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Autore: Gomizzle    24/04/2015    2 recensioni
Due normalissimi ragazzi,Justin Bieber e Selena Gomez si ritrovano ad affrontare l'ultimo anno di superiori.
Quest'ultimo sarà pieno di emozioni,amore,amicizia,felicità,tristezza,debolezze e problemi adolescenziali.
Come si comporteranno i ragazzi in questa situazione?!
Genere: Mistero, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Selena Gomez, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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JUSTIN'S POV

Ero a scuola mentre riflettevo su ciò che avevo fatto nell'ultimo periodo. Per come ero fatto io solo per amore avrei potuto fare una cosa del genere. Amavo una persona e non ero ricambiato, era una delle cose più brutte al mondo, ero molto vulnerabile e il mio mal umore mi divorava sempre di più. Si, divorarmi era ciò che faceva.
Fumare erba, fare nottata, bere fino al vomito... ero caduto in una sotto specie di depressione, mi feci trascinare da Hailey e di questo non ne ero per niente contento. Mentre entravo in classe pensavo e ripensavo ad ogni singola notte passata in bianco a causa delle varie sbronze. Scuotevo la testa e mi pentivo sempre di più, anche se per pentirsi era troppo ormai tardi. "Quel che è fatto è fatto." pensai stringendo la mano in pugno, volevo picchiarmi da solo in quell'istante, ero troppo arrabbiato con me stesso.
Vagai un po' nei ricordi di nottate insonne poi tornai sul pianeta terra e mi feci stregare dalla coinvolgente risata di Selena.
Era seduta sul banco che parlava con Kylie, era così bella...
"Buongiorno Jenner, 'giorno Gomez" le salutai mettendomi al mio posto con un sorriso accennato;
"Ciao Bieber" rispose Ky poggiando una mano sul mio banco;
"Ciao" disse in seguito Selena sistemandosi i capelli dietro l'orecchio.
Ci mettemmo tutti ai nostri posti e lei a sua volta prese la sua agenda personale, cominciò a disegnare. Adoravo i suoi disegni, a volte disegnava dolci ragazze manga, altre volte volti super femminili con qualche sfumatura macabra. La ritenevo una vera e propria artista e questo era uno dei tanti motivi per la quale l'amavo. Era piena di doti, era bellissima e amavo il suo modo di essere, fredda come il ghiaccio, calda come il sangue che ti scorre nelle vene.
"hei" sussurrò dando una botta alla gamba del banco con il piede;
"che c'è?" sorrisi voltandomi verso di lei.
Mi mostrò il disegno che aveva appena prodotto. Rappresentava due ragazzi, un ragazzo e una ragazza, erano due ombre, sopra alla testa dei due, poi, c'erano due lettere che tra l'altro non riuscivo a mettere a fuoco. Pensai subito che era una rappresentazione sua e di Zedd visto che i due soggetti, nel disegno, erano abbracciati con le labbra quasi che si toccavano. 
"Selena...è davvero bello." dissi mantenendo il sorriso tranquillo steso sul volto;
"Ti piace?" chiese sempre con molto entusiasmo;
"Si,moltissimo" risposi voltandomi, poi, verso il prof che mi richiamò.
Mi sentii vuoto, l'unica cosa che mi rendeva felice era il fatto che con Selena era tornato tutto come prima, di mezzo, però, c'era Zedd ed era questo che mi scoraggiava sempre di più.
Le lezioni quel giorno passarono molto velocemente, per fortuna potevamo tornare a casa. Uscii aspettando Selena sul ciglio della porta, andammo poi, insieme a Ky e Michael dagli altri che ci aspettavano all'uscita dell'accademia.
Arrivammo fuori al grande cancello e lì c'erano tutti gli altri che ci aspettavano tranne Taylor e Hailey, ma non ci feci caso, o almeno, non m'importava più di tanto.
