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Autore: Shizuru117    23/06/2003    0 recensioni
vi siete mai chiesti cosa succederebbe se tre Seed entrassero nella vita dei nostri eroi? E perchè Rinoa vuole improvvisamente i loro misteriosi poteri? La mia prima storia su FFVIII
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le tre faccie di una strana medagia

 

 

 

Capitolo 7.

Un canto si apre sulla notte.

 

Erano passate alcune settimane da quando Squall si era allenato tutto il giorno con Mariko e sembrava andare tutto per il meglio. L’unico cruccio che non era riuscito a cancellare dalla sua mente è che Dominique non aveva ancora risposto alla sua domanda. Ci aveva ormai rinunciato e inoltre lui aveva avuto molto da fare in questo lasso di tempo. Il preside era giunto alla conclusione che si doveva attaccare Galbadia al più presto visto che la situazione stava degenerando. Rinoa si era già macchiata del sangue di parecchie persone e la città era diventata un mondo a sé stante dove regnava l’anarchia. Laila e le altre se ne stavano quasi sempre per i fatti loro visto che, la maggior parte del tempo, lo passavano allenandosi. All’interno del Garden stesso non c’era niente di strano; almeno fino ad ora. Nell’ufficio del preside erano arrivate alcune lettere di studenti che sostenevano di sentire cantare una donna nella zona segreta tutte le notti. Inizialmente non gli avevano dato grande peso finchè i reclami avevano raggiunto un numero impressionante: 350 lettere. Persino Irvine e Selphie, frequentatori saltuari della zona segreta si erano lamentati “Non ci lamentiamo perché questa ragazza è stonata o cose come questa, solo che canta canzoni molto tristi e non si riesce a non sentirla…anche il luogo più calmo del Garden dopo il coprifuoco sta diventando inquieto” Questa era la loro affermazione. Così, un giorno, Squall ricevette ordine da Cid di andare a controllare la sera stessa. L’unica cosa certa è che lei sarebbe arrivata verso mezzanotte e quindi lui sarebbe dovuto andare a dare un’occhiata verso mezzanotte e mezzo. Il pomeriggio era passato abbastanza tranquillamente; incontrò Quistis che andava a trovare i suoi genitori adottivi, Selphie e Irvine che si coccolavano sotto un albero (in assenza della quiete della Zona Segreta) e per sbaglio incrociò Laila che correva come una forsennata per i corridoi. Non appena la vide, la fermò e le disse “Ehilà Laila! E’ una vita che non ci vediamo! Non riesco a fare una chiacchierata decente con te nemmeno in camera visto che torni sempre a degli orari assurdi. Il preside mi ha detto che tu e le altre adesso andate ad allenarvi…se mi dite dove, potrei venire con voi?” La ragazza lo guardò un po’ perplessa “Beh, conoscendoti non credo che farebbe tanto bene al tuo…sì…orgoglio. So bene che voi uomini ne avete in quantità spropositata. E poi usiamo delle tecniche molto particolari ma se tu vuoi venire per me va bene. Ora scusami ma vado molto di fretta, piuttosto, Cid ti ha dato l’ordine di controllare la zona segreta vero? Fossi in te non ci andrei…secondo me scopriresti cose che ti faranno fare ancora più confusione in testa…Te lo dico perché ci sono andata…forse è meglio se gli dici che non c’era nessuno…è meglio per tutti! Ora mi avvio, mi dispiace di non potermi fermare di più, ciao!” Il povero comandante non sapeva più che pesci pigliare. Sembrava che quelle tre ragazze erano venute solo per fargli fare confusione: prima la storia della riunione e di Rinoa, poi il festival, la chiacchierata con Mariko e Laila…erano forse le rappresentanti di una casa farmaceutica? Evidentemente sì, il loro scopo era quello di fargli comprare tonnellate di aspirine! Comunque alla fine Squall non si dimenticò dei suoi doveri e, dopo aver cenato se ne andò nel centro di addestramento pronto ad aspettare la fantomatica ragazza. Fino alle undici e mezza non aveva visto niente di nuovo, aveva incontrato Quistis che si allenava, aveva combattuto un po’ con lei e alla fine se ne era andata per andare a dormire. Stava per rassegnarsi e per andare a riposare quando la sua attenzione fu catturata da dei passi in lontananza. Si appostò dietro un albero e dopo u  po’ vide una figura umana in camicia da notte con una mantella sopra le spalle per non farsi riconoscere. Si guardò un po’ intorno e, senza togliere il cappuccio che le copriva la testa, si avviò verso la zona segreta. Squall aspettò qualche minuto e poi decise di entrare. Rimase un po’ in disparte, per non farsi vedere, nell’attesa di vedere come si evolveva la situazione e, nel peggiore dei casi, di intervenire. Quella ragazza, a lui gli era sembrata una donna, si avvicinò al parapetto e mettendosi seduta su di esso cominciò a cantare…

