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Autore: NightWatcher96    28/03/2015    4 recensioni
Sarebbe bello se tutti i sogni si avverassero. Ma quando sai che nulla che desideri può accadere allora immagini per così tanto tempo che alla fine non sai più se quello che vedi è realtà o solo uno dei tuoi sogni.
Ma so che è tutto vero!
Genere: Avventura, Azione, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lui mi guarda e in un movimento rapido afferra qualcosa da una sacca segreta sulla schiena, scagliandola verso di me. Lampeggia a intermittenza, con bip rossi, mentre l'energumeno ride appena, dileguandosi dietro a un fumogeno corvino.

-ATTENTA!- urla Raphael, prendendomi in braccio.

Non riesco a capire. Tutto si trasforma troppo in fretta. Corre senza darmi il tempo di capire. Ma poi, tre semplici parole mi gelano totalmente.

E' una granata.

Una fiammata intensa esplode in un solo istante, sotto il grido di Raph e il mio silenzio di terrore. L'onda d'urto è potente e scaraventa la moto lontano, mentre i vetri delle finestrelle di questo sfortunato vicolo si frantumano in mille schegge che piovono insieme ai detriti di un'intera parete rovinata.

In lontananza si odono le sirene della polizia ma occhi corvini assistono alla scena dietro una maschera rossa, con spire d'argento. Fissa la luna piena e in salto mortale, si getta nel vuoto, mentre il suo mantello oscuro la cela nelle tenebre.

Spero di non essere morta troppo presto.

Spero che Raph stia bene. Lui non deve morire a causa mia.

Io sono solo un'intrusa di questo mondo...


 
***
 
Leo guarda l'orologio del salotto battere la mezzanotte passata fra un affondo di katana e l'altro. E' nervoso ma non è certamente l'unico. Alla tana, anche per il maestro Splinter, l'aura di disagio è asfissiante ma un motivo c'è. Sono più di quattro ore che io e Raphie siamo usciti e non siamo ancora rincasati.

Nel bel mezzo del silenzio assordante, Donatello poggia la sua pinza sul banco da lavoro nel salotto, con un respiro esageratamente pesante. Guarda Michelangelo giocherellare con il mio peluche senza prestare la benché minima attenzione al film in tv.

Improvvisamente, le immagini di un drago protagonista che fa amicizia con un vichingo ragazzino s'interrompe per una notizia straordinaria dell'ultima ora.

-Ehi, ragazzi! Guardate un po'- esclama Mikey, alzando il volume.

Gli altri prestano attenzione e perfino il sensei sbuca piano dalla sua stanza per sentire cosa c'è di così inaspettato su Channel 6.
 

"Un tentativo di scippo nel vicolo della 39esima è stato brillantemente sventato da una coppia di cui si ignorano nome ed aspetto. Clarissa De Montreal ha dichiarato che i suoi assalitori erano in numerosi ma di due bande completamente differenti. Il capo di una delle due aveva un tatuaggio raffigurante un drago di colore viola, mentre il secondo era completamente vestito da una nera uniforme. Salvata eroicamente da un ragazzo e una ragazza, la figlia del più ricco imprenditore di New York ha potuto tenere il suo diamante d’inestimabile valore e tornare a casa, forse solo con un grande spavento".
 

Leonardo guarda i suoi fratelli minori con occhi spiritati. I due, a loro volta, si scambiano un'occhiata stupita ma Donnie abbassa il capo.

-Questa non è una notizia recente. Sarebbe, tecnicamente, di ieri-.

Mikey sposta l'attenzione nuovamente sul televisore, dove immagini diverse lampeggiano sullo schermo. Fa cenno loro di smettere di parlare, agitando una mano.

 
"New York non tradisce mai. Anche stasera una guerriglia ha animato la periferia. Un gruppo vestito di nero, ingaggiato da non si sa ancora chi secondo le autorità, si è animato contro una coppia di cui, anche stavolta, s’ignorano nome ed identità. Alcuni testimoni oculari giurerebbero di aver visto una ragazzina in sella a una moto essere attaccata ma tratta in salvo dal ragazzo che, probabilmente, l'accompagnava. Lo scontro è successivamente degenerato, concludendosi con una granata che ha animato il vicolo con una luce accecante e un forte boato".

