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Autore: Mew_vale    05/04/2015    5 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 30.

 

Daniele
Che giornata infernale. La scoperta fatta su mio figlio mi ha lasciato completamente spiazzato. Oggi ho avuto la prova di essere stato per tutti questi anni immerso nel mio lavoro e poco a casa! Non mi sono reso conto di niente e forse è proprio per questo che ho reagito così male... E' vero che non sono mai stato quel genere di padre che invoglia i figli a confidarsi. Se lo fossi stato Michael sarebbe venuto a dirmelo diverso tempo fa.
Mio figlio Michael caratterialmente non mi assomiglia per niente. Io ero un donnaiolo lui no, decisamente no!! Io non esterno i miei sentimenti molto spesso al contrario di lui che fatica a nascondere le sue emozioni. Io non ispiro simpatica, lui sì. Non potremmo essere più diversi. Cosa devo fare rispetto al suo orientamento sessuale? Al momento sono sconvolto... L'immagine di mio figlio che fa determinate cose con un uomo mi toglie la fame, la sete e il sonno.
Per entrare nel mio ufficio ho dovuto usufruire dell'entrata di servizio, sgombra da giornalisti. Quando varco la porta pesante attraverso cui si accede ad una grande stanza con divanetti, tavolini, macchinette per il caffè e la scrivania della mia segretaria Ninfa, questa si alza per accogliermi.
"Dottor Valencia, buongiorno."
"Buongiorno Ninfa. Ci sono telefonate per me?"
"Le ho segnate qui dottore. Sono anche arrivate moltissime mail la maggior parte di giornalisti... le ho stamp..."
"Passale nel distruggi documenti."
Le dico, prima che abbia il tempo di afferrare i fogli. Giro su me stesso diretto nel mio ufficio quando lei mi richiama. Quando mi volto si è spostata dalla sua scrivania e me la ritrovo appiccicata.
"Dottor Valencia vorrei che sapesse che per qualsiasi cosa può contare su di me. Qualunque cosa."
"Allora mi porti un caffè forte."
Le ordino entrando nel mio ufficio.

 


Michel
Ho conosciuto Alma quattro mesi fa quando lavorava per un fornitore del mio ristorante. Ogni Lunedì, Mercoledì e Venerdì ha consegnato frutta e verdura fresca.
Mia moglie Jequeline, la madre dei miei figli, è morta tre anni fa e da allora non sono riuscito neanche a guardarla un'altra donna figurarsi uscirci insieme, baciarla, fare l'amore con lei. Per Alma invece ho provato subito un'attrazione a calamita! Anche se ha quasi metà dei miei anni (questo inizialmente mi ha causato mille paranoie), se si presentava senza trucco, con vestiti comodi per il lavoro che faceva e con un adorabile cappellino da beseball. La consegna della verdura per me divenne un momento che attendevo con ansia.
Sono stato contento quando ieri mi ha annunciato di voler presentarmi sua figlia Silvia, mentre sono rimasto sorpeso quando ha annunciato il nome del ragazzo di Silvia. Si chiama Lorenzo Mendoza ha detto, è il figlio del proprietario di una delle industrie più redditizie del paese, ha aggiunto prima di farmi vedere una sua foto su facebook. Non potevo credere alla conincidenza! Il tipo raffigurato nella foto che stavo ammirando era il figlio di Betty, la prima donna che ho amato. L'ho amata più della mia stessa vita e probabilmente l'amore che ho provato per lei è stato più intenso di quello provato per Jaquelline e di quello che sento per Alma.
E adesso sto pranzando con il figlio di Armando Mendoza, l'uomo che tanti anni fa mi ha portato via Betty. Ancora conservo la lettera che Betty mi inviò per licenziarsi e di conseguenza per sancire la fine della nostra relazione in favore di Armando. La conservo per ricordarmi di quello che ho vissuto e provato e perchè infondo mi sono sempre chiesto come sarebbe stata la mia vita se fosse stata accanto a Betty? Ma poi quando faccio certi pensieri osservo Grace e Thèo e non posso nè immaginare nè desiderare una vita senza di loro! Le cose sono andate così e nonostante tutto ho vissuto felicemente.
"Michel, quanti anni hanno i suoi figli?"
Mi domanda Lorenzo Mendoza per rompere il silenzio che si è creato al nostro tavolo. Non riesco a evitare di guardarlo. E' la fotocopia di suo padre.
"Grace ha 22 anni mentre Thèo ne ha 25."
Rispondo sbrigrativamente.
"Allora siamo coetanei. In che mese sei nato?"
Domanda Lorenzo a mio figlio, sorseggiando il suo aperitivo. Trasuda sicurezza e si nota subito che è cresciuto tra feste e cene galanti.
"In Marzo, e tu?"
"In Gennaio. Per la precisione compio gli anni Domenica! Ho anche un gemello sapete? Si chiama Diego!"
"Io lo sapevo già, Silvia mi ha raccontato tutto di te!"
Afferma Alma.
"Mamma!"
L'ammonisce la figlia, lanciando poi un'occhiata al suo fidanzato. Occhiata che non viene ricambiata.
"Spero che non mi abbia fatto una cattiva pubblicità!"
Scherza Lorenzo a denti stretti.
"Perchè avrei dovuto amore mio?"
Gli risponde lei afferrando la sua mano sul tavolo.
"E il tuo gemello è identico a te suppongo!"
Affermo. Due cloni di Armando Mendoza al mondo!
"No, siamo gemelli eterozigoti. Ci assomigliamo ma non fino a questo punto!"
"Diciamo che tuo fratello Diego, amore mio, è l'anello che congiunge tua madre e tuo padre quanto a somiglianze fisiche. Mentre tua sorella Camilla è la fotocopia di tua madre. Dovreste vederla!"
Così Betty ha avuto tre figli. Questa Camilla dev'essere senza dubbio una ragazza splendida!
"I miei figli invece hanno ereditato i tratti tipici dei Doinel!"
"Se sfogliaste i nostri album di famiglia, vedreste solo donne e uomini con gli occhi azzurri e i capelli più o meno biondi!"
Commenta mia figlia, aprendo bocca per la prima volta.
"Alma ci ha raccontato che sei proprietario della più grande azienda di moda del paese, Lorenzo!"
Esordisce Thèo intavolando una nuova conversazione mentre un cameriere sparecchia l'aperitivo per servire il piatto principale.
"Io possiedo solo poche azioni che papà ha intestato a me e ai miei fratelli. I soci di maggioranza sono ancora mio padre, mia madre, mia zia Camilla e i fratelli Valencia."
"Di cosa ti occupi in azienda?"
Domando a Lorenzo.
"Sono appena subentrato a mio padre assumendo la vice presidenza commerciale. Prima... diciamo che gli facevo da braccio destro! Di recente mio padre ha dovuto dimettersi in seguito a un infarto."
"Mi dispiace molto per tuo padre! Adesso come sta?"
Commenta Alma, sinceramente dispiaciuta. Sono dispiaciuto anche io. Certo, Armando Mendoza mi ha portato via la donna che amavo ma la morte non si augura a nessuno! Penso a Betty e ai brutti momenti che avrà passato!
"Speriamo che tuo padre si rimetta al meglio. Non immagino che brutti momenti saranno stati per te, i tuoi fratelli e tua madre."
"La ringrazio Michel. Sono stati dei momenti orribili, sopratutto per mia sorella e mia madre. Lei ha scelto di abbandonare la presidenza dell'azienda per passare più momenti con  mio  padre."
"Deve amarlo molto per rinunciare alla sua carriera."
Commento con una nota amara.
"Modestamente i miei genitori sono l'apoteosi dell'amore!"
"Io non posso che essere d'accordo con Lorenzo. Anche dopo tanti anni sono stupendi insieme, dovreste vederli!"
Aggiunge Silvia.
"Mel immagino."
Commento, afferrando un pezzo di carne con la forchetta. Non sono lo immagino, ma lo so!
"Quindi questo ristorante è suo Michel?"
Mi domanda Lorenzo, cambiando ancora discorso. Io annuisco.
"Ho diversi risotanti sparsi per il paese."
"Voi studiate o lavorate?"
Domanda Silvia ai miei figli, mentre il pranzo prosegue. Alma mi sorride e io le accarezzo il ginocchio. Non mi sarei mai aspettando di trovarmi a tavola con il figlio di Betty e Armando ma l'atmosfera è piacevole.
"Io mi sono appena laureato in Scienze Alimentari e lavoro in un'industria che si occupa di conservazione di alimenti."
Spiega Thèo, poi è la volta di mia figlia.
"Io studio Scienze Motorie. E tu Silvia?"
"Io sono in possesso solo di una qualifica professionale come addetta alla reception e accoglienza clienti."
"Hai studiato e lavori, questo è l'importante."
Commento.
"Sta per essere assunta dall'Ecomoda come modella."
Precisa Lorenzo.
"Che bello! Chissà come dev'essere sfilare in passerella!"
Commenta mia figlia, beccandosi una mia occhiataccia. Niente grilli per la testa!
"Ieri ho messo piede per la prima volta su una passerella. Ti assicuro che è stressante un po' come fare l'attrice! Devi recitare una parte. Ti dicono come vestirti, come truccarti, come muoverti, come tenere la mani e perfino dove guardare!"
"Peggio del militare e tu sorellina vorresti fare questa vita?"
Le domanda mio figlio.
"Lei non avrà mai il piacere di calcare una passerella. E tu quand'è che avresti fatto il militare per riuscire a fare un paragone?"
Affermo, scimmiottando mio figlio. Tutti al tavolo sorridono in modo disinvolto.
"Michel le faccio i miei complimenti per il ristorante, penso che tornerò!"
Si complimenta Lorenzo con me. Se dovesse venirci con Betty e Armando sarebbe quanto meno imbarazzante!

