Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Lalani    02/04/2015    1 recensioni
New generation; Multi-chapter; Autunno
"Per la maggior parte del tempo si rendeva conto che la sua era pura suggestione, ma a volte aveva la sensazione che le sue cellule fossero impregnate della maledizione di suo padre.
Era orribile pensarlo, ma era colpa di suo padre".

Breve raccolta su alcuni personaggi della nuova generazione e sul loro rapporto con il passato dei genitori.
Questa raccolta partecipa al Contest “Stagioni” di ame tsuki EFP.
#3: Hugo Weasley
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Fred Weasley Jr, Hugo Weasley, Teddy Lupin | Coppie: Angelina/George, Ron/Hermione, Teddy/Victorie
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le colpe dei padri

1.


Sentì il corpo di Victoire ondeggiare dietro di lui: i suoi fianchi formosi si muovevano con estrema grazia e precisione mentre evitava mobili e suppellettili. Da quel che gli avevano raccontato, probabilmente sua madre li avrebbe ribaltati tutti.
“Alohomora” sussurrò, e la porta si aprì, scricchiolando.
Aveva dovuto indagare per mesi: dopo domande, richieste e velate allusioni (nonché il furto della Mappa di James) ora percorreva le stesse scale, gli stessi gradini. Sentiva le orme di suo padre sotto i piedi.
Osservò la stanza spoglia, offuscata dalla polvere.
Usò il Lumos e si avvicinò alle pareti: tastò il legno umido, seguì le linee della struttura, scrutò ogni imperfezione. Cercava i graffi del Lupo.
Victoire scivolò dietro di lui come un fantasma e armeggiò con le tende luride; un attimo dopo lei era là, oltre la finestra, e li fissava.
Era autunno e tutti lo sapevano, tutti lo sentivano: l’aria era permeata dal quel freddo frizzante e fresco che nascondeva il futuro gelo invernale.
Le foglie del maestoso albero davanti alla finestra avevano formato un ricamo che li distanziava da lei. La luna.
Teddy represse un tremito, ma non riuscì a trattenere una smorfia: pensò a suo padre, agonizzante per colpa della luce argentea che filtrava attraverso il tappeto di foglie. Presto sarebbe arrivato l’inverno, le foglie sarebbero cadute e non ci sarebbe stata nessuna protezione.
“Mio padre veniva qui” mormorò Teddy, girovagando per la stanza “quando c’era la luna piena”.
La luce bianca appesantiva il pulviscolo nella stanza.
“Quanto ci si può sentire soli? Chi può starti veramente vicino quando la luna urla il tuo nome?” mormorò, affranto.
Teddy era un ragazzo pacifico e tranquillo, senza strani segreti o perversioni: chi lo avrebbe preferito più interessante (d’altro canto, era il figlio di due eroi, il povero orfanello) rimaneva immancabilmente deluso.
Anche se amava il turchese, non si era mai presentato ad Hogwarts con i capelli di quella tonalità: preferiva sparire nella folla, farsi trascinare dalla corrente. Ma non aveva mai raggiunto l’anonimato che tanto desiderava: i meriti dei suoi genitori gli pesavano sulle spalle, le loro maledizioni nel cuore.
La luna che fluttuava dietro il tappeto di foglie era piena, gigantesca, ma Teddy sapeva che lo sarebbe stata: era la sua unica mania, il controllare periodicamente il calendario lunare.
Victoire emerse da dietro le tende: la luce tenue donava ai suoi capelli biondi quella sfumatura rossastra che la rendeva non più bella, ma più dolce.
“Lungo la scogliera, sotto casa mia, c’è una strada sospesa sul mare”.
Teddy attese: sentiva il silenzio depositarsi fisicamente sulla polvere.
“Mio padre non è un Lupo Mannaro, ma lui la sente, la luna” continuò la ragazza “più lei cresce, più le sue cicatrici diventano profonde e i suoi occhi diventano cupi; così, quando è troppo, quando è davvero troppo, esce di casa e comincia a camminare lungo la strada sul mare”.
Teddy chiuse gli occhi: immaginò Bill Weasley, l’uomo docile e composto che tutti conoscevano, girovagare come un naufrago sugli scogli. Victoire si appoggiò alla finestra e guardò la luna, assente.
“Mia madre lo vegliava tutta la notte” proseguì “rimaneva abbrancata alla finestra a guardarlo, mentre papà ondeggiava senza mai cadere. Lui lo sentiva, il suo sguardo, te lo giuro! A volte si voltava verso casa e alzava il braccio: torno presto, le diceva con quel gesto, torno presto a casa!”.
Victoire si voltò verso Teddy e gli prese la mano.
“Lo so che la situazione di mio padre non è nemmeno lontanamente paragonabile quella del tuo, ma io sono sicura che…”.
“Mio padre non sentiva niente, Viky” la interruppe Teddy “avrebbe sbranato anche me, senza la pozione Anti Lupo”.
Sentì la proverbiale timidezza di Victoire aumentare d’intensità: afferrargli la mano le era costato molto.
Le foglie, là fuori, fremettero.
“Come puoi dirlo? Tu non sei un Lupo Mannaro”.
A volte, invece, aveva paura di esserlo, di aver ereditato qualche forma di contagio: sentiva i suoi umori, i suoi battiti cardiaci, la sua stessa vita oscillare al ritmo lunare.
Per la maggior parte del tempo si rendeva conto che la sua era pura suggestione, ma a volte aveva la sensazione che le sue cellule fossero impregnate della maledizione di suo padre.
Era orribile pensarlo, ma era colpa di suo padre.
“Quello che sto cercando di dirti” sussurrò Victoire “è che io so cosa vuol dire”.
So cosa vuol dire vivere al ritmo delle fasi lunari.
Era vero: quella di Victoire non era suggestione. Vedeva la luna crescere negli occhi di suo padre, nei gesti tesi di sua madre, negli occhi confusi dei suoi fratellini.
Forse non poteva cancellare la maledizione di suo padre…ma poteva aiutarlo a esorcizzare la sua. Forse erano anni che lo stava facendo, senza che Teddy se ne fosse accorto.
Uscirono dalla Stamberga Strillante ed emersero dal Platano Picchiatore mano nella mano.
Qualcosa sfiorò l’orecchio di Teddy: una foglia secca. Stavano candendo, il ricamo si stava sfaldando, l’inverno aveva allungato le dita.
Ma questa volta Teddy aveva una nuova protezione; il tappeto di foglie poteva anche crollare.
Una chioma turchese sfavillò sotto la luna piena.


