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Autore: yukikofairy    20/03/2015    2 recensioni
E se, invece di una sola persona, un gruppo di amici si ritrovasse improvvisamente nella terra di mezzo?!
E se avessero solo qualche fugace ricordo dei libri e dei film sul mondo in cui sono capitati?!
Dalla storia:
Il vecchio con un bastone è a pochi passi da noi e ci scruta, serio. Nello sfondo tredici nani, vestiti come a carnevale e armati fino ai denti, ci stanno fissando in un modo che non mi piace. Non mi piace affatto.
[...]
Mentre aspetto che dica qualcosa lo osservo di sott’occhio. Mi ricorda incredibilmente uno di quei dipinti classici, antichi dove sono ritratte persone belle da far male, ma vuote.
«Chi sei?» chiedo, cercando di mantenere la mente un po' lucida.
Lui sorride senza nessun segno di allegria, avvicinandosi con passi di una lentezza esasperante verso di me.
«Sono certo che ti allieterà sapere che stai parlando con il re, umana»

STORIA MOMENTANEAMENTE INTERROTTA.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bard, Fili, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Thranduil
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Barili, ferite e contrattazioni

 



POV Lily:

 

Sto ancora urlando quando con un tonfo raggiungo l’acqua, che mi sommerge completamente. Appena riesco ad emergere annaspo in preda al panico, muovendo le braccia come un’ossessa. 

«Lily» qualcuno urla il mio nome, prendendomi per le spalle e trascinandomi subito dopo dentro un barile. 

Tossisco, sentendomi i polmoni scoppiare, mentre la corrente ci sbalza di qua e di là. La persona che mi ha tirato fuori mi sta tenendo con forza vicino a sé. 

Alzo lo sguardo, trovandomi davanti il viso di Fili. 

Se non fosse una situazione così assurda inizierei a piangere. Per aver lasciato indietro Ska, per lo spavento della caduta, per il sollievo di essere stata salvata da Fili. 

«Grazie» mormoro solamente, mentre sbattiamo contro una roccia che mi fa praticamente spiaccicare al corpo del nano. Imbarazzata cerco di allontanarmi, per quanto ciò risulti praticamente impossibile visto che siamo dentro una specie di botte che ci contiene a fatica. 

Mi osservo attorno, preoccupata. 

David, anche lui caduto nel fiume senza barile, è stretto a Esmeralda. Vorrei dargli una mano, ma non so davvero come fare. 

«Qualcuno li aiuti» urlo, nella speranza che un nano mi ascolti. 

Fortunatamente Bofur e Kili, che sono i più vicini a loro, rispondono alla mia supplica. Con grande difficoltà riescono a tirare dentro i loro barili Esme e Dav, subito prima di finire in una cascata. 

La rapida caduta ci fa andare sott'acqua per qualche secondo, ma fortunatamente le botti non si spezzano. 

All’improvviso in lontananza sentiamo risuonare un corno. 

Mi volto spaventata, proprio mentre i cancelli dell'uscita si chiudono. Non potendo arrestare in alcun modo le botti, ci fermiamo violentemente in gruppo.

L'impatto mi fa picchiare con forza contro il barile. Gemo piano. 

«Tutto bene?» nonostante in questo momento stia dando le spalle a Fili, il suo corpo è praticamente attaccato al mio visto il poco spazio disponibile. 

Nel sentire la sua voce così vicina, non posso fare a meno di rabbrividire. 

Annuisco nello stesso momento in cui delle orrende creature spuntano da ogni dove, iniziando ad uccidere gli elfi che sono di guardia ai cancelli e venendo verso di noi. Urlo, mentre i nani cercano di difendersi come possono. 

Con mio grande orrore noto Kili saltare dal suo barile alla terra ferma, subito seguito dalla mia amica. 

Che cazzo vuole fare quella scema?

«Esme attenta» la voce mia e quella di Dav risuona nello stesso momento. 

Immediatamente li orchi sono addosso ad entrambi. Fili e Dwalin gli lanciano delle spade, che per fortuna riescono a prendere al volo. 

Kili sa difendersi molto bene e, con mia sorpresa, anche Esme riesce a cavarsela, uccidendo addirittura un paio di mostri. 