 

Diego
"Voi cosa ordinate?"
Domando alla mia fidanzata, a Francesco a e Nataniel, essendo indeciso su cosa prendere per pranzo.
"Fosse per me ordinerei tutto il menù!"
"Sei una buona forchetta?"
Domando a Nataniel, lui annuisce.
"Io oggi mi voglio tenere leggero... Paella!"
Afferma Francesco sorridendo mentre richiude il menu e lo appoggia sul tavolo. La sua battuta fa sorridere tutti noi.
"Cosa ne dite di ordinare una grande pirofila di paella e ce la spartiamo?"
Propone Nataniel. La mozione viene accolta.
"La ringrazio per questo invito dottor Mendoza!"
"Grazie ad entrambi per aver accettato. In ogni caso potete darmi del tu specie in un contesto simile!"
Specifico mentre mi tolgo la giacca e butto la cravatta all'indietro per non sporcarmela. Sotto al tavolo intreccio la mia mano con quella di Isabella e la vedo arrossire mentre la stringe. Quando la guardo negli occhi sento di aver finalmente trovato il mio posto nel mondo e la mia strada.
"Così vi siete appena messi insieme?"
Domanda a Nataniel, rompendo il silenzio. Isabella ed io ci guardiamo sorridendo.
"Esatto, pochi giorni fa!"
Afferma Isabella sorridente.
"Tu sei fidanzato Nataniel?"
Domando mentre un cameriere ci serve le bevande per cominciare. Apro un pacchetto di grissini mentre attendo da mangiare perchè sto morendo di fame! Divido il pacchetto con Isa.
"Sono sposato."
"Cosa sei??"
Domanda Isabella con stupore. Sembra che non lo sapesse!
"Ti ho shokkato vero scricciolo?"
Le dice lui ridendo. Scricciolo?! Inarco un sopraciglio infastidito dal nomigliolo.
"E da quanto sei sposato?"
"Sono sposato da sei anni, separato da qualche mese e ho un figlio di sette anni."
"Hai anche un figlio?"
Domanda la mia fidanzata. Il fotografo annuisce.
"Come si chiama tuo figlio?"
Gli domando.
"Si chiama JuanCarlos."
"E tua moglie?"
Gli domanda Isabella.
"Che razza di pettegoli siete!"
Scherza Francesco facendoci ridere.
"Non mi danno fastidio le domande! Lo scricciolo non mi vede da anni capisco che voglia sapere tutto. Si chiana AnaLaura ed è messicana!"
Ancora quel nomigliolo!
"Posso chiederti come mai siete separati?"
Gli domanda ancora la mia fidanzata. Adesso questo Nataniel ha raggiunto la soglia della simpatia specie dopo aver appreso che non ha intenzione di infilarsi nel suo letto, ma mi urta quel monigliolo in bocca sua! Non posso farci niente! Sono geloso come non lo sono mai stato prima e lo sono di Isabella!
"Non c'è molto da dire su questa storia. A 18 anni non si è pronti a fare i genitori e questo ha logorato il nostro rapporto come coppia! Si riesce comunque ad essere dei bravi genitori anche non stando insieme."
"Nataniel, vorrei scusarmi personalmente per aver rimandato il servizio fotografico a questo pomeriggio. Questa mattina c'è stato un po' di scompiglio in azienda!"
"Non preoccuparti Diego. Ho preso delle settimane libere in modo da occuparmi solo di voi, avremmo potuto anche rimandarlo a domani!"
"No, questo pomeriggio va bene!"
"Il dottor Valencia sbraita sempre così?"
"E anche peggio!"
Rispondo a Francesco.
"E' un agglomerato di tirannia, arroganza e cattiveria quel tipo. Senza offesa per nessuno!"
Commenta Isabella.
"E chi è che si offende? Ci sarà un motivo no se la mia famiglia e i Mora non lo sopportano!"
Commento.
"Scusate l'intomissione. Questo dottor Valencia fa parte del disguido che avete avuto?"
Domanda Nataniel.
"Diciamo che i Valencia hanno diverse crisi famigliari e oggi hanno pensato di usare l'Ecomoda come palcoscenico! Anzi è un avvenimento settimanale ormai!"
Commento. Insomma, prima la scazzottata tra Giulio e David e ora questo. Ma che si dessero appuntamento al bar o a casa loro!
La conversazione viene interrotta dal cellulare di Nataniel che suona quindi si allontana per rispondere.
"Ne approfitto per andare al bagno prima che arrivi il pranzo!"
C'informa Francesco. Che bello, resto da solo con lei!
"Simpatico il tuo amico... Scricciolo!"
Esordisco, ponendo l'accento sul nomigliolo. Sul suo volto si tinge il sorrisetto divertito che spunta di fronte alla mia gelosia!
"Sei ancora geloso di Nataniel?"
"No, no!"
"Mi chiama da sempre con quel nomigliolo per la mia stazza da... da scricciolo!"
"Mh, mh... E' un bel soprannome in effetti!"
Rispondo fingendomi risentito.
"Lo fa in amicizia. Non hai sentito che è sposato e ha un bimbo?"
"Ho sentito. Come ho sentito che è separato quindi su piazza!"
"Ma io non gli interesso! Come te lo devo dire?"
Mi ricorda afferrando la mia mano. Non riesco più a restare serio perciò inizio a sghignazzare.
"Mi stavi prendendo in giro allora?"
Mi rimprovera, dandomi un buffetto sul braccio.
"Sì e no! Ho capito che le sue intenzioni non sono per nulla maliziose ma non ti nascondo che il nomigliolo che ti ha affibiato m'infastidisce! Solo io posso chiamarti con termini così dolci..."
Le sussurro a pochi centimetri dala sua bocca. La distanza tra noi si azzera e ci baciamo. Spero che Nataniel e Francesco se la prendano comoda!


Giulia
Arriviamo di fronte alla discoteca sopra cui dovrebbe vivere quel tale Santiago. Parcheggiamo fuori dal cancello e c'incontriamo tutti e tre davanti ad esso. Io sono proprio curiosa di sentire che giustificazione avrà da darci per la fortuita coincidenza!
Io personalmente non sono rimasta così shokkata dalla notizia. Al mondo come vigono la libertà di stampa e di religione vige anche quella di amare chi a uno pare. Spero che papà lo capisca!
E' David a suonare il campanello mentre siamo tutti e tre posizionati davanti alla telecamera.
"Sì chi è?"
Si sente provenire dal citofono.
"Salve, siamo David, Patrizia e Giulia Valencia. Ci perdoni per il disturbo, ma vorremo scambiare quattro chiacchiere con lei se possibile!"
Dall'altra parte non si sente nulla se non il rumore del ricevutore che viene appeso.
"Ha riattaccato?"
Domanda mia mamma cercando di tirare il cancello il quale non si apre.
"Che stron..."
Mio fratello non fa a tempo a finire la frase perchè la chiusura centralizzata del cancello scatta. Richiudiamo il cancello alle nostre spalle quindi imbocchiamo una scala. Entriamo in un lussuso appartamento dove un pastore tedesco di razza sta riposando sul tappeto. Dal piano superiore scende un ragazzo bellissimo. Perchè se sono bellissimi la maggior parte, sono gay?
"Buon giorno. Ci perdoni per la visita ma vorremmo parlare con lei di quell'articolo! Io sono David Valencia. Le presento mia madre Patrizia e mia sorella Giulia."
Il tipo sembra sulle sue mentre stringe la mano a tutti e tre.
"Siete stati sfortunati. Avete mancato per un pelo l'orda di gionalisti che per colpa vostra è stata tutta la mattina accampata sotto casa mia!"
Mia madre, mio fratello ed io ci guardiano perplessi.
"Vale a dire?"
Domando.
"Cosa vuole insinuare?"
Domanda mia madre.
"Vuole negare che quel giornalista era lì per ordine di suo figlio, signora?"
"Ma come si permette di dire queste cose su mio figlio? La stessa domanda potremmo farla a lei!"
Sbotta mia madre.
"Aspetti un momento! Non è forse lei che ha baciato mio fratello? Se qualcuno aveva dei piani per la serata questo è senza ombra di dubbio lei!"
"Si sbaglia Signor Valencia!"
"No non mi sbaglio!"
"E io avrei fatto questo per avere il vialetto di casa invaso da reporter?"
"Io non vedo nessuno! Vuole venire a farsi un giro all'Ecomoda? Abbiamo chiuso l'ingresso principale e messo la sicurezza a presidiare il cancello posteriore da cui non solo escono le auto ma anche i pedoni, i clienti e i visitatori! Mentre di fronte a casa sua non vediamo nessuno!"
Commento.
"Già, mia sorella ha ragione. Non c'è l'ombra di un giornalista!"
Afferma mia madre.
"Quindi siete venuti qui ad accusarmi di qualcosa che invece ha commesso Michael?"
"Non si permetta più. Mio fratello non va di certo in cerca di pubblicità! E' più nel suo stile!"
Afferma mio fratello.
"Come osa insultarmi in casa mia?!"
"Qui nessuno sta insultando nessuno! Lei è famoso per spopolare sulle riviste, ogni occasione è buona per farsi pubblicità!"
"Signora, non le rispondo perchè è una donna di una certa età!"
"CHE COSA?! Ma come si permette, insolente!"
Sbotta mamma avanzando verso di lui. Io la blocco.
"Mamma ferma! Per carità! E lei oltre che bugiardo è anche un maleducato!"
"Vergognatevi voi a venire a casa delle persone per insularle! Vi auguro buona giornata, fuori di qui! E dite a Michael che non si faccia più sentire!"
Afferma sbattendoci fuori da casa sua.
"Buffo, è lo stesso messaggio che manda lui a te! IMBECILLE!"
Sbotta mio fratello.
"Ma come si permette?"
"Quel tipo farà meglio a non farsi più vedere! Non voglio neanche sentirlo nominare d'ora in poi!"
Si sfoga mia madre.
"Tranquilla mamma, sono certa che dopo questo epidosio Michael non accetterà di rivederlo!"
"Bambini miei tornate all'Ecomoda?"
"Per forza mamma. Mangeremo un boccone lì in caffetteria!"
Risponde David.
"Io vorrei passare dall'ufficio di papà per vedere come sta... "
"Facci sapere mamma."
"Buona giornata."
Ci saluta accarezzando con la sua le nostre guance, prima di dirigersi verso la sua auto. David ed io raggiungiamo la mia auto quando mi squilla il cellulare.
"David, solo un secondo."
"Va bene ma fa presto."
Mi allontano da lui per rispondere a Paola.
"Amica mia che bello sentirti!"
Esordisco.
"Ciao Giulietta! Baby, ho appena appreso da Facebook una notizia sconvolgente riguardo tuo fratello Michael!"
"Non esagerare non c'è niente di sconvolgente. Il mondo è pieno di gay!"
"E i tuoi come l'hanno presa?"
"Quello che l'ha presa male è stato mio padre. Sapessi!"
Affermo portandomi una mano alla fronte.
"Stasera ti telefono così parliamo meglio e ti racconto ogni cosa come si deve!"
"Non sarà necessario che mi telefoni."
"Perchè?"
"Sono in volo per Bogotà! Tra poco sarò lì!"
"Non ci posso credere!!! Allora stasera devi per forza passare a casa mia!"
"Farò il possibile per sganciarmi dai miei. Ma credi che sia una buona idea con una crisi in corso?"
"Mio padre avrà così da fare con Michael che non noterà nemmeno la tua presenza! Dobbiamo per forza parlare!"
"Hai assolutamente ragione, dobbiamo raccontarci tutto! Allora sarò da te questa sera, un bacio!"
"Un bacio amica mia!"
Bene Diego e Isabella, preparatevi a vivere dei giorni duri! Così imparate a prendervi gioco di me!

