Anime & Manga > Inazuma Eleven
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Autore: DreamAngel24    26/04/2015    4 recensioni
Arion e' una giovane maga degli Spiriti Stellari, che, dopo essere stata salvata da un mago misterioso all'eta' di circa cinque anni, sogna di entrare a far parte di una delle più potenti gilde di Earthland, quella di Inazuma. Il fortunato incontro con un buffo Exceed di nome JP le permette di raggiungere l'agognata città di Magnolia, pero' un brutta sorpresa attende entrambi i ragazzi all'entrata della città. Con un consiglio della magia corrotto da una figura potente e misteriosa e' ormai impossibile distinguere le gilde legali da quelle illegali e Earthland non e' più la stessa. Tra avventure mozzafiato e maghi leggendari Arion dovrà scoprire le sue vere potenzialità e far tornare la gilda di Inazuma e lo spirito dei suoi membri all'originale splendore. Ci riuscirà? Che la rivoluzione abbia inizio!
Genere: Azione, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matsukaze Tenma, Nishizono Shinsuke, Nuovo personaggio, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Gender Bender, Incompiuta, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 3) La Gilda dei Cavalieri Oscuri
 
<< Maestro Riccardo! Aspetti! Non deve cedere alle loro provocazione! >> esclamo' autoritaria e preoccupata la donna dai capelli blu alzandosi in piedi.
<< Non si preoccupi Signorina Hills. So' quello che faccio. >> disse il ragazzo tranquillo e concentrato sul nemico per poi spostare lo sguardo su Arion e rimanere attratto dal luccichio delle sue chiavi << E' pericoloso per te restare qui... E sei pure ferita. Allontanati e raggiungi il tuo amico prima che cominci il conflitto. >>
<< Mi dispiace maestro, non posso farlo... >> rispose la ragazza alzandosi in piedi evitando di guardarlo << E' una questione troppo personale... E ormai ci sono dentro. Non posso ritirarmi, proprio adesso. Almeno non come se niente fosse. >>
<< Personale? >> sussurro' il castano sgranando gli occhi senza riuscire più a staccarglieli di dosso, per poi scuotere la testa - come a scacciare qualche ingarbugliato pensiero - e farsi di nuovo serio e autoritario << D'accordo, ma ricordati che non sarò responsabile di quello che potrebbe accaderti. >>
<< Allora? Vogliamo combattere o perderci in chiacchiere? >> disse Victor malignamente divertito e infastidito.
<< Vi stiamo aspettando. >> disse Riccardo con tono di sfida facendogli alzare un sopracciglio.
 
Il blu alzo' il braccio alla sua destra e fece schioccare le dita cosicché due dei ragazzi incappucciati si lanciassero contro il gruppo di ragazzi appollaiato sulla collina di macerie. Arion e Riccardo sguainarono contemporaneamente la prima una delle sue chiavi e il secondo la sua bacchetta, sicuri di essere il bersaglio dell'attacco, ma così non fu. Infatti i due incappucciati si scagliarono contro due ragazzi, poco dietro di loro, uno dai capelli scuri mossi ed alti e uno dai capelli tra il rosso e il magenta che portava un paio di occhiali bianchi dalle lenti grandi e rotonde, scaraventandoli lontano ed ingaggiando con loro un combattimento. Il giovane master non fece in tempo ad esclamare agitato il nome dei due compagni, che un ragazzo dai capelli turchesi e vestito di nero, lo precedette sul tempo alzandosi in aria pronto per colpire i due nemici:
<< Adé?! Eugene?! >>
 
<< Dove credi di andare?! >> esclamo' un altro membro incappucciato della Gilda illegale comparendo all'improvviso dietro di lui e colpendolo al petto con un calcio.
<< Michael?! >> esclamo' Riccardo preoccupato.
<< Tranquillo Riccardo! >> esclamo' l'appena nominato creando un cerchio magico dal quale prese forma un gigantesco serpente di energia che gli impedì la caduta facendosi cavalcare come una tavola da serf << Ho tutto sotto controllo. >>
<< Vedremo. >> disse divertito il ragazzo togliendosi il cappuccio mostrando la sua eterocromia lanciandoglisi di nuovo contro iniziando il conflitto.
 