 

“I sit and wait 
Does an angel contemplate my fate
And do they know
The places where we go
When we're grey and old
'cos I've been told
That salvation lets their wings unfold
So when I'm lying in my bed
Thoughts running through my head
And I feel that love is dead
I'm loving angels instead

And through it all he offers me protection
A lot of love and affection
Whether I'm right or wrong 
And down the waterfall
Wherever it may take me
I know that life won't break me
When I come to call he won't forsake me
I'm loving angels instead

When I'm feeling weak
And my pain walks down a one way street
I look above
And I know I'll always be blessed with love
And as the feeling grows

He breathes flesh to my bones
And when love is dead
I'm loving angels instead

And through it all he offers me protection
A lot of love and affection
Whether I'm right or wrong 
And down the waterfall
Wherever it may take me
I know that life won't break me
When I come to call he won't forsake me
I'm loving angels instead

 (Robbie Williams, Angel)

 

Squall rimase a dir poco stupefatto. Mai in vita sua aveva sentito cantare così bene, ora ne era sicuro, era una ragazza, la sua voce usciva fuori come se fosse stata creata per librarsi nell’aria. Era sicuro che non sarebbe intervenuto, gli dispiaceva persino pensare che se l’avesse visto probabilmente avrebbe smesso. D’improvviso, per un gioco del destino, la mantella si abbassò e, sotto la luce della luna, si mossero nell'aria dei splendidi boccoli rossi come il sangue. Il povero comandante era impietrito. Possibile che quell’anima triste era proprio Dominique? Come poteva essere? Che motivo aveva? Dal canto suo, la ragazza smise di cantare, scese dal parapetto e andò verso Squall. Lui non si mosse, come se fosse caduto in uno stato di ipnosi e si rese conto della situazione solo quando lei parlò “Credevi davvero che non ti avessi visto? Se ti ho fatto stare qui significa solo che potevi starci per un motivo ben preciso…non farti strane idee” Il comandante ribatté quasi subito “Ah sì? E allora per quale motivo l’hai fatto?” Lei sorrise un poco e rispose “Ad essere sincera ancora adesso non saresti in grado di capirlo. Solo un cosa ti posso dire, tra tre giorni saprai tutto anche se io non vorrò…ricordati solo un cosa, non sempre quello che irraggiungibile è impossibile” Il ragazzo, come al solito continuava a non capire “Senti, io non ti chiedo molto infondo, voglio solo sapere chi siete tu e le altre. Cioè, chi siete veramente! Mi sono stufato di essere preso per i fondelli! Se davvero lo scoprirò tra tre giorni almeno dimmi qualcosa in anticipo. Cosa ti cambierebbe?” Dominique lo guardò un po’ stupita, era incredibile con quanta foga si accaniva contro la verità “Squall, mi dispiace ma se avrai pazienza capirai tutto meglio. Adesso sarebbe tutto inutile. Ti spiego solo un cosa, quello che cantavo è ciò che penso veramente perché la vita è stata crudele sia con me che con Mariko e Laila. In fondo noi vogliamo soltanto un angelo che ci salvi nei momenti difficili della nostra vita. E ora, se non ti spiace vorrei andare a letto, tutto quello che dovevo fare l’ho fatto. Ci rivedremo tra tre giorni.” Se ne andò non appena finì di pronunciare quelle parole. Squall sentiva che c’era qualcosa che gli sfuggiva, ad esempio, perché non le aveva mai incontrate alla casa di pietra? Come mai tutte quelle particolarità le contraddistinguevano? Perché Laila aveva gli occhi dorati? Mariko invece perché li aveva viola? Perché Dominique aveva dei capelli rossi come il fuoco pur non tingendoli? Erano tutti interrogativi che avrebbero avuto risposta tra tre giorni, lo sapeva, non gli rimaneva altro da fare che aspettare il compiersi del destino.   

