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Autore: Justice Gundam    21/03/2015    3 recensioni
Una nuova avventura attende Ash, il suo inseparabile Pikachu, e la sua fidanzata Misty nel misterioso continente di Unima, dove accompagneranno altri giovani allenatori come loro sulla strada verso la Lega, e li aiuteranno ad affrontare il misterioso Team Plasma. Riusciranno, Ash, Misty, Touko, Spighetto e i loro compagni a salvare Unima e a svelare i misteri che si troveranno davanti? Seguito di Heart Soul Adventures, ma può essere letto senza problemi anche come storia a sè, dati gli scarsi spoiler. (Pokeshipping) (Cavaliershipping) (FerrisWheelshipping). COMPLETATO IL 18 DICEMBRE 2015! SI RINGRAZIA MIRIAM PRIMIANA DELL'AQUILA PER I DISEGNI.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, N, Touko, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: Best Wishes Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
 
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Capitolo 72 - Venturia in festa
 
Gli ultimi tre-quattro giorni erano passati senza particolari problemi, per il gruppetto di giovani allenatori. Rimasti ad Alisopoli la notte della giornata in cui erano arrivati, Ash e i suoi compagni si erano poi avventurati nella grande foresta che circondava la piccola città... e avevano passato gli ultimi giorni a preparare i loro Pokemon, e a far fare un po' di allenamento soprattutto ai membri della loro squadra che erano rimasti fermi più a lungo. Il Golett di Touko, in quel momento, si stava provando con il Braviary di Ash, in modo da sperimentare qualche nuova strategia contro un avversario mobile e potente come il Pokemon aquila. Misty stava facendo fare un po' di allenamento a Nanette con il suo Seadra - avendo deciso che non era il caso di spaventare ulteriormente la già nervosa ragazzina facendo uscire Gyarados - mentre Komor e Spighetto continuavano ad allenarsi tra loro. I risultati, bisognava dirlo, erano incoraggianti.
 
"Okay... Durant, attacca con Fulmindenti!" esclamò Nanette dopo un attimo di esitazione, indicando ad uno dei nuovi Pokemon che aveva catturato in quegli ultimi tempi di usare un attacco che potesse infliggere un duro colpo al cavalluccio marino gigante.
 
Il nuovo Pokemon di Nanette, Durant, era una formica gigante lunga come l'avambraccio di un uomo adulto, il corpo composto da tre segmenti ricoperti da una spessa corazza d'acciaio, la testa armata di due grandi mandibole ricurve dai bordi seghettati, con un paio di grandi occhi rosssi dalle pupille nere che rendevano il gigantesco insetto ancora più minaccioso. Due corte antenne terminanti in un paio di sfere fuoriuscivano dalla fronte della creatura, che si muoveva con rapidità disarmante su sei zampe segmentate... e che, non appena sentì l'ordine della bambina con gli occhiali, scattò in avanti aprendo le mandibole, che vennero avvolte da una sfrigolante aura elettrica.
 
"Seadra, usa Murodifumo per coprirti!" esclamò Misty. Il Pokemon simile ad un cavalluccio marino eseguì l'ordine, sparando una cortina di fumo dalla sua bocca ad imbuto e creando davanti a sè una coltre di nebbia nerastra, che colse di sorpresa la formica gigante. Ormai lanciata verso il suo bersaglio ed incapace di frenare, Durant spalancò le mandibole elettrificate e cercò di richiuderle addosso all'avversario, ma riuscì soltanto a fendere l'aria, richiudendo le mascelle nel vuoto con un penetrante clangore metallico! "Bravo, Seadra! E ora... continua con Bollaraggio!"
 
"Seadra!" esclamò il Pokemon con voce acuta. Prese la mira per un attimo contro Durant e scagliò una potente raffica di bolle che esplosero attorno allo speasato Durant, ricoprendogli la corazza di acqua e rallentando i suoi movimenti. Incerto sul da farsi, il formicone d'acciaio decise saggiamente di ritirarsi... e Nanette, cercando di controllare il panico improvviso, tentò di pensare ad un modo per reagire....
 
"Aaaaah! Accidenti, e adesso come faccio? Come faccio? Il mio Durant non è molto bravo a colpire nel segno... come devo... ah! Ma certo! Che stupida! Come ho fatto a non pensarci subito!" esclamò Nanette, dandosi un pugno sul palmo di una mano quando si ricordò di un particolare importante... "O... Okay! Durant, usa Aeroassalto!"
 
"Durrrrrant!" esclamò il Pokemon Coleottero/Acciaio, spiccando un salto come una cavalletta e scendendo di colpo su Seadra, colpendolo con le sue mandibole affilate! Seadra barcollò, avendo avvertito il colpo, ma riuscì a restare in piedi senza eccessivi problemi. Detto questo, Misty sembrava alquanto impressionata dall'abilità dimostrata dalla bambina con gli occhiali, che aveva saputo reagire con abbastanza compostezza davanti a quell'imprevisto.
 
"Hmm... niente male davvero, Nanette! Sei migliorata un bel po' dall'ultima volta che ci siamo visti!" affermò Misty. "E... hai anche usato la mossa ideale per la situazione in cui ti trovavi, quindi... tanto di cappello!"
La timida allenatrice di Alisopoli, arrossendo per l'imbarazzo di sentirsi lodata, si toccò le punte degli indici con fare modesto. "Ehm... beh... questa... è una cosa che ho imparato dal maestro Komor, alla scuola di Pokemon..." affermò. "Lui... ci ha insegnato molte cose sulle mosse che i Pokemon possono imparare e sui loro effetti... e ci ha parlato anche della mossa Aeroassalto, che non va mai a vuoto."
 
"E hai saputo usarla molto bene!" continuò Misty, accarezzando il suo Seadra sulla testa e facendogli cenno che per adesso poteva anche prendersi una pausa. Il cavalluccio marino gigante tirò un piccolo sospiro, come a voler far uscire la stanchezza dal proprio corpo, e guardò verso Misty, facendole un cenno di assenso con la testa. "Sì, si vede che sei migliorata. Hai un certo talento, Nanette, oltre ad essere abbastanza brava nella strategia! Quindi... non posso che congratularmi con te."
 