<< Sono stufo di restare a guardare! Fatevi sotto! >> urlo' un ragazzo dai capelli viola e dalla corporatura massiccia lanciandosi furioso contro il nemico.
<< Ti seguo a ruota amico! >> esclamo' un suo compagno dai capelli corvini seguendolo a ruota.
<< Subaru?! Wanly?! Fermatevi! Non dobbiamo dividerci! >> urlo' Riccardo autoritario e agitato << Sanguk, seguili! >>
<< Mai una volta che non debba corrergli dietro. >> sbuffo' il più alto del gruppo saltando giù dal cumulo e correndogli in contro.
<< Ormai il dado e' tratto. >> digrigno' con la testa in fumo il castano cercando di decidere sul da farsi << Tanto vale buttarci anche noi nella mischia. >>
<< Aspettavo solo che lo dicessi. >> disse il rosa sorridendo con tono di sfida sgranchendosi il collo prima a destra e poi a sinistra.
 
Il ragazzo dagli occhi azzurri e dai codini più femminili del carattere quanto della corporatura - slanciata ma comunque indifferente - prendendo la spinta e scagliandosi a razzo contro Victor con il pugno alto sguainato. Il blu sogghigno' chiudendo gli occhi per poi schioccare per l'ennesima volta le dita dicendo ironico:
<< Sono al corrente delle tue potenzialità, ma al momento non mi interessi neanche un po'... Quindi non ti dispiacerà se ti liquido ad un mio compagno, vero? >>
 
Un ragazzo dai capelli bianchi che scendevano lisci davanti alla fronte, coprendogli perfino il mento, si tolse il cappuccio e fatto comparire il cerchio magico scaravento' contro il rosa una serie di spiriti che lo scaraventarono a terra facendogli slittare il volto sulla superficie crepata della piazza per poi fargli sbattere la schiena contro un cumulo di macerie facendolo urlare di dolore.
 
<< Gabi?! >> urlo' Riccardo preoccupato a morte pronto a corrergli in contro prima di essere fermato dalla voce dell'amico intento, con meno fatica di quanto ci si aspetterebbe, a rialzarsi sulle ginocchia.
<< Tranquillo. Deve ancora venire quel mago che sarà in grado di affrontare un DragonSlayer e uscirne vivo o addirittura illeso. Sarà... >> disse il ragazzo facendo una pausa per pulirsi divertito e sicuro il rivolo di sangue che gli scendeva dall'incavo della bocca << Uno scontro interessante. >>
<< Non essere così sicuro di te stesso. Potresti rimanerne abbastanza deluso. >> disse il ragazzo dai capelli bianchi togliendosi il mantello - mostrando il sontuoso abito cinese ad una manica che portava al di sotto - per poi saltare in aria e attaccarlo di nuovo con i suoi spiriti, che il rosa evito' uno ad uno con grande agilità.
<< Allora Maestro Riccardo? Dovrò aspettare ancora molto? >> chiese con sarcasmo Victor aprendo le braccia.
<< Doug! Con me! >> esclamo' il castano autoritario aizzando la guardia e la spada del ragazzo dai capelli viola dai toni sul fucsia che gli stava accanto per poi rivolgersi con lo stesso tono, anche se più da rimprovero che altro, verso la ragazza << Tu resta qui! >>
<< Ma?! >> fece Arion pronta per ribattere prima di essere interrotta dalla voce spavalda e affascinante del ragazzo in armatura.
<< Hai sentito il Master? Non devi starci tra i piedi, dolcezza. >> disse Doug prima di seguire Riccardo e scagliarsi contro il nemico.
<< Scrittura del tenebre: Hell's Flames! >> esclamo' Riccardo disegnando con la bacchetta un'altra scritta dai caratteri sconosciuti, dalla quale si svilupparono una spirale di fiamme ardenti di colore violaceo.
<< Magia di accrescimento: Magic Fuel! >> esclamo' Doug centrando la propria lancia nella spirale creando un cerchio magico che all'improvviso ne aumento' la velocità, la portata, il calore e la potenza fino a renderla visibile - addirittura accecante - a coloro che abitavano più di una centinaia di miglia dalla città stessa.
<< Requip! >> esclamo' il blu prima di essere avvolto dal colpo combinato dei due ragazzi che collasso' di colpo in una fragrante esplosione che desto' tutti dal combattimento e la polvere dal terreno.
<< Quello era un " Unison Raid "! >> esclamo' scioccata Arion appena si fu liberata il volto dalle mani, poco prima alzate a quell'altezza, per non respirare i pulviscoli e per evitare di non essere abbagliata dalla luce emessa dall'attacco.
<< Siamo maghi professionisti, che cosa ti aspettavi: un coniglio che esce da un cilindro? >> la scherni' con il suo solito tono ironico e da strafottente Doug mettendosi a posto il ciuffo << Sei proprio una bambinetta di campagna. Almeno la natura ti ha fatto carina. >>
 