 

 

 

 

Capitolo 8.

Il terzo giorno.

 

Il tanto agognato giorno della verità era arrivato. Non appena furono le sette Squall si alzò dal letto, si fece una doccia veloce per rinfrescarsi e guardò se Laila era sveglia oppure stava ancora dormendo. Con sua grande sorpresa si accorse che di lei non c’era traccia. Il letto era esattamente come era stato lasciato la sera prima. Perché non era tornata? Era tutto molto strano, di solito se dormiva fuori avvertiva sempre. Il comandante pensò che magari era rimasta fuori con un ragazzo, era l’unica spiegazione plausibile. Si diresse nella hall per vedere se qualcun altro dei suoi amici era sveglio e con grande sorpresa vide che Zell e Irvine erano preda di qualche strana agitazione. Non appena fu sufficientemente vicino parlò per primo “Ehi ragazzi, che vi è successo? Perché siete così agitati di prima mattina?” Il cow boy fu il primo a rispondere “Squall, non so tu, ma se la tua compagna di stanza non torna per la notte io mi insospettirei…Dominique non si fa viva da più di 24 ore…io comincio a preoccuparmi.” Anche Zell disse la sua “Lo stesso vale per me…Mariko non è ritornata a dormire stanotte e ho paura che le sia successo qualcosa. Di solito, se doveva andare da qualche parte anche per pochi minuti, mi avvertiva sempre. Squall, ho paura, perché se ne sono andate?” Il povero comandante non sapeva più che pesci pigliare “Vedete, se devo essere sincero, nemmeno Laila è tornata stanotte. Ho come l’impressione che non sia un buon segno. E’ come se…” Non fece in tempo a finire la frase che fu interrotto da Cid che stava per fare un annuncio all’interfono “Comunicazione urgente. I seguenti Seed si rechino immediatamente in presidenza: Squall Leonhart, Zell Dincht, Quistis Trepe, Selphie Tilmitt, Irvine Kinneas. Ripeto, i seguenti Seed si rechino immediatamente in presidenza.” I tre non se lo fecero ripetere due volte e con grande foga presero l’ascensore e si precipitarono in presidenza. Quando arrivarono trovarono solo Cid le altre due ragazze probabilmente non erano ancora arrivate a causa dell’ora, ancora era molto presto, saranno state appena le sette e mezzo. Verso le 8 erano tutti riuniti attorno ad un tavolo e anche Edea si unì a loro. Con grande diplomazia il preside espose il problema “Bene ragazzi, mi dispiace di avervi chiamato a quest’ora ma c’è un problema che dovrete risolvere assolutamente entro oggi. Rinoa ora è decisa ad invadere tutte le città vicino a Deling City. Dato il suo enorme potenziale come strega e come combattente, avevamo deciso che i Seed ideali per il combattimento fossero Laila, Dominique e Mariko. Le abbiamo mandate in missione ieri sera ma fino a stamattina non abbiamo ricevuto notizie fino ad un’ora fa. Ci è arrivata una lettera da Rinoa che vi leggerò testuale *Caro preside, da quanto tempo non ci sentiamo! Ultimamente so che lì al vostro Garden sono piuttosto famosa…sa perché le ho scritto questa lettera? Ho appena ricevuto un elogio da tre Seed, non c’è che dire, molto carine e molto strane. Se le rivolete mandatemi i cinque ragazzi che conoscete tutti bene, in caso contrario le ucciderò. Arrivederci *. “ Selphie si alzò immediatamente sbattendo i pugni al tavolo “Preside, ci sta forse dicendo che hanno catturato Mariko?” Lui rispose un po’ preoccupato “Non solo lei, anche Laila e Dominique sono in mano sua.” Questa volta fu Quistis a parlare “Signor preside, tuta questa storia mi puzza d’imbroglio. Io ho visto combattere una di loro con il comandante e sono fermamente convinta che se volessero la batterebbero in un batter d’occhio.” Squall parlò con un tono un po’ contrariato “Bene, adesso ho anche le persone che mi spiano mentre mi alleno?” Irvine perse le staffe “Andiamo Squall, il problema non è questo. Dobbiamo andare a salvarle. Indipendentemente se si tratta di