"Hei ragazzi!" disse Luke venendoci in contro;
"Sentite stavamo programmando di andare ad un concerto." continuò guardando Selena con un sorriso malizioso;
"Luke...davvero...stai dicendo che..." rispose Selena in cerca di parole adatte per rispondere;
"Sto dicendo che andremo al concerto dei Green day!" quando pronunciò quella frase Selena si voltò verso di me e mi saltò in braccio. Sembrava una bimba che voleva andare sulle giostre. A quel suo gesto rimasi basito, non sapevo che fare, ero nel caos più totale.
"JUSTIN ANDIAMO AL CONCERTO DEI GREEN DAY!" ripetè più volte entusiasta. Mentre era fra le mie braccia potevo sentire il profumo dolce e delicato della sua pelle, in oltre il suo cuore che batteva all'impazzata. Aveva gli occhi lucidi e si poteva vedere da un miglio che era felicissima.
"E' fantastico!" le risposi stringendola a me. Ero emozionatissimo, non solo per il fatto che avrei visto alcuni dei miei miti musicali in concerto, ma anche perchè Selena era lì fra le mie braccia. Vederla felice e sorridente era ciò che mi riempiva il cuore di gioia. 
"Fortunatamente avevo messo i soldi da parte. Cioè vi rendete conto.... ragazzi è un sogno che si realizza!" si liberò dalla mia presa con delicatezza e si mise le mani fra i capelli, subito dopo guardò Kylie, che era seduta sul cofano del suo suv e, con tutta la sua euforia, le corse in contro.
Vidi che prese il telefono, cambiò espressione da un momento all'altro, non pensai a nulla, ero troppo felice e ancora in extasi, abbassai solo la testa e salutai tutti i ragazzi per poi dirigermi verso la mia auto auto. 
Volevo andare a casa e rilassarmi un po', salii in macchina e da lì cominciai a farmi mini filmini mentali. 
Immaginavo tanto piccole cose che sarebbero potute succedere al concerto, tra tutte queste piccole cose c'era anche un bacio fra me e la mia Sel.
La voce di Billie Joe Armstrong che danzava sulle note di Wake me up when september ends, la bellezza e la dolcezza accecante di Selena, le sue labbra, le mie sulle sue, i nostri nasi che si sfioravano, il suo profumo travolgente e le sue mani gelide e affusolate sul mio collo che mi toglievano il respiro... mentre pensavo a ciò un brivido percorse la mia schiena.
Arrivai davanti casa immaginando ripetutamente quella scena. Più la immaginavo e più mi illudevo, scossi così la testa quando entrai in casa come per farla svanire, ma niente. Mi diressi, poi, in cucina, avevo intenzione di  parlare con mamma pensando di potermi distrarre un po'. 
"Ciao mamma" la salutai posando lo zaino su una sedia;
"Ciao tesoro. Ti ho preparato da mangiare. Togliti il giacchetto, mettiti a tavola e mangia." disse tutto d'un fiato;
"con calma" dissi mantenendo un'espressione indifferente;
"Devo uscire, sono già in ritardo. Scusami Justin ma devo accompagnare tua nonna a fare una visita." continuò sempre d'un fiato;
"Qualcosa di grave?" chiesi giusto per fare conversazione, insomma sapevo che la nonna non aveva nulla e che al massimo avrebbe dovuto fatto fare delle analisi;
"No no, non ha nulla di grave. Deve fare delle analisi di routine." rispose, proprio come mi aspettavo.
Da quel momento in poi rimasi a casa da solo. Avevo ancora voglia d'illudermi, cioè continuavo a pensare a ciò che sarebbe potuto succedere al concerto. Continuavo a pensare a cose sovrannaturali, cose che non si sarebbero mai realizzate neanche a volerlo.
Il modo migliore per distrarsi, pensai, è guardare uno show di Chris D'elia, non che il mio comico preferito.
