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Autore: Panda_Azzurra94    08/04/2015    0 recensioni
Era ormai da un mese che Violet aveva cacciato Tate ed esso ora era caduto nella depressione in cui si trovava prima di conoscerla, solo in forma più acuta.
Lei invece si sentirà terribilmente in colpa per averlo lasciato solo nel momento del bisogno, ma non vuole offendere la madre ed il padre, che odiano il ragazzo, perciò sarà molto insicura su ciò che dovrà fare.
I due ragazzi nonostante gli errori commessi torneranno insieme, oppure il loro amore segreto che provano uno verso l'altro li ferirà così tanto da farli allontanare solo di più?
(storia presente anche su Wattpad)
Genere: Horror, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tate, Langdon, Violet, Harmon, Violet, Harmon
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Violet si svegliò un po'spaventata perché Tate la stava stringendo e non ricordava la sera precedente, poi però cercò fi fare mente locale e infine decise di rilassarsi ancora un po'fra le sue braccia.

Ma Tate non desiderava la stessa cosa, così il ragazzo si alzò dal materasso e senza nemmeno guardare Violet, uscì dalla camera; Tate corse veloce fuori nel giardino della casa e si appoggiò al muro a piangere.

Che cosa avrebbe fatto? Sarebbe tornato tutto come una volta, quando erano felici, oppure sarebbe crollato tutto e lui sarebbe stato destinato a stare per l'eternità vicino a lei ma senza nemmeno poterle proferire parola?

Le domande lo tormentavano e lui non sapeva darle una risposta.

Nel frattempo anche Violet piangeva, non capiva perché il ragazzo prima volesse dormire con lei e poi andarsene senza dirle nulla, certo quello che gli aveva detto lo aveva ferito profondamente e se ne pentiva amaramente, ma credeva che si fosse risolto tutto ormai....ma effettivamente non era così.

Tate smise di piangere quando sentì delle voci a lui estranee provenire dall' entrata della casa e con suo stupore si accorse che una coppia sulla quarantina con due figli, un maschio e una femmina, avevano comprato la casa e ora la stessa vecchietta di sempre mostrava l'enorme villetta parlando della coppia gay che aveva ristrutturato tutto, i lampadari di Tiffany originali e tutto il resto saltando il fatto che li dentro ci erano morte tantissime persone, tralasciando anche il soprannome "la casa degli omicidi."

Vide la figlia di quella coppia e non poté fare a meno di notare la sua bellezza, forse perché somigliava davvero troppo a Violet, decise così che non appena si sarebbe trovata sola ci avrebbe parlato e gli Harmon questa volta non avrebbero fatto scappare anche questa famiglia.

Violet sentì degli strani rumori e rendendosi invisibile andò in soggiorno a controllare cosa fosse successo;  una nuova famiglia, che rottura si sarebbe dovuta dare da fare anche questa volta per farla scappare. Stava già per tornare in camera, quando ad un tratto si accorse che oltre ad una ragazza, dietro di lei c'era anche un ragazzino.

Poteva giurare che fossero fratelli gemelli,  erano identici, ma guardando meglio il ragazzo notò che era perfettamente uguale a Tate, solo era diverso nel modo di vestirsi ed era molto più alto.

Non aspettò un secondo in più, si posizionò in cima alle scale aspettando che salisse, così poi lo avrebbe seguito per poterci parlare.

Tate entrò invisibile e seguì la ragazza passo dopo passo rimanendo sempre più incantato dalla sua bellezza. Il suo nome era Sabrina, lo aveva sentito pronunciare dai genitori, ma Tate continuava a chiamarla Violet mentalmente.

Sabrina salì le scale assieme al fratello,  guardarono assieme le varie stanze del piano superiore e alla fine ognuno decise quale sarebbe stata la propria camera; Tate entrò furtivo prima di Sabrina nella stanza e si rese visibile appena si fu seduto sul letto.

Violet fece lo stesso con il gemello misterioso e questo si spaventò parecchio appena la vide, ma subito lei lo calmò

"Ehi che c'è? Sembra che tu abbia visto un fantasma! Sono la vicina, piacere Violet"

Gli porse la mano sorridendogli e lui la strinse un po'più rilassato

"Kit. Ma cosa ci fai in casa nostra, o meglio, nella mia nuova camera?"