"Come ti ho già detto... devi solo avere un po' più di fiducia in te stessa. Continua così, e sono sicuro che diventerai un'ottima allenatrice entro breve!" affermò Komor, che aveva appena interrotto il suo scotro di allenamento con Spighetto e il suo Crustle. Il Pokemon Coleottero/Roccia non aveva ancora fatto uso di Gettaguscio, non volendo che lo scontro di allenamento si facesse troppo acceso... mentre Komor aveva fatto uscire il suo Pokemon più forte - il suo Servine si era evoluto in un maestoso Serperior, un Pokemon simile ad un elegante serpente verde dal ventre bianco, con acuti occhi rossi e due estensioni gialle appuntite dietro la testa, oltre che alcune estensioni di colore verde scuro che fuoriuscivano dai lati del collo, formando un motivetto curvilineo lungo il suo corpo sinuoso. Si muoveva con fluidità e agilità, guardandosi attorno in modo da tenere tutto d'occhio.
 
"Beh, in ogni caso, Komor, devo ammettere che anche tu sei migliorato moltissimo!" affermò Touko, guardando il Pokemon che accompagnava il ragazzo con gli occhiali. "Il tuo Serperior sembra davvero ben allenato... io e il mio Pignite ancora non siamo riusciti a raggiungere l'ultima evoluzione. Anche se... beh, devo dire che ho trovato altri Pokemon che mi hanno dato una mano nel mio viaggio!"
 
"GOLETT." esclamò il Pokemon Terra/Spettro che accompagnava Touko. Assieme a lei, c'erano anche Ash, il suo Pikachu e il suo Dewott. Quest'ultimo aveva passato l'ultima ora a fare pratica con la sua conchiglia-lama sul tronco di un albero vicino, che ora era ricoperta di segni di taglio. Dopo aver sferrato un ultimo, più preciso e più letale fendente, Dewott tirò un sospiro e rimise a posto le sue conchiglie, rilassandosi un po' e raggiungendo il suo allenatore.
 
"Dewott dew?" esclamò, indicando con orgoglio i "ricami" che aveva lasciato sul posto in cui aveva fatto pratica della sua peculiare tecnica di spada.
 
Pikachu diede il segno dell'okay al suo compagno di squadra, e i due Pokemon si diedero il cinque, mentre il Pignite di Touko si avvicinava all'albero e osservava con attenzione i colpi sferrati. Doveva ammetterlo, Dewott si stava dimostrando molto più in gamba di quanto il suo carattere giocherellone e un po' cacciagloria potesse far supporre. Forse aveva davvero sbagliato a pensare che il modo di porsi di Dewott fosse in qualche modo meno valido del suo... Dewott non stava prendendo nulla sottogamba, era semplicemente il suo modo di fare.
 
"Beh... devo dire che comunque abbiamo fatto un bel po' di progressi tutti quanti." affermò Ash, facendo al suo Dewott un cenno con la testa. Orgoglioso di essere stato lodato dal suo allenatore, Dewott si mise in posa, brandendo entrambe le sue conchiglie. "Beh... per adesso credo che abbiamo fatto abbastanza... sono almeno tre ore che tutti lavoriamo sodo. Penso che... ci possiamo anche permettere una pausa."
 
"Se lor signori volessero, io potrei preparare qualcosa da mangiare, visto che è quasi mezzodì, e sia noi che i nostri Pokemon abbiamo fame." affermò Spighetto, guardando il sole e le ombre che gli alberi proiettavano sul terreno ricoperto di erba e foglie. "Da qui a Venturia non dovrebbero mancare più di due ore di cammino. Possiamo anche permetterci una pausa."
 
"Crrrrustle!" esclamò il Pokemon Coleottero/Roccia, attirando l'attenzione verso di sè con un movimento della sua chela... e mostrando che, intanto che gli allenatori stavano parlando, lui aveva già provveduto a mettere assieme una sorta di tavolino per sè e per i Pokemon, mettendo assieme delle pietre che aveva trovato in giro! Pikachu, sorpreso dalla previdenza e dell'efficienza di Crustle, guardò il risultato del suo lavoro e si lasciò scappare una gocciolona di sudore dalla nuca, pensando che Crustle sembrava aver preso dal suo allenatore!
 
"Devo ammettere che Crustle si da da fare." commentò Misty, osservando anche lei con sbalordimento ciò che  il paguro aveva realizzato. "Beh... sì, penso che Spighetto abbia ragione. Però lascia che ti diamo una mano, almeno. Non mi sembra corretto lasciare che sia sempre e solo tu a preparare il pranzo."
 
"Per me è un piacere, mademoiselle Misty, e non certo un onere. Le ricordo che ero pur sempre un cameriere ed un inserviente nel ristorante di Levantopoli." disse il giovane intenditore. " Sono abituato a turni di lavoro molto più frenetici."
 
"Va bene, Spighetto, non vogliamo certo insistere." disse Misty, richiamando a sè il suo Panpour che stava osservando gli allenamenti seduto sotto una grande quercia. La scimmietta azzurra si alzò agilmente e raggiunse la sua allenatrice e mamma surrogata, drizzando la sua coda in un festo di fierezza. Poi, ognuno dei ragazzi si scelse un posto dove sedersi e rilassarsi un po', già immaginando come sarebbe stato il loro arrivo a Venturia...
 
 
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Due ore dopo...
 
La città di Venturia, finalmente in vista dopo che il gruppo ebbe percorso una stradina polverosa che affiancava un grande fiume dalle acque limpide, era abbastanza simile a come Ash ricordava la sua città natale di Biancavilla, almeno per certi versi... si trattava di una cittadina dall'aspetto abbastanza rustico e tranquillo, con case di legno ad un solo piano, o al massimo a due, e attorniata da campi coltivati che gli abitanti avevano ricavato a metà tra il centro abitato e la foresta. In lontananza, i ragazzi videro che c'era un mulino a vento che sorgeva su una collinetta, e Ash riusciva anche a vedere una costruzione dall'aspetto semplice, forse addirittura un po' spartano nonostante le grandi dimensioni, che sorgeva un po' in disparte rispetto alla cittadina, attorniata da uno steccato di legno che non faceva certo molto per dissuadere i curiosi... certo, chiunque fosse il proprietario di quell'abitazione un po' singolare doveva essere ben fiducioso nella buona fede dei suoi concittadini.
 
"A parte il fatto che questo non mi sembra certo un continente pericoloso... come invece lo è Auros..." disse tra sè Ash, sorridendo tra sè con un pizzico di paura al pensiero di quello che era considerato l'inferno in terra. "Dopotutto, anche a Biancavilla ci fidiamo l'uno dell'altro."
 