un imbroglio o della verità. Sono qui da poco ma ormai, in fondo, tutti noi, ognuno a modo suo, le considera amiche. Dopotutto, anche loro sono state alla casa di pietra con noi, sebbene non le abbiamo mai incontrate. Preside, ci dica dove dobbiamo andare e partiremo all’istante.” Edea fu molto contenta nel sentire che non avrebbero lasciato al loro destino le tre. Così, con tono un po’ orgoglioso disse “Bravi ragazzi, essere un Seed vuol dire anche avere un cuore per le persone a cui si vogliono bene. Rinoa vuole incontravi al palazzo della strega, vicino ad Esthar. Vuole avervi lì per mezzogiorno. E ora, andate e recuperate quelle povere ragazze ok?” Zell non se lo fece certo ripetere due volte, si alzò, andò alla porta e mettendosi una mano al petto disse “Va bene Madre. Ragazzi muoviamoci. Quelle tre ragazze aspettano solo di essere salvate!” Con grande entusiasmo anche gli altri corsero alla porta e, dopo aver salutato il preside ed Edea, si diressero rapidamente al garage per prendere la macchina. Il viaggio sarebbe durato due ore e mezza e quindi sarebbero arrivati al luogo dell’appuntamento in perfetto orario. Verso le 11 erano già arrivati e con grande sorpresa c’era già Rinoa che li aspettava. Non appena lei li vide disse con un ghigno “Il mio cavaliere è arrivato ma non sembra sia venuto per me. Credo sia venuto per quella ragazza che ho catturato…” Squall senza farla continuare disse “Rinoa, smettila subito. Io non sono il tuo cavaliere. E ora dimmi dove hai messo Dominique, Mariko e Laila!” La ragazza, quasi si aspettasse quella domanda fece un gesto con la mano e subito apparvero tre sfere di cristallo con le tre dentro. Il tutto però, era molto strano. Tutte avevano indosso abiti molto strani, molto preziosi e pieni di pietre preziose. Inoltre, avevano ognuna un fiore intrecciato nei capelli. Avevano le lacrime agli occhi e avevano le mani appoggiate alla parte interna della sfera, come se volessero parlare. Rinoa sorrise un poco e poi, in tono malizioso disse “Beh ragazzi, perché fate quelle facce? Non ditemi che non vi avevano detto niente? Non avete mai pensato al perché dei loro nomi assurdi? Forse perché non conoscete la lingua di centra. Laila vuol dire passato, Mariko significa presente e Dominique indica il futuro. Loro sono i tre spiriti del tempo. La morettina controlla il passato e può vederlo attraverso le persone. La biondina ha il potere del presente e la rossina quello del futuro.” Tutti rimasero a dir poco interdetti, nessuno credeva a quello che gli aveva appena detto la ragazza. Solo ora Squall cominciava a capire, ora comprendeva il significato di tutti i discorsi, afferrava come mai tutte e tre, quando parlavano con lui sembravano capirlo così bene. Dominique prese la parola “Mi dispiace, se avessimo potuto avremmo evitato di tenervi allo scuro di tutto.” Irvine era molto arrabbiato “Vi dispiace? Vi dispiace? Vi sembra questo il modo di scusarvi?Se ce lo aveste detto vi avremmo aiutato! Questo dimostra quanta fiducia avete in noi. Siete state scorrette, ce lo venite a dire proprio nel momento del bisogno, non abbiamo mica scritto in fronte stupido!” Questa volta fu Mariko a parlare e nella sua voce c’era un tono di rimprovero “Per te è facile parlare. Tu non sai come ci si sente quando, parlando con una persona, vedi tutto il suo presente. E’ doloroso. E’ per questo motivo che volevamo tenervi lontani. Se vi foste affezionati a noi sarebbe stato un  problema. Forse ora non sareste stati costretti a venire qui…” Squall si fece avanti e disse “Smettila immediatamente Mariko. A me non interessa affatto chi siete. Per me siete tre persone come tante altre. Non me ne importa minimamente se avete in voi i tre spiriti del tempo! Io provo affetto per voi perché siete esseri umani come me. Se gli altri non vorranno combattere con