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Autore: Altair4    04/04/2015    3 recensioni
Astrid è la prescelta numero 3, è giunta sulla Terra per una missione di vitale importanza, ha calcolato tutto meno che avrebbe incontrato dei terrestri molto particolari e dotati di guscio...
…mettetevi nei panni di un essere che non conosce a pieno le emozioni dei terrestri, non sa cosa sia una famiglia, l’amicizia e l’amore…
Anche le tartarughe si troveranno ad affrontare situazioni e sentimenti mai conosciuti prima...
Genere: Avventura, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Astrid e Donnie avrebbero voluto parlare di quello che era successo agli altri, ma non trovavano il coraggio, l’ultima cosa
 
che doveva succedere era un tragica storia alla Romeo e Giulietta con i terrestri a fare da Montecchi ed i Niani da Capuleti.
 
Forse la soluzione più saggia era intanto capire quanti prescelti erano sopravvissuti e come fosse la realtà delle cose. Così
 
Astrid decise di cominciare la ricerca, si chiuse nel suo uovo argenteo perché voleva contattare tutti i Niani raggiungibili,
 
senza farsi vedere in compagnia dei terrestri. Doveva andare per gradi.
 
Le tartarughe videro la capsula illuminarsi, strani rumori metallici provenivano da dentro, a turno andavano a vedere se
 
tutto andava bene. Passarono diverse ore, finalmente l’involucro di cristallo metallico si aprì.
 
            -Allora quanti prescelti hai contattato?- Chiese Donnie che più di tutti faceva avanti e indietro per vedere i nuovi sviluppi.
 
            -Solo quelli dell’emisfero boreale…dovevano essere quattro invece sono tre… uno è scomparso. Lisad, la numero
 
10 che è a Londra, non è ancora riuscita a trovare l’altro prescelto: il numero 5 Miol. Mentre Rel il numero 9 e Mead la
 
numero 7 si sono trovati ed hanno già fatto la fusione…totale…-
 
Intanto anche le altre tartarughe li avevano raggiunti ed ascoltavano attenti Astrid che continuava le spiegazione.
 
            -Mead era a Roma, mentre Rel era in nord Africa ed è arrivato fino in Egitto perché voleva vedere le piramidi. Si
 
sono poi trovati facilmente, le loro capsule e cinture funzionano perfettamente. La cosa strana è che tutti loro non mi hanno
 
contattato prima perché stavano facendo una specie di vacanza! Solo Lisad ora è preoccupata perché non trova il numero 5,
 
ma con la cintura se la sta cavando bene e ci raggiungerà presto qui a New York.
 
            -Ma chi è il prescelto 5 e cosa avrebbe dovuto fare?- Chiese Leo, erano tutti un po’ confusi dai numeri e dai nomi strani.
 
            -Si chiama Miol, è lo psicologo, psichiatra e medico generico…era il responsabile del nostro stato psichico e fisico…credo che chi ha sabotato la missione voglia che perdiamo le speranze e non riusciamo nella missione-
 
            -Che cosa fa Lisad? Che compito ha?- Chiese Raph.
 
            -Ognuno di noi ha una funzione principale e due secondarie perché se mancasse qualcuno possiamo in qualche
 
modo rimediare. Lisad è un vero soldato, esperta in tecniche militari ed armi, addetta alla sicurezza, è pure una sorta di
 
artificiere…bè si dovrebbe intendere anche di elettronica. So che ha avuto una preparazione speciale anche molto fisica. Nil
 
e lei spesso si allenavano insieme. Di certo anche se è da sola se la sta cavando a meraviglia, a quanto pare lei non ha
 
problemi a prendere a pugni la gente…-
 
            -Una tosta!- commentò Raph
            -Chi manca?-Chiese Leo.
            -Devo sondare la parte di emisfero australe sotto di noi per Frel, che dovrebbe essere in Perù.  Il mio raggio scanner
 
delle cintura non arriva in Australia, India e Singapore dove sono gli altri tre Tianad, Tol e Nied …se ne devono occupare
 
Rel e Mead…purtroppo temo che non potrò contare molto su di loro…Rel è un maschio e Mead è una femmina…temo che
 
si divertano a fare i fidanzatini al momento-
 
            -Meno male tu eri troppo emotiva…e loro?- Chiese Donnie.
            -Gli scienziati pensano sempre di avere tutto sotto controllo ma non credo che la mente ed il cuore possano essere prevedibili al cento per cento- disse Leo.
 