Il nano corre verso la leva che tiene chiusa la grata, mentre Esme gli guarda le spalle. Ma queste bestie schifose sembrano moltiplicarsi. 

«Ah» la mia amica urla lasciando cadere la spada, ferita ad un braccio. L'orco sta per colpirla nuovamente, ma Kili la salva decapitandolo.

Oddio che ansia. Stringo con forza il braccio di Fili, mentre entrambi fissiamo le due persone a cui teniamo particolarmente.

Qualcuno colpisce all’improvviso il nano con una freccia, proprio mentre sta per tirare la leva. 

«Kili» l'urlo questa volta non proviene da me, ma da suo fratello. 

Fortunatamente intanto stanno accorrendo altri elfi, tra cui il biondo e la donna dai capelli rossi. È proprio lei che salva i miei due amici e per questo le sarò grata a vita. 

Mentre gli orchi combattono con gli elfi Esme, nonostante sia ferita, aiuta Kili ad abbassare la leva e ad aprire i cancelli. 

Con uno sforzo incredibile la mia amica spinge di sotto il nano, facendolo cadere dentro il barile vuoto. Ripartiamo, proprio nel momento in cui Esme salta nelle acque gelide del torrente.

 

 

POV Alaska:
 

Sento la porta chiudersi piano, ma aspetto ugualmente qualche secondo. 

Quando sono sicura di essere sola in camera alzo la testa il più lentamente possibile per evitare che le fitte peggiorino ancora. 

Butto un'occhiata al comodino vicino al letto. 

Come pensavo un vassoio pieno di verdura e frutta è poggiato sul mobile. Insieme ad esso c'è anche un boccale riempito con qualcosa. D’istinto ingoio la saliva e, immediatamente, la gola secca mi brucia facendomi un male cane. Non so nemmeno più quanto tempo è passato da quando ho bevuto o mangiato l'ultima volta. 

Afferro, sempre con movimenti lenti e controllati, il bicchiere. Lo porto alle labbra, bevendo un sorso. 

È semplicemente acqua. 

Nonostante ciò però sento comunque una sensazione di sollievo alla gola. Vuoto il boccale in piccoli sorsi, rimettendolo subito dopo nel vassoio. Il cibo non lo degno nemmeno di uno sguardo. 

Non ho proprio voglia di mangiare. 

Mi giro sul fianco destro, per far si che la gamba ferita non mi dia fitte. 

Sospiro, stanca. 

Gli occhi mi bruciano da morire. Non riesco a credere che i miei migliori amici mi abbiano abbandonata qui. Dev'esserci per forza un motivo. 

«Dovete mangiare qualcosa» 

Mi giro di scatto, provocandomi un'ondata dolorosa sia alla testa che alla gamba.

«Ah» un gemito esce dalle labbra contro la mia volontà.

Handir, immobile in un angolo della stanza, mi osserva. 

Cerco di tirarmi su, ma il movimento mi risulta più difficile del previsto. L'elfo si avvicina frettolosamente al letto, per aiutarmi. La sua presa è gentile, ma anche incredibilmente forte. Sistema dei cuscini tra lo schienale del letto e il mio corpo. 

Dal suo viso e dai suoi movimenti sembra che io pesi come una piuma. 

Trovandomelo così vicino per la prima volta, non posso fare a meno di osservare il suo volto. Ha dei bellissimi lineamenti, eleganti e forti al tempo stesso. Gli occhi sono di un incredibile nocciola e, come tutti gli elfi, non c’è nessun accenno di barba sul suo viso. 

Resta qualche secondo immobile, lo sguardo fisso nel mio come a voler scoprire i miei pensieri.

«Dovete mangiare» ripete alla fine, mentre torna in posizione eretta, allontanandosi da me. Non rispondo, puntando gli occhi su una rifinitura dell’ampio armadio. 

«Sentite..» porta le braccia dietro la schiena interrompendosi, evidentemente incerto su come continuare «posso almeno sapere come vi chiamate?» 

Resto chiusa nel mio silenzio, aspettando che si levi dalle palle e mi lasci nuovamente sola.

«Va bene, ho capito. Non volete parlarmi» con la coda dell’occhio noto che sta facendo qualche passo indietro «però Eledhwen, mangiate qualcosa. Ve ne prego» 

Eledhwen? Eh? Sono quasi tentata di chiedergli che significa.. ma no alla fine che vuoi che mi importi.

