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Autore: ViolettaBC88    02/04/2015    1 recensioni
Questa è la prima raccolta di storie che pubblico, spero vi piacerà. Come ho appena detto è una raccolta, ciò significa che le storie saranno a sé stanti, anche se ci saranno personaggi e situazioni ricorrenti. Le protagoniste siamo Jessica, Alissa e io, tre ragazze che coroniamo il nostro sogno più grande: raggiungere Mario e i suoi amici nel Regno dei Funghi! E ne combineremo di tutti i colori...
Un'ultimo avviso: Jessica, Alissa e io ci alterneremo a raccontare le storie e trovete di volta in volta il nome della narratrice scritto tra parentesi accanto al titolo. Basta, ho già detto fin troppo... buona lettura!!!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SCONTRO CON BOWSER (Barbara)
 
Stavo accompagnando Jessica e Alissa in una grotta molto umida e buia. Non saprei dire con precisione da quanto tempo stessimo camminando lì, ma abbastanza a lungo perché la luce dell'entrata sparisse alle nostre spalle; continuavamo a camminare nella quasi totale oscurità, alla ricerca di una destinazione che forse prima era ben chiara nella nostra mente, ma di cui non avevamo più alcun ricordo. L'unica certezza era che dovevamo proseguire.
Ad un tratto si sentì un rumore assordante. Io mi guardai attorno per capire cosa avesse provocato quel baccano, quando piombò Bowser dall'alto davanti a noi. Mi guardò e disse:- Ma chi si rivede... vedo che hai portato le amiche.-
- Come sarebbe a dire "si RIvede"? Non mi pare di averti mai incontrato prima d'ora.- risposi, senza riuscire a nascondere una punta di timore nella mia voce.
- Ah, già, dimenticavo... io e Kamek possiamo spiarti con la sua sfera di cristallo, ma voi non potete vederci mentre lo facciamo!- non appena finì di parlare, si lasciò andare a una sonora risata che scosse il terreno col suo rombo. Quando si ricompose continuò:- La sai una cosa? Le mie spie non molto tempo fa mi hanno comunicato che quei due idraulici rompiscatole se ne sarebbero andati per un lungo periodo ed io, ovviamente, mi stavo già pregustando un bel rapimento finalmente ben riuscito, di quelli in cui il soggiorno della mia adorata nella mia dimora dura più di un giorno... ma poi che succede? Arrivate voi!-
- Ma se noi non...- provò a dire Jessica, ma bastò un'occhiata di fuoco del koopa per metterla a tacere.
- Voi siete una minaccia! Non m'importa se non mi avete ancora attaccato direttamente, mi basta quel che so!- si fermò per un momento, squadrandoci col suo sguardo malvagio. - Tu, biondina! Ho saputo cos'hai fatto a quei poveri Goomba all'Isola Granpiccola! Costringerli ad aiutarvi... mai, dico, MAI uno dei miei sgherri aveva ricevuto un'umiliazione simile! E per quando riguarda voi due... Come avete osato mettere i bastoni tra le ruote a Ludovica?!? Ma lo sapete che è una degli ultimi sgherri che ho reclutato? Che quello era il primo incarico serio che riceveva? Per fortuna vostra non è rimasta né ferita né traumatizzata né le è successo nient'altro di grave, a parte ovviamente fallire, perché in caso contrario potevate stare certe che non avrei perso tempo in questi discorsi e vi avrei già incenerite!-
Bowser si fermò per riprendere fiato e noi ci guardammo preoccupate, spaventate e indecise su da farsi. Io guardai alle mie spalle, cercando con lo sguardo l'entrata e tentando di calcolare se la fuga fosse stata un'ipotesi plausibile, ma mi accorsi con orrore che dietro di noi erano apparse delle rocce acuminate che bloccavano il passaggio, troppo alte e ripide per essere scalate. Il Re koopa continuava a osservare compiaciuto il terrore nei nostri occhi.
- Cosa vuoi da noi?- chiesi infine, in attesa del peggio.
- Sono qui per annientarvi una per una, prima che riusciate a combinare qualcosa di più grave! Ho deciso... inizierò da te, occhialuta.- e mi rivolse uno sguardo di fuoco - Ma che sia ben chiaro che voglio tre duelli, non vi sarà concesso di aiutarvi a vicenda... e neanche di chiamare Stella!-
- No, Bowser, ci siamo anche noi e non lasceremo che la nostra amica ti combatta da sola!- disse Alissa, facendosi accanto a me assieme alla cugina e prendendomi per una spalla, mentre Jessica mi teneva per il braccio dal lato opposto.