            -Ed i fidanzatini d’Egitto? Cosa sanno fare?- chiese ironico Mikey.
            -I fidanzanitni d’Egitto? Ma tu parli di Mead e Rel?-
            -Sì loro due… hai detto che gli piacciono le piramidi-
            -Rel è ingegnere del territorio, agrario e chimico, dovrei affiancarlo nella gestione delle aree per popolare Marte.
 
Mentre Mead ha una laurea in scienze politiche e sociologia, in pratica dovrebbe organizzare la nostra vita sociale su
 
Marte…è anche psicologa, dovrebbe affiancare Miol, lo psichiatra e medico.
           
            -Per oggi credo che tu abbia fatto abbastanza Astrid, va’ a riposare- disse Donnie.
            -Se hai fame ti ho lasciato un po’ di pizza in cucina, non ti fa bene saltare i pasti- disse Mikey con tono fraterno.
 
Astrid andò in cucina, la raggiunse un Leo pensieroso e scuro in volto.
           
            -Qualcosa non va Leo?-
            -Volevo parlarti di Donnie-
            -Credo di sapere cosa mi vuoi dire…-
            -Tu un giorno te ne andrai…ti prego non illuderlo…ha già sofferto tanto per April-
            -Leo non voglio illuderlo, non lo sto prendendo in giro, è molto importante per me. Lui vuole venire con me su Marte-
            -Ti ha detto così?-
            -…ha detto che vuole pilotare la capsula di Nil ed aiutarci a colonizzare Marte…-
 
            -Sei sicura che una volta che avrai trovato gli altri tuoi simili vorrai ancora stare con Donnie? Ti importa davvero di lui?-
            -Sì Leo…tengo molto a lui e a voi….vi sarò per sempre grata per tutto quello che avete fatto per me-
            -Ma tu cosa vuoi da Donnie? Potrete mai essere una famiglia?-
            -Non lo so…-
            -Se non lo sai…non dovresti coinvolgerlo così…conosco mio fratello...l’ho osservato, è innamorato perso di te…era tanto che non lo vedevo così felice…un’altra delusione potrebbe essere veramente dura per lui-
 
            -Cosa posso fare Leo…non ho mai dovuto prendere decisioni così prima d’ora…-
            -Se gli vuoi un po’ di bene…appena avrai trovato tutti i prescelti vattene via!-
            -Ma non gli spezzerò il cuore così? Siamo già molto coinvolti…-
            -Allora portalo con te…se anche lui vuole questo…ma se lo farai soffrire verremo a cercarti fino su Marte!-
 
Leo battè un pugno sul tavolo, aveva alzato la voce, era davvero arrabbiato. Donnie entrò in cucina.
 
            -Astrid, Leo che succede?-
            -Niente, noi…- Farfugliò Leo.
            -Niente Donnie…ho preso le katane di Leo senza permesso…e si è un po’ alterato…-
            -Ma Leo che sciocchezze…non me la raccontante giusta…-
            -Astrid vuole fare il percorso di candele con le mie spade, ma lo farà solo in nostra presenza, giusto?-
            -Sì Leo…lo farò domani…ora andiamo a letto-
 
Donnie non era convinto per niente, ma non volle entrare in nessuna discussione, voleva solo che Astrid andasse a riposare.
 
La mattina non tardò ad arrivare, Leo aspettava Astrid nel dojo, anche se era veramente presto, erano tutti lì. Splinter
 
guardava con interesse l’idea, riteneva che fosse giusto che i suoi allievi si mettessero spontaneamente alla prova, era segno
 
di maturità. Infatti di solito solo Leo si comportava così, il sensei sperava sempre che anche gli altri sarebbero stati
 
contagiati un giorno.
 
 
Il leader in blu dispose i candelabri all’incirca come l’ultima volta, sapeva che Astrid aveva memorizzato i suoi movimenti
 
ed il percorso, non voleva facilitarle troppo il compito.
 
Astrid impugnò le katane e si accinse a cominciare, Mikey gridò:
 
            -Coraggio Astrid, sappiamo che puoi farlo!-
 
La Niana cercò la concentrazione giusta, rallentò il respiro, il battito e cominciò quella che a tutti sembrò la danza più
 
leggiadra che avessero mai visto. Muoveva le katane come se fossero estensioni delle sue braccia, ogni salto e ogni
 
rotazione erano assolutamente perfette e calibrate,  arrivò  all’ultima candela senza nessuna esitazione, come se non avesse
 
fatto altro nella vita.
 
