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Autore: _The Little Dreamer_    03/04/2015    2 recensioni
"Come se tutto non esistesse se continui a vivere tu.
Perché sei inutile e non conti per qualcuno, nessuno."
"Finiscila di farmi brutti scherzi, questo non è vero e se mi giro non ti troverò."
"E allora...a toccarti chi è stato?"
E accettalo pure, Blaine è seriamente davanti a te.
"Non andartene più, non lasciarmi mai solo, Blaine..."
"A-almeno dimmi. Quando tornerai?"
.....
Klaine;
Post-The Break-up;
Kurt centric.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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This is the truth.




save me from the nothing I've become:
                                            without a thought, without a voice, without a soul.




 
È come se tutto non esistesse se continui a vivere tu, perché sei inutile e non conti per qualcuno – in realtà nessuno.
Ti lasci andare guardando fuori dalla finestra, che offre un'ottima vista di una delle città migliori al mondo, ossia New York.
Te ne stai qui: gli occhi rossi e doloranti dal pianto che non vuole cessare da ieri o forse dall'altro ieri sera.
Stai perdendo tutto, anche il conto del tempo che passa e non te ne accorgi minimamente.
Ti sta sfuggendo la vita dalle mani e stai inerme, appigliandoti ai ricordi e al nulla più totale.
Perché sei stanco e non hai la forza di evitare l'abisso più profondo e vai giù, sempre più giù.
Hai perso la tua voce così acuta, simile a quella di un soprano. Non ce la farai neanche un minuto in più da solo, in questa stanza così sorda.
Una paura irrefrenabile ti bloccava il sangue nelle vene e una forte scossa fredda ti inondava il corpo – quel gesto non tanto nuovo.
Ti sbattevano contro una parete gelida, invece di un armadietto del McKinley.
Ti insultavano pesantemente e ti facevano sentire così tremendamente solo, anche se eri in una scuola affollata come la NYADA.
E la tua amica più cara sembra non accorgersene: hai provato a toglierti la vita con uno di quei coltelli, ma perché darla vinta a loro?
Meglio soffrire come un cane, hai pensato.
Te ne stai qui, rammentando quello che poteva o potrebbe essere la tua insulsa vita, che pensandoci forse tanto non lo è sempre stata.
Lui ti manca da morire.
Lo vuoi, lo desideri con tutto te stesso, per abbracciarlo e affondare il viso tra quei ricci con neanche un po' di gel, che sanno di buono.
Sai che non è qui, lontano da te ben otto ore e quaranta minuti.
Senti la porta spalancarsi, di certo non è Rachel che a quest'ora starà provando qualche nuovo ed eccitante balletto.
Solo una tua impressione, fa parte di un sogno da cui non vuoi svegliarti e ne hai la prova certa quando senti dietro te un sussuro che dice: "Kurt..."
Il tuo nome sembra così bello pronunciato solamente da lui, che però non è in questa camera, adesso.
"Sono qui, Kurt." La voce sembra essere più chiara e nitida all'orecchio, così reale.
Inizi a farfugliare qualcosa di strano "Finiscila di farmi brutti scherzi, questo non è vero e se mi giro non ti troverò."
Una scossa si irradia da un punto della spalla fino a estendersi in tutto il corpo, dove un dolce tocco ti ha sfiorato quel lembo di pelle.
"E allora a toccarti chi è stato?" dice, soffiando con una voce flebile che accarezza il tuo orecchio.
Di colpo butti le mani indietro, intrecciandole con le sue così grandi, morbide e calde.
Decidi di portarle al petto, quasi lasciando un bacio soffiato sulle nocche e senti su di te il contorcere di quei tendini delle braccia.
Quando ti giri di scatto per constatare che tutto questo è frutto della tua immaginazione, rimani piacevolmente sorpreso da ciò che vedi.
"Salvami!" riesci a dire solo quello e il viso si inumidisce di nuovo.
Il ragazzo davanti te porta le labbra a circondare uno, due, tre lacrime, cogliendole in un bacio affettuoso.
"Non andartene più, non lasciarmi mai solo, Blaine" quasi lo implori, emettendo versi di puro lamento. "Resto qua, con te."
Di sua spontanea volontà il moro ti stringe in un abbraccio, annullando una volta e per tutte quella lunga distanza durata mesi.
 

