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Autore: Sakurina    15/12/2008    9 recensioni
In un India di inizio secolo, si prepara la celebrazione del matrimonio fra il maharaja Neji e la principessa Hinata, il cui cuore però è ancora legato al ricordo del suo primo amore Naruto. Nemmeno lui l’ha mai dimenticata, ma non può fare nulla per uscire dallo stato di povertà in cui vive insieme ai migliori amici Kiba e Shikamaru. Ma basta un incontro per modificare il destino, e quando Ino, l’amante del maharaja, incontra la principessa Hinata, il fato sembra non dover più seguire il suo corso…
[NaruHina, ShikaIno, Accenni NejiTen. Crack pairing finale]
Storia vincitrice del contest "Naruto Around The World" indetto da Wishful Thinking e MillyMalfoy.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Shikamaru Nara | Coppie: Hinata/Naruto, Shikamaru/Ino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Un Petalo Di Rosa

Un Petalo Di Rosa

Nella Notte D’Oriente

 

 

 

Capitolo 5. “Nulla Più Di Un Petalo Bianco”

 

-“Non l’hai fermata. L’hai vista e non l’hai fermata.”- la voce fredda e perentoria di Kurenai, alle sue spalle, suonava come l’ennesima predica in quei lunghi anni di amicizia.

Anko sorrise, un sorriso estremamente compiaciuto, così tanto da sembrar poter brillare da solo. Il suo viso, illuminato dalla fioca luce dell’alba, era appoggiato alla finestra, e i suoi occhi d’ambra seguivano divertiti le due agili sagome coperte dai loro mantelli neri, che correvano verso l’uscita est, la porta della libertà.

Una delle due ombre si fermò, nel mezzo del cortile, voltandosi verso la finestra, come se avesse percepito la presenza di Anko.

I suoi occhi color del cielo d’estate diedero l’ultimo saluto sofferto alla maestra, che tanto si era presa cura di lei in quei solitari anni di prigionia, e che ora, inaspettatamente, la lasciava fuggire senza dire nulla.

Giusto il tempo di uno sguardo d’addio, per poi riprendere a fuggire in mezzo all’erba umida del giardino, sempre più in fretta, per raggiungere l’ultima porta della sua cella.

-“Perché l’hai lasciata fuggire?”- aggiunse Kurenai, accostandosi all’amica.

-“Ha portato con sé anche la principessa Hinata, lo sai?”- asserì Anko, sorridendo vittoriosa.

-“Lo so. Ho visto che non era a letto, l’ho cercata ovunque invano. Così ho dedotto che fosse fuggita. Ma con Ino… proprio non me lo sarei mai aspettato.”- rispose l’altra, mentre un’espressione ambigua si rifletteva nei suoi occhi di rubino.

-“Loro sono come noi, Kurenai. Tu la nobile costretta ad una vita di servigi per via del tuo titolo, io la povera che per sopravvivere si è guadagnata un posto a corte come amante. Esattamente la stessa storia, solo che loro…”-

-“Hanno avuto il coraggio di fuggire. Già, chi l’avrebbe mai detto.”- assentì la Yuuhi, sempre più imperscrutabile. –“Chissà cosa faranno, adesso.”-

-“Oh avanti, sono giovani, belle e libere… saranno felici, cosa vuoi che facciano?”- fece spallucce l’altra, soddisfatta.

-“Speriamo.”-

In quel momento, le due donne si guardarono, con espressione perplessa. Potevano davvero fidarsi a vicenda, ora che avevano un segreto troppo grande per essere custodito? Come avrebbero fatto a proteggere le loro pupille dall’ira del maharaja?

-“Neji darà l’ordine di cercarle.”- le ricordò Kurenai.

-“Già. Beh, io penso di non avere problemi nel rallentare Kakashi e i suoi soldati. Sono sicura di riuscire a convincerlo a limitare le ricerche.”- affermò Anko, ghignando maliziosa.