 

Mario
Ma che le dico? Ciao Marcella, da quanto tempo! Alexander è mio figlio? Mio Dio, è stata una pazzia venire qui! Ma oramai sono in ballo e devo ballare!
Giungo davanti al cancello dove suono. Poco dopo dalla porta esce una donna ispanica la quale si avvicina al cancello.
"Salve, cosa desidera?"
"Buon giorno signora. Mi chiamo Mario Calderon e vorrei parlare con la padrona di casa."
"Si accomodi e aspetti qui signore, vado a dire alla signora Marcella che è qui."
"La ringrazio."
Faccio quello che mi è stato detto e aspetto pazientemente sotto il portico arredato con eleganti mobili da giardino. Nell'attesa tento di trovare le parole adatte. Magari ho preso un grosso granchio e farò la figura dell'imcellile! O magari è davvero mio figlio e cosa farò? Mi passo una mano sul volto quando mi rendo conto di non essere solo. Mi volto lentamente e dopo tanti anni mi trovo faccia a faccia con Marcella. Saranno anche passati tanti anni ma su di lei non si notano, tranne che per qualche ciocca grigio! E' ancora fantastica! Indossa una tenuta da lavoro, forse aveva da fare!

 

Marcella
Sento il cuore martellare forte per l'agitazione. Mario è qui è temo di sapere il motivo della sua visita! Cosa gli dico se mi domanda di Alex? La tentazione di mentire è forte. Di mentire per lasciare le cose come stanno! Alex non è mai stato influenzato dal fatto di non aver conosciuto il padre naturale, ha avuto un' infanzia serena così come la sua adolescenza che è stata rallegrata dal mio matrimonio con Russell e dalla sua presenza. Alex cel'ha già un padre... E Mario vivrà lo stesso anche senza sapere dell'esistenza di un suo figlio!
Esco nella veranda anteriore e Mario mi tiene le spalle. Tra i capelli ricci e castani ha qualche ciuffo grigio. Mi stampo in faccia un sorriso disinvolto. Quando si volta noto che è stempiato.
"Mario, quanto tempo."
"Marcella... Ciao. Scusami per l'improvvisata. Ti ho disturbato?"
"No, stavo solo facendo del giardinaggio. Accomodati."
Lo invito facendogli strada fin dentro casa.
"Con permesso."
"Brigida."
"Mi dica signora Marcella."
"Per favore prepari il caffè. Mario come lo prendi?"
"Con un po' di latte se possibile."
"Certamente. Brigida per favore servi in caffè in soggiorno."
Dopo aver dato direttive alla cameriera ci accomodiamo in soggiorno sul divano. C'è solo un tavolino all'incrocio dei due divani a separarci. Ci osserviamo negli occhi per diversi secondi mentre nessuno dei due ha il coraggio di parlare! Non ci vediamo dalla mattina in cui ci siamo svegliati nello stesso letto dopo aver fatto l'amore!
"Allora, Mariabeatrice mi ha detto che ti sei trattenuto a Bogotà per controllare la situazione in azienda."
"Più che controllare ne avevo nostalgia."
"Hai trovato tutto in ordine?"
"Certo. La nuova collezione è promettente, la figlia di Armando e Betty ha una grande carriera davanti! Dovresti vederla."
"La figlia di Armando e Betty?"
"No, intendevo la sfilata. Si terrà fra grossomodo sette settimane."
"Ci farò un pensierino. Zucchero?"
"Un cucchiaino, grazie."
Dopo aver servito il caffè Brigida si allontata. Oh, quante chiacchiere inutili! Perchè non arriva dritto al punto?
Sorseggiamo i nostri caffè immersi in silenzi imbarazzanti e sguardi per traverso.
"Ho sentito che ti sei sposata."
Annuisco.
"Mio marito si trova a Los Angeles con nostro figlio. Russell, mio marito, è propietario di un agenzia pubblicitaria. Tu ti sei sistemato?"
"No, non mi sono mai sposato."
Specifica ridacchiando. E ti pareva!
"Ho conosciuto Alexander all'areoporto."
"Lo so, Mariabeatrice mel'ha raccontanto. Adesso di cosa ti occupi?"
"Stringo affari con varie persone, ma per lo più mi occupo di consulenze per varie aziende come libero professionista."
"Sembra un lavoro noioso."
"Lo è ma ci pago l'affitto, le bollette e mantengo un discreto stile di vita."
"Lo sai Mario mi ha sorpreso molto la tua visita!"
"Lo immaginavo sono passati tanti anni dall'ultima volta che ci siamo visti. Esattamente ventisette."
Grazie per averlo specificato, so quanti anni ha mio figlio! L'ansia inizia a possedermi e cambio nervosamente la posizione delle gambe.
"Altro caffè?"
Domando a Mario e lui rifiuta.
"Mario, posso sapere il motivo della tua visita?"
Gli domando facendomi coraggio. Lui posa la tazza per poi mettersi comodo sul divano.
"Marcella andrò dritto al punto. Mariabeatrice ti avrà riferito che abbiamo parlato di tuo figlio.."
Annusisco mentre mi tormento le mani.
"Le coincidenze sono un po' troppe. Non puoi negare che Alexander mi somigli, poi compie 28 anni ed è nato in Giugno, esattamente nove mesi dopo la nostra notte... Marcella io oggi sono venuto qui  per togliermi un dubbio amletico. Non è che per caso Alexander è mio... mio figlio?"
Mi domanda deglutendo. Chi volevo prendere in giro? La cosa non poteva restargli segeta per tutta la vita!
Ritrovando la parola riesco a dire:
"Sai Mario... Non capisco in che modo la mia risposta possa cambiarti la vita."
"Marcella, come sarebbe a dire! Credo che sia un dettaglio importante nella vita di un uomo sapere o meno di avere un figlio!"
"Non prendiamoci in giro Mario, ti conosco fin troppo bene e per te la verità sarebbe una seccatura!"
"Marcella è così allora? Alaxander è... è mio figlio? Quella notte ti ho lasciato il mio DNA come regalo?"
"Questo lo avevi già capito in quel taxi con mia sorella..."
Mario si lascia andare contro il poggiaschiena del divano per poi coprirsi il viso con le mani. Ho portato questo segreto per 27 anni e non avrei mei immaginato che dirglielo mi avrebbe regalato una sensazione di liberazione.
"Beh adesso hai avuto la risposta che cercavi, perciò penso che tu possa andare."
Affermo alzandomi.
"Cosa? Credi di cavartela così senza darmi una spiegazione? Maledizione Marcella, come ha fatto a non passarti per la testa il pensiero di telefonarmi per dirmi sai che quella notte sono rimasta incinta di te?"
Mi domanda con ironia e veemenza alzandosi dal divano.
"Così ti saresti messo a fare il padre modello? Andiamo Mario non prendiamoci in giro! Tu sei nato scapolo e come possiamo vedere morirai scapolo! Secondo te perchè non sono venuta a dirtelo?"
"OK, ammetto che di me non c'è da fidarsi. Anzi sono certo che se non ci fossimo mai incontrati in quel bar quella notte tu non saresti mai venuta a letto con me."
"Infatti Mario. Ma qui non stiamo discutendo di quella notte. Io non posso pentirmi di quello che è successo perchè mi ha regalato la cosa più bella che ho ovvero l'essere madre. Ma francamente non tel'ho detto perchè di te avevo scarsa stima allora e cel'ho anche adesso.  Non mi faceva impazzire l'idea di farti crescere mio figlio!"
"Ok... Ok... E' assurdo trovarmi qui a fare questo discorso. Non posso credere di avere un figlio."
"C'è di positivo che non dovrai darti tanto da fare tra pappette e pannolini visto che è già svezzato."
"Marcella... Non scherzare... Per me è un fulmine a ciel sereno scoprire a 57 anni di avere un figlio quasi trentenne! E' assurdo... Ho bisogno di un bicchiere!"
Afferma grattandosi la testa metre vaga per la stanza.
"Immagino che adesso vorrai conoscere meglio Alexander..."
"Una cosa per volta Marcella sono ancora sotto shock. Alexander cosa sa del suo padre biologico?"
"Sa che è Colombiano. Gli ho raccontato di avere avuto con lui una sveltina durante una vacanza a Rio."
"Quello che mi ha riferito tua sorella in pratica. Quindi lei non sa nulla di... di noi insomma?"
"Lo sa. Gliel'ho detto ieri."
"Non hai raccontato a nessuno di quello che c'è stato tra di noi anni fa?"
"Solo a mio marito... Ovviamente lui sa tutto..."
"Hm... Non posso crederci..."
"Se vorrai conoscere Alexander io farò in modo di dirgli la verità su suo padre biologico..."
"Per adesso preferirei che non facessi niente Marcella."
"Per me va anche bene se le cose restano come sono."
"Marcella io non so come comportarmi... Dovrei andare da un ragazzo di ventisette anni e dire ciao sono tuo padre?"
"Se le tue intenzioni non erano quelle di conoscerlo come mai sei venuto qui oggi?"
"Sto solo dicendo che non sono pronto Marcella. Prima di trovarmi ancora faccia a faccia con lui devo prendere coscienza che ho... che ho un figlio."
Balbetta avvicinandosi alla porta.
"Te ne stai andando?"
"Sì, io ho bisogno d'aria e di fare una lunga passeggiata. Ho parcheggiato fuori dal quartiere quindi mi aspetterà una bella passeggiata."
"Mario spero tu comprenda i motivi per cui non tel'ho detto prima."
"Marcella non posso biasimarti se pensi determinate cose di me. Ho passato la vita creandomi una determinata fama!"
"Questo è il mio numero Mario. Se un giorno vorrai conoscere Alex io gli parlerò di te e sarà lui a decidere."
"Basta che abbbelisci un po' il quadro."
Afferma, suscitando in me un sorriso che non aspettavo uscisse.
"Sto scherzando Marcella. Se dovrai parlare a lui di me devi dirgli esattamente come stanno le cose perchè non ho nessuna intenzione di deludere quel ragazzo."
"Forse allora un po' sei maturato in questi 27 anni..."
"No Marcella. Io sono il Mario di 27 anni fa, sappilo se deciderai di presentarmi Alexander. Buona giornata."
"Ciao Mario."
Saluto, chiudendo la porta. Non posso credere di aver avuto questa conversazione! Non faccio i salti di gioia al pensiero che Mario passi del tempo con il mio ragazzo, specie dopo che mi ha praticamente detto che è rimasto lo stesso scapestrato che era 27 anni fa! In più dovrò dire ad Alexader che gli ho deliberatamente mentito per 27 anni... Che conosco bene suo padre e che sapevo dove trovarlo se solo avessi voltuo. Mio figlio capirà le mie ragioni?
Affero il telefono perchè ho bisogno di parlare con mio marito. Ma dove diavolo si è cacciato? Perchè non risponde al telefono? Finalmente risponde al terzo squillo e odo una voce impastata.
"Marcella?"
"Amore mio finalmente, è da così tanto tempo che provo a chiamarti!"
"E' successo qualcosa?"
"Ma stavi dormendo?"
"No.... stavo lavorando..."
"Amore non immaginerai chi è venuto a trovarmi...E' venuto Mario Calderon, il padre biologico di Alex."
"Che cosa? E perchè è venuto da te?"
"E' una lunga storia da raccontare al telefono... Diciamo che Mariabeatrice ha parlato troppo e lui è venuto a sincerarsi che Alex sia o non sia suo figlio...Ho raccontato tutto anche a mia sorella."
"Marcella io prendo il primo volo e passo lì il weekend. Voglio sapere come sono andate le cose!"
"Ti aspetto. Ho davvero bisogno di te."
"Sarò lì al più presto."
Chiudo la comunizazione accomodandomi sul divano. Non vedo l'ora di riabbracciare mio marito dopo tutti questi giorni! Il mio cellulare emette vibrazioni per avvisarmi dell'arrivo di un IM da parte di mio figlio.

