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Autore: ciaramy93    13/04/2015    4 recensioni
Elena è la principessa del regno di Mystic Falls. Ragazza di sani principi morali e molto dedita al dovere verso la sua nazione.
Damon è un giovane nobile dello stesso regno.
Costretti ad un matrimonio combinato per il bene della loro nazione,scopriranno che doversi innamorare per forza di una persona non è affatto semplice.
Piccoli avvertimenti:ho modificato qualche rapporto personale e anche qualche aspetto fisico dei personaggi(es. Elena e Katherine si assomigliano ma non sono uguali),inoltre i nostri personaggi non vivono in un mondo dove esiste il soprannaturale e il contesto è ottocentesco. Userò il corsivo per esprimere i pensieri dei personaggi e le cose tra parentesi sono dei piccoli appunti di chiarimento. Detto questo,spero vi piaccia!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: Non-con, Violenza
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I giorni passarono e per i due sposi era diventato quasi impossibile vedersi durante il giorno perché Damon era sempre impegnato con l’allenamento delle reclute,che a suo dire facevano grandi progressi,ed Elena tra corsi per la preparazione al trono,tempo da trascorrere con Kay,tempo da trascorrere con Rebekah per insegnarle a diventare una signora e non ultimo,il suo progetto per risanare i quartieri malfamati;non aveva proprio tempo libero in generale,figuriamoci per se stessa. Ma era per lo meno sollevata che uno dei suoi impegni si sarebbe presto dissolto. Rebekah, dopo un mese di lezioni era pronta ad entrare in società e questo voleva dire che lei ed Elena da allora in poi si sarebbero viste il meno possibile,a Dio piacendo. Sarebbe stata una liberazione per entrambe poiché Rebekah odiava Elena ogni giorno di più ed Elena,è pur vero che non ha mai pensato male di nessuno,ma non era certo stupida e dunque si era accorta di non essere particolarmente gradita a quella che lei continuava a chiamare “signorina” e per questo motivo era contenta di non dover più passare così tanto tempo con una persona che la odiava tanto.(*) Certo se avesse dovuto eliminare dalla sua vita tutte le persone che la odiavano allora si sarebbe sbarazzata molto volentieri anche di Kay,che ora la utilizzava solo per fare sesso,ma questo purtroppo non le era possibile.
Per concludere al meglio la questione,Elena aveva procurato a Rebekah un titolo nobiliare veritiero,ma che la legittima proprietaria non sarebbe venuta a reclamare;dei vestiti e dei gioielli d'alta classe per farle fare bella figura con tutti gli altri membri della nobiltà. Sapeva anche che, se Rebekah doveva far finta di essere una nobile,sarebbe dovuta campare di rendita e dunque la doveva far maritare con qualcuno che sapesse di tutta quella situazione. Di questo se ne occupò Damon e cominciò a chiederlo ai suoi amici. Il primo fu il suo migliore amico Lord Lorenzo(Enzo) Smith,ma questi gli confessò di essere perdutamente innamorato di una ragazza e che se avesse avuto il coraggio di dichiararsi avrebbe sposato lei. Dopo molti tentativi falliti,Damon riuscì a trovare un marito per la sua amante tra i suoi amici e più precisamente Matthew(Matt) Donovan(**), Marchese dei Monti Bianchi. Quest'ultimo aveva stabilito di sposare Rebekah dopo due mesi il suo ingresso in società,cosa che sarebbe successa il 13 settembre.
 
Quel giorno Rebekah,leggermente a malincuore,chiuse definitivamente quella bettola,nella quale ella ancora vedeva un potenziale,di cui era proprietaria e si avviò nelle cantine del Palazzo Reale,dove di solito s'incontrava con Elena. Lì quest'ultima la vestì e le fece un'elaborata acconciatura e,ad opera finita era lieta di concludere che aveva ragione quando pensò che Rebekah sarebbe stata più apprezzabile se si fosse curata. Ora che Rebekah aveva dei bei vestiti,bei gioielli,capelli curati e quant'altro,non sembrava più così anonima. Nessuno che l'avesse vista in quel momento avrebbe detto che lei era la stessa ragazza che Elena aveva visto spazzare un deprimente portico. Oltretutto,dato che l'aveva aiutata a vestirsi aveva potuto constatare che aveva un bel fisico. La principessa lasciò Rebekah con l'invito alla festa di quella sera e le disse:«Ora,aspettate qui una carrozza che vi farà fare un giro e poi vi riporterà a Palazzo,così passerete a tutti gli effetti per una nobildonna venuta da lontano! Vi prego di non muovervi finché non arriverà il cocchiere a prendervi! In più,voi siete molto più giovane della media dei nobili,perciò se qualcuno vi chiede come mai siete già marchesa rispondete che vostro padre è morto e che voi eravate la sua unica erede.».
Detto questo se ne tornò nelle sue stanze. Appena Elena se ne andò,Rebekah ripeté con tono canzonatorio:«Vi prego di non muovervi finché non arriverà il cocchiere a prendervi!»,poi continuò con il tono normale,come se parlasse ad un interlocutore invisibile:«Ma cosa crede? Che sono idiota? Guarda sono proprio contenta di sbarazzarmi di questa finta buona samaritana,che mi sta proprio sul cazzo!».
Nel frattempo Rebekah pensava anche al consiglio di spacciarsi per un'ereditiera orfana e pensò anche che lei non sapeva nemmeno chi fosse il suo vero padre,ma questo non l'avrebbe mai detto ad Elena o altrimenti si sarebbe mostrata vulnerabile a qualcuno che lei considerava suo nemico.
 