Violet disse che di solito nessuno abitava in quella casa e ci veniva spesso, non poteva certo immaginare che ci fosse gente nuova.

Così iniziarono a conoscersi.

"Mi chiamo Kit Marshall, ho 16 anni proprio come la mia sorella gemella, mi sono trasferito con la mia famiglia per alcuni problemi sia famigliari che scolastici...anche tu ti sei trasferita oppure sei proprio di queste parti?"

Violet sorrise veramente questa volta perché trovava bello parlare con lui.

"Io mi chiamo Violet Harmon,  devo fare 17 anni e mi sono trasferita qui circa un anno fa per alcuni problemi tra i miei genitori...ti va di parlare dei tuoi problemi?"

Il ragazzo era un po'insicuro in fondo la conosceva solo da cinque minuti, era ancora una sconosciuta per lei, ma non le sembrò cattiva, così provò a raccontarle qualcosa.

"Beh vedi, i miei di fronte alle persone sono una coppietta allegra e felice, ma quando sono soli iniziano a litigare per le varie compagnie che frequentava mio padre, per il fatto che per colpa del lavoro di mamma lei non è mai con noi e cazzate simili, così ci siamo trasferiti più vicino al lavoro di mamma e lontano dagli amici di papá. Per la scuola nulla di che..."

La ragazza vide gli occhi di Kit farsi lucidi e istintivamente lo abbracciò sussurrandogli che poteva fidarsi.

"Mi picchiavano e nessuno a casa se ne accorgeva...io avevo paura a parlarne, poi un giorno mia sorella ha visto i soliti cinque bulli che mi tiravano calci e pugni e ne parlò coi miei..."

Violet ora gli accarezzava i capelli stringendolo sempre più a se

"Piangi Kit, sfogati, lascia uscire il tuo malessere."

Ed eccolo lì in un mare di lacrime.

Nel frattempo Tate aveva usato più o meno la stessa scusa di Violet per dare una spiegazione a Sabrina che al contrario di Kit era anche indifferente alla presenza di uno sconosciuto in camera, lo aveva guardato e senza preoccuparsi troppo gli aveva chiesto chi fosse mentre tranquillamente ritirava i suoi vestiti nell'armadio.

Iniziarono a conoscersi, lei disse da dove veniva, la sua età e che tra una settimana avrebbe iniziato una nuova scuola a quanto si diceva piena di "strafighi".

Tate non la ascoltava nemmeno troppo, la guardava semplicemente sorridendo come uno scemo, rispondeva solo alle sue domande, per il resto annuiva senza aggiungere nulla.

"Allora Tate, che musica ascolti?"

Il ragazzo senza dare retta alla sua espressione disgustata iniziò ad elencare nomi di cantanti che gli piacevano prima della sua morte, e Sabrina conoscendo neanche la metà di quegli artisti, lo interruppe bruscamente con un

"Che noia! Dai su ascolta qui!"

La ragazza prese il telefono dalla tasca e dopo essere andata sul lettore musicale premette su di un brano.

La canzone iniziò subito con rumori assordanti per Tate, mentre Sabrina li riteneva rilassanti.

Subito dopo una voce maschile roca iniziò a cantare, anche se a Tate sembrava più un urlo straziante.

"Can you hear the silence? Can you see the dark? Can you fix a broken? Can you feel, can you feel my heart?"

Così recitava la prima strofa della canzone. A Tate sembrava tutto quanto solo rumore mentre Sabrina di fianco a lui si stava rilassando tantissimo e non ne capiva il motivo.

A fine canzone lei annunciò

"Questi erano i Bring me the horizon con Can you feel my heart, ti piacciono? Io li amo"

Il ragazzo si mise a ridere

"Scusami, ma come si fa ad amare il rumore? Sinceramente non mi piacciono proprio, ma ognuno ha i suoi gusti alla fine"

La ragazza sorrise e disse che le dicevano in molti la stessa cosa.

"Forse è per questo che mio fratello Kit mi odia, metto sempre le loro canzoni al massimo con lo stereo"

Subito dopo rise senza sapere che agli occhi di Tate lei era la persona più bella assieme a Violet in quell'universo.

   
 
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