Mamma ho cercato di chiamare papà ma non risponde, ho bussato in camera sua e non risponde. Tu hai notizie?

Rispondo a mio figlio dicendogli di avere parlato con lui il quale ha deciso di tornare per il week end. Strano che non abbia aperto la porta ad Alex! Forse stava davvero dormendo come sembrava dalla sua voce impastata. Ma allora come mai ha detto che non stava dormendo bensì lavorando?


Mario
Servirebbero 1000km di passeggiata! Ho un figlio. Ho un figlio!!! Al mondo esiste un figlio con il mio DNA e lo scopro quando lui ha ventisette anni! Che giornata. Di sicuro me la ricorderò in eterno! Con la memoria torno indietro di qualche giorno provando a focalizzare l'immagine di Alexander ma è un'immagine sfocata... Alexander mi assomiglia talmente tanto che dovrebbe essere chiaro come il sole a tutti che si tratta di mio figlio. Che Mariabeatrice non l'abbia capito non mi sorprende perchè ha il cervello delle dimensioni di una noce!
E adesso che faccio con lui?


Russell
Accidenti questa non ci voleva! Che diavolo vuole adesso questo tizio da mio figlio?! Quando chiudo la comunicazione con mia moglie mi alzo dal letto e m'infilo i pantaloni.
"Che fai?"
Mi chiede la mia amante inginocchiandosi sul letto e aggirando la mia vita con le sue mani.
"Devo tornare a Miami."
Lei si stacca da me scendendo dal letto per posizionarsi di fronte a me.
"Che cosa? E come mai?"
"Ci sono dei problemi a casa."
"Con la moglie che non ti decidi a lasciare?"
Mi domanda incrociando le braccia stizzita. Io le passo accanto per prendere la camicia appesa alla sedia.
"E guardami quando ti parlo! Cosa sono io un ripiego? La tua valvola di sfogo? La tua puttana?!"
"Kelly sei tu che ti definisci così, io non ti ho mai defintia come tale. Con te sto bene, mi fai sentire un ragazzino! Ma ho pur sempre una famiglia..."
"Dimmi la verità una volta per tutte! Tu non vuoi lasciare tua moglie vero?"
Mi domanda con gli occhi lucidi. Io rispondo con un cenno di assenso.
"Che bastardo..."
"Io sono legato a mia moglie..."
"E' molto semplice la faccenda! Tu ami tua moglie ma ogni tanto ti piace spassartela con le ragazzine che hanno la metà dei tuoi anni!"
"E' la prima volta che faccio una cosa simile! Tu mi hai colpito! Se fosse solo per sesso potrei andare con chiunque e sarei un habituè in questo genere di cose invece è la prima volta che mi trovo in una situazione simile..."
Ammetto portandomi le mani alla testa e giorovagando per la stanza. Ma che cosa ho fatto? Ho una casa stupenda che la mia speldida moglie provvede a mandare avanti con attenzione, un figlio esemplare perciò cosa ci faccio nella stanza da letto di una ragazzina?
"E allora non mi lasciare ti prego, torna ad essere il Russell di mesi fa! Quello che è rimasto conquistato da me!"
M'implora allacciandomi le braccia al collo e baciandomi castamente.
"Kelly.... Non è così facile mettere a tacere i sensi di colpa. Io sono combattuto..."
Kelly abbassa la testa posandola al mio petto.
"Quindi adesso cosa succede?"
Mi domanda.
"Io devo tornare a Miami per aiutare la mia famiglia."