Comunque dopo l’ultima frase sorride in cenno di saluto ed esce silenzioso dalla stanza.. e io mi ritrovo nuovamente sola con i miei pensieri.

 

 

POV David:
 

Appena passiamo i cancelli ci troviamo subito in prossimità di un'altra piccola cascata. L'impatto è forte, ma anche questa volta i barili reggono. 

Mi volto terrorizzato alla ricerca di Esmeralda, che sta cercando con fatica di rimanere a galla. Per fortuna Dwalin riesce a prenderla al volo prima che anneghi. 

«David stai giù!» mi urla Bofur mentre colpisce con un rapido movimento una delle bestie schifose che si era avvicinata al nostro barile. Mi piego il più possibile per non intralciarlo, anche se lo spazio disponibile è davvero poco, se non nullo. 

Tutto quello che sta succedendo mi sembra una follia. 

«Ahi» urlo, quando sento per un attimo un peso sulla testa. 

D'istinto alzo lo sguardo. 

Incredulo, e anche abbastanza incazzato, noto che l'elfo biondo sta saltando agilmente da un barile all'altro, poggiandosi sulle nostre teste. 

Cerco con lo sguardo Lils ed Esme. Non voglio perderle di vista neanche un momento. Aver lasciato indietro Ska, nonostante non di mia spontanea volontà, mi tormenta. 

Non posso permettermi di perdere anche loro. 

Con sollievo noto che sono entrambe protette dai nani. Lils è attaccata a Fili e questo, nonostante la tragica situazione, mi fa scappare un sorriso. Quella scema  per trovare qualcuno che le piaceva davvero doveva entrare dentro ad un libro. 

«Attento» d'istinto abbasso il capo, nello stesso istante in cui Bofur decapita un orco che era appena saltato verso di noi. 

«Grazie» commento, riconoscente.

 Un colpo improvviso al fianco mi toglie il respiro per un breve attimo. La corrente continua ad essere forte, è un miracolo che le botti non si siano ancora spezzate. 

Sposto gli occhi su Esme, preoccupato. 

È piegata su se stessa, la mano destra stretta sul braccio insanguinato. Con mio grande stupore noto che Dwalin la tiene stretta a sé con un braccio, mentre con l'altro cerca di combattere contro gli orchi che si avvicinano. 

Il pelatone muscoloso ha appena guadagnato diversi punti. 

Gli orchi continuano a seguirci, ma la corrente è molto veloce e presto li perdiamo di vista. Continuiamo a venire sbalzati da per tutto in mezzo alle rapide. 

Finalmente, dopo un tempo che sembra infinito, il fiume sembra rallentare. Usando le ultime forze rimaste, riusciamo a fermarci in una piccola insenatura. 

Esco con fatica dal barile dopo Bofur. I vestiti fradici infatti sembrano pesare migliaia di chili, rendendomi i movimenti penosamente impacciati. Le mie amiche vengono aiutate dai nani. 

Io e Lils andiamo subito da Esmeralda, che si è seduta su di una roccia. 

«Come stai?» le chiedo, mentre la biondina la stritola in un abbraccio.

«Sto bene è solo un graffio, però Lily così mi stritoli» le sorride cercando di rassicurarla, ma è evidente che sta soffrendo. 

«Quand'è che hai imparato a usare la spada?» le chiedo, mentre mi siedo esausto accanto a lei. 

«Ehi scemo io so fare tutto. Sennò non sarei la più figa del gruppo» mi da una leggera botta con la spalla. Nel farlo però muove anche il braccio, e una smorfia di dolore le si dipinge sulla faccia. 

«In realtà è perché da piccola ho preso qualche lezione di scherma, anche se devo dire che non pensavo di cavarmela così bene» continua il discorso, cercando di far finta di niente 

«Devi essere curata» la interrompe preoccupata Lils, che come me si è accorta del dolore che sta provando Esme. 

«Anche Kili ha bisogno di cure» esclama Fili, che è accanto al fratello poco lontano da noi «bisogna fasciargli la gamba»

«Abbiamo un branco di orchi alle calcagna. Continuiamo a muoverci» commenta Thorin in piedi su di una roccia, mentre si guarda intorno.