I detriti alzatesi in aria insieme al fumo e alle scintille delle fiamme dell'attacco si andarono a diradare velocemente a causa del vento sotto gli sguardi vittoriosi e dalle sfumature impercettibili di insicurezza dei tre ragazzi e di coloro che avevano assistito all'inizio - che sembrava più che altro una fine - della sfida. Tra essi illesa in ogni sua più piccola parte, si fece sempre più distinguibile la figura del ragazzo dai capelli blu, il quale - al contrario di poco prima - indossava un'armatura dello stesso colore del fuoco dai disegni color del carbone e da delle rifiniture dorate dalle forme smussate, che terminava - lasciandogli pero' scoperto il volto - all'inizio dei pantaloni neri a palloncino per poi ricominciare al fine di formare un paio di calzature dalla forma simile a quella di degli artigli di volatile. Victor sorrise di gusto nel vedere il volto del castano contorcersi in una smorfia di incredulità e paura stringendo così forte la bacchetta da poterla ridurre in briciole in solo colpo ed esclamare:
<< Ma che?! No! Non e' possibile! Mi rifiuto di credere che quel bastardo sia ancora vivo! >>
<< Come ha fatto a resistere al nostro attacco combinato?! >> esclamo' Doug scioccato continuando a digrignare i denti.
<< Questa armatura e' in grado di dimezzare di netto i danni causati dal fuoco o da qualsiasi tipo di fiamma magica senza causarmi la benché minima afa o bruciatura. Se volessi potrei perfino farmi il bagno nella lava, tanto sarebbe come fare un bagno al mare. >> disse il blu sfoggiando di nuovo il suo minaccioso e sadico sorriso distruttivo e sanguinario.
<< Ha fermato il nostro colpo senza neanche farsi un graffio. >> affermo' rigido, quasi pietrificato, nonostante il tremore causato dallo shock il ragazzo dalla chioma color del cioccolato sgranando gli occhi.
<< Allora? Hai deciso di tirarti indietro, " Maestro "? >> ghigno' il blu con tono derisorio e di sfida.
<< Non cantare vittoria! Lo scontro e' appena cominciato >>
 
Michael evito' l'ennesimo calcio da parte del verde colpendolo poi al petto scaraventandolo a terra per poi indirizzare le proprie braccia con le mani e le dita tese verso di lui lasciando che i tatuaggi neri a forma di serpenti che le avvolgevano si srotolassero per andarlo ad attaccare. All'impatto si alzo' un gigantesco polverone che convinse l'azzurro a tornare con i piedi per terra, letteralmente, e ad avvicinarsi ad esso per assicurarsi della sconfitta del nemico - mentre i tatuaggi facevano ritorno alla loro casa, ovvero la sua pelle - , ma appena le polveri si furono dilatate quello che vide fu semplicemente il solco profondo scavato dal suo attacco. Pochi secondi dopo si ritrovo' ad assaggiare il crepato e polveroso asfalto con la schiena dolorante per due colpi ben assestati. Gemette e si rialzo' voltandosi per poi esclamare con gli occhi sgranati per lo stupore e il fastidio:
<< Non e' possibile! >>
 
Il ragazzo spettinato era sicuro di aver dato davvero una bella e preoccupante botta quella volta - alla testa - infatti di colpo ci vedeva doppio. Davanti a lui non c'era più il suo avversario dai capelli quasi del suo stesso colore. In realtà c'era, solo che ce ne era uno di troppo, ma la cosa che veramente lo confondeva non era il numero bensì il fatto che i due nuovi sfidanti fossero due gocce d'acqua se non si contavano le diverse tonalità degli occhi, uno infatti li aveva dello stesso colore dei capelli mentre l'altro di una tonalità tra il giallo e il marrone - come l'oro grezzo. Non gli ci volle molto a comprendere che non si trattava altro che di una Magia di duplicazione.
 
<< Sara'. >> disse il primo clone.
<< Un vero. >> continuo' il secondo.
<< Piacere. >>
<< Per noi. >>
<< Farti. >> 
<< A pezzi. >> scandì sussurrante il secondo sorridendo malevolo insieme all'altro sotto lo sguardo di sfida di Michael facendolo digrignare i denti.
 