-“Lo stesso vale per Asuma, penso che mi ascolterà senza esitazioni. Adorava Ino, la considerava quasi una figlia, perciò penso che abbia più a cuore lui la sua felicità che non noi. Per fortuna che sono lui e Kakashi i capitani dell’esercito reale…”- sorrise la Yuuhi, guardando il sorgere di quel nuovo, faticoso ma promettente 4 luglio.

 

\

 

La mattina più infernale e rumorosa di tutta la sua vita. Quel risveglio brusco nel letto del maharaja senza di lui e poi quel caos che pervadeva il palazzo in ogni suo angolo.

La principessa Hinata era fuggita dalla corte. Nessuno sembrava essersi accorto della sparizione di Ino, sicuramente meno importante in quel momento di panico generale.

Con groppo in gola e ansia palpitante, Tenten si era rinchiusa nella sua camera, indecisa sul da farsi, preda di ansie e paura terribili. Ma soprattutto, il rimorso. Avrebbe dovuto fermarle, ne era certa, non avrebbe dovuto permettere quella fuga. Chissà ora dov’era la principessa Hinata, chissà come stava… era bene informare Neji della colpevolezza di Ino. Forse così sarebbero riusciti a trovarle prima, forse la Yamanaka passava meno inosservata della principessa…

Giusto il tempo di fare una pausa sedendosi sul letto, che sotto la sua mano scivolò un piccolo foglio di carta, inumidito dalla pioggia, ma le cui parole erano ben comprensibili. Parole di addio, parole di libertà, parole di amicizia e di affetto. Parole di una persona che non avrebbe mai più rivisto, ma che le aveva voluto un gran bene. Di una persona che la chiamava “sorella”, nonostante le differenze sociali, nonostante la relazione segreta col promesso.

Ma come poteva Hinata pregarla di risparmiare Ino? Come poteva proteggere quell’insolente cortigiana?

Tenten si morse il labbro inferiore, indignata: no, non avrebbe permesso alla Yamanaka di portare via la principessa, di trascinarla in chissà quali luoghi, in mezzo a chissà quali sventure. Certo, nella lettera era precisato l’incontro con Naruto e Shikamaru.. e forse era proprio questo il problema. La gelosia, il non avere qualcuno che la portasse via da quelle mura, il sapere che Neji non l’amava veramente… la fece impazzire.

A grandi passi, prese ad attraversare i corridoi affollati e invasi dal panico, stretto in mano quel foglietto di carta striminzito, che nonostante fosse pieno d’amore, non riusciva a suscitare in Tenten nient’altro che rabbia e disperazione.

Finalmente fu nello studio del maharaja, dove, conoscendola, non le venne negato l’accesso come sarebbe accaduto con ogni serva qualunque. Ed eccolo Neji, fermo davanti alla finestra, mentre la pioggia aveva ripreso a cadere pesante su Agra, rallentando di molto le ricerche già difficili, mettendo a dura prova i nervi già saltati dello Hyuga.

Tra le mani, il ragazzo stringeva una piccola scatolina blu, che osservava con odio e ripugnanza.

-“Mio maharaja…”- lo richiamò Tenten, avvicinandosi con cautela al suo amante, spaventata dall’atmosfera pesante che lo avvolgeva.

-“Che volete?”- domandò lui, freddo e irritato.

-“Cosa stringete fra le mani?”- chiese la ragazza, perplessa.

-“Guardate voi stessa!”- sbottò Neji, lanciandole in mano la scatolina.

La brunetta la aprì, scrutandone il contenuto sorpresa.

-“Nulla più di un petalo bianco.”- constatò Tenten, confusa.

-“Già. L’ho persa per un petalo bianco, capite? Un dannatissimo petalo bianco.”- ringhiò Neji, che ben sapeva da dove arrivasse quel ricordo e cosa significasse. Un chiarissimo simbolo di sfida da parte di un ignobile intoccabile che aveva portato via la sua promessa sposa. Un ignobile gesto d’amore.