 


 
                                                                                                                                                                                             Bring me to life


 
 
Quel distacco si colma quando intrecciate le vostre labbra le une con le altre e improvvisamente riprendi a vivere, tutto sembra aver preso un senso.
Porti le braccia intorno al suo collo, aggiungendo del trasporto a quel bacio da mozzare il fiato, ma forse sarà la lunga astinenza e la totale mancanza d'affetto.
La conferma, una di quelle senza un 'se' o un 'ma', per sapere che tutto questo è veramente reale.
Ne hai bisogno, Kurt, perciò prendi una sua mano per portarla al tuo viso.
E accettalo pure, Blaine è seriamente davanti a te.
"Avvicinati, ti voglio" esce da una voce così vogliosa di avere un sostegno solamente da lui.
Trapassiamo i nostri sguardi talmente ci concentriamo sui nostri occhi, cogliamo sfumature mai viste.
"Mio Dio, Kurt, quanto mi sei mancato." Adesso sono i suoi occhi a lucidarsi per le lacrime, che ti appresti ad asciugare con la manica del tuo maglione firmato. Senza far prevalere la logica, gli strappi da dosso la camicia bianca e dopo aver giocherellato con il suo papillon a pois, togli anche quello.
Ti scontri con quel petto così familiare, ti inebri del suo odore pungente e travolgente che sa di menta e legno di cedro.
Il tuo profumo, non ricordi di averglielo sentito altre volte.
"Alla fine lo hai messo, pensavo non ti piacesse." Ti stendi vicino al suo collo, dove passi insistentemente il naso, stuzzicandolo.
"No, è davvero... particolare." Senti le sue mani scivolare in fondo al tuo busto per alzare la maglia di cotone color blu notte, quando si blocca.
Lo raggiungi posandogli sopra le tue e allontanando quel capo ormai inutile, il più lontano da noi.
Sembra come se stessimo venerando i nostri corpi con tutte le carezze che ci concediamo a vicenda.
E se tutto fosse un sogno davvero troppo bello, Kurt?
Quindi, quest'uomo che ti fa impazzire con tutte le sue attenzioni, lo stesso che ti sta sorridendo e – cavolo, ti senti sciogliere come uno stupido pupazzo di neve all'arrivo della bella stagione –  sì, dovrebbe essere solo un miraggio causato dal troppo dolore, oh sì.
Ma in fondo, che sia reale o meno, cosa importa se hai davanti a te l'uomo della tua vita?
In questo momento stai amando, eccome se lo stai facendo nel modo in cui gemi sotto i suoi tocchi.
Soprattutto stai meglio, finalmente ti senti davvero bene e completo.
 
                                                                                                                                                               Only you are the life among the dead

 
 