<< Non ti permetterò di fare del male ai miei amici! Ahhhhhhh! >> disse Wanly alzando il braccio possente e tozzo verso il cielo lasciando che il cerchio magico gli si formasse intorno per poi scendere fino alla spalla trasformandolo in uno nero come il petrolio pieno di muscoli e di pelo animale con artigli affilati << Fatti sotto! >>
<< Magia di trasformazione? Tutto qui? >> chiese divertito il ragazzo dai capelli marroni e ricci dalle due strane protuberanze rosa.
<< Vieni a farti prendere a calci, se sei davvero un uomo! >> lo rimprovero' divertito il viola.
<< Ti trasformerò in una tartare di carne. >> ridacchio' Nun Chuck sfoderando il pugno per poi corrergli incontro per colpirlo ricevendo come risposta dall'altro lo stesso gesto.
 
Una serie di colpi dal suono tozzo si riversarono nell'aria: nessuno dei due maghi aveva intenzione di dare di meno. Wanly resisteva, attraverso la sua magia di trasformazione, per quel che poteva, a tutti i colpi clamorosamente potenti dell'avversario, cercando più di una volta di prendere il sopravvento nello scontro per poterne evitare altri pur non schivandoli o parandoli, bensì impedendogli di reagire. Il conflitto pero' rimaneva equilibrato, nonostante il viola dimostrasse meno resistenza e impassibilità rispetto a Nun Chuck, tanto da far prevedere una dipartita più per la stanchezza e le ferite che per gli stessi manrovesci dell'avversario, più pesanti della gravita' stessa.
 
<< E voi osate definirvi la Gilda più forte di tutta Earthland. Non mi ci pulirei neanche le scarpe con il vostro marchio. >> ridacchio' offensivo e malevolo il ragazzo dai capelli arancioni da uno dei cumuli.
<< Rimangiati subito quello che hai detto! >> gli sbraito' - dal basso verso l'alto se vogliamo precisare - Subaru minacciandolo con il pugno mentre il più grande lo teneva fermo per la spalla.
<< Perché dovrei? Una bella pezza mi sarebbe veramente utile per pulirmi le scarpe dopo che vi avrò calpestato e preso a calci. >> rincaro' la dose l'arancione.
<< Ne ho abbastanza! >> 
 
Subaru porto' le mani davanti a se creando un cerchio magico, quasi della sua stessa grandezza, dal quale iniziarono a fuoriuscire una serie nuvole dense di colore grigio scuro-violaceo che lentamente andarono a formare un gigantesco pugno che - con un battito secco e tonfo delle mani - venne scagliato contro il nemico, che sfacciato e sicuro di se si lascio' raggiungere senza battere ciglio, con un ghigno strafottente che non prometteva nulla di buono.
 
<< Dove e' andato?! >> urlo' a vuoto Sanguk prima di essere scaraventato contro l'amico contro il muro di uno degli edifici facendolo a pezzi << Ahhhh?! >>
 
I due ragazzi si rialzarono e avvistato l'arancione, gli si lanciarono di nuovo contro con i pugni sguainati e i cerchi magici aperti ma quello che ottennero fu colpire a vuoto l'aria o la sua ombra per poi essere colpiti più di una volta alle spalle. Ogni volta che provavano a colpirlo lui spariva e si materializzava di colpo alle loro spalle per prenderli a calci e pugni e se loro provavano ad evitarli lui si faceva trovare preciso e puntuale in mezzo alla loro - se vogliamo definirla - istantanea via di fuga. 
<< E' in grado di teletrasportarsi! >> esclamo' Subaru prima di ritrovarsi schiantato contro il marmo seghettato.
<< Ahahaha! Sarà un lavoretto rapido e " doloroso " ve lo prometto. >>
 
Intanto dall'altro lato della piazza semi-distrutta, in cielo quanto sulla terra, a suon di calci pugni e incantesimi, continuava, a grande velocità, lo scontro tra Gabriel e il Mago delle anime e degli spiriti che non hanno potuto trovare posto ne' all'inferno ne' al Paradiso.
<< Wind Smash! >> esclamo' il rosa scagliandosi con il suo pugno intrinseco di Magi contro il ragazzo vestito dei bianco che lo evito' con l'aiuto dei suoi spiriti facendogli distruggere un intero blocco di marmo che faceva parte delle pareti di uno degli edifici distrutti.
<< Sapevo di dovermi aspettare così poco da te. Dopotutto, come può un DragonSlayer di Prima Generazione come te non riuscire ad utilizzare il Ruggito, se non essendo una nullità. >> chiese lui serio con tono dispregiativo fissandolo bieco con sguardo di sfida.
 
