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Autore: saitoxlouise    06/04/2015    2 recensioni
"Uhm... allora prendi questo, quando sono triste mi tira su di morale."
"Ma... questo è un maiubo!"
"Si, è un gusto nuovo, provalo."
"Hahaha grazie mille, Murasakibara-senpai."
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Murasakibara, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Murasakibara e Minami si dirigevano, mano nella mano, a casa della ragazza per studiare. Stavolta era stata lei ad afferrarla a lui, e il gigante dei miracoli aveva ricambiato saldamente la stretta. L'atmosfera era davvero tesa, sarebbero stati nuovamente da soli in quella camera dov'era successo quel piccolo incidente.
"E se fosse ricapitato?" Pensava lei..."E' vero che stiamo insieme solo da oggi, ma di fatto è da un mesetto che il nostro rapporto è...particolare...e poi, essendo un ragazzo avrà quel tipo di esigenze, ne ho già avuto la prova sabato scorso..."

"Mina-chin?"
"SI! Che c'è?"
"Mi sembravi strana, è tutto apposto?"
"Si si, scusami tanto! Stavo solo pensando a una cosa... Bene, eccoci qua! Preparati, perchè ti farò studiare senza tregua!"
"..."
"Ad ogni modo, Atsushi..."
"Si?"
"Aspetta, entriamo dentro e poi finirò la frase."
Una volta entrati, e posati i giacchetti, Murasakibara ricominciò il discorso.
"Beh, cosa stavi dicendo?"
"Prima ero troppo felice e non ci ho nemmeno pensato... ma sarebbe egoista da parte mia costringerti a venire con me in America. Sei sicuro di volerlo fare?"
"Certo, Mina-chin. Io, anche se dovessi superare la selezione, non sarò mai uno studioso. Quindi stare un anno in Giappone o in America non mi cambia nulla. Avevo pensato di puntare sul basket per il mio futuro, e quale posto migliore dell'America?"
"Quindi... ti va bene?"
"Beh... sarà una seccatura dover studiare... ma per te, Mina-chin, questo e altro!"
"Atsushi..."
"Ehi... perchè fai quella faccia? Ho detto qualcosa di sbagliato?"
"No... è che tu... sei sempre così gentile e dolce con me... io per te non ho fatto niente!"
Atsushi le si avvicinò e con due dita le asciugò le lacrime dalle guance. Poi si chinò quel tanto che bastava per arrivare alla sua altezza, ovvero più di trenta centimetri, e le diede un tenero bacio sulla guancia.
"Non dire sciocchezze, Mina-chin. Senza di te, probabilmente non avrei uno scopo nella vita. Adesso... mangiamo, ok?"
"O-Ok- EHI ASPETTA! Dobbiamo studiare!"
"Tsk... te ne sei ricordata..."
"Forza, prendi matematica! Faremo tutte le materie tranne inglese, per quello c'è Tatsuya-kun."
"Mmh... che noia..."
 
Nei giorni a seguire Murasakibara fu costretto a impararsi tutto il programma da aprile a giugno, studiò ininterrottamente per molte ore al giorno. La strategia era semplice, per ogni verifica di fine unità fatta perfettamente al primo tentativo, avrebbe vinto un maiubo. Nonostante la mancanza di voglia, il gigante riuscì a migliorare molto e in fretta.
Due settimane dopo, il giorno in cui avrebbe dovuto studiare inglese con Muro-chin, lontano dalle grinfie di quella pazza, fu beccato in pieno al mini-market a perdere tempo proprio da lei. Minami quel giorno si era presa un po' di riposo, dopo aver sorvegliato Atsushi per 14 giorni, ma, a quanto pare, aveva commesso l'errore di fidarsi di Tatsuya.
"Atsushi..."
Il gigante viola deglutì.
"S-Si?"
"Perchè tu e Tatsuya-kun non siete a studiare?"
"B-Beh... ci siamo solo presi una piccola pausa! Vero, Muro-chin?"
Minami fulminò con lo sguardo Himuro, che non riuscì a mentirle molto bene.
"S-Si... cioè...una pausa... ma ora torniamo subito a studiare, vero Atsushi?"
"S-Si..."
"Ah davvero? Allora lasciate che mi unisca a voi."
"Ma no, Minami-chan, tu hai già fatto abbastanza! Per oggi puoi riposarti!"
Tranquillo, Tatsuya-kun, verrò solo a controllare che voi studiate..."
"O-Okay..."
Anche quella faccenda era risolta, adesso rimaneva solo storia, ma c'era un problema. In quell'ultimo periodo aveva finito tutti i dolci, e non poteva permettersi di comprarne altri! Come avrebbe potuto ridurre all'obbedienza Atsushi?