-“Non credo di capire, Vostra Altezza…”- rimase perplessa la ragazza, posando la scatola sulla scrivania.

-“Capire?! Si può sapere cosa c’è da capire?! Voi siete la sua dama di compagnia, avreste dovuto controllarla, maledizione! E invece ve la siete fatta sfuggire da sotto il naso, come una sciocca, incapace!”- perse il controllo il maharaja, urlando contro all’amante, che arretrò di qualche passo, sconvolta.

-“Ma… io… ero con voi…”-

-“E avreste dovuto andarvene non appena finito, insolente. Avreste dovuto prendervi cura di Hinata, fare il vostro lavoro.”-

-“Ma io… pensavo di farvi piacere restando con voi… Maestà…”- si morse il labbro inferiore Tenten, trattenendo con forza i singhiozzi che le giungevano direttamente dal suo cuore spezzato.

-“La mia sposa è fuggita con un poveraccio, mi avete capito, Tenten? Cosa pensate che me ne faccia del piacere che mi date voi? Avrei preferito di gran lunga dormire e avere una moglie, anziché possedervi e ritrovarmi qui, solo e disonorato!”- ringhiò Neji, fuori di sé dalla rabbia.

-“Capisco.”- si limitò a dire la ragazza, nascondendo bene la lettera di Hinata in tasca, lontana dagli occhi del maharaja.

In pochi minuti, con poche parole, le sue intenzioni erano mutate completamente, da un opposto all’altro. Svelare al maharaja il segreto della sua amica, che tanto le aveva voluto bene, per farsi accettare da un uomo dispotico e freddo? Mai nella vita. Era povera, era serva, era sola, ma un po’ di amor proprio ancora ce l’aveva.

Senza aggiungere altro, senza nemmeno salutarlo, Tenten uscì dalla stanza, senza badare ai richiami pentiti di un Neji Hyuga che non era più lo stesso di poche ore prima.

Camminò senza meta per il palazzo, indignata da come era appena stata trattata, piangendo amare lacrime di solitudine per la perdita della sua più cara amica.

Uscì in cortile, attraversò la porta principale, e continuò a camminare a volto basso, sotto la pioggia, trascinando lo strascico del suo semplice sari rosso nella fanghiglia delle strade sterrate.

-“Ehi signorina! Signorina!”-

Una voce trillante, roca, vispa, chiamava a gran voce una certa “signorina”, e Tenten proseguì persa nei suoi pensieri, ben lungi dal pensare che potesse riferirsi a lei, convinta com’era di non esistere più per il resto dell’umanità.

-“Signorina!”-

Una presa salda ma non dolorosa la trattenne per un polso, invitandola a fermarsi e ad alzare il volto verso un giovane dal viso familiare, gli occhi dal taglio allungato, degli strani segni rossi disegnati sulle gote, i capelli morbidi e madidi di pioggia, il sorriso sghembo e illuminato.

-“Ma tu sei Tenten!”- esclamò il ragazzo, sorpreso ma contento.

-“Io… tu…”- cercò di focalizzare la brunetta, confusa.

-“Non ti ricordi? Da piccoli vivevamo nello stesso cortile!”-

-“…Kiba?!”- sussultò Tenten, improvvisamente pervasa da ricordi così lontani nel tempo, ma ancora così vivi nella mente.

-“Sì, sono io! Ma che coincidenza bestiale, non trovi?!”- si rallegrò l’Inuzuka, conducendo l’amica al riparo sotto un tendaggio montato da lui per proteggere il risciò dall’acqua.

-“Ma che sorpresa incredibile! Come stai?!”- esultò la ragazza, dimenticandosi per un momento dei terribili problemi che l’affliggevano fino a poco prima, conquistata dal sorriso dell’amico d’infanzia.