"Benvenuti a Venturia, amici." disse Komor con compostezza. "Questa città una volta era nient'altro che una prateria ricoperta di erba alta, ed era popolata soltanto da alcuni pionieri all ricerca di nuovi Pokemon. In seguito, umani e Pokemon hanno cominciato a costruirsi delle case, e hanno cominciato a vivere assieme. Sto parlando... di non più di trent'anni fa. E' una città di poco meno recente di Alisopoli."
 
"Mi dà l'impressione di essere una città rustica ma allegra." affermò Touko, dando un'occhiata agli edifici e alle case. C'erano alcuni passanti che stavano guardando verso il gruppetto di allenatori, incuriositi da quei visitatori... e la ragazzina castana vide che erano quasi tutti vestiti in maniera funzionale, non troppo ricercata, come pionieri del selvaggio West. Non erano certo gente raffinata, ma del resto Touko non se lo aspettava neanche.
 
L'importante era che fossero accoglienti e cordiali... e a giudicare dai primi saluti che stavano arrivando, e a cui la ragazzina rispose con un sorriso e un movimento della mano, era proprio così. "Buongiorno! Buongiorno a tutti... ehm... saremmo... saremmo qui per partecipare al torneo di Don George! Qualcuno... ehm... qualcuno di voi sa dove dobbiamo andare per iscriverci?"
 
"Sì, certo... tutto quello che dovete fare è andare a parlare ai responsabili, che si trovano lì, nel vecchio mulino." rispose un vecchietto dai folti baffi grigi, con un cappellaccio a larghe falde sulla testa. "Don George e alcuni responsabili della Lega Pokemon di Unima sono lì per ricevere le domande di iscrizione, quindi... vi consiglierei di andare a fare domande, prima che i posti siano esauriti."
 
"Voliamo!" rispose allegramente Misty, mentre il gruppo cominciava ad affrettarsi verso la collinetta sulla quale sorgeva il vecchio mulino a vento. Attorno a loro, la folla di curiosi che era venuta per capire di chi si trattasse e per fare un po' di tifo per loro si era notevolmente infittita. Anche se Venturia non era esattamente una cittadina densamente popolata, l'entusiasmo per il torneo di Don George alle porte si faceva sentire. 
 
"Ho come l'impressione che questo torneo avrà molto successo..." commentò tra sè Komor, guardando verso due ragazzi che lo salutavano con la mano mentre si avviava verso il mulino...
 
I ragazzi non ci misero più di qualche minuto a raggiungere la vecchia costruzione, che nonostante l'età era ancora tenuta bene, e funzionava alla perfezione. C'era già qualcuno che si stava iscrivendo, in fila davanti ad un banco di legno appena dentro il mulino, dove un uomo paffuto con un paio di folti baffi sul viso stava prendendo le iscrizioni. Ash riconobbe subito Don George seduto al banco delle iscrizioni... e guardando meglio, vide che c'erano anche dei volti familiari nella fila: in quel momento, a dare i propri dati per l'iscrizione si trovava un giovanotto di non più di diciotto anni, dai capelli biondi scuri tagliati corti, con addosso una tuta rossa dalle corte maniche bianche, pantaloni dello stesso colore, e un paio di pesanti stivaletti grigi, un abbigliamento che Ash avrebbe associato ad una persona abituata a lavorare in mezzo alla natura... e in effetti, dopo solo un attimo, Ash riconobbe Virgil, il Pokemon Rescuer che avevano incontrato già un paio di volte nel corso del loro viaggio attraverso Unima!  
 
"Huh? Hey, ragazzi, guardate! Quello non è per caso... Virgil?" chiese Misty, notando il ragazzo in fila. Virgil terminò la propria registrazione e si voltò verso l'ingresso, riconoscendo subito i suoi amici quando Misty mosse gentilmente la mano verso di lui. "Ciao, Virgil! Sembra proprio che siamo destinati ad incontrarci!"
 
"Pika pika!" esclamò Pikachu.
 
"Ciao, Virgil! Piacere di rivederti!" salutò Ash. Anche Touko, Spighetto e Komor salutarono il giovane Pokemon Rescuer, e Virgil ricambiò con un'esclamazione di gradita sorpresa.
 
"Ehilà! Ash, ragazzi, che bella sorpresa!" affermò, raggiungendo Touko e dandole la mano. "Anche se immagino che avrei dovuto aspettarmi di trovarvi qui. Voi siete il tipo di persone che non rifiutano mai una sfida, vero?"
 
"Heheheee, puoi scommetterci!" rispose Ash, aggiustandosi il berretto sulla fronte. "Quando abbiamo saputo che c'era un nuovo torneo di Don George da queste parti, non abbiamo potuto resistere e siamo venuti ad iscriverci! E tu, come mai da queste parti? Non mi davi l'impressione di essere il tipo che partecipa a questi eventi."
 
"Ma come puoi vedere, Ash, le apparenze ingannano." rispose Virgil strizzando un occhio. "Certo, non pretendo di diventare un campione, però... confrontarmi con altri allenatori in uno scontro di Pokemon è una cosa che mi piace. E... quando riesco a ritagliarmi un po' di tempo, partecipo a qualche evento come questo. Chissà, magari riesco anche a qualificarmi per il torneo di Unima di quest'anno."
 
"Ma davvero? Beh, amico, devi ancora vedertela con la sottoscritta!" esclamò una voce femminile piena di sicurezza, appartenente ad una ragazzina con un inconfondibile cappello arancione sulla testa, che si era appena presentata sulla soglia del mulino e stava ora guardando il gruppetto di amici, a gambe accavallate e braccia conserte. Georgia l'Annientadraghi era appena entrata, presentandosi davanti al gruppo di Ash con la sfacciataggine e la sicurezza che le erano proprie. "E la sottoscritta è Georgia, la migliore allenatrice di Pokemon anti-Drago della regione di Unima! Ciao, Ash. Ciao, gente. Come butta?"
 
"Chissà perchè... immaginavo che ci saresti stata anche tu!" affermò Touko con un piccolo sorriso. Ormai il modo di fare di Georgia era loro familiare, e anche la ragazzina di Soffiolieve non provava più nessuna ostilità nei suoi confronti. "Speri di incontrare qualche Pokemon Drago da sconfiggere, eh?"
 
