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Autore: AmericanSisters98    23/04/2015    1 recensioni
Mi chiamo Skylar Roy e ho 17 anni. Vivo con mia madre in un appartamento di due piani a Nizza. Ultimamente sono successe tante cose tutte insieme tra cui incontrare pel di carota(Castiel) che mi ha completamente stravolto la vita.
Spezzone Capitolo 1
Arrivo davanti a casa e allungo il braccio per suonare il campanello, ma mi blocco. Sinceramente ho un po’ paura. Mia madre è uscita con così tanti uomini che non si possono nemmeno contare sulle dita, forse questa volta è quello giusto. Mi faccio coraggio e suono il campanello. Sento dei rumori, la voce di mia madre e poi dei passi.
Mi raddrizzo la schiena e faccio il sorriso più tirato che riesco a fare, mentre la porta si apre e appare un uomo. Il mio sorriso sparisce.
L’uomo mi porge una mano con un sorriso smagliante in volto.
-Tu devi essere Skylar. Piacere io mi chiamo Vincent.
Da dietro arriva mia madre e mette una mano sulla spalla di Vincent e tutta sorridente mi dice:-Skylar, lui è il mio nuovo fidanzato.
Si fissano con passione e sorridono.
Mi viene da vomitare.
-Ci trasferiremo da loro- mi dice mia madre.
-Eh?- chiedo
Buona lettura:D
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Castiel, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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II CAPITOLO
-Come sono i tuoi nuovi fratellastri?- mi chiede Emma.
Siamo in camera mia e Emma mi sta aiutando a fare le valigie. E’ passato un mese da quando mia madre mi ha presentato il suo fidanzato e i suoi figli.
Oggi partiamo, sinceramente ho un po’ paura.
Mi accorgo che Emma mi sta fissando. Giusto, mi ha fatto una domanda. Beh, e cosa dovrei risponderle? Che uno ha visto le mie mutandine rosa, uno è troppo carino e uno è troppo coccoloso.
Alla fine rispondo solo:-Non sono male, sono piuttosto simpatici.
“Tutti tranne Castiel”
-Dove andrai a vivere?- mi chiede mentre prende il mio ennesimo libro dallo scaffale e lo ripone nella mia valigia.
-Parigi- dico. Ho sempre sognato andare a Parigi, è uno dei posti più belli del mondo.
Qualche ora dopo ci salutiamo, promettendoci di scriverci e di vederci, e se ne va. Adesso che se n’è andata mi sento sola, mi mancano già i miei amici.
Mi guardo intorno, la mia camera è ormai vuota. E’ triste vederla così: io sono cresciuta in quella stanza.
Mia madre sale le scale ed entra nella mia stanza, ha il fiatone e si era legata i capelli in una crocchia ormai scompigliata.
-Sei pronta?
Io annuisco sbuffando.
-Vedrai che andrà tutto bene. Hanno una bella casa.
-L’hai vista? E com’è? Descrivila- chiedo impaziente, d'altronde è la mia nuova casa.
-Beh, è grande e bella. Più che una casa è una villa. Ci sono 4 camere da letto, 2 bagni (uno sopra e uno sotto), una cucina, un salotto abbastanza grande da poter ospitare una squadra di calcio e poi il giardino.
-Hanno anche il giardino?- chiedo incredula, devono essere davvero ricchi.
-Si, hanno anche due cani-dice sorridendo mia madre.
Oddio, sembra un sogno, io ADORO i cani(nda Ale, sei te?- Rin)specialmente quelli di taglia grande, ma per mia sfortuna non ne ho più avuti da quando Leo, un labrador, ci ha lasciate.
Mia madre continua –Uno si chiama Lacky, un Golden Retriver, e Demon, un Pastore Beaceron. Lacky è affettuoso come non ho mai visto un Golden Retriver ed è il cane di Josh, Demon, invece, è il cane di Castiel ed è molto diffidente. Vincent non voleva tenerlo ma si è ricreduto grazie a Thommy.

Dopo ore e ore interminabili di viaggi e soste la mamma si ferma davanti a un villone da paura. Mia madre non scherzava. Il giardino è enorme, c’è un gazebo e delle altalene. Dalla staccionata di legno spuntano due musi: uno color miele, Lacky, e uno nero, Demon.