Mangiai la pasta che mamma mi preparò per poi dirigermi verso il divano con un pacco di patatine. Inizialmente non ero interessato al programma, insomma nella mia testa c'era ancora un film fantasy in corso, poi però alzai il volume, mi rilassai e mi immersi nelle risate.
Amavo quel comico, era davvero forte e sapeva farmi ridere come nessun altro al mondo, togliendo i miei amici, ovvio.
Passarono un paio d'orette, fra battute di Chris, messaggi di mamma del tipo 'scusami Justin non sarò a casa per le sei', messaggi vari da amici vari, pubblicità, patatine e coca cola...
Passai un bel pomeriggio, diciamo. Mi rilassai e non pensai nulla, però...cantai vittoria molto presto.
Suonò il campanello.
"Che palle, chi sarà adesso?!" pensai.
Aprii la porta e la vidi lì, aveva un paio di pantaloni di pelle, una pelliccia bianca, dei tacchi vertiginosi e delle valige...
"Ciao Justin" disse con il suo tono seducente;
"Hailey... che vuoi?" dissi scazzato;
"Ma come non sei felice di vedermi?" chiese;
"Ma hai la memoria corta?" chiesi a mia volta;
"Dai non fare lo stronzo. Dopo tutto io non ti ho fatto nulla, so che mi hai diciamo usata per distrarti dalla tua amata Selena e il suo boy Zedd." disse con sfacciataggine. Rimasi perplesso, come faceva a saperlo?! Pensai che glielo disse Ryan, ma poi ci ripensai di nuovo...insomma non mi avrebbe mai fatto un torto del genere. Non sapevo che dire e, o, che fare;
"Dai Justin stai tranquillo, non me lo ha detto nessuno, l'ho intuito, inizialmente pensavo fosse un'idiozia e che probabilmente mi stavo inventando tutto, ma dopo aver visto la tua reazione sono certa che le cose sono andate così." rispose sempre disinvolta. Rimasi basito.
"Non voglio le tue scuse o altro, voglio darti sono un consiglio. Bene, non arrenderti mai e continua a lottare, quel Zedd non può competere con te, tieni gli occhi aperti e continua a comportarti come hai sempre fatto. Un'ultima cosa, un'agenzia di top model mi ha ingaggiato per vari shooting e adesso devo partire, ma non penso ti interessi, insomma volevo solo salutarti." disse in fine. Rimasi a bocca aperta, non era la Hailey che conoscevo... o meglio, la Hailey che faceva vedere di essere;
"Senti di casini ne ho fatti, ti ho messo in mezzo e ti ho dato la colpa, mi sento uno schifo anche per questo. Non so come scusarmi, però visto che ora stai andando via, non so dove, posso solo che augurarti buona fortuna." risposi addolcendo le parole;
"Tranquillo Bieber, ci vediamo...ah, comunque sto andando a Parigi." disse a sua volta mentre si dirigeva verso la sua macchina.
Ero basito, mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto, ma di certo, come mi ero detto la mattina stessa, era troppo tardi per pentirsi. Mi chiusi la porta alle spalle e feci un respiro profondo. Avevo voglia di parlare con qualcuno, di sfogarmi...non sapevo che fare così mandai un messaggio a Ryan, chiedendogli gentilmente di venire a casa per passare un po' di tempo insieme, nel mentre entrai in camera e presi la chitarra che era poggiata sul muro adiacente alla finestra. In quel momento le emozioni mi divoravano vivo: il pentimento per ciò che avevo fatto nell'ultimo periodo era sempre presente, l'entusiasmo per il concerto, l'amore onnipresente che provavo per Selena...
Mi limitai ad arrangiare qualche accordo con la chitarra, poi dopo una mezz'oretta mi spostai al piano che si trovava nella stanza di mia madre e suonai qualcosa per rilassarmi, pensai a quanto sarebbe stato magico cantare e suonare con Selena, per poi concludere con un dolce bacio. Pensai anche che ero un ragazzo romantico,  mi stupivo di me stesso sempre di più!