Chiuso il capitolo “Rebekah”,Elena tornò nei suoi appartamenti e si fece preparare dalle sue domestiche di fretta e di furia per la stessa festa,organizzata da lei stessa proprio per offrire a Rebekah un'occasione per entrare in società,e con la sua intelligenza era riuscita a farla passare per una festa per celebrare l'inizio del torneo.
 
Erano anni ormai che sia Mystic Falls,sia tutti gli altri regni erano stanchi di continui spargimenti di sangue sul campo di battaglia. Avevano deciso di risolvere i loro conflitti con varie gare di varie abilità,che potevano comprendere la lotta libera,i giri di giostra,partite di polo e quant’altro. L’insieme di queste discipline era chiamata “torneo” ed iniziava i primi di settembre per concludersi i primi di maggio. Al termine di questo periodo,la Nazione che riusciva a totalizzare il maggior numero di vittore nella maggior parte delle discipline,vinceva una coppa ed il diritto di allargare i suoi possedimenti. L’inizio e la fine del torneo erano di grande importanza in tutti i regni così Elena pensò bene di organizzare una festa per l’inizio di quello del 1864. Anche se con queste prestazioni si erano notevolmente ridotti gli spargimenti di sangue,nessuno garantiva che non morisse nessuno. In esibizioni quali la lotta o la giostra i contendenti dovevano combattere fino a che uno di loro non si arrendeva o moriva. A scelta di chi era destinato a perdere:la morte o perdere un poco di onore ammettendo la sconfitta.
 
Elena riuscì ad essere pronta in tempo con il suo vestito da sera migliore ed sempre bella come non mai,tant'è che Damon si sorprese di come lei potesse essere tanto bella.
Non si vedevano da così tanto tempo che si era quasi dimenticato che aspetto avesse. I due non si vedevano nemmeno di notte,quando entrambi rincasavano. I ministri,i parlamentari e i cittadini erano molto delusi di sapere che la giovane coppia reale non passasse la notte insieme,ma il loro non era un matrimonio d'amore e dunque i due sposi passavano la notte in stanze separate,deludendo le speranze del concepimento di un erede.
«Ehi!». Esclamò Damon appena la vide e le rivolse un sorriso che lei ricambiò di cuore. Anche lui sembrava più bello di come Elena lo ricordava,i suoi ricordi non gli rendevano affatto giustizia,così Elena rispose:«Ehi! È un po' che non ci vediamo!».
«Si è tanto!»,ribatté Damon,poi continuò:«Un marito e una moglie non dovrebbero vedersi così poco,anzi due amici non dovrebbero vedersi così poco,per cui avevo pensato se domani volevi venire con me in sede di allenamento;se non sei impegnata chiaramente!».
«Davvero?!». Elena era allucinata e stupefatta. Nessuna donna era mai stata in sede di allenamento ed era molto onorata che Damon volesse conferirle questo privilegio. Lui le confermò la cosa dicendo:«Si,così almeno stiamo un po' insieme!». Elena era ancora più sorpresa di questa frase. Non riusciva a credere che suo marito volesse passare del tempo con lei ed era decisa ad accettare l'offerta,almeno avrebbero finalmente iniziato questo benedetto rapporto di amicizia,così disse:«Si certo! Verrò con te!».
Dopodiché si avviarono insieme verso la Sala dei Ricevimenti dove già erano presenti il Re e la Regina, le più alte cariche statali e i membri più alti della nobiltà. Elena,appena entrata,fu presentata come l'organizzatrice della festa e per la fine di quel ricevimento il Re aveva in mente per lei una grande sorpresa.
 
