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Autore: _Whatshername_Idiot_    18/03/2015    3 recensioni
“Così ti piace Clifford..”- si grattò nervosamente la nuca –“Posso darti una mano.”
“No, Luke, grazie ma no.”- obiettò la bionda.
“Si tratta solo di una piccola bugia.”- ammiccò il ragazzo, avvicinandosi a Emily.
“Cioè?”
“Dobbiamo solo fingere di essere fidanzati.”- le sussurrò a fior di labbra.
*****
“Courtyard! Ti fidi della tua migliore amica?”- chiese retoricamente la mora, mentre l'altra non smetteva di camminare avanti e indietro.
“Certo!”- replicò fermandosi bruscamente.
“Bene, allora vai da Luke, che cosa aspetti?”- rispose ovvia, indicando la porta.
*****
“Hey, Luke!”- la voce di Emily uscì quasi come un sussurro, era un fascio di nervi.
“Hey, Emi, come mai qui?”
Emily si fece coraggio e la sua voce uscì più sicura e lineare, questa volta- “Vedi, Luke, devo dirti una cosa.”- sforzò un sorriso.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Love Me Like You Do.
 

                                                         2.Neighbours.

We meet the people we're supposed to, 
when the time is just right.


-Alyson Noel

 

 


 
“Emily, tesoro, svegliati!”- implorò Ambra, per l’ennesima volta.

“Aspetta mamma, ci penso io!”- disse Ashton, si avvicinò cautamente a sua sorella, ancora addormentata e gridò -“Emily, svegliati, è da vent’anni che ti stiamo chiamando!”- scuotendo la spalla della bionda, la quale aprì gli occhi di scatto, terrorizzata.

“Buongiorno anche a voi!”- sbuffò la ragazza, alzandosi velocemente dal letto per poi prendere un cambio di vestiti dall’armadio e dirigersi verso il bagno. 

“Vado a fare colazione, non metterci troppo che devo prepararmi anch’io.”- spiegò Ashton, puntando l’indice contro Emily.

“No, tranquillo.”


“Bagno libero.”- annunciò la ragazza, dando un colpo sulla spalla di Ashton.

“Okay, grazie. Vado a prepararmi.”- il ragazzo si alzò  e salì le scale.

“Allora, tesoro, pronta per iniziare la scuola?”- domandò Ambra.

“Domanda di riserva?”- ribatté Emily nervosa.

“Dai, Emi, non sei felice di rivedere i tuoi compagni?”

“Mamma, per favore..”- obiettò seccata.

Al solo pensiero di rivedere quegli idioti dei suoi compagni sentiva un nodo allo stomaco. Non li sopportava, specialmente James, che era sempre pronto a darle fastidio. James era come un uragano: metteva disordine nella vita di chiunque. Emily non accettava questa libertà che lui, ogni volta, si prendeva. Era invadente, voleva sapere tutto di tutti e se c’era una cosa che Emily non sopportava, era proprio l’indiscrezione della gente, soprattutto l’indiscrezione di James. 

“Comunque tieniti libera per venerdì, ho invitato a cena i nuovi vicini di casa.”- sorrise Ambra.

“Eccomi!”- urlò Ashton, scendendo le scale velocemente.

La bionda si diresse verso la porta di casa con lo zaino in spalla e, insieme a suo fratello, salutò la madre.
Appena misero piede fuori di casa, entrambi, si voltarono verso l’Harbour Bridge, un’icona di Sydney: era illuminato dalla luce del sole che, battendo sulla sua corazza di ferro, provocava forti scintillii e ciò lo faceva sembrare davvero prezioso.

“È veramente bello!”- esclamò Ashton, quasi incantato.

“L’Harbour Bridge è sempre bello.”- replicò la sorella, alzando un indice in aria.

***** 
La campanella suonò, così i ragazzi entrarono a scuola ripopolando l’edificio, dopo un mese e mezzo.

"Ciao ragazzi, ci vediamo dopo."- Emily salutò i suoi amici e si diresse verso il suo armadietto, dove depositò il materiale inutile per poi avviarsi verso la sua classe.
Il corridoio che portava verso la sua aula era vuoto, ad un certo punto, però, la ragazza sentì i passi di qualcuno farsi sempre più vicini, più veloci. Non fece in tempo a voltarsi che la persona dietro di lei la investì.

"Tranquillo, non mi sono fatta niente!"- sputò la ragazza, raccogliendo i libri da terra, si rialzò e andò in classe.
Appena entrò, sentì tutti gli sguardi dei suoi compagni bruciarle addosso: era in ritardo.