me non fa niente ma io farò di tutto per liberarvi. Mi avete fatto capire a modo vostro che questi poteri non li volete e se potevate, evitavate di scavare dentro la nostra memoria…non è forse vero Laila?” La ragazza rispose con le lacrime che le solcavano il viso “Sì…grazie Squall per averci capito…sapevo che non ci avresti abbandonate…” Quistis intervenne “Neanche io vi abbandonerò! E credo che gli altri la pensano come me.” Tutti quanti fecero cenno di sì con la testa. “Ma bene, che scenetta sentimentale! Mi dispiace deludervi ma i loro poteri li voglio anche se per farlo devo ucciderle. In questo modo potrò controllare l’umanità!” In un breve lasso di tempo i cinque ragazzi si abbatterono contro di Rinoa con tutta la forza possibile. Squall faceva di tutto per ferirla con il suo LionHeart, Zell cercava di colpirla con i suoi pugni, Quistis con la frusta e via dicendo. Evocarono i GF più potenti che avevano e usavano le magie più efficaci che possedevano ma Rinoa non cedeva. Era una strega e di conseguenza era molto potente. Lanciando un’Ultima con la Limit “Ali di fata” fece arrivare gli HP dei cinque a dei livelli bassissimi. “Vedo che siete molto bravi a parole ma in quanto a fatti non siete un granchè, bene, ora vi darò il colpo di grazia” La ragazza disse questo con tanta cattiveria fin quando non fu fermata da un urlo di Dominique “Basta, smettila! Vuoi i nostri poteri? E allora prenditeli. Te li daremo sotto forma di sfera di luce. Ti avverto, non moriremo dopo averlo fatto ma potrai benissimo ucciderci dopo” Squall non sembrava credere alle parole della ragazza “Ma sei impazzita? In questo modo farai esattamente il suo gioco! Non farlo, ti scongiuro, ci ucciderà tutti” Dominique non lo aveva ascoltato e così aveva rivolto lo sguardo a Laila. Lei lo stava guardando e, facendo l’occhiolino, gli dimostrò che avevano un piano. Concentrandosi, in un breve tempo, tutte e tre avevano creato davanti a loro una sfera di luce che mandarono immediatamente contro Rinoa. Lei, dal canto suo, aveva accettato i poteri con grande felicità “Sì, lo sento, sento una forza nuova dentro di me è incredibile! Ma…cos’è…no…cosa mi sta succedendo…la mia testa…la vostra memoria, il vostro futuro e davanti ai miei occhi…no…aiuto…la mia testa…cosa mi avete fatto maledette!” Mariko rispose con distacco “Quelli sono i nostri poteri. Tu li volevi e noi te li abbiamo dati ma non sei pronta. Non riesci a reagire con distacco ad essi perché non hai imparato a governarli. Noi ci siamo riuscite dopo quattordici lunghi anni a farlo. Senza considerare che tu ne devi sopportare ben tre insieme. Beh, addio…” Rinoa le guardava incredula, si sentiva scoppiare e in pochissimi secondi fu avvolta da una scarica di luce da cui uscivano tre sfere di luce che tornarono nei rispettivi corpi. Le sfere di cristallo che imprigionavano le ragazze erano scomparse e dopo alcuni minuti l’enorme luce finì e Rinoa era stesa per terra ansimante. Dominique le si avvicinò, la prese tra la braccia e le disse “Mi dispiace tanto, ma questo era l’unico modo per far andar via da te l’essenza di Artemisia.” Squall si avvicinò alle due incredulo. Artemisia era davvero rimasta nel corpo della ragazza? “Mi dispiace tanto per aver fatto del male a tutti voi. Soprattutto a coi tre. Siete già piene di problemi. In realtà sapevo bene che questo era l’unico modo per sbarazzarmi di lei, della sua presenza malvagia.” Rinoa parlò a stento e qualche volta tossì sputando del sangue. Si avvicinò anche Mariko “Credimi, se ci fosse stato un altro modo non saremmo mai arrivate a tutto questo. Forse, se ci fossimo incontrate prima, saremmo diventate amiche.” Rinoa sorrise e poi, rivolgendosi a Dominique disse “Senti, ti posso chiedere alcune cose? Uno: ti prego occupati del mio cavaliere, ormai ha bisogno di te, due: quando sarò