A metà del ricevimento, fece il suo ingresso nella sala Rebekah,presentata dal maestro di cerimonie con il nome di Marchesa Rebecca Cooper delle Terre Nere del Nord. Elena aveva controllato nei registri che ci fosse davvero una nobildonna con questo nome,cosicché chi avesse avuto dei dubbi avrebbe trovato una corrispondenza,sapendo anche che colei che possedeva davvero quel titolo non sarebbe mai venuta a reclamarlo poiché la grande nobiltà considerata nei pressi della capitale conosceva ben poche persone facenti parte della nobiltà meridionale ed era peggio quando si parlava della nobiltà che si trovava nelle remote e pericolose regioni settentrionali. Tutti i presenti nella sala erano coscienti che chi proveniva dalle regioni settentrionali,veniva nella capitale per restarci;poiché i viaggi verso il nord erano lunghi e difficili,dunque si predisponevano ad accogliere la “marchesa” come una di loro. Per una volta il pallore di Rebekah le era utile,era risaputo che la gente del nord vedeva poco il sole,così lei grazie alla sua chiara carnagione poteva davvero passare per una nobildonna del nord,anche se Elena aveva cercato di mascherare quel pallore con il trucco.
Quando venne presentata alle Loro Maestà essi furono molto felici di conoscerla e quando le fu consigliato di scambiare qualche parola con Sua Altezza Reale la Principessa,Rebekah ne approfittò per prenderla da parte ed esprimere il suo risentimento per la decisione del suo falso nome:«Perché mi dovrei chiamare proprio Rebecca?»
«Perché è il nome che si avvicina di più al vostro. Non potevate certo presentarvi con il vostro nome,che per questa gente è la versione nordica del nome Rebecca!», le spiegò Elena con tutta la calma e la gentilezza di cui era capace,proprio quegli aspetti di lei che Rebekah odiava di più;infatti la sua speranza nello stuzzicarla era proprio far scattare quei meccanismi che l'avrebbero condotta ad arrabbiarsi ed abbandonare quell'aura di santità che si era creata. Ma questo gioco con Elena non poteva funzionare per due motivi. Il primo era che lei era troppo intelligente per cadere in una simile trappola, il secondo era che lei era una ragazza che fu educata fin da piccola a controllarsi e a non mostrare le sue emozioni in pubblico,qualunque cosa fosse accaduta. L'unico momento in cui si lasciava leggermente andare era quando i ragazzi dell’esercito vincevano qualche disputa del torneo,ma negli ultimi tempi poche volte si era posto questo problema,quindi era decisamente impossibile che si arrabbiasse con Rebekah. Comunque,entrambe vivevano nella speranza che dopo quella festa si sarebbero viste il meno possibile e,da parte sua,Rebekah cercava di non esagerare troppo perché sapeva troppo bene che il suo destino dipendeva interamente da Elena. Una sola parola sbagliata e si sarebbe ritrovata letteralmente a battere la strada,per cui quando voleva stuzzicare Sua Altezza,lo faceva con molta cautela. Questo era l'aspetto che Rebekah odiava di più di quella situazione,il fatto che il suo destino dipendesse da quella ragazza che odiava con tutta se stessa.
Quando si ritrovò a parlare con Damon da sola fu per lei molto più piacevole ed anche lei come Elena non lo vedeva da un bel po' di tempo,così gli disse: «Finalmente! Tutto quel tempo con tua moglie è valso a qualcosa!».
«Il cambiamento è sorprendente,Rebekah! Mi congratulo molto sia con te che con lei!».
A sentire quelle parole Rebekah fece un sorrisetto compiaciuto,in fondo le piaceva recitare la parte della gran dama ed era felice che il suo cliente preferito se ne accorgesse e la apprezzasse per questo. Damon si accorse che Rebekah si stava beando di quel complimento e non tardò a riportarla nel mondo reale:«Ma guardiamo in faccia la realtà! Io e te sappiamo che sotto questi vestiti eleganti e gioielli sfavillanti c'è una puttana! Una puttana della peggior specie!». A quelle parole il sorriso compiaciuto di Rebekah se ne andò ancor più rapidamente di come era venuto. Non voleva rinnegare la sua vera natura,anzi in passato se ne era pure vantata,ma ora era stupita che proprio Damon lo sottolineasse in modo così spietato,come se lui stesse vendicando Elena per tutte le cose che Rebekah pensava di lei.
«Si ma ora sarò solo tua,non sei contento?»,chiese Rebekah guardando Damon,sbattendo le ciglia e mettendogli le braccia in torno al collo. Lui subito scansò le braccia e disse:«Ma sei impazzita? Pensa se ti vedesse qualcuno! Elena non ti ha spiegato che può essere evidente solo quando ti sarai assicurata un posto qui?». Rebekah per tutta risposta sbuffò e alzò gli occhi al cielo. Sperava che almeno lui non nominasse Elena davanti a lei perché solo il nome la faceva ribollire e sperava che almeno Damon si rendesse conto di come si potesse sentire lei a sentire “Elena di qua…Elena di là…Elena questa…Elena quella… … …”,così ribatté dicendo con tono scocciato:«Si che me l'ha detto,ma così non è divertente!». Quest’ultima cosa la disse con un finto tono malinconico e mettendo un finto broncio e il Principe,invece di impietosirsi le disse:«Imparerai ad aspettare e poi non sarai solo mia,ma anche del tuo futuro marito.».
«Ma io quel tizio non lo voglio!»,protestò deliberatamente Rebekah,rischiando di farsi sentire per cui Damon la rimproverò:«Vuoi parlare più piano,cazzo? E comunque per fare questa vita hai bisogno di soldi che non hai e non puoi essere mantenuta sempre da mia moglie per cui sposerai il Marchese Donovan e considerati fortunata perché è un partito fin troppo buono per te!».
Rebekah era indignata e si chiedeva perché Damon la stesse trattando così male,ma sperava di risolvere tutto organizzando uno dei loro incontri clandestini:«Ci possiamo incontrare quando sei libero,se ti va!».
«Ho un po' di tempo dopodomani. Ci vediamo alle 17 nella tua nuova casa.»,rispose Damon senza l'entusiasmo che Rebekah si aspettava, poi lui la congedò freddamente:«Bene, adesso devo parlare anche con gli altri ospiti. Goditi la tua festa!». Poi se ne andò senza altre spiegazioni o cerimonie, lasciandola lì. Rebekah ci mise un po' per metabolizzare quella situazione,ma poi continuò a godersi la festa parlando molto animatamente con gli altri ospiti e giocherellando con il suo ventaglio.
 