Nataniel
Questo ristorante è immenso e fortunatamente trovo un posto appartato per parlare al telefono, ovvero il corridoio che porta ai bagni. Saranno passati almeno cinque o sei minuti e gli ho passati tutti a litigare con AnaLaura. Vorrebbe che questo weekend andassi da lei a SantaMarta perchè dice che deve parlarmi. Dirle che ho tra le mani un grosso ingaggio non serve a niente!
"Ana, non posso mollare i Mendoza e i Valencia! Passerò il week end chiuso nella camera oscura, mi dici come faccio a venire a SantaMarta?"
"Viene sempre il tuo lavoro vero prima?"
"Questo argomento lo abbiamo già affrontato fin troppe volte e penso che tu non sia nella posizione di farmi la predica! Non capisco perchè tu debba creare problemi anche adesso che abbiamo trovato un accordo che funziona!"
"Io ho bisogno di parlarti a quattr'occhi!"
"E allora se è così importante vieni tu no?"
"E Juan a chi lo lascio? Non posso portatrlo con me perchè ha la scuola!"
"E allora dovrai attendere che termini il contratto che ho con l'Ecomoda!"
"E quando sarà?"
"Fra sette settimane ci sarà la sfilata... Poi dovrò trattare la vendita delle foto... Grossomodo nove settimane."
Sento che tira un respiro profondo per calmare i nervi.
"Questa è la situazione. Oppure puoi dirmi quello che devi dirmi per telefono."
"No per telefono. Non so cosa potevo aspettarmi da te... Buon lavoro."
Mi augura risentita prima di sbattere il telefono. Mi fa salire il sangue alla testa quando non sente ragioni! Tiro un respito profondo, esasperato.
"Santa pazienza."
"Che coincidenza."
Avverto alle mie spalle una voce femminile che riconosco. Una voce bellissima!
"Dottoressa, davvero una coincidenza. E' qui da sola?"
"No, sono qui con Ugo Lombardi, Michael Valencia e Roberta Mora. E lei?"
"Io sto pranzando con suo fratello Diego, con Francesco e Isabella."
"Questo ristorante è talmente immenso che non mi sorprendo del fatto che non ci siamo incontrati."
"Può dirlo, è davvero grande. Il suo fidanzato non le fa compagnia per pranzo?"
"Doveva occuparsi di alcune questioni famigliari. Ne approfitto per porle le mie scuse a nome dell'Ecomoda per aver rimandato il servizio a questo pomeriggio!"
"Ho già detto a suo fratello che per me non è stato un problema."
Dio, questa donna è bellissima. I suoi capelli sembrano morbidissimi, la sua pelle liscia e ha due grandi occhi magnetici.
"Cosa ne dice se ci unissimo per pranzare tutti insieme?"
Propone lei. Dio che sarebbe fantastico!
"Dico che è un'ottima idea."
"Bene, andiamo in cerca di mio fratello così possiamo unire un tavolo al vostro!"
Cammino dietro di lei indicandole dove si trova il nostro tavolo. Ricordo bene il monito che mi è stato fatto da Francesco ma sono molto attratto da questa ragazza!
Arrivati al tavolo noto che Francesco non è ancora tornato e Isabella e Diego si stanno baciando. Camilla tossisce per attirare la loro attenzione.
"Sorella ma sei sempre in mezzo ai piedi?"
La rimprovera Diego.
"Non è colpa mia se non lasci mai respirare questa povera ragazza!"
"Ho incontrato tua sorella e ha proposto di unire i tavoli."
Spiego a Diego.
"Sono qui con Michael, Roby e Ugo!"
"Non c'è problema, cerchiamo un cameriere allora!"

 

Michael
Quanto vorrei che fosse un incubo! Da una parte sono incazzato a morte con mio padre per avermi parlato come se fossi un malato mentale, dall'altra invece le sue parole mi hanno ferito e questo perchè so di volerli bene nonostante tutto. E' mio padre porca miseria! Uno si aspetta comprensione e supporto da parte di un padre e non una mazzata simle!
Mi sciacquo il viso con dell'acqua fresca sperando di recuperare una temperatura normale. Ho un viso orribile.... Cerchiato dalle occhiaie, gli occhi da pianto e le guance accaldate dall'agitazione. Qualcuno mi spiega come faccio a fare le foto oggi? Appoggio la fronte allo specchio godendo della frescura quando si apre la porta a soffietto del bagno da cui entra Francesco. E' intento a mandare un messaggino e non si accorge di me fino a che non ripone in tasca il suo cellulare nuovo.
"Ehi."
Lo saluto.
"Ehi. Come ti senti?"
"Sotto un treno."
Gli rispondo, mentre lui si avvicina a un vespasiano per urinare. Abbasso lo sguardo in imbarazzo.
"Non ti chiedo neanche com'è andato il confronto con tuo padre perchè lo hanno sentito tutti."
"Che bella notizia."
"Devi aspettare che digerisca la notizia e solo allora potrai chiedergli se lo può accettare... Riprova tra qualche giorno."
"E quei giorni diventeranno anni? Sbaglio o tu non parli con tuo padre da sette anni?"
Gli domando mentre si avvicina a me per lavarsi le mani.
"Non è detto che debba succedere anche a te, spero vivamente di no!"
"Non pensi di chiamarlo per fargli gli auguri di compleanno? Magari lui sta aspettando un tuo passo... Si sarà pentito e sa di averti fatto così male che non ha il coraggio neanche di scriverti..."
Francesco mi guarda fissandomi.
"Scusa se mi sono permesso."
"Sai che non ho mai considerato la faccenda da questo punto di vista? Grazie."
"Non c'è di che, grazie a te. Sai mia sorella pensa che sia stato Santiago a pagare quel fotografo per farsi trovare al ristorante e che il bacio fosse programmato."
"E tu cosa pensi?"
"Io lo conosco poco. So che per lui essere argomento di gossip non è fonte di imbarazzo e non è una situazione inusuale!"
"Questo non signifa che sia opera sua... tanti indizi sono solo indizi e non fanno una prova!"
Mi consiglia Francesco poco prima che il mio cellulare squilli. E' David perciò rispondo subito.
"Cosa mi dici?"
"Vuoi davvero saperlo? Quel tale crede che sia stato tu a mettere li quel giornalista!"
"Stai scherzando spero! Se è stato lui a baciarmi! E io mi sarei tirato da solo la zappa sui piedi usando il web per far avere la notizia a papà? Pensa che ieri sera gli ho anche detto che mio padre non lo sapeva e perciò volevo evitare certe effusioni in pubblico! Che razza di verme!"
"Noi gli abbiamo rinfrescato la memoria sul fatto che è stato lui a baciarti e non tu a baciare lui!"
"E poi non mi sembra che gli dispiaccia finire in pasto ai giornalisti! Dove sei adesso?"
"All'Ecomoda, sto mangiando una piadina e mi porto avanti con il lavoro. Tu?"
"Al ristorante. Sto per tornare al tavolo, mangiamo qualcosa e torniamo in azienda."
"Ci vediamo qui allora. Pensi che sia il caso di passare a casa stasera?"
"Non saperi... Ma non posso certo non farmi vedere dopo quanto accaduto oggi ti sembra? Farò un nuovo tentativo con papà."
"Provaci. Mamma sta adando da lui per cercare di rabbonirlo!"
"Speriamo che ci riesca. A dopo."
Lo saluto.
"Santiago accusa me di tutto, dice che i giornalisti erano li per opera mia."
"Ma vi pare tanto insentata l'ipotesi che quel giornalista fosse lì a cenare per una fortuita coindicenza?"

 

Patrizia
Percorro il solito lungo corridoio prima di accedere all'uffico di Daniele. Nell'anticamera dove si trova la sala d'aspetto e la sua segretaria vedo una ragazza che di spalle che canticchia e si lima le ughie. E' in piedi e sfoggia una gonna cortissima. Ma è cosi che ci si veste se si lavora in un posto serio come la sede del Ministero? Dopo aver posato la lima per unghie si alza di qualche centimetro la gonna, si ravviva i capelli. Ma chi diavolo è questa? Che fine ha fatto Marta la decrepita segretaria di mio marito? 
"Buongiorno."
Le dico. La tipa si volta e noto che ha gli occhi verdi oltre ad una fluente chioma color rame.
"Buongiorno a lei signora."
"Sto andando da Daniele."
"Dal dottor Valencia  vorrà dire. Ha un appuntamento?"
"Come prego? E lei chi sarebbe?"
"Mi chiamo Ninfa, sono la segretaria del dottore Valencia. E lei?"
Mi domanda squadrandomi da capo a piedi.
"Io mi chiamo Patrizia e sono la moglie del dottor Valencia! Quindi come potrà ben intuire non necessito di un appuntamento!"
"Mi dispiace signora ma io sono tenuta ad annunciare tutte le visite del dottore."
"Non mi sono spiegata evidentemente. Io sono sua moglie e nessuno mi ha mai annunciato o impedito di entrare signorina!"
"Che succede?"
Domanda Daniele arrivando dal suo ufficio. Mi saluta con un bacio sulla guancia.
"Ciao Daniele. La signorina mi stava impedendo di venire da te!"
"E' forse impazzita? Dov'era con la testa quando le ho detto che se vengono a cercarmi memrbi della mia famiglia hanno il pieno accesso al mio ufficio?"
La rimprovera Daniele con mia grande soddisfazione!
"Mi perdoni dottor Valencia, non accadrà più."
"Lo spero bene. Domandi scusa a mia moglie."
"Mi perdoni signora e mi scusi per il malinteso."
Rivolgo a quella ragazza un'occhiataccia prima di seguire mio marito nel suo ufficio. Ma cosa ci fa quella cretina nel suo ufficio?
"Che fine ha fatto Marta?"
"E' andata in pensione."
"Non lo sapevo e non mi avevi detto di aver assunto una nuova segretaria..."
"Non ce ne è stato il tempo, come sai abbiamo avuto problemi più urgenti."
"Daniele ti prego, non puoi rinnegare Michael!"
"Patrizia non ho mai detto che farò una cosa simile! Non so cosa farò! Per adesso sono incazzato e sconvolto!"
"Io sono appena stata con David e Giulia a trovare quel tale. Giulia ha ipotizzato che potrebbe essere stato lui a montare tutto per un po' di pubblicià.... Ma quel tale nega e pensa la stessa cosa di nostro figlio..."
"Cosa vi aspettavate? Che venisse da voi a dirvi sì avete ragione? Ho fatto delle ricerche su questo Samuel Martinelli. E' un novellino, l'idiota ha appena ereditato il giornale dal padre deceduto. Ha soli venticinque anni."
"E hai anche una sua foto?"
Daniele stacca lo schermo dalla tastiera del suo laptop facendomi vedere la foto di un tizio dai capelli castani, occhi scuri, pelle olivastra e occhiali dalla montatura quadrata.
"Mai visto in vita mia."
Commento redendo il tablet a mio marito.
"Se sei qui per rimproverarmi delle parole che ho usato all'Ecomoda io posso giustificarmi dicendo che sono piuttosto sorpreso a shokkato dalla notizia."
"Riuscirai ad accettarlo? Con il tempo. Michael è sempre tuo figlio, è sempre il solito Michael... malgrado i suoi gusti sessuali con corrispondano ai tuoi..."
Gli domando, avvongendogli le braccia attorno alle spalle da dietro.
"Fammi questa domanda tra qualche settimana o mese."
"Sai Danielino penso che dovresti staccare la spina... Anzi che entrambi ci meritiamo un weekend fuori porta..."
Propongo massaggiandogli le spalle e il collo.
"Sarebbe bello. Telefona al nostro agente di viaggi e stasera metteremo al vaglio le proposte."
Felice e contenta si scambiamo un bacio, mentre inizio a pensare a dove potremmo andare!