Ero immerso nella musica, persi così la concezione del tempo e non solo... era come se stessi dormendo ad occhi aperti. Alla dolce melodia della canzone che stavo suonando, di cui neanche ricordavo il nome, si aggiunse il suono stridulo e pimpante del campanello.
Smisi di suonare per poi alzarmi e ancora intontito andai ad aprire la porta.
"Hey bro" mi salutò Ryan dandomi una pacca sulla spalla;
"Ciao Ryan" salutai a mia volta.
Entrò in casa e da buon amico portò un bel film da vedere. Prendemmo birre, patatine e  pop corn, ci buttammo, letteralmente, sul divano e addio mondo.

SELENA'S POV

La giornata scolastica passò molto in fretta e devo dire che fu anche molto "leggera".
Ero a casa, sul mio letto, mentre guardavo il disegno che durante le ultime ore avevo fatto. Avevo disegnato due figure, una maschile e una femminile, come se fossero due ombre che si abbracciavano, le loro labbra si sfioravano e i capelli della ragazza svolazzavano nel vento, in oltre sopra ci avevo scritto due lettere: la 'J', di Justin, sopra il ragazzo, la 'S' di Selena, sopra la ragazza.
Si esattamente, quelle due ombre eravamo io e Justin. Passavo e ripassavo il perimetro della figura maschile con l'indice, infatti si scolorì anche un po'. Mi chiedevo come sarebbe stato quel momento, il momento del bacio, se fosse stato reale. Insomma...mi stavo chiedendo che sapore avessero le labbra del "tenebroso" Bieber.
A farmi distogliere l'attenzione dal disegno fu un messaggio di Ky che mi chiese d'uscire. Non esitai un attimo di più e la chiamai.
"Oi Sel" disse aprendo la chiamata;
"Hei Ky. Dove vogliamo andare?" arrivai al sodo;
"Andiamo da sturbucks. Ci prendiamo un caffè e parliamo un po'." rispose esitante;
"Okay, per me va benissimo. Passami a prendere, io mi do' una sistemata veloce e sono pronta." conclusi in fine.
Chiusi la telefonata e mi diressi in bagno. Presi il mio beauty, la spazzola e cominciai a passarla sui miei boccoli impicciati, poi presi lo struccante e tolsi il mascara colato per poi rimetterlo, il lucidalabbra alla fragola e la crema per il viso. Non impiegai più di dieci minuti per sistemarmi, così per, diciamo, sprecare un po' di tempo mi cambiai la maglia.
Era ancora presto, Kylie non era arrivata e nell'attesa sistemai grossolanamente la camera canticchiando Thinkin out loud di Ed Sheeran. Quando suonò Ky, con il clacson della macchina, posai la scopa che stavo usando sopra la citazione, scritta in bordeux sul muro, di Boulevard of broken dreams dei Green Day. Ebbi un flash con il sorriso di Justin, la voce di Luke che mi diceva che saremmo andati al concerto e le varie fantasie che mi ero fatta io in precedenza... sorrisi automaticamente, rimasi ferma lì a pensare e Kylie, ragazza non molto paziente, suonò nuovamente il clacson. Presi la giacca e come se fossi appena caduta dalle nuvole corsi verso l'auto.