-“Bah, bene, diciamo che si tira avanti.”- ammise un po’ amaramente Kiba, portandosi alla bocca una sigaretta un po’ malconcia.

-“Fumi?”- domandò Tenten, stupita.

-“No, questa è… l’ultimo regalo di un mio caro amico.”- sorrise il ragazzo, accendendosi la paglia, in onore di Shikamaru.

-“Ah, capisco.”- asserì lei, notando la sofferenza sul volto dell’amico.

Fra i due calò improvvisamente il silenzio, tesi com’erano a fissare lo scroscio insistente che allagava le strade, contemplandone il rilassante suono che pareva scacciare via tutti gli altri assordanti rumori della città.

-“Ti va di venire a fare un giro con me, appena si calma la pioggia?”- le propose l’Inuzuka, indicandole il suo risciò appena ereditato.

-“Volentieri! Dove mi porti?”- assentì Tenten, sorridendo lusingata.

-“Mah, pensavo di farmi un giro al Taj Mahal…”- sorrise Kiba, regalandole uno sguardo affascinante e compiaciuto.

 

\

 

Labbra rosse e morbide imbronciate, nasino perfetto all’insù, occhioni grandi e azzurri corrucciati.

La bambina si grattò la guanciotta rossa, infastidita, scrutando dubbiosa il bimbo di fronte a lei: i capelli scuri raccolti in un alto codino, gli occhi identici ai suoi fissi su di lei.

Il bimbo, chiaramente più piccolo della bambina dai perfetti boccoli biondi, la guardava perplesso, non capendo il perché dello sguardo infastidito verso di lui.

-“Che succede, Saki?”- domandò Ino, seduta sul letto in mezzo ai due bambini, accarezzando dolcemente la testa della bimba bionda.

-“Ma mamma… ma non mi bastava solo lui?”- chiese la piccola di quattro anni, imbronciata –“Perché ne fai un altro?”- piagnucolò.

-“Un alto che cosha?”- borbottò il maschietto di due anni, avvinghiandosi al braccio della madre.

Ino sorrise dolcemente, stringendo a sé i bambini e accarezzandosi dolcemente il pancione di otto mesi, con sguardo ricolmo d’amore.

-“Saki… avere un altro fratellino o sorellina è una bella cosa, dovresti esserne contenta!”- la riprese teneramente la madre.

-“Per me è una seccatura, mamma!”- sbuffò la bimba, abbracciando la madre.

-“Ma dov’è fatellino mamma?”- domandò il maschietto, perplesso.

-“Dentro il pancione di mamma! Ci sei stato pure tu!”- lo informò Saki, atteggiandosi a saputella.

-“Beh, ci sei stata pure tu, se per questo!”- affermò improvvisamente una voce roca e profonda, proveniente dalla porta.

-“Papà!”- esultarono i bimbi all’unisono, vedendo Shikamaru che, dopo aver appoggiato a terra delle valigie, si sedeva sul lettone con loro.

Saki saltellò subito verso l’adorato papà, che la prese in braccio, stampandole un dolce bacio sulla testa, mentre il fratellino preferì rimanere con la madre, al sicuro dalla dispettosa sorella.

-“Ma perché un altro? In due non siamo abbastanza?”- riprese la protesta l’arguta bambina.

-“Perché…”- sospirò il Nara, alzandosi con in braccio la figlia, avvicinandosi alla finestra. –“Perché vedi laggiù, in fondo in fondo, quei tre triangolino lontano lontano?”-

-“Le piramidi?”- domandò Saki, sveglia e intelligente più di ogni altro bimbo di quattro anni.

-“Sì. Le piramidi sono tre, perché tre è il numero perfetto.”- sorrise Shikamaru, scambiandosi uno sguardo eloquente, pieno d’amore, con la moglie.

-“Così anche noi siamo il numero perfetto?”- chiese la curiosa bambina.