Mi alzo di scatto, guardandolo male.

«Prima lasci indietro Alaska e ora nemmeno vuoi curare tuo nipote e Esmeralda?» urlo incazzato, mentre stringo i pugni «non è che in realtà il tuo scopo è quello di farci fuori tutti?» 

«Come osi..» il suo tono di voce è spaventosamente calmo, mentre si avvicina a me con fare minaccioso. 

«Basta così» la voce di Balin non ammette repliche «non è il momento di litigare tra noi» 

Thorin mi fulmina con lo sguardo, ma poi si volta tornando a camminare sui massi.

«Fasciategli le ferite. Avete due minuti» fine del discorso.

Sbuffo, mentre mi risiedo accanto ad Esme, che intanto viene fasciata in maniera impacciata da Lils.

Mi giro verso Ori, che sta svuotando il suo stivale pieno d’acqua nel fiume, proprio nel momento in cui un’ombra apparsa all’improvviso gli punta contro un’arco.

Dwalin si mette in mezzo, con un bastone in mano. Lo sconosciuto scocca la freccia, colpendo il centro del legno con una precisione incredibile.

Sento che sto trattenendo il respiro, in ansia.

Kili si alza cercando di colpirlo con una pietra, ma anche questa volta il tipo è più veloce e, con un’altra freccia, fa volare via il masso dalla mano del nano.

Con uno scatto qualcuno mi passa accanto, cercando di buttarsi verso lo sconosciuto. Lui però se ne accorge, puntando immediatamente l’arco verso la figura che è ormai ad un solo passo da lui. Sgrano gli occhi quando mi accorgo che è proprio quella scema di Esmeralda ad aver cercato di fermarlo.

«Fai un altro passo e sei morta»

Mi alzo subito, prendendo con forza la mia amica per il braccio non ferito e trascinandola dietro di me.

«Eh scusami ma… sei di pontelagolungo se non vado errato» ci voltiamo tutti verso Balin, che ha preso parola evidentemente cercando di calmare l’arciere «quella tua chiatta non sarebbe possibile noleggiarla per caso?»

L’uomo non risponde, ma abbassa l’arco e, spostando un barile, si avvia verso un punto vicino alla riva. Lo seguiamo, aiutandolo a spostare i barili su un piccolo molo, dove è ormeggiata una barchetta.

«Cosa ti fa pensare che vi aiuterò?» si decide finalmente a rispondere, mentre inizia a spostare le botti dentro la barca.

«Quegli stivali hanno visto giorni migliori, come quel cappotto..» attacca Balin «ah, no sospetto che tu abbia delle bocche da sfamare. Quanti bambini?» cavolo se è bravo, il vecchietto. 

Sembra uno di quei commercianti porta a porta che riuscirebbero a convincerti a comprare di tutto.

«Un maschio e due femmine» risponde risoluto l’uomo con il codino, continuando a muovere i barili

«Però si è dato da fare il tipo» commenta accanto a me Esme, non troppo a bassa voce. Non cambierà mai.

«Come scusa?» lui si ferma, osservando freddamente la mia amica.

«E ehm.. tua moglie immagino che sia una bellezza» interviene Balin sorridendo, cercando evidentemente di cambiare discorso.

«Si lo era» mormora, dandoci le spalle. 

Oddio santo.  Quest’uomo mette una tristezza assurda.

«Mi dispiace non intendevo..» attacca Balin, scuotendo piano la testa 

«Oh avanti basta.. bando alle ciance» lo interrompe Dwalin, visibilmente incazzato. 

Vai pelatone diglielo! Facciamo tutti il tifo per te.

«Perché tanta fretta?»

«E perché ti interessa?» risponde subito in maniera aggressiva Esme, le braccia strette lungo i fianchi. La conosco e so che muore dalla voglia di incrociare le braccia come fa di solito, ma la ferita non glielo permette.

«Oh vorrei sapere chi siete» l’uomo scende dalla barchetta, avvicinandosi a noi «E che cosa ci fate in queste terre» si ferma a un passo dalla mora, squadrandola attentamente. 

Ma che hanno tutti in questo mondo?