"Pronto, Atsushi, anche oggi i miei non sono in casa, quindi vieni tu, okay?"
"Mmh... arrivo."
Una volta arrivato, i due si misero a lavoro. Ancora non aveva pensato a un modo per stimolarlo, ma non si sarebbe arresa.
"Mina-chin... non ce la faccio più!"
"Devi fare perfettamente questo test, così passeremo alla prossima unità!"
"Ma io sono stanchissimo! Non resisto!"
Tutti  i giorni lo stesso copione, a quel punto avrebbe dovuto rispondergli assicurandogli un maiubo per ogni test fatto senza errori... "Pensa, Minami, pensa! Cosa posso inventarmi?"
D'un tratto, l'illuminazione... sarebbe stato rischioso, e molto imbarazzante, non era sicura di farcela, ma doveva tentare.
"Mina-chin, perchè ti sei allontanata?"
"F-F-Facciamo così: per ogni test perfetto che farai, io... i-io mi avvicinerò di un passo."
"E allora?"
"E allora... prima o poi arriverò di fronte a te!"
"E allora?"
"E allora... mancano 5 test, e io sono a quattro passi da te... se non sbaglierai nulla..."
"C-Cosa? Non penserai che per un bacetto io mi metta a studiare, vero?"
"Non parlavo di un bacio..."
"C-Cosa? E-E allora a cosa ti riferisci?"
"S-Se farai come ti dico, poi potrai... potrai f-fare tutto quello che ti pare con me!"
"S-Stai scherzando?"
"Sono serissima."
"V-Va bene... ma poi non lamentarti!"

In un'ora Murasakibara finì ben tre unità, e dopo aver fatto anche la quarta, si ritrovò a dover affrontare l'ultima con Minami praticamente appiccicata a lui.
"E-Ehm... Mina-chin... lo so che i patti erano questi... ma se mi stai così vicina non posso concentrarmi..."
"Fai finta che non ci sia!"
"Lo so, ma... avere una persona in piedi accanto mentre si studia..."
"E va bene, allora mi siederò sulle tue gambe. Tu continua a lavorare!"
"O-Okay..."
Accidenti, ma che le era preso? Come poteva concentrarsi sentendo il suo respiro sulla pelle, il suo irresistibile profumo, le sue delicate gambe a contatto con le sue cosce... maledizione, era successo di nuovo! Un movimento falso e si sarebbe accorta per la seconda volta dell'erezione!
C'è da dire che anche lei si sentiva molto tesa, forse aveva un po' esagerato mettendo entrambi in quella situazione, ma era necessario.
"Su, Atsushi, cosa aspetti?"
"S-Si..."
Dopo aver svuotato un po' la mente, il gigante ricominciò a studiare, e, anche se con molta fatica, superò anche l'ultimo test.
"Bravissimo, Atsushi! Tutto il duro lavoro che hai fatto sta fruttando!"
"Umh... grazie..."
Minami scese dalle possenti gambe del suo fidanzato.
"E...adesso?"
Atsushi si alzò in piedi e la abbracciò.
"Beh, adesso potrò fare tutto quello che mi pare, giusto?"
"S-Si..."
"P-Però... io...non voglio farti fare qualcosa che non vuoi..."
Minami lo guardò maliziosa.
"Davvero? Guardando in basso avevo pensato il contrario..."
Murasakibara diventò più viola dei suoi capelli. Si era comletamente dimenticato dell'erezione e l'aveva abbracciata, chiunque se ne sarebbe accorto!
E va bene allora, la fece stendere sul letto e si mise sopra di lei. Dopo qualche minuto di baci e strusciamenti per niente casti, decise di toglierle i vestiti.
Non stava facendo niente di sbagliato, in fondo, anche se erano passate solo tre settimane dal loro fidanzamento ufficiale, si comportavano come una coppia da due mesetti, e già da prima erano innamorati. Per non parlare del fatto che se non avesse superato la selezione non avrebbe potuto più vederla per un anno.
Si desideravano troppo, al diavolo il tempo, al diavolo tutto!
"Atsushi... è una mia scelta, non sentirti in colpa. Ti amo, non c'è niente di male in quello che stai facendo."
"M-Mina-chin... anche io ti amo..."
Dopo essersi spogliati completamente, Atsushi entrò dentro di lei, facendo piano per non farle male.
"Ahi!"
"Scusa, Mina-chin, ti fa molto male?"
"N-No... continua... ma fai piano!"
"S-Si..."
Tutto intorno a loro perse di significato, nessuno scambio culturale, nessun giudizio degli altri, nessuna carriera, chi se ne frega! C'erano solo lei e lui, e il loro sconfinato amore reciproco.
Una volta finito, Atsushi crollò di fianco a lei, e la abbracciò.
"Ti amo, Mina-chin... ti amo anche più dei maiubo."
"Hahaha e questa sarebbe la tua dichiarazione?"
"Si."
"Ti amo anche io, stupido..."
Così rimasero tutta la domenica a coccolarsi, in attesa dell'esame del giorno successivo.

Note dell'autore: salve a tutti! Scusate, ma non ho resistito! Pazienza se era da poco che stavano insieme, in fondo il tempo conta relativamente :) Alla prossima, ormai manca poco alla fine.

 

   
 
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