"In tal caso, beh... temo che dovrò deluderti." disse Virgil educatamente. "Io sono specializzato nell'allenare Eevee e le sue forme evolute. Ma se sei comunque interessata, saprò offrirti uno scontro degno. Il mio nome è Virgil, a proposito. Piacere di conoscerti."
 
"Mi sono già presentata. E non dimenticarti di Georgia l'Annientadraghi, mi raccomando!" rispose la giovane cacciatrice di draghi. "Un allenatore di Eevee, eh? Beh... non è esattamente il tipo di Pokemon che preferisco affrontare, ma anche loro sono forti, a modo loro. Bene... immagino che non sarà male se ci incontriamo durante il torneo."
 
Georgia e Virgil si diedero la mano in segno di rispetto, e la giovane Annientadraghi rivolse al Pokemon Rescuer un sorrisetto espressivo prima di mettersi in fila assieme ad Ash e ai suoi compagni. "Heh. E allora, come butta a voi? Immagino che siate già passati per Libecciopoli e Ponentopoli. Avete già ottenuto le vostre Medaglie?"
 
"Sì, possiamo vantarci di avere sei Medaglie di Unima, adesso!" disse Ash, mostrando il risvolto interno della sua giacca in modo che Georgia vedesse le sei Medaglie che vi erano appuntate. La rossa annuì lentamente, abbastanza impressionata dall'abilità del ragazzo, prima che il gruppetto riprendesse la fila. Uno alla volta, i ragazzi diedero la loro adesione al nuovo torneo, dando un'occhiata nel frattempo ai tabelloni che riportavano i nomi di coloro che si erano già iscritti. Misty non fu molto sorpresa di vedere che tra questi c'era anche un nome che a Georgia avrebbe certamente interessato.
 
"Hey, Georgia... non so se lo hai già visto, ma anche Iris si è iscritta!" affermò Misty, strizzando un occhio in direzione dell'Annientadraghi. Touko strizzò un occhio, immaginandosi già la reazione della ragazza... che in effetti, dopo un istante di stupore, ghignò con aria sicura, eccitata all'idea di misurarsi di nuovo con la sua rivale. "Immagino che questa sia una buona notizia per te, vero?"
 
"Se è una buona notizia? Hah! Non potevo chiedere di meglio!" rispose Georgia. Per un attimo, Ash ebbe l'impressione che nei suoi occhi si fossero accese unpaio di fiammate rosse! "Se avremo modo di incontrarci... allora farò vedere alla draghetta quanto più brava sono diventata!"
 
"Beh... che posso dire, attenta a non scottarti." affermò Komor con distaccato sarcasmo, aggiustandosi gli occhiali come era sua abitudine. Georgia storse il naso e lo guardò obliquamente, mentre il gruppo continuava la fila. Ash stava già cominciando a dare le sue generalità, e Don George, seduto al banco, lo stava iscrivendo nel registro.
 
"Ash Ketchum, 14 anni, di Biancavilla, regione di Kanto." affermò il responsabile del torneo. "Hmm... entri con Pikachu, Dewott, Braviary, Sawsbuck, Krokorok e Larvesta, giusto?"
 
"Sì! E non vedo l'ora di mettermi alla prova!" esclamò con entusiasmo il ragazzo. Si fermò per un attimo, guardando con vago sospetto Don George. "Hmm... mi scusi se glielo chiedo, ma... è una mia impressione, oppure lei è in qualche modo imparentato con il Don George che abbiamo incontrato a Sciroccopoli?"
 
Don George rivolse ad Ash uno sguardo un po' dubbioso. "Hm? Come mai questa domanda, ragazzo mio?"
 
"Oh, niente di particolare..." rispose Ash, cercando di non sembrare troppo curioso. "E' solo che... beh, ho avuto questa impressione, non mi chieda il perchè..." Nella sua mente, ripensò a tutte le Infermiere Joy e le Ufficiali Jenny che aveva incontrato, e che per qualche strano motivo facevano tutte parte della stessa famiglia...
 
"Beh... in effetti mio fratello maggiore si è occupato di organizzare il torneo di Sciroccopoli. E molti dicono che io e lui ci assomigliamo come due gocce d'acqua." rispose Don George. Ash e Pikachu si guardarono stupiti, non immaginandosi di essere arrivati così vicino alla verità. "Comunque... sei iscritto, ragazzo mio! Adesso si stanno riempiendo gli ultimi posti, quindi... chiunque voglia iscriversi faccia presto! Le iscrizioni sono aperte solo fino a stasera!"
 
Ash si fece da parte, per permettere anche a Misty di iscriversi e fare sì che la coda si sfoltisse man mano... e poco alla volta, anche Misty, Komor, Touko, Spighetto e Georgia si erano iscritti, e il gruppo raggiunse Virgil fuori dal mulino, dove il giovane Pokemon Rescuer stava aspettando con pazienza. Pikachu scese dalla spalla di Ash con un agile balzo, e il gruppo raggiunse il loro compagno, cominciando a guardarsi attorno con fare rilassato.
 
"Siamo arrivati giusto in tempo..." disse Spighetto, rimettendosi un po' a posto il vestito. "Al momento, c'è ancora un posto libero nelle iscrizioni, dopodichè sarà tutto pronto per il nuovo torneo!"
 
Il gruppetto cominciò ad incamminarsi assieme lungo il perimetro del mulino, vicino ad una pozza di acqua potabile. "Già... a proposito, a parte Iris, avete visto chi parteciperà a questo torneo? Sarei un po' curiosa..." disse Touko. "C'è già Belle, per caso?"
 
"A dire la verità no, non ho visto il suo nome tra quelli che..." cominciò a rispondere Touko... e, come da programma, i ragazzi cominciarono a sentire il rumore di qualcosa che si avvicinava a tutta velocità, facendo lo stesso rumore di una mandria di Tauros infuriati! Touko deglutì e si preparò all'impatto quando vide un polverone levarsi dall'orizzonte...
 
"Sono in ritardo, sono in ritardo, SONO IN RITARDOOOOOO!" esclamò la vocetta acuta di Belle... e un attimo dopo, il polverone si avvicinò e da esso apparve Belle, che andò a travolgere proprio la malcapitata Georgia! L'Annientadraghi strabuzzò comicamente gli occhi vedendosi arrivare incontro la sbadata biondina... e un attimo dopo le due ragazze si scontrarono e andarono a finire nella pozza d'acqua con un impressionante tonfo che sollevò un'ondata d'acqua e inondò anche Ash e Nanette, i più vicini a dove erano cadute!
 