Scendo dalla macchina, vado a d aprire il cofano e prendo le mie due valigie. Mi metto lo zaino in spalla e mi avvicino alla staccionata, Lacky scodinzola felice mentre Demon mi fissa con circospezione Allungo una mano per accarezzarli, sono davvero dolcissimi. Penso che passerò tutto il tempo con loro.  Sento la voce di Vincent che saluta mia madre e mi giro. Accanto a loro vedo Josh che mi si avvicina e mi abbraccia, rispondo all’abbraccio.
-E’ un piacere rivederti Skylar.
-Anche per me- dico sorridendogli.
Vincent ci invita ad entrare e si carica due valigie, mentre Josh prende le mie.
Mentre entro in casa con gli altri noto che Demon mi fissa , è inquietante anche se, considerando il padrone, non mi stupisce.
Mi guardo intorno, mi trovo in un salone enorme, ci starebbe davvero una squadra di calcio!
Noto Thomas che è seduto sul tappeto vicino al divano e gioca ai lego. Appena mi vede corre da me e mi abbraccia la gamba.
-Ciao sorellona- mi dice abbracciandomi la gamba. Ricambio il sorriso.
Josh mi si avvicina e mi dice:-Ti faccio vedere la tua stanza. Vieni.
Io annuisco e lo seguo su per le scale. Passiamo per il corridoio lungo pieno di stanze. -Questa qui-mi dice indicandomela- è la stanza di Thomas, questa di papà e Michelle, da questa parte invece c’è la mia e di Castiel.
Andiamo ancora avanti per il corridoio, e poi si ferma davanti al una porta aperta e mi sorride-Questa è tua, spero ti piaccia.
Entriamo, nella stanza c’è un buon profumo di vaniglia e le pareti sono di un leggero azzurro, quasi invisibile.
Josh appoggia le mie valigie in camera mia e si passa una mano sulla fronte, doveva essere stato impossibile portare due valigie su per le scale e quel lungo corridoio.
-Io vado giù, divertiti- detto questo mi dona un altro dei suoi sorrisi ed esce dalla mia nuova stanza. Mi avvicino alla finestra e sgrano gli occhi. Dalla mia stanza si può vedere la Tour Eiffel! Non me lo sarei mai aspettata. Dev’essere costato un ben di Dio quella villa. Mi butto sul letto, è morbido come una nuvola. Nella stanza c’è un enorme scaffale: ottimo per i miei libri, poi una scrivania e un armadio. Mi rialzo dal letto e mi avvicino alla scrivania, è in legno di rovere chiaro, semplicemente splendido.
Dopo aver messo un po’ apposto le mie cose comincio a scendere le scale ma mi fermo a metà quando sento Vincent chiedere:-Dov’è quello stupido di tuo fratello?
Ci fu una pausa e poi sento la voce di Josh che risponde:-E perché dovrei saperlo? Probabilmente da Lysandro.
Prima che Vincent potesse rispondere finisco di scendere le scale facendo finta di non aver sentito e gli saluto. Josh ricambia il saluto con un sorriso solare e anche Vincent. Fanno finta come se prima non fosse successo niente, ma io ci sono rimasta davvero male. Perché Vincent ha dato dello stupido a suo fratello? Che cosa mai può aver fatto Castiel per farlo arrabbiare così? E perché Josh era così indifferente?
Prima che potessi formulare qualche altra domanda Josh mi chiede:-Che ne dici se ti porto a fare un giro a Parigi?
-Si, mi piacerebbe- dico sorridendo.
Prima di uscire Josh mette una mano sulla spalla di Vincent e gli sorride. Nel parcheggio davanti al cortile, oltre all’auto di mia madre ci sono altre due macchine.
-Sono tutte e due vostre?-chiedo.
Lui annuisce:-Si, una è mia, l’altra di mio padre.
La macchina di Vincent è blu metallo e luccica al sole, quella di Josh è nera e io adoro il nero.
Saliamo in auto e fa partire il motore, poi accende la radio. La macchina si riempie delle note di Stromae mentre il mio sorriso si allarga: io adoro quel cantante. Josh nota che mi sono rasserenata e mi chiede:-Ti piace la musica?
Io rispondo a ritmo della musica:-E’ la mia via- e lui scoppia a ridere mentre continuo a picchiettare il dito sulla gamba.
Dopo qualche minuto di viaggio si ferma e scendiamo dall’auto, ero così presa dalla musica che non mi sono nemmeno accorta che siamo arrivati nel centro-città. Davanti a me si erge in tutta la sua grandezza e magnificenza la Tour Eiffel! Sgrano gli occhi, proprio non me lo aspettavo!
