Buongiorno, Buona Pasqua e Buona Pasquetta a tutti voi!
Da Novembre non ho più aggiornato mie storie sul fandom Dragon Ball, perdonatemi per questo, ma purtroppo non ho più interesse a scrivere su questo fandom.
Non so dirvi il perché, o spiegarvelo, ma non riesce a suscitarmi le stesse emozioni o idee di una volta. Ed ora devo decidermi su cosa scrivere, perché la voglia di scrivere c'é sempre – diciamo che è una parte di me – e ci tengo moltissimo.
Quindi prima o poi mi ritroverete in qualche altro fandom.
Oggi sono qui per questa Mini-Long a cui tengo particolarmente, perché dedicata a coloro che sono riuscite con la loro pazienza a portarmi a scrivere in maniera decisamente migliore dei primi tempi.(Anche se, secondo me, in queste note e in questo capitolo troverete parecchi erroracci (?) da bimba dell'elementare!).
E non volevo lasciarla incompleta, perché mi ero ripromessa di completarla e postare TUTTI i capitoli.
In questo capitolo ho inserito gli ultimi due flash-back che avevo già postato e due finali diversi.
C'era chi tifava la Vegeta/Bulma e chi si era particolarmente affezionata/o alla Vegeta/Ivy; quindi ho pensato... Perché non scrivere due finali e accontentare tutti? Visto che anch'io ero parecchio indecisa sulla “vincitrice” della lotta “Chi vuol vincere il bel principino dei saiyan”?!
Detto questo, e tornando ad essere seria, vi ringrazio di tutto e spero che questi finali non vi deludano.
Non posso dirvi “Alla prossima”, ma vi dirò... Arrivederci, miei cari lettori/e lettrici :*
Grazie, davvero.
Non so dirvi il perché, o spiegarvelo, ma non riesce a suscitarmi le stesse emozioni o idee di una volta. Ed ora devo decidermi su cosa scrivere, perché la voglia di scrivere c'é sempre – diciamo che è una parte di me – e ci tengo moltissimo.
Quindi prima o poi mi ritroverete in qualche altro fandom.
Oggi sono qui per questa Mini-Long a cui tengo particolarmente, perché dedicata a coloro che sono riuscite con la loro pazienza a portarmi a scrivere in maniera decisamente migliore dei primi tempi.
E non volevo lasciarla incompleta, perché mi ero ripromessa di completarla e postare TUTTI i capitoli.
In questo capitolo ho inserito gli ultimi due flash-back che avevo già postato e due finali diversi.
C'era chi tifava la Vegeta/Bulma e chi si era particolarmente affezionata/o alla Vegeta/Ivy; quindi ho pensato... Perché non scrivere due finali e accontentare tutti? Visto che anch'io ero parecchio indecisa sulla “vincitrice” della lotta “Chi vuol vincere il bel principino dei saiyan”?!
Detto questo, e tornando ad essere seria, vi ringrazio di tutto e spero che questi finali non vi deludano.
Non posso dirvi “Alla prossima”, ma vi dirò... Arrivederci, miei cari lettori/e lettrici :*
Grazie, davvero.
◊ Nede ◊
◊ PRIMO FINALE – VEGETA/BULMA ◊
Ivy aveva preso tutte le sue cose, le aveva messe dentro enormi valigie – poste all'interno delle capsule che portava con sé – ed adesso stava andando via dalla Capsule Corporation.
Era incinta.
Incinta del figlio del principe dei saiyan.
E lui non l'avrebbe mai saputo.
Vide il taxi, arrivato in quell'istante, e accelerò il passo.
Alzò lo sguardo, puntato in precedenza sulle mattonelle del vialetto, e vide il saiyan poggiato alla corteccia di un albero vicino all'ingresso.
Il suo cuore perse un battito per poi accelerare, mentre gocce di pioggia bagnavano il suo viso.
Mischiandosi con le lacrime.
«Cosa vuoi, Vegeta? Vuoi umiliarmi ancora? Di fronte a lei hai già fatto molto. Perché ti sei disturbato a venire qui?»
Pronunciò la donna, abbassando lo sguardo e ricominciando ad avviarsi verso il taxi...
◊ ◊ ◊ ◊
Per quanto impossibile potesse essere, in quella sera d'autunno, Vegeta aveva messo in chiaro che entrambe, Bulma e Ivy, dovevano smetterla.