"Ce l'hai fatta." disse facendo la finta scazzata;
"Scusi signorina Jenner, stavo ripulendo la mia camera e poi sono rimasta imbambolata a pensare al mio principe azzurro." risposi facendo la finta principessina;
"Ok adesso dimmi tutto, mi sono persa sai? Sono rimasta al fatto che avete fatto pace, che gli sei saltata addosso quando hai saputo dei Green Day, ma poi c'è altro? Per esempio Zedd?" chiese seria. Bene, mi ero completamente dimenticata della sua esistenza e lui della mia, probabilmente. Non parlavamo più e il nostro rapporto era quasi morto, anzi si era letteralmente estinto. Rimasi un pò a pensare e a guardare il paesaggio ancora autunnale, aspettai prima di rispondere alla domanda di Ky, insomma volevo ragionare bene su ciò che avrei dovuto dire e fare;
"Sai...penso che questi giorni con Justin siano i migliori della mia vita, insomma ho tutto. Ho la felicità, ho i miei amici, la scuola che fortunatamente va bene...non penso di aver bisogno ancora di Zedd, anche perchè l'ho semplicemente usato. A dir la verità mi sforzavo a stare con lui, a ridere alle sue battute, mi sforzavo a parlargli di me, mi sforzavo ad ascoltarlo...mi ero imposta un obbligo. Mi ero detta di dover distrarmi da Justin, ma non ci sono riuscita, perciò non penso di aver bisogno ancora di Zedd. Sai Ky, quando lui mi mandava i messaggi, sorridevo perchè mi stavo illudendo, si mi illudevo, pensavo che tutto quell'affetto mi avrebbe fatto star bene e che mi avrebbe aiutato a lasciar stare Justin una volta per tutte, ma poi ripeto era tutto fumo e niente arrosto. Penso anche che se ne sia un po' accorto, non mi scrive più, non mi cerca più e io mi ero quasi dimenticata della sua esistenza. Dovrei scrivergli e parlargli, ma magari neanche vorrà vedermi. E come biasimarlo?! Però adesso non voglio rattrisitarmi. Voglio pensare al concerto, vedrò i miei idoli e la cosa più bella è che con me ci saranno i miei amici e Justin, sarà uno dei giorni più belli in assoluto, uno di quei giorni da favola. Vorrei tanto stare abbracciata a Justin quando canteranno Wake me up when september ends. Il romanticismo si spreca!" risposi cercando di esprimere ogni mio pensiero. Kylie mi guardò, sorrise e rispose semplicemente "Amore.".
Non sapevo come codificare quella sua espressione, non sapevo se era un "questo è amore" o un "hei amore sei troppo tenera" ma pensai più alla prima per due semplici motivi. Per prima cosa, odiavo essere chiamata 'amore', 'tesoro' o insomma con nomignoli del genere e seconda ed ultima cosa sapevo che ciò che avevo detto l'avevo detto pensando a Justin, era il mio cuore che parlava, il mio cuore ormai perso perchè innamorato del bello e quasi impossibile Justin, così come lo sapevo io lo sapeva sicuramente anche lei.
Non le dissi nulla, mi girai solo verso il finestrino, lo abbassai tutto e misi il viso fuori, per far in modo che i miei capelli svolazzassero liberi. Adoravo l'aria gelida che con delicatezza mi sfiorava la pelle, i miei boccoli che diventavano sempre più intrecciati a causa del forte vento, le mie labbra che si seccavano e i miei occhi che lacrimavano. Ero strana, si lo so, ma quelle sensazioni 'fredde' mi piacevano un sacco.
***
Arrivammo da Sturbucks, Kylie parcheggiò e in meno d'un secondo eravamo dentro.
Ordinammo molto velocemente, presi una cioccolata calda con caramello e panna e Ky una cioccolata calda con vaniglia e cannella, cioè ciò che ci serviva per rilassarci.
"Allora, prima non ti ho risposto con una risposta seria, ma spero di averti fatto capire che anche io penso, fortemente, che ami Justin. Tu lo hai sempre amato, ammettilo. Volevi distrarti? Non ci sei riuscita? Bene, questo lo sapevo già in partenza. Lo sapevo perchè quando lo guardavi, quando mi parlavi di lui, quando lo pensavi... i tuoi occhi sorridevano e s'illuminavano. Sai, i tuoi occhi si schiariscono quando pensi a qualcosa che ti piace o insomma che ti fa star bene. Comunque, adesso scrivi a Zedd, digli che vuoi parlarci e poi pensiamo a Justin e al concerto." quando cominciò a parlare il mio battito cardiaco aumentò e le mie mani diventarono leggermente tremolanti, mi emozionai a tal punto. Non le risposi, le sorrisi e presi il telefono per scrivere a Zedd. Un pò mi sentivo in colpa ma dovevo farlo.
