrei raggiungerlo?”
“Cosa aspetti? Corri!” la incoraggiò Miki.
La sweeper uscì di corsa dal locale lasciando le due donne sole.
“Ma questi due la finiranno mai di complicarsi la vita??” chiese esasperata Saeko.
“Già.. Le cose semplici non gli piacciono!”
“E non hanno idea di quanto sono fortunati..”
“Che hai Saeko?” chiese la barista con dolcezza. “Ti senti sola?”
“Un po'..”
“Come? Non c'è nessun uomo che ti corre dietro?”
“Solo qualche idiota e io comincio a non essere più tanto giovane..”
“Abbi fede Saeko, troverai anche tu la persona giusta..” la consolò la barista servendole un cappuccino schiumoso che la fece sorridere.
   
 
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