Gabriel alzo' lentamente il viso cupo quanto per le emozioni da lui provate quanto per la frangetta digrignando di denti furente e insaziato fino a mostrare entrambi i canini per poi voltarsi verso il nemico - continuando a sgrullare infastidito la mano poco prima incastrata nel marmo per pulirla dalla polvere e far prendere aria alle leggere lesioni che aveva sulle nocche - mostrando un espressione selvaggia e assassina con gli occhi color del cielo ridotti a due fessure come quelli dei rettili.
 
<< Non avresti dovuto dirlo... >> sibilo' ringhiante sgranando ancora di più le pupille mentre il vento si alzava furente attorno a lui.
 
Il ragazzo dai lunghi capelli bianchi si preparo' a colpirlo con un altro incantesimo, congiungendo i due gomiti con l'indice e il medio di ciascuna mano uniti e alzati - per ingrovigliare tutti i suoi spiriti in un unico attacco -, ma con uno scatto impercettibile ad occhio umano, il rosa lo raggiunse e, smuovendo l'intero isolato con un onda d'urto e d'aria, lo colpi' allo stomaco con il ginocchio facendolo sbattere contro il muro. Allo schianto il corpo livido del membro dei Cavalieri Oscuri, con un tonfo e un urlo di dolore e sorpresa, rimbalzo' per poi essere di colpito con un pugno secco al quale segui' una raffica di pugni d'aria senza interruzione o la benché minima esitazione che lo scaravento' verso il cielo sotto lo sguardo attonito dei presenti. Gabi prese la spinta con le ginocchia e lo supero' per poi cadergli in contro in picchiata con un gancio rotante che porto' il tallone bianco - nudo per via dei vestiti squarciato durante lo scontro - del ragazzo dagli occhi azzurro cielo, a colpire il bianco in pieno volto slogandogli quasi la mascella e scaraventandolo con l'aiuto della gravita', con forza omicida, contro il terreno creando un gigantesco cratere che smosse il terreno in un terrificante terremoto fino ai dintorni della città.
 
Il ragazzo dai capelli color del cioccolato fondente e l'amico dai due grandi occhiali bianchi continuarono a fissare i loro avversari per qualche secondo in più, indecisi sul da farsi: davanti a loro stava un " bestione " - termine che mentalmente avevano usato tutti e due all'unisono scioccati - dagli occhi inespressivi e quasi perennemente chiusi e sulla sua spalla sedeva tranquillo, fissandoli a loro volta, anche se con sguardo pregustante una vittoria assicurata, un ragazzo dai capelli verdi più basso di loro di un palmo di mano circa. Nessuna delle due coppie si decideva ad attaccare o a proferire parola, ma non potevano rimanere li fermi senza fare niente per tutto il resto della sfida, anche se i due maghi di Inazuma lo avrebbero preferito, nonostante alla fine furono proprio loro i primi ad utilizzare la loro magia contro i due restanti.
 
<< Magia di scrittura: Thunder! >> esclamo' Eugene disegnando nell'aria l'ultima parola enunciata dalla quale si sviluppo' una ramificazione di fulmini diretta verso gli avversari.
<< Water Nebula! >> urlo' Adé posizionandosi e creando di fronte a se - con entrambe le mani - un cerchio magico dal quale fuoriuscì un getto d'acqua potentissimo con come bersaglio il ragazzo dai tatuaggi neri forma di stelle accanto agli occhi.
 
Le due figure rimasero tranquille fino all'arrivo del getto d'acqua e del fascio di fulmini e lo evitarono spostandosi verso destra di un passo contato, facendoli schiantare contro l'edificio dietro di loro.
 
<< Hanno evitato l'attacco?! >> esclamo' il moro scioccato e infastidito.
<< Sono scomparsi! >> urlo' spaventato il magenta.
 
Infatti i due ragazzi con un balzo li avevano raggiunti e, dopo aver evitato tutti i loro colpi - corpo a corpo o con la magia - e impedito tutti i loro disperati tentativi di difesa o fuga, il più grande con un gesto scostante del braccio li colpi entrambi allo stomaco scagliandoli l'uno contro l'altro verso il vuoto. 
 
<< Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh! >> urlarono all'unisono i due ragazzi prima di essere scaraventati a terra e non essere più in grado di muoversi.
<< Possiamo prevedere ogni vostro attacco! Non avete speranze! >>
 
<< Adé?! Eugene?! >> esclamo' preoccupato Riccardo sgranando gli occhi.
 
Non ci volle molto perché un altro urlo lo facesse voltare di colpo crepandoli il cuore per l'ennesima volta: stavano cadendo tutti, uno dopo l'altro. Subaru e Sanguck non erano riusciti a toccare il loro avversario neanche con un colpo, perché ogni loro attacco o andava a vuoto o veniva ridotto in frantumi o disperso come pulviscoli nell'aria, sempre per colpa della sua magia, e per questo quest'ultimo li aveva utilizzati come delle palline da flipper scaraventandoli a destra e a manca. Wanly aveva retto quanto poteva, dopotutto le loro magie erano alla pari, quanto il loro orgoglio, pero' Nun Chuck, che in confronto al primo non conosceva ne' l'onore ne' il gioco pulito, gli aveva fatto crollare un intero edificio addosso e, quando il viola era uscito dalle macerie mal ridotto, ma ancora in grado di combattere, aveva iniziato a colpirlo senza dargli il tempo neanche di respirare per poi farlo cadere a terra quasi incosciente. Michael aveva subito lo stesso trattamento, infatti, per quanto violentemente riuscisse a tenergli testa anche lui era stato trattato come un pallone da calcio che i due cloni non smettevano di passarsi l'uno con l'altro con calci, pugni e ginocchiate allo stomaco o al volto. L'unico ancora in piedi era Gabriel, il quale non solo sembrava inarrestabile, ma lottava anche come una bestia tenuta in cattività per anni, senza lasciare neanche un secondo libero il suo avversario, che per quanto si impegnasse non riusciva a gestire un combattimento con un mago così aggressivo e immune al dolore, tanto che con un colpo ben assestato si ritrovo' scaraventato nel mare di macerie con un boato.
 
<< Gabriel e' fuori controllo. >> affermo' abbastanza preoccupata la Signorina Hills << Peccato... Che solo la furia sia in grado di contrastarli. >>
<< Allora? Hai ancora voglia di giocare con il drago? O preferisci condirti e ficcarti nelle sue fauci da solo? >> chiese con sguardo omicida il rosa mostrando i canini.
 
Il DragonSlayer del cielo si avvicino' minacciosamente con passi pesanti - così pesanti da scuotere il terreno con un tonfo bestiale - al suo avversario, che, ancora riverso nella polvere, cercava di rialzarsi nonostante i tagli e le abrasioni che gli ricoprivano il corpi, e appena gli fu' davanti si asciugo' con il palmo della mano il sangue che gli colava colava a litri dalla fronte, sporcandosi la frangetta spettinata. Il ragazzo pero' non fece in tempo ad alzare il braccio per colpirlo per l'ennesima volta, pronto a dare la parola fine al combattimento, che il suo udito reso fino dalla magia lo fece girare di scatto incontrando le figure minacciose di coloro che poco prima avevano sbaragliato i suoi compagni avvicinarsi di soppiatto ad Arion, la quale non sapendolo continuava a dargli le spalle tranquilla per la sua situazione ma agitata per quella del giovane master e dei suoi amici. I cinque maghi della gilda dei cavalieri oscuri alzarono contemporaneamente le mani fondendo i loro cerchi magici in uno color della pece dalle dimensioni inquietanti dal quale si sviluppo', in direzione della schiena della castana, un fascio di energia oscura dalla potenza indescrivibile.
 
<< Attenta! >> urlo' il ragazzo dai capelli rosa.
 
La giovane maga degli spiriti stellari, pero', non fece in tempo a voltarsi e rendersi conto della situazione che Gabriel le si lancio' contro scansandola e buttandola a terra. L'unica cosa che la ragazza, a suo discapito - se vogliamo definirlo così -, fu in grado di vedere fu il suo salvatore ritrovarsi avvolto con i denti digrignati nel fascio nero e di conseguenza colpito con fragore e scaraventato, con un urlo straziante e strozzato, lontano con il corpo inerme e ricoperto di ustioni nere e tagli sanguinolenti.
 
