Prese un
cuscino e se lo strinse in petto, tremando ancora.
Mello
giocava con la matita, aspettando che uscissero i risultati
dell’ultimo test.
Era nervoso, altrochè, ma non poteva mangiare cioccolata a
lezione.
-Bene,
eccovi i risultati. Mello, avvicinati-
Il primo a
essere chiamato. Pessimo segno. Mello cercò comunque di
rimanere sicuro di sé,
e si avvicinò con passo svelto a Roger.
Near lo
osservava calmo, giocherellando con i capelli e completando un puzzle.
Il
telefono squillò in casa Wallace. Hayley quel giorno era
sola a casa. A malavoglia,
scese dal letto e si buttò sul telefono prima che smettesse
di squillare.
-Pronto?
Casa Wallace- rispose con voce svogliata
-Hayley!-
-Al, che
succede?-
-Accendi
subito la TV!-
Hayley
obbedì –Scusa, che canale?-
-Uno
qualunque! C’è un’edizione
straordinaria!-
Infatti
dopo qualche secondo apparve un’edizione straordinaria.
Parlava di
un’esplosione avvenuta a poche miglia da Londra. Tutto nero,
tutto distrutto,
in piedi solo qualche albero secolare. Stando alle notizie, era
difficile
capire cosa avesse provocato l’esplosione.
-Hayley,
ci sei ancora?-
-Sì…
Ma
che è successo?-
-Non lo
so, però se ti può consolare è
perfetto per Halloween!-
-Mica
vorrai fare la festa lì!-
-Ma no,
ovviamente!- sbottò Alicia. Hayley a volte se ne usciva con
affermazioni che ti
lasciavano davvero di stucco –Però dovremmo andare
a fare qualche foto, così
poi per gli addobbi è più facile…
Ricreeremo l’atmosfera!-
-Ah, ho
capito- disse Hayley sospirando impeccertibilmente –E io devo
fare la reporter,
vero?-
-Il tuo
talento al giornalismo ci sarà utile. Frances
farà le foto-
-Va bene,
va bene…- non sapeva dire di no alle sue amiche
–Ci sentiamo dopo per metterci
d’accordo- riagganciò, pensando che quello che era
successo le aveva lasciato
una strana sensazione addosso.
-Allora,
Roger?-
chiese Mello
-Ottimo,
Mello. Pr un punto non prendevi il massimo-
Potente,
peccato per quel punto… Mello, tornò a posto, in
mezzo agli sguardi ammirati e
sorpresi dei suoi compagni.
-Near,
vieni, per favore-
Near si
alzò, diventando così oggetto di sguardi pieni di
odio da parte di Mello. Dopo
qualche secondo Near tornò a posto. Quanto aveva preso?
Mello non stava più
nella pelle
-Allora,
Near? Fai un po’…-
Ma subito
tutti si avvicinarono a Near, e sorpresi mormoravano qualcosa. Mello
era ancora
più impaziente, ma sentì un distinto
“Mello l’ha battuto…”
-Near,
quanto hai preso?-
E Near,
indifferente -98 su 100-
E
Mello…
99. 99 su 100. Aveva… Aveva preso un voto più
alto di Near.
-Sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!
Evvai, evvai, evvai! Ti ho battuto, Near,
sììììììììììììììì!-
E mentre
Mello saltava sul suo banco felicisimmo, sotto lo sguardo esasperato di
Roger,
qualche ragazzino al fianco di Near bisbigliava –Hai visto?
Ha battuto Near-
-Sicuramente
c’è qualcosa che non va… E’
un pessimo segno, non è mai successo prima…-
Near
sembrava perplesso per tutto tranne che pee il voto.
-Wammy,
sono appena arrivato-
-Sei
sicuro di voler stare in un hotel? Dopotutto Winchester non
è così lontana da
Londra-
-Va bene
così, Wammy- rispose L togliendosi immediatamente le scarpe
slacciate e
malandate una volta entrato nella stanza lussuosa
dell’albergo –Hai fatto le
ricerche che ti ho chiesto?-
-Sì,
ma ho
anche una novità, L-
-Novità?
Di che si tratta?- L sembrava sorpreso
-C’è
stata
un’esplosione vicino a Londra-
-Ci sono
state morti?- chiese subito L
-No, ma
non si riesce a capire da dove sia partita l’esplosione-
-Okay-
disse L –Mandami l’immagine-
Quello che
stava succedendo sembrava così irreale. E non gli era mai
successo prima. E la
foto che ricevette non gli piacque neanche un po’.
-Wammy,
avverti la polizia inglese, per favore-
-Come?-
-Immediatamente,
subito!-
-Va
bene…-
disse Wammy sorpreso.
Sul
computer apparve la schermata della polizia inglese
-Sono L.
Ho osservato attentamente ciò che è successo
nell’esplosione e con mio
rammarico ho ragione di pensare che le morti ci siano state eccome. Vi
chiedo
di mandare degli uomi a perlustare sulle coordinate che ora
indicherò-
Una volta
impartito l’ordine, L tornò a contattare Wammy
–Ho bisogno di un grandissimo
favore, Wammy…-
Il giorno
dopo per Hayley sembrava destinato essere come tutti gli altri. Una
noiosa
giornata di scuola. Ma perché si trovava lì? Lei
era un genio, perché doveva
studiare quelle cose di così basso livello? E non si faceva
altro che parlare
dell’esplosione… Facevano congetture assurde,
inverosimili. Si sarebbe
divertita di più con Mello e Near. Ora un po’
capiva tutto quel loro entusiasmo
nel risolvere casi con L.
Nella sua
classe poi arrivò una signora, forse la bidella, con una
busta da lettere per
lei. Sarà sicuramente Wammy, pensava Hayley, anche se
trovava strano che
arrivasse una lettera mentre lei era a scuola. Guardò
l’ora. Le 9 del mattino.
Perché così presto?
Aprì
comunque la lettere di Wammy, come aveva previsto.
Cara Hayley,
Mi ha fatto piacere ricevere
la tua ultima
lettera e ti informo che stiamo tutti bene. Ho saputo degli ultimi
avvenimenti
a Londra e mi riempie di sollievo sapere che stai bene. Mi auguro che
le cose
continuino ad andare così e spero che verrai a trovarci
presto. Mello e Near ne
sarebbero ben felici.
Wammy
P.S.: L
non vuole che prendi iniziative personali su quello che succede a
Londra e ti
saluta
Hayley non
sapeva come reagire. Dannato L, riusciva a capire proprio tutto di lei!
Effettivamente la voglia di sapere c’era…
Però… Bastava non far sapere nulla a
Wammy, no? Se Wammy non sapeva niente, nemmeno L sapeva niente.
Problema
risolto. Tirò un sospiro di sollievo.
Però
era
stata davvero una sorpresa. Tutto quello che stava succedendo era una
sorpresa.
E sembrava complicarsi sempre di più.
Forse
c’era un nesso tra la sparatoria e l’esplosione?
Chi c’era dietro a tutto
questo, e a che scopo?