-“Già, e così il papà vi può regalare una piramide ciascuno.”- ridacchiò il Nara, ritornando sul letto.

-“Va bene, però io voglio la più grande!”- esclamò Saki.

-“No, la voglio io!”- protestò il fratellino, contrario.

-“Tranquilli bambini, zio Naruto vi comprerà tutte le piramidi che volete!”- affermò la voce squillante dell’Uzumaki, entrando trionfalmente nella camera.

I volti di madre e figli si illuminarono, gioiosi nel rivedere dopo tanto tempo l’amico varcare la soglia di casa.

Vedendolo, nessuno degli abitanti di Agra l’avrebbe riconosciuto: vestito distintamente e dignitosamente, arricchitosi grazie alle proprie forze, Naruto era diventato un uomo di tutto rispetto; benestante e con un lavoro più che dignitoso, era riuscito a mantenere sempre la solita allegria innata in lui e la sua onestà non era stato offuscata dal denaro.

-“Zioooo!”- esultarono i bambini, correndogli incontro.

-“Naruto?! Siete già arrivati?”- sussultò Ino, interdetta.

-“Già tesoro. Sono arrivati poco fa, Hinata è giù con i bambini che ti aspetta.”- le spiegò Shikamaru, baciandole dolcemente la testa, passandole una lieve carezza sul pancione.

-“Tranquilla Ino, stanno salendo! Non è il caso di farti fare le scale troppe volte! E poi i miei due ometti sono dei gentiluomini, stanno aiutando la mamma a portare le altre valigie quindi arriveranno in men che non si dica!”- le spiegò il biondo, avvicinandosi al letto, sorridendo soddisfatto.

Difatti, poco dopo, due bambini di sei e cinque anni entrarono nella camera, seguiti dalla madre che, affaticata, li richiamava per il troppo baccano, inutilmente.

-“Bambini, insomma! Non siamo a casa nostra…”- sospirò Hinata, amareggiata dalle sue due piccole pesti.

-“Hinata!”- esultò Ino, radiosa.

-“Oh, Ino! Ma quanto sei bella!”- si commosse la Hyuga, correndo verso l’amica, stringendola in un tenero abbraccio. –“Quanto manca?”- le domandò poi, accarezzandole dolcemente il pancione.

-“Poche settimane, ormai.”- le rispose la Yamanaka, emozionata dal lieto evento.

-“E chi l’avrebbe mai detto, eh?!”- esclamò Naruto, dando una potente pacca sulla spalla del Nara.

-“Eh, già… del resto tre è il numero perfetto!”- ribadì Shikamaru, convinto.

-“Lo immagino! Presto lo sapremo pure io e Hinata!”- sorrise l’Uzumaki, scambiandosi uno sguardo dolcissimo con la moglie, che arrossì emozionata.

-“Ma davvero, Hinata?! È una splendida notizia!”- si commosse Ino, abbracciando nuovamente l’amica.

-“Che bello, magari un giorno Saki sposerà uno dei miei pargoli!”- asserì Naruto, convinto.

-“Ehi, andiamoci piano, eh!”- protestò Shikamaru, fulminandolo con sguardo indignato.

-“Ehi ciao Saki, ti ricordi di noi?”-

Le voci dei fratelli Uzumaki richiamò l’interesse dei genitori, che si voltarono verso la piccola Nara, accerchiata dai bambini e dal fratellino.

-“Certo che mi ricordo!”- sbuffò la bimba –“Mamma, vedi di farmi una sorellina, perché tutti questi maschi in famiglia sono una seccatura!”- pretese, seccata, suscitando l’ilarità di genitori e “zii”.

Il caldo vento d’Egitto entrò nella stanza, in perfetta sintonia con gli animi e i cuori dei presenti, portando con sé il profumo delle ninfee del Nilo e della libertà. E il profumo dell’India e della prigionia era già lontano, mentre un petalo bianco entrava dalla finestra, posandosi ai piedi dei bambini.