 
-Chiama subito Raph!- scatta Leo, con rabbia. -Se è lui il protagonista della notizia, mi sentirà!-.

Donatello esegue senza ribadire nulla in contrario e appoggia il cellulare al suo orecchio. Mikey guarda il maestro Splinter avvicinarsi e cercare spiegazioni nello sguardo sfuggente di Leo che, nervosamente, si allontana verso il dojo e liberarsi temporaneamente della sua rabbia cocente con vari affondi di katana.

Il silenzio dall'altra parte del filo della chiamata dura fino a quando Donnie la chiude e rinfodera il cellulare nella sua cintura. Guarda gli altri senza fiatare.

-Sappiamo dove cercare. Andiamo- ordina Leonardo, livido di rabbia.

I due fratelli minori si avviano in un lampo verso l'uscita della tana ma il maestro Splinter stoppa Leonardo con una mano sulla spalla. Nei suoi occhi castani si riesce a leggere una profonda preoccupazione anche per la sottoscritta e non resta indifferente al leader. Quest'ultimo s’inchina e in millisecondi si ricongiunge agli altri già sul furgone del Cowabunga Carl, nel garage della superficie.

Donnie apre immediatamente la serranda automatica del box auto e Mikey ingrana la marcia per affrontare, dopo tanto tempo, una nuova avventura...

 
***
 

La granata ci avrebbe sicuramente accecato se fossimo stati abbastanza sciocchi da seguirla in quei minuti infernali. Invece il riflesso dorato l'abbiamo seguito sull'intelaiatura in parte lucida e in parte scrostata di un appartamento abbandonato di un edificio prossimo alla demolizione.

Siamo soltanto stati storditi dall'assordante boato ma tranne questo, noi stiamo bene. E devo ringraziare Raphael per questo. Mi ha dimostrato in una manciata di secondi il suo incredibile cuore fedele e le doti atletiche unite a un'impeccabile preparazione ninja per sedici anni o forse più.

 
Appena l'energumeno aveva scagliato la granata, lui non aveva esitato a raccogliermi in braccio e a svanire dietro un fumogeno bianco. Scagliò le sue catene su un vecchio tubo di raccolta dell'acqua piovana per catapultarci nell'unica finestra rotta del quinto piano di un edificio abbandonato. Forse la sua moto ci avrebbe rimesso parecchio ma in quel momento pensò solo a salvare me. Una volta dentro, mi mise il suo casco sulla testa per attutire almeno un po' il boato che si sarebbe susseguito ma nel mio piccolo, io gli tappai le orecchie per salvaguardargli l'udito. Sorrise mentre mi tenne stretta, dando il guscio corazzato alla finestra affinché la pioggia di vetri che si sarebbe susseguita non mi avrebbe ferito in alcun modo. E quando il boato avvenne, mi strinse a lui con impeto, troppo spaventata...
 

Adesso non c'è il silenzio. Nel vicolo la polizia ispeziona, pavoneggiandosi con l'equipe televisiva in servizio per Channel 6. Sui tetti tamburella un rumore familiare; la pioggia scende indisturbata per camuffare le voci che si odono in basso. Probabilmente restare qui non è sicuro; se la polizia è intenzionata a investigare anche in questo palazzo, ci troverà.

Raph è ancora su di me e non è intenzionato a mollarmi. A dire il vero è così bello essere abbracciata e annusare l'odore di pelle del suo costume così vicino a me. Se fossi una ragazza smielata e alla ricerca del principe azzurro, forse, arrossirei ma nel mio caso è solo un calore fraterno. Io non ho fratelli, dopotutto.

Nightwatcher è la mia protezione.

-Stai bene?- mi chiede apprensivo, staccandosi da me.

-Sì, grazie-.

Un piccolo sorriso si fa strada sulle sue labbra ma l'espressione muta in cupezza mentre si alza in piedi. Per un attimo ondeggia, geme ma prova a dimostrarsi forte.

Una leggera macchia scarlatta è sbocciata chissà quando sulla caviglia sinistra. Probabilmente dev'essersi ferito quando ha sfondato la finestra. Il mio cuore si rabbuia un po' e il senso di colpa si striscia nel mio petto. Allora Donnie aveva ragione: io non sono una ninja né posso dare il mio contributo qui, in questo mondo.