morta porta i miei poteri alla madre e tre…beh…una leggenda dice che quando una strega muore può esprimere un desiderio…è vero? Il grande Hyne può soddisfare una mia richiesta?” La ragazza fece cenno di sì con la testa e così Rinoa usò le sue ultime parole per urlare questo al vento “Ti prego grande Hyne, ti chiedo solo di togliere i poteri del tempo a queste tre meravigliose ragazze, si meritano una vita migliore…ti prego…” Queste furono le ultime cose che pronunciò prima di chiudere gli occhi per sempre. Dominique stava piangendo, nessuno prima di lei aveva espresso un desiderio per loro. La poggiò per terra e con i suoi poteri trasportò tutti nella casa di pietra, vicino a quel campo di fiori che amava tanto, Laila gliel’aveva letto nella memoria. La seppellirono e ci misero sopra una lapide con scritto “Alla ragazza che ha dato la vita per salvare il mondo dal peggiore dei mali, la solitudine” Dopo aver fatto questo una lce accecante avvolse tutti i quanti e quando se ne andò tutti notarono che era successo qualcosa di inaspettato. Squall, con malinconia mista a gratitudine disse “Il grande Hyne ha esaudito i desideri di Rinoa…”. Infatti i capelli di Dominique erano diventati neri come le piume di un corvo, Laila ritrovò il colore nocciola dei suoi occhi e Mariko ritornò in possesso della sua iride color del ghiaccio. Irvine non capiva cosa era successo “Perché siete cambiate così all’improvviso? Che è successo?” Dominique toccò la sua capigliatura corvina dicendo “I nostri poteri se ne sono andati perché i segni che avevamo per riconoscerli se ne sono andati…” Squall fece cenno agli altri di andarsene e disse alla ragazza che un tempo aveva i capelli rossi di restare. “Sai Dominique, tante cose sono cambiate da quando ti ho vista la prima volta. Anche tu sei cambiata come ho fatto io tempo fa. Ora, però,  mi sono accorto di una cosa…non m’importa se tu lo sai già ma…credo di averti amata dal primo momento che ti ho vista. Non so spiegartelo, il tuo sguardo quella volta all’entrata del Garden, la tua freddezza iniziale, le lacrime che hai versato quella volta al balcone. Tutte cose che mi hanno fatto capire che la tua era una maschera. Inizialmente pensava che provavo qualcosa per te, una sorta di sfida, volevo cambiarti. Oggi ho capito che mi piaci sul serio, mi piaci per quello che sei sotto la maschera.” La ragazza lo abbracciò “lo sapevo,  tanto prima o poi sarebbe andata a finire che mi innamoravo di qualcuno…ma proprio di questo comandante zuccone?” Risero insieme prima di darsi un bacio, appena sfiorandosi le labbra. Avevano una vita davanti per scoprirsi giorno dopo giorno.

 

 

 

 

Capitolo 9.

La fine della storia.

 

Passò un anno da quel giorno triste e molte cose erano cambiate. Squall e Dominique si erano fidanzati ufficialmente ripromettendosi che quando sarebbe successo qualcosa di bello loro dovevano viverlo anche per Rinoa. In poco tempo Mariko diventò la confidente numero 1 di Irvine e di Quistis perché tutti e due, avevano a modo loro dei problemi d’amore. Laila e Selphie erano diventate a dir poco inseparabili  visto il loro carattere incredibilmente simile e la prima aveva fatto in modo che Zell si impegnasse a fondo con Lilu perché in fondo lui la amava. In poche parole la vita al Garden era ritornata più serena e tranquilla di prima. Ma molti di loro avevano avuto una importante lezione di vita. Non sempre ciò che uno crede impossibile è irrealizzabile, persino una medaglia con tre facce poteva far capire alla gente che la vita è un dono prezioso, da apprezzarlo con le persone a cui vuoi bene anche se hai sopra le tua spalle tanti problemi. Tutti lo avevano compreso e non dovevano che ringraziare quelle tre ragazze che in poco tempo avevano cambiato la loro vita.   

  
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