<< Nooooooooooooooo! >> urlo' Arion con le lacrime agli occhi per il dolore prima di corrergli incontro disperata inciampando tra i detriti.
<< Gabiiiiiiiiii?! >> urlo' con la stessa intensità e con lo stesso sguardo il castano sentendosi il respiro venire meno quanto il cuore. 
 
Arion si lascio' cadere in ginocchio accanto al corpo del ragazzo, che con lo sguardo morto respirava a fatica con la bocca intrisa di sangue, e lo prese delicatamente tra le braccia ringraziando il cielo nel riuscire ancora a sentire nel polso il battito cardiaco, anche se debole e lento rispetto a prima. Gli accarezzo' il volto' mormorandogli di risparmiare le forze e lascio' che le lacrime calde continuassero a gocciolare dalle sue gote andandogli a bagnare le ferite, ma, nonostante il loro essere così salate, non ottenne la benché minima reazione se non un respiro ancora più roco e debole. Anche gli occhi del castano si riempirono lentamente di lacrime ma, in confronto a lei, era troppo lontano e troppo debole per poter correre in contro a quel ragazzo che, oltre ad essere il suo miglior amico, era stato colui che lo aveva portato trovare - finalmente - una famiglia in grado di amarlo e di accettarlo nell'essere quello che era: il dono più grande che qualcuno gli avesse mai fatto.
 
<< Così impara a mettersi contro una gilda più forte della sua. >> ridacchio' Victor maligno.
<< Bruti... >> ringhio' la ragazza in lacrime tremante stringendo sempre di più le dita contro la stoffa degli abiti del rosa, con quella poca forza che possedeva, sentendosi salire la nausea, per poi alzare la testa iniziando ad urlare furiosa e indignata con la voce roca e rotta dal pianto << Lo avete colpito alle spalle! Lo avete preso in giro! Avete usato la sua umanità come arma contro di lui! Non siete uomini! Non siete animali! Non siete maghi! Siete solo dei mostri! >>
<< L'umanità e' per i deboli, mocciosetta. Mi dispiace che non te l'abbiano detto i tuoi genitori, ma e' la legge del più forte a reggere in piedi questo mondo. Se non ti va bene... Meglio che passi a miglior vita. >> affermo' il blu fulminandola con lo sguardo a punto tale da rivoltargli le viscere e da fargli coprire scioccata la bocca con le mani.
<< Maledetto... Non li toccare! >> urlo' Riccardo alzandosi di colpo e sguainando la bacchetta << Te la faro' pagare. >>
 
All'improvviso tutti i maghi della Gilda oscura circondarono il ragazzo dal ciuffo color magenta-fucsiato e iniziarono a colpirlo a ripetizione passandoselo a vicenda quasi fosse stato una palla da pallavolo. Veniva scagliato da una parte all'altra senza che avesse il tempo di reagire o di respirare e veniva colpito nei punti più delicati da pugni, calci e gomitate ben assestate, finche' stanchi nel non ricevere più il benché minimo urlo' o gemito di dolore non lo lasciarono cadere di peso a terra per mano della gravita' con il volto a baciare l'asfalto.
 
<< Doug?! >> urlo' Riccardo pronto a corrergli incontro, ma prima che potesse anche solo lanciare un incantesimo Nun Chuck lo afferro' per la collottola e lo lancio' nelle grinfie dei propri compagni.
 
Il colpo lo fece scivolare a pancia in giù sul marmo raschiandogli il volto dagli occhi serrati e il petto squarciandogli il completo fino a mettere in mostra la camicia bianca sottostante, ormai sporca per via della polvere del sangue. Il giovane fece appena in tempo ad alzarsi che si ritrovo' colpito alla schiena con un calcio e successivamente da un pugno dritto sotto la mascella che gli fece alzare a forza il capo. Provo ad utilizzare il primo attacco che gli venne in mente, ma i due cloni, arrivati dall'alto, lo colpirono con un doppio calcio facendolo schiantare a terra e sputare sangue appena il suo corpo si ritrovo' a rimbalzare - anche se di pochi centimetri - sull'asfalto polveroso. Fu in quel momento che il ragazzo dai capelli arancioni si scaglio' contro di lui iniziando a colpirlo nei punti più dolorosi senza dargli pace, teletrasportandosi prima alla sua destra, poi alla sua sinistra, poi sopra di lui, poi alle sue spalle, così a susseguirsi aumentando la potenza dei colpi. Successivamente fu il mago degli spiriti ad agonizzarlo sotto una raffica di attacchi, finche' i suoi compagni non tornarono a spartirselo, come avevano fatto poco prima con il suo compagno, scaraventandolo da una parte all'altra, finche' non fu più in grado di reggersi in piedi.
 