Il loro gesto mi commosse: ci conoscevamo da poco tempo, eppure eravamo già così unite! Le guardai piena di riconoscenza: Alissa stava fissando Bowser dritto negli occhi con sguardo deciso, la paura di prima era solo un ricordo... o forse era solo ben nascosta, fatto sta che il suo spirito combattivo e anche un po' spericolato di cui mi aveva già parlato in passato stava emergendo per la prima volta da quando ci conoscevamo; Jessica, invece, sembrava addirittura più spaventata di me e la sentivo tremare; inoltre, nonostante il buio della grotta, mi sembrava addirittura più pallida del solito, tanto da sembrare un fantasma.
- Andatevene, scocciatrici! Mi sembra di aver appena parlato di DUELLO!- tuonò Bowser, più furioso che mai.
Jessica allentò un po' la presa e fece un passo indietro, mentre Alissa non sembrava intenzionata a muoversi di un millimetro. A quel punto mi feci coraggio e dissi:- Jessica, Alissa... lasciatemelo fare.-
- Ma Barbara... fino ad oggi avrai al massimo preso a calci qualche Goomba! Non hai speranze...- osservò Alissa, preoccupata.
- Alissa, non ho scelta. Non possiamo fuggire e se insistessimo a volerlo affrontare insieme peggioreremmo solo le cose... mi pare già parecchio nervoso.-
Alissa annuì, riconoscendo che avevo ragione, e si allontanò cercando di confortare la cugina, sull'orlo delle lacrime all'idea della mia perdita.
Non appena mi avvicinai a Bowser, una sezione circolare di pavimento roccioso si alzò sotto i nostri piedi e attorno ad essa un anello di terreno si frantumò, scoprendo un fossato di lava. Alla vista di quest'ultimo la paura si rinnovò dentro di me più forte che mai e Jessica scoppiò in un pianto disperato tra le braccia di Alissa, incapace di consolarla.
- Te lo ripeto un'ultima volta, perché sia ben chiaro: non puoi farti aiutare da quelle due e da Stella!- avvertì Bowser.
- Non l'avevo certo dimenticato...-
- Fatti sotto, allora!- 
Con queste parole lo scontro ebbe inizio. Bowser iniziò cercando di colpirmi prima con una fiammata, poi con una serie di pugni. Fortunatamente riuscii a schivare ogni colpo, anche se uno dei pugni mi sfiorò un orecchio. Dopo l'ultimo di essi Bowser si fermò un attimo per riprendere fiato e sentii Alissa urlarmi da dietro:- Prendilo per la coda e buttalo giù! Dai, che aspetti?-
Quel suggerimento mi ricordò il modo di combattere che adottava Mario certe volte, ma probabilmente Alissa si era dimenticata di un piccolo ma indispensabile dettaglio: la differenza di forza fisica tra me e l'idraulico. Insomma, non riuscii a eseguire il lancio, un po' per essermi persa in queste riflessioni, un po' per la paura nei confronti del koopa che mi impediva di avvicinarmi a lui, che nel frattempo si era ripreso e stava ripartendo all'attacco. Me ne accorsi all'ultimo momento e mi abbassai appena in tempo per evitare un ulteriore pugno, facendogli lo sgambetto senza volere e mandandolo a terra a pancia in giù. Stavolta era più vulnerabile, quindi decisi di provare: presi Bowser per la coda e iniziai a farlo roteare, stupendomi della mia stessa forza. Lo mollai dopo un paio di giri, credendo che sarebbe bastato e cercando di non lanciarlo dal lato di Jessica e Alissa per evitare di colpirle con gli schizzi di lava, ma riuscì a salvarsi aggrappandosi con gli artigli al bordo della piattaforma. Subito dopo il lancio guardai stupita le mie stesse mani, non riuscendo a capacitarmi di ciò che avevo appena fatto. Era stato un silenzioso e invisibile aiuto da parte di Stella? O la grotta era incantata?
- È appeso per due artigli, Barbara, DUE!!! Ti basta tirargli un calcio e va giù, forza!- un nuovo incitamento da parte di Alissa mi riscosse e mi voltai verso le mie amiche: notai con piacere che Jessica si era calmata e, anche se aveva ancora gli occhi lucidi, almeno non piangeva più; aveva anche chiamato Stella, che mi osservava silenziosa accanto alla sua compagna.
Non appena feci per girarmi, un violento colpo mi ributtò all'indietro. Prima che riuscissi a capire cosa stesse succedendo, mi ritrovai senza terreno sotto i piedi e iniziai a precipitare. All'ultimo istante mi resi conto di cosa stesse succedendo e fui paralizzata dal terrore. Non riuscivo a pensare a nulla, non uscì una singola sillaba dalla mia bocca. Ma poi qualcosa mi fermò.
Il calore della lava era vicino, ma non mi aveva minimamente sfiorata, seduta su quella stella che finora solo Jessica aveva avuto l'onore di cavalcare. Fu semplicemente impossibile per me esprimerle tutta la mia gratitudine per avermi salvato la vita e tutto ciò che mi uscì di bocca fu un semplice "grazie".