"Aaaaaah!" esclamò la bambina con gli occhiali. "Ma... ma che è successo, è passato un tornado? Stiamo per essere mandati tutti a gambe all'aria?"
 
Touko ridacchiò sarcastica. "Non esattamente, piccola Nanette. Però, in un certo senso, un tornado è passato..." affermò, mentre guardava Ash che, con espressione un po' desolata, strizzava via l'acqua dal suo berretto, Misty che cercava di trattenere le risate, e Virgil che guardava la scena con un grosso gocciolone di sudore sulla testa. "Un tornado biondo che risponde al nome di Belle. Piacere di rivederti, amica mia."
 
"Per qualche motivo, mi aspettavo che avrebbe fatto il suo ingresso in questo modo..." affermò Komor, alzando le spalle. Per lui e per Touko, era una scena a cui erano del tutto abituati... ma lo stesso non si poteva dire per Georgia, che con un rumore di scroscio si mise seduta nella pozza, con una grossa vena pulsante che le appariva sulla fronte!
 
"Ma che razza di modi sono questi?" ringhiò l'Annientadraghi, i denti trasformati in zanne per un istante! "Non puoi guardare dove metti i piedi? Ora siamo più bagnate di due stracci sotto il diluvio!"
 
Belle si mise seduta a sua volta, lasciandosi sgocciolare il vestito con espressione desolata! "Uuuuuh... mi dispiace... ero talmente di fretta che non mi sono neanche fermata a guardare..." si scusò. "Ero in ritardo, sono rimasta tutto questo tempo ad allenare i miei Pokemon per prepararmi al torneo, e adesso... ho dovuto correre a rotta di collo per iscrivermi in tempo!"
 
Georgia sospirò e si svuotò il cappello dall'acqua che vi era entrata. Per qualche motivo, era impossibile arrabbiarsi con Belle... "Sigh... e va bene, lasciamo perdere. Tu vai ad iscriverti, che al resto qui ci pensiamo noi..." affermò. Belle strizzò il suo berretto e salutò uno ad uno Touko e i suoi compagni, scusandosi per la sua goffaggine. 
 
"Ciao, Touko... ciao, Komor, Ash, Misty..." disse la biondina, sorridendo garbatamente, malgrado fosse tutta bagnata. "Oh, e ci sei anche tu, Virgil! Sono contenta di rivederti!"
 
Virgil tese una mano a Belle e a Georgia per aiutarle ad uscire dalla pozza d'acqua. "Anch'io, Belle... ma magari la prossima volta non correre così tanto, sennò... beh, hai visto anche tu cosa succede." disse, mentre dava un'occhiata di intesa a Nanette, che si stava pulendo gli occhiali. "Comunque, sei ancora in tempo, Belle. Puoi ancora andare ad iscriverti, visto che c'è un posto libero."
 
"Grazie, Virgil. Vado subito! Mi... mi aspettate qui, vero? E... scusate ancora per il mio arrivo precipitoso!" esclamò Belle.
 
Ash, ancora grondante d'acqua, vide il lato divertente della situazione e ci rise su. "Hahahaaa! Tranquilla, Belle, in fondo, con tutto questo caldo, fa bene una rinfrescatina!" affermò. "E comunque, sono certo che mi abituerò!"
 
"Ash, insomma..." lo rimproverò bonariamente Misty, dandogli una piccola gomitata sul braccio. Il ragazzino di Biancavilla ridacchio, strizzando un occhio alla sua fidanzata, mentre Nanette sospirava e si avvicinava a Spighetto per fargli una domanda.
 
"Signor Spighetto, le posso... chiedere una cosa?" esordì, e il giovane intenditore le fece un cenno affermativo. "Lei... pensa che mi abituerò mai a questi modi di fare di Touko e dei suoi compagni? Voglio dire... non vorrei che adesso, ogni volta che arriva Belle, io debba bagnarmi tutta, e poi magari mi prendo un raffreddore e devo restare ferma per giorni..."
 
"Non si preoccupi, mademoiselle Nanette, non succederà nulla di così drastico!" affermò Spighetto, tranquillizzando la bambina con gli occhiali. "E' solo che... beh, Ash, Touko e i loro compagni sono un gruppo alquanto... originale, se mi è concesso usare questo termine. Ma è tutta questione di abituarsi a loro, e sono un'ottima compagnia. La migliore con cui potrei desiderare di viaggiare."
 
Nanette rimase un po' interdetta per un attimo... poi, vedendo Ash, Pikachu e i loro compagni che scherzavano e ridevano di quel piccolo incidente, la timida ragazzina con gli occhiali sorrise a sua volta, pensando che dopotutto era stata fortunata a conoscere Ash e i suoi amici. Se non fosse stato per loro, certo ora lei non sarebbe stata lì...
 
 
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In una casa dall'aspetto abbastanza anonimo di quella pacifica cittadina di campagna, una persona che tutti ad Unima conoscevano molto bene, e che al tempo stesso nessuno immaginava trovarsi lì in quel momento, stava dando un'occhiata ai documenti che gli erano stati passati da Don George, e in particolare all'elenco dei partecipanti a quel particolare torneo. L'adesione era stata notevole, esattamente come il Campione di Unima si era aspettato, e ora non restava che attendere che il torneo iniziasse, l'indomani, in modo da rendersi conto di persona di quanto fossero migliorati quei ragazzi.
 
"Bene, bene... vedo che ci sono anche Ashton, Tristan, e i loro amici... accidenti alla mia memoria, so che questi non sono i loro nomi, ma in questo momento non mi viene in mente..." affermò Nardo tra sè, dopo aver dato un'occhiata alla lista degli iscritti. "Oh, beh... poco male, cercherò di fissarmeli meglio adesso che ho un po' di tempo libero."
 
"Ta-daaan! Eccomi qui, nonno! Sei pronto a batterti con me?"
 
