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Autore: Ciccioliina    20/04/2015    1 recensioni
...A questo punto la sua mano strisciava dal mio sedere al mio seno; era una morbida carezza che, al ritmo del mio cuore, mi faceva tremare. Tremavo, non respiravo, e sentivo che niente avrebbe potuto rovinare quel momento, momento così perfetto da non capire più nulla. Ho chiuso gli occhi, pensavo a chi potesse essere quell'uomo, a come mai non lo avevo ancora incontrato e perché quella sera, aveva scelto me.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incompiuta
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Quella stessa sera parlai con Lui. Mi portò fuori da quel piccolo bar, ci nascondemmo sotto la nostra pianta, e mi disse: “Scusami, mi sono lasciato trasportare delle mie aspettative sessuali, mi dispiace se non eri pronta per questo. Io non avrei dovuto fare ciò che ho fatto, e ora ci stò male.” Non dissi nulla ovviamente. Vidi che nei suo occhi stava per scendere una lacrima, che mi guardava come per dirmi: “ti prego perdonami” e così feci. Lo perdonai perché in fondo non riuscivo a capire, a decidere se quello che aveva fatto era veramente brutto. Tutti mi dicevano che ero una stupida, ma non li ascoltavo. Io ascoltavo solo Lui. Poi una sera, stavo per andare a dormire, quando una tipa mi scrive su Facebook: “Posso sapere cosa c’è tra te e Lui?” ed io fedele, “ non ti conosco..” “Beh io sono la sua ragazza.. Quindi vorrei solo sapere cosa c’è tra di voi, visto che fai la gallina con Lui ma, vabbè tanto se stiamo litigando per una gallina come te, a chi importa..” stupita, impressionata, delusa chiesi a Lui cosa avrei dovuto fare. Mi disse di dargli corda, di dirgli che tra di noi non c’era niente e che se mi avesse ancora scritto dovevo bloccarla. E così feci. Io mi fidavo ciecamente di Lui. Io mi ero innamorata. Io non potevo sapere se la mia era immaturità o solo il mio carattere. Comunque la mia decisione l’avevo ormai presa, e dicisi con un po’ più coraggio delle volte precedenti di porre la mia quarta domanda. “Cosa significano i tuoi tatuaggi?” ancora una volta rise. Non capivo perché lo faceva ma infondo mi piaceva. “I miei tatuaggi non hanno un vero significato, ognuno di loro l'ho fatto nei momenti migliori della mia vita. Quello sul petto, quando è nato mio figlio, quello sulla spalla l’ho fatto con mio fratello, quello sul polso l’ho fatto una mattina appena uscito dal letto, stavo benissimo e docisi che avrei dovuto ricordare quel momento.” Ancora una volta non sapevo che dire, perché tutto ciò che mi aveva detto non lo capivo. Non sapevo il motivo vero, quello che lo aveva spinto a fare tutti quei tatuaggi che non erano neanche belli. Per quella sera restai zitta, non dicevo più nulla, e Lui continuava a scusarsi. Cominciava quasi a darmi fastidio. Andai poi per prendere il bus, e mi resi conto che si era ubriacato, ma voleva accompagnarmi. Non me la sentivo quasi di parlare con Lui. Mi stava venendo la nausea. Ma mi disse una cosa che avrebbe cambiato tutta la nostra storia: “Voglio tornare da mio figlio. Ne ho già parlato con sua madre. Dormirò con loro e non tornerò più. Scusami, ma era da molto che ci pensavo, continuo a litigare con i miei genitori, e non riesco più a stare qui. Se non ti avessi conosciuta sarei già partito.” Beh, bisogna dire che questa volta mi aveva veramente stupita. Restai a bocca aperta, senza parole. Ero arrabbiata, confusa, non sapevo neanche io cosa volevo. Avrei voluto insultarlo, dirgli che era cattivo, che non avrebbe mai dovuto farlo. Dirgli che io ero stata una stupida a non ascoltarlo, perché in fondo Lui mi aveva avvertita. Lui mi aveva detto che non avrei dovuto conoscerlo, ma per mia testardaggine feci quello che mi sembrava giusto, quello che voleva il mio cuore. Ma ora volevo solo un’ultima cosa da Lui, fargli la mia ultima domanda.
   
 
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