Rimaniamo entrambi in boxer, stretti l'uno al corpo dell'altro sul pavimento ghiacciato dell'appartamento, formando un'unica cosa inscindibile.
Forse solo adesso capisci che vuol dire essere un noi, stai capendo quanto è stata enorme la sua mancanza ora che l'hai premuto completamente su te.
Senti il respiro sulla tua spalla, segno di una realtà difficile da credere, ma sai che cederai a questa convinzione.
"Ah Blaine, se fossi arrivato un poco più tardi, probabilmente... "
"Com-cosa vuoi dire?", mentre balbetta qualcosa, ti accarezza il tratto di capelli vicino la nuca e questo gesto ti rilassa notevolmente.
Poi ripensi al discorso che hai lasciato incompleto e lievi tremolii ti accompagnano.
"Non è mai finita e non finirà mai sul serio. Tu non lo sai, ma tutto non è iniziato con Karofsky."
E piangi mentre lo dici, perché fa male.
Lo senti titubante in un primo momento, poi ti bacia la spalla e il collo.
"
È 
s-successo ancora?" te lo dice in una voce spezzata, divorata dal dispiacere. Annuisci, lasciandoti consolare dai suoi ricci ribelli.
"Ho provato a passarci sopra, ma è inutile. Sembra mancarmi tutta la forza, Blaine. Ho pure provato a farlo, mi sono sentito un codardo subito dopo, però."
Gli mostri un polso arrossato e martoriato da un possibile utensile da cucina, il suo viso è puro ribrezzo e sai quello che farà: lo hai perso.
"Mai più, Kurt! Mi hai capito? Mai più! Come ti è saltato in mente di farti del male.
Oddio, non ci posso pensare" dice in un primo mento, incredulo.
Dopo alcuni secondi continua: "Allora, tu sei superiore a loro, che non meritano neanche un briciolo di te e della tua sofferenza, chiaro?"
Anche questa volta ti limiti ad annuire, anche se meriterebbe più di una sola calata di testa.
"Oh, sei così bello. Non meriti tutto questo." Ti sfiora il viso arrossato e ogni tocco è un brivido.
"Ti amo, Blaine."
A quel punto prendi tu l'iniziativa e sei felice di averlo fatto, dato il modo in cui ti sta guardando. "Anch'io, tanto" sorride come al suo solito e non pensi a nulla in questo momento, tranne a concentrati su quelle dolci curve, che delineano quei denti così bianchi.
"Però adesso è troppo tardi, devo andare amore" ti dice con una serietà destabilizzante.
"M-ma sei appena arrivato e io ho bisogno di te."
"Mi spiace davvero tanto ma non posso stare neanche un minuto in più qui."
Il viso così buio e triste, gli occhi sembrano rompersi in un grido che però non cogli.
"P-perché? Resta, ti prego, Blaine." Stringi la sua mano, aggrappandoti il più possibile a lui.
"No, Kurt. Adesso lasciami andare, meglio così per te, credimi."
"N-non capisco, perché dici così, non può la tua distanza essere il meglio per me."
"Ora non posso darti altre spiegazioni, ti prego non farmi soffrire più di quanto non lo stia già facendo." 
"A-almeno dimmi. Quando tornerai?" chiudi gli occhi, stingendoli il più forte possibile.
"Mai, mai, Kurt. Dal momento in cui chiuderò quella porta non ci rivedremo mai più e scomparirò lentamente dalla tua vita."
Ti scansa come lo si fa con un rifiuto e senza voltarsi dice un'ultima cosa: "Canta sempre, ricorda quel lontano giorno quando ti cantai Teenage Dream e pensa all'ultima volta come un incubo. Kurt, a volte però anche quelli sono importanti da ricordare sopratutto per crescere."
Quando il silenzio ritorna sovrano è perché ha già abbandonato la stanza e te, lasciandoti solo con te stesso.
Ripassi a mente le sue ultime parole, ogni volta cogliendo un significato diverso.
C'è qualcosa di strano, però. Adesso cogli cose veritiere e non in tutta questa storia: non sei mai entrato alla NYADA, come ti potrebbero bullizzare?
Blaine non se ne andrebbe così, non ti lascerebbe a terra in un fiume di lacrime.
Ma sopratutto lui non potrebbe venire qui, perché ti ha tradito, Kurt.
Questo si che è reale e lo senti da come batte forte il tuo cuore, riversando lacrime sul tuo viso, protetto unicamente da questa poltrona così fredda.
Lo vedi ancora lì, con le valigie in mano, aprire quella porta senza nemmeno guardati, senza neanche un'ulteriore spiegazione, che gli avevi negato.
Però tu la pretendevi, eccome. Non ha creduto in noi fino in fondo, questa è la verità.
 




 
                                                                                                                                                                                      I've been living a lie
 
 
Angolo Autrice.
Ciao!
Ok, mentre starò scrivendo le gambe tremeranno a più non posso e si:
Questa è la prima volta su questa splendida sezione!
Credo di pubblicare altre storie, perché amo profondamente i Klaine e tutto il mondo di Glee.
Comunque, tornando alla fanfiction: E' davvero bizzarra, lo so, inoltre anche contro corrente, dato che sono tornata alla vecchia 4x04
(... The Break-up, personalmente questo nome mi fa terrore già solo a pronunciarlo)
Spero davvero vi piaccia e le critiche sono ben accette, ma solo se costruttive.
Alla prossima!
  
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