Questa volta fu Mikey che esplose in un applauso ed un grido:
 
            -Wow sei stata assolutamente spaziale! Meglio di Leo…bè sicuramente sei più aggraziata di lui- si corresse perché Leo lo guardava malissimo.
 
            -Molto bene Astrid, sei veramente un’ottima allieva- disse Splinter soddisfatto anche se sapeva che il merito era solo in parte suo.
 
            -Bisognerebbe vedere di fronte a veri avversari se è capace di difendersi con così tanta precisione- disse Leo. Tutti lo guardarono veramente sorpresi.
 
            -Ha già combattuto con veri avversari! C’eri anche tu con noi quando ha steso tutti quei militari nella base di Bishop!- Disse Donnie molto contrariato.
 
            -Non dimenticate che aveva la cintura Enerzonica…-si giustificò Leo.
 
            -E’ vero, non ho fatto nulla di sorprendente, ho appreso per imprinting le nozioni adeguate e ci ho messo anche
 
troppo ad imparare ad utilizzarle…se non fosse stato per voi tutti non mi sarei mai sbloccata. Leo tu sei un esempio per me,
 
dovrò essere un leader per i miei compagni Niani e farò di tutto per essere pronta a questa prova. Vorrei tanto non dovervi
 
coinvolgere in tutto questo, vorrei che i Niani fossero davvero chi credevo…mi dispiace veramente per tutto-
 
Astrid abbassò lo sguardo, voleva anche dire a Leo quanto soffrisse per la situazione creata con Donnie, ma non aggiunse altro.
            -Noi abbiamo fiducia in te, sappiamo che tutto questo non è colpa tua, forse non siamo evoluti come i Niani, ma
 
potrai contare su di noi. Dobbiamo essere uniti e solidali- disse Splinter che era stato messo al corrente degli ultimi
 
sviluppi.
            -Grazie sensei-
 
Quando tutti lasciarono il dojo Astrid prese da una parte Leo.
 
            - Sai quanto è difficile la mia posizione, farò il possibile perché Donnie non soffra, ma ricordati che c’è un intero
 
pianeta che conta su di me. Credimi, se potessi mollerei tutto per stare con voi…ma tu sai molto bene che non posso…-
 
Leonardo la guardò con quei suoi occhi blu intensi e disse:
 
- Astrid…tutti noi faremo quello che potremo- ma sapeva che non sarebbe stato indolore.
 
Ad un certo punto una specie di allarme cominciò a suonare nel laboratorio, era il segnale che Astrid stava per ricevere una
 
chiamata, forse era uno dei prescelti contattati. Recuperò la cintura e fece il collegamento direttamente da dove si trovava.
 
L’ologramma dello schermo si materializzò a mezz’aria, era Lisad da Londra.
 
            -Astrid 3?-
            -Sì Lisad, sono qui con i terrestri.-
            -Sto arrivando, aspetto le tue coordinate, sarò al  porto di New York tra circa dieci minuti. Passo e chiudo-
 
Astrid non ebbe nemmeno il tempo di ribattere o salutare, era chiaro che Lisad era una di poche parole.
 
P.S. Ciao a tutti!
 
Leo è proprio il fratello maggiore che si preoccupa per la felicità di Donnie, non è tenero e un pò rompi allo stesso tempo?
 
Un precisazione sui Niani: Lisad, Mead e Tianad sono femmine, i loro nomi finiscono tutti per “d”come del resto Astrid, mentre i maschi Nil, Frel, Rel, Miol, Beal finiscono tutti per “elle”.
Tutti loro hanno dei compiti precisi, spero di non avervi confuso con tutti questi nomi e numeri.
 
Nel prossimo capitolo conosceremo Lisad, la numero 10, la soldatessa, artificiere e perito elettronico non vedo l’ora di presentarvela… :-)
 
Grazie di cuore a voi che recensite e a voi che continuate a seguirmi…ci tengo molto è la prima storia che abbia mai scritto in vita mia…infatti sono ben accetti anche consigli.
...dimenticavo Buona Pasqua ^-^
 
Un grosso abbraccio
Altair
 
   
 
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