-Che fai? Ti sei impalata?-.

-Uhm... no...- rispondo senza convinzione. Non sono neppure sobbalzata al suono improvviso della sua voce bassa. -Stavo solo pensando alla tua moto-.

Il suo sguardo lampeggia per qualche secondo e zoppica il meno evidente possibile fino alla finestra. Ci sono ancora i poliziotti e la televisione al piano inferiore; alcuni vigili del fuoco stanno anche togliendo dei detriti dalla strada.

Mi avvicino circospetta. Nella strada che brilla fra rosso e blu, scorgo un pneumatico sbucare sotto alcune pietre.

-Raph, guarda lì- sussurro.

Il caro ninja in rosso trae un respiro tremante, arriccia il pugno e impietrito mi prende sulle spalle, senza più fiatare.

L'immagine di quel disastro difficilmente si toglierà dalla mia memoria, a dire il vero e neanche l'aura pesante che avvolge Raphael. Essendo fortemente empatica, lo percepisco. E' difficile da spiegare come funziona; secondo alcuni documentari, questo avrebbe a che fare con la Meccanica Quantistica ma è un discorso troppo da geni e sinceramente ci capisco poco o niente.

Appoggio il casco di Nightwatcher sulla testa di Raphael e lui non se ne accorge, tanto perso ad osservare l'orizzonte di oscuri giganteschi Lego brillare in flebili perle di luci. Spero che non sia arrabbiato con me perché le mie intenzioni erano buone e non cattive.

Un momento! Non è colpa mia se la serata è andata a degenerare in questo modo! Sono sempre i Foot a rompere le scatole!

-Ehi, guarda lì!- mi fa, improvvisamente, Raphael.

Seguo il suo braccio e via poi l'indice rivolto a un cornicione poco distante da noi, dove tre figure sembrano aspettarci. La prima alla sinistra è accovacciata, la seconda fiera e in piedi mentre la terza si appoggia a qualcosa di molto simile a un bastone.

Forse ho capito di chi si tratta e cerco di nascondere il capo dietro quello di Raph. Non sono pronta a sentire una ramanzina.

Com'è che da quando sono qui attiro nemici e batoste verbali?!

-Ah, cavolo- borbotta Raphael, a denti stretti. Mi mette giù e con una mano sul fianco si prepara psicologicamente ad affrontare i tre Aniki.

-Dove siete stati?- sibila Leo, a braccia conserte.

Raph solleva un sopracciglio, per nulla intenzionato a replicare.

-Allora?- riprova l'azzurro, abbassando le braccia lungo i fianchi. -Vuoi dircelo? Perché sai, cosa da poco, eravamo preoccupati per voi! Una telefonata potevate farcela!-.

-Risparmia la ramanzina, Fearless. E' già troppo che abbia perso la mia moto a causa dei Foot, stasera e già vedere te rappresenta la ciliegina sulla torta. Ho portato Nuccia a fare un giro e non si è concluso troppo bene. Ecco. Contento, adesso?!- ruggisce Raph, picchiettandogli l'indice sul pettorale con fare intimidatorio.

Leo perderà la pazienza di questo passo. Me ne sono accorta proprio, sapete?

-Non è il caso di litigare qui. L'importante è che Raph e Nuccia stiano bene, no?- mormora placido Michelangelo, ancora accovacciato.

Raph gli ghigna in volto come ringraziamento e anch'io non posso fare a meno di sorridere. Donnie, poi, mi si avvicina per controllare se sono stata eventualmente ferita. Mi toglie un po' di polvere dalla guancia e studia attentamente il bendaggio precedentemente alla mia mano insensibile. L'avevo quasi scordata...

-Niente di rotto?- mi chiede apprensivo.

-No. Raphael mi ha salvato. E' stato strepitoso e sai, Leo? Non dovresti essere così duro con lui. In fondo, siamo salvi, come ha detto Mikey e questo è l'importante-.

-Tu stanne fuori!- mi ringhia Leo, con occhi accecati di rabbia.

-Ehi, non parlarle in questo modo, hai capito?!- rimprovera Raphael.