 

Cèsar
Non mi posso concentrare con la notizia che mia sorella mi ha appena girato. Ho aperto il link che mi ha inviato su whastapp e ho letto riga per riga con il cuore in gola. Il sentimento che ho provato è inequivocabile: osservando la foto a piè di pagina ho provato invidia per quel tale che ha potuto posare le sue labbra su quelle di Michael. Io quando ne ho avuto la fortuna non ho dato il giusto valore alla cosa! Stupido, stupido!
"Se ti distrai continuamente non completeremo mai questi codici!"
Mi rimprovera Martìn.
"Perdonami, ho avuto delle notizie da Bogotà..."
"Belle o brutte?"
"Eh....."
Il cellulare di Martìn squilla e lui rifiuta l'ennessima chiamata.
"Sempre il solito creditore fastidioso?"
"Sì, esatto."
Risponde con un falso sorriso. Poi si alza e si posiziona dietro di me... Mi posa le mani sulle spalle per farmi un massaggio. Da quando siamo a Madrid, tra me e lui non è ancora successo niente. Non che all'improvviso mi faccia schifo, ma adesso so per certo di avere in testa Michael. Partire è stato uno sbaglio ma adesso come faccio a piantare in asso il progetto? Considerando che io stesso tengo a questo progetto dei codici. Devo per forza aspettare altre cinque settimane e mezzo!
"Pensandoci bene ci meritiamo un po' di relax..."
Mi sussurra all'orecchio prima di posarvi sopra un delicato bacio.
"Non... Non so se è una buona idea. Rimettiamoci a lavorare che dici?"
Gli rispondo scollandomelo di dosso e tornando a battere sulla tastiera. Martìn tira un respiro profondo e riprende posto di fronte a me. Gurdando di sfuggita la sua espressione mi rendo conto che è rimasto deluso dal mio rifiuto.
Mentre digito senza sosta codici, scambio dei messaggi con mia sorella Roberta.

Ho letto l'articolo. Michael come sta? E Daniele come l'ha presa?

Michael è sotto un treno perchè suo padre l'ha riempito di parole. E' venuto all'Ecomoda e hanno sentito tutti ciò che si sono detti. Perchè non gli mandi un messaggio o non lo chiami?

Dopo le cose che gli ho detto? Come faccio?

Da qualche parte dovrai cominciare no? O vuoi aspettare che qualcun'altro lo consoli e te lo soffi?

C'è qualcuno accanto a lui?

Segui il mio consiglio fratellino.


Che sia questo Santiago? No, mia sorella questo tale non l'ha mai visto. Se parla così deve trattarsi di qualcuno che passa del tempo con Michael.

 


Roberta
Mio fratello ha la testa più dura del marmo! Io glielo avevo detto che si sarebbe pentito di questo viaggio! Farebbe bene a chiedere perdono a Michael e a confessargli di provare attrazione per lui ma di essere spaventato prima che sia troppo tardi e che la new entry dell'Ecomoda glielo soffi. Francesco lo punta continuamente e la confidenza che si vede tra di loro mi fa pensare che l'interesse non sia unicamente unilaterale.
"Signorina devi ancora dirci com'è andato il tuo appuntamento con Leon!"
Afferma Camilla.
"Oh sì raccontami tutto stella!"
Vuole sapere Ugo.
"Lei esce con mio cugino?"
Mi domanda Isabella.
"Grazie per la discrezione Camilla!"
La rimprovero con un sorriso imbarazzato.
"Tu lo sapevi?"
Domanda Isabella a Diego.
"Sapevo della loro conoscenza ma non che fossero usciti!"
"Bhe, visto che lo sanno tutti racconta a tutti com'è andata!"
Afferma Michael.
"E invece non vi racconterò niente perchè siete un branco di pettegoli!"
"Basta guardare il suo sorrisone per capire com'è andato!"
Afferma Diego.
"Lorenzo invece che fine ha fatto? Non è uscito a pranzare?"
Domanda Camilla a Diego mentre beve il caffè che conclude il pranzo.
"Il nostro fratellino è andato a conoscere la suocera! Ci credi?"
Le risponde Diego. Oddio è andato a conoscere la famiglia di Silvia... le presentazioni ufficiali sono ufficialmente terminate... Questa notizia è una martellata nello stomaco.
" Quella ragazza avrà fatto una fattura a nostro fratello!"
Commenta Camilla prima di alzarsi da tavola seguita da tutti noi. Avvilita da questo pranzo terminato nel peggiore dei modi m'infilo la giacca.
"Comunque se non mi racconti tutto non ti perdonerò mai!"
Mi sussurra Camilla.
"E' stato molto bello! Il caffè dove volevamo andare era chiuso così siamo finti al Kamikaze..."
"Che schifo! Così ha conosciuto il tuo ex!"
"Sì, non era molto contento di questo! Posto e incontri a parte, è stata una bella serata. Leon è divertente, sorridente e mi ha riempito di complimenti sai?"
"Visto che hai fatto bene a chiamarlo? Che vuol dire incontri a parte?"
"Indovina un  po' chi ho incontrato che ovviamente era ubriaco e ci ha infastiditi? Gonzalo Torres."
"Che sfiga. Proprio quel viscido!"
"Lui e Lorenzo escono ancora insieme!"
"Sarebbe ora che mio fratello si liberasse di lui! La sua compagnia è distruttiva e gli fa fare pessime cose!"
"Leon non ha alzato le mani per la differenza d'età, gli sarà sembrato di picchiare un ragazzino!"
"Considerata anche l'età cerebrale che quel demente dimostra!"
"Nel complesso sì, con Leon mi trovo molto bene. A proposito verrà alla festa!"
"Questa è una bella notizia, non vedo l'ora di conoscerlo! A proposito della festa ho pensato a un regalo. Cosa ne dici se ad entrambi regalassimo un set composto da 24 ore, agenda e portadocumenti? Di due colori diversi a Diego marrone e a Lorenzo nero o viceversa! In vera pelle."
"Brava è una bella idea! L'ideale per festeggiare anche i loro nuovi incarichi in azienda!"
"Allora sento se agli altri l'idea piace. Mando a tutti un messaggio sulla chat comune che abbiamo aperto!"

 

Giulio
Quest'attesa mi sta uccidendo. Non mi sono mai mangiato le unghie prima d'ora ma negli utlimi venti minuti le ho divorate! Non è possibile che non sia ancora tornato dal suo pranzo, sono certo che sia in ufficio e che si neghi! Spazientito mi alzo dal divanetto della sala d'aspetto e mi avvio verso il suo ufficio. La sua segretaria si alza dalla sua postazione per inseguirmi ma io ho già raggiungo la porta del suo ufficio che spalanco con foga. Eccolo il verme! Si stava nascondendo da me!
"Samuel Martinelli. Ti nascondevi allora?"
"Giulio Valencia, quanto tempo! Niente affatto, stavo semplicemente lavorando e capirai che un eventuale incontro con te è nel gradino più basso dei miei impegni!"
Mi risponde pungente e disinvolto.
"Non trovi il tempo per fare due chiacchiere con me ma lo trovi per diffamare mio fratello?!"
"Non ho proprio diffamato nessuno. Diciamo che ho dato una mano a tuo fratello ad uscire allo scoperto! Dovresti ringraziarmi piuttosto!"
"DOVREI RINGRAZIARTI DOPO CHE HAI USATO MIO FRATELLO PER VENDICARTI DI ME?!"
Affermo con veemenza.
"Datti una calmata o mi vedrò costretto a farti sbattere fuori dalla sicurezza! Guardati attorno ti trovi nella redazione di un giornale scandalistico. Mi sono trovato di fronte una ghiotta occasione e l'ho sfruttata! E' il mio lavoro caro Giulio amico mio!"
"Sei un codardo, non hai neanche il coraggio di ammettere che il tuo unico scopo era colpire me per vendicarti!"
"Vendicarmi? Ah, ti riferisci a quando ti ho beccato a letto con la donna che avrei dovuto sposare?"
"Ma come, sei arrabbiato con me per quello? Invece di ringraziarmi per averti evitato il matrimonio con quella sgualdrina!"
Gli rispondo provocandolo e sciommiottandolo per ciò che lui ha detto prima. La provocazione funziona perchè si alza in piedi e sbatte le mani sul tavolo.
"Fuori di qui Valencia!"
"Se hai dei problemi con me prenditela con me e lascia in pace la mia famiglia.DSe davvero vuoi giocare a questo gioco sappi che iIo sono più bravo di te a rovinare la vita agli altri."
Lo minaccio posando i palmi delle mani sulla scrivania e protendendomi verso di lui. Lui mi guarda con odio. Prima di abbandonare il suo ufficio fingo un gesto maldestro e un posacenere di cristallo si rompe in mille pezzi cadendo.
"Ops, che sbadato."