Mentre mi riportava sulla piattaforma sotto lo sguardo del koopa così arrabbiato che sembrava sul punto di esplodere da un momento all'altro, passai involontariamente la mano sui pantaloni e sentii qualcosa di piccolo e duro in tasca. Ero ancora un po' stordita per la caduta, ma non appena feci quel piccolo gesto mi riscossi con un sorriso: ricordavo perfettamente dove l'avevo preso. Ma la cosa più importante era che ricordavo altrettanto bene a cosa servisse.
Una volta scesa da Stella, lei tornò al suo posto e Bowser, infuriato, ruggì:- AVEVO DETTO NIENTE STELLA!!!-
- Tu sei riuscito a risalire e così ho fatto anch'io. Mi sembra giusto.- replicai.
- Detesto quando chi sfido riesce a trovare queste scappatoie per aggirare le mie condizioni... E va bene, ma niente bis.-
- Ci sarebbe ancora una cosa... come mai tu puoi sparare fuoco e io no?-
- Non me ne importa un goomba secco!-
Io lo ignorai e tirai fuori dalla tasca la mia arma segreta, un piccolo seme. L'avevo già usato prima alcune volte e sapevo benissimo cosa sarebbe successo... lo lanciai in aria e lassù si trasformò un bellissimo Fiore Potenza rosso rubino; quando lo sfiorai scomparve, mentre il mio potere si risvegliava...
- Cosa potrà mai fare una ragazzina come te con uno stupido fiore?- domandò ironicamente Bowser, che a quanto pare non era affatto informato sul potere di quella meraviglia della natura.
- Cosa so fare te lo mostro subito, tranquillo....- dissi con un sorriso furbetto. Intanto che parlavo alzai una mano: sopra il palmo apparve una luce che si intensificò sempre più fino a divampare in una palla di fuoco, che usai per colpire Bowser con così tanta potenza da farlo quasi cadere nel fossato. Era finito in bilico sull'orlo della piattaforma e lo colpii di nuovo per assicurarmi che cadesse. Mentre annaspava nel fossato incandescente, mi avvicinai a lui e sorrisi soddisfatta:- Avevi dimenticato di proibirmi il Fiore Potenza... e poi, ora che mi viene in mente, tu stesso hai detto "niente bis"... e quindi non risalirai un'altra volta!-
Bowser insistette con la sua inutile resistenza per qualche altro secondo, poi si arrese all'evidenza della sua sconfitta ed emise un ultimo ruggito infuriato, scomparendo nel fossato. Poi il silenzio. Guardai di nuovo giù nel fossato: nient'altro che lava. Di Bowser nessuna traccia. Ancora non riuscivo a crederci, eppure era vero. Era appena successo. Avevo sconfitto Bowser. Cercai le mie amiche con lo sguardo e, quando le scorsi, feci alcuni passi verso di loro. Anche loro erano in silenzio, in attesa del verdetto; ma quando mi videro alzare in aria un pugno in segno di vittoria si abbracciarono esultando. Il pavimento non era tornato normale, quindi dovetti chiedere a Stella un passaggio per scendere. Le rocce acuminate che ci avevano bloccato la fuga, però, erano scomparse, quindi tornammo indietro finché non ritrovammo la luce dell'entrata. Ci entrammo tutte e quattro: vidi tutto bianco per alcuni istanti, poi riconobbi qualcosa.
In un primo momento era solo un'immagine sfocata, ma battendo le palpebre un paio di volte riuscii a mettere a fuoco quello che sembrava un soffitto. A guardare meglio, era il soffitto in legno della mia camera. Mi battei una mano sulla fronte, ridendo: ora ricordavo tutto! Il giorno prima Mario e Luigi avevano chiesto in sogno a me e alle mie amiche di venire nel loro mondo perché avevano un regalo per noi, delle villette alla periferia di Fungopoli che potevamo considerare nostre e in cui potevamo dormire quando ci fermavamo nel Regno dei Funghi per più di un giorno. Quella appena finita era stata la mia prima notte nella mia villetta.
In altre parole, avevo sognato tutto. E probabilmente era anche quella la causa della forza che avevo dimostrato contro Bowser: nei sogni, si sa, tutto è possibile. Mi sedetti sul letto e guardai fuori dalla finestra: vidi Jessica aprire la finestra della sua villetta per far arieggiare. Fu in quel momento che presi la mia decisione: nel sogno c'era anche lei ed era giusto che sapesse. Così, dopo neanche cinque minuti, stavo correndo verso la sua villetta:- Jessica! Devo assolutamente raccontarti il sogno che ho fatto!-
 
FINE
 
   
 
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