MESSAGGIO:-hei ciao, scusa se questi giorni sono sparita. Ho bisogno di parlarti. Hai un po' di tempo da sprecare per me questa settimana?- 
non riuscii a scrivere il messaggio subito, dovetti pensare bene a tutte le singole parole che avrei potuto utilizzare. Volevo sembrare normale e tranquilla, però ero nel panico perciò fu molto difficile trovare le parole giuste.
Comunque, dopo aver scritto il messaggio continuai a parlare con Kylie, che mi parlò della sua situazione sentimentale. Mi aveva detto che le interessava un ragazzo, ma non mi disse chi era, non voleva dirmelo per superstizione, mi disse. Non insistetti con le domande o cose del genere perchè non era da me, ma insomma mi fidavo di lei e la cosa giusta da fare era aspettare.
Parlammo anche di cose scolastiche varie e anche un po' del nostro futuro nel campo lavorativo. Durante questo discorso uscì fuori una notiziona che mi fece esaltare.
"Hei, ma sai che Hailey è partita per Parigi?" quando mi disse cosi deglutii rumorosamente e spalancai gli occhi. Sorrisi e senza fare altre domande pensai che fosse la cosa più bella al mondo. Forse ero un po' stronza, ma qualsiasi persona se fosse stata al posto mio avrebbe reagito così, forse qualcun altro avrebbe fatto anche di peggio, perciò non mi sentii tanto in colpa.
Mi alzai e trascinai Ky verso l'uscita, avevo bisogno di camminare e nel mentre mi accesi una sigaretta. Continuammo a parlare per ore, parlammo del più e del meno.
Al centro dei nostri discorsi c'era sempre Justin o il concerto dei Green Day, parlavamo di Billie Joe, parlavamo di Trè Cool, di Mike Dirnt, delle varie canzoni che amavamo e tra un discorso e l'altro ridevamo, cantavamo e scherzavamo. Ci prendevamo in giro e ci facevamo qualche filmino mentale sui nostri ragazzi dei sogni, che in quel caso non erano Justin o il ragazzo misterioso, ma Billie Joe e Trè Cool.
***
Arrivai a casa tardissimo, ero stanchissima e avevo fame, mamma come al solito, gentilmente mi lasciò un piatto di pasta al sugo sul tavolo. Presi un bicchiere e una posata e cominciai a mangiare, pensi a tutte le cose che avevamo tirato fuori con Kylie e a tutti gli argomenti trattati. Poi come sempre spostai la mia attenzione sui quadri di famiglia e pensai un po' a papà, pensai al fatto che volevo abbracciarlo, così per smorzare la nostalgia gli inviai una mail. Finii la pasta e posai tutto nel lavandino, quei piatti li avrei lavati poi il giorno dopo, andai in camera mia, mi raccolsi i capelli e presi il mio pc.
Gli scrissi una lunghissima 'lettera'. 
