Andy non dormiva.
La sera prima, nella cassetta
per Natalie, gli aveva riferito
che l’indomani non sarebbe stato in ottima forma, e
già dopo poche ore era
ridotto in quello stato.
Samara, come tutte le mattine,
non aveva mostrato segni di
vita, a parte dargli la visione di quello che era successo con Natalie,
che non
aveva notizie rilevanti.
Era anche troppo stanco per
pensare. Fissava il cerchio
catatonico.
Controllò il
braccio, e vide il tatuaggio continuare a
sparire minuto dopo minuto.
Stava morendo, e lo sentiva.
Smise di fissare il cerchio,
quando sentì Samara
arrampicarsi lungo le pareti del pozzo.
Uscì
dall’acqua, e lo guardò.
- Non commentare. –
disse sibilando Andy.
- Non lo farò.
– rispose Samara.
Il ragazzo le rivolse lo
sguardo.
La bambina aveva acquisito
totalmente le sembianze vive. Ed
era tremendamente somigliante all’interpretazione che ne
aveva dato Daveigh
Chase.
- Sono tutt’orecchi.
– disse Andy.
- Quando io ed Anna tornammo da
Eola, Richard mi rinchiuse nuovamente
nel fienile. Le giornate tornarono a passare monotone come sempre.
Finché, un
giorno, Anna non corse alla porta del fienile chiamandomi a gran voce.
- .
Gli prese il polso e si
ritrovò nella stalla.
- Samara! Vieni qui, subito!
– chiamò la madre adottiva.
La bambina scese le scale e
corse alla porta.
- Mamma! Che ci fai qui? Se
papà ti vede, ci sgriderà! –
disse.
- Non m’interessa.
Devo farti alcune domande. – fece sbrigativa
Anna.
- Cos’è
successo? – .
- Samara, cosa hai
fatto a Tommy Anderson? - .
La bambina si stupì.
Cosa aveva fatto a Tommy?
- Nulla, mamma. –
rispose Samara.
- Non è vero.
– fece la madre.
La bambina era sempre
più sorpresa.
- Sì, invece.
– rispose.
- No, invece. –
ribatté Anna.
- Mamma, mi spieghi
cos’è successo? – domandò
Samara.
La madre stette qualche secondo
in silenzio.
Poi disse:
- Tommy Anderson è
morto. - .
Samara non credette a quello
che sentì. Tommy non poteva
essere morto…
- Come sarebbe morto?
– chiese.
- Morto, Samara. Morto.
– disse la madre.
- IO? –
urlò Samara. – NON L’HO UCCISO IO! ERA
IL MIO
MIGLIORE AMICO! - .
- E allora perché
Rosaline mi ha detto che il figlio continuava
a raccontare che lo tormentavi nel sonno? –
domandò Anna.
Non sarò la tua
prossima vittima!
- Perché lo hai
fatto, Samara? Perché? - .
Ma la bambina era già
corsa via, e piangeva nel lettino
della stalla.
Gli occhi di Andy tornarono a
fissare il cerchio. Li girò
verso Samara, che era in lacrime.
- Non me lo sono mai perdonato.
– disse. – Appena morirò…gli
chiederò perdono. - .
Andy si rimise a fatica in
piedi, e contro il volere della
bambina, la abbracciò di nuovo.
La capiva. E voleva farglielo
capire.