Ad un certo punto della serata il Re Grayson si alzò in piedi e tutti smisero di fare qualunque cosa stessero facendo per sentire cosa avesse da dire:«Onorati,stimati e illustri ospiti;tanto per cominciare io e mia moglie,la Regina Miranda;vorremmo ringraziarvi per aver partecipato a questi festeggiamenti e aver reso questa festa memorabile!». Tutti scoppiarono in un applauso,dopodiché il sovrano continuò:«In secondo luogo,vorrei ringraziare l'organizzatrice dell'evento, mia figlia la Principessa Elena…»,un altro applauso si levò dagli ospiti,meno Rebekah,«…che ha avuto la brillante idea di indire questa festa come segno di buon auspicio per il torneo.». Questa volta il pubblico eruppe in un applauso fragoroso.«Sono sicuro che quest'anno sarà grandioso,grazie ai numerosi talenti del mio neo-genero,il Principe Damon!»,e di nuovo i presenti applaudirono.«Affinché la nostra Nazione possa progredire e notando i numerosi impegni morali che si è assunta mia figlia ultimamente,mi sono accordato con i ministri e i nostri rispettabili parlamentari per conferirle il ruolo di Principessa Reggente!».
Un applauso fragoroso venne dagli ospiti,meno da Rebekah. Elena era scioccata. Non si sarebbe mai aspettata un simile onore! Questo titolo significava che poteva ufficialmente governare la Nazione in assenza di suo padre e non era sicura di essere pronta per una posizione così elevata,che significava molti privilegi ma anche molti doveri e responsabilità. La scarsa fiducia che aveva in se stessa la fece dubitare che sarebbe riuscita ad adempiere ad un simile ruolo,ma ormai era fatta. Suo padre l’aveva proclamata Principessa Reggente e avrebbe fatto di tutto per non deludere la sua fiducia e le sue aspettative.

 
 
*:Non credo di aver modificato nessun aspetto della serie sottolineando l’odio di Rebekah nei confronti di Elena. Anche nella serie prova un certo astio verso di lei
**:So che cosa state pensando: “Matt Donovan amico di Damon?”. Si lo so,e credetemi se vi dico che è risultato strano anche a me,ma mi serviva per questo ruolo qualcuno “sentimentalemente” vicino a Rebekah e Matt va benissimo,dato che nella serie hanno avuto una specie di inciucio
 
 
Ecco il nuovo capitolo! Questa volta ho postato ad una distanza ravvicinata perché sto per ripartire per l’università e non so quando potrò pubblicare ancora. Mi scuso se è un po’ corto,ma devo dire mi sono un po’ demoralizzata quando ho visto che lo scorso capitolo non ha riscosso il successo che speravo. Se non vi è piaciuto ditemelo e ditemi anche come posso migliorarlo. Si può sempre modificare. Ad ogni modo spero che questo vi piaccia! Un abbraccio!
-Greta
   
 
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