 

 

 

-The End-

...si amano tantissimo!!!

 

 

*Angolo di Sakurina*

 

Ebbene sì, è finita. Quanto ci ho messo a scrivere questa ficcy (totalmente fuori programma, oltretutto) e quanto mi sono impegnata! Lo sforzo più enorme della mia vita, anche se semplicemente amo lo ShikaIno e il NaruHina. Però devo dire di esserne piuttosto soddisfatta. ù_ù

Devo ringraziare soprattutto la mia signora madre e la mia zietta ayurvedica e la loro passione per l’India, altrimenti non mi sarebbe neppure venuta in mente un’ambientazione del genere!

La parte che mi ha divertita di più è stata quella del ruolo AU dei personaggi; all’inizio ero indecisa sul maharaja, non sapevo se fosse un ruolo più adatto a Neji o a Sasuke, ma poi mi sono risoluta e non ho avuto ripensamenti. E il ruolo che adoro di più è quello di Ino, awww *___* mi piace molto la storia del suo passato, e il ruolo di amante rassegnata e cinica le sta d’incanto *ç*

Ah, immagino che ora dovrei scappare dalle yin yang infuriate che vogliono la mia testa per aver finito la fic in KibaTen… oh suvvia, hanno fatto tutto loro, io non c’entro nulla. ù_ù (della serie non scarichiamo la colpa sui personaggi.)

Ringrazio sentitamente Wishful Thinking & MillyMalfoy per aver indetto il contest (e per avermi obbligata a partecipare ù_ù) e grazie, sono commossa del primo premio, non me l’aspettavo. ç__ç

Riporto qui il loro giudizio <3

 

PRIMA CLASSIFICATA

Un petalo di rosa nella notte d’Oriente, di Sakurina

 

Punteggio totale: 67 punti

 

WT: La fanfiction è ben articolata: divisa in capitoli pertinenti, separati da un ricamo arabeggiante che, nonostante possa sembrare un’inezia, contribuisce a creare l’atmosfera da “mille e una notte”. Uno dei meriti principali di questa fanfiction è quello di aver saputo sfruttare al massimo i parametri proposti: si respira l’India, ci si immerge nel bianco del taj mahal, si vede attraverso i veli di Ino e la vita di stenti dei ragazzi. Anche la data riveste un ruolo centrale nella storia, ed è un altro punto a tuo favore. Proprio l’amicizia tra i ragazzi è stato uno dei fattori che ho amato di più: una complicità che li accomuna, un destino che non si sono scelti ma che si trovano ad affrontare, il tuo mantenerli estremamente IC, tutti, sempre. Poi Hinata, dolce e insicura, e Ino, ammaliante e disincantata (per poi ri-incantarsi, alla fine <3). Il terzo vincolo che avevamo dato era quello delle coppie: ben presenti, ovvie, e ben caratterizzate la NaruHina e la ShikaIno; azzeccate, velate eppure percepibili la NejiIno e la KibaTen. C’è, ogni tanto, qualche errore di battitura, comprensibile in una ff così lunga, ma nel complesso una bellissima storia: curata, studiata e pensata. Bravissima.

 

caratterizzazione e sviluppo dei personaggi: 10 punti

grammatica e forma: 9 punti

rispetto dei vincoli: 10 punti

punti bonus: 5 punti per il disclaimer divertentissimo (la giustificazione “loro si amano” è più che accettabile, signorina; per l’approfondimento della cultura indiana, per le immagini (XD) e per la cura dei particolari.

punteggio: 34

 

MM: Non so come dirtelo, senza sembrare scontrosa o offensiva: ma questa fanfics, bhe vedi…. è davvero bella!

Allora trovo che tu sia stata molto brava a sfruttare i vincoli che avevi scelto. Il Taj Mahal è diventato un vero e proprio personaggio nella tua storia.

