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Autore: Im_A_Writer_    04/04/2015    0 recensioni
«Non è come credo? Perché io credo che tu mi abbia usata sfruttando la mia ignoranza su ciò che in realtà sono.» Le lacrime scorrevano sulle mie guance, e non m'importava di sembrare debole, perché non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. «Tu non volevi tradirmi, è stato tutto diverso, vero? Tutto un sogno.» Quasi urlai pronunciando quelle parole. La rabbia e il dolore ribollivano dentro di me, incontrollabili.
«Io... Io non lo avrei mai fatto, Blue. Tu non sai, non puoi sapere. Non giudicarmi, io...» Ma lo interruppi, non volevo sentirlo discolparsi per ciò che mi aveva fatto. «Come faccio a non giudicarti? E sì, io non so. Non so nemmeno ciò che sono.»
[Tratto dal testo.]
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattina dopo il mio risveglio fu la cosa più difficile. Ero rimasta sveglia a leggere quel libro fino a tardi, e in più ero perfettamente consapevole che sarei dovuta andare a scuola, costretta a vedere Luke e, per di più, ad averlo come vicino di banco per cinque lunghe ore. Mi alzai stancamente dal letto dopo che mia madre mi urlò per la terza volta di alzarmi. Feci colazione il più velocemente possibile, per poi dedicarmi a vestirmi e lavarmi. Entrai in bagno e mi guardai allo specchio. Avevo due occhiaie terribili, per non parlare dello stato dei miei capelli, il mio viso era stanco, gli occhi arrossati dai pianti di ieri. Tirai un respiro profondo. Dovevo farcela, non potevo ignorare Luke a vita, non potevo non andare più a scuola. Prima o poi lo sapevo che sarei dovuta tornare a scuola, e rimandare non sarebbe servito. Mi finii di lavare, mi vestii e mi truccai leggermente, per nascondere le occhiaie. M'infilai lo zaino in spalla, afferrai, come sempre, telefono e auricolari, quindi salutai i miei genitori e mi avviai alla fermata dell'autobus. Una volta che quest'ultimo arrivò, prima di salire scrutai al suo interno cercando di capire se Luke era già dentro, ma non lo vidi. Salii e, non trovando nessun posto libero a sedere, rimasi in piedi. Scrutai più e più volte ogni angolo dell'autobus alla ricerca di Luke, che, però, non si vedeva da nessuna parte.
Arrivai in classe e, proprio quando mi illusi di non rivederlo per quel giorno, pensando che magari sarebbe stato assente, eccolo arrivare, disinvolto come sempre. Si sedette accanto a me, ed io mi sentii terribilmente a disagio. Mi tornò in mente il bosco, le sue parole, la corsa irrefrenabile in periferia mentre il terrore mi divorava. Mi sforzai di non piangere, di non finire ancora in crisi, cercando di calmarmi. Se solo avesse voluto, ci sarebbero stati mille modi per cui avrebbe potuto portarmi dai suoi “amichetti”, ma non fece nulla. Non mi rivolse la parola, non si azzardò nemmeno a guardarmi. Andò avanti così per due ore, poi suonò l'intervallo. Non ce la facevo più a sopportare il suo silenzio, io volevo sapere. Volevo sapere ciò che in realtà ero, volevo sapere ciò che era lui. Volevo sapere tutta la storia. E potevo saperlo solo da lui. Luke fece per alzarsi, evidentemente ansioso di togliere il disturbo, quando io parlai. «Luke, aspetta.» Lo richiamai. «Io... Io devo sapere. E non puoi ignorarmi così.» Lui si voltò, guardandomi negli occhi, evidentemente afflitto. «P-prima di poterti perdonare, o di prendere qualsiasi decisione, io devo sapere tutta la storia.» Lui abbassò il suo sguardo, un gesto complicato da interpretare. Non disse nulla. «Faerie.» Dissi lentamente, scandendo ogni sillaba. Luke alzò immediatamente lo guardo. «E' questo ciò che sono?» Chiesi. Passò un lasso di tempo che a me parve un'infinità prima che lui rispondesse. «Come lo hai scoperto?» Rispose con una domanda. Ma ciò che disse non fece altro che rinforzare i miei sospetti. «Rispondimi. Sì o no?» Mi tremavano le mani, avevo paura della sua risposta. Era possibile voler sapere qualcosa me esserne anche spaventati? «Sì.» Disse. «Ma... N-non mi è permesso dirti altro. Mi dispiace, Blue, ma non posso aiutarti.» Mi fissò negli occhi per qualche secondo, poi uscì dall'aula come se niente fosse.