Mi sale una tale rabbia che lo spintono e lo inchiodo al muro con la forza più violenta che mi sbuca da tutto il corpo. L'ho colto alla sprovvista, è evidente! E io ne approfitto per tenerlo ben fermo al muretto di cemento bianco che divide un tetto con l'altro.

-Stammi a sentire! Tu non mi sei stato mai simpatico e ti detesto con tutte le mie forze! Ora chiudi il becco, ci guidi a casa e non torni più su quest'argomento, hai capito? Mi rendo conto che tu sia preoccupato ma se vuoi essere davvero un leader giusto e un fratello migliore, devi credere in Raph! In Donnie e anche in Mikey!- ruggisco, senza permettergli di sfuggire dalle mie mani bloccate ai suoi polsi. -Dimostrami che non sei il perfettino che odio. Dimostrami che davvero sei un leader. Fallo ora-.

Raph ha gli occhi spalancati.

Donnie la bocca.

Mikey si è alzato perfino in piedi con un viso sconvolto.

Tiro un sospiro e lascio Leonardo nei cui occhi ramati scorgo un terrore mai visto prima. Con le mie parole devo aver sollevato tanti dubbi.

-Andiamo- infierisce, senza guardarmi.

Improvvisamente, un tonfo si ode alle nostre spalle. Il corpo muscoloso di Raph è inerme al suolo, crollato sfinito e dal dolore alla caviglia compromessa.

-RAPH!- esclamano Donnie e Mikey, soccorrendolo.

Leonardo abbassa semplicemente la testa; pensa e ripensa al mio discorso per trovare similitudini con i suoi pensieri sulla Leadership più profondi. Stringe i pugni e si ricongiunge ai suoi fratelli. Accompagna la metà superiore del busto di Raph sul suo grembo e guarda gli altri.

-La mia diagnosi, fratello? Semplice. Una caviglia ferita e troppa adrenalina- borbotta Donatello. Afferra saldamente le gambe di Raph e i due si occupano di trasportarlo il più velocemente possibile alla tana.

Mikey rimane in mia compagnia. Per un attimo non mi sono chiare le sue intenzioni, poi mi ammorbidisco un po'. Le sue braccia si stringono ermeticamente intorno a me; il suo caldo alito mi solletica i capelli. Adoro questo simpatico ninja... è il mio preferito!

-Non pensare a quello che ha detto Leo. Sai, da quando è tornato dall'Amazzonia è cambiato. E' più apprensivo che mai verso di noi e anche nei tuoi confronti. Forse non te ne sarai accorta ancora ma a noi ci preme la tua incolumità. Sei come la nostra piccola Imooto e l'ultima cosa che vogliamo è vederti nei guai-.

Un bacio sulla punta del suo naso è d'obbligo. Mikey è strepitoso e quasi mi commuovo. Come una spugna, ho assorbito il succo delle sue parole e mi scaldano l'anima rabbuiata.

-Ti voglio bene, Mikey- ridacchio.

Le sue gote avvampano d'imbarazzo e mi prende sul guscio. -Tieniti forte, piccola! Perché adesso il grande Turtle Titan ti farà emozionare!-.

-Mikey! Ti muovi o no?!- sentiamo ululare da un tombino. E' Donnie e per giunta spazientito! -Non ho tutta la nottata, lo sai?-.

Questi ninja! Con loro non ci si annoia mai!

Però mi chiedo... perché i Foot sbucano sempre in mia presenza? Che vogliano catturarmi o qualcosa?


Angolo dell'Autrice

Salve, ragazzi! Sono tornata ad aggiornare questa storia quasi scordata! Dopo vari mesi di blocco e di mancanza di tempo (pigrizia anche!) sono riuscita a sfornare un altro capitoletto dove certamente io non sono la protagonista (e mai vorrò esserlo!). Dunque, dunque... sono stata con Donnie, con Ngightwatcher... adesso chi si troverà al mio fianco?
Secondo voi, Leo o Mikey?
Oh-Oh..! Ho detto un po' troppo a Leo, giusto? Può darsi che diffidi ancora di me... oh, beh... prima o poi mi capirà!
Baci e abbracci a tutti!
  
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