Nardo alzò gli occhi al cielo, sorridendo divertito quando la porta dell'abitazione si spalancò di colpo, facendo apparire un ragazzino di circa dodici o tredici anni che assomigliava molto ad una versione in miniatura del campione di Unima - capelli rosso-arancioni spettinati che sembravano lingue di fuoco, con addosso una veste bianca un po' consunta che diventava nera sulle maniche e vicino alle ginocchia, con ai piedi un paio di sandali rossi, portava sulle spalle uno zaino dal quale sountavano numerosi ramoscelli e bastoncini di legno, e al collo portava una strana collana composta da tante Pokeball bucate e infilate in una cordicella. Con un ghigno vivace che metteva in mostra un paio di canini appuntiti, il ragazzino corse verso Nardo, apprestandosi a lanciare una Pokeball... e fatto soltanto qualche passo, inciampò in qualcosa che non era neanche visibile e cadde a terra, piantando la faccia sul pavimento e restando a gambe all'aria.
 
"Certo che sono pronto a battermi con te, Fedio. La domanda giusta sarebbe se sei pronto tu, effettivamente." disse Nardo, andando dal nipotino e tendendogli una mano per aiutarlo a rialzarsi... ma il ragazzino si rialzò di scatto, sorridendo come niente fosse e mostrando un bicipite come per dire che tanto era forte lo stesso! "Sicuro di stare bene, Fedio?"
 
"Certamente, nonno! No problem! Non sarei il nipote del grande Nardo se mi lasciassi fermare da queste sciocchezze, giusto?" esclamò Fedio, ignorando il segno rosso che gli era rimasto sul naso! "Hehehee... allora, nonno, come va? Il torneo è domani, e ci sarò anch'io, quindi... cerca di non perdertelo, eh? Ho intenzione di fare scintille!"
 
Con una risata gioviale, Nardo diede una pacca amichevole sulla spalla del nipote, che riuscì sorprendentemente a restare in piedi e non farsi buttare giù dalla forza del colpo. "Bene! Bravo, ragazzo mio, sarà un piacere vederti all'opera!" esclamò il campione. "Per domani è già tutto pronto... quindi fai in modo di venire riposato, e porta i tuoi Pokemon meglio allenati! Ci saranno un bel po' di allenatori bravi, e alcuni di questi hanno decisamente più esperienza di te, per quanto riguarda le lotte di Pokemon."
 
"Già, lo immagino. Ma farò lo stesso del mio meglio!" affermò Fedio. Non c'era neanche bisogno di vedere l'incredibile somiglianza fisica tra i due per capire da chi il ragazzino avesse ereditato quel carattere forte e sicuro. "Va bene... per oggi non tenterò più di sfidarti, nonno! Voglio che i miei Pokemon siano pronti a domani! Ci si vede!"
 
Con un saluto vivace, Fedio si rimise a posto e uscì quasi saltellando dalla porta in legno della modesta casa di Nardo, che restò a guardarlo intenerito, sorridendo tra sè. Quel ragazzino era proprio la fotocopia di come era lui in gioventù... e Nardo sperava di dargli la giusta guida, in modo che Fedio non commettesse gli stessi errori che lui aveva fatto a suo tempo.
 
"Fedio è ancora un ragazzo... e come tutti i ragazzi di quell'età, pensa che viaggiare con i propri Pokemon sia solo gioia e divertimento." disse tra sè Nardo, con un pizzico di malinconia nel sorriso. "Beh, non che non lo sia... però, è meglio che una persona stia attenta a non perdere di vista ciò che conta davvero. Io... temo di essermene reso conto troppo tardi, e per questo ho perso qualcuno a cui tenevo molto. Ma... è inutile restare a rimpiangere il passato. La cosa importante è trarre lezione da quello che è successo, e cercare di trasmettere questa esperienza a chi viene dopo di noi. Beh... e adesso, credo che questa vecchia roccia abbia passato abbastanza tempo seduto ad una scrivania. E' tempo di sgranchirsi un po' le ossa. E... se magari in giro per questa graziosa città si può incontrare qualche affascinante signora nubile, tanto meglio! Heheheee..."
 
Nardo si sgranchì una spalla e uscì, respirando a pieni polmoni l'aria fresca dell'estate. Con sua grande letizia, vide che Venturia era in piena attività, e che per e strade si vedevano alcune bancarelle e alcuni stand dove gli allenatori si stavano riunendo per passare il tempo. Sicuramente Fedio si era unito a sua volta ai festeggiamenti... e Nardo non vedeva perchè non poteva unirsi anche lui!
 
"Beh, non vedo perchè questo... giovincello... non possa partecipare anche lui alla festa!" disse tra sè. "Dopotutto, è un'occasione che lo vede coinvolto da vicino!"
 
 
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Nel frattempo, davanti ad uno stand di attrazioni, alcuni allenatori si stavano divertendo provandosi in alcuni giochi... e Ash e Misty stavano facendo una gara a chi sarebbe riuscito a lanciare più anelli su un piolo di legno montato sullo stand davanti al quale si trovavano. La ragazzina dai capelli arancioni era in netto vantaggio, tuttavia... Ash non sembrava eccessivamente portato per questo tipo di gioco!
 
"E... oplà!" esclamò Misty, lanciando un altro anello che andò ad infilarsi sul bersaglio, e segnando un altro punto a proprio favore. "E con questa fanno sette! Fattene una ragione, Ash Ketchum, nel lancio degli anelli, nessuno può battere la grande Misty!" continuò, strizzando un occhio e facendo un segno di vittoria. 
 
"Ugh... aspetta a dirlo, cara la mia Misty!" ribattè Ash, punto nel suo orgoglio. "Posso ancora recuperare, anche se ne ho infilati soltanto due! Vai!"
 
Touko sospirò desolata quando Ash lanciò il suo anello... e mancò clamorosamente il bersaglio! Il ragazzo si era lasciato prendere dall'orgoglio, e si era del tutto dimenticato di prendere accuratamente la mira! Con un sospiro, Ash guardò verso il terreno. "Accidenti, ho sbagliato di nuovo... ma non mi arrendo! Voglio continuare!"
 
Georgia storse il naso, guardando i tentativi non troppo ponderati del giovane allenatore di Kanto. "Quello non sa proprio quando è il caso di lasciar perdere, vero? La sua fidanzatina lo sta stracciando, e ancora lui pensa di poterla battere." commentò sarcastica.
 
"Il rapporto tra monsieur Ash e mademoiselle Misty è fatto anche di questo. Non possono fare a meno di stuzzicarsi a vicenda, di tanto in tanto." affermò Spighetto. "In fondo, anche questo è un modo di dimostrarsi affetto reciproco."
 
