Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: violaserena    01/04/2015    2 recensioni
È giunto, ormai, il tempo della rivincita.
Qualcuno di inaspettato, qualcuno che molti credevano morto cercherà di riunire i lord di suo padre, riconquistare il Nord e marciare contro il Trono di Spade. Quel qualcuno è Arya Stark.
Una nuova guerra è vicina: una guerra che deciderà la sorte dei Sette Regni.
I draghi ritorneranno, ma saranno in grado di giungere alla vittoria?
Nel frattempo, un’antica minaccia avanza sempre di più, incombendo su tutti gli uomini.
Chi vincerà? Chi riporterà la pace? Ma soprattutto chi siederà sul Trono di Spade?
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Bran Stark, Jon Snow, Tyrion Lannister, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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BRIENNE

 

Un’immensa folla si era raccolta davanti al Grande Tempio di Baelor.
Era lì, infatti, che dopo l’incoronazione si sarebbe recato il nuovo re per salutare il popolo.
Urla di giubilo risuonarono dappertutto.
I salvatori di Approdo del Re stavano arrivando.
Camminavano tutti ad eccezione di Brandon Stark che era seduto su una semplice portantina.
L’Alto Passero, raggiunta la scalinata, si fece avanti per primo.
Salutò la folla e plaudì all’inizio di una nuova era.
Poi si fece da parte e lasciò la parola ad Arya Stark.
La fanciulla, sorridendo, disse: «Amici, popolo di Approdo del Re, siamo qui riuniti per festeggiare l’avvento di un nuovo sovrano. Un sovrano giusto e onorevole, umile e generoso, conscio dell’alto compito che gli spetta. Molti di voi lo conoscono. Molti di voi hanno conversato e scherzato con lui. Molti di voi l’hanno visto nascere e crescere e oggi diventare re. Amici, vi presento l’unico vero erede e legittimo figlio del defunto re Robert, Gendry Baratheon!».
Un boato esplose tra la folla.
Erano tutti felici che il nuovo sovrano fosse uno di loro. Una persona che non era vissuta nell’agiatezza o in luoghi fastosi.
Era bello vedere tale reazione da parte del popolo pensò Brienne.
Era veramente l’inizio di una nuova era.
Solo Aegon non sembrava particolarmente contento. Aveva ricevuto un’accoglienza fredda quando aveva rivelato la sua identità: questo dimostrava che il tempo dei Targaryen era finito.
Gendry, timidamente, si avvicinò ad Arya, si schiarì la voce e affermò: «Come molti di voi sanno, ho lavorato per molto tempo presso la bottega di Thobo Mott ignorando l’identità di mio padre. Ho sempre vissuto semplicemente, senza ricchezze e senza agi. Non li ho mai desiderati e non ho mai desiderato diventare re. Tuttavia, di fronte a quanto accaduto in questi ultimi anni, ho maturato la convinzione che fosse necessario un cambiamento per riportare pace e tranquillità. Per questo motivo ho accettato di rinunciare al mio cognome di bastardo, Waters, e di diventare re quando Arya e Brandon Stark me l’hanno proposto. Amici, vi confesso che ero molto spaventato. Ma, ora, vedendovi ho acquistato maggiore fiducia in me stesso e nelle mie capacità. Prometto di non deludervi e di fare tutto il possibile per essere un buon governante».