Più o meno conteneva tutte le cose che avevo detto a Kylie, gli parlai di quanto ero felice del fatto che sarei andata al mio primo concerto: "Papà non puoi capire, con i miei amici andremo al concerto dei Green Day! Sai chi sono, si? I tre ragazzi punk che sono su ogni poster della mia camera in Messico. Non vedo l'ora di vedere Billie, non vedo l'ora di ascoltare la loro musica. Papà non puoi immaginare quanto io possa essere felice." poi gli parlai di Justin, ovviamente: "Poi ho trovato l'amore. Cioè io amo lui haha, è un po' triste come cosa...ma siamo grandi amici. Ci vogliamo bene a vicenda e a volte mi ricorda te, ad esempio quando mi abbraccia, non l'ho mai detto a nessuno questo particolare, ma tu devi saperlo." in oltre aggiunsi il fatto che avevo grandi progetti per il futuro: "Hei papi, devo annunciarti anche il fatto che ho molti progetti per il futuro. Non posso dirti troppo perchè non è nulla di sicuro, ma dopo il diploma vorrei andare al college e fare corsi approfonditi per il canto e il piano. Si lo so, già studio a scuola queste cose, ma sai io non mi accontento mai. Non ho mai capito se questo è un pregio o un difetto....ma son dettagli." finii di scrivere la mail con un semplice "mi manchi papà.".
Ero nostalgica, ma allo stesso tempo felice... non sapevo percepire a pieno il mio stato attuale, ma in quel momento non era importante.
Presa dalla mail e dai miei pensieri mi dimenticai del messaggio che inviai a Zedd e solo quando mi rispose ritornai con i piedi per terra.
-Ciao Selena, sinceramente non ho molto tempo da sprecare questa settimana, ma adesso dieci minuti per parlare ce li ho perciò se vuoi chiamami.- lessi il messaggio e deglutii, ero nervosissima e mi sentivo anche un po' in colpa per quello che avevo fatto,  ma dovevo affrontarlo così lo chiamai.
Nel mentre, aspettando che rispondesse, mi morsi le unghie. Mi stavo letteralmente mangiando le dita, così per evitare laghi di sangue mi alzai e cominciai a camminare su e giù per la stanza.
Ad un certo punto sentii la sua voce.
"Ciao Selena" disse tranquillo;
"Hei." dissi a mia volta con la voce un po' tremolante;
"Allora? Arriviamo al dunque, che hai da dirmi?" era diventato più freddo, così il mio sangue di congelò definitivamente. Trattenei l'aria per un istante e poi risposi più nervosa di prima;
"Devi scusarmi, ma questi giorni sono stata molto impegnata e non ho avuto tempo per te. Poi volevo dirti che secondo me è meglio che non ci vediamo più...ho i miei motivi e non riesco a spiegarteli, non posso. Devi scusarmi." risposi impacciata, ero stata una stupida e sembrai una delle tante stronze che a quei giorni giravano molto spesso;
"Mi sta bene. Tu sei innamorata e ora non ti servo più. Meglio così, ci vediamo." chiuse la chiamata e io scoppiai in lacrime. Non riuscii a trattenere i sensi di colpa, avevo il cuore in gola e il respiro affannato, i pensieri mi soffocavano e i flashback delle giornate con Justin si facevano sempre più frequenti.
Ero confusa, mi sentii un'ipocrita e dalla rabbia mi pressai una mano sul viso, lo feci talmente con tanta forza da farmi uscire una goccia di sangue dal naso. Non ero masochista, ero semplicemente arrabbiata con me stessa.
Andai in bagno per sciacquarmi il viso, presi il mio beauty e dopo essermi struccata passai la crema idratante, mi sciolsi i capelli e li pettinai, mi misi il pigiama e mi diressi verso al letto con ancora gli occhi pieni di lacrime dovuti ai sensi di colpa.
In fin dei conti fu la cosa giusta, ora dovevo solo dedicarmi alla mia vita e pensare di più a curare la mia amicizia con Justin, magari con il tempo una delle mie illusioni sarebbe potuta diventare realtà.


Hei!
Scusatemi tantissimo per il ritardo. 
Questo è un capitolo di passaggio, infatti non accadono molte cose interessanti, a parte l'addio di Hailey.
Devo ammettere che non è uno dei miei preferiti, ma presto usciranno nuove cose e spero vi piaceranno!


Se ancora non lo avete fatto cliccate qui e leggete :3 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3100775 


Alla prossima, bye.



 
  
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