"In effetti, per certi versi, direi che sono ancora tutti e due dei bambini!" disse una vocetta vivace, appartenente ad una figura minuta, dalla pelle scura e dai voluminosi capelli viola che si era avvicinata in quel momento... o meglio dire, si era calata giù da un albero vicino con l'agilità di una scimmia! Touko, i suoi compagni e, soprattutto, Georgia riconobbero subito che si trattava di Iris, la ragazzina selvaggia con la passione dei Pokemon Drago, che Ash e i suoi compagni avevano aiutato a recuperare il suo rapporto con il suo Excadrill ribelle... e che a sua volta aveva aiutato Belle a salvare il suo Munna rapito dal Team Plasma. "Salve! Immaginavo che vi avrei trovato qui! Un torneo di Pokemon era sicuramente un'occasione alla quale non potevate mancare!"
 
"Ehilà! Ciao, Iris!" esclamò Belle allegramente, voltandosi verso la ragazzina dalla pelle scura e facendole un inchino. Da dietro Iris apparve il suo Pokemon, Axew, che restò nascosto dietro la gamba della sua allenatrice e guardò con un po' di apprensione tutte le persone riunite lì attorno, che invece sembravano essere contente di vedere lui e la sua allenatrice. "Abbiamo visto che ti sei iscritta anche tu, in ogni caso. Come va il tuo viaggio?"
 
"Non mi posso certo lamentare." rispose Iris, tenendo in braccio il draghetto. "Dopo il primo torneo, ho continuato a viaggiare e ad allenare i miei Pokemon, e anche se Axew non è ancora evoluto, ho visto che sta facendo molti progressi! Per quanto riguarda il mio fossile... l'ho di recente lasciato al museo di Zefiropoli, e sono curiosa di vedere che Pokemon risorgerà da esso!"
 
"Beh, voglio sperare che si tratti di un Pokemon Drago forte, draghetta! Non saresti una rivale degna di me, se non avessi un Drago come si deve!" disse ironica Georgia, guardando Iris con espressione arguta.
 
Iris restituì all'Annientadraghi un sorrisetto di scherzosa superiorità. "Tu preoccupati di non restare troppo indietro, ragazza mia! Ribatterò colpo su colpo ad ogni tua trovata!"
 
Le due ragazze restarono a guardarsi per diversi attimi, con tanto di scariche elettriche rosse che balenavano tra i loro occhi... e Virgil si allontanò leggermente, un po' impressionato dall'intensità della loro rivalità! Almeno finchè Georgia non interruppe il contatto e non guardò verso Ash e Misty. "A proposito, voi due... com'è che da queste parti non vedo l'amichetta di Spighetto, quella che vorrebbe diventare una intenditrice migliore di lui? E' andata da un'altra parte?"
 
"Al momento, mademoiselle Burgundy sta studiando per avere la possibilità di diventare una intenditrice di classe B." rispose garbatamente Spighetto. "Comunque, sono sicuro che sta andando bene, e che la prossima volta che la vedremo, ci darà ampia prova della sua abilità. Io... conto di avanzare quanto più posso nel torneo di domani."
 
"Bene, bene... a me, sinceramente, non interessa troppo di dove mi piazzo, ma sono qui per avere la possibilità di affrontare un po' di Pokemon Drago forti!" affermò Georgia. "Sapete già di qualcun altro che conosciamo, che partecipa a questo torneo?"
 
"Non che io sappia. Tuttavia, non ho avuto modo di guardare, e potrebbe esserci benissimo qualche gradita sorpresa." affermò Ash. "A questo punto, non resta che aspettare domani per saperlo."
 
"Beh, non avrete bisogno di aspettare domani per vedere me, questo è poco ma sicuro." disse una voce giovanile, dall'accento facilmente riconoscibile per chi lo aveva già incontrato. Diapo raggiunse il gruppo, restando ad alcuni passi di distanza, e guardando in direzione di Touko. "So che non è passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo visti... ma non sono il tipo che si tira indietro quando ha la possibilità di mettersi alla prova."
 
"Allora siamo molto simili, noi due!" rispose argutamente Touko. "Beh, non sia mai detto che a me dispiace misurarmi di nuovo con te, Diapo! Mi devi ancora una rivincita, se non ricordo male!"
 
"Te la concederò, se riuscirai a resistere abbastanza a lungo da raggiungermi. Ovviamente, questo non garantisce che riuscirai a battermi." affermò Diapo, sentendosi ancora una volta sicuro di poter battere la sua rivale. Nanette, che stava tornando in quel momento con un peluche di Audino tra le braccia, notò i nuovi arrivati e, con un po' di esitazione, si presentò a loro.
 
"Ah... ehm... vedo... che sono arrivati un po' di vostri amici!" disse la bambina con gli occhiali, tenendo il peluche di Audino stretto a sè. "Tu... tu sei Diapo, vero? Ti ho visto... al torneo precedente! Sei... sei stato bravo, lo sai? Sono stata contenta di vederti in azione!"
 
"Beh, grazie... ma andrà meglio in quello di domani." affermò il ragazzo, cercando di darsi un tono. "Comunue, buona fortuna anche a te, ragazzina. Anche se non credo che la fortuna ti servirà a molto se incontrerai me o Ash. Ci si vede."
 
Iris sospirò, guardando il ragazzo di Quattroventi che salutava con la mano e si allontanava per conto suo. "Mah. Sinceramente, quello non lo capisco. Prima fa gli auguri, e poi si vanta. E' un tipo strano."
 
"Chissà da dove viene questo suo modo di fare." affermò Nanette, guardando con espressione sinceramente confusa il giovane allenatore mentre tornava tra la folla e faceva per allontanarsi. "Comunque... ehm... voi che cosa ne dite, va bene se ci fermiamo qui ancora un po'? Non... non è che succederà qualcosa di brutto, vero?"
 
"Oh, e smettila di preoccuparti tanto! Cosa mai potrebbe accadere da queste parti? A parte cascare in acqua grazie a certe persone che conosco..." mormorò Georgia, guardando verso Belle, che sorrise, tirò fuori la lingua con fare imbarazzato, e si diede un finto pugno sulla testa!
 
"Heheee... e dai, Georgia, ho già chiesto scusa!" affermò la biondina. 
 