La folla applaudì.
Sorrisi speranzosi si vedevano sui loro volti.
Era la prima volta che un bastardo diventava re.
Ma, di fatto, lui non era veramente un bastardo perché Joffrey, Myrcella e Tommen erano figli di Jaime e Cersei Lannister. Pertanto, considerando il tradimento della regina, lui era il legittimo erede di Robert Baratheon in quanto suo figlio naturale.
Anche l’Alto Passero era dello stesso avviso.
Gendry continuò dicendo: «In questo compito non sarò solo. Mio zio Stannis Baratheon sarà Primo Cavaliere del Re. Davos Seaworth sarà Maestro delle Navi, Tycho Nestoris Maestro del Conio, Pylos Gran Maestro, Izembaro Maestro dei Sussurri, Brynden Tully Maestro delle Leggi e infine Brienne di Tarth sarà il Lord Comandante della Guardia Reale».
Il cuore di Brienne cominciò a battere all’impazzata.
Poco tempo prima aveva espresso il suo desiderio di entrare a far parte della Guardia Reale, ma non credeva che ne sarebbe diventata il comandante.
«Congratulazioni» le sussurrò Jaime.
Sembrava sinceramente felice per lei.
«Grazie».
«Ora siamo colleghi».
Si, lo erano. Jaime era diventato un membro onorario della Guardia Reale, una nuova carica stabilita da Gendry su consiglio di Bran.
Lady Catelyn le si avvicinò per farle i complimenti.
La donna, grazie all’eccellente lavoro di Qyburn, poteva nuovamente parlare.
Intanto, uno ad uno i membri del Concilio Ristretto presero la parola e si presentarono.
Stannis, nonostante tutto, appariva contento.
Non era diventato re, ma in quanto Primo Cavaliere disponeva di un grande potere e di fatto le decisioni più importanti le avrebbe prese lui.
Quando tutti ebbero finito di parlare, Brandon Stark annunciò che i Sette Regni non sarebbero stati governati da un unico re. Ci sarebbero infatti stati più sovrani, tutti pari tra loro e inscindibilmente legati, i quali, periodicamente, si sarebbero riuniti e avrebbero discusso di vari aspetti.
In questo modo sarebbe stato più semplice governare i regni, considerando anche le profonde differenze che vi erano.
Gendry Baratheon avrebbe governato il Sud ad esclusione di Dorne, il cui re sarebbe diventato Doran Martell. Bran sarebbe stato il re del Nord ed Euron Greyjoy delle Isole di Ferro.
Occhio di corvo sembrava in parte compiaciuto in parte turbato da quella rivelazione.
Tuttavia nessuno ci badò.
 