Nataniel
"Crede che questo divanetto stia meglio qui o in quell'angolo?"
Mi domanda Camilla aiutandomi a montare il set.
"Così è perfetto. Ma sarebbe meglio una luce meno intensa!"
Mi sposto per regolare la luce mentre Camilla percorre la passerella per scendere. E' bellissima!
"Lei ha mai posato?"
Le domando. Camilla mi guarda con stupore.
"Mi perdoni se sono stato indiscreto..."
"Si figuri, è solo che mi vergognerei! Salgo sulla passerella solo all'inizio e alla fine delle sfilate e mi vergogno a morte così!"
"Credo invece che lei sia molto fotogenica. Facciamo una prova."
"Come dice?"
"Non le succederà niente."
Affermo sorridendo mentre regolo la mia reflex.
"Ma no, non è il caso!"
"Vedrà che si renderà conto di essere fotogenica. Si accomodi sul gradini della paserella e giri la testa di qualche grado a destra... No, di meno... Scusi...."
Sfioro il suo mento per postarle il volto e avevo ragione a pensare che ha una pelle morbidissima. I nostri sguardi s'incontrano e Camilla sembra a disagio mentre io sento il cuore accelerare. Torno alla mia postazione, guardo nel obiettivo e noto che Camilla butta lo sguardo verso di me.
"Non guardi in camera, guardi verso la porta dell'atelier. Ferma così."
Ci vuole un attimo a scattare la foto.
"Fatto."
Camilla si alza sistemandosi la gonna. Adesso mi sembra più rilassata e ha riacquistato colorito!
"Guardi."
Le dico girando la camera per mostrarle il display sulla parte posteriore. Osservo Camilla guardare la foto... Siamo uno accanto all'altra ed io devo fare uno sforzo immane per tenermi a freno!
"Non posso credere di essere io questa qui!"
Afferma sorridente. Un colpo di tosse richiama la nostra attenzione. Ma sta sempre in mezzo il fidanzato? Il tipo mi guarda male ostentando calma.
"Amore mio Nataniel mi ha scattato una foto. Ci credi che ho scoperto di essere fotogenica?"
"Perchè sei bellissima amore. Serviva lui per scoprirlo?"
Domanda lui acido. I due si allontanato leggermente ma io sento quello che si dicono.
"Sei arrabbiato?"
"No amore mio... Ne abbiamo parlato ieri. Sono venuto a chiederti se hai parlato a tuo fratello di quello che stava per succedere per colpa di mia sorella, della storia del giornale."
"No, non ho avuto un momento per raccontarglielo. S'incavolerà come una belva lo sai vero? Se tu mi dici di tenere il segreto io lo terrò."
"Non è un segreto... E poi si tratta di tuo fratello e sei tu che devi decidere se glielo vuoi dire o meno..."
"Va bene amore mio. Ruguardo alla foto la farò stampare così potrai farla incorniciare!"
"Va bene amore mio, io torno al mio lavoro."
I due si scambiano un casto bacio.
"Buon lavoro."
Rivolge a me con tono freddo.
"Altrettanto."
Camilla torna verso di me per ultimare gli ultimi dettagli del set.
"Le farò avere quanto prima la foto. Desidera anche un formato digitale?"
"Se possibile sì."
"Va bene. Mi perdoni se sono stato invadente."
Le dico, prima di allontanarmi per fissare sulla reflex un obiettivo più potente.


Diego
Non credevo fosse possibile provare certe cose! Da quando la conosco non penso che a lei e non riesco a concentrarmi sul mio lavoro. Poso la penna buttanto la testa all'indietro sullo schienale imbottito della mia poltrona. Isabella mi ha stregato... Mi ha catturato completamente... Vorrei non dover mai staccare le mie labbra dalle sue perciò le ore di lavoro sono un suplizio! Quando bussano alla porta spero sia lei invece fa capolino mia sorella.
"Ti disturbo?"
"No vieni pure. Cosa succede?"
"Vorrei scambiare due parole con te."
"A che proposito?"
Le domando. Camilla esita su quello che ha da dirmi!
"Cos'altro succede?"
Domando preoccupato ed esasperato.
"Riguarda Giulia."
"Niente di buono allora. Cos'altro ha combinato?"
"David mi ha raccontato di una cosa che ha fatto Giulia... che poi non è avvenuta perchè Daniele è intervenuto in tempo..."
"Mi stai solo confondendo! Cos'ha fatto quella stupida?"
"Giulia ha chiamato un giornale scandalistico cui ha dato un nome falso e raccontato un mucchio di cavolate... La notizia doveva uscire oggi ma Daniele ha sborsato una fortuna per non farla pubblicare quindi per evitare alla figlia una denuncia penale...."
"E cosa doveva esserci scritto in quell'articolo? Camilla parla chiaro!"
"Giulia ha inventato una tua tresca con Pilar Robledo Vazquez dicendo che la vedevi di nascosto alle spalle della tua nuova ragazza."
"CHE COS'HA FATTO?!"
Affermo irato e alzandomi. Camilla si alza di fronte a me.
"Sì, ma come ti ho detto non è successo niente, la notizia non uscirà!"
"Ma quella è una pazza psicopatica! Non si rende conto delle conseguenze? Non si sarebbe beccata solo la mia di denuncia ma anche quella di Pilar! Io non posso credere all'idiozia di quella ragazza!"
"Diego calmati, dai..."
"Calmarmi? Io adesso vado fuori e la faccio a brandelli!"
Esco dal mio ufficio deciso a fare una piazzata! E' ora che quella brutta vipera mi lasci in pace, sono stufo marcio!
La prima persona che incontro una volta uscito dal mio studio è la mia Isa. Basta il suo sguardo a calmarmi!
"Isabella prova a calmarlo tu! Io vado, sta per cominciare il servizio!"
Si congeda Camilla.
"Che sta succedendo? Sei tutto rosso."
Nota, passandomi una mano sul viso. Io le afferro la mano e la bacio prima di accompagnare il suo corpo verso di me per baciarle le labbra.
"Sono incazzato nero."
"Con chi cel'hai?"
"Vuoi sapere l'ultima invenzione di quella stupida di Giulia Valencia? Pensa che quella stupia ha chiamato un giornale di gossip e ha inventato che avevo una tresca con Pilar Robledo Vazquez alle tue spalle! Ti rendi conto?! Se non fosse stato per suo padre che ha pagato per evitare che la notizia venisse pubblicata di me si direbbero cose non vere!"
"E' evidente che non ha digerito i tuoi rifiuti... Ma lei come faceva a sapere di Pilar Robledo Vazquez?"
Mi domanda Isabella. Giusto, come faceva a saperlo?
"Beh... E' venuta in azienda e avrà fatto 2 più 2..."
"Può essere..."
"Sono un verme..."
Affermo con aria mesta.
"Perchè dici così?"
"Perchè mi metto a parlare con te delle mie ex.... Perchè devi sopportare quell'insulsa di Giulia e devi ascoltare questi discorsi riguardo donne con cui ho avuto delle storie..."
"E tu devi sopportare il mio ex che mi manda messaggini e foto... Non siamo pari?"
Mi risponde intrecciando le dita della sua mano con le mie. Le sorrido.
"Dove la trovo un'altra come te? Non hai idea di quanto mi vergogno del mio passato... Di quanto io sia pentito per essere stato con Giulia e con Pilar... Non sai quanto io sia pentito..."
Dico, abbassando lo sguardo verso il pavimento mentre le mie dita stringono la sua mano.
"Lo so che inizialmente mi sono fatta influenzare dalla reputazione che avevi, dal tuo passato... ma Domenica sera io ho preso un impegno e ho fatto una promessa a te prima che a me stessa: io non mi farò più influenzare da ciò che eri... Se ho deciso di iniziare questa relazione l'ho fatto dandoti fiducia. Io non sono il tipo di donna da piazzate di gelosia, l'avrai capito che non amo attirare l'attenzione. Se parlare del tuo passato e della tua vita con me, sfogarti ti fa sentire meglio per me va bene. Non mi dispiace farti anche da amica."
Com'è possibile che per tutti questi anni io mi sia accontentato quando esistono donne come lei? Dotate di un cervello così acuto, di una simile dolcezza e maturità... Come risposta la stringo forte a me. Con le labbra posso sfiorare il suo orecchio.
"Se non fossimo qui ti riempirei di baci..."
Le sussurro nell'orecchio. Lei affonda le mani nella mia schiena stringendomi ancora di più. Quando siamo nuovamente faccia a faccia noto che le sue guance sono tinte di quel rossore che adoro... Le accarezzo una guancia per poi sorridere... Adoro questa donna!
La mia euforia si placa quando noto che il suo ex, salito probabilmente per assistere al servizio fotografico insieme a Jimmy, ci sta osservando.
"A propisto del tuo ex. Dovrei scambiarci due paroline."
"Diego..."
"Sarò gentile, te lo prometto!"
"Chissà come mai non ci credo! E con Giulia cosa pensi di fare? Non temi che abbia altre trovate simili?"
"Intendo parlarci al più presto a brutto muso. Le intimerò una volta per tutte di lasciare in pace sia me che te!"
"E intendi farlo durante o dopo il servizio?"
"Non lo farò qui in azienda. Questa sera andrò a casa sua! E se dovrò affrontare anche Daniele Valencia affornterò anche lui!"
"Però io ti accompagnerò!"
"Io vorrei evitarti di dover sopportare ancora quei due. Ti prego, aspettami a casa tua e appena avrò detto a Giulia quello che le devo dire ti raggiungo, ok?"
Lei annuisce prima di ricevere da me un bacio. Oggi termina la mia pazienza nei confronti di quell'oca bionda! Ma come ho fatto ad andarci?!
"Brava. Adesso mi occupo dell altro problema!"
Affermo dirigendomi verso Massimiliano.