<< Smettila! Non puoi giocare sporco in questo modo! >> gli urlo' contro furiosa e scioccata la castana, tremando per la preoccupazione.
<< Non avevi detto che la tua amata Gilda era la più forte di tutta Earthland? Hai intenzione di rimangiarti le tue parole di già? >> chiese ironico il blu con un ghigno maligno e uno sguardo sadico stampato sul volto inclinato verso destra, che faceva dondolare i due ciuffi spigolosi e arricciolati che aveva ai lati di quest'ultimo.
<< Non e' quello il punto! >> lo corresse lei tremante per la preoccupazione mentre il ragazzo continuava ad essere sbattuto da una parte all'altra dai vari colpi degli avversari sotto lo sguardo godente e vittorioso di Victor - e dall'altra parte del suo, momentaneo e fasullo, master, che assisteva alla scena da lontano.
<< Riccardo? No... >> sussurro' dalla fatica e dalla preoccupazione il rosa voltandosi con il viso pieno di graffi, tra le braccia della castana, verso l'amico.
<< Maestro?! >> urlo' disperata Celia con la voce rotta dalle lacrime e dalla mancanza di fiato, poiché davanti a quell'orribile " macello " non riusciva neanche a respirare senza provare fatica o sofferenza.
<< Smettila! >> urlo' Arion, con tutta la voce che possedeva e con le lacrime a rigarle gli occhi, martoriati dal dolore e dalla paura.
 
<< Fermi dove siete! >>
 
Fece una voce autoritaria alle loro spalle facendoli voltare tutti di scatto: davanti a loro sotto un sfondo di soldati da sommossa stavano tre uomini entrambi rigorosamente vestiti anche se con diversi colori. Quello al centro era basso e alquanto in carne, soprattutto per quanto riguardava il viso caratterizzato da due occhiaie scure che gli circondavano gli occhi, portava una lunga fascia riportante a caratteri cubitali il suo, alto, ruolo all'interno della cittadina mentre quello alla sua sinistra, che si asciugava convulsamente le mani sudate quanto la fronte rigata dalle rughe, tremava cercando di non dare peso agli occhiali che si appannavano per via del respiro agitato. Gli occhi dei presenti pero' non diedero' peso a quei due opposti lancinanti e in combutta, ma si concentrarono sull'uomo che stava alla loro destra e si era posto in avanti, solennemente, di un passo. Aveva i capelli viola e una barba e dei baffi, sostanziosi quanto basta, che si sviluppavano da due basette perpendicolari al volto adulto e squadrato messo in risalto da due occhi scuri e impassibili. Al ragazzo dai capelli mossi, come agli altri - esclusi Arion e JP, ovviamente - non ci volle molto, nonostante gli occhi lucidi e lo sguardo ovattato a riconoscere quella figura così rispettata e paterna che aveva segnato il suo futuro di gioie e onori.
 
<< Maestro Travis... >>
 
L'ANGOLO DELLE DOMANDE DI LUCIAN & AITOR
 
AITOR: Che diavolo e' questa cosa? -.-'
LUCIAN: E' l'angolo delle domande! L'autrice vuole che rispondiamo alle domande dei lettori che arrivano nei commenti.
AITOR: Parli di quelle domande che non sono mai arrivate? 
LUCIAN: Magari i lettori vedono entrambe le serie e sanno già tutto.
AITOR: Si... Certo... Ci crederò quando mi prevederanno i numeri da giocare al lotto.
LUCIAN: Comunque non capisco che cosa ci faccia tu qui? Prima della tua spettacolare entrata in scena nella storia ce ne vorranno di capitoli.
AITOR: Neanche tu se e' per questo!! >=<
LUCIAN: Per poco.
AITOR: Lasciamo perdere gli spoiler che quello di Victor che cercherà di farsi Arion, dopo aver cercato di infilzarla, ci basta e avanza.
VICTOR: *Purgatory Armor
AITOR: Ahhhhhhhhhh! Autrice del c*****!
LUCIAN: Che carini! Ancora non si conoscono e già fanno amicizia. A proposito di amicizia! L'autrice dedica questo capitolo e ringrazia di cuore Black Dalia e la carissima Debby! 
JENNY: Ciao Debby! <3
LUCIAN: A presto! E recensite in tanti!
   
 
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