*****

Dopo l'intervallo, Luke non si fece più vivo a scuola. La cosa mi aveva turbata leggermente, ma non avevo tempo di pensare a cosa facesse. Avevo avuto la conferma di ciò che sospettavo, la risposta a tanti punti interrogativi. Non feci altro che pensare e ripensare alle parole di Luke. Ero una Faerie. E non sapevo come lui facesse a conoscere la mia vera natura se non la conoscevo neppure io, ma qualcosa mi diceva che era così, che non stava mentendo. Una volta arrivata a casa, corsi in camera senza mangiare nulla, e lessi e rilessi la singola pagina dedicata alle Faerie. Cercai informazioni su internet, ma nulla. Avevo solo il testo su quel vecchio libro, e nessuno pareva conoscerne la storia. Alla fine mi convinsi che, al momento, non potevo conoscere altro sull'argomento, quindi cercai, piuttosto, di scoprire ciò che fossero in realtà Luke e io suoi amici. Mi basai, quindi, sull'unica informazione che realmente possedevo. Cominciai a rileggere daccapo tutto il libro, cercando anche solo un accenno alla altissima velocità che essi raggiungevano e alla specie di fumo nero che lasciavano sulla loro via. Sfogliai quel libro per ore prima di trovare l'accenno al fumo nero, o anche solo all'elevata velocità. Era nel capitolo dedicato ai vampiri.
... Quando un qualsiasi essere umano viene morso da un vampiro, per poter sopravvivere è necessario che esso beva a sua volta sangue umano, altrimenti, in meno di qualche giorno, l'uomo (considerato ormai un “vampiro novello”) andrà incontro a gravi controversie, che porterebbero condurre l'individuo alla morte.
Se un vampiro novello riesce a sua volta bere sangue umano, diventa effettivamente un vampiro. Questi ultimi riescono, quindi, a correre ad una velocità più elevata, e si riescono a differenziare grazie al cosiddetto fumo nero, che li accompagna durante le loro corse, o semplicemente, durante le trasformazioni e l'uso dei poteri.
Terminai la lettura ed alzai gli occhi dal foglio. Mi venne il voltastomaco solo a pensare alla natura stessa di ogni vampiro. Diedi un'altra occhiata al testo, e notai che veniva descritto anche l'aspetto fisico di un vampiro, il tutto completato anche da un disegno inquietante di un ragazzo con delle specie di zanne al posto dei canini e un paio di occhi gialli. Rabbrividii al pensiero di ciò che avevo appena letto, soprattutto rendendomi conto che Luke e i suoi amici erano, effettivamente, dei vampiri, e che, costretti o no, avevano bevuto a loro volta sangue umano.
Il problema era che in quel libro non veniva spiegato, sfortunatamente, un motivo per cui un gruppo di vampiri avrebbero dovuto attaccare una Faerie, neanche un accenno.

Spazio autrice.

Allora, devo ammettere che questo capitolo è decisamente corto, ma non volevo svelare troppe cose in una volta. In questo capitolo si è scoperta la vera natura di Blue e quella di Luke, ma ci sono ancora tante domande in sospeso. o.O
Devo dire che mi piace Luke come vampiro, e a voi? Dopotutto, i vampiri ci vogliono nelle storie soprannaturali. u.u
Cooomunque, penso che aggiornerò raramente d'ora in poi, inoltre aspetterò a postare i prossimi capitoli, perché vorrei ricevere qualche recensione in più e anche qualche visita. Quindi, se leggete recensiteee! :3
Un bacio a tutti, Annie.

   
 
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