Massimiliano
Vederla con lui mi fa male. Giulia aveva ragione quando mi ha detto che non avrebbero evitato in eterno le loro effusioni davanti a me. Si baciamo, si abbracciano, si accarezzano e sorridono e ogni volta sento il mio cuore creparsi ancora di più.
"Dovresti togliertela dalla testa...."
Mi consiglia Jimmy.
"Lo so amico. Ma come posso fare? Io non penso che a lei e non dormo... Credevo davvero che fosse la donna della mia vita..."
"Dovresti cominciare ad uscire con altre ragazze! Non c'è proprio nessuna che ti attira almeno un po'?"
"Sono qui da pochissimo tempo non conosco nessuna!"
"E allora questa sera ti presento io delle ragazze!"
A cosa può servire? Solo una ragazza con i fiocchi, migliore di Isabella potrebbe farmela dimenticare! Se ne esiste una!
Sposto la mia attenzione al servizio fotografico e noto che Giulia mi sta lanciando degli sguardi languidi. Ma è matta? Davanti a tutti? Quella ragazza ha la testa più dura del marmo! E' proprio dura di comprendonio! Mi domando se sia vero ciò che mi ha narrato di quella notte in cui ero ubriaco. Davvero ci ho provato con lei? Per la prima volta da quando la conosco sposto il suo sguardo lungo il suo corpo che si muove disinvolto davanti ai rilettori. E' indubbiamente una bella ragazza.
Scuoto la testa cacciando questi pensieri quando avverto una mano sulla mia spalla. Mi volto trovandomi faccia a faccia con il nuovo ragazzo della mia ex. Che diamine vuole?
"Ciao Jimmy."
"Ehilà Diego! Sembra in gamba questo fotografo!"
"Molto in gamba. Massimiliano permette due parole in privato? Entriamo nel mio ufficio."
"Va bene dottor Mendoza."
Lui mi lascia passare per primo. Isabella ci guarda mentre entriamo in presidenza e una volta dentro Diego Mendoza richiude la porta.
"Se vuole regarduirmi per aver abbandonato la reception..."
"Stavolta sorvolerò, non ho voglia di affrontare discussioni inutili perciò andrò dritto al punto. Lei sa perfettamente perchè cel'ho con lei."
"Perchè non me lo dice lei dottore?"
"Isabella non cercava certo di farle del male, lei la conosce meglio di me e sa che è così..."
"Esatto, io la conosco meglio di lei."
"Su questo non ci piove. Lei non ha idea di quanto mi rincresce dire certe cose, ma io sono consapevole del fatto che avete condiviso tanti anni. E' un dato di fatto che lei la conosce meglio di me. Per adesso. Tuttavia adesso Isabella ha un nuovo fidanzato, che sarei io! E gradirei immensamente se la smettesse di fare la corte alla mia fidanzata!"
"C'è altro dottore?"
Lui assume un'espressione stupita e anche incavolata.
"Lei lo fa apposta? Si diverte a provocarmi?"
"No dottore. Ho ascoltato ciò che ha detto. Adesso posso andare?"
"Ha ascoltato ma sono certo che non ha capito! Io non tollero che mandi messaggini romantici nel cuore della notte alla mia fidanzata!"
"Ho capito dottore."
Balbetto ostentanto una sicurezza che non posseggo. E' evidente che hanno parlato di me e che Isabella non apprezza i miei tentativi di risvegliare i suoi ricordi...
"Lo spero. Adesso può andare."
"In ogni caso le anticipo che tra due mesi intendo rientrare in Italia perciò riceverà le mie dimissioni con largo anticipo. Buona giornata."
Mi dirigo fuori dal quell'ufficio e sulla porta mi scontro con Freddy il quale sta entrando. Mentre raggiungo l'ascensore rilasso il torace e le spalle avvertendo che i miei occhi si stanno inumidendo. Jimmy ha ragione... Non posso vivere così per i prossimi due mesi... Devo fare qualcosa!

 

Armando
"... Mi ha fatto una pena quel ragazzo, non puoi immaginare!"
Concludo verso mia moglie, alla fine del resoconto di quanto avvenuto in azienda tra Michael e Daniele.
"Sapevo quale sarebbe stata la reazione di quell'idiota di Daniele!"
"Dovevi vedere, lo ha trattato come un appestato!"
"Io non riuscirei a perdonarlo tanto facilmente fossi in Michael. Cambiando discorso... Hai parlato con Lorenzo?"
"Certo amore mio. Ha ribatido la storia che mi ha raccontato ieri sera e non è tutto! In più aggiunto che sta con lei perchè Silvia ama la sua natura spensierata e perchè stanno sulla stessa lunghezza d'onda. In ogni caso se la storia che ha raccontato Lorenzo è vera o meno lo sapremo presto visto che Silvia e Isabella sono molto amiche!"
"Io dico che se lo vedremo con il tempo se nostro figlio è sincero o meno nei confronti di questa ragazza."
"Prima che soffra irrimendiabilmente si spera. Amore mio posso scendere dal tapis roulant? Sono stanco."
"Ma Armando, abbiamo appena cominciato!"
Mi ammonisce mia moglie. Io sbuffo riprendendo a fare i miei esercizi.
"Strano che il tuo amico Calderon non ti abbia più tempestato di telefonate per tutta la giornara!"
Io alzo gli occhi al cielo.
"E non sei contenta? Sembra che ne abbia combinata un'altra delle sue e debba risolvere un grosso problema."
"E di cosa ti sorprendi? Il tuo amico è venuto al mondo apposta per combinare guai!"

 

Roberta
Roberta quando la smetterai di pensare a lui? Lorenzo ha trovato la donna per cui mettere la testa apposto, cui presentare la sua famiglia e per cui vale la pena sopportare un pranzo con la suocera. E non sei tu! L'anno è cominciato da appena 20 giorni, vuoi davvero trascorrerlo come gli altri? No, non deve succedere! Hai finalmente trovato un'occasione per essere felice e non te la devi lasciare sfuggire dalle mani per uno che non ti noterà mai!
"Basta, da questo istante in poi Lorenzo Mendoza sarà solamente un amico e un collega!"
Ordino a me stessa quando mi arriva un IM da Leon.

Ieri sera è stata una bellissima serata. Ho telefonato al cafè che era chiuso per lutto e stasera riaprono. Ti va ancora di vedermi?

Mi scappa un sorriso e rispondo di sì.

 

Lorenzo
Sto facendo una cosa orribile, lo so. E adesso non solo verso Silvia ma anche verso la mia famiglia che già l'adora, verso Alma, Michel e i suoi figli che di me pensano le meglio cose. Perchè mi sono ficcato in tutto questo? Tengo la testa tra le mani con i gomiti che fanno perno sulla scrivania e se non fosse per il cellulare che vibra continuerei ad autommiserarmi all'infinito. Gonzalo mi ha messaggiato.

Stasera hai da fare? Ti aspetto al Kamikaze per fare due chiacchiere. Non mi tirare il bidone!

Ho decisamente bisogno di un bicchierino con un amico. Rispondo affermativamente quando bussano alla porta.
"Avanti."
Diego entra richiudendo la porta dietro di sè. Con sè ha un pacco.
"E' quello che penso?"
"Sì, Freddy mel'ha appena consegnato."
"Apri allora, cosa aspetti?"


FINE CAPITOLO 30.


Ciao a tutti, eccomi tornata attiva! Scusate per l'attesa! Spero che il trentesimo capitolo vi sia piaciuto!
Commenti sul pranzo di Lorenzo e Silvia? Alma e Michel si renderanno conto che i sentimenti di Lorenzo verso Silvia non sono sinceri?
Tra Nataniel e Camilla dite che succederà qualcosa? David riuscirà davvero a tenere a freno le gelosia dopo l'episodio cui ha assistito?
Avete capito che Giulio conosce molto bene questo Samuel Martinelli. Credete che il tipo si riterrà soddisfatto o che proseguirà con la sua vendetta nei confronti di Giulio? E come farà?
Vi è piaciuto il confronto tra Diego e Massimiliano?
Cosa credete che accadrà con il ritorno di Paola?
Russell riuscià a chiudere con la sua amante? Marcella lo scoprirà mai?
Commenti sul primo incontro tra Mario e Marcella? Come proseguirà la questione? Come prenderà Alex la notizia sulla vera identità di suo padre?
Come andrà il secondo round Daniele-Michael? Daniele sarà più morbido?
Dite che  Cèsar deciderà di tornare in anticipo?
Come andrà il secondo appuntamento tra Roberta e Leon? E il pranzo tra lei e Lorenzo? Roberta darà il suo consenso sugli affari che hanno in mente Lorenzo e Diego?
Come andrà l'incontro anzi lo scontro tra Diego e Giulia?
Questo ed altro nei capitoli a venire! Grazie a chi mi segue!
Auguro a tutti voi una felice Pasqua!! <3

 

   
 
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