Josh scoppia a ridere, certo, per lui è normale, d'altronde vive lì da anni!
-Hei!- lo rimprovero dandogli un “affettuoso” pugno alla spalla.
-Scusa-risponde sincero asciugandosi le lacrime che gli sono venute per le troppe risate-che ne dici se andiamo a prendere un gelato?
-SIIIII- rispondo tutta contenta saltando letteralmente dalla gioia. L’ho detto e lo ripeto: sono una ragazza golosa!
Arriviamo davanti al chiosco dei gelati.
Un signore paffuto e simpatico ci chiede che gusti vogliamo. Io prendo cioccolato e stracciatella, mentre Josh sceglie cioccolato extra-dark e vaniglia. Paga lui, anche se ho provato in tutti i modi a voler pagare per me, lui non si smuove. –Oh avanti, ma perché?-gli chiedo con il finto broncio.
-Perché ora sei mia sorella-mi dice sorridendo.
Cominciamo a girare nel centro-città e Josh mi fa vedere un sacco di monumenti e negozi famosi. Solo alla sera ritorniamo a casa.
Trovo la mamma che sta apparecchiando e insegna a Thommy come si fa. Ci uniamo a loro ridendo e scherzando. Anche Vincent ci raggiunge, sembriamo una vera famiglia al completo ora.
Finito di apparecchiare ci sediamo e cominciamo a mangiare, la mamma oggi ha preparato riso(nda mi dispiace per te Skylar, so bene che significa mangiare il riso in FranciaL) con il salmone.
-Ma Castiel?-chiede dopo un po’ mia madre. Cavolo, mi ero completamente scordata di lui. Josh scrolla le spalle e dice:-Lysandro.
-Chi è questo Lysandro?-chiedo cercando di sembrare poco interessata.
-Lys è il migliore amico di Cass- dice Thommy con la bocca piena che cerca di ingoiare. Josh annuisce.
“Migliore amico di Cass” mi suona strano. Non pensavo che anche un antipatico come lui potesse avere amici. Ma evidentemente mi sbagliavo.
Il tempo passa in fretta e noto, con grande piacere, che Vincent e Josh sono molto legati, solo che l’ultimo è più dolce e ha i tratti più gentili.
Mentre sparecchiamo si sente un rombo di moto in giardino e la porta si apre ed entra Castiel.
-Sei in ritardo- gli dice Vincent improvvisamente serio e arrabbiato. questo non è certo il buon tornato che un figlio si vorrebbe sentirsi dire. Ma Castiel non lo degna nemmeno di uno sguardo e sale le scale. Vincent fa un cenno a Josh, il quale annuisce ed segue il fratello su per le scale.
-Cosa gli dirà?-chiedo. Mi accorgo con orrore troppo tardi di averlo detto a voce a alta. Ho gli occhi di Vincent piantati addosso e l’unica cosa che voglio è sparire. Poi Vincent sogghigna allo stesso modo di Castiel e mi dice:- Lo metterà in punizione, come sempre d’altronde. Non può di certo permettersi di arrivare a quest’ora.
Vado a dormire ancora intontita. Chissà cosa gli avrà detto Josh. Quando sono salita in camera, dalla stanza di Castiel e Josh si sentivano di quelle urla, ma erano sempre sovrastate da una all’altra. Quindi era tipo un casino riconoscere chi diceva cosa, e soprattutto cosa dicevano. Non riesco a smettere di chiedermi il perché Vincent è sempre così severo con suo figlio.
Beh, ma infondo a me non mi deve interessare. Mi addormento con il sorriso sulle labbra al ricordo del pomeriggio passato in compagnia di Josh.

Nota d'autore:
Heila gente, come va?
Questo è il secondo capitolo, perdonate il lieve ritardo. Ma abbiamo buoone notizie :D
In questi 10 giorni abbiamo scritto 3 capitoli, lo sappiamo, lo sappiamo, siamo dei miti a scrivere durante le lezioni scolastiche. Ma, vi sfido, chi di voi non si annoia a ri-ascoltare per la quarta volta Foscolo? 
Bene, bene, come sempre speriamo che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Ora possiamo tranquillamente tornare a vederci il trono di spade :P
Salutoni,
Ale&Rin
   
 
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