***

Primo capitolo di una brevissima raccolta a tre puntate incentrata sulla nuova generazione (è la prima volta che l’approccio, quanta emozione☺). Devo dire di non esser una fan dei figli dei protagonisti, e l’unico argomento di cui mi piace trattare è il loro rapporto con la passata generazione e di quello che sanno sulla guerra.
Noticine su Remus e la Stamberga Strilante: l’argomento che più m’interessa è analizzare quanto i personaggi della Nuova Generazione conoscano il passato dei genitori. Nel caso di Teddy, non credo che non gli abbiano detto proprio niente niente, ma mi piaceva scrivere di come indagasse sulla vita Remus. Come ci ha detto la Rowling, Teddy non è diventato un Lupo Mannaro, ma credo che la mancanza del padre unita ai vari racconti sulla diffidenza e sull’intolleranza che subiva dagli altri maghi abbiano condizionato molto la vita di Teddy.
Noticine su Bill Weasley: devo dire che ho letto alcune teorie sugli effetti dei morsi di Greyback su Bill e come ipotesi mi piace. Ovviamente non ho voluto scrivere di un Bill mezzo lupo oppure di un uomo violento/lunatico/folle/bramoso di sangue, ma mi affascinava l’idea che il suo umore dipendesse dalle fasi lunari…si, insomma, ho scritto di un Bill Weasley mestruatoXD
Questa raccolta partecipa al Contest “Stagioni” di ame tsuki EFP e il mio pacchetto è questo:
Autunno: Rating Giallo. Nuova generazione
+
Prompt Foglie

È da un secolo che non scrivo e mi serviva davvero…solo mettere giù le parole e veder nascere qualcosa, solo questo mi serviva.
Grazie per avere letto!




  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lalani