*
 

Mace Tyrell era stato giustiziato due giorni prima l’incoronazione di Gendry.
La Regina di Spine aveva avuto un attacco di crepacuore qualche settimana prima e aveva lasciato per sempre il mondo dei vivi.
Quel giorno invece, dinnanzi alla Fortezza Rossa, avrebbero pagato con la morte i loro crimini ser Meryn Trant e lord Varys.
Arya era in piedi di fronte all’ex Guardia Reale con la spada alzata.
Sansa era accanto a sua sorella.
Aveva deciso di assistere alla fine dell’uomo che l’aveva picchiata al posto di Joffrey.
Si avvicinò a Meryn Trant e gli diede uno schiaffo sibilando: «Tu non sei un vero cavaliere».
Fu poi il turno di Arya.
«Oh, la pecorella smarrita è tornata» disse ser Trant.
«Io sono un lupo».
«Un lupo, si. Un lupo che ha perso i capi branco e per questo morirà».
«Un lupo che ha preso il comando, riconquistato il Nord e sconfitto il Sud. Tu non saresti stato in grado di fare ciò» lo corresse Tyrion.
«Molto tempo fa mio padre mi disse che quando soffiano i venti gelidi il lupo solitario muore mentre il branco sopravvive. Mio padre si sbagliava. Il lupo solitario continua a vivere, mentre i lupi del branco vengono  presi, uccisi e scuoiati. Tuttavia, io farò in modo che tutti sopravvivano» affermò Arya.
Varys sorrise, mentre Meryn Trant la guardava con la faccia da ebete.
«Addio, cavaliere. Con te la mia lista ha fine. Syrio Forel è vendicato. Valar morghulis».
Inverno staccò di netto la testa all’ex Guardia Reale, schizzando di sangue l’eunuco che si trovava lì accanto.
Qualcuno rise a quella scena: era Ramsay Snow.
Non poteva essere che lui constatò Brienne: nessuno amava tanto queste cose quanto il figlio bastardo del defunto lord Bolton.
Arya posò il suo sguardo su Varys.
«È così, dopo essere sopravvissuto a tante tempeste, è giunta la mia ora» constatò, apparentemente senza interesse, quest’ultimo.
«Saresti dovuto morire molto tempo prima. Io, al posto di mio fratello, non ti avrei mai perdonato» disse Stannis.
«E saresti stato saggio a uccidermi. Avresti risparmiato tutto questo».
Il Primo Cavaliere del Re corrucciò la fronte.
Prima che potesse parlare però, il Folletto affermò: «Un tempo ho creduto che tu, in un certo qual modo, fossi mio alleato anche se non riuscivo a capire il tuo modo di fare, il tuo gioco. Ma ora lo so. Ho capito finalmente. I tuoi piani, però, non coincidono con i miei e con quelli che io considero degli amici. Restaurare i Targaryen è folle. Ora, per questo motivo, noi siamo nemici».
L’eunuco sorrise.
«Il nuovo re sono io. Nessun altro prenderà il mio posto» concluse Gendry.
«Su questo io non ci conterei troppo» ghignò Varys.
Arya gli si avvicinò lentamente e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.
Il Ragno Tessitore sbiancò all’improvviso.
«Cosa? Non è possibile! Non dopo tutti gli sforzi che ho fatto!» gridò.
«È così invece. Ma non temere. Non ucciderò Aegon. Ho in serbo qualcosa di meglio per lui» sogghignò la figlia di Ned Stark.
Varys si portò le mani alla testa, afflitto.
Brienne notò che lady Catelyn lo osservava attentamente.
«Saresti stato in grado di salvare mio marito?» gli domandò la donna ad un certo punto.
L’eunuco rimase in silenzio.
«Rispondimi!».
«Si, se avessi voluto».
Sui volti degli Stark si poteva leggere il disprezzo.
«Hai sacrificato nostro padre per il tuo piano» sussurrò incredulo Bran.
«Sei spregevole. Sei solo un lurido ragno da schiacciare» urlò Jon Snow.
«Un eunuco è senza onore. E un ragno non può permettersi il lusso di avere scrupoli. Non è così lord Varys?» chiese retoricamente Arya.
Lui non rispose.
La sorella del re del Nord fece un cenno e qualcuno estrasse la spada.
«Addio» gli sussurrò prima di lasciare il posto a Ramsay Snow.
Era davvero una scelta crudele.
Nessuno avrebbe voluto finire nelle mani del Bastardo di Bolton.
Brienne decise di non guardare.
Le urla erano strazianti.
Si girò per un attimo e rimase orripilata: Ramsay lo stava scuoiando.
E sorrideva mentre lo faceva.
Lord Varys aveva davvero fatto una brutta fine.
Quella sera Brienne aveva deciso di fare un bel bagno per rilassare i nervi e scacciare le cupe immagini di quella giornata.