“Courtyard, le sembra questa l’ora di arrivare?”- tuonò severa la Smith.

“Scusi professoressa, c’è stato un imprevisto.”- si giustificò, Emily, dirigendosi infondo all’aula, dov’erano rimasti due banchi liberi.

“Allora, vi stavo dicendo miei cari studenti, che da oggi avrete un compagno nuovo!”- annunciò la professoressa -“Si chiama Luke Hemmings.”. Detto ciò, la Smith, si girò verso la porta dell’aula e fece cenno di entrare -“Dai Luke, non fare il timido!”
In quel preciso istante, a Emily, e a tutto il resto della classe, balenò davanti agli occhi la figura di Luke.
La bionda osservò com’era vestito, e ripensò al ragazzo che l’aveva fatta cadere nel corridoio: era Luke, ne era sicura. 

“Ragazzi, sapete cosa succede quando arriva uno studente nuovo, no?”- asserì la Smith -“Gli si assegna un tutor per tutto l’anno! Qualcuno vuole offrirsi?”- non diede neanche il tempo di rispondere che subito aggiunse -"Va bene, vorrà dire che si farà come al solito."

Si sedette alla cattedra, mentre Luke aspettava in piedi vicino ad essa; la Smith, intanto, prese il libro di scienze, scelse di nascosto la pagina e lo aprì, facendo finta che si trattasse di una scelta ‘casuale’. 

“Pagina 23, 2+3? Cinque, e il numero cinque è..”- scorse l’indice sul registro -“Courtyard!”- gracchiò, lanciando un’occhiata alla ragazza.
Aveva sempre odiato Emily senza neanche un motivo preciso.

“Bene Hemmings, può andare a sedersi vicino alla sua tutor.” -indicò il banco vuoto vicino a Emily, fingendo un sorriso -"Ah, per qualsiasi cosa chieda pure a lei."
 
***** 
La bionda uscì svelta da scuola, ancora arrabbiata con Luke. 

“Emily, Emily!”- il ragazzo continuava a chiamarla, ma lei non gli dava ascolto -“Scusami per stamattina..”- riuscì a fermarla, prendendola per il polso.
Emily c’era rimasta un po' male per quello che era successo nel corridoio.

“Okay, scuse accettate, ora lasciami andare.”- protestò, impassibile.

“Allora, come posso rimediare?”- chiese il biondo, leggermente confuso.

“Prova a stare un po' zitto, funziona.”

“Dove abiti?”- chiese il ragazzo dopo qualche minuto di silenzio.

“Berkeley Street, perché?”

“Perché allora siamo arrivati!”- annunciò Luke, puntando l’indice verso il cartello che indicava la via.

“No, sono.”- puntualizzò la ragazza.

“Invece no, io abito lì.”- obiettò il biondo, indicando una villetta gialla, circondata da un ampio giardino.

“Come? Io abito nella villa bianca, a destra..”- sbuffò la ragazza.

La prima cosa che le venne in mente fu la cena di cui sua madre le aveva parlato quella stessa mattina, e a cui lei non aveva dato molto peso.. Chi poteva immaginare che si trattasse di Luke?
Durante l’ultima settimana, aveva sentito che presto avrebbe avuto dei nuovi vicini ma non immaginava di certo che potessero essere Luke e la sua famiglia; ciò significava che, oltre a doverlo sopportare come compagno di banco, doveva anche sopportarlo come vicino di casa e come ospite alle cene che sua madre organizzava tra vicini, cioè quasi ogni fine settimana.

“Beh, ci si vede vicina.”- disse Luke con tono divertito, mentre si dirigeva verso casa sua.

 
 
 
||MY SPACE.||
 
Hey! 
Che ne dite di questo capitolo? Vi piace? Luke e Emily ora sono vicini di casa.. Cosa succederà?
Luke comincia ad  assumere importanza nella storia: viene affidato alla nostra Emily, a scuola, e in più è anche il suo vicino di casa! 
Arrivano anche Ashton, che è il fratello della nostra protagonista, e Ambra che è la madre. 

Vorrei ringraziare irreplacehood e Follow The Sun per aver recensito; poi vorrei ringraziare BarbieHemmings, per aver aggiunto la storia alle preferite, e eldercloackstone99 per aver inserito la storia alle seguite.

Mi scuso per eventuali errori grammaticali.

Grazie per aver letto questo capitolo! :)

Alla prossima,

_Whatshername_Idiot_ xx

   
 
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