Trovo molto IC sia Shika che Naruto, assolutamente perfetta Ino, e sono innamorata della piccola Hinata!

Fanfiction davvero lunga, ma ci sono stati diversi momenti in cui ho desiderato che non finisse mai.

Ho adorato la scena iniziale di Hinata e del suo fiore, e mi ha molto stupito la semplicità del suo passato con Naruto, davvero una bella idea. Quindi complimenti

Due consigli molto semplici: so che sicuramente sei arrivata alla fine della ff stanchissima, ma prima di postarla di consiglio (se ne hai voglia) di approfondire un po’ di più alcuni passaggi, ad esempio quello dell’incontro fra TenTen e Kiba.

Seconda cosa, parlandone con Silvia ci siamo trovate d’accordo nell’apprezzare come hai saputo sfruttare anche il semplice vincolo temporale.

Però metterei un accenno della profezia all’inizio della fan fiction. Solo per renderlo più chiaro e per non lasciare che passi inosservata questo particolare.

 

caratterizzazione e sviluppo dei personaggi: 9 punti

grammatica e forma: 9 punti

rispetto dei vincoli: 10 punti

punti bonus: 5 punti

punteggio: 33

 

 

E grazie mille a tutti coloro che hanno commentato e messo la storia fra i preferiti!

 

Zia Eleanor: cara zietta, mi commuovi ogni volta dicendo che Shikamaru è IC! ç___ç quel maledetto a volte si rifiuta di collaborare ù_ù . Naruto sì, ho voluto dargli un momento di gloria, se lo merita tutto, povero cristo! E per il SasuSaku… beh, in realtà è un accenno che ho messo in onore di Rory; sarebbe stato carino approfondire, ma non ne ho veramente avuto tempo! Magari un giorno penserò ad uno spin-off, chi lo sa… ed il fascino del seccante sì, è una genialata bella e buona. ù_ù Grazie di tutto, zietta. Ah, avrei voluto dirtelo quando mi hai passato la tua ficcy, ma il KibaTen l’avevo scritto anche io, proprio qui XD Della serie: ancora una volta Eleanor e Sakurina pensano con la stessa testa. ù_ù

 

Kry333: eccomi con l’ultimo capitolo! Purtroppo Sasuke e Sakura fanno solo una lieve apparsa, giusto per non lasciare dubbi di sorta! XD Neji rompe, ma Shika è più furbo e non si fa sgamare! Grazie per aver recensito, felice che ti sia piaciuta! *__*

 

Slice: ciao, e quel “cazzarola” mi ha fatta morire dalle risate! Grazie per aver recensito e ovviamente sì, pucciosissimi tutti e quattro, e dopo questa ficcy quasi quasi me ne vado in India… *sente attacchi terroristici al telegiornale* …no, quasi quasi rimando. ù_ù

 

Inochan: sì, evviva la malizia come piace anche a me *___* Buah, Neji ha avuto quel che si meritava in questa ficcy,ed è troppo bello fallo arrabbiare! *ç* grazie per la rece, contenta che ti sia piaciuta! ^^

 

Kikkyxx14: ShikaIno is Roooock!!! *si ridà un contegno* ebbene sì, finalmente Ino si è lasciata andare, che tenera. E sì, ShikaIno sono perfetti insieme! *__* grazie per le innumerevoli recensioni! ^^

 

Diana88: ciao cara, che mi lusinghi sempre troppo con i tuoi complimenti. U///U Naruto in questa ficcy è un mito degno di statua, mentre Shika e Ino sì, si sono avvicinati decisamente troppo! X°D Oh suvvia, non è mai troppo per loro, dovranno pur portare avanti la stirpe Nara, no? Il “fascino del seccante” spacca di brutto, l’ho realizzato solo dopo. E pensare che l’ho scritto senza pensarci! Spero che il finale non ti abbia delusa. ^___^ un bacione!

  
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