Smetterla di comportarsi come ragazzine isteriche, perché lui aveva capito − intravedendo quella bruciatura sulla pelle diafana di Bulma − che lei sarebbe stata la sua compagna.
Perché come aveva detto la scienziata: i saiyan hanno un onore da difendere e non possono venir meno alla loro natura.
Era andato a letto una notte sola con Ivy senza cedere ad altri tentativi, ma con Bulma era stato diverso.
E dopo quell'arrivederci, e quell'ultimo bacio, Ivy salì sul taxi e se ne andò da sconfitta.
Vegeta non amava Ivy, ma dentro di lui qualcosa lo legava a lei.
Ancor prima di quando avevano fatto l'amore, qualcosa che non sapeva spiegare o comprendere.
In fondo i sentimenti sono estranei ai saiyan.
Dopo la fine del Cell-Game, e la vittoria di Gohan, lui si era deciso a rimanere alla Capsule Corporation.
Superato il periodo della realizzazione di aver perso il suo rivale di sempre per sempre ed aver ritrovato la voglia di combattere, giurò a se stesso che suo figlio, Trunks, una volta cresciuto, lo avrebbe fatto diventare un grande guerriero.
Come quel ragazzo venuto dal futuro.
«Tesoro, sono appena arrivati Yamcha e mia sorella, non fare il solito scorbutico e vieni a salutarli. Ti aspetto giù.»
Pronunciò Bulma andando ad accogliere i suoi ospiti, lasciando il saiyan immobile accanto alla finestra a scrutare il cielo.
In realtà erano giorni che sua moglie tentava di convincere sua sorella a venirla a trovare, perché dopo quella notte non si erano più viste.
Solo qualche telefonata e qualche lungo chilometro di scuse.
...Vegeta non le rispose, si avvicinò a lei e l'agguantò per il polso.
«I saiyan sanno chi sarà la loro femmina, per tutta la vita, soltanto quando la loro saliva diventa incandescente e provoca un' ustione che rimarrà per sempre. E tu non ce l'hai. È stato questo che mi ha fatto scegliere, era lei sin dal principio ed io non l'ho compreso a causa tua, Ivy»
La donna sorrise tristemente, mentre le lacrime solcavano il suo viso, e senza dire nulla si avvicinò a Vegeta donandogli un ultimo bacio.
Un bacio di sconfitta, dolore e amore.
Un gesto che Vegeta le consentì, non riuscendo a scansarla e vedendola salire sul taxi e andare via.
Vegeta – dopo minuti di indecisione – scese al piano inferiore e vide sua cognata, al fianco di Yamcha, entrare con un sorriso tirato all'interno della Capsule Corporation.
La sorella della moglie del saiyan si avvicinò a lei sorridente, volendo a tutti i costi prendere in braccio la sua nipotina.
Una bambina di appena tre anni che era la fotocopia della madre.
Erano passati quattro anni da quando la cognata aveva lasciato quella casa.
Capì dal suo sguardo che lei non era felice.
Non era felice di quella vita.
Non era felice dell'uomo che aveva accanto, ma che ancora non aveva voluto sposare.
Quell'uomo che lei diceva essere il padre di sua figlia.
Il padre di Moon.
Eppure più guardava quella bambina negli occhi più un dubbio gli ronzava in testa.
Il taglio dei suoi occhi, la forma del viso e lo sguardo era... familiare.
Non era quello della zia, della madre o del presunto padre.
No.
Era quello di qualcuno che conosceva più di chiunque altro.
Ivy non ebbe il coraggio di dirglielo, celando quel segreto, ma lui sapeva benissimo che Moon era sua figlia.
Una bambina di appena tre anni che era la fotocopia della madre.
Erano passati quattro anni da quando la cognata aveva lasciato quella casa.
Capì dal suo sguardo che lei non era felice.
Non era felice di quella vita.
Non era felice dell'uomo che aveva accanto, ma che ancora non aveva voluto sposare.
Quell'uomo che lei diceva essere il padre di sua figlia.
Il padre di Moon.
Eppure più guardava quella bambina negli occhi più un dubbio gli ronzava in testa.
Il taglio dei suoi occhi, la forma del viso e lo sguardo era... familiare.
Non era quello della zia, della madre o del presunto padre.
No.
Era quello di qualcuno che conosceva più di chiunque altro.
Ivy non ebbe il coraggio di dirglielo, celando quel segreto, ma lui sapeva benissimo che Moon era sua figlia.