«Non vedo cosa ti dovrebbe fregare» commenta sbuffando Esme. Le do un calcetto, per implorarla di chiudere il becco.

«Siamo dei semplici mercanti delle montagne blu…» di nuovo Balin sembra salvare la situazione «in viaggio per vedere i nostri parenti sui colli ferrosi»

«Semplici mercanti tu dici» il tono dell’arciere è palesemente ironico.

«Certo e noi tre» la mora indica lei, me e Lils «siamo parenti di una persona a pontelagolungo» 

Eh? Mi volto a guardarla, sconvolto. Ha messo su il suo classico sorrisino da “sto dicendo una mega cazzata, ma tanto sono carina quando sorrido quindi nessuno ci farà caso” 

«E, sentiamo, chi sarebbe questa persona?» chiede l’uomo piegandosi leggermente verso di lei, sorridendo a sua volta.

Merda.

«Maryn» il tono è super mega convincente.

La ferita deve averle dato alla testa. Non c’è altra spiegazione.

«Maryn, certo» ride leggermente, tornando ad occuparsi dei barili. Ovviamente non c’è cascato. Chi poi cascherebbe a simili cazzate?

«Ci occorrono provviste, cibo, armi… puoi aiutarci?» finalmente anche il grande Thorin scudodiquercia ci onora della sua parola. 

L’uomo sospira, osservando per qualche istante le botti.

«So da dove sono arrivati questi barili»

«Perciò?» lo incalza Thorin, impaziente.

«Non so che affari avevate con gli elfi, ma non credo sia finita bene» 

Ahi. Questo non ci aiuterà mai.

«Perspicace» commenta ironica Esme, alzando un sopracciglio. 

Lui la osserva per un attimo e poi, ignorandola beatamente, continua il suo discorso. 

«Si entra a pontelagolungo solo con il permesso del governatore» inizia ad arrotolare velocemente la corda che teneva ancorata la barca al molo «tutte le sue ricchezze vengono dagli scambi del reame boscoso… vi metterebbe ai ferri, prima di rischiare l’ira di re Thranduil» 

Lancia la fune ad Esme che sobbalza colta alla sprovvista, riuscendo però a prenderla al volo con il braccio sano.

«Offrigli di più» esclama a bassa voce Thorin a Balin.

«Beh credo che ci siano altri modi per entrare senza essere visti dal governatore o dalle sue guardie» intervengo avvicinandomi all’uomo, notando che Balin ha un attimo di incertezza.

«Certo, ma per quello vi ci vorrebbe un contrabbandiere» 

«Per il quale potremmo pagare di più» sussurro vicino all’uomo, cercando di essere il più convincente possibile.

«Il doppio.. potremmo pagare il doppio» si affretta ad aggiungere il vecchio nano.

Lui ci osserva qualche attimo e poi, con un cenno silenzioso del capo, ci invita a salire sulla barca.

 

 

Angolo dell’autrice:

Salve!
Sono riuscita a pubblicare due capitoli in una settimana, quasi mi commuovo xD Almeno così spero di essermi fatta perdonare per i due mesi di silenzio.

Comunque ci sono delle novità:

  • la prima è che, tra un paio di ore, cambierò il titolo della storia: ve lo comunico prima così quando leggerete un titolo diverso capirete comunque che è la mia. Ho deciso di accorciarlo in “I don't regret nor will I forget all who took the road with me”, perché nonostante il titolo di ora sia perfetto è decisamente troppo lungo. 
  • la seconda novità è che ho deciso che pubblicherò i capitoli SICURAMENTE OGNI MARTEDÌ e, se riesco, anche il venerdì. Preferisco darmi dei giorni precisi che andare a caso.
  • l’ultima cosa è che quando finirò questa storia, ho già in mente un continuo. In realtà ne avrei due, ma il secondo magari farò solo una one shot… ora vedo.

 

Ma passiamo al capitolo: che dire.. i nostri eroi, tra mille peripezie, hanno appena incontrato un nuovo importante personaggio. Mentre la nostra povera Ska per ora è prigioniera degli elfi. 


In tantissimi avete messo la storia tra le preferite/seguite/ricordate e io non posso far altro che ringraziarvi infinitamente!

A martedì miei cari!
un bacio,
yukiko.

  
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