Ash, Pikachu, Misty e Panpour raggiunsero il gruppo. "Tranquilla, Nanette, non c'è nulla di male se ci godiamo un po' la giornata! Dopotutto... questi ultimi giorni li abbiamo passati tutti ad allenarci, e adesso abbiamo il diritto di svagarci un po', non è vero?" chiese il ragazzino.
 
Iris ridacchiò. "Hehee... chissà perchè, mi aspettavo che Ash avrebbe risposto così!" affermò la piccola domatrice di draghi. "Però non ha tutti i torti, abbiamo lavorato sodo tutti quanti in questi giorni. Quindi... va bene, godiamoci un po' la giornata!"
 
"Pika pikachu?" chiese Pikachu cordialmente allo Axew di Iris, che indicò sè stesso con un pizzico di confusione.
 
"Axew?" chiese il draghetto.
 
Il Panpour di Misty strizzò un occhio e annuì in direzione del draghetto. "Panpour!" affermò vivacemente, e Axew, dopo essersi voltato verso la sua allenatrice e aver ricevuto un cenno di assenso da lei, scese dalle sue braccia e si unì ai suoi compagni, che lo accolsero come due vecchi amici.
 
"Pikachu! Pika pika!" esclamò il topolino elettrico, dando una pacchetta sulla spalla di Axew, che dopo un istante di esitazione sorrise con gioia e si incamminò a fianco di Pikachu e Panpour. Il gruppo di Ash decise che a quel punto era il caso di andare da un'altra parte. Chissà cosa ci sarebbe stato di bello da vedere negli altri stand della fiera...
 
"Panpan!" esultò Panpour.
 
Touko gettò un'occhiata gentile al terzetto di Pokemon, e cominciò a seguire il gruppo lungo la strada principale, mentre attorno a loro anche gli altri allenatori e gli abitanti di Venturia continuavano i festeggiamenti. "Credo proprio che sarà una bella giornata! Meglio godersela il più possibile... in fondo, è quello che direbbe anche il signor Nardo, giusto?"
 
"Giustissimo! Forza, andiamo, ragazzi! Non vedo l'ora di provare il tiro a segno!" esclamò Belle, al settimo cielo. Ash ridacchiò divertito, e si promise che avrebbe dovuto tentare anche lui di vincere qualcosa...
 
"Se volete poi vi posso offrire un gelato." disse Virgil, notando una bancarella di gelato nelle vicinanze. "Sarebbe il modo pefetto per concludere una giornata come questa, non credete anche voi?"
 
Gli occhi di Belle cominciarono a luccicare gioiosamente. "Waaaah! Davvero? Possiamo avere tutti un gelato?" esclamò con la sua vocetta acuta. "Sei fantastico, Virgil! Allora, vediamo un po', che gusti potrei scegliere? Hmm... il limone mi piace molto, ma anche la fragola non è male..."
 
"Belle. Lascia che te lo dica, distrarti è molto facile..." affermò sarcastico Komor, mentre il resto del gruppo rideva divertito...
 
 
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Poco più in là, appena fuori dall'assembramento di bancarelle e stand della fiera di Venturia, un giovane partecipante al torneo dell'indomani stava facendo gli ultimi preparativi, e in quel momento stava osservandouno dei suoi Pokemon che si esibiva in una serie di esercizi di arti marziali, sferrando una serie ritmata e ben eseguita di pugni in aria. Si trattava di un Sawk, un raro e particolare Pokemon Lotta di forma umanoide, alto circa un metro e con la pelle di un vivace colore azzurro, vestito di una divisa bianca da karateka con tanto di cintura nera legata in vita. La sua testa era completamente calva e di forma ovale, con grandi occhi dalle pupille nere e una sorta di sopracciglio a forma di Z sull'occhio sinistro, che copriva anche il naso. Il Pokemon Lotta continuò i suoi esercizi, sferrando un'altra raffica di pugni e colpi di taglio a mezz'aria... e infine, concluse il suo kata con uno spettacolare calcio circolare, atterrando agilmente in piedi sul terreno ricoperto di erba!   
 
"Bel colpo, Sawk! Adesso sì che siamo pronti al torneo!" esclamò Stephen, facendo il pollice in alto in direzione del suo compagno di avventura, che si rimise in guardia e si inchinò, tenendo una mano sopra l'altro pugno chiuso. 
 
"Sawk!" esclamò, sfoderando un sorriso gentile che contrastava un po' con la sua espressione da duro. Stephen rise giovialmente e raggiunse il suo Pokemon, appoggiando una mano sulla sua spalla con fare amichevole.
 
"Sì, sono d'accordo anch'io!" rispose. "Sicuramente ci saranno anche Ash e gli altri, e sono curioso di vedere che sorprese ci riserveranno!"
 
 
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Da un'altra parte, non troppo lontano dalla fiera, qualcun altro stava guardando con astio e superiorità le persone che stavano passando il loro tempo prima del torneo divertendosi in compagnia. Lui... non era interessato a quella perdita di tempo. Li disprezzava tutti, quei marmocchi insulsi. Lui sapeva che alla fine sarebbero stati i suoi Pokemon di tipo Fuoco ad uscire vincitori... e questa volta, nessuno sarebbe riuscito a fermarlo! Men che meno Ash Ketchum e quella marmocchia che si portava dietro!
 
"Heheheee... goditi pure questa sciocca mascherata, Ash Ketchum! Domani farò in modo che tu ti penta di esserti iscritto! IO, il grande Shamus, ti farò finalmente vedere tutta la potenza dei miei Pokemon Fuoco!" sghignazzò l'allenatore malignamente, mentre dietro di lui, due sagome misteriose, entrambe avvolte da lingue di fuoco, si piazzavano ai suoi fianchi, due Pokemon decisi ad annientare ogni possibile resistenza...
 
 
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CONTINUA...
 
Note dell'autore: Non ho molto da dire per questo aggiornamento. Il secondo torneo di Don George inizierà nel prossimo capitolo, e spero che ve lo godrete! Ci saranno un po' di sorprese per voi, quindi... non perdetevelo! L'unica cosa che ho da dire è che... l'ingresso in scena di Fedio mi è stato ispirato da quello di Konohamaru nei primi episodi di Naruto... quando ancora era un manga degno di questo nome... 
 
A presto, e lasciate una recensione se potete!  
  
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