Si stava passando una spugnetta sul petto quando nella stanza entrò Jaime Lannister.
«Che cosa ci fai qui? Esci immediatamente!» gridò.
«Che c’è, non ti vergognerai di me? Ti ricordo che ti ho già visto nuda quand’eravamo ad Harrenhal».
Brienne arrossì.
Jaime invece cominciò a togliersi il mantello.
«Che stai facendo?».
«Non lo vedi? Mi sto spogliando».
«Se vuoi farti un bagno, vattene da un’altra parte!».
«No, qui è perfetto».
Jaime era davanti a lei completamente nudo.
Prima che potesse fermarlo, l’uomo si gettò in acqua.
«Sterminatore di Re, esci! Non ti voglio qui!».
«Non chiamarmi in quel modo! Dovresti ringraziarmi invece: molte donne vorrebbero essere al tuo posto».
«Vai da loro, allora».
«Non mi va».
Brienne sospirò.
«Jaime, perché sei qui?».
L’uomo la guardò e scoppiò a ridere.
«Cosa c’è di così divertente?».
«La tua faccia. È veramente serissima. E poi… Tutta la situazione è comica! Chi l’avrebbe mai detto che io…».
A quel punto si bloccò.
«Che tu?» lo incoraggiò Brienne con il cuore che le batteva all’impazzata.
Non sapeva nemmeno lei perché si sentisse così.
«Devo proprio dirlo?».
«Devi».
«Non so come sia possibile, ma… Ma credo che tu mi piaccia. Non solo come persona. Come dire… sì… In senso sessuale!».
Brienne divenne rossa come un peperone.
«Ti sembrano cose da dire?» gli urlò poi.
Jaime pareva imbarazzato.
«Non ho mai fatto una confessione prima d’ora. Non so come si faccia».
«Si, vede. È una confessione orribile».
«Come sarebbe a dire?».
«È così, non posso farci niente».
Jaime scoppiò di nuovo a ridere.
Anche Brienne sorrise.
In fondo era una situazione comica. Imbarazzante, ma comica.
All’improvviso, con un rapido gesto, Jaime la prese per le spalle e la baciò.
«Forse così è più chiaro quello che sento» le sussurrò.
Brienne avrebbe voluto prenderlo a pugni, ma l’unica cosa che fece fu attirarlo a sé e baciarlo a sua volta.
«Anche tu mi piaci» disse rossa in volto.
L’uomo sorrise e rispose: «Io piaccio a tutte».
Lei gli diede un pugno sul petto.
«Ma l’unica cosa che conta è che piaccia a te».
Detto questo la baciò di nuovo.
Era così bella quella sensazione.
Ma Brienne sapeva che non poteva durare a lungo.
Si risvegliò da quella specie di trans quando Jaime le toccò un seno.
«Fermati. Io sono una Guardia Reale e lo sei pure tu. Il regolamento vieta…».
«In questo momento nessuno di noi due lo è. Domani, quando il re ci conferirà la carica, lo saremo. Ma ora no. Sai che Brandon Stark mi ha tolto la mia vecchia carica, per cui ora sono un normale cavaliere».
«Però…».
«Brienne. Credo di non averti mai ringraziato per quello che tu hai fatto per me, consapevolmente o inconsapevolmente. Per cui ti ringrazio ora. Detto questo, non voglio obbligarti a fare niente che tu non voglia».
Per una volta Brienne si lasciò andare.
Non aveva mai creduto che quel momento sarebbe arrivato anche per lei.
Si sentì felice.
Quella notte non la dimenticò mai.

 



Angolo Autrice.
Ciao a tutti! :)
Sorpresa, sorpresa: il nuovo re è… Gendry!
Spero non siate troppo sconvolti da questa mia scelta.
Io credo che il Continente Occidentale abbia bisogno di un cambiamento visti gli ultimi eventi, per questo ho reputato che Gendry fosse il più adatto ad assumere questo ruolo (ovviamente aiutato da persone esperte e onorevoli) e che i Sette Regni fossero governati da più sovrani.
Il figlio del defunto Robert Baratheon conosce il popolo, i suoi problemi, sa che cosa significa vivere in povertà.
Un buon sovrano dovrebbe sempre conoscere il suo popolo.
Voi cosa ne pensate?
E cosa pensate del nuovo Consiglio Ristretto?
Chiedo immensamente perdono a Stannis per non averlo scelto come re. Ma, non trovate, che sia migliore come Primo Cavaliere? xD
Per quanto riguarda il resto… Meryn Trant e Varys vengono giustiziati.
Addio al Ragno Tessitore!
Infine… Brienne e Jaime insieme!
Li ho sempre trovati fantastici: Brienne è esattamente il tipo di donna che fa per Jaime.
Detto questo, vi saluto! :)
Alla prossima,
Violaserena.

  
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